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"Io non ho mai avuto problemi con le droghe. Ho avuto problemi con la polizia."
Keith Richards
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Dio esiste e continuiamo ad ammazzarci, pensa che culo!
Dio deve cedere però il passo ai cazzacci nostri, perché l’economia è la divinità più adorata. L’economia è una roba complessa e gli interessi sono talmente incrociati che non è raro che qualcuno venda un veleno che sarà destinato a bere.
Quando nel 2023 era già iniziato il massacro dei palestinesi ad opera dell’attuale governo israeliano, le nostre finanze hanno avuto tra gli altri un piccolo incremento. 13 milioni di euro è ciò che Israele ha pagato per acquistare armi prodotte da noi e destinate a distruggere i territori occupati da decenni contro l’apparente volere di tutta la comunità internazionale.
Non serve nessuna parola, nessun appello, nessun sostegno o rigetto di quella politica quando i fatti parlano così chiaro: la nostra nazione ha direttamente sostenuto i massacri della striscia di Gaza. Di tutte le raccolte firme, concerti, spettacoli pro-Palestina si può fare un falò, non servono a un cazzo, il potere della parola è annullato.
Che il marcio di tutta questa situazione stia nel sistema economico che tutti sosteniamo è più che evidente, come è evidente che non stiamo rinunciando a nessun interesse personale il cui costo è lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Questo ci costringerebbe a fare una marcia contro noi stessi e lo troveremmo ridicolo, quando invece riteniamo una cosa seria produrre armi di distruzione di massa e anche i sindacati lo pensano!
Anche lo schieramento tifoso a favore o contro questa o quella nazione è ridicolmente tragico, perché non fa che alimentare i rigurgiti nazionalisti che tanto vanno di moda; perché sono le nazioni il vero problema, sono i confini decisi da pochi gruppi di affaristi nei secoli passati al cui disegno ci pieghiamo proclamando le nostre puttanate patriottiche. È ormai evidente a tutti che le nazioni sono la creazione della guerra e che dietro qualunque inno si nasconde una sola cosa: lo sfruttamento del territorio e degli esseri umani per il guadagno di una manciata di famiglie nel mondo.
Questo fa sì che i detrattori d’Israele che, sia chiaro, è uno Stato che fa del terrorismo la propria forma di difesa; questi detrattori, dicevo, rimuovano bellamente il fatto che il 7 ottobre del 2023, dalla striscia di Gaza è partito un attacco vile contro persone inermi, attacco che ha massacrato 1200 civili israeliani e fatto molti prigionieri ed è stupido pensare che quello non sia un atto di guerra.
Il fatto poi che la risposta d’Israele sia sproporzionata, così come le forze in campo sono sproporzionate, dimostra ulteriormente che Hamas sia il cancro che ha ucciso la Palestina, usando e continuando a usare e anzi provocando le morti di persone innocenti della loro stessa nazione per scuotere il mondo e come la via del dialogo, così faticosamente ricercata da palestinesi e israeliani di buona volontà sia stata sabotata da stronzi di ambo le parti.
È il periodo in cui gli stronzi vincono e si beano della distruzione da loro creata, distruzione finanziata dagli Stati Uniti d’America che forniscono, insieme alla Germania che lo fa per pagare il senso di colpa, il 95% degli armamenti di ultima generazione ad Israele mentre tagliano i fondi alle università e della quale anche noi vogliamo mangiare la nostra fettina di torta.
Non contro Israele dovete protestare, Israele non vi s’incula nemmeno di striscio, ma contro il governo italiano complice fattivamente di questo massacro per non aver vietata immediatamente la vendita di armi a nazioni in guerra. Questa sinistra così inerme, così alla ricerca delle solite battagliette da cortile, invece di chiedere al governo di rendere conto, di rispondere, invece di piagnucolare contro una presidente del consiglio a cui non frega un cazzo del dialogo democratico, avrebbe dovuto da subito pretendere le dimissioni in massa di tutto il governo, pretendere la cessazione della compravendita di morte, il riconoscimento dello Stato della Palestina (ma questo dal 1948!), avrebbe dovuto pretendere da subito di andare a nuove elezioni.
Ma, si sa, la politica è il veicolo dell’economia ed è la patria dell’intreccio e poi va a finire che chiedi a uno di dimettersi e dopo tocca a te.
Natalino Balasso
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