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Alla fine sono sempre le stesse persone che mancano, come se gli attimi, le emozioni più forti si fermassero a quelle persone. E chi viene dopo subisce una specie di "attaccati al tram".
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Le persone speciali vanno ricordate e questo è per ricordare a te che non ho mai smesso di pensarti. Auguri ❤
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Vorrei rivederti, riparlarti, riabbracciarti...ti ho sempre portata con me, alla fine.
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Non so più dire niente. Non so più esprimermi. Ho perso la capacità di riconoscere i sentimenti. Sono una persona nuova, non migliore, nuova. Una persona che non vorrei essere, ma che sono diventato. Combatto le mie giornate con il passato, senza pensare al mio futuro, vivendo un presente incerto. Una vita allo sbaraglio, una persona grande divenuta piccola e ora persa in mezzo a tanta confusione. Cosa devo fare? Come mi devo comportare? Chi devo considerare?
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Mi veniva da piangere, ma non ci riuscivo. Provavo solo un'amara stanchezza, una nausea triste: quanto ti senti giù, che più a terra non potresti.
Charles Bukowski (via ultra-au)
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Voglio trovare anche io la pace dentro di me, lo voglio davvero. Voglio poter essere tranquillo e spensierato, ma la mia vita mi riserva quasi solo problemi. Come faccio a trovare una pace interiore se dentro di me c'è solo agitazione?
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Eravamo fatti per restare invece, ma ad un certo punto abbiamo iniziato a sbagliare tutto.
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Ho subito tanto, senza un valido motivo, per dei problemi inesistenti. Lo stress mentale che sono arrivato ad avere in certi momenti non era normale, non capivo nemmeno più dov'ero, ne cosa stavo facendo.
Doveva essere una vacanza, una settimana di tranquillità in compagnia di mio nonno. Ero già stato lasciato due volte dalla persona che ho sempre amato alla follia, trascuravo anche me stesso per il suo bene, ma quando mi si era ripresentata la terza volta sembrava particolarmente sincera. Piangeva, tra le mie braccia, mi diceva che il ragazzo con cui si frequentava non era nulla in confronto a me, che mi pensava sempre e non riusciva a smettere, che aveva capito che io ero il suo vero amore e che si immaginava il resto della vita con me. Dopo già due volte che venivo scaricato come se valessi meno di 2 lire, avevo i miei buoni dubbi, ma lei ha saputo essere davvero convincente, il ricordo è nitido nella mia mente, io e lei abbracciati in una piazza a San Babila, io che le dico che non sono sicuro di voler continuare, lei che scoppia a piangere, non curante della gente ed io, confuso e disperato l'ho seguita a ruota. Non sopportavo mai vederla piangere. Nel mentre pensavo "è una ragazza riservata, se non gli importa di mettersi in mostra davanti a tutta questa gente, vuol dire che è sinceramente pentita e che mi vuole davvero". In mezzo a tutte quelle lacrime, stretti in un abbraccio profondissimo le dissi che mi sarei fidato ancora di lei. Mi ricordo bene, fu una delle mie giornate più felici dopo tanto tempo, andammo a fare shopping in centro, acquistai sotto suo consiglio un giubbotto di jeans che indosso tutt'ora con fierezza. Dopo quella giornata pensai che fosse tutto finalmente tornato alla normalità, ma purtroppo mi sbagliavo e qui torniamo all'inizio della storia.
Doveva essere una settimana di tranquillità, ma non è andata così. È bastato qualche messaggio e qualche telefonata. Mi disse chiaramente che quando sarei tornato avrebbe voluto parlarmi e che c'era la possibilità che mi avrebbe lasciato, il tutto perchè a detta sua, lei stava vivendo un periodo in cui era molto demoralizzata, depressa e doveva pensare a se stessa.
Adesso, non credo di poter descrivere esattamente come mi sentivo in quel momento, ma ci proverò. Dove dovrebbe esserci il cuore, sentivo un vuoto e il cuore lo sentivo nella gola. Di notte piangevo, ma dovevo pure fare piano per non svegliare mio nonno (dormivamo in camper). Di giorno, non avevo nessuna distrazione e pensavo tutto il tempo a cosa avrei potuto fare. Mi venne un'illuminazione, da vero innamorato perso, accettai la sua condizione e al posto di pensare al peggio, le diedi il mio aiuto, ma lei non lo accettò, mi respingeva. Iniziai a fare dei pensieri che in quell'occasione avevano perfettamente senso, tipo che mi stava usando, che se non mi voleva sentire non le interessava davvero di me e via dicendo. Fu così che feci una mossa che non dovevo fare. Scrissi a una ragazza con cui mi ero frequentato e che avevo lasciato per rimettermi con la sottoscritta, ci ero rimasto in buoni rapporti, ma lei la odiava, quindi eravamo d'accordo che non le avrei più scritto. In quell'occasione pensai che avevo solo voglia di sentire una persona amica, qualcuno che mi avesse dimostrato davvero di volermi bene. Le scrissi, ma l'altra l'ha scoperto. Arrivai a Milano dopo una vacanza dalla quale tornai uno straccio e ci lasciammo. Chiarimmo la situazione ma ne concludemmo che nessuno dei due si fidava più dell'altro.
Proprio quando sembra tutto finito, lei si rifà viva, ma in modo diverso, lanciandomi delle frecciatine pubblicando post su dei social riferiti a me.
Non so nemmeno io come sia potuto succedere, ma una sera andai a dormire da lei, sotto sua richiesta. Appena entrai in casa sua, lei stette male e vomitò, io la aiutai con la premura con cui si aiuta una persona a cui si tiene tantissimo. Ci mettemmo a letto, ero preoccupato, la abbracciai e la baciai. Non mi sembrava nemmeno vero di essere in un letto insieme a lei, era tanto tempo che non succedeva. Mi chiese se ero venuto solo per "approfittarmi" di lei, le risposi di no. Me lo fece giurare e io lo giurai, era la verità. Ero venuto perchè su quel letto, abbracciato insieme a lei, io mi sentivo tranquillo, mi sentivo a casa, la sentivo mia e stavo bene. Dormii da lei 3 notti, l'ultima notte piansi qualche lacrima dolorosa, mentre lei dormiva. Piansi perchè dopo 3 giorni che andavo li alla notte, quando poi uscivo di casa non avevo più sue notizie. Non una chiamata, non un messaggio. Non era quello che volevo, io volevo viverla. Iniziai a farmi dei complessi su cosa volesse realmente lei da me e giunsi alla conclusione che non volevo rischiare di stare male come ero già stato in passato, anche per il fatto che a distanza di pochi giorni sarei dovuto partire per 2 settimane di vacanza e non avrei voluto passarle come l'estate precedente o come l'ultima che avevo fatto. Mi allontanai da lei, dicendole che non sarei più andato a casa sua alla sera e lei mi chiese spiegazioni, voleva parlarmi. Le promisi che avremmo parlato, ma non ho fatto in tempo a farlo prima di partire, anche se avrei voluto, quindi le chiesi di attendere il mio ritorno a milano e lei mi diede l'okay. Ho fatto due settimane di vacanze magnifiche in cui ho avuto tempo di distrarmi e di pensare lucidamente, era da tempo che non facevo delle vacanze così belle. In questo lasso di tempo non ci sentimmo per niente. Appena tornai, la prima cosa che feci fu scriverle se voleva uscire per parlare, ma mi rispose di no, che si stava sentendo con un altro ragazzo e che non se la sentiva più di vedermi. Ancora adesso mi sto chiedendo se ho fatto la scelta giusta, ancora adesso mi sto chiedendo quale fosse il suo pensiero al riguardo. Mi disse anche che mi voleva un bene enorme, spontaneamente almeno a quello ci avevo creduto subito. Ma che bene enorme può volerti una persona che ti ha distrutto senza nemmeno curarsi delle conseguenze che le sue azioni potevano avere su di te? Che bene può volerti una persona che a parole ti dice "ti voglio bene" e a fatti ti getta merda addosso come se te la meritassi dopo tutta la merda che ti sei già preso per lei?
Alcune persone sanno solo riempirsi la bocca con tutto quello che possono infilarci dentro ed una volta piena, non si fanno troppi problemi a sputare nel piatto in cui hanno sempre mangiato.
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Ieri ho deciso che smetterò di fumare, tutto. Ho già fallito miseramente visto che ieri pomeriggio ho fumato un cilum, ma quantomeno non è niente a confronto di quello che sono arrivato a fumarmi solitamente in un giorno (una cinquantina di cilum e una quindicina di bong). È molto più difficile di quanto immaginassi, sto impazzendo. Continuo ad avere tic nervosi ovunque, o a volte dei veri propri spasmi muscolari per pochi secondi...ci sono dei momenti in cui non faccio altro che pensare a quanto vorrei fumare, poi con gli amici che ho io è tutto 10 volte più difficile e divento così nervoso che potrei stendere un toro a testate. Non è proprio la migliore delle situazioni, ma mi riprenderò in mano la mia vita.
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Non so come, oggi, sul telefono, ho trovato dei tuoi audio vecchi che non si sono cancellati, in cui mi davi il buongiorno con la vocina da bimba rompipalle, il tutto dopo aver trovato il mio vecchio diario di scuola con la dedica che mi avevi fatto...ho pianto tantissimo, non riuscivo a sfogarmi da troppo tempo. Non hai idea di quanto senta la tua mancanza.
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Mi manchi. Mi alzo al mattino e affronto la mia giornata con un sorrisone, distraendomi e facendo quello che devo fare, ma non smetto di pensarti mai, sei ogni giorno nei miei pensieri e nel mio cuore, sei li, indelebile. Mi piace ricordarti come la mia piccola, la ragazza per cui avrei fatto i salti mortali, anche se spesso mi domando il perchè di un sacco di cose che mi hanno portato col tempo a vederti con occhi diversi.
Ti ho mentito, non mi frequento con nessuna ragazza, l'ho detto perchè, boh, tentavo di farti ingelosire. Spero che tu sia felice con lui, anche se non condivido la tua scelta, ogni volta che guardo quella foto è come ricevere una pugnalata al cuore, quelle erano le mie labbra...riesco a pensare solo a questo e a quanto darei per passare un'altra giornata insieme a te come facevamo una volta, ma ho perso tutto, i miei amici, te e soprattutto me stesso.
Scusami se non ti ho più risposto a quel messaggio su whatsapp, non ho avuto il coraggio e non ce l'ho ancora, è il motivo per cui sto scrivendo quà su Tumblr, vorrei tanto che lo leggessi, ma a questo punto spero che non accada.
Ciao patata.
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