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Per ora Marco Mondino, Christel Martinod ed io non vi diciamo altro. Uf okokok delle date: il 6, il 7 e l’8 novembre! Va beh anche il posto: Torino. Uuuuuh ok, giusto perché lo possiate scrivere sull’agenda: il Grand Opening sarà il 7, dalle 18. Ecco, basta basta basta già detto troppo!
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■ ■ FN → rami ■ ■
■ ■ Summer Love, di Federico Novaro ■ ■
85 -il silenzio
“[...] In ogni mercatino si trovano sempre album dei ricordi, al di là della maggiore o minore bellezza compositiva delle fotografie sono sempre noiosi. Non sappiamo nulla delle persone che sono ritratte ma è come se quelle storie, quei ricordi che cercano di fermare già li conoscessimo: collettivamente li conosciamo già. Conosciamo la storia delle famiglie, dei loro vestiti, dei loro viaggi, tutto si inscrive in una rappresentazione pubblica ufficiale, formalizzata, che riconosciamo, che sappiamo decifrare: matrimoni, feste, nascite, viaggi, sorrisi; abbiamo una messe complessa e raffinata di conoscenze, di studi, un’infinita sapienza rappresentativa e iconografica che ci aiutano dall’orlo di un vestito, dal bracciolo di una poltrona, a rendere ai nostri occhi estranei quelle fotografie parlanti.La famiglia eterosessuale -gli album dei ricordi sono statutariamente album di famiglia- si rappresenta da secoli, attraverso le sue continue mutazioni, ha sviluppato un linguaggio che sappiamo facilmente decifrare, quella omosessuale, condannata al segreto per millenni, ha usato un linguaggio che non sappiamo conoscere, ha lasciato tracce troppo rare per essere decifrate.È questo il silenzio, mi accorgo, che voglio mutare in suono. È questa sovrapposizione fra il silenzio cui era destinato a tornare l’album e il silenzio cui la Storia ha condannato le persone lgbtq. [...]”
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■ ■ FN → Editoria ■ ■
■ ■ Materiali → Album ■ ■
Sfere extra. Carocci editore 2015
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■ ■ FN → Rami ■ ■
■ ■ Notizie da nessun luogo, di Giovanna Zoboli ■ ■
Una magra ragazza selvatica
“[...] Viaggiare in bici costringe il lettore compulsivo a limitare la scelta dei titoli da portare in vacanza. In sostanza, nello zainetto che porta sulle spalle, eliminate le borse da mulo che i negozi di velocipedi consigliano e che invece sono una inutile zavorra, ne è concesso uno solo.Per accompagnarmi lungo la ciclabile del Canal du Midi presi con me le Letture facoltative di Wislawa Szymborska, scelta che si rivelò splendidamente adeguata: oltre a presentare un congruo numero di pagine, parlava di cose che mi interessano moltissimo, dalle salamandre alla storia del vestiario, dai dinosauri alle composizioni floreali, dalle biografie di celebrità ai manuali di autorilassamento, ginnastica casalinga o fai da te, dai diari di noti e ignoti alla vita psichica dei cani, dall’alfabeto cinese all’evoluzione dei molluschi e così via. Ogni sera, grazie all’umorismo e alla vocazione di pensatrice della Szymborska, avevo la conferma che la lettura costituisce il coronamento più perfetto a cui una giornata perfetta può ambire. [...]”
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■ ■ FN → Editoria ■ ■
■ ■ Materiali → Prosa contemporanea, di Mauro Maraschi ■ ■
34: FRANÇOIS RIVIÈRE / Profanazioni
Nei primi giorni dell’estate 1936, miss Jackson, un’anziana signorina di Providence (Rhode Island), si vede costretta ad abbandonare la propria casa di College Street. Lascia il posto alla famiglia Booth, che prende possesso con entusiasmo del nuovo domicilio: una bella casa in stile gotico, il cui immenso giardino affascina soprattutto il giovane Francis… Sua sorella Lucy, sua madre Helen e Maria, la governante italiana che li ha seguiti da Brooklyn, sono gli altri abitanti di College Street 65. Thomas Booth, archeologo, in quel periodo è in missione in Messico, presso il campo di scavi di Monte Alban, dove si accinge a riesumare i resti dello scriba Huac Tlaloc, alto dignitario azteco.Nel frattempo Edward Coolidge, fratello di Helen e testa calda della famiglia, si appresta a lasciare Mexico City per Monte Alban, dove lo ritroverà Dino, nipote di Maria. Il giovane Robert H. Barlow, abbandonata la Florida dopo il divorzio dei genitori, ritrova a Providence il suo amico e scrittore preferito, un certo Howard P. Lovecraft. L’incontro, qualche mese prima a New York, fra Bobby Barlow e Edward Coolidge favorirà, nelle settimane calde che seguiranno, nuove complicità in College Street. Ma mentre le nuvole si addensano nel cielo di Providence, Edward Coolidge, che ha raggiunto la sorella e i nipoti, si domanda: quale ruolo sostiene Chimok, il giardiniere indiano? E Jerediah Stew, elegante giovanotto e confidente di miss Jackson?Francis Booth, naturalmente, non ha mai potuto dimenticare gli avvenimenti terrificanti di quell’estate. Li ha rivissuti vent’anni dopo raccogliendo i documenti di un «dossier» assai strano, che ora possiamo leggere anche noi.
François Rivière
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■ ■ Le brutte copertine generano aspettative sbagliate ■ ■
Copertine brutte per libri belli
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"[...] La copertina è sintesi e allo stesso tempo generatrice di aspettative. Traduce e visualizza le speranze di chi ha scritto e prodotto il testo e crea un’aspettativa in chi lo comprerà. Le aspettative che la copertina crea influenzano radicalmente la lettura: sempre, infatti, cerchiamo ciò che ci aspettiamo di trovare. [...]"
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■ ■ FN → Rami ■ ■
■ ■ Monica Bacio, di Lorenzo Fontana ■ ■
Dialogo coi genitori / 2, La creante
“Monica Bacio è un nome rubato al personaggio di un testo di Michel Marc Bouchard, che io e Valentina Diana mettemmo in scena nel 2007. Un personaggio che è poi diventato una sorta di mio alter ego e che si è “esibito” in alcune occasioni (e grazie ad Elena Russo Arman, per aver coinvolto Monica nelle performances dedicate a Fassbinder, organizzate da Phoebe Zeitgeist a Milano) per poi rimanere in attesa di un’uscita ufficiale. Ora Monica è quasi pronta, nel frattempo le è cresciuta la barba, e si presenta raccontando la storia di un bambino, del bambino che era, e del suo percorso di crescita e di scoperta del mondo. Ho scritto il lamento di Monica in versi, perchè era per me l’unico modo di dire cose non sempre leggere, mantenendo un po’ di distacco, cercando di non abbandonare mai il tono giocoso e ironico.” [dal Foglio di sala de IL LAMENTO, ovvero le lacrime, DI MONICA BACIO, di e con Lorenzo Fontana, andato in scena il 10 aprile 2015 al Cecchi Point di Torino]
Monica Bacio ha una pagina facebook.
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■ ■ FN → Esteri ■ ■ ■ ■ Souvenir de Caprì, di Massimo Scotti ■ ■
Capri: 3 / L’estate appassisce silenziosa, di Massimo Scotti.
“D’altra parte, cosa c’è al mondo di più bello del pomeriggio, d’estate, su un’isola?”
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■ ■ FN → Rami ■ ■ ■ ■ Summer Love, puntata numero 84 ■ ■
84 -bandierine
"[...] in questa pagina si tracciano i fili tesi di una mappa a unire dei luoghi che André e Milo hanno visitato; i profili di ciascuno di loro, ritagliati sullo sfondo di un paesaggio, sono bandierine che vengono alzate sul mondo a segnare una pace conquistata, una certezza serena della propria esistenza. [...]"
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■ ■ FN → Rami ■ ■
■ ■ Monica Bacio, di Lorenzo Fontana ■ ■
9: Dialogo coi genitori / 1, Il pater
“Perfetto, allor sta fermo qua, in sulla riva in ‘sta seduta in pelle lascia passare le giornate, non muovere il piedino, non navigare, qui zitto e muto ad aspettare che corri grosso il rischio de cangiare.”
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■ ■ FN → Rami
■ ■ Summer Love. L’amore fra due giovani uomini nel Belgio dei primi anni ‘50 ■ ■ Fuochi, la puntata numero 83 ■ ■
“In alto a destra, sempre nella stessa pagina, due fotografie di taglio orizzontale, sono riunite sopra un’altra didascalia, “Premier week-end à Bohan 1954″ (Primo week-end a Bohan 1954). La didascalia -che per Milo e André àncora il momento dello scatto al tempo e al luogo, isolandolo- a noi, spettatori imprevisti, aggiunge qualche informazione: descrive Bohan, che sappiamo essere un luogo familiare, ma poco più, come un luogo al quale si torna con regolarità (“primo”) e probabilmente non appena finisce l’inverno. È pur vero che nella sedicesima pagina ci sono delle fotografie prese a Bohan il primo gennaio, ma in questo caso la precisione della data fa pensare a un evento eccezionale. Non sappiamo però se le persone ritratte in queste due fotografie, già comparse in molte altre, abitino lì tutto l’anno o anche loro vi vengano col disgelo. “Premier week-end” sta a indicare una consuetudine di fine settimana che si sono susseguiti, e dei quali nell’album ci sono molte tracce. Anche il cane era già comparso, ma non il, forse, gatto, nelle braccia della signora ritratta insieme a Milo. L’inquadratura è significativa e strana in rapporto alle decine di fotografie precedenti: è identica per le due fotografie, sono le persone ritratte a cambiare. È come ogni preoccupazione estetica di André, che era stata così presente siano a qualche pagina prima, fosse sfumata, smarrita, dimenticata. La fotografie sono ben composte, meglio di quelle in città della stessa pagina, ma appaiono quasi come due scatti da vedere poi sovrapposti in quei visori che rendevano la sovrapposizione di due immagini quasi identiche un’immagine tridimensionale, ma è un caso, qui sembra solo che si approfittasse del primo sole della primavera, le prime gemme e fioriture, e si volesse fare una fotografia, così, con leggerezza.“
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■ ■ FN → Rami
■ ■ Monica Bacio, di Lorenzo Fontana ■ ■
Frammenti per un monologo, materiali per un diorama familiare.
Ottava puntata: L’imbuto
“Ma la vera tradizione è il gruppone nel vapore. Si sta lì nel turco bagno adagiati sui mosaici: chi le chiappe tiene a nudo, chi col telo per pudore, chi cammina lentamente e fendendo sto nebbione cerca un cazzo in erezione. Ogni ingresso che qui avviene è un evento: s’apre uno spiraglio atteso, entra l’aria, qualcun proteso per veder meglio l’arrivo ma lo schivo serra veloce o mioddio il caldo è atroce là, nel fondo, s’intravede un miraggio d’acqua fredda.”
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■ ■ FN → Someday ■ ■ Love song. Postille / 1: Contro le unioni civili ■ ■
“A me pare che singole persone e movimenti, associazioni e gruppi che hanno cercato le unioni civili hanno consegnato al nemico -i nemici esistono, se uno ti riduce in minorità è un nemico- l’arma più formidabile che potessero desiderare: la percezione di sé come minori, in alleanza perfetta col proprio nemico. Hanno anche dato un ulteriore colpo all’idea della politica come cosa onesta, chiara, il nerbo dell’esistenza civile, adeguandosi all’idea italiana dell’arroganza di chi crede che sia il fine l’importante, e mai le persone e i modi per perseguirlo, nel disprezzo, che unisce tutti i populismi, dell’intelligenza delle singole persone.“
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■ ■ FN → Testi LGBTQ ■ ■ Recensioni ■ ■
Paolo Armelli recensisce La vita non vissuta, di Nicola Gardini
“La malattia è effettivamente centralissima in questo romanzo. Ci sono gli amori difficili, le domande che non si ammettono neppure a sé stessi, la morte che incombe, l’imprevedibilità della vita, e poi i viaggi, l’arte, le letture, gli amici e le piccole salvezze quotidiane.”
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■ ■ FN → Editoria ■ ■ Album ■ ■
Mondadori e IED per i 50 anni degli Oscar
Primo post del dopo estate, un reportage fotografico molto ravvicinato su una progetto celebrativo della Mondadori: 10 titoli degli Oscar con copertine frutto della collaborazione fra l'ufficio grafico e lo IED. Molto discusse, molto negativamente criticate, qui in 36 fotografie si cerca di illustrane le caratteristiche.
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Contro le unioni incivili.
[...] Leggo che si dovrebbe accettare un percorso, che prima si dovrebbe accettare di contribuire ad erigere il recinto e poi lavorare per distruggerlo, che così s’è fatto ovunque. Ma anche sorvolando sull'aberrazione logica che vuole l’affermazione di sé come aderente all'immagine che il nemico ha disegnato per raggiungere la possibilità di smentire quel disegno, c’è una strana idea del tempo e dello spazio, ferma a decenni fa, quando le comunicazioni erano lente, le culture distanti. Ciò che succede altrove, ora, è come succedesse qui. Il passaggio attraverso la progressiva conquista di diritti delle minoranze è già stato consumato altrove e vale anche per noi, la riserva territoriale è ridicola e sconta un certo razzismo nazionalista, sconcertante. [...]
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