Tumgik
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21 Luglio 2017 fVoglio che leggi quest'ultima lettera, perché forse sono le ultime cose che ti riuscirò a dire...voglio che leggi questa lettera con una canzone che ti ho dedicato, che sentendola ho pensato a te, a me, a un 'noi' che forse non c'è mai stato, voglio che una volta letta questa lettera leggi la traduzione per capire, perché probabilmente nemmeno qui riuscirò a dirti tutto. Voglio che ascolti 'Say Something'. Mi dispiace ma non ce la faccio più, sei l'unica persona che ho voluto con tutta me stessa, l'unica che non scorderò mai , l'unico mio vero amore. Solo a te ho dato completamente il mio cuore, te l'ho messo fra le mani e non mi è stato più ritornato, ti ho fatto vedere quanto debole fosse, quanto tu avessi potere su di lui, quanto tu lo controllassi... ma non te ne sei preso cosi tanto cura, te l'ho dato con tutto l'amore che potevo e mi è stato calpestato. Ma nonostante tutto un tempo sei stato l'unico ragazzo per la quale avrei lottato sempre, più del dicibile, avrei mollato la qualunque se solo da quell'altra parte ci fosse stato qualcuno che per me avrebbe fatto lo stesso. Avrei lasciato tutti e tutto per te amore mio. E non vorrei mai dirti quello che ti sto dicendo adesso, non avrei mai voluto arrivare a tanto, fino a questo punto.. ma credo sia arrivato il momento di mettere adesso la mia felicità al primo posto. Vorrei solo avere la capacità di dimenticarti presto, di essere felice come prima lo ero con te, di innamorarmi di nuovo. Magari un giorno non so quanto lontano, bacerò labbra che non sono le tue, toccherò un corpo che non sarà il tuo, sentirò il profumo di qualcuno altro, e vorrò molto bene a quel ragazzo, ma non lo amerò mai come sto amando te adesso. Sei il mio addio più faticoso, quello che metterò sempre in dubbio, quello che non vorrei pronunciare ma che devo. Tra noi si è spezzato qualcosa, un tempo c'avrei messo tutta me stessa per sistemare questo casino, ma adesso devo pensare a me. Ciao amore, Ti amo Per sempre tua, Paola.
fuckingdistance-word
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In love with you ~
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“Siamo cresciuti, siamo cambiati, e abbiamo preso le nostre decisioni. Cosa ci unisce ancora?” “I ricordi,ecco cosa ci lega”
E mi baciò.
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Penso a com’è finita, penso a com’è iniziata, abbiamo fatto parecchia strada, con gli occhi bendati, e i cuori blindati, alla guida dei carri armati. E ora che siamo cresciuti, ma non siamo cambiati, non mi saluti, siamo sconosciuti.
Sercho, “Sconosciuti�� (via ilmiosorrisoeunacicatrice)
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Forse ci ha cambiati solo il tempo, o l'abitudine ha confuso il sentimento: ora, per te, amare cos'è?
Arisa (via maledettadaunangelo)
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Guardami negli occhi dimmi cosa provi Ti ho dato la mia vita tu che fai ci giochi?
Sac1 ft. Sercho (via ilmiobisognoelamancanza)
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Partimmo finalmente, non vedevo l'ora, dopo mesi di attesa, destinazione Firenze, a metà tra i 550 km che tuttora ci separano. 550 km che ho odiato con tutta me stessa. Ebbene, questa storia parla di un 1-0 per noi contro la distanza. Furono due giorni, pensandoci, i più belli che io abbia mai passato. Quando sono partita ero emozionantissima, e lascio immaginare quanto lo fossi mentre ti aspettavo alla stazione. Avevo il cuore in gola, ero nervosa, mi passavano mille pensieri per la testa. Poi ricevetti il messaggio “Arrivato”. Panico. Avevo ansia di incontrarti, di deluderti, di fare brutte figure come il solito, di rimanere impietrita vedendoti o di mettermi a piangere. E per poco non fu così. Ti stavo aspettando da un lato della stazione, con il cuore a mille, mi sentivo soffocare. Passò qualche minuto e la mente mi si offuscava di tanti tanti troppi pensieri, l'agitazione saliva. Non facevo altro che ripetermi nella mente: “550 km”, “manca poco”, “non piangere”, “non piangere”. In pochi secondi mi scorsero per la mente tutti mi messaggi precedenti alla partenza: “ Per tutte quelle volte che non abbiamo potuto…” Stavo impazzendo, o forse stavo per piangere o magari ero talmente emozionata da non capirci più nulla. Non so bene quanti minuti passarono dell'arrivo del messaggio, so solo che dopo un po’ mi sentii chiamare: “Giulia.” Inutile dire che sentii un tonfo nello stomaco dallo stupore, forse dallo spavento, insomma, non lo so, fatto sta che il cuore prese a battermi talmente forte che non sentivo più neanche il caos di quella enorme stazione. C'eri solo tu, esattamente così come ti avevo sempre immaginato, con la tua famosa felpa nera e rossa con i buchi, jeans e jordan, con il ciuffo all'insù e quegli occhi stupendi. Eri tu finalmente, dopo mesi di attesa. E cosa potevo fare, ti abbracciai, ti abbracciai forte, ma quell'abbraccio non durò tanto quanto avevamo progettato, chissà, magari colpa dell'imbarazzo, e ce n'era, ce n'era tanto. Che dire poi del tragitto dalla stazione alla piazza dove avresti conosciuto i miei, imbarazzo totale. Come dimenticare quell'uomo di colore che neanche dopo due minuti dall'arrivo ti sfiló i pochi spicci che avevi per dei braccialetti hahaha. Insomma, ti presentasti ai miei, e dopo la fantastica domanda di mio padre:“ ma c'hai da dormì?” e la tua risposta che li lasció a dir poco basiti “ah no, notte in bianco, dormo fuori”, ce ne andammo. Andammo verso l'Arno, in cerca di un parco dove sdraiarci e recuperare tutto il tempo, recuperare tutte le coccole che ci eravamo promessi mesi prima. Rimanemmo lì per circa tre ore a guardare il cielo tra un bacio ed un altro. Ricordo ancora il sapore che avevano le tue labbra, menta, tutta colpa delle tue caramelle, unica fonte di sostentamento da quella mattina. Forse proprio per quello ti venne mal di testa. Camminammo verso l'hotel, su questo non c'è molto da dire, a parte il fatto che stavamo per perderci, o meglio, ci siamo persi (ops, colpa mia) e per essere investiti. Ricordo bene la sensazione che provavo camminando con te, non saprei come spiegarla… mi sentivo bene, ero felice, ero con te. Peccato che poi quelle stupide chiavi non aprirono. Non ci restó che metterci su dei gradini non molto distanti dall'hotel. Che dire, è stato fantastico. Rimanemmo abbracciati per circa un'ora o forse due, non ricordo, ore fantastiche, almeno per me che tra le tue braccia, sdraiata sugli scalini ero nella posizione più comoda che avessi mai conosciuto. Mi sentivi tremare, (e quanto faceva freddo quella sera) e mi abbracciavi. Guardavamo le stelle, tu mi coccolavi, mi tenevi stretta come per dire “questa è roba mia”, ed ogni tanto ti abbassavi per baciarmi. Lo ammetto, stavo per addormentarmi, e non nascondo che sarebbe stata una notte fantastica. Arrivarono i miei, dovetti rientrare, ma prima ti portai la mia giacca, che tu testardo come sei avevi continuato a rifiutare finché non capisti che te l'avrei data in ogni caso. Che dire, fu una notte tremenda, non facevo altro che pensare a te e stavo impazzendo. Ma arrivó la mattina, scesi e ti vidi, finalmente, mi eri già mancato. Comprato il biglietto in stazione, cercammo un altro parco, per poi scegliere quello sotto le mura della fortezza. E ci baciammo, io che ti toccavo i capelli, tu che mi mordevi le labbra e mi stringevi forte. Poi lì, sotto l'ombra di quell'albero nei pressi del “coso comune” (o come si chiamava), ci demmo il bacio più bello. Duró molto, fu qualcosa di intenso, probabilmente il bacio più bello che avessi mai dato. Ed era fantastico, io ti ero sopra e tu mi stringevi forte come per non farmi andar via e giuro, quello sarebbe stato l'ultimo dei miei desideri. Sentivo il cuore in gola che mi avrebbe impedito di parlare, ma no, non c'era bisogno di parole, eravamo abbracciati, eravamo vicini finalmente, talmente vicini che per un attimo sentii il mio cuore toccare il tuo. Poi chiedevi, “a cosa pensi?” Non sapevo cosa rispondere, in realtà non sapevo neanche io a cosa stessi pensando, ma in ogni caso ogni domanda lasciava un piccolo passo di tempo dal bacio che mi avrebbe fatto dimenticare di ogni pensiero, ma non di te. Passammo il pomeriggio ad inseguire l'ombra, fin quando quel bambino che ripeteva insistentemente di essere Cristoforo Colombo, e di voler andare sulla luna non ci ha distratti, e tu odi i bambini, proprio come me. Finì anche quella giornata, zaino in spalla, telo al collo non tentativo di nascondere i succhiotti da mia madre con la scusa del mal di gola e andammo verso la stazione. Quando arrivammo mancavano pochi minuti all'arrivo del treno che ti avrebbe riportato a casa. Me ne andai senza aspettare e pronunciai le parole più aspre di tutto il viaggio: “Beh, allora io vado.” Non era esattamente così che doveva finire, avrei dovuto aspettare il treno non te, passare con te quegli ultimi minuti prima che la distanza ci separasse ancora. Ma non ce l'ho fatta, e ho avuto paura, paura di piangere e di fare la parte di quella “troppo sensibile”. Non durai molto, tant'è che dopo pochi minuti ti mandai un messaggio di scuse per quel che avevo fatto. Passarono pochi minuti dal messaggio, pochi minuti dalla partenza. E dio, già mi mancavi.
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•01
“Caro amore della mia vita, Spesso nell'arco degli anni sono stata convinta di averti trovato, ma poi il tempo ha dimostrato che sbagliavo, che quelle persone non rappresentavano per me quello che rappresenti tu. Dopo ogni delusione mi sono ripetuta che non avrei più commesso lo sbaglio di innamorarmi della persona sbagliata, ma poi mi ostinavo a commettere di nuovo gli stessi errori. Ho continuato imperterrita a cercare di far funzionare le cose con le persone sbagliate, ho cercato mille volte di cambiare per far funzionare una storia dove ero solo io a lottare. Poi un giorno mi sono ritrovata distesa sul letto a pensare che non ne valeva la pena, non potevo continuare a vivere sperando di raddrizzare situazioni nate male e sentendo mie persone evidentemente non provavano quello che provavo io. Ho lottato molto nella mia vita, sai? Mi sono sentita come Don Chisciotte, ma i miei mulini a vento erano persone per le quali avevo dato tutto e quel tutto non gli era bastato. Ho smesso di lottare, ma non di sperare. L’amore ora non lo cerco e nemmeno lo voglio. Sto imparando a convivere con me stessa, a darmi tutto quello che nessuno è stato capace di darmi fino ad ora. Sto imparando a stare bene senza svegliarmi con il buongiorno di qualcuno, senza avere sempre la testa piena di pensieri riguardanti una persona, senza le mie dita incastrate a quelle di qualcuno. Solo così facendo, solo sapendo davvero che mi è possibile vivere bene, completa, anche da sola, sarò pronta per quando arriverai. Io non penso che tu, amore della mia vita, renderai più piena la mia esistenza, non penso che darai senso alle mie giornate e non penso che rimarginerai magicamente tutte le ferite che mi sono procurata. Queste cose le farò da sola. Voglio vivere a pieno ogni mio giorno da sola, voglio superare ogni ostacolo da sola, voglio sorridere per le cose più banali. Non voglio incontrarti sentendomi insicura di me, non voglio incontrarti quando mi sento sola o quando vorrei qualcuno da abbracciare perché in queste occasioni non saprei capace di distinguere l’amore dal bisogno di qualcuno accanto a me. Voglio farcela da sola perché così quando ci incontreremo capirò che non sei una necessità, ma un qualcosa in più. Ed allora il tuo buongiorno, il costante pensiero a te, le mie dita incastrate fra le tue, tutto avrà un senso. Non mi farai stare solo bene, mi renderai felice. Non so quanto tempo dovrò aspettare prima che tu entri a far parte della mia vita, non so che aspetto avrai e non so quante altre persone dovrò conoscere prima del tuo arrivo, ma sarò capace di riconoscerti, te lo prometto. Per sempre tua, L’amore che non hai ancora incontrato.”
• Lettera di @credevodivalerequalcosa
Grazie di essere stata la prima ♡
Inviate le vostre lettere per l’anima gemella che ancora non avete incontrato a @lettereaunosconosciuto e saranno pubblicate. Anche in forma anonima.
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A volte mi chiedo se vale la pena lottare per amore, poi mi ricordo il tuo viso e sono pronta per la guerra.
Wiz Khalifa. (via whodoyouwantobe)
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Buon compleanno✅
Manco io! Amore mio, buon compleanno.
Non ti dico che quattordici anni fa è nata un fenomeno perché sei un disastro, uno di quelli belli però ah ah. Eh Allora son proprio quattordici? Eh si sono arrivati anche per te. È solo uno in più…ma non ti vantare ora mi raccomando ah ah. È incredibile quanto il tempo passi in fretta, no? Mi ricordo quando ti ho conosciuto la prima volta, e credimi non dimenticherò mai quella volta perché fu proprio da quel momento che i miei occhi iniziarono a guardarti come se fossi la cosa più bella di questo modo. Come sai non sono brava a fare i poemi dolci strappa lacrime ma se mi ci metto sono carina anche io dai. Dovrei stare qui a scriverti mille parole, perché si sa che quando si fanno gli auguri di solito si devono scrivere tante cose carine, qualche sdolcinatezza scontata, parole messe un po’ a caso quasi perché sembra giusto fare così. Nel tuo caso però ne basterebbe solo una: grazie con la “G” maiuscola. Grazie per essere il mio punto di riferimento. Grazie per essere la mia eroina. Grazie per spingermi sempre a dare il meglio di me. Per avermi insegnato a non accontentarmi del mio minimo, e neanche del mio massimo. Grazie per credere in me, anche quando io non riesco a farlo. Grazie per avermi reso la persona che sono oggi. Grazie per le chiacchierate notturne, per la compagnia durante le notti d'insonnia. Grazie per tutti quei momenti nostri, che non ci porterà via nessuno. Grazie per i consigli, per le prediche, per le critiche. Grazie per capirmi con uno sguardo. Grazie per essere l'amica di cui ho bisogno. Ti auguro ogni bene, ogni gioia, ogni sorriso, perché è tutto ciò che tu hai regalato a me.. Da quel giorno in qui ci siamo parlate a quanto pare avevamo già capito che saremo state buone macché ottime amiche. Hai un carattere strano ma stupendo allo stesso momento che boh certe volte ti strozzerei, ma in fondo sei anche comprensiva, solare, UNICA, insostituibile, spacca palle, sincera che mi permette di essere me stessa PAZZAAA, bipolare e fragile. Ti ricordi quante ne abbiamo passate insieme? Eggià sono duri da dimenticare i pomeriggi passati a parlare di cose serie, stupidaggini, e di amori infranti, sbagliati o addirittura futuri (letteralmente immaginari ah ah). Sono seria da quando ti ho conosciuta sono cambiata. Con te sono stata sincera fin dal primo momento. mi dicevi i miei sbagli, i miei errori, sgridandomi peggio di mia madre, mi tenevi solo la mano e mi abbracciavi per farmi capire che c'eri che eri li con me nonostante tutto. Voglio esserci al tuo matrimonio, essere una delle tue damigelle d'onore, voglio esserci quando vedi le candeline, esprimi un desiderio e soffi, voglio esserci quando diventerai mamma e nonna, voglio esserci quando piangi, essere quella spalla, quella che ci sarà sempre, voglio esserci quando sorridi e ridi con le lacrime agli occhi. Ci faremo il primo tatuaggio assieme, e poi ci tingeremo i capelli di blu, biondi a mo pulcino, rosa, e poi ritorneremo dinuovo more per poi ricambiare colore. Ci faremo tante foto insieme, le più pazze. Andremo al cinema e io ti ruberò tutti i popcorn e commenterò ogni battuta (come se fosse difficile per me ah ah). Compreremo i vestiti insieme e ti metterai a ridere quando mi vedrai camminare sui tacchi (cadendo). Sceglieremo i regali di Natale insieme, e faremo gli scherzi più bastardi in giro (e ci sappiamo fare eh😏). Andremo in giro con la pioggia e coi tuoni che spaccano l'asfalto, io e te, e tenedoci per il braccio ci metteremo a correre in mezzo al traffico per non bagnarci. Andremo al Mc e ci abbufferemo come pazze, staremo in macchina col volume della musica al massimo a cantare a squarciagola. Guarderemo il sabato sera puntate su puntate di serie tv per addormentarci col pc addosso. E noi aspetteremo, no? Per tutto questo, no? Perché, noi ne valiamo la pena, ricordi? Io con te e tu con me. Sto pensando ai nostri momenti, non a tutti i singoli momenti passati insieme, sarebbero troppi. Solo alle cose più belle, più significative. Tipo il giorno in cui ci siamo conosciute, il primo sguardo, la prima risata. La prima volta in cui ci siamo confidate per davvero, quando abbiamo capito di esserci trovate, di essere fatte per essere amiche. 
I sorrisi più veri, i viaggi che sogniamo di fare insieme, le ore passate al cellulare. Gli abbracci stretti fortissimi, quelli che riescono a salvarci da qualunque problema, quelli che ci donano la consapevolezza di sapere che il “Noi” c'è sempre, nonostante le liti, nonostante i pareri diversi o le incomprensioni. La prima volta in cui ho pianto davanti a te e ho capito quanto la sola tua presenza bastasse a consolarmi. Forse è semplicemente questo una amica, anzi il “tutto”. Una persona che ti rende felice, che ti permette di andare avanti nonostante tutto, e che per farlo non ha bisogno di grandi gesti o dimostrazioni strane. Qualcuno che riesca a salvarti da tutto, anche semplicemente standoti affianco. E a volte siamo tutte portate a darla per scontato, a considerarla una cosa normale, ma non lo è affatto. Avere una persona che ti capisce senza le parole e che sa farti sorridere solo con la sua presenza, è la cosa migliore del mondo. Non sono un'amica perfetta lo ammetto, so che sembro stare altrove a volte,
capitano a tutti le giornate storte e a me molto spesso ah ah ma Mati sei diversa da tutte le altre, nel senso positivo, in pochissimi mesi mi hai travolto come uno tsunami e mi hai cambiata… Non ci conosciamo ma allo stesso tempo si, sei fantastica. Come dice Ligabue, eri solo da incontrare ma ci sei sempre stata, Cavolo se è vero… Prometto che io per te ci sarò sempre, perché sono sicura che noi due siamo qualcosa di particolare e unico che non verra mai rovinato. Si, forse sono paranoica e non vedi l'ora che finisca sto poema ma volevo farti capire quello che forse in questi anni non sono riuscita a dimostrarti, cioè che ti considero più di una semplice amica, tu sei complessa ed è forse solo per questo che mi capisci e comprendi. AUGURI VITA MIA, LUCE DEI MIEI OCCHI, ARIA DEI MIEI POLMONI E ROTTURA DEI MIEI COGLIONI..TI AMO IMMENSAMENTE SCASSACAZZO CHE NON SEI ALTRO…ah ah il mio stile non manca maiii! Eh beh che dire AUGURI AMÓ✅
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Non voglio essere la cosa più bella della tua vita. Voglio essere la cosa che sceglieresti ancora, malgrado tutte le cose belle che hai
(via deadinside3695)
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Questa va a te, a te che non ti sei fermato davanti alla mia freddezza, a te che quando mi sono arrabbiata hai calmato la mia tempesta, a te che non hai preteso nulla ma sei rimasto al mio fianco, che mi hai ripetuto mille volte che ci sei e che posso fidarmi, a te che quando ti vedo comincio a ragionare col cuore e le farfalle fanno le capriole nel mio stomaco. Questa va a te perché hai visto una luce dove tutti dicevano ci fosse l'oscurità, a te che anche se ti mando affanculo non te la prendi mai, a te che mi hai regalato sorrisi di cui neanche sai, a te che quando hai sfiorato le mie labbra mi hai dato una carica di felicità, a te che sai quanto amo il tuo profumo e gli abbracci non me li neghi mai, a te che non ti rendi neanche conto di quanto tempo passo a pensarti, a immaginarti qui… a te, che non saprai mai tutte le belle frasi ho scritto pensando a te, che non capirai quanto fragile sono finché non mi amerai.. e mi amerai? Chissà? Che importa? Sei qui. Adesso. E non desidero altro che averti tra le braccia e guardarti, consapevole che sei la cosa più bella che ho, e mi chiederai per l'ennesima volta perché ti guardo così, ma come te lo spiego quanto sono felice se sei qui? Come te lo spiego che le mie giornate sono più belle grazie a te? Come te lo spiego che mi basta il tuo sorriso e non c'è più tempo, non ci sono più persone, rimaniamo solo noi? Come te lo spiego che ti voglio adesso e nei futuri giorni miei? Eh già, questa va a te, che non sai quante volte ti ho sognato, che non immagini le volte che ti ho desiderato, che non capisci quanto questa situazione mi travolga, non capisci la guerra tra cuore che dice “amalo” e cervello che dice “non farlo”… mai stata brava con i sentimenti, mi butto da un estremo all'altro, o troppo o troppo poco e non mi accontento mai, non mi accontento dei tuoi sorrisi, delle tue parole, delle tue labbra, di te. Ci ho pensato molto, sai? Credo che la felicità somigli a te.❤
Ragazza-Sbagliata (via ragazza-sbagliata)
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Vorrei che potessi guardarti un giorno con i miei occhi e vederti per quello che sei, renderti conto di quanto la mia vita sarebbe differente senza di te.
-ibattitidelcuore (via ibattitidelcuore)
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Ci ho provato. Ci ho provato con tutte le mie forze, ma tu sei davvero una cosa che non riesco a lasciare andare.
- ibattidelcuore (via ibattitidelcuore)
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