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#Abiti da sposa cinesi
notiziariofinanziario · 10 months
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Shein potrebbe quotarsi il prossimo anno alla Borsa di New York
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Shein ha avuto una crescita velocissima che l'ha portata ad essere valutata 100 miliardi di dollari. Al contrario, non si sa quasi niente del fondatore di Shein, il miliardario cinese Yangtian Xu, che è una figura estremamente schiva e tutto sommato misteriosa perfino per gli addetti ai lavori. È conosciuto perlopiù con il suo nome inglese, Chris Xu, anche se sembra che da qualche tempo si faccia chiamare Sky Xu. Non fa mai dichiarazioni che vadano oltre alcune frasi nei comunicati stampa dell’azienda, e nonostante Xu sia tra gli uomini più ricchi della Cina è molto meno conosciuto di personaggi come il fondatore di Alibaba Jack Ma o Pony Ma dell’azienda tecnologica Tencent. È una persona estremamente riservata e i dipendenti di Shein scherzano proprio su questo dicendo che talvolta rischiano di non riconoscerlo in ufficio. Con la quotazione in borsa questo potrebbe cambiare, perché l’attenzione mediatica aumenterà notevolmente. Xu non ha mai dato interviste, quindi la storia del fondatore e dell’azienda è principalmente frutto di ricostruzioni giornalistiche. Xu ha 39 anni, vive a Singapore, dove si trova la sede principale di Shein, e alcune persone che hanno lavorato con lui lo hanno descritto come una persona timida e a tratti un po’ ruvida. Non si è certi neanche di dove sia nato esattamente: secondo alcuni ha origini statunitensi, mentre i media cinesi dicono che sia nato in Cina, a Zibo, una città manifatturiera nella provincia cinese dello Shandong. Secondo questa seconda versione i suoi genitori lavoravano nelle fabbriche di proprietà statale. Proverrebbe da un ambiente povero, e secondo alcuni le sue origini potrebbero averlo aiutato negli affari: sua madre era un’operaia tessile, il che lo avrebbe facilitato nel reperire contatti mentre costruiva la rete di fornitori di Shein. Nei primi anni 2000 studiò commercio internazionale all’Università della Scienza e della Tecnologia di Qingdao. In quegli anni la Cina era da poco diventata membro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, status che le garantì l’accesso ai mercati di tutto il mondo e che aprì grandi potenzialità per chi voleva vendere in Occidente, soprattutto grazie a internet: proprio in quegli anni fu creata la piattaforma di ecommerce Alibaba. Dopo la laurea, Xu si trasferì a Nanchino e in quel periodo creò vari siti web che vendevano di tutto, dagli occhiali alle teiere, dalle candele alle guarnizioni, sfruttando le produzioni locali a basso costo. Sviluppò e approfondì così anche la sua conoscenza del SEO, ossia di quelle tecniche per rendere facilmente raggiungibili i contenuti online attraverso i motori di ricerca. Fondò un’azienda di e-commerce, la Nanjing Dianwei Information Technology, insieme a due soci: Wang Xiaohu, che aveva una quota uguale alla sua, e Li Peng, con una quota di minoranza. Cominciarono ad affinare il modello per quello che sarebbe poi diventato Shein: piccoli ordini al dettaglio che venivano evasi rapidamente grazie alla velocità dei fornitori cinesi. Attraverso le competenze SEO di Xu l’azienda era in grado di individuare e promuovere velocemente le varie tendenze. Nel 2008 Xu creò SheInside, un rivenditore online di abiti da sposa con sede a Nanchino e predecessore di Shein. Secondo varie indiscrezioni e interviste, Xu avrebbe escluso i suoi due soci dagli affari in modo poco trasparente, prendendo il controllo dei conti correnti e sparendo. Non c’è mai stata una conferma da parte di Xu. Dopo qualche anno però SheInside cambiò nome in Shein, che portò avanti il modello sviluppato da Xu e dagli ex soci: l’idea era di puntare sul digitale e sulla velocità della manifattura cinese per conquistare direttamente il mercato europeo e americano (senza passare dalla Cina) e competere con i più grandi marchi di fast fashion, come Zara o H&M. Ancora oggi Shein prende le merci prodotte dalle sue fabbriche in Cina e le rivende direttamente al pubblico. L’azienda si basa su un flusso di produzione velocissimo e non ha una propria identità o una propria estetica, come per esempio gli altri marchi di fast fashion Zara o H&M, ma usa algoritmi e analisi dei dati per intercettare le mode dei vari paesi e riproporle il più velocemente possibile nelle sue nuove collezioni, spesso copiando esplicitamente le creazioni di stilisti più o meno famosi, replicandole con una qualità molto più bassa. Con questo sistema, Shein riesce a produrre nuove collezioni nel giro di pochi giorni, mentre i suoi principali rivali ci impiegherebbero in media tre settimane; inoltre, riesce a mettere online migliaia di nuovi capi ogni giorno, come magliette a 6 euro e vestiti estivi da 11 euro, incentivando l’acquisto anche attraverso sconti e promozioni. L’e-commerce di Shein è apprezzato in particolare da un pubblico di donne giovani per la scelta molto ampia di articoli e per i prezzi estremamente bassi; negli ultimi due anni è diventato inoltre molto popolare soprattutto grazie al ruolo dei social network. Al tempo stesso, ha cominciato ad attirare numerose critiche per un approccio che secondo vari punti di vista incentiva lo shopping sfrenato e la moda “a breve termine”, con un significativo impatto ambientale. Nonostante questo, l’azienda continua a crescere e ha intenzione di quotarsi in borsa: le aziende quotate sono talvolta obbligate a conferenze stampa con gli azionisti, a presentazioni pubbliche dei bilanci e così via. È probabile che allora il fondatore che finora si è mantenuto molto riservato dovrà in qualche modo farsi conoscere. Read the full article
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gillianiriss · 1 year
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 L'abito Galina di Houghton è bellissimo
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34. Valentino Cape Dress Abbiamo già detto che AMIAMO le mantelle, Questo abito Valentino presenta maniche lunghe sotto un mantello glamour e drammatico in un bellissimo motivo floreale, Parla di stupendo.
35. Abito da sposa Houghton Galina Spose minimaliste abiti da sposa cinesi, gioite! L'abito Galina di Houghton presenta bellissime maniche fluide, un profondo scollo a V sexy e la lussuosa aggiunta di bottoni in cristallo Swarovski , per un look da giorno del matrimonio chic e senza sforzo.
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risparmiocashback · 3 years
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Recensione Milanoo: La Moda Uomo E Donna A Prezzi Bassi ?
Conosci Milanoo? Aperto nel 2008, questo sito è uno dei tanti negozi online cinesi che hanno avuto un notevole sviluppo negli ultimi anni.
È specializzato nella vendita di vestiti – puoi trovare scarpe, vestiti, jeans,… a prezzi bassi!
In questo articolo, mi propongo di darvi la mia opinione su Milanoo. Puoi ordinare con fiducia, sia che tu stia cercando abbigliamento da uomo o da donna.
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Presentazione di Milanoo: il paradiso della moda?
Un altro clone di AliExpress?
Prezzi bassi, un negozio con sede in Cina (o più precisamente a Hong Kong),… Molti si chiedono se Milanoo sarebbe una pallida copia di AliExpress, il primo e-shop cinese nel mondo. Spiegherò perché questo non è il caso.
Prima di tutto, l’offerta di Milanoo è limitata esclusivamente ai vestiti. Non troverete smartphone o tablet come su AliExpress.
In secondo luogo, Milanoo non è un mercato come AliExpress. Infatti, è importante sapere che AliExpress non vende prodotti direttamente, ma si propone solo di mettere in contatto gli acquirenti, situati in tutti i paesi del mondo, con i venditori (la maggior parte dei quali ha sede in Cina). AliExpress gestisce la transazione, le controversie, l’ottimizzazione del sito,… mentre i venditori si occupano di produrre gli articoli e di spedirli.
Al contrario, Milanoo offre le proprie produzioni. In questo modo, non corri il rischio di imbatterti in un venditore senza scrupoli che cercherebbe di truffarti consegnandoti merce di bassa qualità, o addirittura non inviandoti i prodotti che hai ordinato.
Allora perché non fare il grande passo, in un momento in cui i siti di e-commerce cinesi sono di gran moda?
Un pagamento in euro
Quando desiderano consultare i prodotti offerti da un sito cinese, molte persone tendono a chiedersi se questo permette di pagare in euro. Infatti, spesso è fastidioso essere costretti a pagare in una valuta straniera – in dollari per esempio – perché richiede molti calcoli, e dover pagare delle commissioni aggiuntive alla sua banca.
Con Milanoo, nessuna preoccupazione. Se i prezzi sono basati in dollari, Milanoo li converte in euro.
Quando fai il tuo ordine, ti verrà fatturata direttamente in euro – senza dover pagare alcuna tassa. Tuttavia, devi sapere che i prezzi dipenderanno dal tasso di cambio euro/dollaro: se il tasso dell’euro aumenta, i prezzi diminuiranno automaticamente (e viceversa). Non sei quindi al sicuro dalle variazioni giornaliere dei prezzi, anche se il sito non ha cercato di modificare i prezzi dei suoi prodotti.
Milanoo è disponibile in italiano?
Milanoo è disponibile in molte lingue: spagnolo, inglese, francese,… ma anche in italiano. Infatti, l’obiettivo del sito è di offrire vestiti (abiti, jeans, completi,…) a clienti di tutto il mondo. Era quindi essenziale offrire un’interfaccia in diverse lingue.
Ma come in molti siti come AliExpress, dobbiamo ammettere che questa traduzione non è perfetta. Secondo me, si fa automaticamente dall’inglese. 
Questo è sufficiente per far saltare tutti gli insegnanti di italiano! Tuttavia, è perfettamente sufficiente per permetterci di capire le diverse caratteristiche dei prodotti a cui fa riferimento Milanoo.
  Codice Promozionali Milanoo puoi beneficiare di tutti i codici sconto Milanoo disponibili sul nostro sito con cashback
Cliccando qui!
Quali sono i prodotti offerti su Milanoo?
Ma passiamo, se volete, all’offerta di prodotti del sito. L’offerta è ampia? I prodotti sono di buona qualità?
Quando si atterra per la prima volta su Milanoo, si rimane abbastanza sorpresi dalla chiarezza del sito: tutto è ben categorizzato. I prodotti sono divisi in 4 sezioni principali: Donna, Uomo, Sposa, Scarpe e Costume. È quindi facile orientarsi tra gli articoli offerti da Milanoo.
Abbigliamento da donna
Su Milanoo, troviamo prima di tutto molti vestiti da donna. Penso che questa categoria concentri la maggior parte del fatturato di Milanoo, e questo è il motivo per cui questi prodotti sono particolarmente evidenziati.
Ecco alcuni tipi di abbigliamento da donna a cui si fa riferimento su Milanoo:
Taglie grandi: vestiti riservati alle donne formose
Parrucche
Piccoli abiti neri e corsetti
Giacche da motociclista
Maglioni
Lingerie
Vestiti da sposa
Qualche anno fa poteva sembrare un po’ inverosimile comprare il suo abito da sposa su un sito cinese. Ma oggi sembra essere diventata una pratica comune! So che alcune donne non esitano a scambiare questo “buon piano”, anche se spesso rimangono discrete sull’origine del loro vestito.
Un matrimonio è molto costoso: se può risparmiare sull’acquisto di un abito, senza che ciò vada a scapito della qualità del prodotto, è del tutto comprensibile.
Su Milanoo troverà diversi tipi di abiti da sposa: in pizzo, a sirena, vintage,…
Scarpe
Sappiamo che le donne vanno pazze per le scarpe. Il sito l’ha capito e offre molti articoli.
Tra questi vi sono:
pompe.
Tacchi.
stivali e stivaletti.
Collezioni di designer.
Come funziona un ordine su Milanoo?
Il pagamento
Una volta che ha messo uno o più prodotti nel suo carrello, può pagare il suo ordine. E lì, un’ottima sorpresa: Paypal è accettato!
È importante sapere che AliExpress non sempre permette di pagare con Paypal, quindi è bello vedere che Milanoo accetta questo metodo di pagamento. È un buon modo per pagare i suoi acquisti senza dover rivelare il numero della sua carta di credito.
Tempi e costi di consegna con Milanoo
Purtroppo è importante sapere che Milanoo fa pagare la spedizione. Ma questo non significa che il sito non sia interessante. Infatti, quando ordina su un sito cinese che offre la spedizione gratuita, spesso è già inclusa nel prezzo. Milanoo offre una maggiore trasparenza, poiché sa esattamente quanto del suo pagamento copre le spese di spedizione.
E anche se deve pagare, c’è qualcosa di cui essere felici: i tempi di consegna di Milanoo sono molto veloci! Mentre possono volerci fino a 45 giorni per ricevere i prodotti ordinati su AliExpress, Milanoo le permette di farli consegnare rapidamente.
Ecco i tempi di consegna per un prodotto (questo mi sembra il tempo medio di consegna di Milanoo):
Notiamo la menzione di un “tempo di preparazione”, che in realtà è un tempo di preparazione legato al suo ordine.
Attenzione però: i tempi indicati sono calcolati in giorni lavorativi. Per questo prodotto, possiamo pensare che la preparazione dell’ordine richiederà circa 10 giorni e che la consegna dovrebbe avvenire in circa 9 giorni.
Quindi abbiamo un ritardo totale di 19 giorni in media, che è molto veloce per un sito asiatico.
Ma non si preoccupi! Su alcuni prodotti, Milanoo offre la consegna gratuita: l’azienda ha magazzini in Europa e può quindi offrirle condizioni di consegna molto vantaggiose!
Non esiti a cliccare sul link sottostante per saperne di più:
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Restituzioni e rimborsi
Con Milanoo può restituire i prodotti che non le piacciono. Ha 14 giorni per rispedirli, una volta ricevuti a casa.
Tuttavia il rimborso non è molto veloce: ci vogliono dalle 4 alle 6 settimane per ricevere il denaro.
Dovrà pagare le spese di spedizione per la restituzione. Tranne… tranne se passa attraverso Paypal! Infatti, il fornitore di servizi di pagamento si offre di occuparsi dei costi di restituzione se utilizza i suoi servizi.
Molte promozioni
Milanoo offre molte promozioni, che si rinnovano ogni giorno. Lo vedo come un buon modo per approfittare di prezzi ancora migliori del solito,
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L’aspetto comunitario e il feedback dei clienti
Un aspetto comunitario quasi inesistente
Su Milanoo, l’aspetto della comunità è estremamente limitato – ci sono liste dei desideri, ma nessuna sezione dedicata agli utenti, dove possono postare foto di loro stessi che indossano prodotti ordinati su Milanoo.
Come nella maggior parte dei negozi online, gli acquirenti sono invitati a dare la loro opinione sui prodotti che hanno ordinato.
Questo è un buon modo per farsi un’idea di un prodotto prima di comprarlo: ha soddisfatto i clienti che lo hanno ordinato?
Purtroppo, molti prodotti sono senza recensioni. Infatti, Milanoo non è AliExpress, e non ha la stessa visibilità del sito numero 1 in Asia.
Milanoo ha anche un blog, dove si possono trovare molte idee di outfit.
Ecco La Nostra Opinione Onesta Su Milanoo
Punti forti
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  Un sito specializzato in moda
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Prodotti che sembrano qualitativi
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Una grande scelta
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Una consegna molto veloce (per un sito asiatico)
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I pagamenti con Paypal sono accettati
Punti di debolezza
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 La consegna non è gratuita, tranne che per alcuni prodotti
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Poche recensioni di acquirenti
Spero che la nostra recensione di Milanoo ti abbia aiutato a capire come funziona il sito.
Hai già fatto un ordine su Milanoo? Sei stato soddisfatto del tuo acquisto?
O hai altre domande sulla nostra opinione su Milanoo, e non riesci a trovare una risposta su questo articolo?
Se questo è il caso, non esitate a scrivere un messaggio nello spazio dei commenti, saremo felici di rispondere.
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Abiti da Sposa Economici
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blogthesign · 8 years
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Sognando Coco Chanel: in viaggio tra le “maison” dei grandi stilisti
Gli stilisti: figure leggendarie, gusto inconfondibile, vite da sogno e, ovviamente, tanti vestiti. Questa è la prima cosa che mi viene in mente quando si parla dei grandi stilisti, coloro che hanno fatto o stanno facendo la storia della moda. Ma vi è mai capitato di domandarvi dove viva Valentino, se è solo una leggenda che Coco Chanel abbia vissuto la sua intera vita al Ritz o se sia vero che Karla Lagerfeld tiene gli occhiali da sole anche in casa?
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L’Oriente che profuma di Chanel N. 5
C’era una volta una donna che cuciva come una fata, viveva all'hotel Ritz di Parigi, amava solo uomini famosi e aveva un unico timore: la miseria.
Si racconta che Coco Chanel abbia passato gran parte della sua vita al lussuoso hotel Ritz, tuttavia al secondo piano del 31 Rue Cambon - non lontano da Place Vandome - si trova ancora l’appartamento ufficiale della regina della moda.
I pochi che hanno avuto la fortuna di visitarlo sostengono che sia ancora come lei lo ha lasciato: magnifico ed elegante. Pare si senta ancora profumo di Chanel N. 5.
Una casa magnifica che rende subito evidente la grande passione della designer per l’Oriente: decorata con abbondate uso di rosso e oro, è arredata con mobili eleganti e sculture cinesi: come la statua di Buddha sulle librerie nella biblioteca.
Un appartamento per ogni momento della giornata
Karl Lagerfeld è l’attuale direttore creativo di Chanel. Ha 82 anni ed è ben riconoscibile dal suo aspetto: porta sempre occhiali da sole molto grandi e i capelli bianchi raccolti in una coda, indossa solo camicie con collo alto, corte cravatte nere decorate con una spilla di brillanti, guanti in pelle con le dita scoperte, stile biker. Chissà se Coco ne sarebbe stata contenta.
Dove vive? A Parigi, in un grande appartamento composto da cinque appartamenti, ognuno dedicato a una diversa funzione vitale: dormire, mangiare… Il tutto arredato con uno stile quasi futuristico: minimale, essenziale, privo di colore.
Nelle fotografie potrebbe sembrare modesto, ma non facciamoci ingannare - stiamo sempre parlando del signor Chanel: la sola biblioteca, ad esempio, conta più di 300.000 libri.
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Vivere nella casa del Ministro delle Finanze di Luigi XII
IValentino Clemente Ludovico Garavani, meglio noto come Valentino, ama la grandiosità. Tra le case di lusso che trasudano grandezza storica infatti, il suo Castello di Wideville occupa un posto di privilegio.Situato a Crespières, nei pressi di Parigi, il castello risale al XVI secolo ed è stata l’ex residenza di Claude de Bullion, Ministro delle Finanze di Luigi XIII. 
La villa storica sembra ancora immersa nei ricordi di un glorioso passato lontano: dall’architettura ai mobili, tutto evoca immagini di un lusso eterno, senza tempo.Valentino ha comprato la casa nel 1995 con parco annesso di oltre 120 ettari. In questa reggia ci vive Valentino con i suoi sei carlini. 
Speriamo non si perdano.
300 ettari di terreno, 60 auto in garage
Quando vediamo un piccolo stemma di un uomo che cavalca, o quando pensiamo al polo, il primo nome che ci viene in mente è Ralph Lauren.A Bedford, nello stato di New York, si trova la tenuta - non c’è altro modo per definirla - del grande stilista statunitense: immersa nel verde di un parco, si estende su 300 ettari di terreno. L’arredamento degli interni è ispirato alle creazioni del grande stilista che ha utilizzato sapientemente il legno tinto, il cuoio invecchiato e i quadri nelle tonalità di verde bosco - tutto secondo lo stile del polo, la sua grande passione.E in garage? Si trovano parcheggiate le 60 auto di lusso appartenenti alla sua collezione personale.
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Un tuffo in piscina, con vista L.A.
Beverly Hills è quella parte di Los Angeles in cui ti puoi trovare come vicini di casa storici attori come George Clooney, giovani cantanti come Katy Perry, note influencer come Chiara Ferragni e grandi stiliste, come Vera Wang.
Vera Wang, la nota stilista statunitense di origine cinese divenuta famosa grazie ai suoi abiti da sposa, occupa una parte non indifferente del celebre sobborgo di L.A. dopo aver investito 10 milioni di dollari in una bellissima casa in stile contemporaneo.
I grandi ambienti della casa trasudano lusso, ma è la spettacolare piscina con vista su Los Angeles a fare la differenza. Quattro camere da letto, un enorme salone, vetrate a tutta altezza e uno stile lineare ed elegante: la villa di Vera Wang è - secondo la stilista - una via di fuga dal trambusto quotidiano di New York. 
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cento40battute · 6 years
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Vivienne Westwood SS 2019
 “Buy Less, Dress Up” è il mantra della nuova collezione Primavera/Estate 2019 firmata Vivienne Westwood
Un breve video in cui racconta con grinta e passione tutta la sua arte e la sua filosofia di vita.
youtube
Vivienne Westwood ha scelto ancora una volta un digital launch come anteprima per la presentazione della nuova collezione Primavera/Estate 2019.
Da sempre in prima linea per promuovere una green economy in grado di ridurre i problemi ambientali, la stilista inglese regina del punk ama l’arte cinese e sposa la dottrina taoista. Ed è proprio da quest’ultima che ha preso spunto per dare vita alle sue nuove creazioni.
La nuova collezione prende forma partendo dai 5 elementi taoisti: Fuoco, Terra, Metallo, Acqua, Legno
Il primo capo realizzato è stato un gilet. Sexy, versatile e indossabile con tutto, abbinato a un look da giorno sportivo, con scalda muscoli e calze spesse.
La camicia ha sempre uno spazio fondamentale perché è l’unico capo che non passa davvero mai di moda. Resta immutato nonostante 500 anni di storia, elegante e versatile allo stesso tempo.
Largo poi alla maglieria, alle grafiche e al fai da te.
E che dire dei pantaloni? Se ne possono trovare di ogni tipo e nessuno è un jeggings!
Poi la stampa camouflage, immancabile in ogni collezione, perché se l’obiettivo è “salvare il mondo” allora ecco che arrivano i punk, che amano lottare.
Punto centrale sono le carte da gioco, che non sono solo uno strumento di salvataggio ma anche fondamentali mappe per le creazioni della stilista
Le stampe delle peonie e dei draghi cinesi rappresentano la forza vitale dell’universo. Le carte diventano così immense bandiere dipinte a mano su t-shirt e mini kilt.
Una collezione prettamente unisex, un salto nel passato della Westwood, che da adolescente amava passare i weekend con gli amici a scambiare vestiti e creare nuovi look per andare a ballare la sera.
Ogni modello è stato scelto seguendo uno stile assolutamente personale; per esempio, Jenkin Van Zyl quando è arrivato al casting era vestito da matador e così si è deciso di mantenere questo look, per riuscire a valorizzare la sua persona appieno.
Secondo Vivienne Westwood infatti gli abiti non devono essere creati con il solo scopo di dettare tendenze, ma stili di vita positivi e più consapevoli.
Il peggiore nemico della cultura? Il consumismo.
Ecco quindi il suo consiglio: “Buy Less, Dress Up”. Comprate responsabilmente.
Alessandra Borgonovo
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“Buy Less, Dress Up” la nuova collezione di Vivienne Westwood Vivienne Westwood SS 2019  “Buy Less, Dress Up” è il mantra della nuova collezione Primavera/Estate 2019 firmata Vivienne Westwood…
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persinsala · 7 years
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Il Teatro genovese giunge alla conclusione della sua straordinaria stagione e chiude il sipario della lirica con un titolo tra i più conosciuti dal pubblico internazionale: Turandot.
«Popolo di Pekino! La legge è questa: Turandot la Pura sposa sarà di chi, di sangue regio, spieghi i tre enigmi ch’ella proporrà. Ma chi affronta il cimento e vinto resta porga alla scure la superba testa!»
Questo l’incipit pronunciato dal Mandarino di Pechino, subito dopo l’overture a sipario chiuso, in cui è annunciato il nocciolo della trama dell’opera e tutta l’atmosfera che la caratterizza. È infatti questo clima, ricreato con la massima precisione da regia e scene, a rendere questo finale di stagione davvero incredibile. A partire dal grandioso cast e dai loro personaggi, il pubblico è proiettato in uno scenario magico, da favola. La storia della crudele regina, tratta dalla fiaba teatrale omonima di Carlo Gozzi, grazie al maestro Puccini e alle sue note, partitura scheletro del libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, conquista una platea colma di spettatori curiosi. La grandiosa regia di Giuliano Montaldo, ripresa da Fausto Cosentino, si presenta coerente e complice del testo poetico, grazie anche alle incredibili e maestose scene di Luciano Ricceri. Un panorama tutto orientale, con alti palazzi, lanterne cinesi, gong e imperatori, un ensemble mantenuto vivo dalla direzione musicale del Maestro Giuseppe Acquaviva, a cominciare dall’overture in cui il maestro impeccabilmente fonde i suoni degli ottoni e dei legni, proiettando gli astanti in terre lontane. A partire dal primo atto, la presenza del coro acquista assoluta centralità: è questa un’opera in cui il popolo parla all’unisono, chiede la salvezza e un governo illuminato, mette in guardia i cechi innamorati davanti al pericolo della crudele regina. Immediatamente i singoli personaggi appaiono e si prendono il loro spazio: pur avendo l’opera il nome della regina per titolo, Turandot non appare che nel II atto. Sino alla sua comparsa è la voce di Liù (una grandiosa e acclamatissima Serena Gamberoni, soprano), schiava di Timur (profonda voce di Mihailo Šljivić, basso) che si presenta con una vocalità precisa per la sua prima romanza Signore, Ascolta!, seguita poi dagli interventi di Calaf ( la voce e la presenza teatrale di Rudy Park, Tenore). Ad alleggerire tutta la tragedia, le tre maschere di Ping, Pang e Pong che, intervenendo con il terzetto Olà Pang! Olà Pong!, si presentano come coloro che meglio conoscono la ferocia di Turandot, coscienze personificate che tentano di convincere il buon Calaf a non cimentarsi nell’impresa. Ma è l’arrivo di una maestosa Turandot, nell’interpretazione precisa di Norma Fantini, soprano perfettamente formato per i ruoli pucciniani e non solo, che smuove le corde dei presenti; terrore e ammirazione i sentimenti che accompagnano gli ingressi della crudele sovrana a partire dall’aria In questa reggia e i successivi indovinelli di Straniero, ascolta!. Nel III atto il Tenore protagonista si esibisce nella nota romanza Nessun Dorma che, nonostante a noi di Persinsala non abbia colpito più del resto della sua performance, conquista il fragoroso applauso del pubblico tanto che, ahinoi, il maestro Acquaviva è costretto ad interrompere le ultime note della sinfonia ma in totale equilibrio e precisione rispetto alle note successive. Dà dunque l’addio alla scena. al termine della perfetta aria Tu che di gel sei cinta (e qui il lavoro di Puccini si interrompeva per il sopraggiungere della morte del compositore), Liù, l’innamorata di Calaf, che per amore non pronuncia il nome dell’amato e per questo soccombe.
Conclusa l’opera con il lieto fine per la regina e Calaf (nonostante la morte di Liù), Turandot diretta da Giuliano Montaldo rappresenta, dunque, la degna chiusura della splendida stagione lirica del Teatro Carlo Felice. Plauso per le capacità recitative di Vincenzo Taormina, Blagoj Nacoski e Marcello Nardis (Ping, Pang e Pong) che dalla loro prima apparizione accompagnano l’ingranaggio scenico con perfette abilità canore e recitative. E se Rudy Park emoziona per la sua perfetta dizione italiana e la sua presenza scenica, difficile dare un primo posto unico alle figure femminili. Norma Fantini e Serena Gamberoni infatti calpestano il palco con una grandiosa capacità interpretativa e fanno emozionare tutti, come dimostrano gli applausi scroscianti conclusivi. Coro e corpo di ballo, diretto da Giovanni di Cicco, si presentano come parte integrante ed imprescindibile per la messinscena, perfetto equilibrio di movimento delle masse sia numerose (il popolo) che ridotte (le guardie). La parola chiave è colore, quello degli splendidi abiti di Elisabetta Montaldo, delle scene di Luciano Ricceri e quelli perfetti delle luci scelte da Luciano Novelli. Nel complesso uno spettacolo sotto tutti i punti di vista ben confezionato e impacchettato dai nodi musicali annodati dalla perfetta direzione del Maestro Acquaviva.
«Padre augusto, conosco il nome dello straniero! Il suo nome è… Amor!» Turandot, scena ultima Atto III
#gallery-0-3 { margin: auto; } #gallery-0-3 .gallery-item { float: left; margin-top: 10px; text-align: center; width: 16%; } #gallery-0-3 img { border: 2px solid #cfcfcf; } #gallery-0-3 .gallery-caption { margin-left: 0; } /* see gallery_shortcode() in wp-includes/media.php */
Lo spettacolo è andato in scena Teatro Carlo Felice passo Eugenio Montale 4, Genova venerdì 16, martedì 20 e mercoledì 21 giugno, ore 20.30 sabato 17 e domenica 18 ore 15.30
Turandot dramma lirico in tre atti e cinque quadri libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni (dall’omonima fiaba di Carlo Gozzi) musica di Giacomo Puccini (completamento di Franco Alfano) regia di Giuliano Montaldo Direttore d’Orchestra Giuseppe Acquaviva con Norma Fantini – Turandot Rudy Park – Calaf Serena Gamberoni – Liù Mihailo Šljivić – Timur Alessio Cacciamani – Mandarino Vincenzo Taormina – Ping Pang, Blagoj Nacoski – Pang Marcello Nardis – Pong Max Renè Cosotti – Altoum Alberto Angeleri – Principe di Persia, Annarita Cecchini, Simona Marcello – due ancelle scene Luciano Ricceri costumi Elisabetta Montaldo coreografo Giovanni di Ciccio luci Luciano Novelli Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice Maestro del Coro Franco Sebastiani allestimento Fondazione Teatro Carlo Felice durata circa 180 min. con intervallo
Turandot Il Teatro genovese giunge alla conclusione della sua straordinaria stagione e chiude il sipario della lirica con un titolo tra i più conosciuti dal pubblico internazionale: …
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perfettamentechic · 8 years
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Vera Wang è una stilista statunitense di origini cinesi. Nota soprattutto per abiti da sposa, ha studiato Storia dell’Arte alla The Chapin School e alla Sorbona di Parigi, città in cui ha iniziato ad avvicinarsi al mondo della moda. Vera Wang è stata senior editor di moda per la rivista Vogue per sedici anni e poi design director per per Ralph Lauren. Nel 1990 ha aperto il suo salone di moda al Carlyle Hotel di New York.
Vera Wang è nata e cresciuta a New York da genitori di origine cinese emigrati negli Stati Uniti a metà degli anni 40. La madre era interprete per le Nazioni Unite. Diplomata presso la The Chapin School nel 1967, ha frequentato l’università di Parigi laureandosi in storia dell’arte. Fin dall’età di 6 anni ha praticato pattinaggio artistico su ghiaccio, arrivando anche a competere a livello nazionale in occasione delle U.S. Figure Skating Championships. Non riuscendo ad accedere alla squadra olimpica della sua disciplina, Vera Wang ha iniziato a dedicarsi al mondo della moda. Pur non avendo frequentato nessun istituto formativo di moda, è riuscita a coltivare la sua passione per questo ambito fino a diventare senior fashion editor per Vogue. Dopo la sua laurea al college, nel 1971, Wang accantonato la carriera di pattinaggio,  ha iniziato a lavorare per Vogue Magazine e nel giro di un anno, all’età di 23 anni è stata promossa a fashion editor di alto livello. Nel 1987, ha lasciato Vogue per lavorare come direttore del design di accessori a Ralph Lauren.
Nel 1989, Wang sposa il suo findanzato storico, Arthur Becker dopo aver commissionato una sarta nel realizzare il suo abito di nozze nel gusto suo personale al costo di di $ 10.000. 
L’anno successivo, con qualche sostegno finanziario da suo padre, Wang apre la sua boutique da sposa nel raffinato Carlyle Hotel in Madison Avenue a New York City.
Inizialmente la Vera Wang Bridal House offre abiti couture a famosi designers come Guy Laroche, Arnold Scaasi, Carolina Herrera e Christian Dior. Nel corso dei successivi anni,  la Wang affinate le sue abilità come stilista specializzata nel settore, lancia una raccolta di abiti da sposa sofisticati e particolari nei loro dettagli quasi unici ottenendo un successo internazionale. Gli abiti sposa firmati Vera Wang Bridal House sono stati indossati da importanti celebrità del mondo della moda e dello spettacolo come Chelsea Clinton, Karenna Gore, Ivanka Trump, Campbell Brown, Alicia Keys, Mariah Carey, Victoria Beckham, Avril Lavigne, Jennifer Lopez, Jennifer Garner, Sharon Stone, Sarah Michelle Gellar, Hilary Duff, Uma Thurman, Holly Hunter, Kate Hudson, Khloe Kardashian e Kim Kardashian e prossimamente Anita Menna.
6/5/93 New York City ST. Thomas Episcopal Church/Metropolitan Club Wedding Mariah Carey to Thomas Mattola Mariah Carey & Thomas Mattola CR: RON GALELLA
La Wang aveva già avuto, in precedenza, attenzioni internazionale come stilista durante le Olimpiadi del 1994, quando ha disegnato il costume con ricami di perline per la pattinatrice Nancy Kerrigan.
Wang ha introdotto, successivamente, una linea di eleganti abiti da sera disponibili esclusivamente presso la boutique di Manhattan. Fino ad oggi, sia il suo abbigliamento da sposa e sia abiti da sera sono venduti in più di 55 rivenditori di alto livello, tra cui Saks Fifth Avenue e Neiman Marcus.
Bilanciando il design moderno con eleganza tradizionale, la Wang ha acquisito un grande seguito, soprattutto a Hollywood. Le sue “mode” sono spesso indossati per le prime cinematografiche e per le premiazioni da una serie di attrici di alto profilo, tra cui Halle Berry, Goldie Hawn, Charlize Theron, Anjelica Huston e Meg Ryan. Nel 2001, Wang ha lanciato il suo primo profumo e ha pubblicato una guida di nozze. Nel corso degli anni la sua attività ha continuato a crescere. Esso comprende ora lingerie, gioielli e prodotti per la casa. Nel 2006, Wang ha raggiunto un accordo con Kohl, una catena di grandi magazzini, per produrre una linea meno costosa di prêt-à-porter in esclusiva per loro chiamato semplicemente “Simply Vera”.
Vera Wang vive a New York con il marito, uomo d’affari Arthur Becker, e le sue due figlie.
Autore: Lynda Di Natale Fonte: verawang.it
Vera Wang #verawang #creatoredellamoda #perfettamentechic #felicementechic #lynda Vera Wang è una stilista statunitense di origini cinesi. Nota soprattutto per abiti da sposa, ha studiato Storia dell'Arte alla The Chapin School e alla Sorbona di Parigi, città in cui ha iniziato ad avvicinarsi al mondo della moda.
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trescic · 8 years
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abitidasposa · 10 years
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gillianiriss · 3 years
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La famiglia della sposa è di Hong Kong  gillne.it
Con la famiglia della sposa proveniente da Hong Kong, ciò significava che gli elementi cinesi venivano introdotti durante il giorno sotto forma di lanterne, un bar rosso in stile fumario, ballerini di leoni e il Il tavolo di ogni ospite aveva anche tovaglioli ricamati con il proprio segno zodiacale. Siamo stati fortunati ad avere un'artista di grande talento di nome Isla Simpson per fare tutte le nostre illustrazioni ed è stata in grado di incorporare cose dall'Inghilterra e da Hong Kong in un design in stile cineserie per i nostri inviti, tovaglioli, sito Web, ecc. . Siamo stati fortunati ad avere la nostra straordinaria wedding planner, Liz Linkleter, e il suo team che ci guidano attraverso tutto dall'inizio alla fine. La comunicazione è fondamentale e Liz e il suo team sono stati sempre sulla stessa linea di noi. Un consiglio che vorremmo condividere è che quando si tratta di prendere decisioni, dipende tutto da te e dal tuo partner. Puoi ascoltare e ricevere consigli dai tuoi amici e familiari, ma alla fine della giornata abiti da sera senza spalline, è il tuo giorno speciale e sta a voi due creare un'occasione che ricorderete per sempre. Non preoccuparti nemmeno delle cose che sono fuori dal tuo controllo durante la giornata. Potrebbero esserci piccoli incidenti, ma nessuno se ne accorgerà e vestiti cerimonia online, se lo fanno, è un rompighiaccio! Avevamo un gruppo fantastico, Sensation Band, che praticamente suonava tutto il giorno (anche tra le lezioni, il che significava che le danze erano iniziate prima ancora che ci sedessimo per i nostri neofiti!) Nelle loro sedie e ballavano. e cantato contemporaneamente all'esibizione della band di "Lean On Me". Mi è piaciuto.
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