federicajustin - Tumblr blog

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“Prima ti tolgono il sorriso, poi si stupiscono di quanto tu sia bella quando sorridi. Ad un altro.”

— (via iremiao)

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“A me di deludere gli altri non me ne frega proprio un cazzo, è quando deludo me stessa che mi faccio schifo e mi impiccherei all'istante”

— bad-bloodinmyveins

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“Alla mia etá una persona non dovrebbe avere la voglia di morire. Io ho voglia di morire, ma non ho il coraggio di ammazzarmi..”

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Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

Non ce la faccio più.

NON CE LA FACCIO PIÙ.

NON CE LA FACCIO PIÙ.

NON CE LA FACCIO PIÙ.

NON CE LA FACCIO PIÙ.

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IO CROLLO.

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“Carissimo, sono certa che sto per impazzire di nuovo. Sento che non posso affrontare un altro di questi terribili momenti. E questa volta non mi riprenderò. Allora faccio quella che mi sembra la cosa migliore. Tu mi hai offerto la massima felicità possibile. Tu sei stato in tutto e per tutto quello che nessuno poteva essere. Non penso che due persone avrebbero potuto essere più felici di noi. Non ce la faccio più a lottare. So che sto rovinando la tua vita. Devo a te tutta la mia felicità. Se qualcuno avesse potuto salvarmi, quello saresti stato tu. Ho perso tutto, tranne la certezza della tua bontà. Non penso che due persone avrebbero potuto essere più felici di quanto lo siano stati noi.”

— Virginia Woolf, Ultima lettera a suo marito prima del suicidio (via ilsentierodellamore)

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“Dentro sono spezzato. Lentamente la tristezza si è nutrita di me e alla fine mi ha ingoiato del tutto. Non sono riuscito a sconfiggerla.

Odiavo me stesso. Mi sono aggrappato ai pensieri confusi e gli ho urlato contro per rimetterli insieme ma non ho ottenuto risposta.

Se non riesco a respirare più bene, preferisco smettere del tutto.

Ho pensato a chi si sarebbe preso cura di me. Solo io. Ero da solo.

E’ facile parlare di farla finita ma è difficile farlo davvero. Ho vissuto fin'ora con questo problema.

Volevo fuggire, si è vero. Volevo fuggire da me stesso, da voi. Mi chiedevo chi fosse con me. Ma ero solo io. Sempre solo io. E ancora solo io.

Mi sono chiesto perchè continuavo a perdere i miei pensieri. Era la mia personalità da biasimare quindi in fondo era mia la colpa.

Volevo che il mondo se ne accorgesse ma nessuno lo faceva. Non mi conoscevano nemmeno quindi, ovviamente non sapevano che esistessi.

Mi sono chiesto perchè loro vivano. Vivono e basta, continuano a farlo. Se mi chiedi perchè sono morto, ti risponderei che ero esausto. Ho sofferto e riflettuto. Non sono mai riuscito a trasformare questo continuo dolore in gioia.

Il dolore è solo questo, dolore. Mi hanno ripreso più volte dicendomi di non comportarmi così. Perchè? Perchè non posso nemmeno far finire le cose come voglio io?

Mi hanno detto di capire perchè soffrivo. Lo so già anche troppo bene. E’ tutta colpa mia perchè non sono abbastanza… è questo che volevi sentire, dottore? No, io non ho fatto niente di sbagliato.

Quando la sua voce calma biasimava la mia personalità, pensavo: “cavolo, essere un dottore è facile.”

è strano che io soffra così tanto. Ci sono persone con vite peggiori della mia che vivono bene, persone più deboli di me che vanno avanti bene. O forse non è vero.

Non c'è nessuno che ha più difficoltà di me o che sia più debole di me.

Ma devo vivere lo stesso. Continuo a chiedere a me stesso milioni di volte il perchè dovrei. Non lo faccio per me. E’ per voi. Per favore, non dite una parola se non riuscite a capire.

Capire perchè soffro? ve l'ho già detto. E’ così sbagliato soffrire senza sapere perchè? Devo avere una motivazione più drammatica? Una ragione più specifica?

Ve l'ho già detto. Non mi state ascoltando? Non tutto quello che ferisce fa rimanere una cicatrice che tutti possono vedere.

Scontrarmi col mondo non è mai stato per me.

Perchè l'ho scelto, eh? E’ divertente. E’ un miracolo che io sia durato tanto.

Che posso dire. Ditemi solo che ho fatto bene. Che sono stato abbastanza bravo. Che ho lavorato sodo.

Anche se non riuscite a sorridere ora, non biasimatemi mentre me ne vado.

Siete stati bravi, avete lavorato sodo.

Addio.”  

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Under the stars. Notte stellata sui campi di girasoli. Apricena, Italy, 26/01/2019 By -  Michele Di Lella

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“La gente pensa che tu stia male solo se lo mostri fisicamente. Non lo capiscono che puoi essere completamente morto dentro e fuori continuare a sorridere.”

— vogliosolopotervolare

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XX

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La depressione inizia piano, in silenzio, lentamente:

Non ho voglia di fare i compiti. Non ho voglia di andare a scuola. Non ho voglia di suonare la chitarra, prima mi piaceva tanto. Non ho voglia di vedere i miei amici. Non ho voglia di divertirmi, non oggi. E neanche domani. Non ho voglia di uscire. Non ho voglia di vestirmi. Non ho voglia di mangiare. Non ho voglia di alzarmi dal letto. Non ho voglia di aprire gli occhi. Non ho voglia di vivere.

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“E quando non sai chi o cosa incolpare, te la prendi con te stesso, come se tu fossi la causa di ogni sbaglio, ti metti ad urlare nel tuo silenzio e forse anche a piangere, ma la cosa triste non è questa ma il fatto che vai in giro a dire che va tutto bene e nessuno si accorge che stai mentendo”

@itsmyecho

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“Al mio papà che mi ha insegnato ad essere migliore, non la migliore. Che è sempre orgoglioso di me, nonostante tutto. Al mio papà che è il mio supereroe, il mio grande amore, la mia ancora, il mio passato presente e futuro. All'uomo della mia vita, l'unico. Un milione di parole non basterebbero per esprimere un sentimento così grande, auguri mio re.”

— (via @larivoluzionechenonpassaintv)

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“Ieri mi hanno uccisa. Mi sono rifiutata di essere toccata e mi hanno spaccato la testa con un palo. Mi hanno accoltellato e lasciato che morissi dissanguata. Come se fossi un rifiuto mi hanno infilato in un sacco nero e gettata nella spiaggia, dove mi hanno incontrato qualche ora più tardi. Me peggio della morte, è stata l’umiliazione che è arrivata in seguito. Nel momento in cui hanno trovato il mio corpo inerme nessuno si è chiesto subito dove stava il bastardo che ha messo fine ai miei sogni, alle mie speranza, alla mia vita. No, hanno preferito iniziare facendomi domande inutili. A me. Ve lo immaginate? Una ragazza morta, che non può parlare ne difendersi. Che cosa indossavi? Perché eri in giro da sola? Com’è che una ragazza viaggia da sola, senza compagnia? Ti sei ficcata in un quartiere pericoloso, cosa ti aspettavi? Hanno messo in discussione l’educazione dei miei genitori, che mi hanno lasciato ali per volare, essere indipendente, come qualsiasi essere umano. Hanno detto loro che sicuramente eravamo drogate e ce la siamo cercate, che sicuramente qualcosa abbiamo dovuto fare per provocarli, che sicuramente ci stavano osservando. E solo da morta ho capito che no, per il mondo intero io non sono uguale a un uomo. Che morire è stata colpa mia e così sarà sempre. Che se i titoli del giornale avessero annunciato che erano morti due giovani ragazzi viaggiatori, la gente si sarebbe profusa in messaggi di cordoglio e nel falso e ipocrita discorso dalla doppia morale secondo cui agli assassini dovrebbero spettare pene più dure. Però siccome si tratta di una donna, si minimizza. Il fatto diventa in qualche modo meno grave perché chiaro, me la sono cercata. Facendo quello che desideravo ho trovato quello che meritavo per non essere una sottomessa, una che se ne sta a casa, una che investe i suoi risparmi in un sogno. Per questo e per molto ancora, mi hanno condannato. E me ne dispiaccio, perché io non ci sono più. Ma tu sì, ci sei. E sei una donna. E devi sopportare che ti ripetano il solito discorso del “fatti rispettare”, il discorso per cui sei tu che hai la colpa quando ti gridano per strada che ti vogliono toccare i genitali solo perché stai indossando un paio di short e ci sono 40º, quello per cui se viaggi da sola sei una pazza, e se ti succede qualcosa, se calpestano i tuoi diritti, sicuramente sei tu che te la sei cercata. Ti chiedo a nome mio e a nome di tutte le donne a cui è stata chiusa la bocca, che sono state messe a tacere, a cui hanno distrutto la vita e i sogni, a te, chiedo di alzare la voce. Lottiamo, io a fianco a te come spirito, e ti prometto che un giorno saremo tantissime, che non ci saranno sacchi neri a sufficienza per metterci tutte a tacere.”

— “Buona festa delle donne.”

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Ed io lo vedo se non sei felice che in quegli occhi verdi cambia un po’ la luce e non posso far nulla se non ne vuoi parlare ma sei ancora più bella quando ti fai odiare.

cit. pioggia-di-parole ☂Michele Giorgi (via pioggia-di-parole)

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Se ti fa ridere quando non ne hai la minima voglia, è qualcuno di veramente speciale.

cool-sorridisempre (via cool-sorridisempre)