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il mio patriottismo 🇮🇹
di solito, in questo blog parlerei di videogiochi, ma vorrei anche parlare di questo argomento che mi sta molto a cuore.
spesso, essere patriottici viene associato all'essere di destra, di essere fascista, ecc.
ormai non si può più dire di amare profondamente la propria terra e la propria cultura di volerla vedere in un posto migliore, pur ammettendo i suoi problemi.
la nostra politica sta deteriorando velocemente man mano che scrivo questo post, e un nuovo problema socioeconomico o lavorativo appare ogni settimana.
eppure, allo stesso tempo, provo un gran senso di dispiacere per chi non potrà mai uscire di casa e vedersi con i propri amici in piazza dopo una camminata di 15 minuti, andare a prendersi una pizzetta, fare un aperitivo, trovarsi in un bar la mattina con le nonne pettegole, fare una pizzata, andare a ballare e fare serata con i propri amici, morire dal ridere con i compagni di banco e sentire un senso di crescita collettivo con i propri compagni, bestemmiare, guardare sanremo e tutti i programmi trash, chiamarsi amo o fra, passare le giornate al mare d'estate con tormentoni estivi di baby k, a bere l'estathe, a giocare a carte, a prendersi un calippo e altri gelati algida, parlare in dialetto con i nostri accenti regionali, e, sopratutto... avere un senso di identità.
un identità che noi, non regaliamo.
di solito, vedo tanti italoamericani con i nonni, o anche i genitori italiani, che non sanno dire una parola in italiano (se non stereotipata con accenti storpiati), che annunciano al mondo, e pure con orgoglio, "i'm italian! mattzarell!"
il bello è che si arrabbiano pure se diciamo loro, "no, non lo sei solo perché tua nonna lo è, non sai parlare nemmeno la lingua."
sono i primi a piangere sull'appropriazione culturale, eppure va bene quando si tratta di noi.
usano il titolo di italiano come se fosse solo una bella parola da mettere sulla bio, che ti fa sembrare più esotico, e non una vera cultura ricca di storia.
l'italianità non si eredità come il colore della pelle. si vive, si parla, si respira, si piange, si soffre, si ama.
chi ha i genitori immigrati ed è venuto qui a 2 anni, e da allora ha speso tutta la sua vita qua, è tanto italiano quanto gli altri italiani caucasici.
non è gatekeeping, è voler proteggere cosa fa di noi noi.
e amarlo, non è di certo voler il ritorno di mussolini.
l'italia non sarà perfetta, ma è casa. e casa, va protetta e va amata.
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di solito non amo troppo i jrpg, ma nonostante ciò, nier automata è riuscito a diventare uno dei miei videogiochi preferiti.
ha una trama a dir poco meravigliosa, un combattimento divertente, e un mondo bello.
secondo me va benissimo anche così, ma se mai avessi l'onore di dirigerne un remake, ecco cosa farei!
l'uniche due critiche che ho sul conto di nier automata sono queste; il design di 2b, e alcuni elementi che stonano tra di loro.
il personaggio di 2b è uno estremamente profondo, con una sua aura potente, il suo problema però, è che viene sabotata dal suo design stesso.
come fai a prendere sul serio un personaggio del genere, quando allo stesso tempo è ridotta a essere 'sexy', solo un altra 'anime waifu mommy'? il suo design non è adatto al suo personaggio, risultando semplicemente umiliante.
compariamo la sua sessualizzazione con un personaggio come bayonetta. non c'è alcun problema con la sessualità di bayonetta, è parte del suo personaggio, del suo charm, ed è lei a impadronirsi di essa. invece, 2b, che cosa cazzo fa esattamente con le tette e il culo praticamente fuori?
e non me ne frega nulla di tutte le scuse che diede yoko taro, oggettifica le donne, ed è sessista. è un dato di fatto, lo sappiamo tutti.
quindi, nel mio remake, manterrei il vibe elegante del suo design, ma gli darei dignità.
poi, un altro elemento che stona, è l'artstyle.
secondo me, l'anime moderno in generale è molte volte... ridicolo. e forse è questo ciò che attira alcune persone. insomma, pure io lo uso per i gif lofi, non è mai nulla di serio; o è lighthearted, o è solo edgy, senza mai una via di mezzo. i più popolari hanno tutti trope trash, come la 'mommy', la loli, la tsundere, e il protagonista testa di cazzo average che non si sa perchè le attira tutte.
ed è proprio questo il problema con l'artstyle anime di nier automata, perché quando cerchi di raccontare una storia così filosofica e impattante, secondo me un artstyle anime che ricade in archetipi del genere non ci sta affatto bene.
ovvio, ci sono anche tanti anime che non cadono in questa categoria, pensiamo all'intera filmografia di hayao miyazaki makoto shinkai, piena di capolavori. infatti, se decidiamo di tenere comunque l'artstyle anime, deciderei di ispirarmi a titoli come questi.
anche se, se fosse per me, renderei l'artstyle simile a quello del primo life is strange. ogni texture in lis è fatta a mano, facendolo sembrare quasi un dipinto, e secondo me ci starebbe moltoooo meglio.
per i modelli invece, in una realtà dove c'è un budget illimitato, li renderei simili a ciò che vediamo in giochi AAA iper realistici come tlou.
queste sono le uniche due cose grandi che cambierei, e invece, se dovessi fare un rework intero? beh...

il mio rework si dividerebbe in praticamente due giochi interi: il remake, con tutta la storia, gameplay e feel originale (l'unica cosa che cambierei della storia sarebbe minuscola. al posto di essere ambientata nel 11.000 qualcosa è ambientata nel 2100), con gli unici cambiamenti che sono il design di 2b, il cambio dell'artstyle e dei modelli (e forse anche un cambio di voice acting, assumendo doppiatori più seri come Ashly Bursh)
e poi ci sarebbe un'altra modalità di gioco completamente nuova, sbloccabile solo dopo aver completato la storia del nier originale.
ciò che sto per dire non è una vera e propria critica a nier, anzi.
il gioco conta con 26 finali, uno per ogni lettera dell'alfabeto, di cui solo 5 sono veri 'finali', e gli altri sono tutti o game over o scherzosi, e pure quei 5, non sono finali alternativi ramificati, sono più... capitoli in una storia.
io all'inizio, sapevo solo che fosse un gioco a finali multipli, e mi era venuta l'impressione che le tue azioni costassero. adesso penso, quanto sarebbe stato figo se le tue azioni avessero un impatto nella storia?
e se, dopo aver finito il gioco, tu avessi l'occasione di scegliere, ricollegandosi ai temi di autonomia e identità del gioco originale?
ecco cosa mi immagino io. dopo il finale E, entri in un ultima manomissione/hacking sequence. sarebbe un mini cortometraggio simile a dei crediti, con una canzoncina emotiva, e dei video che ti farebbero rivedere ciò che hai vissuto attraverso la prospettiva dei tre protagonisti, e quando finisce, ti trovi davanti a te ben tre ostacoli a cui tu devi sparare, contenendo le memorie di 2b, 9s, e a2. è un modo indiretto per chiederti "con chi vuoi giocare per primo?"
e allora rivivi l'intero gioco, ma stavolta, in un modo diverso, il mondo di espande, e gli oggetti diventano interagibili, e le tue azioni contano. se tieni l'autodistruzione attiva o meno, se uccidi le biomacchine o le lasci in vita, se fai in tempo a completare una missione...
ci sarebbero 21 finali in questa modalità, 7 per ogni protagonista. (di 26 finali ne hai già visti 5 [a, b, c, d e], ne restano 21, 21 ÷ 3 = 7)
si focalizzerebbero tutti su un tema più grande, ma ciascuno esplorerebbe una diversa sfaccettatura di esso. per esempio, i 7 finali di 2b si trattano della domanda esistenziale "essere, o non essere?".
è un approccio molto ispirato a detroit become human, ma che secondo me funzionerebbe bene !! ( ・ω・)b ditemi voi cosa ne pensate, e alla prossima !! x3
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vi ricordate di yandere simulator? quel gioco indie popolare nel 2015, dove giocavi come una tipa che uccideva tutte coloro che parlavano con quello che le piaceva? lo stesso che poi si è rivelato avere uno sviluppatore incompetente e pedofilo.
è il mio gioco preferito ( ´-ω-)
non perché sia un bel gioco, anzi, fa cagare praticamente in tutto, in trama, in gameplay, in polishing... e se non lo conoscessi dalla prima elementare, probabilmente non lo cagherei nemmeno.
yandere simulator è stato il gioco che più ho amato durante la mia infanzia; ne ero assolutamente ossessionato, conoscevo ogni piccolo pezzo di trivia, aspettavo con ansia gli update, e lo facevo conoscere a tutti i miei amici.
ammetto che è stata parecchio dura comprendere che ciò che ho speso una vita ad amare, in realtà era solo merda, ed è per questo che se mai diventassi milionario, la prima cosa che farei sarebbe dare una seconda vita a yandere simulator.
per il mio rework, cercherei di rendere il gioco una cosa seria.
analizzerei ciò che lo rese un fallimento, e cercherei di elevare i suoi punti di forza, ispirandomi a giochi che secondo me sono esempio da seguire, come hellblade, the last of us, o undertale.
il gioco originale proponeva un concept secondo me molto originale, che naturalmente riusci ad attrarre molti.
il problema, però, era che non si capiva cosa voleva essere. o una parodia satirica dei trope anime dementi, con waifu a capelli rosa così lunghi da arrivare al nucleo interno della terra, e tette grandi quanto phoenix A, o un gioco da prendere sul serio.
ciò che venne fuori, secondo me, era un qualcosa di... ridicolo. il tutto era molto outlandish, stonato, edgy, con seri problemi di identità.
vedete, nel gioco originale, tu giochi come una ragazza dotata di una malattia genetica che la fa sentire perpetualmente vuota dentro, rendendola incapace di vivere la vita come un normale essere umano finché non è in contatto con una persona speciale. la ragazza, il cui nome è Ayano, per averlo tutto per sé, deve eliminare chiunque lei trovi un ostacolo tra lei e il Senpai, avendo il gioco una vasta varietà di metodi di eliminazione per le ragazze, alcuni letali, e alcuni pacifici.
tuttavia, il tutto è molto superficiale, tutti i personaggi sono solo archetipi anime trash visti e rivisti, la stronza tsundere, la regina himedere, la sportiva... e pure la protagonista e il senpai non hanno nulla di interessante.
ed è qui che io cercherei di cambiare le cose.
per prima cosa, puoi scegliere il genere del protagonista e dell'amante, dato che non è più l'epoca dei dinosauri, e tutti i personaggi hanno un qualcosa di vero. addio agli elementi stupidi e strani del gioco originale come i panty shots, i nomi idioti, e le inaccuratezze sul giappone prese dall'internet.
voglio che il protagonista sia un modo per la storia di raccontare le malattie mentali, e come loro possano impattare una persona, la domanda che il gioco ti porrà attraverso la storia sarà "quanto sei disposto a perdere te stesso per l'idea di qualcun altro?"
e ci sono due modi in cui può andare a finire. uccidi, e vedi le conseguenze, oppure vivi nonostante tutto, e il gioco ti premia.
il gioco sarà un open world con due segmenti principali, la scuola e la città di tokyo. questo è perché, ho sempre trovato stupido come, la scuola in yandere, nonostante debba essere praticamente una scuola ivy league, sia piccolissima, e lo capisco specialmente adesso che io stesso vado in una accademia privata.
il mondo rispecchia la vita del protagonista, appena inizi, è un po spento, opaco, ma nemmeno troppo.
ed è proprio per questo che all'inizio, il gioco ti farebbe pensare che il protagonista è solo il personaggio che controlli, ma non il personaggio su cui la storia si basa. perché è proprio come si sente il protagonista, lui o lei pensa che sia solo un guscio vuoto, senza alcuna personalità, pensiero autonomo, opinioni, solo dipendente da quella persona.
nel gioco, avrai l'occasione di cambiare questo. tramite meccaniche stealth, tu osservi la vita di personaggi come osana, raibaru e il senpai, e vedi veramente il loro sviluppo, complessità e profondità.
per esempio, osana non è più solo una tsundere, piuttosto, lei è ispirata a cassie howard, un personaggio che io considero sublime in termini di scrittura. lei sente un bisogno di essere amata, e vede in taro qualcuno che può soddisfare questo bisogno, ma allo stesso tempo, non vuole che Taro sappia come lei si sente, perch�� ha paura che altrimenti, lei lo perda per sempre, ed ecco perchè a volte è come istintivo per lei coprire le sue emozioni con battute sarcastiche.
e tu puoi scegliere di intervenire, aiutarla, farti amici e conoscere per bene le persone che tu all'inizio pensavi fossero solo ostacoli, fare side quest, scoprire il mondo attorno a te, in sintesi: vivere. il gioco non ti premia se non uccidi, anzi, se elimini gli ostacoli senza ucciderli e basta, resti comunque al punto di partenza. il gioco ti premia se vivi.
il protagonista capisce più cose su se stesso, l'open world e in generale il contenuto del gioco, come la sua prospettiva, man mano si espande.
e il gameplay rimane stealth, ma non uno stealth violento, più visto in un modo poetico e astratto.
questa sarebbe la 'pacifist route' o, come mi piace chiamarla, la 'into the light'.
mi immagino che ci siano tre rivali, cosi poche, perchè ogni rivale è una campaign enorme. una persona con una vera e realistica personalità complessa, che tu impari a conoscere, e il modo in cui giochi risulta in quale finale ottieni. per esempio, un finale in cui il protagonista lascia stare il senpai, ma capisce che non ne ha bisogno per essere completo, oppure un altro che è una vera love story tra i due, dove si amano per chi sono veramente, e non la idea di chi sono.
un caso diverso è se decidi di essere violento.
anche uccidere solo una persona cambierà il gioco, e il protagonista completamente,
le rivali, al posto di 3, saranno in 10, come nel gioco originale, e le cose peggioreranno con tutte quelle che uccidi.
il gioco cercherà di farti sentire il più al disagio possibile, la violenza non è più edgy, non è più figa o romanticizzata, è vera ed è cruda, e si vedrà il suo impatto.
il mondo si oscura, diventa più lento, noioso, agonizzante, e claustrofobico. l'open world diventa sempre più piccolo, fino ad arrivare a essere una sola classe.
sarà un viaggio sconfortante, e diventerà un gioco a cui nessuno vorrebbe mai giocare. il protagonista si perde completamente. vomita, si fa del male, reagisce al suo mondo, ma non può tornare indietro, fino a che non è da solo nella sua insanità, mangiato completamente dalla sua malattia.
il gioco diventerà una vera immersione psicologica, intima, trattante di temi come le malattie mentali, la vita, l'identità, ecc.
bene, sono a corto di idee, fatemi sapere se questa idea per un rework di yandere sim vi è piaciuta, ciao ciaooo :3 ( ^ω^ )
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ciao a tutti :3 ( ^∀^)
mi chiamo Gio, sono un ragazzo italiano di 15 anni e adoro alla follia i videogiochi.
i miei giochi preferiti sono principalmente quelli western AAA con una trama emotivamente coinvolgente, come the last of us, life is strange e detroit become human, ma mi piacciono anche altri giochi come nier automata e bayonetta, e poi sono cresciuto con giochi nintendo, insomma, pokemon e mario.
non so ancora se posterò troppo, ma penso di postare principalmente sulle mie passioni random, come appunto i videogiochi, o solo post aesthetic, vado matto per l'estetica lofi e tumblr 2014.
vi prego di essere gentili con me (ToT) sono ancora nuovo.
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