justl3l3

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voglio sparire.

spero che una macchina mi prenda sotto.

non voglio andare a scuola e mi viene da piangere al solo pensiero.

ho una verifica ed un'interrogazione e non mi sento pronta ad affrontare nessuna delle due dato che ieri ho ripassato/studiato così alla cazzo.

scienze l'ho letta ad alta voce e qualcosa mi ricordavo mentre latino manco l'ho ripassato, ho solo finito di schematizzare e non ho nemmeno letto i testi.

prevedo dei 2 e dei 3 che mi stroncheranno l'anima.

che bel lunedì del cazzo.

che bella settimana del cazzo.

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ho deciso di mollare.

ho deciso di lasciarmi andare.

ho deciso di lasciar andare la scuola, studierò solo quando avrò l'ansia a mille e i sensi di colpa si faranno sentire.

ho deciso di lasciar andare gli amici a cui tanto non cambia un cazzo che io ci sia o meno.

ho deciso di lasciar andare l'oratorio di cui ancora non mi sento di far parte, mentivo quando dicevo il contrario.

ho deciso di lasciar perdere la mia vita perché non so più che cosa farne di tutta questa monotonia e di questo dolore.

oramai vedo tutto nero, sempre più nero e vorrei che le cose diventassero ancora più nere di così perché sto tornando ad odiare i colori.

addio ombretti colorati, magliette colorate e vestiti colorati.

addio mollette con i girasoli e le roselline.

addio eyeliner.

addio frangetta tenuta bene.

addio outfit fighi.

sono troppo debole.

sono così fottutamente debole da voler lasciare andare qualsiasi cosa, non credo che mi interessi più di qualcosa.

vorrei restare chiusa in casa mia per il resto dei miei giorni, restare sotto le coperte con le cuffiette nelle orecchie e la musica a palla cercando di prendere sonno per l'eternità.

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nonostante lo spazio tra le cose, io continuo a vederle più grandi di quanto siano.

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ci ero finalmente riuscito.

ero arrivato al mio obbiettivo, ero arrivato ai 45 kg puliti puliti a cui volevo arrivare e dovevo solamente continuare a scendere.

un obbiettivo dopo l'altro.

invece no cazzo.

sia al cenone di capodanno che ieri, ho mangiato veramente troppo e sono ingrassata.

mi sento così grossa.

vorrei vomitare tutto quanto, se solo ne fossi capace.

vorrei sentirmi migliore.

vorrei dimagrire sempre di più.

odio questo corpo.

c'è fin troppa carne.

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vorrei essere in un corpo completamente diverso.

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è incredibile come io mi senti sempre più inutile.

ogni giorno che passa, mi sento sempre più inutile.

inutile per la mia ragazza.

inutile per la mia migliore amica.

inutile per i miei amici.

inutile per la mia famiglia.

inutile nel mondo.

come se fossi solamente un numero da considerare nel conteggio di quante persone ci siano sulla terra.

mi sento inutile.

forse lo sono per davvero.

a che serve continuare a vivere? soprattutto se devo vivere in questo modo.

che poi, vivere. è un parolone.

sopravvivo, sto semplicemente sopravvivendo a quella che è un'esistenza del tutto inutile.

io sono inutile.

sono inutile per chiunque.

nessuno ha davvero bisogno di me.

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i giorni natalizi sono passati così come i cenoni, ma questo non vuol dire che sia ancora difficile sedermi a tavola e dover mangiare.

da quando i miei lo hanno saputo, mettermi a tavola per mangiare con loro è diventato ancora più stressante e pesante.

basta.

non ne posso più.

vorrei solo sedermi da sola a tavola e mangiare quel poco che riesco ad ingerire o non farlo proprio, sarebbe veramente l'ideale.

questa mattina mi sono pesata, ma il numero sulla bilancia non è mai abbastanza e per di più a pranzo ho mangiato della carne.

dio mio, al primo boccone mi sentivo scoppiare.

è tornato quello strano malessere alla bocca dello stomaco.

mi viene da piangere.

mi viene da vomitare.

vorrei sparire una volta per tutte.

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sei meglio di ciò che mi aspettavo.

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“Ma il dolore ti rende forte o insensibile ?”

— Isabel Celima