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ninetiles · 19 days
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"Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa" scrisse Rainer Maria Rilke. Ma è davvero così? Cara Maria Rilke io seguo il vento in ogni direzione, ogni giorno e mi sento sempre un po' persa, forse hai ragione. Eppure mi dicono di lasciar andare, di provarci, che arrivo. Il vento è una strada senza confini e con mille possibilità. Che possa funzionare anche così? Troppe domande e poche risposte. Mi sto cercando in ogni angolo dei pensieri, dei ricordi, dei sogni, dei desideri. Mi sento così in difficoltà, che mi viene anche difficile dire la verità a riguardo, perchè so bene qual è la risposta, che dovrei muovermi, che devo fare qualcosa, che se non smuovo io le cose non cambieranno in mio favore.
Ma cosa posso fare con le mie mani? Ogni angolo mi sbatte porte in faccia, forse non le ho provate tutte? C'è qualcosa di cui mi sto dimenticando. So delle mie capacità, vorrei solo non essere l'unica a dargli valore, vorrei crederci di più. C'è qualcosa che mi blocca e non capisco cosa sia e ormai sono quasi 2 anni e mezzo così.
Troverò la risposta tra i fili d'erba mossi dal vento
Stavolta dal mio correre veloce dall'aver trovato la via giusta per arrivare-.
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ninetiles · 6 months
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Foggy sunset at Singing Sands Beach in Tobermory, Ontario, Canada.
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ninetiles · 6 months
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Fortunato o sfortunato chi si innamora degli artisti? Fortunato o sfortunato l'artista che si innamora?
-im.
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ninetiles · 9 months
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Come ho fatto ad andare via? Tu sei casa mia..
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ninetiles · 1 year
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Regalami un po' di sentimenti
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ninetiles · 1 year
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ninetiles · 1 year
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Stra consigliato ! Aspetto altre recensioni! *-* Seguitelo💫
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Il primo libro con il quale voglio accompagnarvi alla lettura è proprio Althénopis di Fabrizia Ramondino.
Althénopis pseudonimo della città di Napoli è l'esordio letterario della scrittrice Fabriza Ramondino pubblicato nel 1981 per la casa editrice Einaudi). Nella prefazione a cura di Silvio Perrella leggiamo del terremoto che aveva investito Napoli in quegli anni, un terremoto che aveva distrutto edifici e persone, le persone camminavano di continuo per fuggire le angosce ''come se volessimo imitare il passo frenetico del terremoto e seguire lo stesso corso dei suoi pensieri''. Nei mesi successivi il terremoto, i cittadini partenopei, che rivivevano un 'eterno 43, ritrovavano nelle parole della scrittrice un porto sicuro nel quale approdare. Il porto sicuro, in senso non figurato questa volta, è per la famiglia della Ramondino, un paesino della Costiera nel quale si trasferiscono per fuggire il terremoto e nel quale si volge la narrazione. Durante le narrazioni diventeranno protagoniste prima una singola figura, poi un singolo luogo senza seguire un reale filo ma adottando più la tecnica del patchwork. la nonna e la madre sono le prime figure a comparire nella narrazione. la prima che emana sensazioni di gioia e abbandono e la seconda che inquieta la scrittrice e i fratelli, sarà infatti proprio la figura della madre a occupare un posto centrale come se fosse una protagonista occulta in quanto non c'è un vero e proprio capitolo dedicato. L'altra protagonista, questa volta esplicitata e ben individuabile è la stessa scrittrice che scopre se stessa sbrogliandosi dalla massa intricata dei parenti: prima provando a relazionarsi con un padre assente e che morirà presto, poi con uno zio estimatore delle lingue e della filosofia, al quale dedicherà anche una poesia. è proprio a casa dello zio che viveva in una condizione sociale più agiata della sua che la scrittrice bambina sperimenta la sensazione del ''tra'' ovvero dello stare nel mezzo a due classi sociali ambedue con delle manchevolezze. In questo spazio coglierà a pieno la disarmonia aggiunta alle disarmonie del mondo che renderà con abili similitudini nei racconti di spezzoni di vita dei personaggi. Tutto questo malinconico dualismo non esclude anche momenti di felicità legati sopratutto al paesaggio e al mare ''il mare era la più grande delle nostre feste'', terzo ed ultimo protagonista della storia.
Detto ciò: Buona Lettura, cliccando qui troverete il link per acquistare il libro in formato Kindle (:
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ninetiles · 1 year
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Ma quanto è ricco l'autunno con le sue foglie d'oro?
 Im.
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ninetiles · 2 years
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ninetiles · 2 years
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“Oh, non mi vergogno di questa dipendenza, di questa, se vuole, folle, sciocca passione. No, io non ho ancora mai amato; ora soltanto capisco che cosa significa. Finora, nella mia vita, tutto era stato solo prologo, solo attesa, solo passatempo, solo tempo sciupato, fino a quando ho conosciuto lei, fino a quando l'ho amata, veramente e profondamente amata. Mi si è detto, se non proprio in faccia, quanto meno dietro, che non faccio che guastare, che pasticciare la maggior parte delle cose. Può darsi, ma non avevo ancora trovato ciò in cui posso mostrarmi maestro. Vorrei vedere chi fosse capace di superarmi nell'arte di amare. Certo, è un'arte miseranda, ricca di sofferenze e di lacrime; però me la sento così naturale, così mia, che ben difficilmente vi rinuncerò.”
J. W. Goethe, “Le affinità elettive”, 1809.
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ninetiles · 2 years
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«A volte capitano incontri fortunati. Qualcuno che ci ricorda che abbiamo un cuore, quando noi invece avevamo deciso, che potevamo farne a meno».
— Susanna Casciani
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ninetiles · 2 years
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ninetiles · 3 years
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Di cosa sono fatte le lacrime?
A volte piango 
e ogni volta distruggo la promessa che mi faccio di non farlo
butto fuori davvero tanto
cloruro di sodio
proteine 
urea
glucosio 
lisozima
in grado di combattere numerose specie batteriche
sono forse questi pensieri batteri che cerco di eliminare?
Come se le lacrime potessero curare
come se bastassero a lavare via i pensieri
quanto sono stupidi, i pensieri
O ti rendono genio o ti rendono vulnerabile
devi sempre saperli domare
ma le lacrime,
che scendono quando le emozioni si propagano ovunque,
quelle non le puoi fermare quando hai bisogno di farle uscire
liquido acquoso in grado di farti annegare 
e dopo che anneghi, che piangi, ecco che risali.
Piangere non è sbagliato, non è da deboli, non è da fragili.
Piangere è sentirsi umani
piangere è sentirsi, ogni tanto.
Im.-
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ninetiles · 3 years
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World Cosmetics Traveler
Mi avevate sempre parlato dei limiti del mondo, ma i suoi mi sembravano i vostri perchè non potevo capirli ne tanto meno accettarli. Da piccola mi dicevate spesso che dovevo ascoltare, ascoltare, ascoltare. Oggi più che mai l’ho fatto con tutti. Io ho ascoltato sempre tutti, mi sono fermata a capire, a pensare. E vi ringrazio per questo perchè io volevo sempre sbattere la testa su tutto, e mi sembrava giusto così. A 25 anni invece chi e/o cosa devo ascoltare?? Perchè mi viene difficile trovarmi, e sentirmi a volte. Ho preso scelte con troppa fretta o con troppo cuore? Perchè ho sogni talmente grandi da sempre che a volte non so nemmeno io come facciano a starci nel petto. 
Sono andata via dalla mia città perchè i limiti del mondo a volte mi stano stretti, e tendo a idealizzarlo e sognarci sopra per dipingerlo più saturato di quello che è, e forse sbaglio ma mi fa stare bene perchè so che la realtà è quella che è in base alla nostra prospettiva, in base al nostro modo di vedere le cose, il mondo, la vita stessa. Mi piace pensare al mondo con i suoi difetti e i suoi pregi, e seguire i miei sogni.
A volte mi spaventano, mi spaventa andare via a inseguirli, ma poi puntualmente ritorno con un bagaglio di felicità ed esperienze magiche. Non mi basta mai. Ma casa mia mi manca sempre, non è un posto perfetto ma mi manca sempre. Non riuscirei a vivere lì solo per i suoi limiti imposti dal mondo, come farei? Non è la mia scelta. Ma è una mia scelta quella di tornarci quando posso, di abbracciare e parlare con chi amo per quel tempo in cui resto lì. 
Non voglio fuggire voglio andar via per sentire il mio profumo, la mia aria. 
Qual’è il tuo profumo preferito? Sicuramente quello della mia città, del mare in autunno e del cibo preparato da mio padre.
Sono profumi che ti riempiono il cuore, e nel mondo ci sono infiniti profumi buoni ma se quello di Casa può essere il tuo preferito è giusto non sprecarne l essenza per quanto eterna possa essere. Ma ognuno di noi ha il proprio profumo, da qualche parte del mondo.
Vorrei essere una World Cosmetics Traveler 
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ninetiles · 3 years
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Cerco di spolverare ciò che è vecchio, il volto sembra in frantumi tra i frammenti di uno specchio.-
Stokka & MadBuddy - Quando un giorno tornerai
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ninetiles · 3 years
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ninetiles · 3 years
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