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Evasione fiscale, Giovanni Dorbolò assolto da quasi tutte le accuse
Era accusato di aver evaso, grazie a fatture false, più di un milione e 800mila euro di Ires e oltre mezzo milione di euro di Iva. L’imprenditore cividalese di 43 anni Giovanni Dorbolò, il cui nome è legato alla produzione di energia elettrica rinnovabile, è stato assolto da gran parte delle accuse e condannato dal Tribunale di Udine a 2 anni e 6 mesi di reclusione solo per l’evasione di 165mila euro di Iva. Il giudice Paolo Milocco ha disposto la confisca di beni pari all’importo evaso.
Stando alle imputazioni, in qualità di rappresentante legale della fallita Energy Lab, Dorbolò inserì fatture false nelle dichiarazioni Ires e Iva del triennio 2014-2016. Il Tribunale lo ha assolto per 7 capi d’imputazione su 9, riconoscendolo responsabile solo per l’Iva relativa al 2015.
Condannati a un anno e 6 mesi ciascuno, con il beneficio della sospensione condizionale, anche tre amministratori delle società che emisero parte delle fatture contestate: Attilio De Colle, 64 anni, Cristina Abramo, 60 anni, entrambi di Pasian di Prato, e Alberto D’Ambrosi, 50 anni di Brugnera. Altri due amministratori di società sono stati assolti.
“Siamo molto soddisfatti – dice il difensore di Dorbolò, l’avvocato Stefano Buonocore – del risultato raggiunto, con l’assoluzione con formula piena del nostro assistito per quasi tutti i reati. Nell’istruttoria – conclude – è emerso come non vi sia stato un complesso meccanismo di fatturazioni false nei diversi episodi.”
Regina Layton
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