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Se tu sapessi...
Se tu cogliessi
l'ironia della mia risposta,
se tu sapessi
dove ti sei conficcata
fra cielo e cuore,
dove ti tengo nascosta
agli occhi del mondo,
certi oscuri pensieri
non oserebbero sfiorati
neppure i capelli.
~ Riccardo Tango Alfieri
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21 marzo 1960, Ayrton Senna ❤️
"Non esiste curva dove non si possa sorpassare."
"La cosa importante è la gioia che mi dà ogni vittoria, il piacere che offre, al pari di una grande conquista, un'enorme sfida, come combattere e vincere una battaglia. Senza queste emozioni, tutte queste emozioni, correre non avrebbe senso."
"Io non sono destinato ad essere secondo o terzo. Sono destinato a vincere."
"L'automobilismo fa parte di me, del mio corpo. Quattro ruote, un sedile, un volante. E' questa la mia vita”
***
Il 21 marzo 1960 nasceva il pilota automobilistico brasiliano Ayrton Senna, campione del mondo di Formula 1 nel 1988, 1990 e 1991.
Vincitore di 41 GP, è ritenuto uno dei piloti più forti di tutti i tempi.
Morì a seguito delle ferite riportate in un incidente alla curva Tamburello del circuito di Imola, durante il Gran Premio di San Marino 1994
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Non so se avete notato bene la mia verità... Sono pura, elegante, in amore
e in stile...
Osservate... e captate.
Barbara
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Non sono bravo a scattare foto, ma quella cosa iniziata per gioco mi stava divertendo ed eccitando allo stesso tempo.
Aveva cominciato con l'immortalarla in un'espressione buffa, ma a ogni scatto lei si faceva più sensuale.
Quei clic che si succedevano a intermittenza sembravano carezze eccitanti, provocazioni, esortazioni a osare di più.
Non la volevo nuda, per quello c'era tempo, desideravo che si scoprisse a poco a poco, scorgere un lembo del suo corpo a ogni scatto. Così intrappolavo nel tempo la sua gonna che lasciava scoperte le autoreggenti, le gambe accavallate, i seni che sembravano voler sfuggire dal corpetto, i capezzoli in trasparenza, il suo sguardo che si era fatto da troia, le labbra che pareva ora crucciate, ora affamate di me.
Jessica Drake
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Quando sei triste alza il volume della radio 🎶....
....la musica cura.....la musica è amore 🎼🎵🎶...
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“Leggete, studiate, e lavorate sempre con etica e con passione; ragionate con la vostra testa e imparate a dire di no; siate ribelli per giusta causa, difendete sempre la natura e i più deboli; non siate conformisti e non accodatevi al carro del vincitore; siate forti e siate liberi, altrimenti quando sarete vecchi e deboli rimpiangerete le montagne che non avete salito e le battaglie che non avete combattuto".
Mario Rigoni Stern
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"Siamo capaci di spedire aerei supersonici e missili nello spazio, identificare un criminale grazie a un capello o un minuscolo lembo di stoffa, creare un pomodoro che resti tre settimane in frigorifero senza raggrinzirsi, contenere miliardi d’informazioni in un microchip. Siamo capaci di lasciar morire la gente per strada."
Delphine de Vigan, da Gli effetti secondari dei sogni
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Lui la guardò e le disse: ti amerò per sempre. Lei fece un sorriso chinando leggermente il capo. L'amore è tanta strada. Sospirò con voce calma e gentile. In salita o in discesa? Chiese lui. Rispose lei, sorridendogli negli occhi: l'amore è tanta strada. Pensaci bene prima di dire: per sempre. Io capisco il momento. Comprendo l'enfasi. Ammiro il desiderio che pervade il tuo cuore nel promettermi l'amore eterno. Conosco quel fuoco. E so quanto sia in grado di bruciare tutto. Davvero. Ma pensaci un attimo. Per sempre sta a significare: da questo preciso istante per tutti i giorni che verranno ininterrottamente senza fine né limiti nel tempo. Credimi: è veramente tanta tanta roba. Prese fiato. Fece un tiro di sigaretta. Poi continuò. Per sempre equivale a comprendere l'infinito e donarlo: e nell'infinito ci si perde. A meno di non tenersi stretti ma stretti forte però con le mani con le braccia con i denti con le ossa. Con l'anima. Anche quando saremo stanchi e nervosi. Affamati d'altro. Curiosi. Anche quando la gravità interverrà sui nostri corpi e le mie tette non saranno più quelle che oggi non smetti un solo istante di guardare. I miei occhi saranno borse di ricordi. Il mio cuio avrà visto tempi migliori. E tu avrai sicuramente un po' di pancia che nasconderai con dei pantaloni a vita alta. Al ristorante, dopo aver mangiato molto sbottonerai l'ultimo passante della giacca e i figli ci avranno tolto il sonno. E la tranquillità dovremo reinventarla. Minchia, una catastrofe! Intervenne lui. Veramente non ho ancora finito! Sei stato tu a dire per sempre! Poi scoppiò a ridere. Ascolta. Piuttosto che promettere di amarmi per sempre cosa ne pensi di: ti amerò fino al giorno in cui riusciremo a renderci felici? Ci sto rispose lui. Adesso però sfondiamoci di pizza e di birra e di baci. Di sogni. E di tutto il resto. C'è un presente che ci aspetta. Tu sei bellissima così. L'infinito può attendere.
Andrew Faber
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"Quattro anni fa, a Roma, era estate. Cioè: era il 18 ottobre come oggi, eppure faceva fuori un'estate talmente convincente che noi ce ne andammo al mare. E non al mare a passeggiare con l'autunno di sottofondo: noi andammo proprio al mare in costume, a fare il bagno, con la crema protezione 30 spalmata sulle spalle, e i giornali da sfogliare, e i panini col prosciutto cotto impacchettati nello zaino. Quattro anni fa era come oggi: 18 ottobre. E io ricordo solo che a un certo punto è arrivato quel momento in cui sei davanti alla montagnella di mele, al supermercato, e ti succede di prendere proprio quella, quella mela che sfilandola via, le fa crollare tutte. Mi si è rotta la vita, quel giorno. Ho il ricordo di me, spezzata in milioni di parti, tutte sparpagliate, perse, fra la sabbia e l'acqua. Ci ho messo quattro anni per raccogliermi. Ci sono state persone che mi hanno prestato un po' di colla, per cercare di farmi tornare intera; un pezzetto di scotch qua, un divano letto là. Ho capito che non è importante sapere che cosa succede, esattamente, quando ci rompiamo. Importante, però, è avere la pazienza di ricominciarci. Quattro anni fa, a Roma, era finito tutto: il sonno, la fame, la musica, le parole. E io mi sforzo di riconoscerlo, quel rumore orribile che ho fatto, eppure, più ci provo, da qua, da oggi, più mi pare sia diventato una canzone leggera leggera, che quasi è bello stare ad ascoltare. Era estate, d'ottobre: il meglio doveva ancora arrivare..."
Valentina Farinaccio❤
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Vaffanculo nun è 'na parolaccia,
ma 'na meta turistica da consijà
a 'n sacco de gente.
Gigi Proietti
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Quando i “vorrei” diventano “voglio”, quando i “dovrei” diventano “devo”, quando i “prima o poi” diventano “adesso”, allora e solo allora i desideri iniziano a trasformarsi in realtà.
|| A. Robbins
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