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Remember? Forget? It’s all the same!...
Hold on or let go? Wrong? Or right?
Those who say they can love someone
Their whole life long are telling a lie! - Florbela Espanca
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Bruciami la mente ma fallo lentamente
@inna-bordable
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Ricordati che Dio ti guarda, ma probabilmente finge di non conoscerti.
Cenere
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Dopo tanti anni
La guardo in viso e vedo che sorride e ha gli occhi chiusi. Buffa prospettiva la mia, con la testa appoggiata sull’interno della sua coscia destra, vicino alla sua figa pelosa che per me è in primo piano, riesco a vedere anche il suo seno piccolo e il viso rivolto verso il basso. Ha gli occhi chiusi e sorride. Ho da poco finito di leccarle la figa e lei è venuta due volte. “Ho scoperto di essere pluriorgasmica”, mi aveva detto. Come se non lo sapessi. Quando eravamo più giovani scopavamo continuamente e lei era sempre stata molto generosa. “Ti ricordi? Lo facevamo tutti i giorni”, mi fa. Certo che mi ricordo ed è che non mi bastavi mai. Ed è vero. Dopo ogni orgasmo la prima cosa che volevo era averne un altro, nella sua figa, nella sua bocca, sulle sue tette. Non ho mai dimenticato il sapore salato dei suoi capezzoli scuri, quando il sudore si mescolava alla mia saliva l’estate, mentre lei mi montava sul letto, o sul tappeto, e una volta per terra sul terrazzo di casa dei suoi. Adesso sorride, gli occhi chiusi, la bocca sporca del mio sperma, mentre con un dito le sto lavorando piano il buco del culo. Mi aveva invitato a pranzo per presentarmi i figli, due ragazzi simpatici, che poi hanno raggiunto la nonna. Noi dovevamo andare al mare, ma poi mi ha detto che aveva male al collo e ho iniziato a farle un massaggio. “Ricordo che sei bravo con i massaggi” E ricordava come finivano quei massaggi. Nudi che scopavamo come animali in calore, come diceva sempre lei. Adesso apre gli occhi, sorride, mi guarda e mi fa: “dovrei farti un caffè… ma qui accanto ho dei plug e credo che prima mi divertirò con il tuo culo” E adesso sono io che sorrido con gli occhi chiusi mentre lei mi lavora il culo e mi lecca l’uccello che mi è tornato duro “Anche tu eri pluriorgasmico…”
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Cognata
Ora di pranzo, iniziamo a mangiare, parliamo del più e del meno. Sentiamo un rumore e sua sorella, mia cognata, entra. "Lo scooter mi ha mollata per strada", dice poggiando il casco. Bermuda, infradito, maglietta azzurra, umore nero. Mangia con noi intanto e dopo il pranzo propongo un caffè. Mia moglie non vuole il caffè e "guarda che ne è rimasto pochissimo. Devi comprarlo" "Te lo offro io a casa" mi fa lei "S', tanto devi accompagnarla", fa mia moglie. E mentre andiamo a casa sua, mi fa un pompino mentre sono alla guida "Il caffè poi viene meglio"
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