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elenamicaela · 7 years
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ci sono scelte che nella vita portano a fare sacrifici, ci sono errori che sembrano imperdonabili, ma la prospettiva cambia quando a tenerti la mano c’è qualcuno che infondo sa farsi perdonare.
ci sono scelte che non sono facili da prendere per il semplice fatto che proprio da quelle può dipendere la tua felicità, ma se le prendi infondo è perché sai che non c’è niente di meglio da fare.
ci sono scelte che cambiano radicalmente la vita, l’umore, e la forza, ci saranno volte in cui ti sentirai un supereroe e volte che invece ti vedi sdraiato sull’asfalto, volte dove corri e volte dove strisci, la cosa importante è superare tutto con la consapevolezza di ciò che può esserci dopo.
ci sono scelte su cui bisogna pensare a lungo e scelte che invece prendiamo per istinto. ma in entrambe le volte si possono avere ripensamenti, le scelte sono le autoconsapevolezze delle capacità, sono oltre il limite.. ci sono ripensamenti che vanno ripensati, nel senso che.. beh si.. devi pensare anche a quel ripensamento ma non bisogna mai porsi la domanda “e se va male”, e se va male non esiste, magari andrà bene, le scelte sono il coraggio, il coraggio è la voglia di fare, la voglia di fare è la forza, è tutto una catena che mette in gioco ogni spiritualità e mentalità che si trova in ognuno di noi.
le scelte ti cambiano la vita, in meglio o in peggio non importa, l’importante è andare avanti, tutto è un’esperienza di vita, tutto ci crea, tutto ci illude, tutto di distrugge, tutto ci fa amare,  tutto ci fa diventare grandi. io le mie scelte le ho prese con te, che mi hai tirata su, mi hai fatta cadere, ma nonostante tutto mi stai tirando su di nuovo, è un vortice, una tempesta, ma dopo tutto c’è il sole. tu il mio sole, tu la mia scelta, tu il mio perché, tu il mio motivo del perché, tu e solo tu sarai sempre la consapevolezza che dopo la scelta ci sarà di meglio. tu sei tutti i miei pensieri. la voglia di correre e tenerti per mano non svanirà nemmeno dopo la scelta più difficile.
- Micaela.
Mattia. 19/07/2016.
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elenamicaela · 7 years
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elenamicaela · 7 years
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ovunque sarai, ovunque andremo, sappi che ti amerò per sempre.
AUGURI AMORE MIO, +9 <3
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Ed eccoci qua, ad un passo dall’anno, al raggiungimento del nostro nono mese, al raggiungimento di un altro traguardi, e questi ultimi due sono stati difficili da raggiungere. e forse quando vedremo queste foto, un collage tra le mille foto fatte e i mille ricordi da rivivere ci scapperà un sorriso oppure ci ricorderemo di quanto sia puro l’amore..
mi trovo qui con le lacrime agli occhi e le mani che tremano, i pensieri mi assalgono e le cose da dirti sono tantissime. ho una delle nostre canzoni in sottofondo e rivivo tutto.. da quel 9 settembre 2015 all’attuale 19 aprile 2016 non ti ho mai scritto una lettera a mano, ma vorrei farlo, ma a volte mi sento stupida e antica, ti ho sempre scritto mille poemi, mille papiri, e sai che in genere so essere dolce.. ma sta volta credo sia arrivato il momento di parlare davvero di noi, di come siamo e di quello che stiamo tirando su..
parto col parlare di me, di me con te, di noi, sai bene com’ero e sai bene che mi hai tirato fuori da una situazione di merda e nonostante mi hai dato qualche dispiacere sei stato sempre in grado di tirarmi fuori da tutta quella merda che mi assaliva. quel giorno su lovoo, ricordo come fosse ieri il tuo messaggio fra quegli 80 messaggi inutili, notai te, notai quelle foto sgranate, quelle foto di tatuaggi, ma soprattutto quegli occhioni, mi sembravi un ragazzo interessante e iniziammo a parlare.. da li ti sei preso ogni parte di me, rimanemmo fino alle 2 di notte a parlare e io avevo scuola, la mattina dopo in crisi, tu mi parlavi in romano, ricordi? e quel modo di fare mi piaceva un sacco, ti chiesi le tue orgini e mi dissi che eri ‘n trovatello, il che mi piaceva, iniziammo a conoscerci e tu di me scoprivi sempre di più, ed io di te sapevo qualcosa ma non proprio tutto giusto.. va bhe passarono i giorni quando arrivò un “bruciata te amo”, diciamo per scherzo, ma diciamo che gia t’amavo da prima, molto prima che scherzassimo su sta cosa, se c’è una cosa che forse non ti ho mai detto è che mi sono innamorata forse il secondo giorno di te, mi ricordo che la mattina dopo che ci siamo scritti avevo un sonno, ma nella mia testa pensavo a te, e quel buongiorno significava che già ti pensavo, che già un po’ mi mancavi… io iniziai a conoscere te, eri molto strano, molto nascosto, i primi appuntamenti fallirono, ma non falliva mai la voglia di vederci… passano i mesi e tu avevi deciso di non farmi più male, te ne eri andato…ma in realtà mi avevi uccisa,  ricordo ancora che fu dopo capodanno… pensavo di iniziare l’anno con te, ma lo iniziai da sola…passammo giorni senza parlarci, senza dirci una parola, credevo ti fossi dimenticato di me, passarono due mesi dove avevamo intrapreso strade diverse ma la nostra testa era sempre unita ed il mio cuore vagava per la città di Milano, ogni giorno, ogni santissimo giorno ti cercavo, cercavo i tuoi occhi, il tuo sguardo e ogni posto mi ricordavo qualcosa di te, perché li ti cercavo….ti cercavo sui vagoni puzzolenti delle metro, sugli autobus, in giro per il Duomo, Cairoli e .. Comasina.. ti cercavo nelle zone più malsane perché sapevo la tua vita, il tuo passato, sapevo com’eri e se c’erano posti giusti dove trovarti erano proprio quelli, cercavo quel palazzo con quella scritta strana, brutta, ti cercavo tra le popolari di Bruzzano, la mala faceva parte di te ed il bene faceva parte di me, eravamo lati opposti, contrastanti ma che si combaciavano come uno YIN-YANG, ero un po’ di bene nel tuo male, e tu un po’ di male nel mio bene, ma c’è da dire che mi hai sempre tenuta lontana da quello che era il vero male… tu vivevi realtà crude mentre io potevo solo farti capire che la realtà poteva essere anche una favola, così creammo la nostra favola, la nostra “La Bella e La Bestia”, sapevo che la tua vita non era facile, che eri pieno di scelte da prendere, sapevo che eri cresciuto in un mondo tutto tuo, quasi nessuno poteva entrarci e quando hai visto che io ci stavo entrando mi hai allontanata, ma in un modo o in un altro riuscimmo a ritrovarci, ti scrissi fingendomi un’altra, e tu la mattina dopo avevi capito che ero io e ti partì un “oi…” , poi volevi sparire ancora ma non te l’ho permesso… non potevo permetterti di lasciami ancora sola, nelle mani di chissà chi, quando tra le tue mi trovavo bene, sapevo che il tuo allontanarmi era solo un modo di proteggermi e talvolta la tua protezione faceva male, ma poi hai capito che oltre a proteggere me, proteggevi te stesso… passarono altri mesi ti ritrovai su lovoo, ero a scuola, avevo matematica, ma la mia testa invece di pensare ai numeri pensava a te ed io ti dissi che ero li per te, che non dovevi essere cosi, non aver paura di me… poi ti dissi “voglio vederti prima del tuo compleanno” ricordi? volevo regalarti qualcosa, volevo che ti sentissi speciale e ricordato da qualcuno, qualcuno di buono ovviamente, i tuoi amici li avevi… ero così gelosa all’idea di non passarlo con te, ma nello stesso tempo eri con me, ci sentivamo e mi ricordo eri tornato frustrato, i giorni a seguire non furono belli ed io mi mangiavo il fegato, le mani ed il cuore perché non potevo esserti accanto… avevo paura ti succedesse qualcosa… arrivarono le gocce, arrivarono le prese bene, finchè quel 19 luglio 2016 arrivai io, arrivai da quella metro, facendomi giri immensi, ma arrivai e arrivasti pure tu, davanti a quel bar, conciato a merda, ma con un sorriso che non so descrivere, forse per la prima volta ho visto il paradiso da viva, arrivai io con un bacio immenso, lunghissimo, quasi a dire “cazzo questo recupera tutti i baci che non t’ho potuto dare” come se fosse l’ultimo bacio da poterti dare, arrivò il classico morso ed eri pieno di rossetto, il mio rossetto rosso preferito ed indelebile, eri vestito con la tuta, una canotta un po’ larga, e gli occhi stretti ma pur sempre grossi, iniziammo a parlare e tu eri commosso, perché ero li, ero con te e finalmente tutti i sogni fatti di notte e di giorno si realizzarono.. temevi che me ne sarei andata, ma tu non sai quanta gioia ho provato quando ci siamo visti, ero così felice che sarei stata pronta a fare le valigie e portarle li da te, ormai contavamo solo io e te.. forse non ti ho mai detto che ero spaventata all’idea di stare con te, perché eri un ragazzo particolare con bisogno continuo di attenzioni ed io non sapevo se ero pronta a questo, avevo paura di farti male, sapevo avevi bisogno di un punto forte, di riferimento, forse per la prima volta ti facevo male io, però nonostante tutto ci ho provato, ho provato a mettere da parte le paure, non ho permesso loro di paralizzarmi ma solo di farmi combattere contro la mia mente ottusa, forse come dici tu ero bigotta hahah, insomma, decisi di rimanerti accanto, non solo perché ero un po’  orgogliosa, ma anche perché ti avevo aspettato così tanto, ti sognavo da così tanto, e soprattutto… eri tu, tu eri quello giusto e lo sei ancora oggi, piano piano saltava fuori la verità su ogni cosa, ma alla fine non ti sei mai nascosto, mi avevi sempre detto ciò che eri, la tua vita difficile era quella, le bugie erano piccole e tutte con una motivazione, iniziai a capirti ancora di più e anche se a volte mi mostravo arrabbiata in realtà era solo perché pensavo ti fidassi di più di me, ma col tempo ho capito e gia all’ora capii che in realtà ti stavi fidando ciecamente in quel momento.. facemmo l’amore, l’avevo sempre sognato, diventammo una cosa sola e tu eri contento perché ero la prima volta con amore, e tu eri la mia prima volta con il cuore… la nostra storia lacunosa è continuata fino a ritrovarci ad oggi, abbiamo attraversato le montagne, ovvero i periodi difficili, gli uragani dove in realtà l’uragano ero io, dove ti trattavo male, mi hai sempre dato tutto ed io in cambio ti facevo male, con le mie parole, con le mie mani, le parole urlate e le tue lacrime, sapevo che mi stavo facendo male da sola ma non so perché in quel periodo mi sono fatta cosi schifo, cosi tanto da far male a te, che eri e sei la cosa più bella che potessi avere, non mi riconoscevo più ed ogni notte prima di dormire mi dicevo che non potevo essere cosi, che tutto mi sarebbe tornato indietro, che l’amore deve far gioire e non deve far ammalare una persona, io ti facevo venire l’ansia, al posto del sorriso ti trasmettevo ansia, tu facevi la bella faccia quando dentro morivi, in realtà stavamo morendo in due e insieme a noi anche la nostra favola, forse la bestia ero diventata io, ma anche senza il forse.. poi un giorno tu sei scoppiato e sei caduto e insieme a te è caduto tutto quello che abbiamo fatto, i viaggi, le prime esperienze, le nostre basi sembravano non essere più forti, è successo quello che è successo, ma grazie a questo ho capito che io non sono una bestia e che tu non dovevi più soffrire, ho capito che il nostro amore in realtà non era caduto, che lui era ancora in piedi e ci guardava, così mi diede la speranza, ed eccoci qua, sai amore.. so di essere una rompi coglioni, so che ti stresso ogni giorno e piango sempre, ma piango perché ho paura, per la prima volta in vita mia ho paura di qualcosa e spero che anche tu hai paura di perdermi e non hai paura di me.. come purtroppo è stato tempo fa..
in questo periodo ho scritto tutto sul mio diario, ho annotato i miei mille pensieri e fra questi mille ho pensato che non può esserci cosa migliore dell’averti ancora accanto, io non pensavo sarei mai riuscita ad innamorarmi di qualcuno, eppure non cercavo il ragazzo figo, con la macchina e i tattoo, io cercavo qualcosa di semplice, un amore povero pronto a diventare ricco, ma ero troppo piena di attenzioni, quelle attenzioni futili di cui non mi fregava niente.. quando sei arrivato tu, io mi sono sentita importante per la prima volta, cosi importante che forse ero vestita da principessa, indossavo l’abito che volevo, e quell’abito era fatto di attenzioni, di occhi su di me, di amore e di preoccupazioni. quando sei arrivato tu, io ero per terra eppure sei riuscito a rialzarmi lo stesso giorno in cui ti sei presentato, hai sempre messo avanti ad ogni tua cosa me, sempre e solo me, avevi mille problemi e ti prendevi anche i miei, mi chiedevo come potevi essere cosi eppure non mi sembravi il classico provolone, allora cercai di capire i tuoi comportamenti, senza farti capire che in realtà cercavo di studiare la tua mente e non so come sono entrata li dentro, era un caos assurdo, fatto di scheletri nell’armadio, fatto di mancanze, fatto di stranezze, ma nel mio piccolo sentivo che avevi bisogno di sentirti voluto, per la prima volta qualcuno doveva volerti sul serio e non per scherzare, per i favori, per i crediti o per le botte e via, non dovevi servire per le feste o per le risse o per comprare l’alcool, dovevi servire come debolezza e come forza in una persona, dovevi servire per amare, e per crescere. avevo dentro l’inverno, cercavo qualcosa che mi scaldasse il cuore con l’amore e non con altre cose, l’okay.. arrivati a questo punto di questa °”lettera” ti dico che.. non ho mai desiderato così tanto qualcuno, ed io mi credevo matura, davvero matura, ma in realtà tu in tutto questo tempo mi hai aiutata a crescere, eravamo molto simili e nello stesso tempo molto diversi, ma anche io avevo bisogno di sentirmi voluta da qualcuno per quello che ero e non per il mio aspetto o per le mie gambe, non per radunare amici e non perché ero femmina, quella femmina con te si è trasformata in donna, con i sogni nel cassetto, con la voglia di diventare mamma, questi sogni me li hai creati tu, mi hai creato certi pensieri che prima credevo fossero impossibili, criticavo negli altri cio che ora sono io. in quel periodo cercavo una casa, una soluzione, un posto tranquillo dove rifugiarmi e tu mi hai sempre dato tutto questo anche a distanza, anche nei periodi di merda, tu mi facevi sentire a casa, la stessa casa che ad oggi e ad all’ora voglio condividere con te, la stessa casa che in realtà stiamo condividendo, dove dentro abbiamo paranoie, percorsi di crescita, pensieri, problemi, ma soprattutto tanto amore, vedi amore mio… i problemi ci sono sempre nella vita, le discussioni anche, ma devi capire che non sono quelle che possono distruggere un amore, l’amore se ne va quando uno dei due decide di mandarlo via, quando si mette da parte l’altra persona per altri motivi non comuni alla coppia, l’amore va via quando sei tu a mettere un punto alle cose dove prima avresti messo delle virgole.. sai amore, come avrai potuto notare da qualche settimana, ho un bisogno fortissimo di sentirti mio, di avere sicurezze perché mi sento molto triste all’idea di poterti sentire lontano, io voglio essere una tua forza, ma tu sei una mia debolezza, quando toccano te crollo un sacco, e in questo periodo anche se nulla ti tocca mi sembra che in realtà ti sta toccando tutto, sono terrorizzata all’idea che puoi andartene via per la situazione o per tutte le altre cose e non te l’ho mai detto ma quando piango è perché mi nasce un senso di protezione che non posso sfogare, perché comunque devo stare tranquilla e fidarmi di tutto ciò che sei e mi dici, ho sempre paura che possa succedere qualcosa, il mio sogno è poterti dare il meglio ora che abbiamo capito che siamo davvero uniti come prima, che prima era solo un periodo e ora siamo migliori, oggi mi hai chiesto come mai ci scazziamo bhe non so risponderti a questa cosa so solo che la maggior parte del tempo penso a quanto sarebbe bello vivere come io giorni dove i miei erano via, e a pensare alla nostra famiglia mi distraggo e mi nascondo nella mia mente, però sappi che ti amo più di sempre, anche in quei momenti penso a e, penso a noi e penso a Mia..
senti amore.. mi vuoi sposare?
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elenamicaela · 7 years
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Ed eccoci qua, ad un passo dall’anno, al raggiungimento del nostro nono mese, al raggiungimento di un altro traguardi, e questi ultimi due sono stati difficili da raggiungere. e forse quando vedremo queste foto, un collage tra le mille foto fatte e i mille ricordi da rivivere ci scapperà un sorriso oppure ci ricorderemo di quanto sia puro l’amore..
mi trovo qui con le lacrime agli occhi e le mani che tremano, i pensieri mi assalgono e le cose da dirti sono tantissime. ho una delle nostre canzoni in sottofondo e rivivo tutto.. da quel 9 settembre 2015 all’attuale 19 aprile 2016 non ti ho mai scritto una lettera a mano, ma vorrei farlo, ma a volte mi sento stupida e antica, ti ho sempre scritto mille poemi, mille papiri, e sai che in genere so essere dolce.. ma sta volta credo sia arrivato il momento di parlare davvero di noi, di come siamo e di quello che stiamo tirando su..
parto col parlare di me, di me con te, di noi, sai bene com’ero e sai bene che mi hai tirato fuori da una situazione di merda e nonostante mi hai dato qualche dispiacere sei stato sempre in grado di tirarmi fuori da tutta quella merda che mi assaliva. quel giorno su lovoo, ricordo come fosse ieri il tuo messaggio fra quegli 80 messaggi inutili, notai te, notai quelle foto sgranate, quelle foto di tatuaggi, ma soprattutto quegli occhioni, mi sembravi un ragazzo interessante e iniziammo a parlare.. da li ti sei preso ogni parte di me, rimanemmo fino alle 2 di notte a parlare e io avevo scuola, la mattina dopo in crisi, tu mi parlavi in romano, ricordi? e quel modo di fare mi piaceva un sacco, ti chiesi le tue orgini e mi dissi che eri ‘n trovatello, il che mi piaceva, iniziammo a conoscerci e tu di me scoprivi sempre di più, ed io di te sapevo qualcosa ma non proprio tutto giusto.. va bhe passarono i giorni quando arrivò un “bruciata te amo”, diciamo per scherzo, ma diciamo che gia t’amavo da prima, molto prima che scherzassimo su sta cosa, se c’è una cosa che forse non ti ho mai detto è che mi sono innamorata forse il secondo giorno di te, mi ricordo che la mattina dopo che ci siamo scritti avevo un sonno, ma nella mia testa pensavo a te, e quel buongiorno significava che già ti pensavo, che già un po’ mi mancavi... io iniziai a conoscere te, eri molto strano, molto nascosto, i primi appuntamenti fallirono, ma non falliva mai la voglia di vederci... passano i mesi e tu avevi deciso di non farmi più male, te ne eri andato...ma in realtà mi avevi uccisa,  ricordo ancora che fu dopo capodanno... pensavo di iniziare l’anno con te, ma lo iniziai da sola...passammo giorni senza parlarci, senza dirci una parola, credevo ti fossi dimenticato di me, passarono due mesi dove avevamo intrapreso strade diverse ma la nostra testa era sempre unita ed il mio cuore vagava per la città di Milano, ogni giorno, ogni santissimo giorno ti cercavo, cercavo i tuoi occhi, il tuo sguardo e ogni posto mi ricordavo qualcosa di te, perché li ti cercavo....ti cercavo sui vagoni puzzolenti delle metro, sugli autobus, in giro per il Duomo, Cairoli e .. Comasina.. ti cercavo nelle zone più malsane perché sapevo la tua vita, il tuo passato, sapevo com’eri e se c’erano posti giusti dove trovarti erano proprio quelli, cercavo quel palazzo con quella scritta strana, brutta, ti cercavo tra le popolari di Bruzzano, la mala faceva parte di te ed il bene faceva parte di me, eravamo lati opposti, contrastanti ma che si combaciavano come uno YIN-YANG, ero un po’ di bene nel tuo male, e tu un po’ di male nel mio bene, ma c’è da dire che mi hai sempre tenuta lontana da quello che era il vero male... tu vivevi realtà crude mentre io potevo solo farti capire che la realtà poteva essere anche una favola, così creammo la nostra favola, la nostra “La Bella e La Bestia”, sapevo che la tua vita non era facile, che eri pieno di scelte da prendere, sapevo che eri cresciuto in un mondo tutto tuo, quasi nessuno poteva entrarci e quando hai visto che io ci stavo entrando mi hai allontanata, ma in un modo o in un altro riuscimmo a ritrovarci, ti scrissi fingendomi un’altra, e tu la mattina dopo avevi capito che ero io e ti partì un “oi...” , poi volevi sparire ancora ma non te l’ho permesso... non potevo permetterti di lasciami ancora sola, nelle mani di chissà chi, quando tra le tue mi trovavo bene, sapevo che il tuo allontanarmi era solo un modo di proteggermi e talvolta la tua protezione faceva male, ma poi hai capito che oltre a proteggere me, proteggevi te stesso... passarono altri mesi ti ritrovai su lovoo, ero a scuola, avevo matematica, ma la mia testa invece di pensare ai numeri pensava a te ed io ti dissi che ero li per te, che non dovevi essere cosi, non aver paura di me... poi ti dissi “voglio vederti prima del tuo compleanno” ricordi? volevo regalarti qualcosa, volevo che ti sentissi speciale e ricordato da qualcuno, qualcuno di buono ovviamente, i tuoi amici li avevi... ero così gelosa all’idea di non passarlo con te, ma nello stesso tempo eri con me, ci sentivamo e mi ricordo eri tornato frustrato, i giorni a seguire non furono belli ed io mi mangiavo il fegato, le mani ed il cuore perché non potevo esserti accanto... avevo paura ti succedesse qualcosa... arrivarono le gocce, arrivarono le prese bene, finchè quel 19 luglio 2016 arrivai io, arrivai da quella metro, facendomi giri immensi, ma arrivai e arrivasti pure tu, davanti a quel bar, conciato a merda, ma con un sorriso che non so descrivere, forse per la prima volta ho visto il paradiso da viva, arrivai io con un bacio immenso, lunghissimo, quasi a dire “cazzo questo recupera tutti i baci che non t’ho potuto dare” come se fosse l’ultimo bacio da poterti dare, arrivò il classico morso ed eri pieno di rossetto, il mio rossetto rosso preferito ed indelebile, eri vestito con la tuta, una canotta un po’ larga, e gli occhi stretti ma pur sempre grossi, iniziammo a parlare e tu eri commosso, perché ero li, ero con te e finalmente tutti i sogni fatti di notte e di giorno si realizzarono.. temevi che me ne sarei andata, ma tu non sai quanta gioia ho provato quando ci siamo visti, ero così felice che sarei stata pronta a fare le valigie e portarle li da te, ormai contavamo solo io e te.. forse non ti ho mai detto che ero spaventata all’idea di stare con te, perché eri un ragazzo particolare con bisogno continuo di attenzioni ed io non sapevo se ero pronta a questo, avevo paura di farti male, sapevo avevi bisogno di un punto forte, di riferimento, forse per la prima volta ti facevo male io, però nonostante tutto ci ho provato, ho provato a mettere da parte le paure, non ho permesso loro di paralizzarmi ma solo di farmi combattere contro la mia mente ottusa, forse come dici tu ero bigotta hahah, insomma, decisi di rimanerti accanto, non solo perché ero un po’  orgogliosa, ma anche perché ti avevo aspettato così tanto, ti sognavo da così tanto, e soprattutto... eri tu, tu eri quello giusto e lo sei ancora oggi, piano piano saltava fuori la verità su ogni cosa, ma alla fine non ti sei mai nascosto, mi avevi sempre detto ciò che eri, la tua vita difficile era quella, le bugie erano piccole e tutte con una motivazione, iniziai a capirti ancora di più e anche se a volte mi mostravo arrabbiata in realtà era solo perché pensavo ti fidassi di più di me, ma col tempo ho capito e gia all’ora capii che in realtà ti stavi fidando ciecamente in quel momento.. facemmo l’amore, l’avevo sempre sognato, diventammo una cosa sola e tu eri contento perché ero la prima volta con amore, e tu eri la mia prima volta con il cuore... la nostra storia lacunosa è continuata fino a ritrovarci ad oggi, abbiamo attraversato le montagne, ovvero i periodi difficili, gli uragani dove in realtà l’uragano ero io, dove ti trattavo male, mi hai sempre dato tutto ed io in cambio ti facevo male, con le mie parole, con le mie mani, le parole urlate e le tue lacrime, sapevo che mi stavo facendo male da sola ma non so perché in quel periodo mi sono fatta cosi schifo, cosi tanto da far male a te, che eri e sei la cosa più bella che potessi avere, non mi riconoscevo più ed ogni notte prima di dormire mi dicevo che non potevo essere cosi, che tutto mi sarebbe tornato indietro, che l’amore deve far gioire e non deve far ammalare una persona, io ti facevo venire l’ansia, al posto del sorriso ti trasmettevo ansia, tu facevi la bella faccia quando dentro morivi, in realtà stavamo morendo in due e insieme a noi anche la nostra favola, forse la bestia ero diventata io, ma anche senza il forse.. poi un giorno tu sei scoppiato e sei caduto e insieme a te è caduto tutto quello che abbiamo fatto, i viaggi, le prime esperienze, le nostre basi sembravano non essere più forti, è successo quello che è successo, ma grazie a questo ho capito che io non sono una bestia e che tu non dovevi più soffrire, ho capito che il nostro amore in realtà non era caduto, che lui era ancora in piedi e ci guardava, così mi diede la speranza, ed eccoci qua, sai amore.. so di essere una rompi coglioni, so che ti stresso ogni giorno e piango sempre, ma piango perché ho paura, per la prima volta in vita mia ho paura di qualcosa e spero che anche tu hai paura di perdermi e non hai paura di me.. come purtroppo è stato tempo fa..
in questo periodo ho scritto tutto sul mio diario, ho annotato i miei mille pensieri e fra questi mille ho pensato che non può esserci cosa migliore dell’averti ancora accanto, io non pensavo sarei mai riuscita ad innamorarmi di qualcuno, eppure non cercavo il ragazzo figo, con la macchina e i tattoo, io cercavo qualcosa di semplice, un amore povero pronto a diventare ricco, ma ero troppo piena di attenzioni, quelle attenzioni futili di cui non mi fregava niente.. quando sei arrivato tu, io mi sono sentita importante per la prima volta, cosi importante che forse ero vestita da principessa, indossavo l’abito che volevo, e quell’abito era fatto di attenzioni, di occhi su di me, di amore e di preoccupazioni. quando sei arrivato tu, io ero per terra eppure sei riuscito a rialzarmi lo stesso giorno in cui ti sei presentato, hai sempre messo avanti ad ogni tua cosa me, sempre e solo me, avevi mille problemi e ti prendevi anche i miei, mi chiedevo come potevi essere cosi eppure non mi sembravi il classico provolone, allora cercai di capire i tuoi comportamenti, senza farti capire che in realtà cercavo di studiare la tua mente e non so come sono entrata li dentro, era un caos assurdo, fatto di scheletri nell’armadio, fatto di mancanze, fatto di stranezze, ma nel mio piccolo sentivo che avevi bisogno di sentirti voluto, per la prima volta qualcuno doveva volerti sul serio e non per scherzare, per i favori, per i crediti o per le botte e via, non dovevi servire per le feste o per le risse o per comprare l’alcool, dovevi servire come debolezza e come forza in una persona, dovevi servire per amare, e per crescere. avevo dentro l’inverno, cercavo qualcosa che mi scaldasse il cuore con l’amore e non con altre cose, l’okay.. arrivati a questo punto di questa °”lettera” ti dico che.. non ho mai desiderato così tanto qualcuno, ed io mi credevo matura, davvero matura, ma in realtà tu in tutto questo tempo mi hai aiutata a crescere, eravamo molto simili e nello stesso tempo molto diversi, ma anche io avevo bisogno di sentirmi voluta da qualcuno per quello che ero e non per il mio aspetto o per le mie gambe, non per radunare amici e non perché ero femmina, quella femmina con te si è trasformata in donna, con i sogni nel cassetto, con la voglia di diventare mamma, questi sogni me li hai creati tu, mi hai creato certi pensieri che prima credevo fossero impossibili, criticavo negli altri cio che ora sono io. in quel periodo cercavo una casa, una soluzione, un posto tranquillo dove rifugiarmi e tu mi hai sempre dato tutto questo anche a distanza, anche nei periodi di merda, tu mi facevi sentire a casa, la stessa casa che ad oggi e ad all’ora voglio condividere con te, la stessa casa che in realtà stiamo condividendo, dove dentro abbiamo paranoie, percorsi di crescita, pensieri, problemi, ma soprattutto tanto amore, vedi amore mio... i problemi ci sono sempre nella vita, le discussioni anche, ma devi capire che non sono quelle che possono distruggere un amore, l’amore se ne va quando uno dei due decide di mandarlo via, quando si mette da parte l’altra persona per altri motivi non comuni alla coppia, l’amore va via quando sei tu a mettere un punto alle cose dove prima avresti messo delle virgole.. sai amore, come avrai potuto notare da qualche settimana, ho un bisogno fortissimo di sentirti mio, di avere sicurezze perché mi sento molto triste all’idea di poterti sentire lontano, io voglio essere una tua forza, ma tu sei una mia debolezza, quando toccano te crollo un sacco, e in questo periodo anche se nulla ti tocca mi sembra che in realtà ti sta toccando tutto, sono terrorizzata all’idea che puoi andartene via per la situazione o per tutte le altre cose e non te l’ho mai detto ma quando piango è perché mi nasce un senso di protezione che non posso sfogare, perché comunque devo stare tranquilla e fidarmi di tutto ciò che sei e mi dici, ho sempre paura che possa succedere qualcosa, il mio sogno è poterti dare il meglio ora che abbiamo capito che siamo davvero uniti come prima, che prima era solo un periodo e ora siamo migliori, oggi mi hai chiesto come mai ci scazziamo bhe non so risponderti a questa cosa so solo che la maggior parte del tempo penso a quanto sarebbe bello vivere come io giorni dove i miei erano via, e a pensare alla nostra famiglia mi distraggo e mi nascondo nella mia mente, però sappi che ti amo più di sempre, anche in quei momenti penso a e, penso a noi e penso a Mia..
senti amore.. mi vuoi sposare?
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elenamicaela · 8 years
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elenamicaela · 8 years
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Quando il tuo umore, la tua giornata dipendono dal sorriso di una persona.. bhe.. questo si chiama amore.
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elenamicaela · 8 years
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Io sarò anche cattiva, sarò una testa di cazzo, iper sensibile e problematica, non so dosare l'amore e così, a volte, lo do alle persone sbagliate togliendolo a quelle giuste. Ma a differenza degli altri so sempre cosa voglio, so per chi e cosa lottare. E lotto, lotto sempre, fino alla fine. E anche oltre.
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elenamicaela · 8 years
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erano una contraddizione continua, uno l’opposto dell’altro, chi più scatenato chi meno, chi arrogante e chi invece silenzioso, però l’amore incondizionato era più forte di tutte quelle incomprensioni che potevano sorgere tra loro. C’era un amore forte coltivato da molto tempo, è difficile proteggere qualcosa di difficile, ma se c’è amore tutto è già protetto, perché gli ostacoli cadono, le tristezze  diminuiscono,
e l’amore......
bhe l’amore aumenta sempre di più.
Ecco perché io ti amo, perché a volte siamo cane e gatto, a volte siamo una cosa sola e altre volte ancora ci ignoriamo, ma questo fa parte di te, di me, di noi. e Noi siamo forti, molto forti più di tutto quello che potrebbe ucciderci.
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elenamicaela · 8 years
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Era un giorno come tanti.. un giorno che forse non mi sarei ricordata, un giorno che non avrebbe avuto molta importanza perché tanto ero sola con me stessa come sempre, a fare i conti con la solita monotonia....
ma poi..
 forse ha preso importanza e colore dopo quell’incontro. Un incontro che mi sarebbe costato tanto, in salute ovviamente, mi sarei potuta ritrovare con il cuore rotto o con gli occhi pieni d’amore, probabilmente in entrambi i casi avrei avuto gli occhi pieni d’amore, ma il mio cuore ed i miei sentimenti potevano andare in mille pezzi oppure si sarebbero potuti salvare...
lui mi ha salvata... quel ragazzo tanto atteso, quel ragazzo che mi portava gioia e dolore nello stesso momento, colui che c’era a distanza, colui che solo con un messaggio mi aiutava...
tra tutte le volte che ci siamo incontrati solo nei sogni, sta volta ci saremmo incontrati davvero, ci saremmo abbracciati, amati come se quello fosse stato l’ultimo momento insieme, ci saremmo toccati come se non avessimo mai visto nulla di più bello, e si.. diamine... eri bellissimo, con quegli occhi stanchi, stanchi di essere soli, stanchi di non essere capiti, quella carnagione bianca che ispirava dolcezza e quel profumo che sentivo anche quando sono andata via, eri un sogno, eri come nel mio sogno... abbiamo passato un anno a immaginarci come sarei stata con te e tu con me o semplicemente a pensare a come sarebbe stato il nostro primo bacio, come nel periodo adolescenziale quando aspetti con ansia di dare il primo bacio, quel bacio che dovrebbe segnarti la vita ma che alla fine resta solo un ricordo del tipo “il mio primo bacio l’ho dato in seconda media”, invece il bacio tanto atteso che ho dato a te non mi resta nella mente come un ricordo superficiale, ma mi rimane nel cuore e nella testa come un segno, un segno d’amore ricambiato o un segno che finalmente eravamo li, vicini, a sentire entrambi quel respiro sulla pelle che tanto desideravamo, quel bacio significava non essere più soli, significava non aver più paura dell’oggi o del domani perché in ogni caso ora ci saremmo stati, io con te e tu con me.
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elenamicaela · 8 years
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la prima volta che ti ho vista, io ho pensato che tu dovevi essere mia. il tuo bel viso, il tuo sorriso ed ho giurato che tu, dovevi essere mia.
-l’amore mio
-19072016
-M&M
-fra poco saremo in tre <3
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elenamicaela · 8 years
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Non ho nulla di speciale, spesso rimango in silenzio, guardo tutti con occhi curiosi come se non conoscessi niente del mondo e, infatti, più o meno non conosco nulla. Sembro spesso acida, ma in realtà nessuno sa che dentro, tutta la mia dolcezza, sta marcendo. Se mi guardi sembro persa nei miei pensieri, e non sbagli, sono davvero persa. Se mi senti parlare sono un treno con i freni rotti e se mi guardi negli occhi non capirai se sono felice o triste. Sono una tipa molto strana. Ci sono giorni che voglio disperatamente un abbraccio ed altri che se mi tocchi, ti uccido. Sono cresciuta con la diffidenza stampata nel cuore, ma poi mi aggrappo a chiunque mi dia un briciolo d’amore. Sono malata d’incompletezza e di illusioni. Ho degli sbalzi d’umore assurdi. Ogni volta che cerco di allontanare qualcuno sono terrorizzata dall’idea di riuscirci davvero. Ho tantissimi difetti cuciti addosso. Ho l’estate nel sorriso e l’inverno negli occhi. Odio la primavera, maledetti pollini. Sono sempre stata la ragazza che cerca abbracci, baci sulla fronte e mani intrecciate. Quella che vuole sempre fare la dura, ma che, appena ne ha l’occasione si rifugia in camera per starsene un po’ da sola
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elenamicaela · 8 years
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elenamicaela · 8 years
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Sei l’unica persona che voglio quando non voglio vedere nessuno
(via iononsonnessuno)
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elenamicaela · 8 years
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Di dove sei?
milano, tu chi sei?
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elenamicaela · 8 years
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“Mi stancherei, non crederei più a niente, ma poi c’è lei  inaspettatamente. E certe volte non ci credo che è vera, tanto che non vedo l’ora che arrivi la sera, quando mi toglie i guantoni, mi cuce le ferite, sorride ai problemi e dice che finche siamo insieme lei è felice”
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elenamicaela · 8 years
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SAPERE QUANDO ANDARE VIA E’ SAGGEZZA.
ESSERE IN GRADO DI FARLO E’ CORAGGIO.
ANDARE VIA, A TESTA ALTA, E’ DIGNITA’.
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elenamicaela · 9 years
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Prometti che dirai di no e farai la stronza, per questa volta, per una volta, prometti non mi seguirai pure sta notte perché sta notte non si ritorna, perché io non ho un posto là su, perché amarsi è ammalarsi qua giù, perché infondo sta volta non c'è una carrozza, sta notte moriamo qua giù
Achille Lauro (via nonmiavretecomevoi)
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