Mario Molinari sulla “Voce di Mantova” presta la sua penna alla presentazione di un libro perduto: Catabasi di Beniamino Dal Fabbro. Critico musicale, artistico e letterario, Dal Fabbro si cimentò in una poesia che raccoglieva gli umori di una sensibilità finissima e sempre avvertita dei risvolti sociali del sarcasmo riservato al potere nelle sue metamorfosi.
Catabasi fu pubblicato da Feltrinelli nel 1969. Ripubblicarlo oggi significa segnalare l'enorme vuoto che si spalanca tra quel tempo e il nostro. Non lo può colmare ma lo indica.
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La nostra sorella maggiore. Edizioni Medusa, coglie le attenzioni di Rai Radio Tre e dell’ottimo Arturo Sàlteri che presenta da par suo La resa dei conti di Roger McGough.
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Sulla “Gazzetta di Parma” di qualche giorno fa Camillo Bacchini ci introduce alla poesia di Mauro De Maria.
Dal lago del cuore, la raccolta che MC-Edizioni, nella collana “Gli insetti”, giunta ormai al quattordicesimo titolo, offre ai lettori di una poesia attenta all’espressione del proprio senza dimenticare i contesti culturali nei quali il linguaggio poetico deve confrontarsi. Un altro esempio di come sia possibile fare poesia all’altezza delle esigenze spirituali del nostro tempo.
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“Agorà” del quotidiano “Avvenire”, grazie alla penna di Simone Paliaga, ha scoperto mercoledì scorso - 10 agosto – il sabba borghese del Père Lachaise. Sulfurea rappresentazione dei vizi e stravizi della borghesia parigina.
Il tratto di Philippe Jullian è corrosivo e dolente insieme. Allude a tutte le decadenze sociali e alla vanità di ogni presa di potere. Dopo il passaggio della livella ogni decoro, ogni status, ogni simbolo della propria condizione sociale diventa derisoria e tragicomica, scheletrica, rappresentazione del nulla alla quale la società, ogni società, soprattutto quella che vanta le proprie supremazie come eterne, è destinata.
La post-fazione è di Pasquale Di Palmo.
Philippe Jullian, Il Circo del Père Lachaise
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Dalla sorella maggiore di MC Edizioni, Medusa, la recensione della raccolta di poesie di Pasquale Di Palmo, direttore della collana di poesia “Gli insetti”.
Continua, anzi, per certi versi si approfondisce, l’interesse dei lettori attenti per la raccolta di poesie di Pasquale Di Palmo, Breviario delle rovine.
È la volta di Elisabetta Monti, per “L’azione”, che in quel “celebra la morte del presente” riassume, icastica, non solo una poetica, quella di Pasquale, ma il suo stesso incedere sulle pagine del libro. E perché no? Nella nostra stessa vita di oggi che per essere tale non riusciamo più neppure a definirla.
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Questa volta è Marco Molinari, sulla “Voce di Mantova” di mercoledì 15v giugno, a recensire Stefano Massari e le sue poesie. Le macchine del diluvio sono sempre attive... si tratta di saperle riconoscere e il linguaggio di Stefano ci aiuta e decifrarne il funzionamento.
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Un cameo di Franco Manzoni su “La Lettura” dedicato alle poesie di Stefano Massari, Macchine del diluvio. Buona lettura.
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Su Macchine del diluvio di Stefano Massari, collana Gli insetti, a cura di Pasquale Di Palmo
la bambina che piove senza pace e aspetta
sulle soglie il gesto di una qualsiasi madre
che confessi tutto il male nostro al mondo
o solo le asciughi il volto o le spezzi
un po’ di pane caldo del mattino di noi
i grandi armati e perdonati pronti a promettere
che ogni cosa verrà generata ancora
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Un libro, Andare a scuola in Purgatorio (e passare gli esami), di Leonardo Lugaresi, e la sua presentazione in un luogo importante della cultura: la Biblioteca Malatestiana di Cesena. Sabato 14 maggio alle 17.
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Fra un po’, nella collana “Gli insetti”, pubblicheremo la riedizione, col corredo di sei lettere inedite e una postfazione di Pasquale Di Palmo, della raccolta poetica che alcuni considerano il capolavoro di Beniamino Dal Fabbro, Catabasi. Beniamino Dal Fabbro, notevole poeta, musicologo – fece epoca la sua sferzante critica di Arturo Benedetti Michelangeli in Crepuscolo del pianoforte – e grande traduttore di Baudelaire, Mallarmé, Flaubert, Breton, Proust, Valéry, Alain e molti altri. Un autore tutto da riscoprire e noi ci proviamo con un suo mirabile libro di poesia...
L’ora legale è illegittima
Bentornata mia sera foscoliana che discendi
per tutti i tuoi gradini azzurri e al giorno
volti le spalle quando il sole te l’impone
e non la stolta legge d’uno stato che sceglie
di violentare l’orologio dei poveri se da questo
deriva accrescimento al portafoglio dei ricchi.
Come ben disse Vigolo alla radio, la notte
non la si può determinare ad libitum
senza un’offesa al sonno umano e ai cicli nostri
corporei: vada giù alla sua ora giusta
di sole il sole e venga su la luna alla sua giusta
ora di luna, e noi tra luna e sole, notte e giorno,
lasciateci filare in equilibrio il canovaccio
di veglia sonno dormiveglia vita e morte.
Le trombe rosa del mattino suonino là dove
la partitura universale esige e i corni viola
del crepuscolo anch’essi non ritardino a bramire
nelle profonde selve.
da Catabasi
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Maurizio Cecchetti e Riccardo De Benedetti su Radio Story Time presentano, in breve, Edizioni Medusa e MC Edizioni.
Maurizio Cecchetti e Riccardo De Benedetti su Radio Story Time presentano, in breve, Edizioni Medusa e MC Edizioni.
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Sull’inserto “Roma 7” del quotidiano “Avvenire” di domenica 8 maggio lo scrittore Eraldo Affinati recensisce la raccolta di poesie Macchine del diluvio di Stefano Massari, appena scelto dal premio di poesia “Europa in versi”, presieduto da Milo De Angelis, come vincitore a pari merito con Pasquale DiPalmo, autore del libro poetico Breviario delle rovine edito da Medusa.
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La nostra collana di poesia, “Gli insetti”, diretta da Pasquale Di Palmo, continua a destare attenzione. Ecco una lunga e colta recensione di Michele Feo del volume Elena Nemesi di Rosita Copioli uscita sulla rivista trimestrale “Il Grande Vetro” (145/2022).
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Memorie fluviali, la raccolta di Isabella Bignozzi, presentata da Giorgio Galli sul suo blog
Tutto è ferita nella poesia di Isabella Bignozzi. Ferita che amore e grazia riparano. La poesia è un tentativo di medicare queste ferite. La stessa professione della poetessa – che è medico – consiste nel riparare ferite. Vivere è farsi male.
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