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soggettivita · 5 years
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How Emily Dickinson Writes A Poem
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soggettivita · 5 years
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(via https://www.youtube.com/watch?v=IpH_MAK-Gdk)
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soggettivita · 6 years
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Della necessità dell'arte. E degli amici. Sempre.
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soggettivita · 6 years
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La bellezza e l’ottimismo
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soggettivita · 6 years
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I laghi erano pristini specchi dell'azzurro intenso del cielo, così placidi che sul fondo si potevano contare le pietruzze. I ragni tessevano i loro pizzi, perlati di rugiada, tra i rami dei roveri, dei mirti e dei noccioli. Al passaggio dei cavalieri si sollevavano nuvole di farfalle e i cervi, curiosi, si avvicinavano a salutare. La luce filtrava tra le foglie e disegnava ombre nel paesaggio; la nebbia saliva dalla terra tiepida e avvolgeva il mondo in un alito di mistero. Pioggia e ancora pioggia, fiumi, laghi, cascate d'acqua bianca e spumosa, un universo liquido. In autunno il paesaggio era d'oro e di sangue, ingioiellato, magnifico. A Pedro de Valdivia traboccava l'anima e rimaneva avviluppata tra gli slanciati tronchi rivestiti di muschio, raffinato velluto. Il Giardino dell'Eden, la Terra promessa, il paradiso. Muto, umido di lacrime, il conquistador conquistato andava alla scoperta del luogo in cui la Terra finisce, il Cile.
Isabel Allende, “Inès dell’anima mia”. Ho poche certezze nella vita, una di queste è che non posso leggere l’ultima pagina di un romanzo di Isabel Allende senza piangere. Lei sa esprimere come nessuno la passione della vita, forse anche il senso della vita.
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soggettivita · 6 years
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soggettivita · 6 years
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PAESAGGIO
                                         ...par le cylindre, la sphèere, le cone...                                                                                P.CEZANNE
Diedri, poliedri. Solidi equivalenti di rotazione, conifere. Triangoli vertici di ghiacciai. Formazioni durissime dell’ordine. Contrappesi e forze sostengono gli angoli, ingranaggi e propulsori mantengono l’energia dolorosa dei cateti esprimono il taglio delle mobili ipotenuse. Ripetute varietà, sonore, ruvide, invisibili: nervature di farfalle, foglie e membrane e setti. Forme della bellezza. Genitrici. O nichelio, violàno, o tetraedro, icositetraedro reticolo d’atomi, o lamelloni, o fibrosi raggiati nell’oscurità mineraria dove scorrono fiumi ciechi e in alto aggregati nelle rocce, slanci di terra corrosi.
-Pier Luigi Bacchini, da Distanze Fioriture Non avevo mai fatto, prima di venire a conoscenza di questa poesia, un collegamento fra Bacchini e Cezanne. Mi chiedo come...ora mi sembrano così simili! Entrambi rendono i paesaggi vivi esaltandone le sfaccettature. Prestano attenzione a tutti i microcosmi della natura. Tanti piccoli mondi rotanti, che si intersecano e creano la grande terra, anch’essa rotante, madre e vita. E l’emozione di riconoscere, davanti ai loro quadri mentali, la propria esperienza della natura. Vedere in quelle piante le tue piante, in quei fiori i tuoi fiori, in quelle montagne le tue montagne. Riempire con la propria esperienza - con i propri sensi - i loro vuoti poetici. Poliedrica bellezza di una foglia rigirata dal vento, come una mente che cambia idea costantemente.
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soggettivita · 6 years
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Nick Turpin | On the Night Bus
Foggy Photos of Londoners Riding Packed Night Buses
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Anatomy of the Dreamlike Romance – Call Me By Your Name vs. Before Sunrise
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soggettivita · 6 years
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Domani mi laureo. Domani mi laureo alla magistrale in lettere con una tesi in iconografia ed iconologia sulla Sala di Ariosto del Palazzo Ducale di Parma. Io ho partorito una teoria iconografica per interpretare degli affreschi manieristi cinquecenteschi. Domani avrò un abito, una seriosa giacca nera, dei tacchi. Avrò i capelli raccolti e la mia tesi stretta fra le mani. Domani mi laureo.
Ho preso un libro d’arte dalla libreria per un ripasso dell’ultimo secondo e accanto ho visto un libricino a cui sono particolarmente affezionata: “Firenze – Il gioco dell’Arte”. Penso a mia madre che mi leggeva questo libro, da piccola, nel giardino dei Boboli. A me che, giocando per l’appunto, scoprivo cos’è la storia dell’arte. Non avevo ancora una concezione del tempo, ma sapevo che tanto tempo fa una famiglia ricca aveva fatto costruire quel palazzo e quel giardino tanto belli e che io, tanti tanti anni dopo, potevo ancora vederli. E mi piaceva.
Sono certa che sia nato con questo libro il mio amore per l’arte.
E non riesco a smettere di pensare a quella che ero, una biondissima bambina in un’estate fiorentina di fine anni ’90, e quella che sarò domani, una donna con una corona d’alloro in testa che esce dalla porta dell’università più vecchia del mondo. Io sono entrambe. E il fascino per il tempo, il peso della storia che tanto sento quando studio, lo percepisco per la prima volta nella mia stessa vita.
E tutto è nato con un libro per bambini. Magico, a pensarci.
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soggettivita · 6 years
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Per ricordarmi la bellezza. Di provarla, sempre.
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soggettivita · 6 years
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Vedere celebrate certe cose, certi gesti, ti aiuta a vederne la bellezza nel tuo quotidiano. La spontaneità qui, la spontaneità dell'adolescenza. L'immensa verità del discorso del padre. La cultura, che è sempre legata a doppio filo con la vita e mai inutilmente asettica. Le radici della cultura, dell'umanità. Basta, blatero. Ma ho appena visto questo film e mi ha riempita e ispirata. Vedetelo. Ora.
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Diary of a Tortured Artist. Genio.
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Horror Vacui.
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soggettivita · 7 years
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to all the books I'll never read
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soggettivita · 7 years
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Cayce Zavaglia | Portrait and Process from Garrett Zavaglia 
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soggettivita · 7 years
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Trascuratori della bellezza.
Quest'estate ho fatto un viaggio in Sicilia con le mie amiche, mi chiedo come fosse possibile che in 24 anni di vita nessuna di noi avesse mai pensato di visitare quel paradiso. E' stato bellissimo, abbiamo nuotato in acque trasparenti, scalato montagne bruciate dal sole e ammirato templi plurisecolari. E poi…abbiamo raccolto tanta immondizia. Un giorno stavo nuotando, stavo godendo dello spettacolo magnifico dei pesci che mi sfioravano le gambe quando ho visto una bottiglia di plastica sul fondo del mare, non sono un'esperta nuotatrice e stavo per soffocare andandola a prendere, ma lasciarla la, a deturpare tanta bellezza, ad essere pericolo per tanti animali, ad essere simbolo dell'inciviltà umana, era troppo da sopportare. E' una cosa che fa imbestialire trovare un sacchetto di plastica che galleggia in mare, mozziconi di sigaretta spenti nella sabbia, lattine e bottigliette ai lati della strada. E' incredibile quanto la gente possa amare un posto, postarlo ripetutamente su instagram e poi lasciarlo più sporco di come l'ha trovato. Voi, trascuratori della bellezza, io vi odio. Vorrei schiaffeggiarvi, tirarvi per le orecchie finché non avete raccolto ogni singola cartaccia che avete gettato a terra, vorrei sbattervi la testa contro al muro finché non si apre abbastanza per farci entrare dentro l'idea di rispetto. Noi, animali presumibilmente intelligenti e civili, dovremmo proteggerla questa nostra terra, custodirla, non darla per scontata.
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