Tumgik
matemar-blog-blog · 7 years
Photo
Tumblr media
Cronache Marchiane turned 8 today!
0 notes
matemar-blog-blog · 10 years
Text
#Maturitag - Un anno dopo
L'anno scorso, di questi tempi, ero commissario esterno agli esami di maturità, in sostituzione di una collega. Durante la prima  riunione mi nominarono segretario (chiamato anche gergalmente cireneo, ossia colui che aiutò Gesù a portare la croce), quindi dovetti sorbirmi la stesura di tutti i verbali di tutte le sedute. VI assicuro che non è divertente. Così, un po' per sfogarmi e un po' per raccontare, in modo scherzoso e ironico, il "dietro le quinte" della maturità, lanciai un hashtag (#maturitag) che raggruppava tutti i miei tweet sull'Evento. 
Non potendolo raccontare per quest'anno, dato che mi hanno escluso dalle convocazioni (un po' come Giuseppe Rossi), ve li ripropongo, sperando di strapparvi qualche risata. 
17 giu 2013
Il numero di cellulare della presidente inizia con un doppio zero, che probabilmente significa licenza di uccidere
La differenza tra uno scrittore e un segretario verbalizzatore è che il secondo spera che le sue opere non vengano mai lette
18 giu 2013
Dichiarò ufficialmente conclusa la riunione preliminare. Durata prevista: 3 ore. Durata effettiva: 11 ore
e il profondo senso d'invidia per (quasi) tutte le altre commissioni d'Italia, che oggi sono rimaste a casa
Stavolta nessuna emittente ha trasmesso "Notte prima degli esami". Un segno di maturità della tv nostrana
Per la prima prova, il candidato può scegliere: tema, saggio breve, analisi del testo, articolo di giornale, partita a Ruzzle
19 giu 2013
Prima prova. La maggior parte degli esaminandi ha scelto la tipologia EP (esco prima) 
L'unico tema di attualità assegnatoci dalla prof d'italiano del liceo s'intitolava "Perché Dante è ancora attuale?"  #amarcord 
Uno dei 35 saggi nominati dal governo è alto 1:63. Il saggio breve
Realizzo solo ora che gli esaminandi del 2013 sono nati nell'anno della mia maturità. Ovvero, quando Dante era attuale
20 giu 2013
La Presidente mi telefona alle 8 a.m, chiedendomi di aiutarla a fronteggiare una grave emergenza. E io mi sento un po' Jack Bauer
Il verbalizzatore è l'unico sceneggiatore che scrive la trama solo dopo aver visto il film 
21 giu 2013
perso tra griglie di valutazione più complicate delle prove e verbali di riunioni la cui stesura dura più delle riunioni stesse
 22 giu 2013
Primo giorno di pausa per i commissari. Oggi si va a caccia di studenti che bighellonano invece di stare in casa a studiare
23 giu 2013
Questa potrebbe essere una mia esaminanda! pic.twitter.com/E6J6nixiwY
24 giu 2013
per i commissari inizia la maratona per la terza prova d'esame: ritrovo alle 7:30
Non sono usciti i voti degli scritti, ma ho già visto piangere 3 maturande. La prima dopo l'estrazione della lettera per l'orale
"Prof, zero posso considerarlo un numero?". Avrei voluto rispondere: "Sì, ma potrebbe essere anche un voto", ma mi sono trattenuto 
nonostante i 7 anni di condanna, vedrete che passerò più tempo io recluso a scuola per correggere e verbalizzare che B in galera (era il giorno della condanna di Silvio Berlusconi, nda)
COROLLARIO DELLA LEGGE DELLE CODE: l'altra commissione d'esame è sempre più veloce
25 giu 2013
Abolirei l'esame di Stato solo per l'abnorme spreco di carta che esso genera
(e non mi riferivo alle prove scritte. Almeno non a tutte)
e stasera arrivava la telefonata fantozziana della Presidente che invocava il mio aiuto. Stranamente non giocava la Nazionale
26 giu 2013
domani iniziano gli orali. L'unico consiglio che mi sento di dare ai maturandi è questo: filate a letto, che è tardissimo!!!
 27 giu 2013
Primi orali e primo giorno di torte preparate dalle commissarie
Candidata si presenta con una mazzetta di dollari (finti). Tentativo di corruzione? No, mappa concettuale sulla crisi economica.
"Ungaretti ha influenzato il mio modo di esprimermi" "Ah, scrivi poesie?" "No, trucco auto. Son appassionata di tuning"
Una candidata porta il '68, Kerouac e la beat generation, mentre io non potevo spingermi più in là di Carducci. Invidia.
 28 giu 2013
il vantaggio di avere tecnica fotografica tra le materie d'esame è che prima o poi sfoglierai una tesina con le pin-up 
Presentarsi sicuri di sé al colloquio non significa bere dalla mia bottiglietta d'acqua senza permesso. Non tutti l'han capito.
diffidate SEMPRE dai commissari che esordiscono con "Ti faccio una domanda brevissima". Potrebbero chiedervi l'intero programma
Guernica. "Nel quadro il toro è un segno di?". Candidato ammutolito. Io avrei voluto rispondere "di terra", ma mi son trattenuto
Titolo di tesina: "La follia è in ognuno di noi". Mancava il sottotitolo: "Ed è meglio che ci resti almeno per la prossima ora"
È più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago, che matematica entri in una tesina
 29 giu 2013
Questa settimana mi son alzato alle 7 a.m. tutti i giorni. L'ultima volta successe, credo, nel 1994
Oggi le torte a disposizione della commissione erano due: una dolce e una salata. Di conseguenza son diventate due anche le pause
In italiano ho portato Joyce". E' un aforisma sulla paradossalità delle tesine, tratto dalla raccolta "Ossimori di seppia"
Più prolissa è la domanda,più telegrafica sarà la risposta. Si deduce dal possesso palla:più parla il prof, meno parla l'allievo
Ho incontrato commissari di scuola marzulliana,che all'orale si fanno le domande e si danno le risposte. E il candidato annuisce
 01 lug 2013
Sapere che studenti molto dotati non proseguiranno gli studi per ragioni meramente economiche mette addosso molta tristezza
"Chi è il personaggio in foto?" "Non so" "E' Mussolini!" "Davvero? Lo ricordavo più vecchio" I miracoli del Photoshop di regime
Piovono prosecchi
A volte mi chiedo se l'attitudine ad andar d'accordo con colleghi che si odiano reciprocamente farebbe di me un buon politico
Dopo il diploma c'è chi partirà per il Canada e chi per Londra.Ai miei tempi, invece,non ci si spingeva più in là di Sottomarina
Se l'esaminando è agitato, lo tranquillizziamo offrendogli un bicchier d'acqua. Con l'invito a non perdersi, in quel bicchiere
1 note · View note
matemar-blog-blog · 12 years
Text
Detachment - Il distacco
Recensione di "Detachment" (di Tony Kaye, con Adrien Brody, James Caan, Marcia Gay Harden, Christina Hendricks) 
file://localhost/Users/marco/Desktop/detachment.jpg
Il mondo della scuola è stato spesso portato sul grande schermo, perché è un tessuto sul quale s’intrecciano quotidianamente diverse storie interessanti, con tutti i problemi legati a quell’età critica chiamata adolescenza. Dai disciplinatissimi college inglesi in cui tutto (apparentemente) funziona (come “L’attimo fuggente” ) alle chiassose scuole medie delle banlieu parigine (come “La classe”), il rapporto docente-allievo è stato raccontato in molteplici forme, e “Detachment” aggiunge un nuovo tassello al mosaico. 
L’azione si svolge in un istituto della periferia di New York, in cui gli alunni sono perlopiù maleducati, violenti, irrispettosi, offensivi e sboccati; in cui i genitori, anziché collaborare, accusano il corpo docente di non saper educare i propri figli; in cui gli insegnanti devono possedere un forte autocontrollo ed eventualmente una buona dose di ironia. E’ questo lo scenario nel quale si inserisce il professor Henry Barthes (uno straordinario Adrien Brody), cresciuto tra le macerie di una famiglia sfasciata, che deve badare a un nonno agonizzante e che s’imbatte in personaggi alla deriva anche al di fuori del contesto scolastico (come la baby prostituta ospitata per preservarla dalla violenza dei clienti). A differenza degli altri film di genere, qui il protagonista è un supplente, che quindi potrà svolgere il proprio mestiere solo per un tempo determinato. Questa sua condizione di precariato non è il risultato dell’impossibilità di trovare un posto fisso (perché il lavoro non gli manca mai, beato lui), ma da una scelta consapevole, seppur sofferta. E’ proprio in virtù di questo suo “distacco” (emotivo e sentimentale) dalla realtà che Henry intende svolgere la propria missione di insegnante-educatore. Lo fa senza cercare lo scontro frontale con gli alunni più turbolenti, ma ascoltando e osservando con attenzione quel che avviene all’interno della classe, senza cadere mai nelle provocazioni. Memore della propria infelice infanzia, egli intende comunicare agli allievi, che, anche quando l’ambiente in cui si cresce sembra prospettare un futuro ai margini della società e ai confini della legalità, esiste sempre una via d’uscita. Bisogna saper cogliere gli aiuti offerti dall’esterno, ma infine si deve trovare un appiglio dentro se stessi.
In sintesi: se ci si lega troppo a una persona, si rischia di sbandare nel momento in cui questa persona si dovesse allontanare. 
Ma è davvero possibile lavorare proficuamente in un contesto sociale problematico mantenendo un distacco emotivo assoluto? La domanda resta aperta. 
I personaggi di contorno sono ben delineati, dall’attempato farfallone James Caan alla paziente Lucy Liu, dalla rossa Christina Hendricks alla preside frustrata Marcia Gay Harden.
Infine meritano una menzione d’onore i deliziosi siparietti a disegni animati (sulla lavagna) che illustrano le varie scene.  
0 notes
matemar-blog-blog · 14 years
Text
odiate qualcosa/qualcuno con tutta l'anima?
i cinepanettoni, e il fatto che la gente vada a guardarli.
chiedi al mio cervello ciò che vuoi, ma ricorda che al cuor non si domanda
0 notes
matemar-blog-blog · 14 years
Text
Dimagrire bevendo una tisana. Digiunando 3 mesi.
Le mail che ricevo quotidianamente
Ciao MARCO,  mi chiamo Maria Teresa. ho deciso di contattarti per rendere noto a quante più persone possibili quello che ho scoperto recentemente dopo anni di ricerca e di prove su me stessa per seguire le ultime diete di moda e trattamenti per perdere peso. La verità è che le diete servono solo a farti perdere peso finchè le segui, ma poi riachisti tutti i chili persi con gli interessi. lo so cosa stai pensando:ecco un'altra vendita, pensi che io sia un'imbonitrice? eh eh eh .... assolutamente no.... quello che sto per rivelarti, l'ho scoperto leggendo e studiando e facendo ricerche in 4 lingue diverse.... italiano ovviamente, inglese, spagnolo e portoghese... più approfondivo le ricerche e più mi entusiasmavo.... voglio mettere alla tua conoscenza un semplice e facile metodo per perdere peso...questo metodo non è pubblicizzato perchè non costa quasi nulla... le società farmaceutiche non pubblicizzano questo metodo perchè costa poco e non le fa guadagnare.... è un piccolo segreto custodito con cura e viene da un luogo remoto nel mondo. se hai un pò di tempo ti spiegherò che scoperta ho fatto per combattere il mio continuo problema del sovrappeso... Avevo quasi deciso di accettare la mia condizione di obesa e metterci una pietra sopra....quando ho scoperto che: alcune tribù dell'amazzonia hanno in quasi ogni villaggio uno o più centenari? ora dirai ...cosa? si, esatto! non è difficle trovare tra di loro persone con oltre cento anni...incredibile vero? e non è tutto qui... praticamente nessuno di loro è in sovrappeso.... questo anche mi ha fatto alzare il livello di attenzione... inoltre alcune malattie come i tumori sono praticamente sconosciute.... questo nonostante le loro terribili condizioni igieniche.... pensi che questo dipenda dalla loro dieta? E' quello che ho pensato anch'io all'inizio....poi ho scoperto che tutti gli indios guaranì, questa è la tribù degli indios dell'amazzonia di cui sto parlando... bevono tre volte al giorno una tisana che chiamano tererè...in lingua guaranì. il nome della tisana in spagnolo è: ouro verde. ho voluto approfondire...e adesso ti dimosterò perchè la tisana degli indios guaranì ha veramente queste proprietà particolari... ...ok...ora penserai....bella scoperta....però...se non è possibile avere questa tisana, cosa importa? ..alt..non ho detto che non è possibile...ho detto che le erbe devono essere importate poichè non crescono in Europa.... Ho perso 12 kg in 3 tre mesi bevendo la tisana per tre volte al dì. e non ti ho detto ancora la parte migliore...... oltre a bere la tisana...non ho modificato le mie abitudini alimentari.... ho continuato a mangiare quello che più mi piace.... questa tisana ha delle proprietà eccezionali... C'e' solo un sito web da cui ho acquistato e mi ha fornito la vera tisana degli indios: http://news.miadieta.it/inxmail8/d?uiw6cw0hmgun0000d000k27y58 clicca qui sotto per conoscere le modalità di spedizione ed i costi. http://news.miadieta.it/inxmail8/d?uiw6cw0hmgun0000d000k27y58 sono certa che mi ringrazierai ed in caso non ne sarai soddisfatta, potrai rendere i prodotti ordinati e ricevere il rimborso per intero della cifra spesa. fatti furba anche tu! Ciao, Maria Teresa
2 notes · View notes
matemar-blog-blog · 14 years
Text
name your 5 favorites tv shows (70's, 80's and 90's don't count)
1) Indietro Tutta 2) Mai dire Banzai 3) Quelli che il calcio (quello di Fazio e Bartoletti) 4) Blu notte 5) Quark
chiedi al mio cervello ciò che vuoi, ma ricorda che al cuor non si domanda
0 notes
matemar-blog-blog · 14 years
Video
vimeo
Logorama. Pubblicità non occulte. Merita 16 minuti del vostro prezioso tempo.
0 notes
matemar-blog-blog · 14 years
Video
youtube
Sinistra-odio, destra-amore. In esclusiva, il video che ha folgorato S.B.
0 notes
matemar-blog-blog · 14 years
Text
Appunti disordinati sulla twitcenagiappo
Ventisei febbraio duemiladieci. Una data per me significativa. Una doppia esperienza nuova: per la prima volta ho incontrato twitteri che non conoscevo di persona e sono entrato in un ristorante giapponese. Nella mia ultratrentennale esistenza, infatti,  avevo provato la cucina messicana, cinese, greca, indiana, africana, ma giapponese mai. Finalmente mi si è presentata l'occasione di colmare questa grave lacuna (però non ditemi che mi esprimo come un prof).
Innanzitutto i complimenti alla madrina dell’evento, vale a dire @Psylocke_Alex, riuscita nell'intento di radunare ben 16 twitteri dalle province di Verona, Treviso, Padova e Rovigo. Colgo l’occasione per ricordare che Rovigo esiste, e io ne sono la prova. Oppure sono io che non esisto.
Nel pomeriggio io e @scrip stimiamo in un’ora il tempo di percorrenza. Con uno screenshot di Google Maps gli indico dove abito, e fissiamo l’appuntamento alle 20:30. Grazie al nostro pragmatismo senza fronzoli, ci bastano un paio di DM. L'imprevisto, però, è sempre dietro l'angolo. Quando sembrava tutto deciso, leggendo un twitdialogo tra @Psylocke_Alex e @silviaia, decidiamo di anticipare la partenza di 15 minuti. Tuttavia, un’altra fluttuazione quantistica (ma insomma! Non è vero che uso solo termini da prof! Finiamola con questa storia!) la rimandava esattamente di 15 minuti. In altre parole, tutto cambia perché nulla cambi. Era destino. Con il navigatore Tom Tom dell’iPhone di @scrip arriviamo a destinazione spaccando il secondo, posteggiando a 3 metri dal ristorante. Avremmo poi rinfacciato a chiunque quest'episodio durante la serata, a intervalli regolari. Il mito della capitale morale di Twitter va alimentato con simili aneddoti.
Il ristorante si chiama iSushi, e dubito che sia un caso. Chi non fa battute su applicazioni per iPhone non può entrare.
Un paio di ragazze hanno tirato il pacco all’ultimo secondo, ma è noto che in ogni misurazione gli errori casuali sono inevitabili, e bisogna tenerne conto (uffa, no, non mi sto esprimendo come un prof di fisica).
Questo è l'elenco dei partecipanti all'evento epocale. Un parterre de roi di twitteri veneti coi controfiocchi:
@Psylocke_Alex, che compare nel 99,9% delle foto, forse perché scattate dal moroso @Fierociuffo;
@Fierociuffo, che ha scattato foto di gruppo e singole ad ogni partecipante, forse perché nel 99,9% delle pose compariva la sua morosa @Psylocke_Alex;
la mamma di @Psylocke_Alex, che, evidentemente, non si fidava di lasciare la figlia in balia di “gente vicina agli ambienti dei social network”;
@silviaia, ragazza trevigiana con la quale si può scherzare su tutto, eccezion fatta per la  somiglianza del suo avatar con Arisa;
@damianoide e @luissteam, due simpatici fratelli troppo juventini. Il primo, grazie alle sue frequenti scorribande in terra cinese, sembrava nato per nutrirsi con le bacchette, mentre il secondo sembrava giocasse a shanghai con il sushi;
@giovencato, che ha stampato l’avatar di ogni twittero, giocando a “Indovina chi?” durante la distribuzione. Per la cronaca, mi ha beccato subito;
@SuniBu, che nutriva dubbi sulla mia esistenza;
@TheEthicOne, al quale avrò chiesto di ripetermi il nick una cinquantina di volte;
@janov, col quale ho condiviso qualcosa di reale (una barca con 30 porzioni di sushi e un’insalata di pesce), e non virtuale (link, foto o video). L’ordinazione, però, è stata tutt’altro che semplice;
@alexgt78, che dopo il successo della sua imitazione di Silvio Muccino ha deciso di metterlo come profile pic. Ma dovrebbe guarire;
@lock_groove e @Lunatic_Hatter, i più giovani del gruppo, che si son divertiti a (s)parlare dei loro prof di matematica e fisica di fronte a un prof di matematica e fisica. Son soddisfazioni;
@vanooger, l’unico studente universitario obbligato a twittare durante le lezioni, ideatore della teoria della penna di Lost e della teoria dell’orologio rotto per rimorchiare. Il giovanotto è volubile: traviato da @TheSleepyMist ha deciso di tifare Inter. E il giorno dopo ha scelto SPONTANEAMENTE di followarmi;
@scrip, che ha voluto dimostrare di non possedere solo maglioni a righe.
il sottoscritto, al secolo @MateMar, che prima di partire era roso dai dubbi: “Mi si nota di più se vengo e mi metto in un angolo o se non vengo proprio?”. La sua destrezza nel maneggiare le bacchette faceva invidia solo a @luissteam.
Il momento dell’ordinazione è stato il più drammatico, perché nessuno dei miei vicini intendeva fare il primo passo; si aspettava che il primo ordinasse per rispondere, in coro: “Quello che ha preso lui”. Alla fine io e @janov abbiamo optato per una barca mista di sushi, copiando spudoratamente dai fratelli @damianoide e @luissteam, (anche se la stazza del loro natante sovrastava la nostra di 10 porzioni) e un’insalata di pesce. Da bere birra e sakè.
Si riconosce una twitcena dalla presenza massiccia di iPhone sui tavoli, oltre al megacellulare/laptop con Windows Mobile di @giovencato, ostentato con orgoglio. Inoltre, mentre durante una normale cena chi si azzarda a usare il suo smartphone viene puntualmente richiamato e bollato come cafone, qui succede esattamente l’opposto. “Dai, twitta, posta una foto, fai qualcosa!“ è la frase più usata dai commensali, molto più di “buon appetito” .
Le chiacchierate su Lost e le luci cangianti creano un’atmosfera senza tempo (come nell’orologio di @vanooger), e la mezzanotte, ora di chiusura, arriva in un lampo.
Il cameriere/proprietario/cassiere/cuoco del ristorante si era eclissato ormai da 3 ore. Per farlo riapparire ci è voluto il crollo dell'attaccapanni con tutti i nostri giubbotti. In quell'occasione la proverbiale perfezione di tutti i prodotti del Sol Levante è clamorosamente venuta meno. Io credo di aver individuato il bug. A mio avviso l’aver appoggiato due cappotti sullo stesso appendino (il mio e quello, non a righe, di @scrip) ha creato una perturbazione imprevista nel perfetto schema nipponico, facendo collassare l’intero sistema. In Giappone nessuno si sognerebbe di mettere due cappotti sullo stesso appendino. E’ per loro inconcepibile.
Tumblr media
Il conto non mi sembra salato: solo 10€; poi esco e scopro che @janov, che ha le mie stesse portate, ha pagato 50€. In un raptus di generosità gli elargisco un conguaglio di 20€.
Dopo i saluti finali, io e @scrip ci avviamo verso Rovigo, sempre più convinti che la nostra città abbia proprietà simili all’isola di Lost: è sospesa in un uno spazio-tempo indefinito e oscillante, e la nebbia la rende invisibile agli Others. Poi ci si ritrova ancora tutti insieme, a twittare e commentare le foto.
Alcune immagini della serata: http://www.flickr.com/photos/psylocke_alex/sets/72157623516602890/
Se non trovate nessuna mia espressione facciale decente, è perché non ce ne sono.
1 note · View note
matemar-blog-blog · 14 years
Text
Il suo Avatar
A due settimane dall’uscita nelle sale in Italia, su Avatar è stato detto e scritto di tutto, per cui queste mie impressioni non aggiungeranno molto a ciò che è stato sviscerato da tutti i mass media. Leggendo le recensioni e le opinioni degli utenti di blog e social network, pare che le reazioni della maggior parte degli spettatori siano state positive. Non potrebbe essere altrimenti, dato che ogni record d’incasso nella storia del cinema sta per essere polverizzato. Il successo di pubblico, però, non sempre va a braccetto con l’approvazione unanime della critica; anzi, spesso succede esattamente il contrario. I commenti negativi che ho letto più di frequentemente sono i seguenti: “la forma prende il sopravvento sulla sostanza”, “la trama è debole”, “è copiato da Pocahontas”, “incita alla violenza (?)” , “sono quasi 3 ore di piacevole intrattenimento, ma non c’entra nulla con il cinema vero”. Io ritengo che non si possa giudicare un film senza vederlo, perché l’idea che ci si fa leggendo articoli e guardando i trailer non sempre collima con la propria valutazione personale. Una delle rarissime eccezioni è rappresentata dai vari “Natale a x”, che non guardo da almeno 15 anni, ma sono strasicuro di non essermi perso nulla. Sfido chiunque a smentirmi. Prima di dare il mio giudizio, chiarisco alcuni punti. Non mi piacciono i film basati esclusivamente sugli effetti speciali (come “Independence Day” ), preferisco di gran lunga trame più articolate, con un’introspezione psicologica dei personaggi, con un montaggio ben costruito, con una buona recitazione. Insomma, un film deve lasciarmi dentro qualcosa, avere un significato; non dev’essere un “pop corn movie”, cioè un film usa-e-getta, (dove “usa” spesso si scrive “U.S.A.”) il cui unico scopo è di intrattenere e divertire la platea). Buona parte delle mie pellicole preferite sono ignote al grande pubblico pagante (dai “cinepanettonari”, per intenderci), e vengono di norma proiettate in qualche oscura monosala di provincia, nell’ambito di una rassegna di cinema d’essai, con un’unica proiezione. A Rovigo il solo cinema sopravvissuto in centro città ha chiuso i battenti giusto un anno fa. Tira una brutta aria per lo zoccolo duro dei cinefili polesani. Fatte queste premesse, sarebbe fin troppo facile per me bollare Avatar come il solito blockbuster americano, zeppo di effetti speciali quanto povero di contenuti, e schierarmi con la ristretta minoranza dei detrattori. Invece, una tantum, sto dalla parte della massa. Ne spiego le ragioni. La storia ormai è nota, e non starò qui a ripeterla. E’ stato detto che Avatar è “una gioia per gli occhi”. Vero. Verissimo. Non si può rimanere indifferenti al fascino del 3D. Il punto è che la tecnica usata non rappresenta un mero esercizio di stile, che suscita un divertimento effimero, evaporando non appena si esce dal cinema. Proviamo a riflettere sul significato etimologico del termine “avatar”. Riporto la definizione che ne dà l’immancabile Wikipedia: “La parola, che è in lingua sanscrita, è originaria della tradizione induista nella quale ha il significato di incarnazione, di assunzione di un corpo fisico da parte di un dio (Avatar: "Colui che discende"): per traslazione metaforica, nel gergo di internet si intende che una persona reale che scelga di mostrarsi agli altri, lo faccia attraverso una propria rappresentazione, un'incarnazione: un avatar appunto.” Dal momento in cui indossa gli occhiali, lo spettatore viene coinvolto in prima persona nella scena, viene sbalzato al di là dello schermo, ed è come se fosse trasportato tra i Na’vi (gli abitanti del pianeta Pandora). E’ questa la forza trascinante del film: mentre il corpo dello spettatore se ne sta seduto sulla poltroncina, un suo alter ego, alla pari del protagonista, esplora un pianeta ancora sconosciuto. Certo, l’ interazione tra pubblico e attori è “virtuale” e non “reale”, come in “Last action hero” o “La rosa purpurea del Cairo”; lo spettatore assiste agli eventi senza poterli modificare, ma vivendoli quasi in prima persona. Il film, inoltre, induce una riflessione su corpo e spirito: l’anima del protagonista trasmigra di continuo dal suo corpo umano a quello di un avatar, fino a riconoscere come “suo” quest’ultimo. Per quanto riguarda la trama, si può leggere in filigrana una facile critica all’avidità della razza umana, interessata unicamente ai beni materiali (il preziosissimo minerale unobtamio), in contrapposizione alla purezza dei nativi di Pandora. I Na’vi vivono in armonia con la Natura, la sanno ascoltare e la sanno rispettare, e hanno intessuto una fitta rete di relazioni (link) con ogni essere vivente, dagli insetti luminescenti agli alberi giganteschi. Non credo, pertanto, che il film sia bello perché la forma diventa sostanza. Sarebbe come giudicare un libro dalla copertina e dalla qualità della carta. Piuttosto è più corretto dire che forma e sostanza si fondono fino a diventare un oggetto unico, inscindibile. Non si può parlare dell’una senza menzionare l’altra. La descrizione grafica del pianeta Pandora, ad esempio, è da antologia. Ci si muove in tutte le direzioni: dal basso della foresta, all’alto delle montagne volanti, fino a perdere la visione d’insieme e a non capire dove ci si trova. Altri pianeti in altri film di fantascienza sono stati rappresentati e descritti, ma mai così a tutto tondo. Sul significato antimilitarista ed ecologista, la distinzione tra umani cattivi e alieni buoni è fin troppo marcata. L'uomo intende colonizzare il nuovo pianeta e sfruttarne i giacimenti del preziosissimo minerale unubtamio. Esplicito è anche l’omaggio a tutti i film western di taglio revisionista (come “Un piccolo grande uomo” o “Balla coi lupi”), in cui i pellerossa risultano vincitori morali, e in cui il mito della frontiera viene fatto a pezzi. Infine, sì, gli effetti speciali sono spettacolari; in particolare ho apprezzato la raffigurazione di oggetti incorporei, come le mappe olografiche nella base dei marines, o il fumo, l’acqua, il fuoco, i pollini. E’ stato detto che questo film cambierà per sempre la grammatica del cinema e il modo di guardarlo. Io invece credo che i film d’autore continueranno a esistere, pur senza ricorrere alle mirabilie della tecnica digitale 3D, e che di pari passo usciranno pellicole senza alcun significato, ma ben curate sotto l’aspetto estetico. Per concludere, credo che Avatar valga il prezzo del biglietto, e non dovrebbe scontentare nemmeno i palati più fini. Non è un capolavoro assoluto, ma poco ci manca. Cameron sta per sedersi per la seconda volta sullo scranno del re del mondo. Speriamo non si monti la testa. Voto: 9
1 note · View note
matemar-blog-blog · 14 years
Text
formspring.me
Il numero zero è pari o dispari?
è pari, perché è divisibile per 2.
chiedi al mio cervello ciò che vuoi, ma ricorda che al cuor non si domanda
0 notes
matemar-blog-blog · 14 years
Text
formspring.me
Ma i tuoi studenti imparano la matematica ridendo, o hai una doppia personalità e in classe sei spietato?
alle mie lezioni si respira un clima di terrore solo quando tiro il dado a 30 facce per estrarre gli interrogati. Ma lo spietato non sono io, è il mio assistente Mr. Hyde.
chiedi al mio cervello ciò che vuoi, ma ricorda che al cuor non si domanda
1 note · View note
matemar-blog-blog · 14 years
Video
vimeo
Stop-motion and morph-motion
2 notes · View notes
matemar-blog-blog · 14 years
Video
youtube
Ferrara - Maifredi 0 - 3
0 notes
matemar-blog-blog · 14 years
Text
formspring.me
E' colpa del precedente Governo?
le colpe vanno equamente ripartite tra il precedente governo e l'attuale opposizione. Me l'ha detto Silvio.
Ask me anything
0 notes
matemar-blog-blog · 14 years
Text
formspring.me
Qual è il piatto preferito che ti fa tua madre?
i tortellini di zucca, che ho mangiato solo a Natale, perché li hai portati tutti a Padova :-)
Ask me anything
0 notes
matemar-blog-blog · 14 years
Text
formspring.me
e se invece ti dicono che il quaderno l'ha mangiato il cane, ti fidi o chiedi un referto del veterinario?
chiedo al veterinario se il cane soffriva di calcoli e se aveva troppi radicali liberi.
Ask me anything
0 notes