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SHALOM ODV
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Shalom onlus, costituita nel dicembre 2010 con Codice Fiscale 97736870011, è aderente alla rete Amici di Jangany. Opera da oltre 20 anni a sostegno del percorso del villaggio di Jangany, nel sud Madagascar. Per partecipare con contributi scrivete a [email protected] Cell. 333.3505980
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shalomjangany · 6 days ago
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Nelle regioni del Meru e del Tharaka in Kenja
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18 giugno 2025
Aggiornamenti da suor Elisa Scalabrino, dal Centro sanitario coordinato in Kenya per le regioni del Meru e del Tharaka.
Sono avviate in progress le attività di training e ci giunge un ringraziamento per la macchina Biochemistry acquisita con le nostre offerte.
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shalomjangany · 2 months ago
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Nelle regioni del Meru e del Tharaka in Kenja
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Suor Elisa Scalabrino, è un medico internista che ha operato per anni presso l’ospedale Cottolengo di Torino.
Da luglio 2024 è partita per il Kenya, dove il Cottolengo porta avanti alcune opere, di cui la maggior parte sono a carattere sanitario. In particolare nelle regioni del Meru e del Tharaka.
In questo momento, nel paese, si verifica in campo sanitario un’enorme divario tra la capitale Nairobi, con servizi assolutamente paragonabili ai migliori ospedale europei, e la periferia con difficoltà a rispondere alle necessità di base e alle fasce più fragili (donne in gravidanza e bambini sotto I 5 anni).
La strada da percorrere è ancora lunga, ma si possono cercare di fare piccoli passi per apportare qualche miglioramento. In particolare Implementare l’esecuzione di elettrocardiogramma negli “realtà centre”, e la diagnostica delle malattie ostruttive polmonari (attualmente in crescita nella nazione, con pochi centri che si occupino nello specifico).
Suor Elisa non ci ha chiesto nulla ma conoscendo la persona e la realtà in cui ora come associazione cerchiamo di collaborare sostenendo questi suoi progetti.
Shalom ODV ha contribuito con 2000€ all'acquisto della macchina per esami del sangue.
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shalomjangany · 2 months ago
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Ormai da anni Shalom ODV mette a disposizione di famiglie con problematiche socio-sanitarie, famiglie numerose che non potrebbero permettersi vacanze al mare, persone con difficoltà economiche o sociali, famiglie con minori disabili, il nostro alloggio di Laigueglia che dispone di 6+2 posti letto.
Le fotografie testimoniano pulizia e accoglienza garantite dal lavoro dei soci che periodicamente si recano per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Ogni anno sono ospitate in media 8/10 famiglie a titolo completamente gratuito o con libere offerte a parziale rimborso delle spese di gestione.
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shalomjangany · 4 months ago
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Il progetto JANGANY, E' UN SEME LA FORMAZIONE
Anche quest’anno l’Ufficio Missionario Diocesano propone l’iniziativa della Quaresima di Fraternità. Come Unità Pastorale proponiamo di sostenere il progetto “la formazione è un Seme” messo in atto dall’associazione “ Shalom OdV “ e dalla rete degli “Amici di Jangany”. Il luogo di intervento è  una missione del Sud Madagascar, nella diocesi di Ihosy, villaggio di Jangany. Da anni si lavora per sostenere lo sviluppo di questo villaggio situato in una zona molto remota dell’altopiano dell’Horombè. Dal 1999 si sono succedute diverse missioni di volontari che hanno permesso al villaggio di avere acqua ed energia .
Il motore dello sviluppo del villaggio è la scuola che, dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore, coinvolge circa 3.000 alunni. In questi anni , con l’aiuto dei missionari presenti, si è dato sviluppo all’agricoltura e all’allevamento permettendo una certa autosufficienza alimentare, messa però sempre in discussione dai cambiamenti climatici, dalla siccità e da fenomeni metereologici estremi . Resta ancora estremamente grave la situazione sanitaria e si sta lavorando per dare un minimo di supporto al dispensario locale fornendo medicinali specifici per le patologie più comuni: malaria, tubercolosi infezioni gastrointestinali, bilarziosi…
Per permettere ulteriore sviluppo si è evidenziata la necessità di formare personale locale per dare continuità a quanto realizzato in questi anni e quindi il progetto, in questa prospettiva, si propone tre obiettivi:
Borse di studio per 20 giovani studenti da avviare a scuole professionali qualificate in Madagascar, offrendo loro l’aiuto economico per iscrizioni, rate, strumenti e spese scolastiche, vitto e alloggio. Questi giovani sono impegnati a lavorare per almeno tre anni al loro villaggio di origine, Jangany, offrendo la loro competenza come agronomi, elettricisti, meccanici, fabbri, edili, e, per consentire la pari opportunità con le donne, pedagogisti, informatici, personale paramedico.
Contributo alla “Ecole Sainte Marie” per sostenere i costi del pagamento degli insegnanti e della alimentazione quotidiana della mensa scolastica a circa 1000 bambini e ragazzi. Il contributo è necessario in presenza della difficoltà delle famiglie a pagare la quota annuale di circa 30€.
Fornitura dei materiali per l’avvio del laboratorio di chimica e fisica del Liceo Scientifico Sainte Marie. Sono pronte le strutture ma non ci sono soldi per l’avvio del corso.
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I nomi dei 20 ragazzi che ricevono le borse di studio
Il grande progetto formativo per i giovani di Jangany è ormai concretezza: 12 ragazzi e 8 ragazze sono stati selezionati per diversi percorsi di formazione professionale.
3 al Lycée technique di Tulear per il percorso tecnico: Gilberto sarà elettromeccanico, mentre Alicianah e Raissa Marie Elysa saranno professioniste edili
3 al Centro don Bosco di Formazione di Majanga per il percorso professionale: Francel sarà elettricista, Manohisoa meccanico per auto e Elyse Modeste fabbro
3 all’Université MAGIS Antady di Fianarantsoa per il percorso in agronomia: Elinah, Emilinah e Sarobidy Gilbert
1 alla scuola di formazione per elettromeccanici ESSVA di Antsirabè: Rijarivony
9 all’Università per la formazione informatica, pedagogica e paramedica di Antananarivo gestita da padre Pedro, famoso in tutto il Madagascar: saranno informatici Victoire, Miarinah, Anna e Romeo Arsene, mentre saranno pedagogisti Denise, Andrianina Erick e Jean Michel Romain; saranno paramedici infine Tomson e Jean Bosco
1 sempre alla capitale Antananarivo in una scuola privata per diventare infermiera professionale: Sana
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shalomjangany · 2 years ago
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16 maggio 2023 ore 4:00
I geofisici di Jangany. Prima tappa del progetto JANGANY HA SETE ACQUA PER VIVERE
Alla partenza per la missione maggio 2023: alla ricerca delle falde profonde a Jangany per nuovi forages, una strada necessaria per convivere con la siccità generata dai cambiamenti climatici.
Da sinistra:
Davide Vianello
dottorando presso il Dipartimento Scienze della Terra
Luigi Benenti
geofisico, una vita di esperienze sul campo
Taddeo Maria Fenoglio
ing. ambientale, coordinatore della missione. E’ lui che dopo avere incontrato padre Tonino nel settembre 2022 si è proposto e ha messo insieme questa grande opportunità
Arianna Paschetto
dottoranda presso il Dipartimento Scienze della Terra  
A loro si aggiunge alla capitale Antananarivo
Edoardo Bono
ing.  di H4O Help for Optimism ODV esperto in tematiche dell’acqua, che è già stato a Jangany nel settembre 2022 realizzando uno studio importante su tutti i pozzi presenti al villaggio. Sarà lui il filo rosso nel proseguimento dei lavori.
Al progetto collaborano
Cesare Comina
geofisico del Dipartimento Scienze della Terra,
Sabrina Bonetto
del medesimo Dipartimento e Vide Direttrice del CISAO -   Centro Interdipartimentale di Ricerca e Cooperazione Tecnico Scientifica con l’Africa.
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shalomjangany · 2 years ago
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Quaresima di fraternità 2023
Ha aderito al progetto Jangany ha sete Acqua per vivere, presentato da Shalom ODV presso la Diocesi di Torino, tutta l’Unità Pastorale di Chieri.
In Duomo è stato allestito all’ingresso questo richiamo che vedete nelle immagini.
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shalomjangany · 2 years ago
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22 marzo 2023
Assemblea in presenza e in remoto di SHALOM ODV. Viene approvato il Bilancio e rinnovate le cariche istituzionali. 
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shalomjangany · 3 years ago
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19 ottobre 2022
La Cantine  di Jangany
Alcune bellissime immagini inviate dell’insegnante Aina relative alla mensa scolastica dell’Ecole Sainte Marie di Jangany.
Purtroppo l’aumento del costo del riso, in tutto il sud Madagascar, ha reso insostenibile per la scuola l’acquisto dei pasti. Shalom onlus nella stessa data ha deliberato un aiuto di 5000€.
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shalomjangany · 3 years ago
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15 - 27 settembre 2022
La missione 2022 a Jangany. Obiettivo il cambio di connessione satellitare e fase preprogettuale del progetto Jangany ha sete, acqua per vivere
Il diario dell’impresa al link 
https://jangany-missione2022.tumblr.com/ 
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shalomjangany · 3 years ago
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Emergenza Sud Madagascar
Progetto JANGANY HA SETE, ACQUA PER VIVERE
Nel maggio 2022 il 60% dei pozzi di 15 metri, costruiti a mano dagli abitanti di Jangany, sono prosciugati. Si avvia un progetto per evitare il declino del villaggio. Tutti i dettagli al link 
https://jangany-acqua.tumblr.com/
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shalomjangany · 3 years ago
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15 giugno 2022
Ecole di Ranohira: esami scuola media (ordinamento francese) svolti nella palestra.
Sempre di più viene richiesto un aiuto per la realizzazione di nuove aule. Non essendo a disposizione uno spazio su ampi terreni, l’edificio dovrà un domani svilupparsi in altezza (con costi maggiori). Si cercano benefattori e partner per il progetto.
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shalomjangany · 3 years ago
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Suor Marcelline, direttrice scolastica che abbiamo personalmente conosciuto in Madagascar, lancia una richiesta di aiuto per consentire anche alla scuola di Ranohira la possibilità dell’insegnamento dell’informatica.
Attualmente hanno un solo PC disponibile. Shalom si sta impegnando per la ricerca di personal computer portatili da inviare assumendo l’impegno della preparazione dei PC e dei costi di trasporto.
La scuola è futuro, formare non solo le competenze ma anche il senso civico perché i responsabili della vita sociale del domani siano leva di crescita per la popolazione.
L’obiettivo è dotare la scuola di almeno 35 portatili, dignitosi nelle caratteristiche e popolati di libri digitali in francese.
Grazie a tutti coloro che sosterranno questo progetto.
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shalomjangany · 3 years ago
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Ringraziamenti a Shalom di padre Mombelli... che ci sia l’inondazione o che ci sia la carestia la fame è sempre la stessa.
Ihosy 4 marzo 2022
Carissimo Silvio e carissimi Amici tutti dell’associazione Shalom, con grande riconoscenza da parte mia, dei confratelli tutti e di tanti malgasci che avete aiutato e magari salvato vi scrivo queste poche parole di ringraziamento.
Siamo in Quaresima e uno degli impegni che il Signore ci domanda è “quando fai l’elemosina, la tua sinistra non sappia quello che la tua destra elargisce”. Ma io vorrei innanzitutto ringraziare il Signore che, in momenti difficili, come quelli che la povera gente malgascia ha passato in questo mese di febbraio, ci ha regalato l’amore e il sostegno di tanti amici, di voi che ci avete sostenuto con tanta generosità.
Mi pare giusto informarvi brevemente di quello che abbiamo fatto… si, perché ho avuto tanti collaboratori che mi hanno aiutato.
Silvio, Voi di “SHALOM” siete stati i primi a mandare una grossa offerta per aiutare la gente. Sapendo che le banche hanno dei tempi di trasmissione molto lunghi e vedendo invece le necessità immediate ho deciso di anticipare una buona parte della somma per acquistare alimenti, soprattutto del riso da distribuire a quelli che sono rimasti con niente.
Approfittando di un camion che doveva già fare un viaggio nelle zone alluvionate, ho inviato subito 20 quintali di riso alle suore in due villaggi.
Per Iakora (dove si trova Padre Strappazzon) invece, la strada era già interrotta e non si poteva mandare niente; il Padre aveva chiesto dei soldi per comperare sul posto del riso e manioka (patata dolce) da distribuire… gli ho inviato dei soldi “per telefono”… (non è uno scherzo; è un servizio che è molto usato in Madagascar; bisogna innanzitutto aprire un conto con il proprio telefono con un piccolo deposito anche solo di 5€; la stessa cosa deve aver fatto la persona a cui si deve mandare i soldi. Così io ho depositato la somma di quasi 1000€ ad un’agenzia e lasciato il numero a cui spedire la somma; poi ho avvertito il padre Strappazzon. Lui dopo aver riceve un messaggio di conferma del versamento avvenuto sul suo telefonino, si è presentato ad un’agenzia del posto e ha potuto ritirare la somma inviata. Logicamente bisogna pagare una tassa per poter avere il resto della somma. In fondo però è un sistema molto rapido e sicuro.)
Intanto però, eravamo tutti in agitazione perché era annunciato l’arrivo di un altro ciclone, e si diceva che sarebbe stato più pericoloso del primo.
Avevamo ricevuto l’informazione che a Ivohibe c’erano stati tanti danni (tra cui il tetto della casa delle suore e della scuola portati via dal vento…), ma anche tanti altri edifici (tra cui l’ospedale appena costruito) semi-distrutti; tanta gente senza casa o senza niente.
Abbiamo approfittato che la strada per Ivohibe fosse riaperta per mandare 30 quintali di riso; questa volta pagando il trasporto perché fosse fatto più rapidamente. Il camion doveva partire il mattino presto del giorno prima dell’arrivo del ciclone per sperare di incominciare il ritorno la sera stessa; invece è partito a mezzogiorno, per imprevisti meccanici (cosa si può dire normale!!). Nel tardo pomeriggio (e qui la notte arriva in meno di mezz’ora) sono passati a Isifotra e hanno continuato per Ivohibe… poi, per 3 giorni non abbiamo avuto notizie… c’era di che preoccuparsi.
Tre giorni dopo finalmente una telefonata. Era l’autista… Da Isifotra a Ivohibe ci sono circa 50 Km, ma è una strada pessima e pericolosa: strada stretta, in salita per circa 10 km, ma poi una discesa ripida, con tante curve e buche per più di 15 km che sono un “inferno”, poi altri 20 km circa abbastanza pianeggianti ma sempre con curve e buche, che di notte rendono ancora di più faticosa la guida
Sono arrivati a Ivohibe all’1 di notte (7 ore per 50 km). Hanno svegliato le suore, i padri, il villaggio per scaricare in fretta… il ciclone stava arrivando.
All’alba sono ripartiti per rifare lo stesso percorso pericoloso, ma purtroppo un guasto alla frizione ha reso il loro ritorno non un’avventura, ma un calvario: perdevano il liquido della frizione per cui cambiare marcia diventava impossibile e nel medesimo tempo viaggiare sempre in prima scaldava il motore del camion.
Il ciclone ormai era sopra di loro, non c’erano villaggi, han dovuto continuare come potevano. Hanno impiegato più di 12 ore per i 50 km di ritorno a Isifotra. Li hanno trovato alloggio da compagni di lavoro e si sono riposati, mentre il ciclone stava passando.
Il giorno seguente, costatando i danni “aggiuntivi” del ciclone appena passato; per fortuna però il ciclone entrando sull’isola ha cambiato un poco la sua direzione ed è passato un poco più all’Est; la pioggia è stata abbondante, ma il vento meno forte e i danni meno gravi di quanto si temessero.
L’autista del camion ha smontato la frizione per recuperare i pezzi rovinati da portare a Ihosy per cercare quelli di ricambio, e si è avviato a piedi per raggiungere un altro villaggio da dove poteva sperare di trovare una macchina per ritornare a Ihosy… ma il Menaraka (un fiume che arriva proprio dalla zona dove era passato il ciclone…) era in piena, per cui ha preferito ritornare a Isifotra a piedi.
Nel frattempo abbiamo ricevuto altre offerte e così abbiamo potuto organizzare gli aiuti in modo più efficace. Pur continuando a soccorrere i villaggi qui intorno abbiamo destinato delle somme, anche importanti per i confratelli, soprattutto della regione di Vohipeno e Farafangana dovrei disastri erano molto più gravi; abbiamo inviato 10 milioni di ariary (circa 2.200 €) per un centro di cura per giovani handicappati che era rimasto senza tetto. Altre somme sono state destinate alle diverse commissioni di soccorso locali costituite dai nostri confratelli sul posto, che potevano giudicare meglio le necessità.
Ecco come ho distribuito gli aiuti che mi avete inviato:
►    1000 € inviati (P. Strappazzon) o dati a mano (suore Clarisse) per primi soccorsi;
►    4000 € circa per acquistare e inviare riso (420 sacchi da 50 gk) nei diversi centri della nostra zona;
►    2200 € per riparazione del tetto del centro di handicappati di Vohipeno,
►    il resto di 800 € inviati ai confratelli della zona di Farafangana.
Devo però aggiungere una cosa che può sembrare strana: nonostante il passaggio di 5 cicloni sul Madagascar, di cui 2, molto forti, sul sud del Madagascar, ci sono ancora parecchie zone dove le piogge non sono state sufficienti per coltivare il riso. Ormai siamo alla fine del periodo in cui si può piantare il riso che verrà raccolto in giugno luglio, ma alcune suore e padri che sono passati qui da noi ci raccontano che ci sono delle zone, anche abbastanza grandi, dove l’acqua è ancora insufficiente per coltivare le risaie; la gente è in grande difficoltà, perché per loro c’è il pericolo di un’altra annata di carestia, purtroppo! Cercheremo di fare il possibile per aiutare anche chi si trova in questa situazione, perché, che ci sia l’inondazione, o che ci sia la carestia, la fame è sempre la stessa.
Caro Silvio, carissimi amici, molte persone mi hanno telefonato o scritto per ringraziare… è vero i ringraziamenti erano in malgascio … ora io, a nome di tanta gente povera che è stata soccorsa da voi, ho il dovere di esprimere la mia e loro grande riconoscenza. Solo il Signore vi ricompenserà per tutto quello che avete fatto; prego e vi auguro con tutto il cuore che il Signore benedica ciascuno di voi e tutti i vostri cari.
Un cordiale saluto
Padre Attilio Mombelli
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shalomjangany · 3 years ago
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Cicloni Batsirai e Emnati. Gli aiuti di Shalom attraverso padre Attilio Mombelli
Comunicazioni di padre Attilio Mombelli a Silvio dopo la donazione di 8000€ di Shalom onlus.
18 febbraio 2022
Ti ringrazio enormemente, Silvio, ne parlerò con i confratelli e le Suore, perché io non mi muovo tanto... e poi ti informerò... ma fin d'ora ringrazia tutti i soci e amici che hanno collaborato... sieti meravigliosi...
18 febbraio 2022
Buona sera (qui da più di un'ora è buio pesto). Certo vi informerò di tutto... Per questo che vi scrivo...
Oggi appena ho saputo della vostra offerta, mi son dato da fare. I soldi non sono anora arrivati, ma non si può fare aspettare chi a fame... I soldi arriveranno e io ho incominciato a spenderli subito.
A Ihosy, intorno a noi ci sono delle persone e delle famiglie che vanno a cogliere fichi d'India per sfamarsi. Personalmente non posso chiedere loro informazioni direttamente, se no avrei tutta Ihosy che dirà di mangiare solo fichi d'india... ma conosco qualche suora e delle collaboratrici che sanno chiedere le informazioni necessarie. Ho chiesto di "vedere e cercare di capire" la sitazione dei mangiatori di fichi d"india per riuscire ad aiutarli.
Ho pure saputo che domani c'è un camion che va all'est... so che in due villaggi hanno bisogno di riso, con la vostra offerta ho comperato 20 quintali di riso. Il propritario del camion mi ha aiutato a trovarlo e non fa pagare nulla per il trasporto, anzi ha fatto scaricare parte del materiale che voleva portare, per dare precedenza al cibo da distribuire; così 1000€ sono già arrivati a chi ha fame.
Grazie, vi terrò al corrente dell'evolversi della situazione. Saluti cari, p. attilio
20 febbraio 2022
Carissimo, in Italia è l'ora di pranzo, dunque buon appetito... qui sono le 14,30 e non c'è tempo da perdere. Si, perché tutti parlano e tutti sanno che sta arrivando un'altro ciclone che nella notte di martedì e la mattina di mercoledì passerà su di noi.
Non sono ancora riuscito a parlare direttamente né con le suore, né con i padri di Ivohibe. Per andare a Ivohibe (110 km) ci voglio circa 8/9 ore.
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Ho deciso di mandare del riso. Pensavo di mandare 4.000 kg - 2.000 € circa (proprio pensando al prossimo ciclone).
Son riuscito a trovare un camion che può portare ancora 1.500 kg (800 €). Ho già fatto comperare il riso. Pago il trasporto (36,00 €) e anche i "facchini" (2,50 €) perché possano partire già questa sera.
Dai, poi ti farò sapere il seguito...  voi siete alla fine del pranzo, io vorrei riposare un poco.
Saluti cari.
Attilio
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shalomjangany · 3 years ago
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18 febbraio 2022
Primi aiuti per ciclone Batsirai e comunicazione di padre Attilio Mombelli. In attesa del nuovo ciclone EMNATI
[informazioni da VIM - Volontari Italiani Madagascar] In questa fase è troppo presto per definire lo scenario di impatto del nuovo ciclone “Emnati” in arrivo, ma la zona di atterraggio, ancora sconosciuta con precisione, potrebbe essere compresa tra Toamasina a nord e Mananjary a sud. Questo scenario è ancora molto incerto e una traiettoria un po’ più a sud prima dell'impatto non è ancora del tutto esclusa. In ogni caso, entro martedì esiste infatti un rischio di impatto diretto per la costa orientale del #Madagascar. Il sistema può potenzialmente essere un ciclone intenso al momento dell'approdo. Adesso il sistema sta viaggiando con velocità dei venti fino a 80 kmh, ed è certo che farà ancora sentire la sua presenza con un netto deterioramento delle condizioni meteorologiche. Sarà dello stesso livello di Batsirai? Per il Madagascar, il rischio di impatto è in aumento. Uno sbarco sulle coste orientali del Madagascar è lo scenario più probabile. La zona di impatto dovrà ancora essere definita, ma già le popolazioni dell'est del Madagascar dovranno prepararsi ancora una volta all'impatto del ciclone.
[primo commento di padre Attilio Mombelli]
Eh si purtroppo, queste le informazioni che i media ripetono continuamente quasi in modo opprimente, che fa paura. Non abbiamo ancora sollevato la testa dal fango che ha sommerso metà Madagascar 15 giorni fa che già bisogna prepararci a un altro ciclone, che passando in poche ore farà dei danni che poi ci vorranno mesi se non anni per riprendersi…
Vi ringraziamo infinitamente per la generosità con la quale ci state aiutando… ma abbiamo bisogno di tanto coraggio per lottare ancora.
Aiutateci a lottare per sopravvivere! E preghiamo, si bisogna pregare tanto. P. attilio
[inviati 18/02/2022 da Shalom 8000€ per le situazioni di Isifotra e villaggi seguiti dai vincenziani]
[secondo commento di padre Attilio Mombelli]
Buona sera (qui da più di un'ora è buio pesto). Certo vi informerò di tutto… Per questo che vi scrivo…
Oggi appena ho saputo della vostra offerta, mi son dato da fare. I soldi non sono anora arrivati, ma non si può fare aspettare chi a fame… I soldi arriveranno e io ho incominciato a spenderli subito.
A Ihosy, intorno a noi ci sono delle persone e delle famiglie che vanno a cogliere fichi d'India per sfamarsi. Personalmente non posso chiedere loro informazioni direttamente, se no avrei tutta Ihosy che dirà di mangiare solo fichi d'india… ma conosco qualche suora e delle collaboratrici che sanno chiedere le informazioni necessarie. Ho chiesto di “vedere e cercare di capire” la sitazione dei mangiatori di fichi d"india per riuscire ad aiutarli.
Ho pure saputo che domani c'è un camion che va all'est… so che in due villaggi hanno bisogno di riso, con la vostra offerta ho comperato 20 quintali di riso. Il propritario del camion mi ha aiutato a trovarlo e non fa pagare nulla per il trasporto, anzi ha fatto scaricare parte del materiale che voleva portare, per dare precedenza al cibo da distribuire; così 1000€ sono già arrivati a chi ha fame.
Grazie, vi terrò al corrente dell'evolversi della situazione. Saluti cari, p. attilio
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shalomjangany · 4 years ago
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26 settembre 2021 - Messaggio di suor Juliette, responsabile del Dispensario medico di Jangany
Ciao, Silvio, ti ringrazio molto per i messaggi biblici per aiutarci ad assumere la nostra missione qui a JANGANY, è una gioia e di incoraggiamento per noi, perché abbiamo gli stessi obiettivi.
Ecco, padre Tonino ha riparato bene il dispensario e ha realizzato un fossa per la spazzatura speciale del dispensario, grazie a voi per il vostro aiuto.
Purtroppo, non c'è ancora una risposta per la richiesta di riconoscimento ufficiale del livello di Dispensario da parte del Ministero della Sanità, questo perché il governo ha cambiato il Ministro in questi ultimi mesi. Preghiamo insieme per questo.
Si sta ora preparando la festa giubilare per i 25 anni della scuola Sainte Marie, e vi daremo notizie giorno per giorno dello svolgimento della preparazione. Penso che siate tra coloro che fanno parte della Fondazione di questa scuola. Avremmo desiderato vedervi qui il giorno della celebrazione, peccato. Ringraziamo molto padre Tonino: è qui con la sua presenza, grazie al mio Dio.
Vi invio le foto della clinica che Padre Tonino ha riparato, vi ringrazio; Dio benedica voi e il vostro lavoro e vi dia la grazia di cui avete bisogno insieme a tutti gli amici di Jangany. Suor Juliette.
Bonjour, Silvio, je vous remercie beaucoup pour les messages bibliques pour nous aider à assumer notre mission ici à JANGANY, c'est une joie et courage pour nous, car nous sommes les mêmes buts.
Voilà que Père Tonino a réparé bien le dispensaire avec clôture plus une fausse à ordures spéciale pour dispensaire, merci à vous pour votre aide.
Malheureusement, il n'y a pas encore de réponse pour la demande d'ouverture de dispensaire par le ministère de la santé car le gouvernement a changé le ministre ce dernier mois. Nous prions pour celà.
On est maintenant entrain de préparer la fête de jubilé de 25ans de l'école sainte Marie, ils vont vous donner de nouvelles le jour de jour le déroulement de la préparation. Je pense que vous êtes parmi de la Fondation de cette école. Nous voudrions de vous voir ici le jour de la célébration, dommage. On remercie beaucoup à Pr Tonino, il est là pour votre présence, merci au mon DIEU.
Je vous envoie les photos de dispensaire que Père Tonino a réparé, je vous remercie, Que Dieu vous bénisse votre travail et Qu'Il vous donne la grâce dont vous avez besoin ainsi que tout l'amis Jangany SR Juliette.
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shalomjangany · 4 years ago
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