scarletintheocean - Tumblr blog

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Finalmente ci sono riuscita.

Sono riuscita a viaggiare di nuovo, dopo cinque anni esatti.

E l'ho fatto ripartendo dalla Norvegia. E non avrei mai voluto andarmene via.

L'ultimo mio post quassù risale a due anni e mezzo fa, quando mi sono laureata e pensavo che sarebbe stato tutto diverso, tutto in discesa, che ci sarebbero state tante cose belle ad attendermi.

Beh, in parte è vero, altrimenti non avrei messo queste foto.

Allora significa che in due anni e mezzo sono stata davvero felice solo nei momenti in cui ho scattato queste foto?

Nemmeno.

Semplicemente vorrei che questo post fosse un promemoria, quando tornerò di nuovo a guardare il mio blog in un periodo in cui non mi sento serena, per ricordarmi che ce la posso e ce la devo fare. Che il senso di fallimento perenne passerà, che avrò finalmente imparato a definirmi, a dire la mia, ad esprimere a gran voce cosa voglio, a smetterla di rimproverarmi, ad essere più gentile, non con gli altri ma con me stessa. Perché con gli altri lo sono fin troppo.

Che avrò avuto le palle di puntare i piedi e cominciare a fare qualcosa, qualsiasi cosa, che mi permettesse di sentirmi nuovamente in pace con me stessa.

Che avrò avuto finalmente la serenità di lasciarmi andare, di essere grata per le piccole cose che ho adesso, che tanto piccole non sono.

Che il sentirsi costantemente invisibile dipende dalla mia volontà di nascondermi da tutti, ma arriverà il momento in cui uscirò allo scoperto e non avrò paura di affrontare niente.

Che finalmente avrò avuto il coraggio di scegliere e di ottenere quello che è più giusto per me.

E che devo ripartire proprio da questo.

Perché me lo merito, cazzo. Eccome se me lo merito.

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Lunedì è finito un percorso durato quasi due anni, un viaggio fatto di dubbi, imprevisti, bestemmie e ostacoli, ma anche e soprattutto di conferme, soddisfazioni e legami.

In realtà, al momento non so come sentirmi. So solo che posso essere, almeno per una volta, fiera di me e di ciò che sono riuscita a realizzare, nonostante la mia proverbiale autostima che si aggira sempre su livelli molto bassi, la capacità innata che ho di sminuirmi e di minimizzare qualsiasi cosa che di bello possa succedere nella mia vita. Questa volta non voglio cadere in questo loop. Ho preso 110 e lode, cazzo. Con una tesi sperimentale che mi ha fatto dannare il più delle volte, con i complimenti della mia tutor e la proposta di continuare con loro per il tirocinio post laurea. Ho avuto tante persone che mi sono state davvero vicine e che hanno condiviso ed espresso una gioia sincera, oltre alla stima nei miei confronti. Questo lo dedico anche a me stessa, mi sento molto diversa rispetto alla persona che ero qualche anno fa. Probabilmente lo sono. Probabilmente le cattiverie gratuite, i consigli assolutamente non richiesti, le parole taglienti come lame (nella mia top ten personale: “meriti di stare da sola”) hanno contribuito ad allontanarmi da ciò che ero e non volevo essere più, ma soprattutto dalle persone che avevo accanto e non volevo più. E che ritornano, senza un briciolo di memoria storica, a voler avere contatti con me. O forse vogliono solo continuare a farsi i cazzi miei. In ogni caso, mi ero ripromessa di non pensarci. E non lo farò più. Guarderò le loro richieste di amicizia in sospeso su Facebook e mi farò una risata. Non ho la benché minima intenzione di ricascarci. 

Io non so cosa succederà da qui a qualche mese. Non so cosa ci sia ad aspettarmi dietro l’angolo, ma per una volta, senza aspettare che me lo dicano sempre gli altri, posso dire con certezza: brava, Ross!

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Gli sguardi pieni d'amore di Sasha quando cerca le coccole.

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The Fluffiest Buttermilk Pancakes

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French Apple Tart

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It’s never good to live in the past too long. 

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“Sei una merda, non chiami mai”.

Come avrei reagito in passato: “sì, hai ragione, scusami tanto...ti chiamo subito”.

Come reagisco ora: *ignora completamente il messaggio*.

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(by crulrich)| Faroe Islands

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poi mi sovviene il pensiero: ma tu torni su tumblr solo per lamentarti? cioè sì, ma non è quello che facciamo tutti qua sopra? tumblr non è tipo il muro del pianto dell’internet dove spiamo i bigliettini lasciati da altri utenti e una volta nei bigliettini c’erano le foto zozze e adesso non più, solo pianto e qualcosa di abbastanza divertente o che ci fa incazzare e allora chiudiamo la pagina e torniamo a fissare il vuoto.

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