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La Bella Stagione
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Summer Fest 2012
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labellastagione-blog · 13 years ago
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Con pinne, fucile e Dimartino
Ecco cosa succedeva il 14 Luglio, dietro il palco della Bella Stagione, tra Dimartino e Hope versione Trimurti.
- Nel racconto che hai scritto per “Cosa volete sentire”, raccolta curata da Chiara Baffa, si respira vividamente l’odore acre delle magliette sudate al sole giocando a pallone. Sai dirci qualche altro ricordo che ti lega alla bella stagione? -
A: Così su due piedi mi viene in mente l’immagine di me e mio fratello in mutande, arrampicati su di un albero. Noi abitiamo in campagna, così da sempre quando potavano gli ulivi, uscivamo di casa stremati dal caldo, e ci andavamo ad appollaiare sulle cime.Ora lo fa mio nipote. - Allora dobbiamo dirlo a Giacomo Triglia ( regista del video - Noi non siamo gli alberi - ndr.) che sappiamo già dove metterti nel prossimo video... -
A: Vi prego non parliamo di video ...
- Stavolta avresti addirittura le mutande, di che ti lamenti?-
A: Un altro video nudo? Non saprei... (ride) Ho scatenato diverse reazioni in famiglia. Preferisco buttarmi su un video vestito o non esserci proprio nel prossimo.
- Scherzi a parte trovo che siete stati molto bravi, sia voi a recitare che Giacomo alla regia, perché sarebbe bastato poco per cadere nel patinato o nel volgare: come ti sei trovato in quella situazione?-
A: Posso dirti che l’idea del soggetto in pratica è mia. Volevo che il risultato si ispirasse a qualcosa di di universale. Secondo me non c’è niente di più universale di fare l’amore. Neanche un bacio è universale come lo è fare l’amore. Poi la scelta di usare il reverse è nata per dare l’idea che le possibilità e le alternative che hai in un rapporto sono infinite. Che sarebbe successo se avessi scelto una strada piuttosto che un’altra? Che sarebbe successo quella volta se non avessi fatto l’amore con lei mentre ero ubriaco?
Quando abbiamo scelto di fare l’amore con qualcuno piuttosto che con qualcun altro, abbiamo cambiato il mondo. Credo che il video sia nato da questa esigenza espressiva.
- Quindi non era solo invidia per la performance di Sara Tommasi? -
A: Mah! Io non l’ho visto ma mi hanno detto che il porno di Sara Tommasi è bruttissimo...
- Non te la prendere ma trovo che tra il primo ed il secondo disco hai avuto una crescita strepitosa. Il primo disco era forse un pochetto più acerbo, si vedeva che stavi trovando la tua strada, mentre il secondo mi ha convinto e mi è piaciuto moltissimo. Quanto credi che abbia influito la collaborazione con Dario Brunori, Matteo Zanobini e tutto il loro gruppo di lavoro? Ti sei sentito più al sicuro?- A: Dal punto di vista compositivo non ha influito perché le canzoni le ho scritte da solo. Anche nello sviluppo del primo disco mi sono ritrovato in una situazione che potrei definire “familiare” insieme a Cesare Basile, con cui ho condiviso delle esperienze importanti come quella dell’Arsenale con le occupazione del Teatro Coppola e poi del Teatro Garibaldi quindi magari è nato in modo più impulsivo, più sanguigno potremmo dire. Invece con Dario (Brunori, ndr.) è stato realmente un incontro tra cantautori. Ci siamo messi letteralmente a guardare le canzoni e abbiamo visto cosa mancava. Se mancava un violino o un arrangiamento di archi. Con lui è nata una bella amicizia aldilà della collaborazione. È nato uno sguardo sulle canzoni. È nato qualcosa che non era mai nato con nessuno. Ho registrato il disco a febbraio. Sono stato un mese a San Fili dove c’era un freddo della madonna! Lui ha una sola stufa a pellet per tutta la casa. E metticela una stufa elettrica nella camera da letto!
- Io ho una domanda tendenziosa: ho visto che compari anche tu nell’ultimo video de Lo Stato Sociale. Sui social network si è parlato a tal proposito di “funerale dell’indie”: cosa ne pensi?-
A: Io guardo alla definizione di indie come ad una gabbia. Secondo me se allo stesso tempo consideri indie me e il Teatro degli Orrori stai accomunando due realtà molto diverse per identificare forse un concetto che nemmeno esiste.Per quanto riguarda la faccenda del video, ero a Bologna e mi hanno chiesto di partecipare al video, e ho risposto di si. L’ho fatto in maniera molto tranquillla e distesa.Di sicuro quando si fa riferimento alla musica indipendente puoi parlare di un'etichetta che non è una major o di un artista che si produce i dischi da solo, ma mettere tutte queste cose in un calderone che si chiama indie, mi sembra inutile.
- Un paio di domande classiche: una cosa bella ed una cosa brutta di fare musica in questo momento in Italia.-
A: Una cosa brutta è che è difficile trovare un posto in cui la situazione tecnica sia all’altezza e ti metta completamente a tuo agio nel suonare.Nel nostro Paese abbiamo una grande tradizione di canzoni e quindi una cosa bella di suonare in Italia facendo musica italiana è che è facile che le persone si identifichino con una canzone. Anche gli americani hanno una grande tradizione, ma la nostra credo sia più antica e sfiora la sfera popolare. Per noi le canzoni sono qualcosa di folkloristico.
- Ti pesa essere definito un cantautore? Cosa credi significhi oggi essere cantautore? Che differenza c’è tra il cantastorie e il cantautore 2.0 di questi anni.-
A: Ho sentito Guccini rispondere ad un' intervista da Fazio, dicendo che negli anni 50 non si sapeva come definire un artista che cantava le canzoni che aveva scritto. Disse che era come quando i Romani arrivarono in Egitto e videro per la prima volta le giraffe. Non sapevano che nome dargli. Dal momento che assomigliavano a dei grossi cammelli con la pelle come i gattopardi decisero di chiamarle cammellopardi. Il cantautore è un cammellopardo! Se vuoi definire qualcuno che canta le canzoni che scrive trovo che cantautore sia un’ottima definizione.
- La vivi comunque come un’etichetta pesante o anacronistica?-
A: Non la trovo una definizione pesante. Quello che trovo pesante è l’invecchiamento di certa musica, cioè il fatto che certi cantautori sono rimasti legati al passato.Poi però penso a cantautori come Battiato che odiano il termine cantautore e dico: vabbè, ci sta!
- C’è qualche canzone che ti ricorda l’estate? -
   A: Ho un sacco di canzoni che mi ricordano il Natale, per l’estate è un pò più complicato.Adesso però mi fai pensare all’università e ad un esame di musicologia in cui si parlava di Rosa Balistreri.  
Antonio La Bruna
Mara Stefanile
Vincenzo Iannone
Emanuele Soffitto
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labellastagione-blog · 13 years ago
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Video report di Sabato 14 Luglio con DIMARTINO + DELLERA & RODRIGO D'ERASMO (Afterhours)
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labellastagione-blog · 13 years ago
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A BELLA STAGIONE • SUMMER MUSIC FEST 2012 La Bella Stagione è quel che resta del sale sulla pelle, capelli bruciati e sabbia nelle mutande, nei lunghi sabati estivi. E' ascoltare musica bellissima contando le stelle. ﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌ SABATO 28 LUGLIO Hope it rains, Wasabee e Wedo Creative Lab presentano: ☸ THE VAN HOUTENS – live set – pop / indie ☸ MUSA & VEGA – dj set – indietronica / 80's / 90's ☸ MELKE & FUCKSIA – dj set – rock 'n' roll / indie / electro ☸ DADO – dj set – electro / dubstep Apertura Lido _ 21: 30 Inizio concerto _ 22: 30 Ingresso _ 3 euro ☸ CLOSING EVENT! • E’ l’ultimo giorno di scuola, nell’aria c’è felicità, nostalgia... e gavettoni! THE VAN HOUTENS sono palloncini, Beatles, Non è la rai, fotoromanzi, Simpsons, peluche e fuochi d’artificio... lo spirito de La Bella Stagione è tutto racchiuso in loro! La Bella Stagione è lietissima di ospitarli per il loro primo live al sud che vi accompagnerà verso un’ estate torrida color amaranto ♥ • Ma 'ndo vai se a La Bella Stagione non ballerai?  Se ancora non avete calpestato la nostra dancefloor, conservate tutte le energie, perchè è questo il momento per scatenarsi! Per voi metteranno insieme le forze e le playslist, tutti i djs della Bella Stagione …e chissà se non verranno eletti anche il re e la reginetta del ballo! • Biliardino - Beach Volley –- Hula hoop - Ping Pong  ﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌ THE VAN HOUTENS_ "Scoperti dal pubblico grazie a (It’s a) Beautiful day, finita in uno spot McDonald's, con un'altra canzone (Souvenir) scelta per una compilation dedicata agli Europei di Calcio 2012... I Van Houtens non passano inosservati, e sono a tanto così dall'esplodere, e scommettiamo che non sarà soltanto in Italia." - RollingStone “ Il disco della band di Verbania è un potpourri aromatico ed ultra-melodico che dondola tra il vivido sarcasmo dei testi popular e il multiforme itinerario musicale che va dal rock psichedelico (mettere il repeat su Matala), passando per il power-pop più anticonformista (John Ferrara & Betty Karpoff è un trattato di creatività: “John is contento confusion sentimento” mi fa andare in solluchero), versandosi nell’orchestrale-sintetico (Waiting for the sun). Il grosso pregio di tutto il lavoro dei Van Houtens sta nella linearità e nella genuinità di canzoni che non si prendono sul serio, di ariette sciocche ma non per questo banali: le melodie restano nelle orecchie e prendono domicilio, come squatter arrembanti. Chitarre acustiche, ukulele, palloncini, tamburelli, oscillatori, clown, Beatles a non finire, bambini, trombe, saltimbanchi, carta velina, bonbon, succhi di frutta, nascondino-mosca cieca, vocoder, arpeggiatori, fiori e fuochi artificiali.” - DLSO  http://www.dlso.it/site/2012/06/07/stream-%C2%BB-van-houtens-flop/ Nel 2008 Alan si inventa la band “The Van Houtens”; una vera band a (quasi) tutti gli effetti: i membri sono persone realmente esistenti, ma totalmente ignare di essere parte di una pop band. Grazie a questo stratagemma però da un lato Alan può respirare l’emozione di essere parte di una band, dall’altro si risparmia le classiche scocciature del caso (il chitarrista ubriaco, la sala prove, la democrazia…) I primi brani, registrati con un microfono per videoconferenze e la vecchia chitarra di un parente, attirano inaspettati consensi e un discreto numero di ascolti su MySpace. I Van Houtens cominciano ad incuriosire riviste specializzate, siti internet e blog.  Un giorno Alan riceve una telefonata di quelle che non ti aspetti: McDonald’s vuole a tutti i costi (peraltro non così alti, in questo caso) utilizzare un brano dei Van Houtens come jingle per lo spot tv del nuovo panino Chicken Gourmet. Da lì a poco tempo, e per molto tempo (dal 2008 al 2010) “(It’s a) Beautiful day” sarà trasmessa da tutti i maggiori network televisivi e radiofonici italiani. La curiosa storia d’amore e di soldi tra una delle più grandi multinazionali del globo ed un artista ultra-indipendente diventa molto popolare sul web; il magazine “XL” (inserto del quotidiano “La Repubblica”) vuole la batterista dei Van Houtens per un articolo e un servizio fotografico sulle 5 musiciste più cool dello stivale. Ovviamente nessuno si immagina che Lia19, la batterista ufficiale dei Van Houtens, non è altro che una pornostar americana. Alan deve perciò chiedere a sua sorella Karen un favore molto speciale: “fai finta di essere Lia19, la batterista dei Van Houtens, per un solo giorno”.  Agli inizi del 2011 Alan decide che i membri dei Van Houtens sono pronti per diventare persone in carne ed ossa: pubblica un appello su Rockit e trova dei musicisti di bell’aspetto che diventeranno a tutti gli effetti i nuovi membri dei Van Houtens. Dopo pochi mesi di prove i Van Houtens sono finalmente pronti per esibirsi live: il primo step è un mini tour in alcuni club storici di Milano (Rocket Club, Magnolia, Ligera, Sacrestia, Teatro Parenti-Elita Sunday Park…) Ma ora i Van Houtens sono pronti a vincere più di un Grammy Award con “FLOP!” l’album di esordio. Il video del primo singolo “John Ferrara & Betty Karpoff” è in rotazione da qualche parte. www.facebook.com/thevanhoutens www.soundcloud.com/vanhoutens www.vanhoutens.it ﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌ Lido Rinascenza, Via Marconi 7, Torre Annunziata (Napoli) Ingresso Lato Villa Comunale  - Indicazioni stradali dall' uscita autostrada Torre Annunziata Nord: http://goo.gl/maps/mqy8 - Indicazioni stradali dall' uscita autostrada Torre Annunziata Sud : http://goo.gl/maps/rXhM Contatti:  http://www.facebook.com/LaBellaStagione [email protected] Hope it rains:  http://www.facebook.com/sperachepiova http://www.facebook.com/hopeitrains.eventi?ref=ts [email protected] Wasabee:  http://www.facebook.com/wasabeesound [email protected] Wedo Creative Lab:  http://www.facebook.com/WEDO.creativelab [email protected]
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labellastagione-blog · 13 years ago
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Con pinne, fucile e Oratio
Due sabati fa la temibile sciara di fuoco della Salerno-Reggio Calabria ha sputato sulle rive della Bella Stagione, incolume, Oratio, nelle persone di Andrea e Oliviero. Quest'estate li vedremo ancora protagonisti, assieme al resto della band, di un tour ( tutte le info qui ) che porterà in giro Discorrendo senza ratio, un altro prezioso capitolo dell'appassionante discorso che il meltin-pot siciliano stà confezionando in questi anni.
Per voi stagionisti ecco qualche parola scambiata fra le sdraio sbiadite.
- Cos’è cambiato da Ora ti Ho a Discorrendo senza ratio ? Ci vuoi raccontare cosa è successo in questi ultimi due anni ? -
A: Diversamente dall’altro disco e dagli ep casalinghi, in questi anni abbiamo portato avanti un lavoro di band, nel senso pieno del termine,con Oliviero alle tastiere, Emanuele alla batteria e Martina al basso, abbamo dato vita ad arrangiamenti diversi. Il mio modo di scrivere non è cambiato moltissimo, non ci sono stati grandi stravolgimenti, forse questo disco è meno scanzonato del primo, magari più scuro, con dei valori un pò diversi dai toni ‘leggeri’ di quello precedente. - Da qualche anno a questa parte sembra esplosa una nuova generazione di cantautori, concentrata soprattutto in Sicilia, ti sei mai chiesto il perchè ? - A: In realtà è difficile risponderti, non so dirti perchè. Forse è un caso, è un momento in cui certi fattori si sono combinati contemporaneamente, o forse perchè c’è più malcontento, si lavora di meno rispetto ad altre regioni.Non ho una ricetta segreta, sta di fatto che c’è una bella concentrazione, sia di cantautori che di gruppi, penso a Dimartino, Carnesi, Pan del Diavolo, Colapesce... ed è bello farne parte.
- Cosa significa fare il cantautore oggi ? Cosa è cambiato, c'è forse un passaggio dal primato della ‘parola’ al ‘suono’ ? - A: Io quando penso alla figura del cantautore penso ad un cantastorie, penso a De Andrè. Oggi è un pò diverso, non c’è quella formulazione del discorso, del soggetto, come una volta. Adesso certo, si riprende la strofa, si riprende il ritornello, è sicuramente tutto più suonato, come dici tu, però si tende sempre a quel non-sense che fa perdere l’accezione di cantautore secondo me. Si perde il messaggio e si perde la storia, chiaro non sempre. - Molto spesso per i tuoi vecchi lavori si sentiva parlare di Oratio in chiave comparativa: “ é simile a...” ; “ è troppo vicino a...”. Ti pesava questo accostamento a modelli specifici ? Nell’ultimo disco ti sei sentito più libero ? - A: Quando sono stato accostato a qualcuno devo dirti onestamente, che alla trentesima volta pensi: "minchia basta ..."
- Che poi sono sempre i soliti tre o quattro : Dente, Bugo, Brunori ... -
A: Si, ma sai, da un lato dico, magari fosse vero, perchè effettivamente scrivono delle bellissime canzoni, però quello che voglio dire, è che non si tratta un’idea così totalizzante... Poi è sicuramente vero che in questo disco ci siamo più smarcati da forme già codificate, con un tipo di lavoro proprio diverso a monte, come ho detto prima. In questi giorni ascoltavo i primi dischi di Dalla, e ascoltandoli ti rendi conto di come un'annata, una decade, influenzi chiunque.Quei dischi suonano come altri dischi, che suonano a loro volta come altri dischi ancora di quel periodo, credo sia inevitabile.
- Fra Dalla e De Gregori ? - A:  Dalla, ma è una lotta difficilissima. - Una cosa bella e una cosa brutta di far musica in Italia - A:  E’ stancante perchè l’Italia è una regione lunga! Ma direi soprattutto che difficilmente si respira la dedizione e l’amore genuino per questo mondo, che invece si sente qui.Tutto rischia di diventare troppo spesso triste e meccanico, e per chi suona è una grave sconfitta.
- Che cos’è per te la Bella Stagione ? Hai un ricordo estivo a cui sei particolarmente affezionato?- A:  L’odore di erba secca che all’improvviso spunta a Maggio e poi un sacco di fastidio. Non mi piace molto l’estate, perchè si perdono le connessioni con la città, tutti si spostano, e fa un sacco di caldo.Odio fare lo stoccafisso sotto al sole in spiaggia, preferisco magari andarci di notte per dei falò.Non è una stagione che vivo al meglio, ma non posso dire che sia una Brutta Stagione.
- Adotta un calciatore - A:  Da piccolo mi piaceva tantissimo Baggio, però l’ho vissuto poco prima del ritiro.Un amore orfano che ho riversato poi su Del Piero, ma con Baggio era diverso, anche se ha fatto “poco” in termini assoluti. Era magico.Come quei gruppi che fanno solo due dischi, e non hai bisogno di altri quindici per capire che hanno già cambiato tutto.
Mara Stefanile
Emanuele Soffitto
Vincenzo Iannone
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labellastagione-blog · 13 years ago
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LA BELLA STAGIONE • SUMMER MUSIC FEST 2012 La Bella Stagione è quel che resta del sale sulla pelle, capelli bruciati e sabbia nelle mutande, nei lunghi sabati estivi. E' ascoltare musica bellissima contando le stelle. ﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌ SABATO 21 LUGLIO Hope it rains, Wasabee e Wedo Creative Lab presentano: ☸ FABRYKA – live set – indie / folk/ dream pop/ elettronica ☸ ONIRICA - live set - rock / cantautorale ☸ MUSA & VEGA – dj set – indietronica / 80's / 90's Apertura Lido _ 21: 30 Inizio concerto _ 22: 30 Ingresso _ 3 euro • Penultimo appuntamento con La Bella Stagione: condividiamo ancora musica bellissima con i piedi immersi nella sabbia nera, balli sfrenati e tanti sorrisi! • Ritornano le djettes più amate de La Bella Stagione: vi faranno innamorare come solo le ragazze di “Non è la rai” ♥ • Ping Pong - Biliardino - Beach Volley – Hula hoop FABRYKA_ Armonia e delicatezza completano la descrizione del quadro dipinto in note dai Fabryka. “5 days” è il titolo, un freschissimo EP dalle elettroniche atmosfere dream pop e dalle cristalline linee di voce, ennesimo tassello di una lunga esperienza musicale, che nel corso degli anni ha portato la band barese a calcare i più prestigiosi palchi italiani al fianco dei più grossi nomi della scena indie nazionale ed internazionale come:, Marlene Kuntz, Calibro 35, Afterhours, Perturbazione, Goldie, Gotan Project, Murcof, Tiga, Timo Maas, Matmos, Carla Bozulich; sino alle esibizioni per il Primo Maggio 2012, il Neapolis Festival e al Sziget Festival prossimamente! Primo singolo estratto dall'EP è “The Good Insight”, in promozione da metà marzo con un delizioso videoclip, reale fotografia dell’espressione stilistica dei 5 musicisti pugliesi. “ Quando piove con il sole. Il momento in cui una caramella inizia a frizzare. Un vestitino borchiato a una festa di bambini dell'asilo. Una nota speziata in un profumo allo zucchero vanigliato. Vengono in mente cose del genere ascoltando i Fabryka: piccoli flash sorprendenti che stemperano la dolcezza evitando che venga a nausea, anzi facendo sì che se ne voglia ancora e ancora della voce cristallina e sensuale di Tiziana Felle, che si dispiega su melodie e arrangiamenti di sontuosa essenzialità, dove nessun suono è di troppo, e la semplicità non è frutto di povertà, ma di gusto ed equilibrio. Equilibrio fra sound acustico, elettrico ed elettronico, fra sorrisi e lacrime furtive, fra languore e inviti a ballare, fra voglia di venire fuori dalla nicchia (qualcuno si adoperi per far diventare “The Good Insight” la hit che merita di essere, grazie) e fascino dell'underground, fra l'internazionalità di una “Silence” che evoca Kate Bush e la (nuova) tradizione italiana – Perturbazione, Dente e altri amici della poesia leggera - di “Ometti l'ego”. Ci sono appena cinque canzoni in “5 Days”, ma bastano a fare dei Fabryka una luminosa promessa mantenuta.” Letizia Bognanni _ Rockit http://fabryka.bandcamp.com/ http://www.facebook.com/fabrykamusic ONIRICA_ "Com’è bella la mia gioventù” è una raccolta di dieci storie di una gioventù controversa, spesso violenta(ta), caratterizzata da episodi che lasciano il segno e il ricordo degli anni più belli della vita”. Anno di grazia 2002: mentre la rete del carneade Ahn Jung Hwan scuote dal torpore estivo milioni di tifosi italiani, Nicola, Simone, Antonio e Marco decidono di ripiegare sulla musica le loro delusioni calcistiche. I quattro ragazzi della provincia di Napoli vogliono dar voce a piccoli e grandi accadimenti, affascinati e turbati dalla Storia (quella con la S maiuscola) della nostra penisola e del popolo che la abita.  2004: per festeggiare degnamente il mezzo secolo di mamma RAI, gli Onirica intraprendono l’attività live, concretizzando la loro passione. Il 2007 è l’anno del primo ep ufficiale, “Carillon ’65”. In risposta, Silvio Berlusconi pronuncia il famoso “discorso del predellino”. 6 aprile 2009, ore 3.32. L’Aquila trema, e con essa la coscienza di numerosi politici, funzionari e faccendieri. Questa, ed esperienze più vicine alla loro realtà complicata di Napoli e provincia, determinano i temi della seconda uscita ufficiale. Il nuovo ep si chiama “Io vengo dalla Polvere da Sparo” e contiene anche il brano “Due Vite” con la partecipazione canora di Andrea Zanichelli de “Il Nucleo”. Mentre una statuetta del Duomo di Milano assurge agli onori della cronaca italiana, gli Onirica raccolgono soddisfatti le ottime recensioni al loro ep e partecipano al “Demo Best Show” su Radio Rai 1. Il 2011 è tempo di crisi per l’economia capitalistica globale e gli Onirica decidono di attendere il crollo del sistema in studio registrando il loro primo disco. Argomento principe è il ricordo; così nasce “Com’è bella la mia gioventù” (label BulbArtWorks, distribuzione Audioglobe). Dieci racconti che guardano al passato, con un occhio lungimirante sulla generazione “persa”, la nostra. “Dieci granelli di sabbia che ti restano intrappolati nell’orecchio. Un vortice di emozioni giovanili che ti arrivano con il dono della melodia istintiva. Il post-rock dei Mogwai ha ceduto il passo alla coralità degli Arcade Fire. La sostanza tematica delle liriche degli Onirica è sempre la stessa che aveva caratterizzato i precedenti EP. Il loro amore per il cantautorato alla Tenco resta il punto di partenza anche in questo primo album full-lenght Com’è bella la mia gioventù” - Losthighways.it http://www.facebook.com/pages/Onirica/31461748987 http://www.vienimiacercare.it/ MUSA&VEGA http://www.facebook.com/MusaVega?ref=ts ﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌ Lido Rinascenza, Via Marconi 7, Torre Annunziata (Napoli) Ingresso Lato Villa Comunale  - Indicazioni stradali dall' uscita autostrada Torre Annunziata Nord: http://goo.gl/maps/mqy8 - Indicazioni stradali dall' uscita autostrada Torre Annunziata Sud : http://goo.gl/maps/rXhM Contatti:  http://www.facebook.com/LaBellaStagione [email protected] Hope it rains:  http://www.facebook.com/sperachepiova http://www.facebook.com/hopeitrains.eventi?ref=ts [email protected] Wasabee:  http://www.facebook.com/wasabeesound [email protected] Wedo Creative Lab:  http://www.facebook.com/WEDO.creativelab [email protected]
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labellastagione-blog · 13 years ago
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Con pinne, fucile e Chewingum
Abbiamo provato a spiegargli cos'è un cazzimbocchio e loro hanno risposto con le cozzebanana, ma è stato più semplice fare una pirouette attorno alla terra a bordo del caleidoscopico secondo disco dei Chewingum : Nilo. Nelle soste in autogrill si parla di sale giochi , mandolini, e bimbi addormentati.
-La prima volta che ascolti -Nilo- sei subito catapultato in un safari di simboli, luoghi, suoni, che ti lascia lì sospeso a galleggiare tra frammenti di mondo, da Atlantic City ai ghiacciai, dalle svastiche a Pasolini. Vuoi farci da guida?-
G: Beh, il safari comincia così: gomme nuove, una strumentazione un po’ diversa da quella che avevamo usato prima, un metodo diverso di fare le canzoni, e la stessa libertà di fare le cose. Abbiamo cercato di fare comunque quello che ci piaceva provare in quel momento, e siccome il disco è stato fatto in un annetto, capitava che per due mesi eri impallato su alcune cose, e quindi ti veniva fuori una canzone con un certo tipo di sapore, mentre due mesi dopo, si passava dal raggae alla new wave, per dire! Entro certi limiti ovviamente, non è che siamo Elio e le Storie Tese... però il punto era cercare di miscelare tutte le influenze che abbiamo.
-Approposito di questo, già nello scorso disco e negli altri ep ci avete abituato ad un suono eclettico, dove confluiscono le diverse anime dei Chewingum: dal funky, al reggae, agli arrangiamenti elettronici. In Nilo tutto è molto legato ed omogeneo, come una specie di placenta che ne fa il marchio di fabbrica. Come ci siete riusciti?-                                          
M: Questa è poi la cosa più curiosa, no? A dire il vero, non sappiamo spiegarcelo neanche noi! Abbiamo registrato in questo piccolo studio, Uruguay Supersound, che è un casale dove c'è la nostra sala prove. Sicuramente abbiamo sperimentato molto, per esempio mettendo gli amplificatori dentro ad una vasca da bagno... ma non ci siamo mai posti dei limti o cercato delle soluzioni forzate. Siamo andati con microfono e portatile a registrare il suono dell'organo in una cantina, non perché avessimo stabilito così, ma semplicemente perchè è lì che ce l'aveva il suo propietario. G: Tutti i suoni che ci sono nel disco sono voluti e duramente conquistati, che piacciano o non piacciano.Sono cose su cui abbiamo passato molto tempo, perché doveva suonare in quel modo, a partire dalla cassa, a partire da un rullo, dal suono di una farfisa, o dall’organo hammond che abbiamo fatto registrare ad un nostro amico. C: Ma il punto è che non c'è una regola, magari abbiamo in testa il suono che vogliamo, poi su come arrivarci, non è detto che debba essere fatto col riverbero analogico di Brian May o con una zanzariera, se può essere fatto in qualunque altro modo.Per lo meno, noi la pensiamo un po’così: non c'è un modo tecnico definitivo.
-Giocando insomma-
G: Esatto! C: Si.Si sperimenta, e poi quando arriviamo a quello che funziona, lo sentiamo subito.
-Nell’Alba di Roma-Est dici che proprio quando immagini le “peggio cose”, c’è un’apparizione dietro la strada, qualcosa che ti sorprende e ti fa nascere di nuovo. Anche nell’Assunzione della Vergine -la cenere e il fuoco- rimandano ad una specie di resurrezione. C’è questa idea di un percorso inevitabile verso la propria strada: di una riscoperta o di una rinascita?-
G: Questa cosa che dici è vera, è molto bello anche che tu l'abbia colta. Nell'Alba di Roma-Est, c'è questo personaggio che pensa di poter fare delle cose in un posto preciso, quando improvvisamente incontra una processione, e vengono fuori sensazioni nuove, insospettate. Proprio in quei vicoli dove pensava di poter fare chissà cosa. Quindi è qualcosa che lui scopre, una cosa che non si aspettava, e in un certo qual modo si ritrova a pensare.In quel momento sogna, con questa nuova vitalità che ha dentro di sè, di andare in un altro posto e spaccare tutto. In questo caso, andare a comprare un pantalone in un'altra città. Per quanto riguarda l’altra canzone la cosa della cenere in parte è vera, parla di qualcosa che è finito e che attraverso il vissuto ha fatto si che le cose assumessero una forma diversa, nuova. Anche qui attraverso una scoperta. Ma se nell'Alba di Roma-Est è una cosa molto più pazza, legata ad un viaggio o una scoperta fisica, qui è molto più mentale, di relazione diretta con una persona.
-Una cosa bella e una cosa brutta di far musica in Italia.-
M: La cosa più bella è sicuramente conoscere gente nuova e appassionata di questo mondo, anche se fondamentalmente siamo in pochi. Pochi folli. La cosa più brutta così al volo, ti dico fare delle grossissime ore in macchina. E’ veramente una rottura di palle per me! hahaha. Poi il fatto che ci gestiamo da soli: arrivi-monti-suoni-smonti, è un po’ pesante, ma ce la siam cercata, non ce l'ha imposto nessuno quindi... va bene!
-Com’è andata a finire la disavventura del furto degli strumenti, li avete ritrovati?-
G: Si, li abbiamo trovati grazie a degli investigatori! Ma abbiamo Carta che può spiegare tutto. C: Dobbiamo ringraziare sopratutto il formidabile servizio di intelligence dell' Etnoblog. I ragazzi che ci avevano chiamato a suonare si sono subito attivati rapidissimamente per ritrovare tutto, hanno stanato le colpevoli e sono riusciti a farci restituire il maltolto nel giro di neanche una settimana. Il basso è già tornato a casa, la chitarra non ancora perché era in Sicilia nel frattempo, in vacanza. G: E’ come se fosse andata a Casablanca. Io avevo paura che tornasse un mandolino o uno scacciapensieri, però a quanto pare gli hanno tolto solo gli adesivi, in modo tale da lavarla, no? Come la cenere.
-La Bella Stagione ci fa pensare spesso alla leggerezza che ci accompagnava da bambini sotto gli ombrelloni estivi. Avete un ricordo a cui siete particolarmente affezionati?-
M: Io vengo da un'infanzia difficile in Ucraina! hahaha, no dai scherzo.Ho un ricordo estivo legato ai miei nonni. Andavamo un mese in montagna nelle Marche, e mi divertivo a fare cose diverse da quelle che si potevano fare in città, tipo raccogliere l'erba per mangiarla, oppure giocare a minigolf, o andare alle terme. C: Il ricordo più vivido della mia infanzia è la sala giochi, nella maniera più becera del mondo! Usare le miellecinquecento lire del gelato per andare a giocare ai videogiochi. Oppure quella volta in montagna con i miei genitori, quando sperimentai il cavallo per la prima volta e cominciai a piangere disperatamente.
G: Ma guarda, io ritrovandomi qui, siccome i miei nonni abitavano molto vicino, per me questi sono un pò i luoghi dell'infanzia: Sorrento, Vico Equense. Se mi chiedi un’immagine particolare, allora ti racconto questa cosa. Ieri sera parlavamo con una persona molto in gamba che si chiama Luca, di Avellino, e di ritorno dal concerto, a casa sua, c'era Carta che si era addormentato sul divano mentre noi parlavamo, così l'abbiamo svegliato con dei pizzichi... C: No, strappandomi i peli delle gambe! G: Ahahah, è vero.Comunque, quello che volevo dire è che la cosa più bella legata all'infanzia, è proprio l'immagine di quando magari ti sei addormentato sul divano o a casa di amici dei tuoi genitori, ed è ora di andar via. Così ti prendono nel dormiveglia, e tu sai che ti stanno portando a letto. Quindi vivi questo momento di transizione dal salotto alla camera, in braccio, magari ti danno un bacino. Poi ti mettono a letto, senti morbido e capisci che sei lì, però è sempre un momento onirico, una fase di incoscienza. 
Una cosa che avevo rimosso e che si è riaccesa quella sera a casa di Luca.
Mara Stefanile
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labellastagione-blog · 13 years ago
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La Bella Stagione è un festival musicale che raccoglie il meglio della musica indie-rock e del cantautorato attualmente presenti nel panorama italiano. Nasce nel 2012 dalla collaborazione di Hope It Rains, Wasabee e Wedo. Creative Lab. La Bella Stagione è quel che resta del sale sulla pelle, capelli bruciati e sabbia nelle mutande, nei lunghi sabati estivi. Ascoltare musica bellissima contando le stelle.
PROGRAMMAZIONE
● 23 Giugno - KARIBEAN + MELKE vs FUCKSIA ● 30 Giugno - CHEWINGUM + DILIS ● 07 Luglio - ORATIO + GNUT ● 14 Luglio - DIMARTINO + DELLERA & RODRIGO D'ERASMO (Afterhours) ● 21 Luglio - FABRYKA + ONIRICA ● 28 Luglio - THE VAN HOUTENS
  Video By Wedo Creative Lab - Riprese video Michela Rapacciuolo - Montaggio e Motion Graphic Fabio Catapano - Music: Expwy
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labellastagione-blog · 13 years ago
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Dimartino - Non siamo gli alberi (di orchardmusic)
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labellastagione-blog · 13 years ago
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LA BELLA STAGIONE • SUMMER MUSIC FEST 2012 La Bella Stagione è quel che resta del sale sulla pelle, capelli bruciati e sabbia nelle mutande, nei lunghi sabati estivi. E' ascoltare musica bellissima contando le stelle. ﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌ SABATO 14 LUGLIO Hope it rains, Wasabee e Wedo Creative Lab presentano: ☸ DIMARTINO  ☸ DELLERA & RODRIGO D'ERASMO (Afterhours)  ☸ MELKE vs FUCKSIA – dj set Apertura Lido _ 21: 30 Inizio concerto _ 22:00 Ingresso _ 3 euro • Giunta al quarto giro di boa, La Bella Stagione è lieta ed emozionata nel presentarvi la crème de la crème italica, due delle realtà più consolidate ed apprezzate della musica italiana! • Ritorna il djset che tanto ci ha fatto scatenare e sudare nella prima serata!  • Ping Pong - Biliardino - Beach Volley – Limbo DIMARTINO_ Cantante e autore di canzoni, classe 82'. Nel 2010 pubblica per pippola music il suo album di debutto dal titolo "Cara maestra abbiamo perso" prodotto insieme a Cesare Basile,che riscuote un ottimo consenso dalla critica e dal pubblico, nel disco collabora con diversi muscisti della scena italiana tra cui le luci della centrale elettrica e Alessandro fiori. Nel 2012 esce il secondo disco per Picicca dischi, dal titolo lungo ed esaustivo "sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile", prodotto insieme al cantautore e amico Dario Brunori. Numerose sono le partecipazione ad importanti festival e rassegne musicali in ambito italiano. Prima scelta secondo Rockit e preannunciato già album dell'anno: “Sarebbe bello non lasciarsi mai, ma abbandonarsi ogni tanto è utile” comincia alla grande, già dal titolo e dalle prime parole (“Io odio immensamente le ferrovie dello stato / perché è lì che ci diciamo addio quattro volte al mese”), prosegue con lo sfogo in punta di piano di “Non ho più voglia d’imparare” e arriva a compimento con “Venga il tuo regno”, il pezzo che spiega al meglio il concetto alla base di questo album, ovvero la densità. Ogni brano è ricco di suggestioni, idee, spunti intelligenti. Elementi condensati alla perfezione nel terzo brano, che rimanda a Lucio Dalla e dà colore e tono all'intero immaginario di Dimartino: "Venga il tuo regno e venga pure Babbo Natale / Vengano gli uomini neri pescati morti dal mare / Venga mio padre a prendermi a scuola / Venga Gesù con la sua pistola". La concretezza e l'aspirazione verso l'alto, lo sprofondare e la redenzione, tutto trasfigurato da quella pistola, che probabilmente "sembra vera". “ Marco Villa – Rockit http://www.rockit.it/recensione/19392/dimartino-sarebbe-bello-non-lasciarsi-mai http://www.facebook.com/pages/Dimartino/156288004392230?ref=ts http://www.youtube.com/watch?v=gowTPMEsB1M&feature=share&list=PLB3C6CE055A0B77A0 DELLERA_ Autore, cantante e polistrumentista. Inglese d’adozione, respira per oltre 10 anni la scena musicale inglese ed internazionale. Ritornato in Italia nel 2006 diventa membro degli Afterhours con i quali realizza tre Tour americani, compone e registra l’album “I Milanesi ammazzano il Sabato” e vince al Festival di Sanremo il premio della critica nel 2008.  Si distingue come protagonista di collaborazioni con artisti tra i quali Dente, Il Genio e Calibro 35 con i quali registra una rivisitazione de”l’Appuntamento” di Ornella Vanoni ed singolo "Il Beat Cos'è" che per 5 settimane si posiziona al N° 1 della Indie Musik Like e per 5 mesi nella top five diventando il terzo singolo del 2010 per la Indie Musik Like. Nell’ottobre del 2011 ha dato alle stampe l’album “Colonna Sonora Originale” ricevendo un successo di critica al di la di ogni aspettativa. Dopo soli quattro mesi dalla sua uscita “Colonna Sonora Originale” ha riscosso in modo unanime consensi di pubblico e di critica sia sulle pagine delle testate specializzate di musica, che all’interno dei quotidiani nazionali fino ai magazine di moda e costume. Il primo singolo, “Il Motivo di Sima”, si è posto stabilmente in rotazione sulle Radio Rai, all’interno delle quali Dellera ha avuto l’opportunità di presentare dal vivo l’album in trasmissioni tra cui Rai Tunes, Moby Dick, Notturno Italiano che all’interno delle radio del circuito del Music Control. Presentato in anteprima al Supersound (MEI), il singolo per oltre tre mesi si è attestato inoltre nella Top Ten della Indie Music Like salendo fino al podio dei primi tre brani più ascoltati. “ Questo esordio solista fonde la nostra tradizione melodica, l'amore per il beat e tocchi anglosassoni – da segnalare “Il tema di Tim Tom” in inglese – grazie ad arrangiamenti stratificati nel nome del vintage e sempre in grande stile. Cesare Basile, Lorenzo e Rodrigo D'Erasmo ed Enrico Gabrielli prestano aiuto, ma il merito è da ascrivere al padrone di casa che traccia dopo traccia svela l'eterogeneità di una scaletta capace di passare dall'orecchiabile “Il motivo di Sima” al passo funk di “Il ragazzo in motocicletta”, dalla ballata sixties “Ami lei o ami me” - destinata, se vi fosse giustizia ,a divenire un classico come L'appuntamento di Ornella Vanoni, già interpretata tra l'altro da Roberto Dell'Era con I Calibro 35. Touchè, amiamo “Colonna sonora originale”. “ Elene Raugei – Il Mucchio Streaming dell'album: http://www.rockit.it/dellera/album/colonna-sonora-originale/17347 http://www.facebook.com/robertodelleraofficial?ref=ts http://www.robertodellera.com/ RODRIGO D'ERASMO_  Dal giugno del 2008 è il violinista degli Afterhours.  Musicista di formazione classica, diplomato al Conservatorio S.Cecilia di Roma e a quello di Ekaterinburgo in Russia. Negli anni si allontana dalla musica classica per l'esigenza di sperimentare ogni possibilità espressiva del violino, oltre a dedicarsi ad altri strumenti (chitarre, mandolino, autoharp, omnichord, organi, percussioni). Approccia così altri stili, dal folk irlandese, yiddish a quello balcanico, dalla pizzica al jazz fino al rock, il più distante ma per questo il più affascinante e aperto a infinite possibilità. Ha suonato e collabora in studio e live con varie band e artisti quali: Nidi d'arac, Roberto Angelini, Simone Cristicchi, Niccolò Fabi, PFM, Cesare Basile, Pino Marino, Massimo Giangrande, Francesco Forni, Collettivo Angelo Mai, Roberto Dell'Era, Mariposa, Calibro 35, Le luci della centrale elettrica, Dente, Il teatro degli orrori, Willard Grant Conspiracy, Steve Wynn, Piers Faccini, John Parish... http://www.facebook.com/pages/Rodrigo-DErasmo/269390629678 MELKE vs FUCKSIA _ C'è uno spazio, tra i sogni della mente e quelli dei fianchi. E' una regione, misteriosa, che si espande tra il meditare ad occhi chiusi e muovere il culo a tempo. Melke + Fucksia è colonna sonora di queste "terre di mezzo": l'adrenalina vince sugli immobili, doppietta di Sorrisi e gol finale di Emozioni. C'è un'epoca, quella in cui viviamo, in cui "elettronico" significa anche "vivo, palpitante, sentimentale". Semplicemente, preparatevi a chiudere gli occhi e ballare. http://www.facebook.com/pages/Melke-vs-Fucksia/145433822184487 http://www.myspace.com/melkemusik http://www.myspace.com/fucksia ﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌ Lido Rinascenza, Via Marconi 7, Torre Annunziata (Napoli) Ingresso Lato Villa Comunale  - Indicazioni stradali dall' uscita autostrada Torre Annunziata Nord: http://goo.gl/maps/mqy8 - Indicazioni stradali dall' uscita autostrada Torre Annunziata Sud : http://goo.gl/maps/rXhM Contatti:  http://www.facebook.com/LaBellaStagione [email protected] Hope it rains:  http://www.facebook.com/sperachepiova http://www.facebook.com/hopeitrains.eventi?ref=ts [email protected] Wasabee:  http://www.facebook.com/wasabeesound [email protected] Wedo Creative Lab:  http://www.facebook.com/WEDO.creativelab [email protected]
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labellastagione-blog · 13 years ago
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Dal tramonto all'alba la bella stagione del 30 giugno.
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labellastagione-blog · 13 years ago
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http://soundcloud.com/the-music-essence/gnut-controvento
GNUT  il nuovo singolo: CONTROVENTO,  che anticipa il nuovo disco “Il rumore della luce”
una scoperta che si conferma
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labellastagione-blog · 13 years ago
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(via Premiere » Oratio – Discorrendo senza ratio)
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labellastagione-blog · 13 years ago
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LA BELLA STAGIONE • SUMMER MUSIC FEST 2012 La Bella Stagione è quel che resta del sale sulla pelle, capelli bruciati e sabbia nelle mutande, nei lunghi sabati estivi. E' ascoltare musica bellissima contando le stelle. ﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌ SABATO 07 LUGLIO Hope it rains, Wasabee e Wedo Creative Lab presentano: ☸ ORATIO - live set ☸ GNUT – live set ☸ BOB VITO a.k.a. FuNkAtTaCk - dj set disco funk ☸ #URBAN NETWORK - presentazione del progetto: installazioni multimediali e pannelli grafici. Apertura Lido _ 21: 30 Inizio concerto Gnut _ 22: 30 Inizio concerto Oratio _ 23:30 Ingresso _ 3 euro • Ping Pong - Biliardino - Beach Volley - Limbo • Due live dal sapore mediterraneo - Balli deliranti e sudati nella sabbia nera – Tamar music - Cocktails tropical e freschissimi - Limonamenti duri con Ciccio nella cabina 56 - Bagni di mezzanotte e tanti sorrisi  ORATIO _ “Discorrendo senza ratio” - Malintenti Dischi.  Un disco dal peso specifico cospicuo. Una scrittura da innamoramento cronico per le parole, quelle da Settimana Enigmistica, da gioco fonetico, da gusto per la sceneggiatura che si poggia su più livelli testuali.  Un secondo album, quello di Oratio, capace di far suonare insieme la canzone italiana anni Sessanta con la leggerezza melodica di un Badly Drawn Boy come se questa fosse la cosa più naturale del mondo. Una dozzina di tracce che tengono alta l'attenzione, in cui percepire i dettagli del prisma, le sfumature dell'amore possibile, santificare la relazione elettiva tra chitarra acustica e piano leggero. E poi ci sono i ritornelli: quelli che ti fanno allargare le braccia e respirare endorfina. Andrea Corno è uno che le canzoni le sa scrivere bene, meriterebbe ora la grande ribalta. ”  Ester Apa – RUMORE “ Viene dalla Sicilia e nel secondo disco, “Discorrendo senza ratio”, arrivato dopo “Ora ti ho”, Andrea Corno racconta prevalentemente di amori che viaggiano su “un'autostrada in mezzo al cielo” come canta in CT-PA. […] Le canzoni ora sono dodici e filano bene come fanno certe ballate pop folk, come “Pirati” : “Un mio classico, acustica, armonica, primavera, pic nic, slide e ukulele”. L'estate è giù qui. " La Repubblica XL Disco in streaming : http://www.dlso.it/site/2012/04/07/premiere-oratio-discorrendo-senza-ratio/  http://www.facebook.com/oratioratio  GNUT_ “ A tre anni di distanza dal suo disco d'esordio “DiVento” e gli ottimi riscontri ottenuti dal singolo “Esistere”, Gnut è pronto a sfornare il suo secondo album. Il musicista napoletano, da qualche anno con base a Milano, presenta “Il rumore della luce”, un album registrato in Francia con la produzione artistica del cantautore anglo-francese Piers Faccini e con le collaborazioni di gente come Mauro Pagani, Rodrigo D’Erasmo (Afterhours), Alessandro Sicardi e la EdoDea Ensamble (Capossela e Muse). Il risultato sono undici brani nei quali sonorità folk-rock alla Nick Drake e John Martyn, incontrano il cantautorato italiano e sfumature etniche realizzate grazie ai numerosi strumenti presenti nello studio di Faccini. Si alternano ballate malinconiche come la title-track (composta su un foglio strappato da un Vangelo), “Nolloso'” e “Interno notte”, brani più movimentati come “Controvento” e “Cosa pensare adesso”, atmosfere blues (“Fame”) ed uno strumentale scritto dallo stesso Piers Faccini (“Il papavero non è cresciuto”). Claudio Domestico, questo il vero nome di Gnut, è inoltre membro degli Arm On Stage, formazione milanese completata da Folco Orselli, Alessandro Sicardi e Stefano Piro (già Lithium). “ Rockol.it http://www.myspace.com/gnutmusic  http://www.facebook.com/gnutmusic  #URBAN NETWORK _ Il collettivo - formato da giovani architetti e progettisti - attraverso tale proposta di masterplan, intende promuovere arte, architettura e paesaggio nel contesto degli spazi pubblici e creare fattori di riappropriazione dell’identità di abitare i luoghi.  https://www.facebook.com/pages/urban-network/338879992841773  http://issuu.com/collettivospazio/docs/urban_network  ﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌﹌ Lido Rinascenza, Via Marconi 7, Torre Annunziata (Napoli) Ingresso Lato Villa Comunale  - Indicazioni stradali dall' uscita autostrada Torre Annunziata Nord: http://goo.gl/maps/mqy8 - Indicazioni stradali dall' uscita autostrada Torre Annunziata Sud : http://goo.gl/maps/rXhM Contatti:  http://www.facebook.com/LaBellaStagione [email protected] Hope it rains:  http://www.facebook.com/sperachepiova http://www.facebook.com/hopeitrains.eventi?ref=ts [email protected] Wasabee:  http://www.facebook.com/wasabeesound [email protected] Wedo Creative Lab:  http://www.facebook.com/WEDO.creativelab [email protected]
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labellastagione-blog · 13 years ago
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Con pinne, fucile e Karibean
Ombrelloni in posizione, super santos d'ordinanza e imbarazzanti tintarelle da working-class hero.Non manca niente.
Alla Bella Stagione è tutto pronto per i Karibean (Enrico Carletti, Corrado Verdolini e Luca Gobbi),che a poco più di un anno dall'uscita dell'ep d'esordio Love,Tears and Spiritual Blessing (in free download qui) tirano fuori Andersen, la nuova creatura del surf-wave madeinitalì (in streaming qui).La costa est incontra quella ovest,e noi di Hope it rains non potevamo sperare di meglio per fare quattro chiacchiere!
1.Raccontateci che cosa c'è dentro Andersen, e come ci avete lavorato.
Enrico: Dentro Andersen c’è un anno di lavoro in sala prove e di concerti in giro per lo stivale. C’è la voglia di progredire e migliorarsi e comunicare il nostro linguaggio k-numerico-armonico-fotonico, con maionese. C’è il signor Andersen che è un centravanti Svedese con gli occhiali e la barba nera, che a suon di gol, si spera, ci porti dalla serie zeta alla serie x.
2.Una cosa bella e una cosa brutta di far musica in Italia.
Enrico: La cosa bella è che ci sono un sacco di matti, e tanti personaggi di cuore. Gente che si sbatte per farti suonare nei posti più insospettati. Tante band amiche con le quali abbiamo un ottimo rapporto e uno scambio “artistico”. La cosa brutta è che tutto è esattamente come ai tornei di tennis di quando eri figliolo: ci son le teste di serie, i clan e gli amici dei giudici di gara, il rappresentante della prince o della dunlop, e quelli che si allenano da Nick Bollettieri o da Peppe de Pippacciò: nel complesso cmq una distanza totale dal rock’n roll. Non tanto dagli oldies o dai “retrovirus”, ma proprio dallo spirito elettrico di quella matta musica. Vedo tanta attenzione ai tecnicismi e agli intellettualismi voluti o auto imposti e poche volte qualcuno felice di stare dalla parte del rock’n roll. Noi qui alla bella stagione lo vogliamo gridare forte: I Karibean stanno dalla parte del rocchenroll !!! Pur avendo una fornita biblioteca casalinga.
3.Un superpotere che vorreste avere. 
Enrico: Creare onde.
Corrado: Fermare il tempo.
4.Tre dischi che vi hanno segnato.
Enrico: Una marea, cmq così al volo: Ramones -Subterrain Jungle, Beach Boys -Pet sounds,The Smiths -The Smiths.
Corrado: Tanti, ora me ne vengono in mente tre: No fx -Punk in drublic, U2 -The joshua tree, Nirvana–Nevermind.
5.Cosa vi fa venire in mente la bella stagione? Avete un ricordo estivo a cui siete particolarmente affezionati?
Enrico: Mi sa che ti abbiam già risposto lo scorso sabato sera ehehehehe.
6.Un altro EP nel giro di un anno, siete affezionati alla formula breve, o è una scelta precisa?
Enrico: Non c’è una regola, l’Ep ci piace perché è una fotografia più chiara del periodo che la band sta vivendo. Ovviamente sarebbe bellissimo misurarsi con la creazione di un disco, una grande sfida per noi Karibean. Magari il prossimo anno.
Corrado: Volevamo buttare fuori quello che avevamo nell’imminente e far sapere a tutti che ci stavamo evolvendo e che non c'eravamo adagiati sui pezzi precedenti.
7.Le vostre canzoni sembrano targate East-Coast. In Italia è difficile trovare qualcosa di simile che non puzzi di copia-carbone.Preferiamo specchiarci nella figura del cantautore/letterato/rigidamente italiano? Cosa ne pensate, vizio o virtù?
Enrico: In parte ti ho risposto già sopra. Personalmente non mi considero un esterofilo, amo tantissima musica cantata in italiano, specie di band contemporanee, dove vedo grande fermento e tanta qualità, che solo fino a quattro anni fa per dire, non c’era. In sintesi se una canzone è fatta bene, mi gusta sia cantata in inglese che in italiano.
8.Un pezzo immancabile in una compilation estiva.
Enrico: Ask degli Smiths.
Corrado: Un bel pezzo dei Girls.
Mara Stefanile
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labellastagione-blog · 13 years ago
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Il video report realizzato da wedo.creative lab, del nostro primo appuntamento del 23 giugno con i Karibean, Melke Vs Fucksia e tutti voi! Vi aspettiamo Sabato 30
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labellastagione-blog · 13 years ago
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La Line up aggiornata di tutta la bella stagione
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labellastagione-blog · 13 years ago
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Chewingum _servizio fotografico per l’album “NILO”
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