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Allora beh.. odio le persone che urlano, quelle che mi danno torto, quelle che mentono, quelle che si arrendono, quelle che non ci riprovano per la paura di fallire, odio quelle che si credono dio sceso in terra, quelle che copiano gli altri solo per farsi fighi ma al contrario amo farmi i film mentali anche se poi sono inutili amo le sorprese dolci ma odio le feste a sorpresa non sopporto quelli che seguono la moda anche se gli fa schifo e odio anche quelli che ti dicono io non sono come gli altri poi invece sono anche peggio. Amo quelle persone che cosi all'improvviso te le ritrovi ad abbracciarle e a non poterne fare piu a meno. Sono una di quelle persone che ha un carattere schifoso che odia tutti giudica tutti nel bene o nel male che è lunatica non sa mai cosa vuole e se la fai incazzare sei morto. Sono anche una di quelle che a volte ci mette un attimo a imparare le cose e altre volte dei mesi. Odio imitare gli altri perche secondo me ognuno deve avere il suo stile. Mi da fastidio quanod le persone fanno vedere che sono incazzate ma non ti dicono il perchè. Ah purtroppo mi affeziono molto e questo spesso è un bel problema. E boh io sono così un po’ timida e forse impaurita dal mondo.

Poi tutti col desiderio di morire ma ripigliatevi.

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Bambini. Quella fase che tutti si aspettano di lasciare indietro il più presto possibile. Per entrare nell’adolescenza; quell’età in cui si pensa di essere grandi, di poter spaccare il mondo con un dito, di poter andare alle feste e bere una vodka red bull senza che ce lo neghino, quell’età in cui fai le cazzate più grandi. Insomma da bambini si sogna tutto questo, ma quando ti trovi in quell’età.. be.. inizi a pensare che essere bambini non era poi cosi male. Vorresti riportare indietro i giorni in cui i tuoi genitori ti tenevano ancora per mano per attraversare la strada, quei giorni in cui non vedevi l’ora di Natale per avere il gioco che mamma e papà ti avevano promesso da gennaio, quei giorni in cui ti addormentavi sul divano e ti ritrovavi magicamente nel letto. Ora invece i bambini non ci pensano più a quelle cose, perché si sentono già grandi con l’iphone a 11 anni, con il tablet, con la wii o la play station; Bruciano la propria infanzia quando è l’età più bella, accorgendosi troppo tardi di quello che si sono persi.

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La vita si diverte a vedermi inciampare in questioni che pensavo risolte.

Antonio Distefano (via briciole-r)