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Russiagate, un audio con richiesta aiuto Mifsud
“Spero che farete conoscere le mie parole, per favore ascoltate i file allegati”. Il messaggio, inviato la notte scorsa sulla casella di posta elettronica dell’Adnkronos con un sistema di mail anonimo e criptato che ha sede in Svizzera, è firmato JoMif, acronimo che sta, o dovrebbe stare, per Joseph Mifsud, il protagonista dell’affaire internazionale Russiagate scomparso nel nulla due anni fa. Nei file audio allegati alla mail c’è la voce di una persona che si qualifica come Joseph Mifsud e che in data 11 novembre 2019 rilascia alcune dichiarazioni registrate, una richiesta d’aiuto e un messaggio indirizzato a chissà chi: “E’ estremamente importante che qualcuno, da qualche parte, decida di farmi respirare di nuovo”.
Non conoscendo la voce di Mifusd per un riscontro l’agenzia di stampa ha fatto ascoltare un piccolo estratto della registrazione sia ai vertici della Link (che con lui hanno avuto a che fare nell’università finita nella bufera) sia all’avvocato svizzero Stephan Roh (che dal maggio 2018 ha avuto dal professore maltese la delega a seguirlo nella complessa spy story internazionale che coinvolge Italia, Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna e Australia).
Per i vertici della Link la voce impressa nei file audio è effettivamente quella di Joseph Mifsud, “al 100 per cento è lui” dicono. Lo conferma Pasquale Russo, direttore generale della Link Campus e lo conferma anche il presidente Vincenzo Scotti oltre che la signora Vanna Fadini, amministratrice della Gem società di gestione della Link.
Secondo l’avvocato di Mifsud, invece, non si tratta della voce del suo assistito ma di una voce italiana contraffatta. “E’ assolutamente falsa, al 100 per cento”. Dice Roh: “Voce troppo alta, non il suo accento, non la tonalità, sembra un vero italiano”. Abbiamo contattato altre persone che conoscono Mifsud, nessuno ci mette la mano sul fuoco anche per la qualità dell’audio ma osservano la “straordinaria somiglianza” con la voce del vero Mifsud.
Qual è la verità? Perché due versioni contrapposte sulla stessa persona? E’ la voce del vero Mifsud che chiede aiuto in questo nastro affidato all’Adnkronos, oppure è qualcuno che vuole spacciarsi per Mifsud e depistare?
Quel che è certo è che l’imminente pubblicazione del rapporto del procuratore americano John Durham insieme alle continue rivelazioni giornalistiche italiane sulla spy story (l’ultima oggi con il quotidiano la Verità che ha scovato vicino Matelica il luogo dove Mifsud si sarebbe nascosto per qualche tempo dopo la sua scomparsa) stanno mettendo in fibrillazione il mondo dell’intelligence e della politica italiana e internazionale.
La vicenda interessa l’Italia nella misura in cui il suo segretario della Lega Matteo Salvini è stato tirato in ballo mentre il primo governo Conte, quello giallo-verde, era ancora in essere. Da chiarire c’è la posizione del ministro dell’Interno a Mosca proprio durante la trattativa di Gianluca Savoini, consigliere per la Lega della regione Lombardia, indagato per corruzione internazionale nell’inchiesta sui presunti fondi russi alla Lega. Alla vicenda Report ha dedicato un’intera puntata.
Sharon Smith
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Chi è Joseph Mifsud
Joseph Mifsud ha fatto da tramite tra la Russia e l’entourage di Trump? Il ruolo di questo professore maltese nello scandalo che ha rischiato di travolgere il presidente Usa è ancora poco chiaro. Di certo si sa che Misfud, che ha insegnato in un’accademia privata a Roma, ha incontrato nella Capitale un ex-consigliere per gli esteri di Donald Trump, George Papadopoulos.
Era marzo 2016. Un mese dopo, tra l’Italia e Londra, Mifsud avrebbe detto a Papadopolous che i russi avevano materiale «sporco» su Hillary Clinton: migliaia di email, a disposizione degli uomini di Trump. Poi Papadopolous è finito in galera per aver mentito all’FBI proprio sui suoi contatti con la Russia. Mifsud ha provato a far perdere le sue tracce, ma secondo un’inchiesta del Foglio ha trovato l’appartamento romano in cui avrebbe vissuto per mesi.
Chi è Joseph Mifsud, il misterioso professore «nascosto in Italia» al centro del Russiagate foto 3
Chi è Joseph Misfud
Nato nel 1960 a Malta, ricopre il primo ruolo politico tra il 2006 e il 2006, come capo di gabinetto del ministro degli Esteri maltese. Nel 2007, intanto, sta abbandonando la sua prima università – quella di Malta – a causa della troppa libertà nel gestire fondi accademici. Si sposta all’EMUNI, università slovena, che lo starebbe cercando per 39 mila euro di spese scoperte.
Nel 2013 si sposta a Londra, dove è direttore della London Academy of Diplomacy fino al 2016. In Italia sta prevalentemente a Roma, ma si sposta anche ad Agrigento: dove diventa presidente di un consorzio Universitario, nel 2018 un tribunale italiano lo condanna a restituire 49 mila euro di pagamenti in eccesso.
Mifsud non è un diplomatico, ma sembra avere molti agganci. Si fa fotografare con Boris Johnson e Ernest Chernukhin, console russo a Londra. Lavora per un think-tank saudita gestito dal principe Turki al Faisal, già capo dell’intelligence di Riyadh, portando al seminario un ex agente CIA.
Ma specialmente è docente della Link Campus a Roma, l’università che sembra apprezzata da alcuni esponenti 5 Stelle. È alla Link Campus che il 14 marzo 2016 Mifsud conosce Papadopoulos; è dalla Link Campus che scompare il 31 ottobre 2017, quando le carte dell’inchiesta Russiagate diventano pubbliche.
Chi è Joseph Mifsud, il misterioso professore «nascosto in Italia» al centro del Russiagate foto 1
Dove è nascosto
Mifsud è cercato da americani, russi e italiani. Ha una figlia di più di un anno e una fidanzata in Ucraina. Secondo la ricostruzione del Foglio per7 mesi Mifsud si è nascosto via Cimarosa 3, dietro a Villa Borghese, a metà strada tra l’ambasciata americana e quella russa. L’appartamento sarebbe di una diplomatica greca, l’affitto lo pagherebbe l’accademia privata Link. e il contratto sarebbe intestato alla Link International, società con una trentina di dipendenti.
Secondo il presidente di link University Vincenzo Scotti, le relazioni con lui si sono interrotte nel 2008, tranne una breve collaborazione tra il 2017 e il 2018. Vanna Fadini, presidente della società di gestione dell’università, ha dichiarato che l’appartamento è un beneficio che spetta a tutti i docenti stranieri della Link. Fadini è anche amministratrice della Link International, la società di cui Mifsud è socio, e per cui il professore maltese si occupa di «incoming nazionale, cioè la ricerca di studenti internazionali».
Ma i legami tra il professore maltese e l’università potrebbero essere più profondi. Avrebbe avuto un ruolo nell’accordo tra l’ateneo e la Edof (Essam & Dalal Obaid Foundation), fondazione della casa reale saudita, e la conseguente creazione del Centre for War and Peace studies, aperto e chiuso nel giro di pochissimo; il fautore della partnership tra la Link Campus e la Lomonosov Moscow State University, firmata a Mosca alla presenza di Scotti, dell’ex ministro degli Esteri Franco Frattini (insegnante della Link).
Inoltre The Professor avrebbe portato all’università i soldi di Stephan Roh, avvocato milionario tedesco con moglie russa, attuale rappresentante legale di Mifsud, che con la sua Drake Global Ltd possiede il 5 per cento dell’ateneo. Roh è una figura centrale del Russiagate – il suo nome sembra sempre più importante man mano che si dipanerà il rapporto Mueller.
Sharon Smith
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