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aksel haugaard
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ohmyhaugaard · 5 years ago
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  i.  Gli piacciono gli spogliarelli? No. Non ne rifiuterebbe uno, tuttavia, sebbene ami particolarmente il corpo e le forme femminili, e vedere queste esposte, trae più godimento nel spogliare la controparte.
  ii.  Preliminare preferito? Sesso orale e petting, in ordine di preferenza.
  iii.  Gli piacciono i massaggi con l’olio? No. Odierebbe la sensazione di unto sulla pelle.
  iv.  Gli piace bere qualcosa di troppo prima del sesso? E’ capitato diverse volte, ma tendenzialmente no.
  v.  Luci accese o spente? Indifferente, non ha mai fatto caso a questo genere di cose.
  vi.  Ha mai indossato qualcosa di particolare (un costume, un completo sexy)? No.
  vii.  Con o senza musica? Se sì, di che tipo? Nessun tipo di musica.
  viii.  Gli piace il sesso orale? Molto, sia da dare che da ricevere, sebbene sia più propenso, a causa dell’eccitazione che ne trae, a dare.
  ix.  Gli piace il petting? Sì.
  x.  Ha mai legato qualcuno, o si è mai fatto legare da qualcuno? Gran parte dei rapporti avuti in passato prevedevano tale pratica, tuttavia preferisce bloccare il partner mediante le proprie mani. Non si è mai fatto legare, ma potrebbe esser propenso all’idea di permettere alla controparte di legargli unicamente le mani.
  xi.  Si è mai fatto male o ha mai fatto del male durante l’atto? Sì, entrambe le cose.
  xii.  Lento o veloce? Come preferisce farlo? Dipende dalla situazione.
  xiii.  Gli piace mordere o farsi mordere? Entrambe le cose. Ama, in realtà, la sensazione di poter causare il dolore al limite del piacere, ed egualmente ama ricevere quella medesima sensazione.
  xiv.  Gli piace graffiare o farsi graffiare? Farsi graffiare.
  xv.  Utilizza giochi erotici? Ha utilizzato, sulle partner sessuali consenzienti, alcuni giochi erotici, tuttavia non ne ha mai utilizzati su se stesso.
  xvi.  Gli piacciono i giochi di ruolo sotto le coperte? Forse per mancanza si affinità con le partner avute, non ha mai sperimentato la cosa.
  xvii.  Spanking, sì o no? Sì.
  xviii.  Zona che più gli piace baciare? Collo, schiena, ventre.
  xix.  Gli piacciono i piedi? Ha qualche feticismo? No.
  xx.  Gli piace il sesso anale? Sì.
  xxi.  Sa essere romantico durante l’attimo? Dice “Ti amo”? Ha scoperto di possedere tale lato con la sua attuale ragazza, alla quale ha avuto modo di confessare i propri sentimenti durante l’atto.
  xxii.  Ha premura durante l’atto? Chiede al partner se va tutto bene? In generale, la premura riguarda, per lui, unicamente il consenso ed i limiti imposti dal partner. 
  xxiii.  Gli piace parlare sporco? Sa essere particolarmente grafico nel parlato con partner occasionali, abitudine sviluppatasi quando ha iniziato una serie di rapporti sessuali con Astrid.
  xxiv.  Gli piace farlo “rumoroso”, o preferisce il silenzio? Dipende dal contesto in cui si trova.
  xxv.  Parla durante l’atto? Saprebbe portare avanti un (pur breve) dialogo?  Sì; in passato, tali discorsi erano spinti. Adesso porta ancora avanti dialoghi, tuttavia meno grafici.
  xxvi.  Coccole o sigaretta? Non fuma, ed un tempo avrebbe disdegnato le coccole. Tuttavia, nell’ultimo periodo ha scoperto che apprezza particolarmente le attenzioni di Cassandra.
  xxvii.  Gli viene fame o sete dopo aver fatto sesso? No.
  xxviii.  Si è mai addormentato subito dopo il sesso? Unicamente con l’attuale partner.
  xxix.  E’ solito fare una doccia non appena finito? Dipende.
  xxx.  Se è a letto con uno sconosciuto, offre la colazione o la accetta? Non ha mai, neppure una volta in trentacinque anni, condiviso il letto per la notte – per dormire – con qualcuna, se non con l’attuale ragazza.
  xxxi.  Ha mai lasciato di nascosto la casa di qualcuno dopo averci passato la notte? No, per lo stesso motivo elencato prima.
  xxii.  Lascerebbe il numero di telefono alla sconosciuta con cui ha passato la notte? In passato lo avrebbe fatto, unicamente dopo essersi accertato d’aver messo le cose in chiaro con la controparte.
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ohmyhaugaard · 5 years ago
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  i.  Preferisce dormire da solo o in compagnia? Da solo. Oltre alla comodità d’avere un intero letto per sé, Aksel è una persona che di rado lascia che qualcuno si avvicini seriamente a lui e, poiché considera l’atto di dormire con qualcuno particolarmente intimo, difficilmente condividerebbe tale esperienza.  ▸ Dopo aver preso l’abitudine di dormire con Cassandra, risulta difficile ad Aksel addormentarsi se non in sua compagnia, difatti quando la donna non dorme con lui è solito cercarla, anche involontariamente, durante la notte e al mattino. Dunque preferisce, ad oggi, dormire in sua compagnia.
  ii.  Quanto è solito dormire e quanto impiega ad addormentarsi? Dipende dalla giornata che ha avuto. Generalmente, prende sonno abbastanza facilmente e dorme per circa sette ore; tuttavia, dopo una giornata particolarmente stressante o quando qualcosa lo preoccupa, può impiegarci anche diverso tempo, per poi riposare per circa due ore.
  iii.  Quale posizione preferisce per addormentarsi? Pancia in giù, un braccio sopra il cuscino e l’altra mano sotto di esso.
  iv.  Cosa fa prima di dormire? Spesso, se non rimane sveglio fino a tarda notte, passa il suo tempo con Victor; ha, però, anche la cattiva abitudine di adoperare i dispositivi mobili anche fino a poco prima di prender sonno, grazie ai quali organizza il lavoro per la giornata successiva.     v.  Fa incubi? Quali sono i suoi sogni più ricorrenti? È spesso vittima di incubi, primo tra questi è il riviver, continuamente, il periodo della gravidanza a rischio di Astrid. Più difficilmente sogna, e quasi sempre tende a dimenticare i pensieri positivi che l’hanno cullato durante la notte.  ▸ Ai ricorrenti incubi riguardanti il rischio di perdere Victor e Astrid durante la gravidanza di lei, si è unito quello di veder partire un colpo di pistola da un uomo dal viso a lui estraneo, colpo che centra Cassandra. Nonostante Aksel si trovi, nel sogno, lì sul luogo, per quanto velocemente corra sembra non riuscire mai ad evitare che l’uomo spari.
  vi.  Cuscino alto o basso? Tante coperte o poche?  Cuscino basso, poche coperte.     vii.  È freddoloso? Soffre il caldo?  Aksel soffre particolarmente il caldo, tant’è che anche nel periodo invernale si munisce di un’unica coperta leggera.  
  viii.  Fa riposini pomeridiani?  È capitato una manciata di volte, a seguito di sessioni intense di gioco con Victor.     ix.  È sensibile ai rumori?  Sì, ha un sonno particolarmente leggero che lo porta a destarsi anche a seguito del più flebile dei rumori.     x.  Si è mai svegliato senza sapere dove si trovasse?  No.     xi.  Mentre dorme ha una qualche cattiva abitudine?  Parla. Non dice molto – solo una parola o due, e neanche tutte le volte – ma quello che dice è totalmente privo di senso e, quando è in un sonno particolarmente profondo, è anche capace di rispondere alle domande postegli. Thomas l’ha informato di questa sua abitudine ma, non avendo alcuna prova, ha scelto – o meglio, fa finta – di non credergli.      xii.  Ha un sonno agitato o tranquillo?  Agitato quando gli incubi lo tormentano, tranquillo nel resto dei casi.     xiii.  Esiste un trucco con cui farlo addormentare velocemente?  Nessuno in particolare.      
             Ha mai…     i.  Dormito con una persona dello stesso sesso?  Sì. Quando erano piccoli, lui e Thomas erano soliti dormire insieme.      ii.  Dormito con più persone?  No.      iii.  Dormito in aereo?  No.      iv.  Dormito in tenda?  Sì.      v.  Dormito sotto alle stelle?  Sì.      vi.  Dormito in seguito al consumo eccessivo di alcol e/o droghe?  Sì.      vii.  Dormito nudo/a?  Sì.      viii.  Dormito con un animale domestico?  Sì, cosa che spesso succede tutt’ora: Thor, il suo cane, predilige il letto di Aksel alla sua cuccia.      ix.  Mangiato a letto?  No.      x.  Rifiutato di fare l’amore preferendo dormire?  No, per il semplice fatto che mai ha condiviso il letto con una donna se non per tali motivi.   ▸ Non che lui ricordi.  
  xi.  Rifiutato di alzarsi dal letto e rimandato un impegno importante?  No.   ▸ Sì.
  xii.  Rifiutato di dormire con la compagna in seguito ad un litigio?  Non ha mai avuto una compagna, quindi no.   ▸ No, anzi; in seguito ad un litigio è il momento in cui probabilmente si espone di più e ammette di necessitare di Cassandra.
  xiii.  Accettato di dormire con uno/a sconosciuto/a?  No.
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ohmyhaugaard · 5 years ago
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ᴀᴋꜱᴇʟ «Porca puttana, ti sto dicendo che è una cazzata, li vedi i numeri?! Sono nero su bianco. Togliti da questo affare, non mi costringere a chiamare quell’altro deficiente che hai come avvocato per convincerti del contrario». ᴀꜱɢᴇʀ  “Bada a come parli, ragazzino, sono pur sempre tuo padre – e non unicamente quando ti fa comodo usare il mio cognome. L’affare non è una cazzata, forse se avessi fatto Economia invece di metterti a fare autopsie sui morti ci capiresti qualcosa di più.„ ᴀᴋꜱᴇʟ «Sì, sono passati diciassette anni, hai intenzione di mollare l’argomento? — Dio, ho bisogno di bere. Non ce la faccio a sopportarti da sobrio ultimamente». ᴀꜱɢᴇʀ  “Questo perché sembri più interessato a perderti in idiozie, Aksel, che nell’affrontare quello che dovrebbe preoccuparti seriamente. Ci stai pensando al futuro di Victor? Di cosa lo lascerai vivere, se non avrà un’eredità?„ ᴀᴋꜱᴇʟ «Siamo già arrivati alle velate minacce di togliere Victor dall’eredità? Come, fino al tuo ultimo viaggio non doveva essere quello che avrebbe retto le redini dell’intera famiglia Haugaard, controllato tutta la fottuta Danimarca, New York, e cos’altro? O il tuo piano espansionistico si è ridotto? E andiamo, chi hai intenzione di mettere nel testamento, papà? L’altro tuo figlio di cui ogni tanto ti ricordi?». ᴀꜱɢᴇʀ  “Non ho intenzione di lasciare mio nipote senza nulla, ma a quanto pare è l’unica leva che mi è rimasta, a meno che io non debba sfruttare quelle bionde per cui sembri avere una passione. Cos’era, Astrid? Ora Cassandra? E tuo fratello è un buffone, certo, ma questo non vuol dire che non sia una tua responsabilità.„ ᴀᴋꜱᴇʟ «Ma ti senti? Una mia responsabilità? Ho già un figlio di due anni a cui badare, sono appena uscito da una settimana di merda e ora — Senti, Thomas è tuo figlio. E io mi sono rotto delle sue cazzate». ᴀꜱɢᴇʀ  “Lo è, sei il fratello maggiore. Occupati di lui, Aksel, metti da parte l’ascia di guerra. Se non riesci a gestire un ragazzo di ventisei anni, come puoi gestirne uno di due? Forse dovrei prendere davvero in considerazione l’idea di portare Victor in Danimarca.„ ᴀᴋꜱᴇʟ «—— Senti, vattene. Devo lavorare, non ho tempo per ascoltare le tue cazzate, quelle dei tirocinanti, quelle dei fantasiosi criminologi e degli ancora più fantasiosi penalisti. Devo occuparmi di questo caso, poi di quel fottuto contratto». ᴀꜱɢᴇʀ  “Continuare a rimandare il discorso non ti farà guadagnare tempo, figlio mio, ma unicamente a consumare la mia pazienza. Prenota un tavolo per questa sera, Aksel. Ceneremo insieme.„
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ohmyhaugaard · 5 years ago
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 “ È andata lì da sola. Qualcuno le ha sparato. Non ha ancora ripreso conoscenza. „
S’eran infranti su di lui come algidi aghi, pronti a straziare persino la sua essenza, i verbi che la giovane donna aveva proferito. Non s’eran premurati di braccarlo, questi: l’avevan assalito, eco di quella ch’avrebbe potuto esser opera del più subdolo e valente dei predatori, e s’eran cibati d’egli pezzo dopo pezzo, riuscendo, infine, a dilaniar la sua cruda carne, squarciando persino la sua anima. Nel mentre che quell’oblio, oramai pronto ad inghiottirlo, stava di lui banchettando, della guerriglia ch’aveva preso in ostaggio la sua mente non v’era invece traccia nelle membra del danese. Era rimasto inerme, egli, a contemplar quell’ultimo suo barlume di speranza, ch’ardimentoso s’era avviluppato alla morente logica, perire per mezzo di quelle semplici parole. Forse fu per dimostrare a sé stesso d’esser vivo che sferrò il primo pugno contro il ruvido muro. Il secondo, probabilmente, fu frutto della rabbia – e se da una parte avrebbe asserito di non saper chi ritener genitrice d’essa, dall’altra ben sapeva che, più semplicemente, temeva di dar voce a quel preciso pensiero. Come poteva, d’altronde, esser adirato con lei, ch’ora combatteva e si ritrovava nel limbo tra la vita e la morte? Il terzo fu figlio del disdegno covato nei confronti di sé stesso, per la negatività di cui s’era vestito e per l’immoralità della sua stessa mente, pronta ad abbandonarsi nel momento stesso in cui quell’odioso favellar aveva investito le sue orecchie. Celere fu l’intenso e caldo rubino, d’una tonalità persino violenta, nel macchiar le di lui mani. Neppur quando acute fitte presero a tediar le sue fibrille muscolari Aksel smise di ritener quel muro fonte primaria d’ogni male che divorava il mondo, e i pugni chiusi ancor si scontraron contro esso, e sol quando la minuta figura della psicologa s’aggrappò a lui l’aurora d’una ritrovata logica parve insediar in lui i primi germogli.
( ... )   Fu il cadenzato rumore dei suoi stessi passi ad essere captato per primo, ponendo così fine all’egemonia degli acufeni ch’avevan di lui preso possesso. Qualche istante dopo, anche la vista sembrò finalmente esser in grado di sorpassare la coltre di nebbia che pareva averla offuscata per ore. Fu quasi come risvegliarsi dopo un profondo sonno, seppur Aksel mai avesse ceduto, durante quel lasso di tempo, alla presa di Morfeo. Impossibile sarebbe stato, per egli, ricostruire gli avvenimenti ch’avevan scandito quelle ore, e che l’avevan persino portato ad imbarcarsi sul primo volo disponibile per raggiungere lo stato del Michigan. Per un attimo, sembrò persino che la mente avesse deciso di far soccombere l’accaduto; quando, tuttavia, egli varcò la soglia della silenziosa stanza, ed il campo visivo fu costretto ad accogliere la figura della criminologa, ogni peculiarità degli istanti fino a quel momento rimossi andò a colpirlo con la forza d’una ghiacciata cascata. Non reagì, l’uomo; venne ignorato il dolore al petto, venne ignorato l’amaro sapore che impregnò la sua bocca, e venne ignorata anche la fitta ch’andò ad attanagliargli lo stomaco. Si limitò a prender posto accanto ad ella, su quella sedia spoglia e vuota, così come il suo sguardo, che neppur per un istante abbandonò la femminea figura. «Credo di averti odiata. Credo di averti odiata quando ho saputo la notizia, e temo — No. Non te li meriti i filtri. Non questa volta. Ti ho sempre detto che i filtri che uso sono per proteggere me stesso dagli altri. Ti ho mentito, però. Ritengo, piuttosto, che servano per proteggere gli altri, perché la verità nuda e cruda farebbe male – e se delle semplici parole come “credo”, “ritengo”, e quant’altro possono allietare, alleggerire una frase, facendo assumere a questa un diverso significato, perché mai non dovrei usarli? Però non te li meriti, non più. Avevo promesso che avrei smesso di usarli, almeno con te, eppure ho continuato a nascondermi dietro questi. Quindi.. Ti ho odiata, Cassandra. Ti ho odiata per le tue discutibili scelte, perché nel tuo voler essere altruista, non ti preoccupi di come potrebbero reagire quelli attorno a te. Credi di poter essere la vittima sacrificale, e credi che nessuno si dispererebbe, in caso, per la tua dipartita. E questo è da fottuti egoisti, perché sono gli altri a dover affrontare le conseguenze delle tue scelte, a dover sopportare la visione di te, attaccata alla vita solo tramite un sottile e fragile filo che.. Cazzo, sono terrorizzato possa spezzarsi da un momento all’altro. E tu.. Tu a quel punto troveresti l’agognata pace. Ma gli altri vivrebbero nella disperazione, per una scelta che non mi spiego. Scegli di affrontare la vita da sola, e forse persino la morte. E non posso fare a meno di pensare che una parte di te la cercasse quella morte, tra le sponde di quel lago. E.. Io lo so che sei stanca. Lo so. Ma ho bisogno anch’io di essere egoista, e ho bisogno di averti ancora con me». ( ... )   Neppur s’accorse che, durante quello sproloquio s’era nuovamente alzato, unicamente per sfiorar la fredda e bigia mano della donna, contro cui s’infransero le ultime parole. «Jeg elsker dig».
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