Tumgik
molecoledielisa · 2 years
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"Non ho mai imparato a dire di no".
Esatto, non so perché c'è voluto tanto per riconoscerlo.
Dire di no mi costa una fatica incredibile ed io, che sono discretamente pigra, mi rifugio spesso nell'assertivita' (passività Eli, passività).
Devo sentirmi al sicuro, per dire di no. Sentirmi accolta, protetta, compresa (o terribilmente stanca) per contestare, negare, argomentare un rifiuto.
Vale lo stesso un po' per tutto; non riesco a rifiutare una tesi, contraddire una teoria.
Così quando mi hai così generosamente spiegato che non ero innamorata di te (non potevo RAZIONALMENTE, hai detto) che erano ormoni, erano molecole, era psicologia (non hai citato la possibilità di una discreta manipolazione) io dentro avevo il vuoto.
Il vuoto nero con un cartello giallo in mezzo:
CAZZO DICI Ma CHE CAZZO NE SAI, SE È LA TUA SCUSA USALA TU, MA A ME NON NE SERVONO E Certo non ne avrei usata una così banale ti prego STAI ZITTO
E invece ho detto (grigio su sfondo bianco)
"può essere"
Sono molti, molti di più i giorni in cui mi sei mancato delle ore che abbiamo trascorso sotto lo stesso CAP; innumerevolmente maggiori le notti in cui mi hai parlato nei miei sogni, delle volte in cui ho sentito la tua voce vera o attraverso una cornetta, ma... tutto può essere.
Non mi sembri uno che ha torto così spesso.
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molecoledielisa · 2 years
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Hai ammesso che non sai cosa hai fatto, per meritare tutto questo amore.
Avrei voluto riuscire a risponderti che non hai fatto proprio niente; che se te lo fossi meritato, non sarebbe amore.
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molecoledielisa · 2 years
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Domenica mattina.
Mal di testa residuale.
Io imbastisco il ragù, Bear Grylls insegna a mio figlio a sopravvivere nella giungla.
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molecoledielisa · 2 years
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Ci orientiamo alla perfezione lungo i sentieri su cui non camminiamo
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molecoledielisa · 2 years
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Memo: comprare un taccuino
Mi capita di soffrire di insonnia, a periodi alterni. Dicono che se non dormi la notte è perché sei sveglio nei sogni di qualcuno; beh, carissimo, chiamami tranquillamente la mattina dalle 8 alle 9, che ne parliamo.
Non ho mai dormito molto, ma dormire troppo poco fa una certa differenza: l'umore, le cellule cerebrali, le occhiaie, il colorito della pelle, i coglioni.
C'è una nota positiva però.
Alle 4 del mattino, quando apro gli occhi vigile come un vigile sotto budget di multe, i pensieri scorrono che è un piacere.
Ricordo i sogni, ricordo ricordi, rivivo a distanza di sicurezza antiche paure, godo di illuminate ispirazioni, straripano le idee e le soluzioni (anche a problemi che non però non esistono, non esistono ancora almeno), mi sovviene quel termine che non mi veniva, ho l'idea la cui assenza mi tormentava.
E quindi l'attimo dopo scatto felina, cerco sul comodino lo strumento per fissare tutto questo, prendere appunti, qualcosa che mi permetta di non mandare un vocale di 8 minuti ad una persona che ho sognato, farcito di tutte le mie visioni e della preghiera di prendersi nota.
Non ce l'ho mai, trovo solo il cellulare, così apro l'agenda ed una luce insopportabile mi effettua una lobotomia istantanea. Quando mi riprendo dallo shock sono già passata dalla fase "ciao amica insonnia, anche stanotte sei venuta a trovarmi, quali pensieri vuoi mettermi un testa oggi" alla fase di odio assoluto verso il mondo; fase che passa prima di tutto dalla consapevolezza che a 34 anni il mio contorno occhi è troppo fragile, davvero troppo fragile per queste cose.
Ergo: mi serve un taccuino, un quaderno, una penna simpatica con delle frasi ironiche, come quelle che ti avevo regalato ma non ti sono mai arrivate.. un parallelismo piuttosto curioso, sotto diversi aspetti.
Un taccuino non mi ridarà un colorito sano, ma i miei pensieri si. E quando la mia insonnia compirà qualche anno, uno psichiatra avrà sicuramente piacere di leggerli.
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