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La bambola gialla:

Eravamo al supermercato, nel carrello avevo una bellissima bambola gialla di pezza, le classiche bambole con le treccine e le lentiggini piazzate su una testa enorme; presa dall'istinto materno che può avere una bambina di 4 anni l'avevo posizionata nel seggiolino in ferro, quello messo al bordo dei carrelli per far sedere i bambini. Mentre girovagavamo per gli scaffali ci affiancarono Marco e Iolanda, amici di famiglia. Insomma, ci salutarono e da lì io smisi di saltellare e guardare in giro, perché poi fui troppo intenta a guardare i riccioli biondi di Iolanda che gli cadevano morbidi sulle spalle, molto simili a quelli della mia bambola. Si misero a parlare con mia mamma, la quale in quel periodo si sentiva spesso sola e dunque probabilmente le faceva piacere, mentre a me faceva star bene vederla parlare con qualcuno che avesse più di 4 anni, anche se mi immaginavo come dovesse essere scomodo per lei dover alzare il collo per rispondere alle domande di Iolanda guardandola in faccia. Era molto alta, anche più di Marco. Lui sembrava un ragazzino, mentre lei mi aveva sempre dato l'aria d'una donna tutta d'un pezzo, di quelle sicure, austere... Vederla sposata mi faceva strano, pensavo che una donna come lei non avesse bisogno di un uomo affianco. Invece lo amava, anche se "la principessa innamorata" (formula usata dalla me-bambina per far intendere il concetto) sembrava lui...

Fatto sta che eravamo così impegnati a parlare con loro (mia madre era impegnata, io ancora parlavo male, quindi preferivo star zitta) che né io né mamma ci accorgemmo di quello che a breve ci si sarebbe palesato ulteriormente. Marco e Iolanda se ne andarono, e noi ebbimo finalmente modo di appurare che la bambola gialla era stata rubata. Ci piansi tanto: apparivo materialista ma la realtà è che mi immaginavo continuamente la bambola sola e spaventata tra gli scaffali del supermercato vuoto e buio e ciò mi turbava.

Non rividi più la bambola gialla, con le sue trecce bionde e le lentiggini piazzate su una testa enorme.

Marco e Iolanda ebbero due bambini molto tempo dopo, noi intanto ci trasferimmo da Milano in Calabria.

Ora ho 19 anni, strascico un po' ma so parlare bene, senza usare bizzarre formule per far "capire i concetti", si può dire con certezza che parlo più di mamma. Mamma parla molto meno, in compenso ha qualche ruga in più... e un paio di volte mi ha detto di aver sognato la bambola gialla. Con Marco e Iolanda parlammo sempre meno... ma seppimo l'esatto momento in cui Iolanda cominciò a vedersi cadere i meravigliosi riccioli biondi...

... Tra poco sarà natale, e Marco lo passerà con i bimbi... Ma Iolanda non ci sarà

Iolanda è morta, hanno scoperto cancro che le si è diramato velocemente in tutto il corpo. Se n'è andata da poco. Da qualche mese.

Ora marco è solo, con i due bambini che hanno entrambi dei meravigliosi riccioli biondi... E questa storia non ha avuto il "vissero felici e contenti" che in genere si riserva alle principesse innamorate.

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1928 Tommy Gun fashioned inside a Violin case 

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If moons and florals are your thing, I highly recommend this artwork | LINK

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Sunrise in NYC. View from the observation deck in Hudson Yards.

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The Beriozka. A traditional Russian dance performed on tippy-toes with long dresses making it appear that they’re floating.

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Brindo ad una casa distrutta

alla mia vita sciagurata

a solitudini, talvolta vissute in due

e brindo anche a te:

all'inganno di labbra che tradirono,

al morto gelo dei tuoi occhi

ad un mondo crudele e rozzo

ad un Dio che non ci ha salvato.

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