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per cosa vale la pena rimanere in vita?

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La pioggia è per me ciò che il sole è per gli altri.

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desiderio perpetuante di rendere il letto il nostro rifugio.

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Rabbia repressa.

Sono arrivata ad un certo punto della mia vita, in cui neanche so come ha fatto una ragazza apparentemente docile, timida e silenziosa ad avere impulsi così rabbiosi, vendicativi e punitivi; soprattutto non so come ha fatto a nasconderli e silenziarli per così tanto tempo. Nessuno potrebbe mai immaginare cosa si sta covando in me giorno dopo giorno. Dunque dov’era quella parte di me quando mi serviva? Dov’era quando mi doveva difendere dalle persone che mi ferivano? Perchè invece di cacciarla via al momento giusto, l’ho accolta dentro di me permanentemente? 

Non voglio più essere arrabbiata. 

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Dolore

Emano dolore.

Lo custodisce la mia anima e lo rifiuta ogni parte del mio corpo. Ed è strano fino ad ora l'esistenza del dolore albergava solo al di fuori di me, era in ogni emozione che mi veniva trasferita, era in ogni sorriso spento e in tutte le lacrime versate, era in ogni passante immerso nei propri pensieri, era nelle risate degli ingenui e spensierati infanti, era nel fumo emanato da un fuoco ardente, era nell'oscura presenza della Luna, era in un improvvisa ventata di aria fredda, era nel silenzioso e accogliente mare, ed era nella furia violenta di un'improvvisa tempesta; o almeno così pensavo.

Invece ora si è insidiato in me, in ogni singola parte di me, trovando un'anima volenterosa ad accoglierlo quasi a desiderarlo, ma un corpo inadatto a contenerlo.

L'inattuabile conciliazione, l'autodistruzione, un'anima affamata e un corpo stanco, la consapevolezza di ciò che sta accadendo, mi ha fatto quasi desistere dall'amare incondizionatamente la presenza dell'inatteso ospite, ma ormai era troppo tardi. L'essenza del dolore è in me.