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man-tenere · 2 months
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man-tenere · 2 months
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Prima, ascoltando Margherita di Coez, mi sono commossa per qualcosa che mi ha fatto pensare a te.
Mi sono commossa pensandoti su questa canzone a caso, e ho sentito che avevo voglia di scrivere di questa bellezza. Che se ti sposassi domani, avrei già il materiale per un discorso di migliaia di minuti che farebbe piangere tutti.
Questo muso da animaletto dei boschi che mi butta via ogni volta, mi allarga qualcosa di caldo qui, e indico il petto.
Ricordo ancora nitidamente le notti degli ultimi mesi vicino al mio precedente ragazzo, in cui riuscivo ad addormentarmi solo immaginando scene più o meno erotiche di te, e ora posso addormentare guardandoti, cosa che spessissimo faccio.
Ti guardo e ti accarezzo i capelli. Tu ti addormenti sempre prima di me. Hai un sonno mondiale che mi fa sempre sorridere. Io rimango sveglia un po’ a leggere, ti lascio girare di schiena ma trovo il modo di toccarti con un’appendice del corpo perché so che ti rilassi se mi senti concretamente lì vicino.
Il tuo essere fisico e coccolone come un piccolo Labrador è una delle altre cose che mi liquefà il cuore nel petto. Lo fai con la stessa spontaneità di un bambino. Cerchi le mie mani, te le metti in faccia, e hai le tue perennemente addosso a qualcosa di me.
Ti guardo e benedico ancora ogni giorno la mia empatia, quel pezzetto di cervello inconsapevole che ha intravisto subito la perla che sei, e non ha smesso di dare impulsi a tutto il resto finché non siamo diventati quello che siamo.
La tua sensibilità verso le cose del mondo, la tua capacità di soffrirne, di dire “che bello” ogni volta che il venerdì sera dopo lavoro andiamo a mangiare un panino con la mortadella al tramonto sul lago, quando inizia una pioggia estiva e siamo fuori in giardino a bere una birra.
Che bello.
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man-tenere · 6 months
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io e una galleria di foto tue che dormi su di me. È forse altro l’amore ?
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man-tenere · 7 months
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man-tenere · 8 months
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Ti amo perché così ogni mattina puoi andare nel mondo più forte. Immagino il mio amore come un usbergo che ti protegge dal male del mondo.
Ti bacio gli occhi perché tu possa vedere sempre la bellezza. Benedico le tue labbra baciandole con le mie perché possano esprimersi sempre con gentilezza.
Non ho mai detto un ti amo così. Ma probabilmente è il sortilegio dell’amore stesso. L’inganno per cui pare che niente di simile sia mai esistito prima e mai esisterà poi.
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man-tenere · 9 months
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-“Dai, ora, prima di addormentarti, dimmi una cosa bella che farai domani.”
“Torniamo a casa, ceniamo e andiamo a letto”
-“Un’altra?”
“Domani mattina mi sveglio con te.”
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man-tenere · 11 months
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Le tue mani fanno i nodi con le mie ma dentro ogni nodo si scioglie.
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man-tenere · 11 months
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È il 2 novembre 2023.
Mentre tutto nel mondo ci ricorda ogni giorno quanto l’animale umano sappia essere meschino e bestiale, io mi infilo prima di dormire nello spazio che crei tra il tuo braccio sinistro e il torace.
Qualcuno, nel film che stiamo guardando, dice a Dio in una preghiera le parole “ti prego non portarmela via”, e tu in quel momento appoggi più forte la mano aperta sulla mia guancia, muovendo piano l’indice per accarezzarla.
Quando penso di aver aperto tutte le porte, tu, animaletto dei boschi che sempre sei, aggiungi una nuova cosa ai tuoi gesti. Mi ero ormai abituata a togliere le parole dal tuo love language, quando hai detto per la prima volta la parola “amore” per chiamarmi. Non come la usano tutti, sempre, un po’ a mo di intercalare.
Mi piace perché tu le parole proprio non sei capace di usarle, ma condividi invece, come me, la loro sacralità. E allora amore arriva poche volte, quasi sempre a letto, prima e dopo gli abbracci grandi.
Ci abbracciamo ancora molto, come quando, in questo stesso periodo di due anni fa, passavo sotto casa tua solo per salutarti e stavamo le mezz’ore fermi e zitti così, con i finestrini che lentamente si riempivano di respiro.
Rifiuto ancora le parole stuprate dal mondo dell’amore. Anziché dirti che ti amo, ogni week end ti chiedo “chi è il ragazzo più amato di Verona?”. Di solito in quei momenti hai la testa infilata nel mio collo e mi circondi con le gambe, come un grande koala. Rispondi con la preposizione più egoistica del mondo, io.
Voglio che ti svegli ogni mattina con la sicurezza e la certezza di essere profondamente amato. Credo sia ciò che può salvare le persone, oggi.
La certezza di essere profondamente amati. L’unica cosa che salva dalla morte.
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man-tenere · 1 year
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Sunday Oct.1 felt like summer aww
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man-tenere · 1 year
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Stiamo prenotando le ultime cose per il nostro viaggio in Portogallo. Con i 30 ho scoperto la nascita di questo nuovo bisogno di programmi (leggi: certezze).
Troviamo tutto quello che ci mancava, confermiamo anche le ultime due strutture dove alloggeremo in Algarve. Io feliciona, tu sembri un po’ spento.
“Non sei contento che abbiamo prenotato tutto? Che andiamo in vacanza?”
Corrucci la fronte, abbassi lo sguardo, mentre dici “Lo sai che ci metto un po’ con i cambiamenti di spazio e tempo, anche temporanei.”
Sorrido, sciolta come sempre dalla dolcezza di quell’espressione da bambino sperduto. Mi alzo dalla sedia per avvicinarmi, passarti una mano tra i capelli, e darti un bacio.
“Hai ragione amore, lo so.”
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man-tenere · 1 year
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man-tenere · 1 year
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È il 19 maggio 2023. Ci svegliamo ancora insieme, molto più spesso di quanto abbiamo mai fatto.
Non facciamo più l’amore proprio ogni volta, però tu mi prepari sempre il caffè, e io ora riesco a guardarti bene, mentre mi apri gli occhi vicino la mattina. Quando esco di casa prima di te - il contrario succede raramente - mi siedo ancora qualche minuto dal tuo lato del letto ad accarezzarti la testa. Tu a volte fai finta di dormire ancora, altre volte ti giri con la testa verso il mio avambraccio e come un gatto strofini il naso e la guancia sulla mia pelle. Poi ti bacio sulla fronte ed esco.
Si sta piano piano configurando il nostro posto nella vita dell’altro, oltre a quello nel letto. Sembrerebbe che io sia la parte solitamente considerata maschile nella coppia, almeno per quanto riguarda la gestione ordinaria degli impegni - spesa, cene, eventi con amici, vacanze, spostamenti vari. Non mi dispiace. Pensavo di essere un disastro totale come adulta e invece sto scoprendo di poter migliorare lato efficienza la vita di un altro adulto.
Spesso la tua disorganizzazione mi manda fuori di testa, ma veloce come arriva passa, non appena posi quei tuoi occhi da bimbo sperduto sui miei. Mi aprono una voragine di dolcezza quasi materna. Comprendo esattamente l’utilizzo della parola “sciogliersi” quando viene messa nel campo semantico dei sentimenti. Sento tutto dentro che si liquefà e si allarga. D’altra parte tu sei un buon ghiacciolo, e io un tortino ardente. Ma se nella realtà è il primo a soccombere, tra noi succede che io riequilibrio la mia temperatura, e tu ti scaldi un po’.
Quel tanto che basta per farci ancora finire a scopare in bagno, e ad addormentarci la sera in quelle posizioni assurde, legate, che possono tenere solo le persone che si amano.
E mi ritrovo ad avere un repertorio delle tue foto mentre dormi. Dio, quando dormi.
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man-tenere · 1 year
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man-tenere · 2 years
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È il 31 dicembre 2022.
Ci svegliamo, ti sveglio perché voglio fare l’amore. Tu, poi, mi dici che sei innamorato di me.
Stiamo un altro poco a letto, mi dici che è ora di una spremuta, che ci fa bene, e me la porti a letto con due biscotti dopo avermi rimboccato le coperte, avermi dato un bacio sulla fronte e avermi detto “tu rimani qua”.
E a me, appena vai in cucina, viene in mente quella frase:
Quando siete felici, fateci caso.
Ci ho fatto caso, animaletto dei boschi mio. Sono proprio felice.
Buon 2023 ✨
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man-tenere · 2 years
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questa cosa dei profumi della pelle mi ha sempre affascinato. Le cose hanno tutte un loro profumo riconoscibile. Il legno, la terra, la benzina, il caffè. In genere, solo i veri amanti - o gli esperti - di un elemento riescono a riconoscere il profumo delle sue diverse varietà.
Per un astemio, ogni vino è pressoché identico. Ma un appassionato sa distinguere i frutti, il grado di acidità e di dolcezza, il corpo.
Io, personalmente, sono sempre stata molto sensibile ai profumi della pelle. Ricordo ancora quello del mio primo ragazzo, penso che potrei riconoscerlo, per strada, tutt’oggi, a distanza di anni, sentendolo per strada.
Di alcune persone, il profumo non l’ho mai sentito. E questa cosa, puntualmente, coincideva con una distanza anche sentimentale o fisica.
Il tuo, animaletto dei boschi, lo riconosco come se io fossi un sommelier esperto e tu il mio vino preferito. Non solo riconosco le sue gradazioni a seconda dei diversi punti della tua pelle. Addirittura, ne distinguo le note. C’è qualcosa di lievito, ad esempio. Mela cotta. Leggermente di polvere, sui vestiti.
Proprio stasera, mi hai prestato i tuoi pantaloncini da allenamento, perché io, con la mia solita testa per aria, li ho dimenticati. “Te li lavo e poi te li riporto”, ti ho detto. A casa, più tardi, ho sorriso accorgendomi che strofinando una parte del corpo sui tuoi pantaloncini, il profumo della tua pelle si attaccava li. Non è davvero profumo di tessuto, di ammorbidente, è proprio la tua pelle. Ed è stato buffo come strofinando il polso sui pantaloncini si fermasse lì il tuo profumo, mentre sull’avambraccio poco più avanti rimaneva il mio.
Tu non senti gli odori, mi dici sempre. Hai una strana relazione con i tuoi cinque sensi, per molte cose. Odi il sapore del caffè, i rumori forti, e senti pochissimo i profumi. Ma tu, tu sei tutto strano.
Però, hai un profumo buono. Chissà per quanto ancora mi rimarrà addosso.
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man-tenere · 2 years
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tu che senti che ho la punta del naso freddo e avvicini le labbra, e ci soffi sopra piano qualche secondo per scaldarla, finisce di buon grado tra i mei personali piccoli patrimoni dell’umanità.
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man-tenere · 2 years
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Ormai ho imparato a percepirle le crepe nel tuo muro di timidezza.
Come uno scassinatore esperto e attento, con l’orecchio appoggiato sul tuo petto, mentre ti accarezzo piano, sento il “clac” di una delle serrature che si apre, da qualche parte dietro quella parete dura.
Ne ho aperta una quando qualche settimana fa abbiamo fatto l’amore in quel modo così caldo che sembrava di essere dall’altra parte del mondo. Un’altra quando abbiamo ascoltato insieme quel podcast sulla salute mentale, con la pioggia fuori, e ti ho detto che con me non dovrai mai fingere di essere qualcosa che non sei. Un’altra ancora quando siamo andati insieme in Arena, vestiti bene, e sotto una luna pienissima e bianca ti ho baciato, tenendoti il viso tra le mani. Una, ieri sera, quando ti sei addormentato in braccio a me stanchissimo, tanto da non riuscire nemmeno a fare l’amore. Dimostrandotelo, che non mi serve che tu sia sempre al massimo. Che con me, non devi essere l’uomo forte a tutti i costi.
Prima o poi la aprirò, quella porta. Mi aspetto di trovare un disastro, insieme a quel grande tesoro che sembra promettere la tua anima. Ma ti prometto, che lo prenderò tutto lo stesso.
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