Tumgik
laurenplease · 6 years
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laurenplease · 6 years
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“La verità è che i tuoi sorrisi tristi a me piacciono, perché a te stanno bene, perché li sai trattare, li sai adoperare e mettere in fila senza che rompano le righe.”
— Prima che tu dica “pronto”, Italo Calvino
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laurenplease · 6 years
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“But never have I been a calm blue sea. I have always been a storm.”
— Stevie Nicks, Storms
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laurenplease · 7 years
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Mettiamola così: io ero il foglio di carta vuoto, ancora non avevo visto graffi d’inchiostro o grafite quando sei arrivato tu. Eri un pennarello nero ed io ero inesperta, non ne avevo mai visti di tipi come te, o tipi in generale. Gli altri fogli della risma erano bellissimi, colorati coi pastelli rosa e porpora ed io ero stanca del solito bianco, vuoto, pallido. Volevo colorarmi anch’io, vivere anch’io,avere anch’io qualcosa di carino da mostrare. Così mi sono detta che non potevi essere tanto male, che avrei avuto anch’io, finalmente , un segno su di me. Solo che il tuo inchiostro è stato bello soltanto mentre hai disegnato fiori ed astri, poi l’inchiostro è finito, tu te ne sei andato e ho provato tutte le gomme per cancellare, tutti i cassini esistenti ma non funzionava mai. Gli altri fogli correggevano gli sbagli facilmente, senza sfregare, mentre io a furia di farmi passare sopra la gomma rossa e blu mi ero strappata da una parte e dall’altra. Poi me ne sono resa conto dopo, anche se non mi avevi avvertito, se non sei arrivato con un cartellone a caratteri cubitali, che eri “indelebile”. Ho provato il correttore, funziona sai, per un po’ però anche se ci metti il bianco sopra il nero si intravede, sempre. Ed io non so come fare a farti andare via, strappata, macchiata e senza colori.
About a moonlight (via aboutamoonlight)
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laurenplease · 7 years
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Don’t allow your wounds to turn you into a person you are not.
Paulo Coelho (via wordsnquotes)
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laurenplease · 7 years
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Ciao Fra, cazzo, che diminutivo.. Comincio così la mia lettera, che poi tanto lettera non è perché tu non la leggerai, invece di sporcarmi le mani di inchiostro ho deciso di renderla pubblica.. Di renderla pubblica in un posto bellissimo, chiamato Tumblr, magari trovi il mio blog e lo leggi, e se in caso leggessi anche questo, voglio dirti che tutte le frasi che trovi all’interno sono per te, perché t’ho pure dedicato un blog. Non sono arrivata neanche a metà lettera e ho perso già il filo del discorso perché sai che sono così, devo dire tutto subito, forse è anche per questo che preferisco scriverti.. Fra, continuo a ripetere che quando ti ho incontrato, non immaginavo niente di tutto questo, non avrei immaginato mai che 4 mesi dopo mi trovavo a scriverti una lettera da sola in una Domenica che non ci sei, quando in realtà è da un bel po’ di domeniche che non ci sei. Ma tralasciando questo fatto, partiamo dall’inizio.. Quando ti ho incontrato era il 6 settembre 2014, se ricordo com’eri vestito? Ovvio, avevi una maglietta grigia e i tuoi jeans preferiti, che poi non riesco ancora a capire perché ti piacciano così tanto, quando te lo chiedevo mi dicevi sempre ‘’mi piacciono perché me li sono comprati con i miei di soldi’’ ma non ti ho mai capito giuro, mai. Eri così strano, cinque minuti prima eri determinato e costante a fare quello che volevi tu, e cinque minuti dopo eri dagli altri a farti influenzare sulle scelte che avresti dovuto prendere. Quella sera mi sentivo bella, dico sul serio, bella perché mi guardavi e tu sai che io ho avuto problemi a sentirmi BELLA problemi che tu hai risolto e per questo non smetterò mai di ringraziarti, mi fissavi e io a mia volta ti fissavo, mi sentivo costantemente i tuoi occhi addosso mentre io pensavo ‘’cosa vuole adesso questo coglione?’’ eri un bambino che non parlava e io mi domandavo perché non parlava, ridevi soltanto, ma no, quel giorno no, non mi ero resa conto del tuo sorriso, ero intenta a fare amicizia con Eleonora, ma la verità è che tu mi avevi già scelto, mentre io avevo scelto la solitudine. Poi c’è stato il 10 settembre 2014 magari adesso ti starai domandando come mi faccio a ricordare tutto, è perché si tratta di te, e quando si tratta di te io non scordo niente, quel giorno, erano successi i casini, me lo ricordo perché ero con Eleonora e tua sorella tu sei venuto e piangevi, allora lì ho capito che era successo qualcosa, piangevi come un bambino disperato, io e le altre ne stavamo fuori, perché ci conoscevamo da poco e non volevamo sapere, dopo un mese e mezzo penso che tu me l’abbia detto, si quel giorno era il 7 ottobre, mi parlavi e avevi una solitudine negli occhi e allora lì mi sono detta ‘’devo portarlo via da tutta sta merda’’ ma non me ne hai dato modo.. Ma ritorniamo a noi e ai nostri gradini.. Quel giorno dopo aver finito di singhiozzare, ti sei asciugato le lacrime, ti se preso una bottiglietta d’acqua frizzante come piace a te, anche se in casa la bevi liscia perché solo a te piace frizzante, ci sei venuto a salutare, ed è li che ho detto SONO FOTTUTA perché si sa il cuore cominciava a martellare e le gambe a tremare e no, non avevo le farfalle allo stomaco, io avevo gli elefanti, i rinoceronti, non so neanche io che avevo..Quel giorno portavo dei pantaloncini perché faceva un caldo afoso, ma cercavo in tutti i modi di coprirmi le gambe perché avevo le cosce troppo grandi per permettermi dei pantaloncini, non mi era fregato niente, ma il fatto è che c’eri tu, e quando si trattava di te io ero sempre pronta a farmi carina. Poi c’è stato il giorno dopo, il giorno in cui ho detto ’’ mi devo salvare prima che sia troppo tardi’’ ma il fatto è che tu mi hai salvata e poi hai mollato la presa facendomi affogare in un mare pieno di squali pronto a sbranarmi.. Ero davanti camera di Miriam, la tua risata rumorosa si sentiva fin da fuori, ma non volevo entrare, perché c’eri tu, e io avevo paura del mio corpo e di come reagiva, allora sai cosa ho fatto? Mi sono guardata e mi sono detta ‘’Sara, niente scherzi’’ ma alla fine il mio corpo non mi ha dato retta, allora sono entrata, ti ho trovato lì sdraiato su quel letto, le tue scarpe Grigie nere e blu dell’adidas per terra tu in mano con uno specchietto che avevo regalato a Miriam che ci giocavi, mi sono messa seduta, e mi sono vista quel film che di tanto interessante non aveva niente perché c’eri tu vicino a me che forse facevi troppo chiasso, il Francesco che avevo conosciuto i giorni prima era differente dal Francesco in quel momento, allora capii che pian piano ti stavi aprendo, perché io lo so, Fra, io lo sempre saputo che non sei come tutti gli altri, che non fumi perché non hai bisogno di farti vedere, che non bestemmi perché non ti piace bestemmiare e che non dici parolacce perché non c’è ne bisogno, e proprio come dice la NOSTRA canzone Siamo il bianco siamo il nero, eravamo due persone completamente opposte, mentre io mi incazzavo per tutto, tu restavi calmo perché non c’è ne era bisogno, mentre io facevo l’acida psicopatica tu mi abbracciavi e mi dicevi che ero dolce, mentre io mi facevo i complessi per piacerti almeno un po’, tu già sapevi che io ero cotta, mentre io non ero gelosa perché mi fidavo di te tu mi prendevi il cellulare e mi controllavi whatsapp, mentre le tue amiche venivano a salutarti mentre eravamo mano nella mano, io la staccavo e te lo facevo fare, perché sapevo che con loro era stata ‘’un bocchino e via’’ mentre io ero diversa, perché noi eravamo diversi, mentre tu quando Silvio mi è venuto a abbracciare mi hai riempito di domande e mi hai tenuto il muso per più di due ore.. Ritorniamo all’11 settembre, aah che data mi ricordo quando ti ho detto che mi piacevi tu mi hai detto ‘’in che giorno l’hai capito?’’ e io ti ho detto ‘’l’11 settembre’’ e tu ‘’no dai porta sfiga’’ e quanto cazzo, minchia,porca puttana, merda avevi ragione. All’ora di pranzo la mamma di Miriam vi ha chiamati, io ero per terra al mio angolino, tu sei venuto, mi hai teso la mano, mi hai alzato da terra e te ne sei andato, e cazzo eri sexy anche mentre mangiavi, quando ti giravi verso di me e mi dicevi ‘’mi sento osservato’’ è vero ti stavo osservando, osservavo un capolavoro. Quel pomeriggio, mi hai accompagnato con la tua bella macchinetta in piazza perché avevo il piede gonfio e non potevo camminare, quando ti sei opposto contro tutti perché tu portavi me, perché si, perché dovevamo fare come dicevi tu, perché io per te non potevo camminare, allora io ero la prima volta che entravo in macchina con un ragazzo, mi hai acceso la musica, ti sei girato verso me con quel sorriso da ebete e mi hai detto ‘’Sei pronta?’’ e io ho annuito Poi mentre vedevi la strada e facevi marcia indietro mi hai detto ‘’Non conviene fidarti’’ infatti 5 minuti dopo già mi stavo pentendo, non sapevo come comportarmi, allora a quei giorni eravamo due estranei non sapevamo come comportarci, mi tremavano le mani e me le torturavo facendo finta di vedere il cellulare che in quel momento era così interessante allora mi hai detto che potevo anche smetterla di vedere il cellulare, che saremmo arrivati presto, da lì non mi hai dedicato più nessuna attenzione, te ne stavi con Miriam e io stavo bene così, perché Francesco ti prego credimi, io in quei giorni non volevo niente da Te, NIENTE, il fatto è che io ti dicevo sempre no e tu facevi in tutti i modi di strapparmi un solo si.. Poi c’è stato il 13 e il 14 Settembre, dove tu sei venuto a casa mia insieme tutti gli altri, quel giorno giocammo alla Wii e persi contro me, quel giorno me lo ricordo come fosse ieri, perché non era successo niente ma ero la ragazza più felice del mondo giuro, Fra e giuro anche che si ti odiavo a morte quando mi dicevi ‘’Ciao nana’’ ogni volta che ci salutavamo, quando quel giorno tutti parlavano, io e te no, io e te ci siamo cercati in mezzo a tutti, e quando ci siamo trovati mi hai fatto la linguaccia e io fiera ti ho fatto vedere il terzo dito, quando ero per terra, tu eri sul divano e mi hai detto ‘’Nana mi passi la Coca cola?’’ e io ti ho risposto ‘’Stupido ebreo ti alzi e te la prendi’’ allora mi hai guardato e con quella voce da cucciolo che dio non sapevo resistere che cazzo era fantastica mi hai detto ‘’Ma io per te l’avrei fatto’’ allora ti ricordi come ti ho guardato? Ti ho guardato con sguardo omicida e ti ho detto che non potevi ricattarmi così, poi tutti se ne sono andati e siamo rimasti io te ed Eleonora, quando eravamo andati a vedere in camera mia Eleonora che si sentiva poco bene, ti sei steso sul mio letto, mi hai fatto segno di metterti vicino a te e ci siamo sdraiati, mi hai preso la gamba e me l’hai messa sulla tua pancia, mentre me l’ha accarezzavi e io per quanto odiassi le mie gambe troppo, troppo, troppo grandi in quel momento erano la cosa più bella, allora ti ho fatto delle fotografie e ti sei messo in posa, che ancora conservo gelosamente sul mio pc, ma se solo potessi, Fra, giuro se solo potessi farei vedere al mondo intero di Tumblr quanto eri perfetto, con quel sorriso che avrebbe potuto fermare una rivoluzione, mi hai guardato e mi hai detto ‘’ma me lo dai un abbraccio?’’ allora quando te ne sei andato, mi sono messa sul letto, con le mani sopra gli occhi perché da li avevo capito che di te, non ne avrei mai mai mai potuto fare a meno, come dice sempre la NOSTRA canzone, ‘’per te cammino sulle mine, per te passo questo confine’’ ed era vero, perché passavo e oltrepassavo quel confine che non avrei mai mai potuto oltrepassare, perché piacevi anche alla mia migliore amica,Miriam.. Fra per dirti che quei giorni ero di più che confusa è dirti veramente stra poco, perché nonostante tutte quelle attenzioni, non mi arrivò nessun messaggio da parte tua, nessuno, mentre con Miriam, ci parlavi per tutto il giorno, tutto il giorno, ma io non volevo parlare con te solo il giorno, ma anche la notte.. Andiamo avanti con il tempo, e arriviamo quando mi sei venuto a prendere con Daniele a casa di Miriam, quando dovevi uscire con quella ragazza, ma che ovviamente non ero gelosa, perché io credevo e ancora tutt’oggi credo in noi, Eri su quel cancello, con una maglietta celeste, e dei jeans che quella volta avevi cambiato jeans stranamente, mi hai visto, mi hai messo una mano su un fianco mi hai dato un bacio sulla guancia e mi hai detto ‘’Ciao nana’’, entrai in macchina e aspettammo Miriam insieme, nel tratto di strada da casa di Miriam in piazza ti ho odiato e penso che in quel momento ti abbia odiato anche lei mi prendevi le mani e me le  stringevi contorcevi, dopo un paio di volte che mi hai fatto male, che ormai erano diventate rosse, siamo arrivati, a me poco importava delle mani rosse perché di nuovo si trattava di te, e tu mi potevi fare tutto il male che volevi, come hai fatto. Miriam e scesa, io stavo facendo per scendere e mi hai messo la mano davanti bloccandomi il passaggio, ‘’salutami’’ mi hai detto , ma io non volevo farlo, non potevo farti vincere, mi sono opposta ‘’ciao’’ ho detto come se salutarti o no avrebbe cambiato qualcosa.. Siamo rimasti 15 minuti a litigare perché io volevo scendere ma non mi volevi far passare perché ti dovevo salutare, allora capii che se volevo scendere dovevo per forza salutarti, ti ho preso, ti ho dato un bacio sulla guancia e tu fiero ti sei girato con quel sorriso che DIO mamma mia impazzisco e mi hai detto ‘’adesso puoi scendere’’ quel giorno, siamo stati al mare, mi sono tolta le scarpe e mi stavo andando a bagnare i piedi, quando correndo ti sei precipitato da me e mi hai abbracciato da dietro..mi hai messo un braccio intorno al collo e abbiamo parlato, parlato per tanto, mi ricordo che noi eravamo ancora giù al mare mentre gli altri erano già saliti sopra da un pezzo, per fare le scale mi hai preso la mano, ti sei precipitato subito da Gianmarco mentre io da Miriam che era abbastanza incazzata e da lì sono iniziate le litigate, ma se litigare con lei significava avere te, avrei litigato con lei per sempre, e forse è stato questo il problema Fra, mettere al primo posto un ragazzo che non si meritava niente da me, Eleonora mi venne vicino e mi disse ‘’Sara, ma ti piace Francesco’’ Non risposi, e continuavo a non rispondere a queste genere di domande non avrei detto a nessuno che mi piacevi, che per te impazzivo neanche sotto tortura, ma guardami sono qui su Tumblr a urlare a miglioni di blog che sei stata la cosa più bella che mi sia successa… Nonostante tutto questo i giorni passavano e quel messaggio non arrivava, cominciò la scuola, i professori i compagni, le volte che potevi uscire 1 volta a settimana, ma quel messaggio continuava a non arrivare.. Finchè non arrivò quel sabato, Fra, quel sabato che non ricordo bene la data, forse perché ricordo le emozioni, era fine Settembre, quel giorno tua sorella doveva andarsi a fare il suo primo tatuaggio, non c’entra niente ma è per dirti che mi ricordo anche i particolari, maglietta nera e jeans preferiti, eri bellissimo come tutti i giorni, ma l’unico difetto che avevi è che eri della Lazio, ma mi continuavo a ripetere che non potevi essere perfetto, quel giorno quando mi parlavi mettendomi quel famoso braccio, Miriam ci sgridava, ed io non volevo farti condizionare, come ogni volta che ti portava via da me e ti parlava e ti sgridava perché eravamo insieme, perché sapevo cosa provavo io, e sapevo che io ero pronta a buttare all’aria 11 anni di amicizia, però io non sapevo cosa provavi tu, ed è la cosa che mi ha fermato più di tutti. Quel giorno mentre mi abbracciavi al mare, che ci aveva costretto Daniele, mi venne un ragazzo e mi chiede ‘’Hai un accendino?’’ io gli è lo diedi, poi mi guardai negli occhi e mi dissi ‘’era bello?’’ ma forse non sapevi che a me degli altri poco importava, perché avrei sempre e comunque scelto te, ormai c’ero dentro Fra, dimmi tu che cazzo avrei dovuto fare, Miriam ti prese e ti portò via per più di un ora e mezza, io andai da Daniele, mi ricordo l’emozione nei suoi occhi e la voce rotta quando mi disse ‘’Sara senti io ti devo fare una domanda, però non sei costretta a rispondermi Ti piace Francesco’’, Fra, perdonami, non potevo più mentire, non potevo più nascondere nulla, ormai era evidente scrollai le spalle e gli dissi ‘’Tanto lui non potrà mai scegliere una come me ‘’ e forse era vero.. Tua sorella mi guardò e mi disse ‘’Non ti preoccupare’’ ma io Fra mi preoccupavo mi preoccupavo eccome, ti sto dicendo queste cose perché tu non le sai, perché tu eri con lei, mi misi su una panchina da sola ad aspettare, come ti sto aspettando adesso con l’unica differenza che poco lontano da me c’eri tu e lei e sapevo che prima o poi saresti arrivato mentre adesso intorno a me non c’è nessuno e so che non arriverai, ma non si sa mai Fra, magari ti alzi un giorno e ti manco e magari hai il coraggio di scrivermi e magari potremmo concludere quella cosa che abbiamo iniziato ma non abbiamo portato a termine e magari potremmo andare alle feste insieme o girare il Sabato pomeriggio mano nella mano, e magari potremmo fare l’amore, baciarci fino a consumarci, potremmo andare al mare e poi al Mc magari potresti venirmi a prendere a scuola, magari un giorno ti alzi e capisci che mi vuoi ancora bene come io ne voglio a te.. Daniele ti ha preso da parte e sono sicura e stra sicura che ti ha detto quello che provavo, perché io in quel momento non ne ero capace, perché poi sei venuto e mi hai abbracciato, e mi stringevi stringevi e stringevi più forte come se avessi paura di perdermi, più forte ancora e mi guardavi, mi guardavi con quegli occhi come se ci fosse qualcosa di bello da vedere in me, mi stringevi i rotoli di ciccia e no adesso non mi vergogno a dire che sono grassa, e io dicevo di smetterla e tu mi dicevi che ti stavi divertendo, quando ci siamo seduti su quella panchina mentre Miriam impazziva, quando mi hai preso e mi hai baciato la fronte ed in quel momento mi sono detta ‘’o mi salva o mi uccide’’…Fra mi hai uccisa. Perché poi quando era l`ora di tornare a casa, mi hai guardato dal finestrino con quegli occhi perché’ non ti avevo salutato perché per te il saluto era importante, dal finestrino ti guardavo e tu mi guardavi come per dire ‘’perché mi fai questo’’ , il giorno dopo mi hai mandato quel messaggio tanto atteso ‘’buongiorno nana’’ il più bel buongiorno che avessi mai potuto ricevere. Il giorno dopo siamo usciti, ci hanno lasciato soli ricordi? E scusami se mi sono impanicata cosi tanto per stare insieme a te, è il fatto che si trattava sempre di te e avevo paura di sbagliare qualcosa, perché io nella mia vita avevo sempre sbagliato tutto, ma su di te no, su di te non mi ero mai sbagliata. Mi hai fatto delle sciocche domande Fra, veramente pessime ed io non ti ho risposto, ma tu ti tormentavi perchè eri così se una cosa non andava bene stavi giorni a tormentarti, e quel pomeriggio mi hai fatto due palle assurde per ripetermi quanto fossi stupido che ancora non eri riuscito a baciarmi, perchè mi dicevi che tu non eri capace su quelle cose, ed io volevo insegnarti, che non eri mai stato mano nella mano con una ragazza che tu eri capace su altre cose, ma io volevo che tu mi insegnassi a fare l'amore, mentre io ti avrei insegnato ad amare, lo volevo tanto..Quel pomeriggio quando ci siamo salutati neanche volevi abbracciarmi perchè c'è l'avevi con te stesso e bla bla bla, ma me non fregava se non eri riuscito a baciarmi, per me dato che si trattava di te passava al secondo piano, perchè tu sapevi che io non ti avrei mai baciato, perchè io sono così sono un acida orgogliosa psicopatica, ma nonostante sono acida, solo tu mi hai fatto diventare dolce in tanti, troppi momenti ed è l'unica cosa con il rimorso che ho .. Per il resto ti ricordi il 4 ottobre? Io si, perchè quel giorno è il giorno in cui hai preso coraggio e mi hai baciato e quando le tue labbra sochiuse hanno incontrato le mie, per un momento, per uno strano, stranissimo momento, ho amato il mio corpo, quel giorno Miriam ci vide che ci stavamo baciando, e scoprii che infondo non era una buona amica come un tempo, mi hai riportato a casa e io quella sera da quella macchina non volevo scendere… Ero tormentata Fra, vivevo con la costante paura di perderti, ed è per questo che il 7 ottobre, ho fatto quel passo decisivo, un pò folle è vero, ho chiamato Eleonora, chiedendo risposte alle mie domande che solo tu potevi darmi, quando sei passato e neanche mi hai salutato e sei andato direttamente da Miriam perchè dovevi uscire con lei, mi è crollato il mondo addosso, e ancora peggio quando hai chiamato 20 minuti dopo e avevi detto che saresti venuto lì, perchè dovevi parlarmi, perchè alla fine sapevo che non erano buone cose, e che pensavo addirittura che c'è l'avessi con me perchè avevo interrotto l'uscita tua e di Miriam ,perchè fin dal primo momento, sapevo quanto tu tenessi a lei..Mi sono messa a piangere ed Eleonora che mi tranquilizzava, Daniele che mi diceva che tu tenevi a me e tua sorella che mi domandava come facevi a piacermi, io so che Daniele è l'unico che ha sempre sperato che tra di noi potesse nascere qualcosa e secondo me ancora lo spera…Sei arrivato da lontano, ho subito distolto lo sguardo, sei venuto, mi hai dato un bacio sulla guancia e ti sei messo seduto vicino a me, quando ci siamo alzati, ricordo esattamente quel preciso momento che parlavi al telefono con Miriam e mi hai fatto segno di prenderti la mano, così l'attorcigliai con la tua e tu me la strinsi sempre più forte, quel pomeriggio è stato il pomeriggio che ho chiuso definitivamente con Miriam, bhè non vorrei far rompere le palle a quelli che leggeranno questa stupida insignificante lettera come noi Fra, perchè se ci pensi bene noi siamo stati un insignificante puntino in un libro di 3250 pagine…Allora cari lettori vi risparmio i particolari della litigata con Miriam e dei giorni a seguire con questo emerito idiota e andiamo subito a quel maledetto giorno, allo stramaledettissimo giorno che mi hai mandato quel messaggio.. Fra, mettiti comodo perchè da qui devo dirti tante cose perchè solo Dio sa l'inferno che ho passato, quando mi hai mandato quel messaggio, all'inizio pensavo che era uno scherzo, era una Domenica come oggi.. Quando i giorni passavano e vedevo che non era uno scherzo ti ho chiesto spiegazione dove mi hai mandato via respingendomi, allora forse capii che ti eri fatto influenzare da qualcosa, o meglio qualcuno…. Allora ho detto “Basta devo ricominciare” ma il fatto è che non ricominciavo, speravo in un tuo messaggio, o in quello di Eleonora, peggio ancora di Daniele, ma non è mai arrivato niente, la gente aveva ormai smesso di chiedermi di te perchè sapevano che non c'èra più niente e lo sapevano dal mio sguardo..Dal mio sguardo basso e gli occhi gonfi rossi,i primi mesi sono stati i più difficili, ti sognavo tutte, tutte, tutte le notti e mi alzavo con il tuo nome che mi ronzava intorno come le mosche e la malinconia che mi pervadeva, il sabato quando accendevo Facebook e vedevo foto tue e di lei, era sempre un colpo allo stomaco, perchè non sapevi e non sai che ti usava solo per farmi rosicare a me, allora con piccoli gesti ho imparato a non accendere più Facebook il sabato perchè sapevo che poi sarei stata male, ero sola Fra sola sapevi che per te avevo messo in gioco tutto quanto, che avevo perso le mie migliori amiche per te , e tu brutto testa di cazzo te ne sei sempre fregato, perchè mentre io ero interi pomeriggi a piangere sul letto a fissare il vuoto e a cercare una soluzione, tu eri con loro a fare l'aperitivo in un bar e a ridere, perchè mentre io a scuola non andavo più bene e avevo smesso di studiare, tu dormivi ed entravi in seconda perchè la scuola non ti piaceva, in quel periodo devo ringraziare solo la mia compagna di banco, nonchè l'hai conosciuta e pure bene dato che sei riuscito a portarmi via anche lei Tatiana, perchè era la mia compagna di banco e volevo che fosse di più, perchè tutti i pomeriggi mi prendeva e mi portava a casa sua con la speranza di riuscire a strapparmi un sorriso e in certe occasioni c'è veramente riuscita, Fra orgogliosa e fiera ti dico che stavi passando, che ero cominciata ad andare al campo e a cercare di farmi nuovi amici, che avevo cominciato a conoscere nuova gente, che ricominciavo a leggere, a mettere lo smalto, a passarmi la piastra e a tingermi le labbra di rosso come piaceva a me, stavo ricominciando a  vivere e a sorridere, non ti pensavo più tutto il giorno, non ti sognavo più, e le foto con lei non mi facevano più tanto affetto, poi arriva quel giovedì, quel giovedì dove salutai Tatiana e vedevo che c'era qualcosa che non andava che mi guardava come se mi volesse dire qualcosa ma era impaurita, ma quando ho visto quella chat aperta con il nome FRANCESCO e la tua foto vicino, quel giorno capii tutto, voi messaggiavate da tempo, mi prese un attacco di panico, un altro ancora e un altro ancora,Fra giuro uscii dalla classe e pensai che sarei potuta svenire da un momento all'altro perchè a lei ci tenevo perchè era sempre stata l'amica che desideravo,perchè a differenza di tutti gli altri lei c'era sempre stata, smisi di mangiare COMPLETAMENTE a scuola non ci andavo più, i capelli erano raccolti sempre in una goda e il trucco non lo facevo più, non mi curavo neanche più di lavarmi, e mi ero chiusa in palestra, poi arrivò il 17 dicembre, lo ricordo bene perchè quella merda di Tatiana che neanche ha il diritto di essere nominata perchè non voglio dargli neanche troppa importanza si girò e mi disse “Sara, ma sai quanto costa il bowling come se io non sapessi quanto amavi andare al bowling mi ci volevi sempre portare ma io trovavo sempre una scusa, e Fra, sappilo, odio il bowling. Ma lo avrei amato lo stesso perchè sapevo che piaceva a te. il 17 Dicembre buttai lo zaino a terra e mi vibrò il cellulare e quando vidi la scritta Miriam sul telefono mi prese un colpo, era da 3 mesi che non ci parlavamo dopo 11 anni di amicizia, e dirti che 20 minuti dopo me la trovai sotto casa solo perchè ti dovevamo andare a rovinare l'appuntamento è dirti poco, sappi che non l'ho fatto per te coglione, ma per Tatiana. Quando ho sentito la tua voce al telefono scosse di brividi mi percorsero perchè era da tanto che non la sentivo e non me la ricordavo, e quando ti sei presentato in treno e ti sei seduto vicino a me con quella felpa verde cominciai a tremare, volevo abbracciarti, stingerti e non scappare più mai più, ma l'unica cosa che mi sono limitata a fare era di andare sotto casa di Tatiana, eravamo sul treno, tu serravi i pugni e io che ti guardavo, perchè nonostante tutto amavo guardarti, l'unica cosa carina che hai fatto per me quella sera è stata raccogliermi il giacchetto da terra, conservarlo al caldo con le tue braccia e quando avevo finito di litigare me lo hai ridato, e una volta che ero a casa cercavo invano il tuo odore che non ho trovato, Fra io so che almeno 1 volta ti sono mancata che almeno una volta hai avuto il desiderio di scrivermi o di esserti almeno un briciolo pentito, non so cosa ti abbiano detto quelle due arpie ma ti prego non credergli, perchè quello che ho provato lo so solo io, io e nessun'altro, aspettavo il tuo messaggio a 00.00 del 31 ma non c'è stato e allora mentre tutti i cellulari si intasavano e il mio no, mi continuavo a ripetere che se non si era illuminato quella sera non significava che non si sarebbe illuminato mai, perchè vedi Fra a me non mancavi solamente quando ero a casa sola, o in camera, mi mancavi a scuola, in classe, alle feste, mi mancavi sopratutto quando ero con tanta gente,io ho fatto una promessa che manterrò e cioè quello di scriverti il 6 settembre 2015 un anno dopo che ci siamo conosciuti, tante volte mi sono domandata a come sarebbe andata a finire se.. ma alla fine non posso più piangere sul latte versato e nonostante tutto non mi pento di nulla Fra, voglio abbracciarti, e dirti che non ne posso più, che mi hai fatto passare il peggio ma che ti perdono e posso dirti che ho scelto me, non vado più al campo, e adesso sto bene da sola, ho imparato a curarmi le ferite sola , a darmi consigli da sola, ho imparato a non appoggiarmi a nessuno, ho imparato a rialzarmi, ho ricominciato a studiare a recuperare i debiti a scuola, adesso anche grazie a te sono più sicura di me stessa e amo il mio corpo, ho ricominciato a mettermi lo smalto e a rifarmi la tinta che ormai non c'era più, ho ricominciato a sentire la nostra canzone che cantavamo a squarciagola per le vie della città e ti dirò di più temevo tanto di ascoltarla e adesso è diventata la mia canzone preferita. Questa lettera mio caro Francesco, va a te ma sopratutto a me, a NOI, va alle parole che non ti ho detto, alle canzoni che ti ho dedicato alle notti insonne che mi hai fatto passare, questa lettera va agli abbracci mancati e ai baci che non mi hai dato, ai sorrisi che hai fatto a lei, va alle notti che avremmo potuto passare insieme, ai film che avremmo potuto vedere che alla fine io avrei sempre preferito vedere te, va alle volte in cui avremmo potuto andare a delle feste o semplicemente saresti potuto venire a casa mia, questa va a tutte quelle volte che avrei voluto scriverti ma non l'ho fatto, a quelle volte che mi facevo bella nella speranza di incontrarti, alle volte che aspettavo con il cellulare in mano, alle volte che mi mancavi ma non lo potevo dire a nessuno. Questa lettera va a un NOI che non c'è mai stato ma che avrei tanto voluto che ci fosse. Va a te Francesco, che sei stato la risata in mezzo al tunnel degli orrori.
(via laragazzachenonsiama)
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laurenplease · 8 years
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È facilissimo reagire con freddezza alle cose durante il giorno, ma di notte è tutto un altro discorso.
Ernest Hemingway (via ipusheveryoneaway)
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laurenplease · 8 years
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laurenplease · 8 years
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Reblogga se hai perso qualcuno di importante.
E ti manca. (via soniamencarelli)
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laurenplease · 8 years
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Alla fine uno si sente incompleto ed è soltanto giovane
Calvino (via ila-13)
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laurenplease · 8 years
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laurenplease · 8 years
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laurenplease · 8 years
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laurenplease · 8 years
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Non dimenticherò mai la volta in cui ti ho guardato e ho deciso che potevi restare nei miei giorni, tra i miei casini e le mie speranze.
85-7km (via 85-7km)
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laurenplease · 8 years
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Di notte non riesco a dormire, la mattina non riesco a svegliarmi, non avete molto da dire di quel che dite non riesco a fidarmi.
Guè Pequeno (via angry-bass)
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laurenplease · 8 years
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Briga, prima che muori, tirami fuori dai guai
semprevicini
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laurenplease · 8 years
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Sorridere, mentire e dire di stare bene, come dire è per sempre ma alla fine non staremo insieme
Salmo, 7 AM (via citazioni-rapper)
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