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ATAVICA

Visioni realizzate da Andrea Berti presso la cava Nardini di Vellano, intorno e oltre la lavorazione di "Cimento" scultura sonora di Stefano De Ponti.

Dal 7 al 30 aprile 2022 presso Alma Libreria, Piazza Mazzini 46 e Bottega d’Arte Salvadori, via Amendola 85 Pescia (PT)

Le immagini fanno parte del processo di ricerca intermediale "La natura delle cose ama celarsi" intrapreso da De Ponti a partire dal 2019 e da cui Berti ha tratto un' indagine documentativa ed emozionale seguendone tutte le fasi di creazione e sviluppando una personale interpretazione degli approdi e degli atti performativi dell'autore, iniziata con gli scatti di Impermanenze ospitati da Alma lo scorso giugno 2021.

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Impermanenze è una serie in perpetuo divenire per gesti e segni transitori, parte del processo di ricerca “La natura delle cose ama celarsi” iniziato nel 2019 da Stefano De Ponti.

Le opere qui esposte sono accompagnate dagli scatti di Andrea Berti che, come unico spettatore presente al momento della realizzazione, ha documentato la natura effimera del lavoro, innescando a sua volta nuovi possibili sviluppi e spunti interpretativi.

Ogni telaio porta con se un piccolo contenitore con la polvere di Pietra Serena utilizzata per la creazione del segno, frutto del gesto che ha suggerito il titolo. Un invito per chi acquisirà l’opera a proseguire il processo di creazione impermanente.

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Apparentemente

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Dopo il viaggio di “IsolataMente” all’interno di una mente sempre più “isolatamente sociale”, il percorso prosegue nei luoghi dove essa lascia le tracce di un’umanità sempre più nascosta, quasi prigioniera di sé stessa e degli eventi. Di qui la necessità di indagare a fondo, di insistere con sguardo e coscienza nell’ipotesi, forse, che questa prigionia è solo in parte reale. 

Gli autori Andrea Berti per la parte fotografica e Stefano De Ponti per la parte relazionale, propongono un percorso che vuole condurre oltre l’osservazione passiva. Attraverso la proposta di una fruizione attiva delle immagini, suggeriscono a chi le osserva, la possibilità di liberare la mente per evadere da questa “apparente prigionia”.

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IsolataMente (vol.1) è una visione del viaggio interno e forse inconsapevole verso una realtà nuova e inquietante, che l’individuo sta compiendo in questi mesi di incertezza sociale. Il lockdown, scevro da ogni considerazione politica o ideologica, sta cambiando l’essere dal suo interno. Questa mia interpretazione dicotomica fatta di immagini di moltitudine e di solitudine, si ferma, per ora, a considerazioni che hanno come punto di partenza l’inizio, il durante e un possibile esito finale, mutevole e liquido, i presupposti del quale potrebbero essere causa di una mutazione antropologica epocale: da una Mente sociale ad una IsolataMente sociale.

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Frammenti raccolti da un tutto inesprimibile è parte del processo di ricerca che accompagna “Malgrado col tempo si sfaldi” un lavoro dove ecologia, impermanenza e memoria sono temi centrali attorno ai quali si sviluppano otto composizioni in perpetuo divenire per ensemble elettroacustico, notazioni pittoriche e sculture sonore in Pietra Serena.