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Big surf in Venice this morning.

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「 22novembre2O15 ‧@ D E W A R' S.」

Uno scambio di battute su Facebook: a questo si era limitato il rapporto con Eric, il fratello di Roxanne. Quella domenica sera, però,   le parole erano diventate / tangibili / : una bottiglia di vino rosso sul sedile passeggero della Mustang e il battere delle nocche sulla porta di casa Dewar.

< Qualcuno ha ordinato del vino rosso accompagnato ad una bionda? >

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Arrivato in città da solamente poco più di due ore ha trascorso il proprio tempo con Roxanne fino al momento in cui non ha deciso di concedersi una doccia tiepida. Ora che si rilassa sul divano del salotto, guardando distrattamente un programma televisivo, venendo disturbato da un rumore aspettato si desta, quindi va ad aprire la porta. ---Sì, è esattamente ciò che ho ordinato, Miss Hastings. Prego, entra; finalmente ci conosciamo.

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Le fotografie catturano l'attimo e catturano l'anima. Durante una lezione universitaria, un docente, aveva spiegato che non esistevano persone / non fotogeniche / : era questione di luci, angolazioni, obiettivi ed / anima /. Eppure stentava a credere che Eric fosse più bello di quella bellezza fotografica da Facebook. < Pensavo fossi il frutto della fervida immaginazione di Roxanne unita all'utilizzodi photoshop! E chiamiami Sophie-Anne, o Sophie o....- insomma - chiamami come vuoi, ma non così formalmente. >

_____________________________________ La vivacità e brillantezza che risiedono negli occhi della ragazza, più giovane di lui di sei anni, riescono a farlo sorridere ancora. Si fa da parte, così da poter permetterle di varcare la soglia ed entrare in casa, godendo nel frattempo della sua bellezza sensuale e attraente. ---No, sono reale; un uomo in carne ed ossa frutto della realtà. Roxanne mi ha spesso parlato di te, o quanto meno ti ha menzionata in molti suoi discorsi, per questo mi fa piacere conoscerti, Sophie. Accomodiamoci nel salotto, così potremo più comodamente parlare davanti un bicchiere di vino. Conduce la ragazza verso il salotto con un gesto cortese, quasi elegante, tendendo la mano per invitarla a seguirlo. Una volta raggiunta la stanza aperta la lascia accomodarsi per prima sul comodo divano in pelle, infine a propria volta si siede, stappando poi la bottiglia di vino e versandone il contenuto in due calici già in precedenza preparati. ---Come mai non sei uscita con i tuoi coetanei questa sera?

___________________________________ Avanza qualche passo dentro la casa lasciando il fresco di Los Angeles alle sue spalle. Adorava quel clima che le permetteva di lasciare le gambe scoperte / senza essere volgare / senza trovarsi i piedi congelati dentro le Manolo tacco 12. < Adoro tua sorella - e mi fermerò a questa dichiarazione perchè  non so quanto ti abbia raccontato di noi / e dei nostri trascorsi / - > Sophie-Anne si affretta a specificare e a rimanere sul vago. Roxanne era dichiaratamente eterosessuale / eterosessuale convinta / e Sophie-Anne era stata una parentesi aperta e chiusa / non totalmente da almeno una parte /. < Sono arrivata a Los Angeles da poche settimane e questa sera sto cercando di evitare una persona molesta... > Fa spallucce: non era spaventata / non lo era mai /. La paura era uno di quei sentimenti che aveva imparato a reprimere. < Tu come mai sei in casa e non in qualche locale a rimorchiare? >

___________________________________________ Dopo aver versato in entrambi i calici il vino, porge uno dei due vitrei recipienti appositi alla giovane dinanzi a sé. Si acciglia ascoltando la sua affermazione, inevitabilmente colpito da essa più che dalle precedenti, pertanto reagisce ponendole una domanda. ---Una persona molesta? Spero non lo sia a tal punto da spingermi a intervenire. Commenta ancora accigliato, avvicinando poi il bicchiere alle labbra per poter lentamente sorseggiarne il contenuto. ---Ad ogni modo non sono così squallido, per "rimorchiare" come dici tu non vado in giro per locali. Ma a parte questo, a quanto pare, stasera posso ugualmente godere della compagnia di una bella donna. Asserisce infine, tornando poi a nascondere lo sguardo dietro il calice ancora perlopiù pieno. __________________________________________ Le dita affusolate si stringono intorno allo stelo del calice che Eric le porge come un vero gentiluomo. Sophie-Anne non è abituata ai / bravi ragazzi /. Come se fosse un segno del destino, è sempre stata attratta da perfetti stronzi / pensando di potersi meritare soltanto quelli /. < Molto premuroso da parte tua, Eric - ma no, non ce n'è bisogno. E' come trattare con un bambino di quattro anni: devo solo attendere che smetta di frignare per le mancate attenzioni...> Sophie-Anne non è / mai / stata salvata da nessuno, eccetto suo fratello. Quell'offerta di aiuto così spontanea e improvvisa è in grado quasi di imbarazzarla /  i m  b  a r a z  z o - altra cosa sconosciuta- / < Non pensavo fosse una cosa squallida > Afferma portando le labbra rosse al bicchiere. Incrina la voce in una venatura polemica / quasi offesa senza esserlo veramente /. < Certo oggi ti è andata bene su Facebook... ma non tutte non abusano di photoshop. >

________________________________________ Da bravo amante dell'arte qual è si perde nell'osservare, quasi contemplare, ogni tratto distintivo della giovane donna che ha dinanzi. Le labbra estremamente carnose, le quali sembrano sussurrare un dolce e sensuale "baciami e assapora un gusto che mai prima d'ora hai provato"; gli occhi azzurro-verdi dal taglio longilineo, quasi capace di rimandare ai lineamenti tipici di una donna egiziana, ricca di mistero e languide aspettative. Mentre si perde nell'osservarla riesce ad ascoltarla e prestarle la propria attenzione, tenendo lo sguardo fisso su di lei, curioso e affamato di dettagli. ---Ma io lo penso, quindi ho voluto soltanto esprimere la mia opinione anche in assenza del tuo interessamento per essa. Ad ogni modo, lasciamo perdere questi discorsi privi di fondamento; parlami di te. Voglio sapere cosa studi, di cosa ti interessi nel tempo libero, cosa nascondi dietro quello sguardo languido e lucente. Dimmi qualunque cosa ti va di dirmi. Le chiede senza trattenersi, mostrandole così un enorme interesse per tutto ciò che la riguarda. Nel frattempo, avendo finito di già il vino all'interno del calice, si sporge per poter afferrare il telecomandino che controlla l'impianto stereo nella stanza, dunque avvia la musica; Dark Side of the Moon dei Pink Floyd è già inserito nel lettore ad un volume così lieve da risultare ancor più piacevole all'orecchio.

___________________________________ Sophie-Anne sente lo sguardo di Eric, lo / avverte / come un formicolio che le solletica la pelle. Non le dà fastidio: è abituata a sguardi ben più indiscreti, curiosi o maliziosi. E per quanto sia abituata a camaleontici adattamenti alle situazioni, il fatto che Eric sia il fratello di Roxanne la mette in posizione di difesa / più che di attacco /. Vuole fare bella impressione, come quando si conoscono i genitori di qualcuno o si va ad un colloquio di lavoro - ed è così che affronta quella domanda. < Studio fotografia alla School Visual Arts di New York e sono a LA perchè mi hanno offerto uno stage presso il C Magazine... Il resto della mia vita è normale: i miei genitori sono divorziati e mi comprano con i soldi / riuscendoci /. Esco, bevo, faccio sesso - come tutti >> La risposta se inizialemente pacata, vira nell'irriverente come era solita fare. Innalza il suo muro di protezione, ora più utile che mai.

_______________________________________ Non riesce a non sorridere ascoltando le sue parole, soprattutto quando alle proprie orecchie giunge l'ultima affermazione che la giovane pronuncia. Nasconde il proprio sorriso furbo e divertito dietro il calice di vino che ha di nuovo riempito; ne sorseggia il contenuto quindi, prima di inumidirsi le labbra e tenerle per un po' schiuse, rivolgendosi infine ancora una volta a Sophie. ---Credo che tu non sia esattamente il tipo che "esce, beve e fa sesso" come tutti. Suppongo piuttosto che tu riesca a imporre un po' della tua arte in ogni cosa che fai, perché anche i fotografi sono artisti e io lo so bene visto che sono ad un gradino d'esperienza un tantino più alto. Penso tu sia una buona compagnia, viziata nei gusti e ottima amante. E se ti risulto inopportuno e troppo schietto puoi dirmelo, non mi offendo.

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「 M O T H E R' S  ‧ P H O N E C A L L  to Riley」

< Riley trovo / inaccettabile / che tu non mi abbia chiamato per il Ringraziamento. Non credi sia giusto ringraziare tua madre? Perfino Sophie-Anne mi ha mandato un sms con mille / faccine / che io / n o n / comprendo! Alcune le ha messe sicuramente a casaccio...E poi lo sa che non le capisco quindi... Comunque è il primo Ringraziamento che siete lontani e mi mancate e avevo...> BIIIP. FINE MESSAGGIO IN SEGRETERIA.

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Sophie-Anne stava ai Dewar, come Brooke Logan stava ai Forrester.

@roxgreen

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Good monday morning!

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「 A WEEK AGO  ‧ L O S  A N G E L E S  」

« Ciao bimba... » « Papà, che diav...che?! Cosa ci fai qui? » « Abbracciami e mentre lo fai, guarda oltre le mie spalle. » [...] « E' la mia mustang? E' la  / m i a / MUSTANG??? » « Mh-mh. » « Ma come..?! Sono 2800 miglia da New York a Los Angeles! » « 2.776 per l'esattezza. Due giorni di viaggio... Mi mancava fare l'on the road. » « Sei da solo, o...? » « Sophie-Anne, sono da solo / per lo meno qui - lei l'ho lasciata in hotel / e nonostante questo mi stai tenendo sulla soglia di casa. Pensi che potrò mai vedere come ho investito i miei soldi?  »

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{ 📂 Archive File LuglioDuemila10 // Location: Geneve // Sopнιe-Aɴɴe αɴd Roхαɴɴe eѕcαpe }

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Pretty in pink for @c.magazine's ladies lunch for @vhernier .... at the beautiful home of @alexandradwek

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No. No. No. No.

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Don’t be a fool. Don’t give up something important to hold onto someone who can’t even say they love you. Love ya, T-Rox.

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⌠ɢɪꜰ ʀᴏʟᴇ ‪#‎Grace‬ || ꜱᴏᴩʜɪᴇ-ᴀɴɴᴇ ᴀɴᴅ Preston Michael Beaton 𝘾𝙖𝙪𝙜𝙝𝙩! @ 𝘾𝘾  ⌡

—— ▪“ Benvenuta sull'isola dei giocattoli difettosi. ”

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Ufficio, studio, ufficio , fuori ufficio -  Kevin le aveva chiesto di recarsi al centro commerciale e acquistare una decina di vasi di varie forme e misure che sarebbero serviti per allestire il set di Enrique Campos. Sophie-Anne osserva una vetrina dall'esterno: la sua immagine riflessa è sbiadita dalle luci. La punta della lingua va ad umettare le labbra che si stringono pensierose ed - ad un tratto - si schiudono in una smorfia di sorpresa / paura / nello stesso istante in cui due braccia le circodano la vita con fermezza e - senza titubanza - due labbra baciano il suo collo.

< TU! Toglimi le mani di dosso! Che diavolo ci fai qui, Beaton? >

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<<Sophie-Anne.>> Sussurra il giovane Preston al suo orecchio, per poi mordicchiarle il lobo e stringerla maggiormente a sé. <<Benvenuta a Los Angeles.>> Allontana un braccio dal suo corpo, ma la tiene ben stretta ancora a sé con l'altro, il sinistro che va a sollevarsi e ad appoggiare la mano alla vetrina. <<Non mi puoi sfuggire, lo sai.>> Sussurra ancora al suo orecchio con un ghigno divertito e malizioso.

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< Avevo scordato come suonasse male il mio nome pronunciato dalle / tue / labbra. >> Con stizza volta il viso all'opposto di quello del ragazzo, togliendo dalla morsa dei denti il lobo / oh quanto la eccitava quel gesto - più dei baci sul collo /. < Mi hai / nuovamente / drogata in un periodo X che io non ricordo e mi hai inserito un microchip sottocutaneo? Non ho fatto caso a cicatrici sul mio corpo, ma stasera controllerò anche tra le dita dei piedi. >

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Ghigna, il moro, quando ella allontana il viso. Lentamente fa risalire la mano lungo il suo corpo e la porta al suo collo, bloccandole poi il viso e costringendola a guardarlo. Pochi attimi dopo preme le labbra su quelle di lei, con forza, andando infine a morderle il labbro inferiore e tirarlo verso di sè. <<Qui qualcuno mi sta accusando di cose che non ho fatto. E' il tuo modo carino per dirmi che vuoi venire a letto con me?>> Sussurra guardandola divertito. <<Perché se è così non ti resta che chiederlo. E io ti accontenterò.>>

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La morsa della mano al collo è così famigliare e intrisa di passato, che non le manca il respiro solo per la costrizione. Stringe la mano attorno al polso di lui, conficcandogli le unghie laccate di rosso nella pelle mentre respinge / ed asseconda / quel bacio forzato. Sa che Preston - come tutti i maniaci narcisisti sessuomani - adora quando la vittima si ribella, ma Sophie-Anne si rifiuta d'essere una vittima. Solleva il braccio e lo colpisce con forza sulla guancia.

< Rassegnati, Preston. Non verrò / MAI PIU' / a letto con te. Non ho bisogno di A nei compiti e la droga non mi sta mangiando il cervello. >

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Chiude gli occhi a quel bacio ricambiato, per poi beccarsi la sberla. Sospira e scuote il capo mentre riapre gli occhi e si passa la mano sul viso.

<< Oh no, Sophie Anne. Tu ci verrai a letto con me. E' tutto ciò che desideri.>> Mormora, per poi darle le spalle. Fa qualche passo, poi si ferma. Rapido, infine, si volta verso di lei. L'afferra per i polsi e glieli porta sulla testa, spingendola contro la vetrina del negozio, andando a premere le labbra sulle sue e baciandola con ardore.

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< Non ti azzardare, Beaton. > L'indice viene puntato / intimidatorio / verso di lui. < Non ti azzartare nemmeno a pensare a cosa desidero o / non / desidero, stronzo sociopatico! > I denti stretti e le labbra rosse non bloccano gli insulti urlati alle sue spalle e nemmeno gli sguardi dei passanti che si poggiano su di lei e - di rimando -  su Preston.

Soccombe / di nuovo / al bacio del suo carnefice / presa nuovamente alla sprovvista nel cambio repentino d'atteggiamento - di rotta. / < Vuoi uno schiaffo anche sull'altra guancia? Sei diventato da sadico a masochista? >

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Si fa pensieroso per un attimo, per poi sogghignare e rubarle un altro bacio, mordicchiandole anche il labbro inferiore e andando a intrecciare le dita delle proprie mani alle sue. <<Oh no, tesoro. Voglio solo te.>> Sussurra al suo orecchio. <<Vieni con me.>>

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Le dita si intrecciano e un respiro fondo tranquillizza l'animo - dannata Sindrome di Stoccolma! -. < Non posso, / t e s o r o /. Sto lavorando - devo lavorare. E mi hai fatto già perdere preziosi minuti: non ho intenzione di perdere il lavoro. RIuscirai a trovarmi ancora, se è vero che mi trovi sempre.>

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Like @roxgreen and @sophiedoitbetter : ᴳᴵᴿᴸ ᴵᴺᵀᴱᴿᴿᵁᴾᵀᴱᴰ “Razors pain you, rivers are damp / Acid stains you, drugs cause cramps / Gun aren't lawful, nooses give / Gas smells awful, you might as well live. “

brotp meme: Alicia Greg + Venus Niguero ( @wild-stdreams )

“They were two halves that together formed a magical whole.”

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{ 💻 Fαceвooĸ Sтαтυѕ }

Rubare selfie ad Enrique Campos intercettandolo tra i corridoi: ☑

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An aaaaamazing experience!

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Nel backstage del Victoria's Secret Fashion Show per LA Weekly!!!

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Is it better to out-monster the monster or to be quietly devoured?

Friedrich Nietzsche, Good and Evil (via wordsnquotes)