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“BUONA PASQUA !” … MA DI CHE ?
“BUONA PASQUA !” … MA DI CHE ?
Mi piace l’immagine Pasquale dell’uovo, l’oeuv, l’vòv, l’of, el vòvo. E’ una di quelle che sa rendere meglio il senso di questa festa antichissima un po’ disattesa e spensierata da “Pasqua con chi vuoi …” e per i fatti tuoi. Apprezzo soprattutto la vista della scorza rotta da cui è fuoriuscita la sorpresa vivente, la new, la novità. L’uovo è sinonimo del cambiamento oltre la lunga gestazione, è…
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“I Dentisti xè ciavarìni …”
“I Dentisti xè ciavarìni …”
A volte non sembra siano trascorsi solo pochi decenni … Mi pare che la mia vita di ieri a Burano sia accaduta più di un secolo fa. Perché ? Perché è stata tanto diversa la maniera in cui siamo vissuti negli anni della nostra infanzia e prima giovinezza. Eravamo tanto “all’antica” e limitati, fin troppo retrogradi, chiusi e datati rispetto a come viviamo e ci comportiamo oggi. E non mi riferisco…
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“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo ! … Lo fasèva mille volte i vecci e i fiòi su la famosa “Piassa Galuppi” de Buràn.”
“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !” lo facevano entrambi mezzi “imbaucài e imbalsamài” per motivi diversi. I primi: stanchi di vivere, e per colpa dei troppi anni vissuti; i secondi perché ancora troppo acerbi, sprovveduti, imberbi e inconsapevoli del tanto che gli sarebbe toccato da vivere.
“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !” facevano i Buranelli lungo la solita “Piàssa Galuppi”.
Ma quale Piazza ?
Per noi Buranelli abituati a passare fra callette strette e campielli lo era di certo, anche se in realtà era ed è solo la strada più larga dell’isola, e quando era ancora attraversata dal Rio de San Martin che andava a svoltare in “Pìsso”, doveva essere ancora più piccola, e tutt’altro che una vera e propria piazza. Ma vallo a dire ai Buranelli !
“La Piazza è la Piazza …e la Piazza Galuppi lo è di certo.”
“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !” facevano ogni giorno i Buranelli con carretti e le barche per la “Piazza” per rifornire l’isola di tutto quello che aveva bisogno.
“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !” facevano le donne Buranelle per la “Piazza” con le pesanti borse delle spese“che a sòn de portarle ghe fasèa venìr i brassi longhi fin par tera.”
“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo ! … e Dentro e fòra da le botteghe e da le ostarìe” facevano i Pescatori Buranelli che compravano e aggiustavano le reti, e andavano ad annegare nel “vinàsso da pochi schèi”, nel gioco a carte e nelle canzoni i magri guadagni delle loro esistenza sempre uguale.
“Dentro e fòra … e … Dentro e fòra” facevano i Buranelli da la Sòra Gegia, la Ida Broètta, e l’Orbo Tabacchìn e da laSainànte: “par andar a tagiàrse su a trància (o trincia) mezo sigaro Toscàn, o comprarse el tabacco, o quee sigarette senza filtro che brusàva i polmoni sembrando catrame.”
“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !” facevano i morosi ogni sera “in Piàssa”, e all’inizio tutto sembrava bello e magico condito dalla magia dell’Amore, poi si decideva di metter su casa e famiglia, di metter al mondo uno squadrone di figli, e poi si continuava ancora: “Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !”aspettando finalmente di diventare Nonni.
“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !” Quante volte lo hanno i Buranelli lungo quella benedetta “Piassa” andando dai Preti“… prima a sposàrse, poi a far battezzàr i fiòi, po a farghe fàr a Comuniòn e a Crèsema … e dopo andando ad accompagnàr i Morti …”
“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !” faceva la Procession par tutta la “Piàssa”, e “Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !”faceva anche la Banda de Buran sonando e sue allegre marcette, e “Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !” faceva ogni giorno i pensionati Buranei “da le Colonette fino a la Fondamenta strasinàndo i pìe: Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !” … “Avanti e indrìo … Avanti e indrìo” facevano anche quelli dei Comizi e delle “Manifestasiòn in Piazza” di tutti i colori, che parevano sempre capaci di voltare la pagina del Mondo, e, invece, non succedeva né cambiava mai niente … e: “Avanti e indrìo … Avanti e indrìo” facevano le donne alla fontana, e ogni mattina a vuotare “la gamèlla de la notte”in acqua.
E: “Vèrsi e sèra ! … Vèrsi e sèra !” facevano i bottegai e i negozianti con la serranda e la tenda quando passavano i Morti per la “Piazza” ... e … “Vèrsi e sèra ! … Vèrsi e sèra !”facevano anche le donne con gli scuri di casa per lo stesso motivo. E anche tutti quelli che vendevano qualcosa in isola facevano di continuo: “Vèrsi e sèra ! … Vèrsi e sèra !” ogni mattina e ogni sera.
E “Su e zò sul muro fasèva i fiòi col balòn fasèndo ànca tanta vagasiòn” … e ancora: “Avanti e indrìo … Avanti e indrìo fasèva sempre lòri corèndoghe driò a quea benedetta bàla senza mai stancarse” … e “Su e zò sessantanove, case nove da affittàr” diceva la canzonetta di quei tempi. “Dàghe a pappa al vecio, e dàghea col scuggièr … e col scuggièr de legno …”
“Su e zò sessantanove …” facevano ogni mattina e sera i Buranelli per recarsi a lavorare nelle isole e a Venezia …“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo … e Su e zò sessantanove faceva ogni giorno lo spazzino che puliva la“Piazza Galuppi” e tutte le strade de Buràn.
“Su e zò sessantanove … fasèa ogni giorno i Buranelli e le Buranelle piccole par andàr avanti e indrìo da Scuola speràndo de imparàr qualcosa” … “Su e zò sessantanove … e Avanti e indrìo fasèva i Buranelli e le Buranelle in letto quando se fasèva notte” … e “Avanti e indrìo … Avanti e indrìo” facevano con i bambini piccoli in braccio anche quando era notte … Perché in fondo tutta la vita è sempre un ripetere le stesse cose, e ogni cosa ne genera un’altra, e ogni ripetizione e solo la precedente di tante altre che continueranno anche domani.
“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !” è la regola della Vita. E ogni mattina si deve ricominciare tutto da capo. “Quando se ghe a mòlla de far “Avanti e indrìo” in un modo o in un altro, non se ghe xe più.”
***
Quante storie c’erano nascoste dentro ai meandri e alle case di Burano ! …
***
Sulla strada di: “Buraneo … e Prete per giunta.” – un’autobiografia di Stefano Dei Rossi – Venezia 2017.
“Avanti e indrìo … Avanti e indrìo !” “Avanti e indrìo … Avanti e indrìo ! … Lo fasèva mille volte i vecci e i fiòi su la famosa “Piassa Galuppi” de Buràn.”
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“IL CILIEGIO NELLA NEBBIA …”
“IL CILIEGIO NELLA NEBBIA …”
La nebbia di stamattina sulla Marittima del Porto di Venezia sembrava quasi una bruma Celtica, una di quelle nebbie dense da Moorland Inglese, da landa e brughiera. Immerso dentro a quella impercettibile nuvola umida e bagnata il solito Ciliegio è tornato a fiorire muto: lo sta di nuovo facendo, risvegliandosi per l’ennesima volta dal sonno invernale. E’ totalmente indifferente il fatto che gli…
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“Le Mùneghe dell'Isola di San Secondo ... nella Laguna di Venezia ovviamente.”
“Le Mùneghe dell’Isola di San Secondo … nella Laguna di Venezia ovviamente.”
“Una curiosità veneziana per volta.” – n° 144. “Le Mùneghe dell’Isola di San Secondo … nella Laguna di Venezia ovviamente.” Ad essere precisi e pignoli, l’Isola di San Secondo vicina al Ponte della Libertà e sulla via che collegava la “Palàda Lògo de Gabèlla cola Torre de San Zuliàn” alla Punta di San Jòppo o Giobbe al principio del Sestiere di Cannaregio a Venezia, si chiamava prima “Abbadia di…
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“Ciao Ninìn ! … Tutto bèn ?”
“Ciao Ninìn ! … Tutto bèn ?”
“Dai ! Svègia ! … Alza ! Alza !” diceva al mattino la Zia Bruna al squadrone delle figlie di ogni età spalancando la porta di quella specie di femminario odoroso che c’era di sopra all’ultimo piano della sua casa. Zia Bruna mi portava con lei fin lassù in braccio o tenendomi per mano su per la scala scricchiolante che portava all’unica stanza dove dormivano tutte le mie cugine messe insieme come…
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... fugit Ora !
… fugit Ora !
Guardo l’orologio appeso al muro della cucina: 01,35 … Lo riguardo: 04,37 … Perché il Tempo è così tiranno con me ? Che cosa gli ho fatto ? Mi dicono sia colpa della mia vita precedente … Non ne sono così convinto … C’è poco da crogiolarsi e star lì a rimuginare: la sentenza è sempre la stessa: 04,50: sono quasi in ritardo sulla mia solita tabella di marcia … Chi sa svelarmi come si fa a…
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“E’ Primavera ! … Sugli alberi spuntano gli aquiloni !”
“E’ Primavera ! … Sugli alberi spuntano gli aquiloni !”
“E’ Primavera ! … Sugli alberi spuntano gli aquiloni !” … E’ sempre un po’ aulica e romantica, oltre che fascinosa l’immagine del risveglio annuale della Natura. In qualche maniera ci sentiamo risvegliare e riattivare anche noi insieme a lei. Siamo consapevoli però che è una sorta d’illusione: questa cosa l’abbiamo percepita e cullata fin da bambini quando tempestavamo le pareti e le finestre…
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"Il Giorno ..."
“Il Giorno …”
Il Giorno con le sue regole e i suoi precetti anche stamattina ti riprenderà … Non ti chiederà “permesso”, e s’intrufolerà nella tua vita anche stavolta senza dirti perché. E’ come uno che ti aspetta fuori della tua porta di casa: ti lascia bere il caffè, darti una pettinata e rassettata, indossare le scarpe, e poi ti salterà addosso costringendoti a portarlo a spasso, “in gròppa”, per tutta la…
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Un "schechè" ... a Buran.
Un “schechè” … a Buran.
Ecco ancora un altro pezzetto del mio prossimo libro:“Buranèo … e Prete per giunta.” che sta piano piano lievitando e crescendo. Fra non molto … forse “uscirà … dove andrà non so”. Spero proprio (entro quest’anno) di riuscire a“chiuderlo”. Ci conto proprio. “Xe … Xe …” “Xe … Cosa ?” lo incitò un altro bambino accanto al nostro gruppetto. “Xe … Xe che … o che xe …” provò di nuovo a dire l’altro.…
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"Donna ? ... Mumble ... Mumble ..."
“Donna ? … Mumble … Mumble …”
“Donne … donna … donna … Mumble … Mumble (come nei fumetti)” … Fa un po’ paura scrivere di loro, perché pensi alla fine di dire soltanto banalità scontate. Invece dire: “Donna” è come pronunciare una parola magica, una specie di “apriti Sèsamo !” che finisce col cambiarti, determinare o anche distruggere la tua vita. “Donna” è poche lettere, sembra quasi una parola semplice, innocua … Invece, è…
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"ANCORA SULLA FOSSA GAMBARARIA, DOGALETTO E MALCONTENTA."
“ANCORA SULLA FOSSA GAMBARARIA, DOGALETTO E MALCONTENTA.”
“Una curiosità veneziana per volta” – n° 143. ANCORA SULLA FOSSA GAMBARARIA, DOGALETTO E MALCONTENTA. Non è poi così povera di storia e notizie la zona della “Fossa Gambarària, Dogalètto, Malcontenta e Sant’Ilario di Fusina” come dicevamo qualche giorno fa, e come si potrebbe pensare. Continuando ancora a “scannocchiare” dentro alle pieghe e ai meandri della Storia della Serenissima, ecco…
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Continuando “a partorire” faticosamente il mio nuovo Libro ...
Continuando “a partorire” faticosamente il mio nuovo Libro …
Continuando “a partorire” faticosamente il mio nuovo Libro:“Buranèo … e Prete per giunta”, sto riproponendo e includendovi dentro “un pèzzo” che mi sta diventando sempre più caro. Ve lo ripropongo come ennesima anticipazione e anteprima: sarà parte integrante della seconda parte del Libro, intitolata: “Come dentro a una fiaba” … Spero di riuscire a completarlo e pubblicarlo quest’anno come…
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“Un’altra lista di “Benemerite” … a Venezia fra 1500 e 1600”.
“Un’altra lista di “Benemerite” … a Venezia fra 1500 e 1600”.
“Una curiosità veneziana per volta.” – n° 142. “Un’altra lista di “Benemerite” … a Venezia fra 1500 e 1600”. Chi mi conosce sa che non possiedo affatto “la fissa” né la morbosità giusta per andare a “scannocchiare” di continuo fra prostitute e dintorni … Quanto le riguarda lo considero però argomento interessante e curioso al pari di tutto il resto della Storia, Tradizione e Costumi della nostra…
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“Rieccomi ! … Ci sono ancora …”
“Rieccomi ! … Ci sono ancora …”
Sapete quel momento in cui ancora a mezzavia fra sonno e veglia si riaprono gli occhi nel buio silenzioso della stanza ? … Senza far tanti pensieri e discorsi dici a te stesso: “Rieccomi ! … Ci sono ancora … Incominciamo un’altra volta.” C’è ancora quel breve istante d’inedia e incertezza prima di buttar via la coperta e strusciare fuori dalle lenzuola … o perché proprio devi farlo, o perché è…
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"Gira la manovella !"
“Gira la manovella !”
Vi ricordate le “macchinette delle gomme americane” che c’erano un tempo fuori dei bar e delle tabaccherie ? S’infilava dentro la monetina da dieci lire, davi la girata, e ne uscivano tre palline gommose colorate che anno dopo anno venivano prodotte e vendute sempre più piccole … Credo sarà capitato anche a voi come a me una volta di girare la fatidica manopola e vedere uscire miracolosamente…
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“DOPO TANTO LAVORAR … LASSA PERDER CHE XE CARNEVAL !”
“DOPO TANTO LAVORAR … LASSA PERDER CHE XE CARNEVAL !”
Scrivo perché a volte mi fanno proprio tenerezza certe persone … Mi capita di vederle anche sul luogo dove lavoro: le vedo quasi voler essere trasparenti, scomparire, non dar nell’occhio per poter evitare d’essere notati e contattati in certe circostanze. Temono molto che tu voglia rivolgerti a loro facendo loro fretta, accellerando i tempi, costringendoli a guardare in faccia certi problemi che,…
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