私について〜"Sono uno e nessuno": questa è la discarica delle mie personali paturnie dal 2013. Sfigata, pessimista, nichilista, misantropa, inetta a vivere e senza un briciolo di autostima. Ossessionata da Yukio Mishima e San Sebastiano tanto da aver dedicato loro la mia tesi di laurea magistrale.
ロッセーラ、イタリア人、ナポリ出身、1995年生まれ。ヴェネツィア大学卒業。2023年7月から千葉県在住。人間嫌い、悲観、無自信。三島由紀夫が拘るし、卒論のテーマにした。つまり、変な女の子。この変な女の子をお許し下さい。けど、敬語つまらないし使わないにしよう。
*日本語でたまに書く*
È successo di nuovo. Stamattina mi sono di nuovo sentita male nel treno: tra lo svenimento e l'istinto di voler vomitare. Ho cercato di dire a me stessa che mi stavo impressionando e che non era vero, quindi non sono scesa. Ma quando si sono richiuse le porte ho sentito la disperazione che saliva. Non appena si sono riaperte sono corsa fuori a sedermi perché non ce la facevo più.
Ieri sera mi è venuto il ciclo, quindi oggi non ero proprio in forma, ma figuriamoci se mi è passato per il cervello di stare a casa (con le ferie già ormai prenotate per il viaggio). Ed è la seconda volta che mi succede in concomitanza col primo giorno di ciclo. L'altra volta era vero, avevo anche i brividi di freddo (e quindi chiaramente la febbre), ma stavolta no e quindi volevo assolutamente arrivarci in ufficio. Tornare a casa mi avrebbe allungato il viaggio, dato che ero quasi arrivata e, in più, non mi serviva nient'altro se non una sedia e un ambiente spazioso e arieggiato. Cosa che i treni giapponesi di prima mattina non hanno manco per il cazzo.
Sono stata circa 10 minuti seduta piegata in due tra il mal di pancia e la nausea. Poi mi sono decisa a rientrare nel treno successivo. Entro e dopo pochi minuti qualcuno aveva premuto il bottone di emergenza quindi siamo rimasti fermi nel nulla in attesa dei controlli. Panico. Mi stavo sentendo male ancora.
Raggiungiamo la fermata e riesco fuori e mi siedo. Sto malissimo e rimango piegata con la faccia dolorante. Voglio e devo andare in ufficio, perché una volta arrivata sarà tutta in discesa: dovrò solo stare seduta. Scrivo al mio leader spiegando la situazione: i treni sono troppo pieni e mi sento male quindi farò ritardo. Mi risponde di fare attenzione e di arrivare sana e salva.
Questa volta mi prendo una buona mezz'ora per riprendermi. A un tratto mi addormento persino (ieri notte dopo la pizza non riuscivo a prendere sonno e mi rigiravo continuamente). Finalmente mi sembra di star meglio. Riprovo a prendere sto benedetto treno. Mancano poche fermate, ce la posso fare.
Arrivo finalmente in ufficio con 30min di ritardo. Buona giornata.
Sono andata di nuovo a mangiare la pizza da Sorbillo con gli altri italiani.
Ieri mi è venuto in mente che chissà se riesco a tornare nel 2025, dato che, a meno che non mi dimetto, le ferie sono finite e mi aspetta solo la morte fino alla fine dell'anno. E sto pensando seriamente di farlo, dato che lo stanno facendo tutti.
Abbiamo salutato di nuovo il pizzaiolo. Se potete immaginarvi un napoletano verace che non c'azzecca niente con sto paese e che si guarda attorno senza capire letteralmente un cazzo, ve lo immaginate bene. Ha detto che si ricordava di me e non dell'altro ragazzo campano con cui lo saluto lol Come al solito mi ha fatto schiattare dal ridere:"Pecchè ccà assì nun a pigliamm a rir'r... c'amma fa" (biat a iss che ci riesce... anche se è comunque pesante pure per lui).
Punto più alto della conversazione:"No ma chist nun stann proprio bbuon... no ma sicond me è stat a bomb atomica" - io letteralmente a PIANGERE DAL RIDERE (lo so, è una battuta di cattivo gusto ma per come l'ha detta io sono letteralmente morta).
Oggi la mia collega giapponese ha detto una cosa che ovviamente già sapevo, ma che sentirsela dire, mi ha lasciato molto perplessa.
Praticamente ieri io e il mio collega spagnolo siamo arrivati in ufficio 30min prima e oggi il leader ci ha chiesto se avevamo recuperato, altrimenti saremmo dovuti andare via 30min prima.
In Italia questa cosa si rispetta perché pensiamo: non è giusto far fare lo straordinario, bisogna fare in modo che si rispettino le 8h lavorative perché sono quelle che vengono pagate nello stipendio e basta.
Cosa ha detto la mia collega? "Dobbiamo rispettare le 8h perché altrimenti gli altri pensano di dover imitare e doversi impegnare di più" (come abbiamo fatto noi in questo caso lavorando 30min in più).
In questo paese infatti ogni cosa che fai in più ci si complimenta con 偉い erai.
Io faccio palestra dopo lavoro? Mi si dice: erai ne (=sei proprio brava/da ammirare)
Mi cucino tutti i pasti da sola? Erai ne
In Italia nessuno mi direbbe una cosa del genere, al massimo un "ma come fai, ma chi te lo fa fare ecc ecc".
I giapponesi vogliono essere complimentati per ogni cosa che fanno e sono disposti ad impegnarsi come i pazzi per questo perché come vieni visto è più importante di qualsiasi cosa.
A noi semplicemente ce ne sbatte il cazzo di quello che la gente pensa di noi e vogliamo che le 8h di lavoro vengano rispettate perché non vogliamo vendere nessun minuto in più sotto tortura.
Ed è per questo che questo paese è così tristemente malato...
Come fai a dormire in bagno? È una skill che mi manca!!
Come ho scritto nel post sono in condizioni tali che pure se mi metto la mano sulla faccia e mi appoggio con i gomiti sulle gambe mi addormento. Comunque di solito mi siedo a terra e dormo. Basta.
Ho capito perché mi era venuto facile fare lo switch: avevo dormito bene.
Oggi mal di testa perenne, occhi che si vogliono chiudere non appena mi appoggio a qualcosa, altra dormita insufficiente nel bagno durante la pausa pranzo e bicchieri stracolmi di caffè inutili.
Porca di quella puttana io voglio morire.
Ho già accennato a questo pensiero per cui io credo fortemente che nella società odierna ci lamentiamo troppo, di tutto, senza fine e senza soluzione.
La mia migliore amica dice che lamentarsi è un diritto e che è giusto farlo, che spesso è solo dimostrazione di un disagio interiore che si prova, per cui è giusto esternarlo.
Inutile dire che non sono d'accordo.
Pure io mi lamento, sempre e troppo e specialmente qui ho esternato un sacco di disagio sul lavoro che faccio, sulla vita che devo passare sul treno, sulle ore che non dormo ecc.
Ebbene, non so nemmeno io come sia riuscita a farlo, ma la scorsa settimana ho completamente switchato mentalità e non mi sono lamentata più nella mia testa. Ho cercato di vivere le cose come erano, non per forza saltando di gioia, ma vedendo i piccoli dettagli belli: la giornata di sole, la colazione con calma, le risate con i colleghi, l'esercizio con le lingue ecc.
È stata sicuramente una settimana pesante, però l'ho vissuta con tutt'altro spirito... e voglio che continui così.
Ho già accennato a questo pensiero per cui io credo fortemente che nella società odierna ci lamentiamo troppo, di tutto, senza fine e senza soluzione.
La mia migliore amica dice che lamentarsi è un diritto e che è giusto farlo, che spesso è solo dimostrazione di un disagio interiore che si prova, per cui è giusto esternarlo.
Inutile dire che non sono d'accordo.
Pure io mi lamento, sempre e troppo e specialmente qui ho esternato un sacco di disagio sul lavoro che faccio, sulla vita che devo passare sul treno, sulle ore che non dormo ecc.
Ebbene, non so nemmeno io come sia riuscita a farlo, ma la scorsa settimana ho completamente switchato mentalità e non mi sono lamentata più nella mia testa. Ho cercato di vivere le cose come erano, non per forza saltando di gioia, ma vedendo i piccoli dettagli belli: la giornata di sole, la colazione con calma, le risate con i colleghi, l'esercizio con le lingue ecc.
È stata sicuramente una settimana pesante, però l'ho vissuta con tutt'altro spirito... e voglio che continui così.
Brutalmente ghostata e adesso vorrei uscire a ubriacarmi e fare baldoria ma non ho assolutamente nessuno con cui farlo.
Top.
Allora amici e amiche, possiamo dire che il racconto del Giappone e dei giapponesi possiamo cominciarlo già.
Venerdì quando sono andata in ambasciata all'entrata c'erano due giapponesi che non sapevano che lingua parlare e allora io e una mia amica gli abbiamo chiesto che lingua parlare perché con noi qualsiasi lingua andava bene.
Allora dopo che gli diciamo che il giapponese era ok sto tipo comincia a fare:"Ma siete in fila?" E io:"Io sì però ho preso appuntamento e sto aspettando" e allora continua e fa:"Eh prima ero nel supermercato e mi hanno rubato il passaporto... Madonna Roma fa paura" la mia amica:"Guarda che a me è successa la stessa cosa in Giappone, mi hanno rubato la borsa con il passaporto dentro" e lui:"Dove?" Lei:"A Ikebukuro (quartiere di Tokyo)" lui:"Eh ma infatti pure Ikebukuro fa paura... piena di cinesi ecc."
Vabbè comunque riesce a entrare e gli danno una cosa che sostituisce il passaporto boh non so. E fa:"Io comunque lavoro a (mo non mi ricordo dove), venitemi a trovare!" (Gli avevamo detto che io sarei arrivata a breve) e poi ci chiede a entrambe il profilo Instagram (che già qua però lo fanno spesso quindi vabbè sti cazzi).
Oggi sto tipo giapponese ha scritto ad entrambe dicendo:"Sono tornato a Tokyo"
Allora amici e amiche, possiamo dire che il racconto del Giappone e dei giapponesi possiamo cominciarlo già.
Venerdì quando sono andata in ambasciata all'entrata c'erano due giapponesi che non sapevano che lingua parlare e allora io e una mia amica gli abbiamo chiesto che lingua parlare perché con noi qualsiasi lingua andava bene.
Allora dopo che gli diciamo che il giapponese era ok sto tipo comincia a fare:"Ma siete in fila?" E io:"Io sì però ho preso appuntamento e sto aspettando" e allora continua e fa:"Eh prima ero nel supermercato e mi hanno rubato il passaporto... Madonna Roma fa paura" la mia amica:"Guarda che a me è successa la stessa cosa in Giappone, mi hanno rubato la borsa con il passaporto dentro" e lui:"Dove?" Lei:"A Ikebukuro (quartiere di Tokyo)" lui:"Eh ma infatti pure Ikebukuro fa paura... piena di cinesi ecc."
Vabbè comunque riesce a entrare e gli danno una cosa che sostituisce il passaporto boh non so. E fa:"Io comunque lavoro a (mo non mi ricordo dove), venitemi a trovare!" (Gli avevamo detto che io sarei arrivata a breve) e poi ci chiede a entrambe il profilo Instagram (che già qua però lo fanno spesso quindi vabbè sti cazzi).
Oggi sto tipo giapponese ha scritto ad entrambe dicendo:"Sono tornato a Tokyo"