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Tappa 17
Tappa 17 15 Maggio Fantenele Giorgiu 86 km progressivo 2107 km
Oggi era una tappa corta e senza strappi di rilievo e cio’ nonostante ho sentito il quadricipite e quindi ho preso la decisione di fermarmi qui: punto finale. Un poco mi dispiace non concludere le ultime due tappe e l’avventura fino alla fine del delta del Danubio ma un po di saggezza ogni tanto ci vuole: non voglio mettere a rischio il prossimo viaggio negli Stati Uniti.
Tappa senza storia, puro trasferimento, campagna, agricoltura, strade così così (vecchie strade in cemento su cui hanno steso un velo di asfalto, che si sta sgretolando e che non evita le giunture sottostanti del cemento).
Una cosa un po’ diversa: tanti nidi di cicogne sui pali della luce: mi ricorda un po quando eravamo andati a Ronda, nel sud della Spagna.
Arrivato a Giurgiu mi sono dato da fare, con successo, per trovare una scatola da bicicletta per imballare la mia, ho trovato il taxi per l’aeroporto e domani alle 13.40 parto per Malpensa.
Il viaggio è terminato, ma nonostante la rinuncia finale, sono contento di averlo fatto.
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Tappa 16
Tappa 16 14 Maggio Bechet Fantanele 124 km progressivo 2021 km
Finalmente una giornata di calma di vento!! Ci voleva dopo questi ultimi 8 giorni ventosi, tempo bello e abbastanza caldo al mattino. La tappa si presenta ondulata al mattino con colline gli ultimi 40 km. Siamo sempre in area rurale anche se più povera dei giorni precedenti: si vede da più carretti con cavallo, case di basso livello e persone un po più umili E’ una zona ad alta concentrazione di Rom, che si riconoscono dal incarnato moto più scuro, quasi nord africano.
Strada molto buona escluso un tratto di 25 km che mi ha ricordato l’Ungheria, anche senza arrivare a quei livelli. Gli ultimi 40 km sono su colline, con ripidi strappi non lunghi ( 300-500m, uno solo sui 2km) che mi hanno dato qualche problema al quadricipite destro. Sono tre giorni che avverto questo problema e lo ho tenuto a bada con antinfiammatori ( Brufen) e antidolorifici (tramazolo) ma gli ultimi 20 km mi hanno dato da pensare perché il dolore è aumentato. Domani è una tappa corta di circa 80 km, poi mancano due tappe alla fine del delta del Danubio, con l’ultima che ha oltre 1200m di dislivello. Devo ragionarci un po’.
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Tappa 15
Tappa 15 13 Maggio Calafa Bachet 98 km progressivo 1897 km
Oggi è prevista una tappa corta per compensare ieri, siamo nuovamente sul percorso originale.
Strada buona, senza traffico eccessivo, pochi camion, pedalata tranquilla. Zona rurale, un po’ ondulata con distese di campi a vista d’occhio, mi ricorda vagamente la pampa humeda argentina.
Campi molto grandi ad agricoltura meccanizzata, ogni tanto si vede ancora il cavallo che traina il biroccio, cosa che 20 anni or sono era comune. Siamo in una zona di Rom e la casa del boss si riconosce immediatamente dalla dimensione, dallo sfarzo luccicante e dal. colonnato sul fronte.
Verso la fine attraverso un bel bosco con tantissimi corvi sugli alberi.
Il paesino dove sono non ha nulla di originale, come i paesi di pianura del basso cuneese 30 anni or sono. La pensione dove alloggio non è male.
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Tappa 14
Tappa 14 12 Maggio Eselnita Calafat 141 km progressivo 1799 km
Ho dovuto cambiare impostazione della tappa perché l’albergo previsto al arrivo era chiuso, non potevo aggiungere 40 km ad una tappa che era già 140 e quindi ho deciso di tagliare una grande ansa del Danubio, andando al interno. Questo significava molta più salita e strade più trafficate.
In effetti il traffico è stato notevole, specie nei primi 30 km: una sequenza infinita di camion, su strada che aveva solo a tratti la banchina pedalabile: da brividi nelle gallerie. Ma chi mi ha messo a prova è stato il vento, continuo, costante, sui 15-20 km ora, che non ti permette di smettere un attimo di pedalare altrimenti ti fermi. Le salite ci sono state, le più lunghe (3-4 km) sono state 4, con pendenze fino al 8%
Tra una collina e l’altra ci sono lunghi rettilinei in piano e con il vento contro non finiscono mai, sono un po’ sfiancanti ma avendo già avuto situazioni del genere in precedenti viaggi, questo ti da forza per essere testone ed andare avanti in direzione “contraria e ostinata”.
l’ultima cosa del vento: alla fine ti istupidisce anche per il continuo rumore che produce nelle ferritoie del casco. Gli ultimi 15 km sono stati di venta quasi a favore: alleluia!!
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Tappa 13
Tappa 13 11 Maggio Bazias Eselnita 119 km progressivo 1658
Partenza alle 8.15, seguendo per tutto il giorno il corso del Danubio.
Il fiume qui è costretto tra ripide colline sia a destra che a sinistra, che precipitano direttamente in acqua, esclusi i primi 15 km non c’è traccia di agricoltura, solo boschi ed insediamenti turisti, molti dei quali nuovi ed ancora in via di costruzione. Nelle zone agricole ci sono molti cani liberi che odiano particolarmente le biciclette e quando sono grandicelli averli con le fauci spalancate ed aggressivi a 15 cm dai polpacci non è piacevole, ma così è.
A parte questo la giornata è molto piacevole dal punto di vista panorama, non troppo per il vento e per le continue escursioni sulle colline per evitare le zone non passabili. Anche qui una sola salita lunga (4 km al 7%) ma miriadi di salitelle di qualche centinaio di metri: alla fine della giornata sono 800 m di dislivello che, con le borse, si fanno sentire.
Arrivato alle 14.45 al posto previsto, tutto bene.
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Tappa 12
Tappa 12 10 Maggio Belgrado Bazias (Romania) 138 km progressivo 1539 km
Partenza alle 7.30, i soliti problemi ad uscire dalle stradine del centro storico, il gps non è molto preciso ad indicare il percorso perché la velocità è molto bassa.
Comunque alle 8 sono al ponte sul danubio, anche se è sabato molto traffico, specie di camion. Primi 30 km piatti, con molti paesini, strada buona ma non nei paesi, che mantengono il vecchio tracciato in cemento, poi arrivano le colline, le propaggini della transilvania e si va su e giù come uno yo-yo: è un po stancante perché sono qualche centinaio di metri di salita e poi discesa simile, un tratto in piano e si ricomincia. Una sola salita degna del nome di 3km al 5%, un po prima del confine. Come previsto alle 10 arriva il vento da nord est e si va, come direzione generale, ad est e quindi è tutto un programma. Il panorama non è nulla di eccitante: agricoltura nel piano, boschi sulle colline. Attraversamento della frontiera molto veloce, poi 35 km per arrivare a destino: anche in Romania per ora la strada è discreta.
Arrivo al albergo, sono il solo cliente perché la stagione turistica non è ancora partita, non ci sono ristoranti nel giro di 15km, convinco la signora a cucinarmi qualcosa per cena e vado in caccia di birra nel unico baretto del posto, dove gli unici avventori sono dei residenti.
Cena buona a base di carne, patate fritte ed insalata, spero domani ci sia un ristorante per variare un po’.
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Riposo
Riposo 09 Maggio Belgrado 0 km progressivo 1401 km
questa mattina a letto fino alle 9: una vera delizia!!
Colazione, rilassato e con calma, al bar con omelette con 3 uova. Poi passeggiata nel centro storico di Belgrado: un mix di edifici antichi (1800 inizio 1900) e di edifici del epoca di Tito (stile russo che più brutto è difficile), poi sono andato a visitare la fortezza di Belgrado: una grande spianata sul Danubio circondata da una serie concentrica di opere di difesa in mattoni rossi, costruita inizialmente nel 1500 ma poi ampliata e resa più efficace durante l’impero asburgico nel 1750: oggi è praticamente un grande parco dove andare a passeggiare, portare i bambini ed i cani ma nulla più.
Bello il panorama sulla confluenza de Danubio con il fiume Sava e sulla nuova Belgrado.
Città piena di giovani universitari, nonostante una grossa presenza mussulmana non ho visto una sola donna velata, forse nelle campagne, ma anche ieri e l’altro ieri non le ho notate.
Pomeriggio a sistemare la bici, fare bucato, le cose tipiche dei viaggi in bici.
Cena al ristorante ma senza festeggiare troppo: dimenticavo: oggi ne faccio 76, meglio non pensarci e continuare a pedalare, fin che si può.
Dimenticavo: anche qui come in Russia festeggiano il giorno della vittoria sulla Germania, ma c’era solo un misero palco striminzito con un po’ di ballerini e musiche militari tipiche russe.
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Tappa 11
Tappa 11 08 Maggio Novi Sad Belgrado 78 km progressivo 1401 km
durante la notte ha piovuto molto e ha continuato fino alle 9, parto ma in mezz’ora riprende abbondante. Solito traffico intenso al’ uscita della città che in 10 km si riduce. Oggi c’è una salitella interessante (5km molto continua tra il 5 e 6 % di pendenza) la prendo comoda che la tappa è corta.
Oggi si smette di andare a sud e ci dirigiamo verso est, peccato che il vento che veniva da nord est continui in questa direzione e quindi me lo trovi di fronte: 15-20km ora : media più bassa di 2-3 km ora e pulsazioni aumentate di 10 battiti. Almeno alle 11 smette di piovere, la strada è bella e quindi va tutto bene. Il programma odierno era diverso: tutto lungo il Danubio ma con 20km di sterrato e con tutta l’acqua venuta giù fango a non finire: non era il caso.
Arrivo a Belgrado alle 14, gli ultimi km su una bella ciclabile e poi faccio un po’ di pasticci a trovare l’albergo ma in un ora risolvo il problema: arrivo volentieri e confermo che mi ci vuole il giorno di riposo di domani. Da un paio di ore ha ripreso a piovere, sono tutto zuppo e non credo andrò a zonzo per la città: domani dovrebbe fare bello.

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Tappa 10
Tappa 10 07 Maggio Davod Novi Sasd (Serbia) 130km progressivo 1323km
Sono in ritardo con il blog ma ieri sono arrivato piuttosto cotto e non avevo molta voglia di mettermi a scrivere. Probabilmente 10 tappe di fila a 130km di media iniziano ad essere un po troppe: nel pomeriggio, dopo che sono arrivato, ho iniziato a sentire dolorini un po dappertutto, giunzioni rigide, etc etc. Per viaggi organizzati la regola generale è 750 km a settimana con un giorno di recupero ( sono i classici 3.000km al mese con 4 giorni di recupero) qui ho usato la regola di 3 anni or sono nella penisola Iberica ed è un po forzata.
Ieri sono partito alle 6.30 alle 7.15 ero alla frontiera (veloce controllo del passaporto) con la solita strada di m... ma in Serbia è migliorata subito, ogni tanto lunghi tratti di asfalto rammendato ma in generale asfalto buono.
Si attraversano una serie di paesini agricoli, normalmente con una chiesetta con il campanile a cipolla ma quello che richiama sono molte case mezze distrutte e chiaramente abbandonate, ogni tanto si vedono delle costruzioni nuove. Il parco macchine abbastanza recente.
Poco traffico fino a Novi Sad ma molto intenso negli ultimi 15 km, specialmente camion.
L'albergo è in centro, molto carino, La città è in pieno rifacimento perché stanno rifacendo le strade (sampietrini)
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