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#abiti da sposa economico
lamilanomagazine · 2 years
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Bari, è tornato il salone "Promessi sposi"
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Bari, è tornato il salone "Promessi sposi". A Palazzo di Città è andata in scena la XXXVI edizione del salone nazionale "Promessi Sposi, il matrimonio in vetrina", in programma nel Nuovo Padiglione della Fiera del Levante dal 10 al 13 novembre.  Un’edizione simbolo di ripresa economica per un comparto tra i più colpiti dalla pandemia. La rassegna, dopo l'edizione della ripartenza dell'anno scorso,  è tornata in grande stile a Bari, forte della sua immagine ormai radicata nel sud Italia. "Promessi Sposi" promette ancora una volta di costruire a 360° il giorno del matrimonio delle coppie, trovando ogni dettaglio per organizzare le nozze che hanno sempre desiderato. "Dopo gli anni di difficoltà dovuti alla pandemia, Bari torna ad essere protagonista del settore wedding – ha affermato l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone – "con un evento che farà conoscere un indotto fondamentale per la Puglia insieme a tutte le figure professionali che hanno portato il nostro territorio ad essere richiesto e ambito dagli sposi di tutto il mondo. Rivolgo un ringraziamento particolare ai nostri artigiani che hanno saputo fare della propria passione un mestiere, portando alla luce un’arte che rende inconfondibile e unico un matrimonio in Puglia all'interno di location che non hanno eguali”. La manifestazione ha accolto 216 espositori, circa il 47% in più del 2021, con un’importante presenza dei produttori di abiti da sposa, sposo, cerimonia e accessori provenienti da tutta la Puglia. È stata confermata la sinergia con Confartigianato Bari e quest’anno è stata attivata anche con l'IPSIA Luigi Santarella che  ha portato gli alunni dei settori moda e video a fare esperienza lavorativa proprio in fiera, nel back-stage delle sfilate, come servizio hostess e per la realizzazione di fantastici video sull'evento. "Ancora una volta siamo presenti durante la fiera con il ‘Villaggio Confartigianato’ – ha precisato Marici Levi, vicepresidente di Confartigianato – che quest’anno  ha accolto 16 imprese associate, con 20 stand che abbracciano vari ambiti del settore, dall’estetica alla stampa". Tante le iniziative proposte durante la quattro giorni dedicata al matrimonio. Come di consueto il "Promessi Sposi Bridal Show", attesissimo momento moda che presenta le nuove collezioni bridal 2023, in un padiglione adiacente a quello dell'esposizione, trasformato in un fantastico mondo di sogni e bellezza. Sono tornati anche i format Levantecooking e Levantecake, due grandi aree interamente dedicate al 'wedding food' e al 'wedding cake'. Sabato si è tenuto il concorso nazionale "Un giorno da modella", realizzato in collaborazione con la rivista nazionale di settore "White Sposa" e dedicato alle future spose. Domenica si è svolto l’incontro con i wedding planner e designer di eventi Cira Lombardo e Angelo Garini, che hanno presentato le loro opere letterarie. Durante tutti i giorni sono state proposte esibizioni live delle band presenti in fiera sul palco della più intensa animazione nuziale. "L’aumento del 47% degli espositori rispetto al 2021 – ha dichiarato Gaetano Portoghese, patron della manifestazione – dimostra quanto questa edizione segni la vera ripartenza economica di un settore importante come quello del wedding, delle cerimonie e degli eventi. Si pensi che nel 2020 la Puglia ha registrato nonostante la pandemia 5747 matrimoni e che nel 2022 ha suscitato il maggior interesse nell'ambito del Destination Wedding rispetto alle altre due mete italiane preferite, Toscana e Sicilia". Grandi nomi dello spettacolo sono arrivati come ospiti: Miriana Trevisan, Alex Belli, Delia Duran, Eugenio Colombo, Valerio Logrieco. Ancora la show girl e ballerina Matilde Brandi, madrina d'eccezione dell'evento, che ha presentato all’inaugurazione giovedì 10 novembre alle ore 16.30 e la show girl e conduttrice televisiva e radiofonica Manila Nazzaro che ha presentato le sfilate del "Promessi Sposi Bridal Show" e il concorso "Un giorno da modella". "Non so se capiti spesso che una scuola partecipi a una fiera – ha commentato la professoressa Sabrina Scura dell’IPSIA Santarella – ma di certo è un’iniziativa molto bella. Quindi ringrazio tutti coloro che credono nella scuola e nel vero investimento che deve fare la Puglia, favorire le nuove generazioni stimolandole a restare nella nostra regione e dare il loro meglio".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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daniela--anna · 5 years
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✓L'abito da sposa ha una lunga storia. Già in epoca romana la sposa indossava una tunica bianca legata con un nodo che poteva sciogliere solo lo sposo, il velo era invece giallo: simbolo del fuoco della dea Vesta che proteggeva il focolare domestico. ✓I matrimoni effettuati durante e immediatamente dopo il Medioevo, soprattutto fra le classi sociali più abbienti, rappresentavano molto più che la semplice unione fra due persone. Si trattava di legami di interesse di carattere politico o economico, pertanto la sposa non rappresentava soltanto se stessa, ma l'intera famiglia, e per tale ragione doveva apparire nella migliore luce possibile. Erano quindi scelti vestiti dai colori accesi e dai materiali pregiati. Non era raro che una sposa indossasse abiti di velluto o seta e spesso persino pellicce. Nelle classi sociali meno facoltose, le spose tentavano al massimo delle proprie possibilità di “copiare” l'abbigliamento delle spose delle famiglie ricche. ✓ Nel corso dei secoli, è rimasta la tendenza a vestire la sposa al meglio che la condizione economica famigliare potesse permettere. Attualmente esistono abiti nuziali di ogni tipo e costo. Benché a metà del XIX secolo si sia diffusa l'abitudine ad indossare abiti lunghi ed ampi, simili a quelli in voga dell'età vittoriana, in realtà lo stile dell'abito da sposa è generalmente molto legato alla moda del periodo. Per esempio negli anni venti le spose vestivano abiti corti davanti, con un lungo strascico, spesso abbinato ad un cappello cloche. L’uso dello strascico comincia intorno al 1500 e continua imperturbato fino ai nostri giorni. All’inizio però la lunghezza dello strascico indicava la ricchezza della sposa. Più era lungo e decorato più ricca era la sposa e quindi la famiglia. ✓Per tradizione l'abito da sposa è di colore bianco* benché sia possibile spaziare in un raggio di colori che includono anche tonalità come l'avorio, il crema, l'écru ecc. Una delle prime donne a vestire di bianco fu Maria Stuarda, quando sposò Francesco II di Francia, una scelta singolare, dato che in quel periodo per i francesi il bianco era il colore del lutto. https://www.instagram.com/p/B6krWqroTbE/?igshid=1entmlskmhfr6
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tesororosso-blog · 6 years
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Tradizioni nuziali moderne: conflitto o compromesso?
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                      Tradizioni nuziali moderne
       Quasi tutte le ragazze fin dalla tenera età sognano un evento così importante nella vita di una donna come un matrimonio. Esaminiamo gli stili degli abiti da sposa, stiliamo liste degli ospiti, disegniamo inviti immaginari, spesso pensiamo a combinazioni di colori prima che la data desiderata sia stata scelta e impostata. Ecco perché, al momento di pronunciare parole care al nostro amato, possiamo già disegnare un'immagine approssimativa del matrimonio dei nostri sogni. 
      Pianificare un evento felice, purtroppo, è spesso irto d'incomprensioni e divergenze di opinioni, sia con lo sposo che con la generazione precedente. E se è più facile raggiungere un accordo con il tuo prescelto, portando baci e preghiere appassionate nell'armamento, allora i genitori sono una fortezza inespugnabile e incrollabile. 
                               Il numero di ospiti
        Il primo e più comune ostacolo è la lista, o meglio, il numero di ospiti pianificati. Le tendenze del moderno matrimonio cittadino mostrano una diminuzione nella lista degli ospiti ai parenti e amici più stretti e vicini. Così, recentemente, gli sposi si sono concentrati sul design e lo stile del matrimonio, compresa la scelta di un costoso fotografo professionista, limitando l'elenco di tutti i tipi di zie, i vicini nell'approdo e i conoscenti della scuola.
      Il conflitto è regolato, di regola, distribuendo la componente finanziaria del matrimonio: chi paga, da quella parte, e il vantaggio di scegliere una lista degli invitati. Se sei in grado di pagare personalmente il banchetto, hai il diritto di insistere sulla tua opzione, che si tratti di un matrimonio economico o di una festa di lusso. 
                  Tradizioni nuziali per le coppie momerne
       La seconda situazione di conflitto sorge nella lotta della gioventù moderna contro le tradizioni. Per molte coppie che intendono sposarsi tanti tradizioni sono spiacevoli. Cosa fare se le opinioni degli innamorati sulla tradizionale componente di matrimonio sono diverse dalle opinioni di tali cari genitori? Come trovare il compromesso desiderato? 
      E, soprattutto, ricorda che un matrimonio è, prima di tutto, una celebrazione degli sposi, che dovrebbero rimanere in memoria in una giornata luminosa, calda e spirituale.
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gillianiriss · 2 years
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Non vediamo l'ora che tu possa goderti la bellezza di questi nuovi abiti
Le spose di Essense of Australia sono audaci nel loro desiderio di vedere la loro storia d'amore svolgersi il giorno del loro matrimonio. Gli abiti mozzafiato dell'ultima collezione ti aiuteranno a dare vita alla tua storia d'amore moderna. Con stili per ogni tipo di sposa, dal bohémien al romantico, dallo chic al sobrio abito sposa economico, troverai sicuramente l'abito che fa per te. La nuova collezione di Essense of Australia è ricca di silhouette mozzafiato abiti cerimonia premaman, tessuti eleganti, intricati abbellimenti e dettagli inaspettati. Non vediamo l'ora che tu possa goderti la bellezza di questi nuovi abiti, scoprili tutti nella nostra galleria di abiti. Continua a dare un'occhiata ad alcuni degli abiti straordinari della nuova collezione: Questo abito aderente con scollo a cuore sfuma i confini tra lo stile bohémien e quello tradizionale da sposa. L'abito Atlas presenta stecche a vista nel corpetto per una struttura sexy e pizzo barocco ricamato dappertutto. ​
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eccomisignore · 5 years
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Lectio Divina:
3ª Domenica d’Avvento (A)
Lectio
Domenica, 15 Dicembre, 2019
La testimonianza di Gesù su Giovanni Battista
Matteo 11,2-11
1. Invochiamo lo Spirito santo
Spirito di Dio,
che agli inizi della creazione
ti libravi sugli abissi dell'universo
e trasformavi in sorriso di bellezza
il grande sbadiglio delle cose,
scendi ancora sulla terra
e donale il brivido dei cominciamenti.
Questo mondo che invecchia,
sfioralo con l'ala della tua gloria.
Restituiscici al gaudio dei primordi.
Riversati senza misura su tutte le nostre afflizioni.
Librati ancora sul nostro vecchio mondo in pericolo.
E il deserto, finalmente, ridiventerà giardino
e nel giardino fiorirà l'albero della giustizia
e frutto della giustizia sarà la pace.
Spirito di Dio, che presso le rive del Giordano
sei sceso in pienezza sul capo di Gesù
e l'hai proclamato Messia,
dilaga su questa porzione del tuo Corpo mistico
raccolta davanti a te.
Adornala di una veste di grazia.
Consacrala con l'unzione
e invitala a portare il lieto annunzio ai poveri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri
e a promulgare l'anno di misericordia del Signore.
Liberaci dalla paura di non farcela più.
Dai nostri occhi partano inviti a sovrumane trasparenze.
Dal nostro cuore si sprigioni audacia mista a tenerezza.
Dalle nostre mani grondi la benedizione del Padre
su tutto ciò che accarezziamo.
Fa' risplendere di gioia i nostri corpi.
Rivestici di abiti nuziali.
E cingici con cinture di luce.
Perché, per noi e per tutti, lo Sposo non tarderà.
T. Bello
2. Il contesto liturgico
* Il tempo liturgico d’Avvento, in questa sua prima parte, è tutto orientato a far concentrare il nostro sguardo su “Colui che viene”: viene nella nostra umana carne con il Natale, viene sul trono di giudice nell’ultimo giorno.
* L’ultimo giorno, il giorno del ritorno del Cristo glorioso, è un evento che l’amorosa fede nel Signore c’insegna a desiderare e invocare: maranathà - ci spinge a gridare lo Spirito, nell’attesa della tua venuta - diciamo ogni giorno adorando le specie eucaristiche, venga il tuo regno - supplichiamo nel cuore della Sposa Chiesa dando voce al Cristo che prega il Padre in ogni ora-cardine della nostra giornata.
Il tempo sconosciuto che ci separa da questa seconda venuta del Messia è spazio di operosa creatività, per “preparare le vie” e preparare il nostro cuore e i nostri occhi a saper cogliere il momento in cui la parusia si avvererà, ma anche per “abbreviare” il tempo dell’attesa adoperandosi perché si realizzino al più presto le condizioni propizie al ritorno del Signore: “i ciechi vedono, gli storpi camminano…”.
* Tutta la liturgia di questa domenica è un caloroso e pressante invito alla gioia: l’attesa del Messia sta per concludersi! L’orazione iniziale recita così: “Guarda, o Padre, il tuo popolo che attende con fede il Natale del Signore, e fa’ che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza”. A pochi giorni da questa domenica, infatti, inizieranno i giorni della diretta preparazione al Natale di Gesù che è la prima realizzazione del regno di Dio atteso.
* La prima lettura (Is 35,1-6.8.10) ha un inizio sorprendente, dato che il capitolo precedente termina con un giudizio severo del Signore, e subito imposta il tono di questa domenica. La schiavitù del popolo è terminata, si prepara un nuovo esodo e, come fece al tempo dell’Egitto, Jhwh verrà a salvare il suo popolo. L’opera di redenzione del Signore previene la miseria dell’uomo con la sua grazia e si rivolge all’umanità in tutte le sue difficoltà e malattie, rappresentate dal richiamo a ciechi, sordi, zoppi: le stesse categorie citate da Gesù nel vangelo odierno. Per questo è possibile obbedire al comando di rallegrarsi e può salire a Dio una richiesta di perdono piena di speranza (cfr Sal 50,10; Os 6,1) e compiere il nuovo esodo, riattraversare il deserto della nostra lontananza volontaria da Dio e ritornare a casa nostra, alla sorgente d’acqua che non finisce.
* La seconda lettura (Gc 5,7-10) esorta a comprendere correttamente il ritardo della parusia che l’opinione comune dei Cristiani della prima epoca riteneva, invece, vicinissima. Anche loro devono adottare un atteggiamento di pazienza, ma senza cessare di essere attivi e attenti per essere pronti a cogliere al volo il momento del ritorno del Signore glorioso. In pratica, quest’invito è richiamo a imitare la pazienza di Dio che sola ci conduce alla conversione (cfr Rm 2, 4). Nella sua magnanimità Dio crea in noi lo spazio per una vita nuova e perdonandoci ci rende capaci di aprirci al prossimo, lontano e vicino.
3. Il testo evangelico
Matteo 11, 2-11
In quel tempo, 2 Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: 3 "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?". 4 Gesù rispose: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: 5 I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l’udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, 6 e beato colui che non si scandalizza di me".
7 Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8 Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! 9 E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta. 10 Egli è colui, del quale sta scritto: "Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te". 11 In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui".
4. Fermiamoci a rileggere il testo evangelico
- Sussurriamo con calma le parole del vangelo, facendole passare pian piano dalla lingua alla mente, dalla mente al cuore.
Gustiamo con calma alcune di queste parole…
- Siamo attorno a Gesù e ascoltiamo quello che gli chiedono i discepoli di Giovanni: è un interrogativo serio, di quelli che possono cambiare la storia.
- La risposta di Gesù ha un tono posato, ma ci ferisce il cuore come una freccia: è chiaro, il Messia atteso è Lui!
Il cuore salta di gioiosa emozione!
Poi, un po’ alla vota, emergono le domande.
- E il famoso Giovanni che battezzava al Giordano immergendoci nel grande fiume della purificazione e della conversione? Eppure lui, con tutta la sua parola travolgente, con la sua vita esemplare che ci ha messi in crisi… è “solo” un profeta.
- Gesù di Nazaret, invece, è ben di più. Dunque, possiamo sperare che presto il Regno di Jhwh si realizzerà in mezzo a noi: pace, giustizia, solidarietà, fine delle malattie, niente più dolore e morte…
Eccolo: è qui, in mezzo a noi!
- Com’è possibile che sia vero tutto ciò?
Basta guardarsi attorno: le guerre imperversano, più crudeli che mai! Le malattie sono cambiate, ma continuano a seminare dolore, paura, mutilazioni, morte. È vero che tanti cercano di aiutare il prossimo, ma ce ne sono altrettanti che cercano solo il proprio interesse economico o il potere.
Gli storpi non camminano, i ciechi restano tali, la resurrezione dei morti è solo una speranza lontana e la morte non ci è stata ancora mai risparmiata!
Dov’è il Regno di Dio con i suoi doni?
Calmati… respira piano… rileggi la Parola: beato colui che non si scandalizza di me!
- Il Regno è venuto, ma non è ancora totalizzante! Non cessare di nutrire la speranza e di coltivare la gioia: Eccolo: il Messia è qui, in mezzo a noi!
- Lascia che le domande, i dubbi, i desideri e le speranze corrano liberamente attorno alla Parola di Gesù. Lascia che si confrontino e scontrino con essa.
Un po’ alla volta emergerà una risposta, anche se parziale: non nelle argomentazioni, ma guardando bene in faccia “Colui che viene” e che ti sta parlando ora.
Non stancarti di ripetere sottovoce la sua Parola e di custodirla nel cuore, al di sopra e al di dentro di tutti i dubbi e i problemi della tua giornata.
5. Guardiamo più da vicino il testo di Matteo
= Il nostro brano è collocato all’inizio di una nuova sezione del vangelo (11, 2–12, 50): è una serie di racconti circa l’attività di Gesù che fa seguito al discorso sull’apostolato. Non vengono narrati molti miracoli, ma l’evangelista pone l’accento sulla polemica fra Gesù e i suoi avversari, in un crescendo che continuerà per tutto il resto del vangelo.
Il testo è, con tutta probabilità, il riflesso dei primi dibattiti teologici fra i Cristiani e i discepoli di Giovanni, centrato sulla natura della missione di Gesù.
= Giovanni, che era in carcere…: Da molto, ormai, Matteo non parlava del Battezzatore (l’ultimo accenno è in 4, 12) e ora ci dice che egli è in prigione, ma riferirà solo più avanti le circostanze della sua carcerazione (14, 3-12).
* Il carcere di Giovanni, come per tutti, è luogo di segregazione, una specie di “mondo a parte” che lo rende quasi estraneo a ciò che costituisce la vita normale e deforma la percezione delle notizie che riceve dall’esterno. Non ci stupisca, anche per questo motivo, la domanda del Battezzatore che, pure, era stato il primo a riconoscere in Gesù “il più potente” (3, 11) e il giudice escatologico che “ha in mano il ventilabro” (3, 12), inchinandosi a Lui con umiltà e trepidazione (cfr 3, 11).
= Avendo sentito parlare delle opere del Cristo…: l’espressione “opere del Cristo”, usata per richiamare quanto Gesù andava facendo, anticipa la risposta che egli darà alla domanda di Giovanni.
* Giovanni Battista, stando in carcere, ascolta le notizie su Gesù: anche noi ogni giorno, stando nelle nostre "prigioni" di solitudini o di lontananza da Dio o di dolore, ascoltiamo “qualcosa” che viene da molte fonti e ci sentiamo frastornati.
Spesso è difficile distinguere la buona notizia del vangelo in mezzo a tante cose del nostro quotidiano!
Eppure, le opere dell’uomo Gesù sono “le opere del Cristo”, anche se noi non sempre ce ne accorgiamo, proprio come avviene a Giovanni.
= Sei tu che devi venire o dobbiamo attenderne un altro? Giovanni, quando battezzava intere folle nel Giordano, aveva descritto un Messia forte e severo nel punire i peccati degli uomini: “Colui che viene dopo di me è più potente di me, ed io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula in un fuoco inestinguibile” (Mt 3, 11-12). In quella severità che sferzava in vista della conversione e, perciò, della salvezza, Giovanni aveva letto il sigillo della misericordia di Jhwh. Ora, sottoposto alla prova del carcere, reso fragile per il senso di fallimento e di impotenza, vittima dell’ingiustizia e della prepotenza contro cui aveva sempre lottato, gli sembra che il male stia trionfando e ne è sconcertato. Immerso irrimediabilmente in questa nebbia, non riesce più a vedere con chiarezza la potenza di Dio in azione nelle opere di Gesù.
* È lecito ipotizzare: Gesù si stava rivelando gradualmente come il Messia, ma lo faceva rompendo i canoni dell’ideale ebraico e delle consuete interpretazioni delle sacre Scritture: non stava “facendo giustizia”, non stava separando i buoni dai cattivi come il vaglio separa il grano buono dalla pula; predicava con energia la conversione ma perdonava i peccatori; si mostrava “mite e umile di cuore” (Mt 11, 29), aperto e disponibile verso tutti, alieno da ogni forma plateale di contestazione al sistema. È possibile pensare, perciò, che Giovanni sia entrato in crisi perché Gesù non corrispondeva al Messia che egli attendeva e che aveva sempre predicato; quindi, manda una delegazione da Gesù per porre alcuni quesiti e riportarne una parola che faccia un po’ di luce in questo mistero di contraddizioni: “Chi sei tu, Gesù? Che cosa dici di te stesso? Come possiamo credere in te, se, di fronte alla prepotenza e all’ingiustizia, ti manifesti come il Messia paziente, misericordioso, non violento?”
Chi di noi non ha mai cercato di farsi un’idea più precisa di Colui nel quale crede e del suo modo di agire, quando la vita lo ha fatto scontrare con tante contraddizioni e ingiustizie, anche nella Chiesa? Chi di noi non ha mai fatto fatica a vedere e interpretare correttamente i segni della presenza attiva del Signore dentro la propria storia? È difficile accogliere un Dio “diverso” dai nostri schemi e perciò non possiamo accusare il Battista, perché anche noi siamo soggetti alla tentazione di volere un Dio che abbia i nostri sentimenti, gusti e che sia magari anche un po’ vendicativo nel fare “giustizia”. Vorremmo spesso un Dio fatto a nostra immagine e somiglianza, ma “i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie…” (Is 55, 8).
= Gesù rispose: Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: Gesù non risponde in modo rapido e diretto, ma mostra con chiarezza come i fatti che provengono dalla sua azione stiano cambiando la storia e realizzando le profezia antiche sul Messia. Nessuna risposta “pronto uso”, quindi, ma i discepoli devono tornare da Giovanni e riferirgli quello che loro stessi hanno udito e visto, perché le guarigioni, le risurrezioni e le liberazioni sono i segni ormai inequivocabili della messianicità di Gesù di Nazaret.
Dobbiamo imparare ogni giorno annunciare la buona novella a partire da quello che noi stessi sentiamo e vediamo. La testimonianza fraterna è indispensabile per comunicare il vangelo.
* Il Cristo si sottopone umilmente all'interrogatorio e risponde indicando ai discepoli di Giovanni un vero e proprio metodo di comprensione e di annuncio: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete". Il quarto evangelista richiama lo stesso metodo aprendo la sua prima lettera: “Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi), quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi” (1Gv 1, 1-3). Questo è il metodo missionario adottato dalla Chiesa primitiva: il metodo imparato dall’incarnazione del Verbo.
L'annuncio vero ed efficace passa attraverso la comunicazione semplice e modesta dell'esperienza personale: le parole senza rumore di una vita tessuta di fede.
= I ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i poveri sono evangelizzati: In queste parole, somma di diverse citazioni di Isaia (28, 18-19; 35, 5-6; 42, 18; 61, 1) sta il cuore della risposta di Gesù e di tutto il nostro brano. Il Signore presenta la propria opera non come giudizio e dominio, ma come benedizione divina per i bisognosi del Popolo.
È significativo che i brani profetici citati non contengano i riferimenti alla lebbra e alla morte, che invece l’evangelista riferisce dalla bocca di Gesù. Questo sottolinea la novità che Gesù porta nella sua maniera di realizzare le profezie sul Messia atteso da Israele.
Le opere di Gesù sono grandi, ma Lui è uno dei “piccoli” di cui parla con predilezione, è un “povero di Jhwh” che già vede la croce alla fine del suo cammino di uomo. Questo è insopportabile per chi spera in un Messia trionfante. Beato chi ode e vede con un cuore pieno di fede.
* Indirettamente, Gesù invita lo stesso Giovanni a udire e vedere ciò che egli sta insegnando e operando. Così l’ultimo dei profeti potrebbe ricordare e ora riconoscere che quanto Gesù dice e fa corrisponde alle grandi profezie messianiche, di cui è ricco il Primo Testamento.
È il meccanismo della “memoria religiosa”, senza la quale la fede non si accende mai e, soprattutto, non può sopravvivere ai colpi degli scandali che la vita le mette dinanzi: le opere di Dio del passato sono il segno della sua fedeltà alle promesse e il pegno delle sue opere del futuro.
Impegnarsi a ricordare ogni giorno le “grandi cose” che Dio ha fatto per noi e in noi (cfr Lc 1, 49) non significa cadere nella sterile reiterazione, ma portare il seme della grazia attiva di Dio man mano fin nel più profondo di se stessi, affinché possa germogliare e dare frutto. Anche l’Eucaristia è ricordo: è “memoriale della Pasqua del Signore”, ricordo vivo e attuale della salvezza donata a ciascuno di noi.
= Beato è chi non sarà scandalizzato di me: “Scandalo” è un vocabolo greco: la “pietra d’inciampo” preparata per colpire di sorpresa una persona. Nonostante il significato che noi attribuiamo di solito a questa parola, nella Bibbia “scandalo” può essere qualcosa di negativo come qualcosa di positivo.
Gesù è uno che “scandalizza” i suoi concittadini per le sue origini poco “in” e poco adatte al Messia glorioso; scandalizza i farisei con le sue parole sferzanti, scandalizza i discepoli del Battista con il suo operato fuori degli schemi previsti e scandalizza i suoi discepoli con la propria morte infamante…
Lo stesso Gesù, però, non elogia chi scandalizza i piccoli o coloro che sono occasione di scandalo (cfr Mt 5, 29) alla fede o alla morale, inducendo gli altri a percorrere strade sbagliate.
Il tipo di scandalo del quale abbiamo bisogno è quello che scaturisce dal vivere radicalmente il vangelo, quello che ci scuote dalle nostre abitudini di vita e dai nostri schemi mentali.
A nostra volta, siamo chiamati tutti a “scandalizzare” il mondo con lo scandalo del vangelo dimostrando con la vita di non assoggettarsi a usi e costumi lontani dalla fede cristiana, di rifiutare compromessi che provocherebbero ingiustizie, di preoccuparsi dei poveri e degli ultimi.
= Cosa siete andati a vedere nel deserto?: Nonostante la debolezza dimostrata dalla domanda posta da Giovanni, Gesù descrive con entusiasmo il suo precursore come un profeta che alla parola ardente unisce i segni vivi e incontestabili del suo rapporto privilegiato con qual Dio in nome del quale parla al Popolo. Anzi, con questa serie incalzante di sei domande retoriche e tre proposizioni positive, Gesù afferma che Giovanni è più di un profeta: è colui di cui parlano le Scritture antiche dei padri, il messaggero che prepara la via al Signore (Mt 3, 3) secondo quanto avevano detto i profeti antichi (Ml 3,1; Es 23, 20). Tuttavia il Signore non si attarda a spiegare i motivi della sua affermazione: forse sono fin troppo evidenti agli uditori.
= Tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni Battista: Giovanni non è solo un eminente profeta e il precursore del Messia (perché è ormai evidente che Gesù si ritiene tale), ma è grande anche come uomo, più di tutti i suoi contemporanei e degli uomini delle epoche precedenti. È una lode di tipo strettamente personale, quella che Gesù indirizza al prigioniero di Erode e non solo un’iperbole. Con queste parole, Gesù anticipa l’accostamento fra Giovanni battista ed Elia, che sarà esplicito nel vers. 14: “se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire”.
* L’espressione “tra i nati di donna” ha un tipico sapore semita, ma contiene anche un’allusione al mistero dell’origine di Gesù: anche Lui è “nato da donna”, ma solo per quanto riguarda la propria carne, perché la sua genesi umano-divina è molto al di là della semplice umanità.
La nostra nascita di “figli di Dio” per mezzo della fede è anch’essa avvolta dal mistero: “non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati” (Gv 1, 13). Noi siamo “nati da donna” ma non siamo destinati alla terra, bensì al Regno dei cieli e lì verremo valutati secondo la fede e le opere di essa, frutto dell’accoglienza della grazia battesimale.
= Tuttavia il più piccolo …: questa parte della frase (forse una glossa primitiva) sembra limitare l’entusiastica presentazione del Battista. Per quanto grande fra gli uomini, Giovanni è piccolo nel Regno, perché lì tutto è misurato secondo criteri ben diversi da quelli della terra: il metro dei tempi nuovi che stanno venendo e sono iniziati con la venuta umana del Figlio di Dio. Chi appartiene a questa generazione del tutto nuova, è maggiore di chiunque sia vissuto nell’epoca precedente, anche di Giovanni il Battezzatore.
* Il contrasto tra "grande" e "piccolo" è creato appositamente per chiarire a tutti i credenti che per essere grandi bisogna diventare sempre più piccoli. Nella sua "grandezza" umana Giovanni viene indicato da Gesù come il più piccolo nel Regno e anche per Giovanni, quindi, si pone l’esigenza evangelica di “farsi piccolo” nelle mani di Dio. È la stessa esigenza che si pone ogni giorno per ciascuno di noi, tentati di assimilarci ai “grandi” e ai “potenti”, almeno nel desiderio!
6. Preghiamo la Parola ringraziando il Signore
Ancora una volta, è la stessa liturgia che, nel salmo responsoriale di oggi, ci offre la preghiera che innalziamo al Dio della nostra gioia, datore di ogni salvezza. Dal Salmo 145:
Il Signore è fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero.
Egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
7. Dalla Parola alla contemplazione
Signore Gesù
che “stai per venire”,
non tardare ancora
e ascolta il grido dei poveri
che guardano a te per avere
salvezza, giustizia e gioia.
Donaci occhi limpidi e cuore puro
per saper discernere
la tua presenza attiva e feconda
anche negli avvenimenti
del nostro “oggi”
che ci appare così grigio
e privo di raggi di speranza!
Vieni, Signore Gesù!
"Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!».
E chi ascolta ripeta: «Vieni!».
Chi ha sete venga;
chi vuole attinga gratuitamente l'acqua della vita.
Colui che attesta queste cose dice:
«Sì, verrò presto!».
Amen.
Vieni, Signore Gesù” (Ap 22, 17. 20).
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ggdbshoponline-blog · 6 years
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Golden Goose Sneakers Donna Organizzazione di matrimoni Made EasyLooking Your Best
Indovina un po? Non appare nulla Molto piccolo numero di persone sarà interessato. Il sito attuale viene in contatto solo con il traffico del sito web giusto. Le richieste di telemarketing vengono rifiutate prima che i chiamanti abbiano la possibilità di assumere anche un messaggio. Mentre vedo in particolare, oltre a un negozio dell'usato di seconda mano, penso che si tratti di un'unica fantastica soluzione per la ricerca di un abito di diamanti a prezzi accessibili in condizioni di qualità. La maggior parte delle donne si rende conto che l'azienda indossa gli abiti da sposa una volta ogni giorno. Quindi, in cui è confezionato in un negozio che vende l'automobile, quindi a un prezzo abbattuto. Un buon numero di abiti presenti nei negozi automobilistici sono tutti uguali in condizioni immacolate. Conosco personalmente le mogli della maggioranza di ciò che i singoli non hanno appena rivelato una borsa in un'officina, ma anche questo particolare vestito dei loro sogni! Harry Knitter. Harry Knitter è ogni costume popolare e buono, facile conferma Trick or treat. Nel caso in cui si ottiene un buon vecchio gruppo di laurea, succede perfettamente anche come una veste di Hogwarts. Significa una bacchetta miracolosa da un ramoscello affidabile, attingendo a un sacco di occhiali rotondi africani e poi una stupefacente cicatrice a catenaccio, e le caratteristiche del libro Halloween halloween è costruito. Adesso su quelle donne che dedicano la maggior parte del loro tempo a casa, quando fai le faccende, sei come fare lo spazzino e pulire l'aspirapolvere. fai tutto con le basi e aumenta le cose dentro. Come in realtà finisci una persona e dopo di ciò prima che la tua azienda inizi la prossima esercitazione alcuni squat di gamba eseguono diversi air boxing, fai un paio di sollevamenti per le gambe. Quello che stai cercando di ottenere Golden Goose Sneakers Donna pesso è sfruttare al massimo il tuo movimento aerobico individuale per consumare quelle calorie. Se quello che vuoi in cui Golden Goose Superstar Uomo Saldi ruciare molte calorie o anche solo esercitare le gambe particolari, a quel punto fare jogging sulle canzoni al Pembrokeshire National Park. Indossate le vostre scarpe in silicone preferite in aggiunta al vestito da jogging o sentite l'odore di questo profumo legato alle nuove foglie fresche nei boschi e ai cespugli quando passate voi e la vostra famiglia. Potresti addirittura trasmettere un raggio mentre una persona vede studenti e tutori che passeggiano per tutta la regione tenendo il bracciolo in un'armonia molto appropriata. C'è stata una considerazione migliore dei comodi volti relativi ai ragazzi che si divertono un po 'durante le loro vacanze estive personali in Galles? Può una persona pensare che sia coinvolta con un suono più economico rispetto alla frivolezza della gente, che cosa la gente corra nel passo della regione e forse che abbia imparato in modo incredibile prima di volare? Quindi salta su Peltz. E 'davvero un grande negozio. Assicurati i seguenti classici denim e scarpette in pelle slingback ($ 25,99) decorate e un fiore molto bianco e nero sempre in cima. Come sembra essere il retro! Il Pembrokeshire National Terrain park è un bel set perfetto per far crescere i tuoi ragazzi e ragazze singolarmente se il tempo specifico è stato buono. Poi puoi imparare il bellissimo paesaggio che punta verso le cime delle montagne e questa costa particolare considerando che ti trovi lì. Il gioco con i tuoi figli di famiglia nel terreno disseminato lavorando con il verde sensibile del tuo prato. Puoi anche fare un picnic di sicuro, lì e parlare con i tuoi dei risultati dei programmi scolastici o delle preoccupazioni dei loro giovani. È possibile che questa sia l'esperienza per te stesso di chiacchierare di qualcun altro che la tua attività mantenga una particolare tranquillità, dopo il delizioso scenario che opera in prima fila rispetto a te che prendi le tue vacanze in Pembrokeshire.
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ultimavoce · 6 years
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La moda ai tempi di Instagram, ovvero, quando basta un semplice scatto postato da una fashion blogger o da un’influencer a far desiderare un determinato capo d’abbigliamento o un certo accessorio. Ma i comuni mortali raramente possono permettersi di cambiare outfit più volte al giorno e di indossare capi sempre nuovi, solo per la durata di qualche Instagram stories. Non solo, anche potendosi permettere determinate spese, presto o tardi ci si ritroverebbe a far i conti con un armadio colmo di vestiti, di cui non si sa cosa farne. Servirebbe un guardaroba infinito, ma lo spazio a disposizione non lo è, come risolvere allora questo problema? Con il fashion renting e il fashion sharing.
Fashion renting e fashion sharing: le nuove ‘mode’ della moda
Sempre più spesso ci si ritrova a fare i conti con l’insufficienza di spazio nelle proprie abitazioni e sono sempre numerose le occasioni in cui bisogna ‘agghindarsi’ per fare bella figura, ma che senso ha comprare un vestito nuovo per ogni evento a cui si deve partecipare? Sapendo ancor prima di acquistarlo che, nella migliore delle ipotesi, tale vestito sarà indossato due o tre volte, se non addirittura una volta sola? Per qualcuno potrebbe sembrare un sacrilegio, ma perché spendere centinaia (se non migliaia) di euro per un abito da cerimonia o per il proprio abito da sposa, qundo sappiamo che poi verrà chiuso in una scatola e riposto su una mensola per decenni, senza mai rivedere la luce del sole? Ed ecco che, per ovviare a queste necessità e a simili interrogativi, da alcuni anni sono stati introdotti dei servizi di noleggio e condivisione di vestiti e accessori. Tali servizi portano il nome di Fashion Renting, nel caso di capi in affitto, e di Fashion Sharing, nel caso di capi prestati/presi in prestito. Come si accede a questi servizi? Semplice, tramite internet. Esistono diversi siti e piattaforme su cui è possibile consultare un catalogo di abiti, scarpe, borse e accessori per tutte le occasioni (cerimonia, cocktail, serate di gala, matrimonio, ecc.). Tali cataloghi prevedono la presenza di vestiti e scarpe disponibili in più taglie, per soddisfare le esigenze di un maggior numero di clienti. Inoltre si possono scegliere due taglie di uno stesso capo d’abbigliamento, qualora si avessero dei dubbi sulla taglia più adatta per sé. Come funziona il Fashion Renting? Dopo aver selezionato ciò che si desidera noleggiare o prendere in prestito, lo si prenota per i giorni in cui serve e tramite corriere arriva a casa nostra. E qui arriva la domanda delle domande: “Quanto costa noleggiare un abito firmato?” Meno di quanto si possa immaginare, generalmente il prezzo di noleggio si aggira intorno al 10/20% del prezzo di listino, ossia, se un abito costa 1200 €, per noleggiarlo serviranno 120 € circa. La cifra comprende anche i costi di manutenzione dell’abito, ovvero lavanderia e piccoli rammendi, in caso di inconvenevoli. La durata del noleggio varia dai 4 agli 8 giorni. E per quanto riguarda il Fashion Sharing? Tramite esso si può invece mettere a disposizione il proprio guardaroba, dando in prestito vestiti e accessori che si usano raramente; in questo modo piuttosto che lasciarli in un angolo dell’armadio a fare la muffa, li si può ‘monetizzare’, facendo vivere una seconda vita a qualcosa che avevamo magari dimenticato e guadagnando soldi attraverso ciò per cui un tempo li abbiamo spesi. E così, invece di perdere tempo nei negozi a scegliere vestiti che si indosseranno per un solo giorno o una sola sera, si può comodamente selezionare l’abito che più si preferisce tramite computer o smartphone, stando comodamente seduti a casa propria. È vero che non tutti sono disposti a mettersi addosso un abito indossato da una persona estranea, ma il Fashion Renting e il Fashion Sharing offrono capi puliti e stirati, come se fossero nuovi, quindi niente timore da questo punto di vista. I vestiti e gli accessori provengono dalle ultime collezioni presentate durante le settimane della moda, dunque sono al passo con le tendenze. Inoltre, alcuni offrono anche degli abbonamenti mensili, tramite i quali, pagando una quota fissa, si ha accesso ad un certo numero di capi o accessori al mese. I siti su cui poter noleggiare creazioni d’alta moda sono diversi, i più conosciuti sono: Rent The Runway (Stati Uniti); Chic By Choice (Europa); Girl Meets dress (Regno Unito); Drexcode, DressYouCan e Front Row Tribe (Italia). Invece, sul sito I Share My Bag è possibile condividere borse e accessori.
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La moda è in crisi
Il fast fashion ha rivoluzionato il concetto di moda e anche il modello di produzione, ma questo ha avuto e continua ad avere conseguenze catastrofiche a livello ambientale, in quanto la moda è il secondo settore più inquinante dopo quello legato al petrolio, ma anche a livello economico. Pare infatti che H&M, il colosso della moda svedese, abbia tonnellate di vestiti invenduti e ciò ha portato i dirigenti dell’azienda ad una seria riflessione sul proprio modello di produzione e distribuzione. Immettere sul mercato vestiti e accessori nuovi ogni settimana non è più un’idea così grandiosa, com’era sembrata all’inizio. Soprattutto i giovani, i Millennials, stanno prendendo coscienza di ciò che comprano e consumano e dell’impatto che ciò ha sull’ambiente. Per questo in molti preferiscono comprare poche cose, ma più durature, piuttosto che comprarne tante, per poi buttarle dopo uno o due utilizzi. Non solo, sempre di più, si sta diffondendo la cultura della sharing economy, ossia l’economia della condivisione, secondo il principio per cui è meglio usare che possedere, dunque è inutile pagare per avere, ma è meglio pagare per poter accedere ad un determinato bene o servizio. Da qui sono nate iniziative come il car sharing, Uber e Airbnb e da qui sono nati anche il Fashion Renting e il Fashion Sharing. Non solo, la presenza di Instagram e delle mise condivise a suon di hashtag quali #OOTD (ossia, Outfit of the day) ha reso molte persone desiderose di poter avere e indossare quanto messo in mostra dalle blogger da loro seguite. Ma dal momento che non tutti hanno i mezzi economici per poter emulare Chiara Ferragni & co. e dal momento che i trend nella moda cambiano velocemente, non ha senso comprare vestiti che nel giro di poche settimane saranno già fuori moda, perciò tanto vale noleggiarli, senza intasare i propri armadi con capi inutilizzati e senza svuotare il proprio portafogli, spendendo soldi per qualcosa che avrà una durata limitata e breve.
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Un cambiamento culturale
A proposito di Instagram, vale la pena fare una riflessione: l’avvento dei social network ha rivoluzionato le vite di tutti: oggi, si fotografa, si filma e si condivide ogni momento della propria vita, ancor di più quando si partecipa a feste ed eventi si è soliti immortalare quel che si indossa e così, quando si prende parte agli eventi successivi, ci si pone il quesito (abbastanza frivolo, è doveroso notare): “Ma come faccio a mettere di nuovo quello che ho indossato la volta precedente? Tutti lo noteranno, ho postato le foto su Facebook/Instagram!” Ecco la trappola in cui cadono tutti, specialmente le donne e le ragazze, più propense a soffermarsi su simili ‘questioni estetiche’ (anche queste abbastanza frivole). Spesso ci si dimentica del fatto che le fashion blogger non hanno solamente una disponibilità economica fuori dalla norma, ma che i vestiti da loro sfoggiati sono per lo più prestati, giusto per il tempo necessario a fotografarli e condividerli con i propri follower. Quello che si ammira sui loro profili è finto, costruito e pianificato in ogni minimo dettaglio. La realtà è un’altra ed è ben diversa, la realtà è che non c’è nulla di male o di sbagliato nell’indossare più e più volte un abito, una borsa, un paio di scarpe e così via. Anna Wintour in persona afferma che lei stessa indossa per 20/30 volte i suoi abiti, prima di darli via, e questo dovrebbe essere lo spirito da adottare ogniqualvolta si decide di acquistare un nuovo capo: siamo sicuri di poterlo riutilizzare con frequenza , è solo per un’occasione particolare o per il semplice piacere di togliersi uno sfizio? Meglio puntare su indumenti che non passeranno mai di moda e con cui ci vestiremo quotidianamente e per quanto riguarda gli eventi speciali scegliamo il noleggio e il prestito. Così facendo risparmieremo tempo, fatica e soldi da poter investire e spendere in cose più importanti e inoltre daremo una mano all’ambiente, dal momento che, prendendo in affitto o in prestito, non andremo a comprare altri vestiti che daranno vita ad altri rifiuti e incrementeranno l’inquinamento. Insomma, la prossima volta che vi invitano ad un evento, pensateci bene prima di partire in missione in negozi e boutique, il vestito perfetto per voi potrebbe essere alla portata di un click.
Carmen Morello
Se non vuoi comprarlo, noleggialo e se non vuoi buttarlo, condividilo; ecco cosa sono il #FashionRenting e il #FashionSharing. I nuovi servizi per avere un #guardaroba 'infinito' e sempre alla #moda. La moda ai tempi di Instagram, ovvero, quando basta un semplice scatto postato da una fashion blogger o da un'influencer a far desiderare un determinato capo d'abbigliamento o un certo accessorio.
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abit2013 · 7 years
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Fai il salto e trasformi la tua passione per i matrimoni
George James Bridal discute i grandi alti e le sfide difficili attraverso il suo viaggio di avvio nell'industria di nozze. Ha lanciato la sua boutique a Bedfordshire nel 2015 e da allora l'attività è giunta in salti, colpendo più di tre volte l'obiettivo di vendita annuale durante il primo anno di scambi!È stato un momento meraviglioso, una volta in vita, per essere presentato con il mio prestito di avvio dal Primo Ministro poco più di un anno fa quando ho aperto George James Bridal. Ma da allora la boutique ha vinto una manciata di premi che sono anche estremamente orgoglioso. Stavo saltando per gioia quando ho vinto "Best New Business" presso il FSB Bedfordshire Business Awards e 'Best Newcomer' per l'Est dell'Inghilterra a The Wedding Industry Awards, nonché il Best Newcomer 'ai primi Four Counties Wedding Awards. Sono anche stato abbastanza fortunato ad essere un finalista Le Guide per le spose servizio clienti eccellenza premi. Ma tutti questi riconoscimenti non sono niente rispetto al brivido che riceve ogni giorno quando trovo abiti per tutte le mie spose da sposare, che è quello che ritengo essere il culmine continuo,
abito da sposa economico
.
Come sei entrato nel commercio?Per dodici anni ho lavorato come attrice di successo, ma tra spettacoli ho trascorso un sacco di tempo a lavorare in una boutique nuziale ben consolidata a Hertfordshire. Poi, poco più di due anni fa, mio ​​nipote di dieci anni è scomparso triste, cosa che ha messo le cose in prospettiva per me e mi ha spinto a cambiare direzione per quanto riguarda la mia carriera. Mi è venuta un'opportunità per aprire la mia boutique, che ho chiamato dopo il mio nipote mentre faceva parte dell'ispirazione per aver intrapreso questa nuova impresa e così è nata George James Bridal.Quali sfide hai affrontato nel tentativo di mettere a punto l'attività e come hai potuto superarli?Siccome sono certo che sia vero con qualsiasi nuova impresa, ho affrontato molti ostacoli nel mio viaggio di partenza. La mia principale difficoltà era finanziare la fase iniziale di lancio. Avevo fatto domanda per diversi prestiti bancari, ma anche con la mia proprietà come equità non sono riuscito a garantire finanziamenti dai finanziatori mainstream. Mi è stato poi richiamato al programma di avvio di prestiti garantiti dal governo in collaborazione con il mio partner locale di consegna, Foundation East. Mi hanno fornito indicazioni sul mio piano industriale attraverso il suo supporto gratuito per la pre-applicazione, oltre a concedermi un prestito di 8.500 sterline per sostenere l'acquisto di magazzino, accessori interni e spese pubblicitarie, mi è stato anche dato accesso ad un mentore esperto libero dopo aver ricevuto finanziamenti. Era esattamente quello di cui avrei bisogno per iniziare, ed è stato rinfrescante avere qualcuno investire in te e nella tua idea di business, piuttosto che l'approccio "computer dice no" che ho affrontato per mesi prima che ho trovato Start Up Loans.Qual è la cosa migliore del tuo lavoro?Ci sono tante cose che amo del mio lavoro! Da trascorrere la mia giornata circondata da bellissimi abiti fatti da designer incredibili, a viaggiare in una varietà di città per scegliere le collezioni per le prossime stagioni, è quasi impossibile annoiarsi. La parte che amo di più però è incontrare tutte le belle spose e le loro famiglie, ed essere in grado di fornire loro una magica esperienza nella costruzione alla loro giornata speciale. Mi sono sposato in settembre e mi rendo conto quanto sia importante il viaggio - ecco perché amo essere una parte di esso per altre persone. È una sensazione straordinaria per aiutare a trovare il vestito da sogno e quando le foto arrivano alla sposa nel loro giorno di nozze è veramente la glassa sulla torta!
George James Bridal discute i grandi alti e le sfide difficili attraverso il suo viaggio di avvio nell'industria di nozze. Ha lanciato la sua boutique a Bedfordshire nel 2015 e da allora l'attività è giunta in salti, colpendo più di tre volte l'obiettivo di vendita annuale durante il primo anno di scambi! È stato un momento meraviglioso, una volta in vita, per essere presentato con il mio prestito di avvio dal Primo Ministro poco più di un anno fa quando ho aperto George James Bridal. Ma da allora la boutique ha vinto una manciata di premi che sono anche estremamente orgoglioso. Stavo saltando per gioia quando ho vinto "Best New Business" presso il FSB Bedfordshire Business Awards e 'Best Newcomer' per l'Est dell'Inghilterra a The Wedding Industry Awards, nonché il Best Newcomer 'ai primi Four Counties Wedding Awards. Sono anche stato abbastanza fortunato ad essere un finalista Le Guide per le spose servizio clienti eccellenza premi. Ma tutti questi riconoscimenti non sono niente rispetto al brivido che riceve ogni giorno quando trovo abiti per tutte le mie spose da sposare, che è quello che ritengo essere il culmine continuo, abito da sposa economico. Come sei entrato nel commercio? Per dodici anni ho lavorato come attrice di successo, ma tra spettacoli ho trascorso un sacco di tempo a lavorare in una boutique nuziale ben consolidata a Hertfordshire. Poi, poco più di due anni fa, mio ​​nipote di dieci anni è scomparso triste, cosa che ha messo le cose in prospettiva per me e mi ha spinto a cambiare direzione per quanto riguarda la mia carriera. Mi è venuta un'opportunità per aprire la mia boutique, che ho chiamato dopo il mio nipote mentre faceva parte dell'ispirazione per aver intrapreso questa nuova impresa e così è nata George James Bridal. Quali sfide hai affrontato nel tentativo di mettere a punto l'attività e come hai potuto superarli? Siccome sono certo che sia vero con qualsiasi nuova impresa, ho affrontato molti ostacoli nel mio viaggio di partenza. La mia principale difficoltà era finanziare la fase iniziale di lancio. Avevo fatto domanda per diversi prestiti bancari, ma anche con la mia proprietà come equità non sono riuscito a garantire finanziamenti dai finanziatori mainstream. Mi è stato poi richiamato al programma di avvio di prestiti garantiti dal governo in collaborazione con il mio partner locale di consegna, Foundation East. Mi hanno fornito indicazioni sul mio piano industriale attraverso il suo supporto gratuito per la pre-applicazione, oltre a concedermi un prestito di 8.500 sterline per sostenere l'acquisto di magazzino, accessori interni e spese pubblicitarie, mi è stato anche dato accesso ad un mentore esperto libero dopo aver ricevuto finanziamenti. Era esattamente quello di cui avrei bisogno per iniziare, ed è stato rinfrescante avere qualcuno investire in te e nella tua idea di business, piuttosto che l'approccio "computer dice no" che ho affrontato per mesi prima che ho trovato Start Up Loans. Qual è la cosa migliore del tuo lavoro? Ci sono tante cose che amo del mio lavoro! Da trascorrere la mia giornata circondata da bellissimi abiti fatti da designer incredibili, a viaggiare in una varietà di città per scegliere le collezioni per le prossime stagioni, è quasi impossibile annoiarsi. La parte che amo di più però è incontrare tutte le belle spose e le loro famiglie, ed essere in grado di fornire loro una magica esperienza nella costruzione alla loro giornata speciale. Mi sono sposato in settembre e mi rendo conto quanto sia importante il viaggio - ecco perché amo essere una parte di esso per altre persone. È una sensazione straordinaria per aiutare a trovare il vestito da sogno e quando le foto arrivano alla sposa nel loro giorno di nozze è veramente la glassa sulla torta!
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abitidasposa · 10 years
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abiti da sposa economico in woodress
abiti da sposa economico in woodress. abiti da sposa prezzo economico shop: http://www.woodress.cn/abiti-da-sposa_it woodress è produttore Abiti cinesi - per il matrimonio il commercio all'ingrosso, la damigella d'onore, abiti da sera, abiti da ballo etc.
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gillianiriss · 4 years
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L'abito in seta champagne Jen è stato realizzato da Sophie Creed www.gillne.it
​ Le bellissime damigelle indossavano abiti infiniti da The DaintYard, Etsy e collane accessoriate di Hannah Zakari, Edimburgo, disegnate da DotPop. L'abito di seta champagne Jen è stato realizzato da Sophie Creed di E & W Couture, Cardiff. Adoro la silhouette semplice e la copertina in pizzo su cui il designer ha utilizzato i bottoni che appartenevano a Jen's Gran, rendendolo un pezzo sia antico che bello. Jen ha accessoriato con la cintura più bella di Natalie su Exquisite Spark, che è stata realizzata con gioielli vintage a corda Gillne.it, un mix di perle e montature da antichi gioielli Gran. "Mi è piaciuto indossarlo sapendo che era sentimentale e aggiungendo dettagli al mio aspetto generale. Natalie è stata una grande persona con cui lavorare e il risultato finale è stato un vero piacere per me. " In capelli abito da sposa economico, Jen ha indossato un ottone floreale pettine e oro Mignonne a mano e il velo preso in prestito da un amico. I suoi orecchini erano di Antropologia e favoloso tacchi oro (in pelle vegan) erano Roni Kantor Shoes I capelli e il trucco erano opera di Ruth Donaldson di Just Hair e della sorella di Jen, rispettivamente Sarah.
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abit2013 · 7 years
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CERIMONIA IN LEGNO ALTERNATIVO
Alex e Maddy avevano idee diverse su come dovrebbe essere il loro matrimonio, ma per fortuna hanno imparato a compromettere! "Quando abbiamo iniziato a discutere del tipo di matrimonio che abbiamo voluto, ci siamo resi conto che eravamo su estremità opposte dello spettro", ha spiegato la sposa. "Alex sarebbe stato più che felice di un semplice ufficio di registrazione con ospiti minimi mentre volevo qualcosa dove potremmo festeggiare con tutti i nostri amici e familiari, dove mi sentivo un po 'come una principessa per il giorno! Alla fine abbiamo concordato un tema rustico di bosco e tenuto ad un budget relativamente piccolo considerando la dimensione della nostra lista degli ospiti. Avevamo 105 persone (grandi famiglie!).
Abbiamo deciso di buttare fuori tutte le convenzioni tipiche e pianificare un matrimonio che era 'noi'. Alex non voleva molto fare con lui (gli eventi non sono il suo forte) così mi ha dato un elenco delle sue esigenze (che erano praticamente "Arrosto di Hog" e "Nessun cappello o fascinatori") e ho deciso di lavorare con facendo il resto di esso cadere a posto ".
"Non ritengo che il nostro matrimonio sia particolarmente unico o all'avanguardia, ma è stato completamente giusto per noi e per la nostra famiglia e gli amici. Era un rilassato giorno refrigerato con carichi di dati personali. Avere la nostra figlia di tre anni coinvolti nella cerimonia era davvero speciale. Ha aiutato a legare i nodi intorno alle nostre mani durante la fase di manovra, abiti sera.
L'abito da sposa rosa sposa della sposa è stato fatto per lei da Liliia. "Il mio vestito era fatto su misura e assolutamente sorprendente, ma era molto più economico di quello che avevo visto nei negozi da sposa! I nostri abiti da damigella d'onore erano da Singapore e sono stati il ​​50% del costo di quelli qui. I ragazzi indossavano camicie separate, pantaloni e pantaloni che erano piuttosto economici, ma sembrava davvero efficace (pantaloni Primark per £ 8? Si, ​​per favore!).
Infatti ho cercato di risparmiare tutto quello che potevamo ", ha continuato. "Non ero disposta a compromettere l'aspetto generale del matrimonio, quindi ho dovuto trovare molti modi intelligenti per ridurre i costi. Non ci preoccupavamo con le auto da nozze e non usavamo biancheria da tavola (invece abbiamo usato tessuti di carta con hessian come corridori). Abbiamo usato costruttori scrim come archi da presa che costano circa £ 20. Producendo il nostro bar di caramella invece di servire dessert risparmiato un sacco di soldi e abbiamo anche optato per tornare a casa quella notte invece di spendere soldi in un hotel.
La sposa ha anche fatto un sacco di progetti DIY. "Ho fatto FAR troppo!" Rise lei. "Penso che mi sia portato via un po '. Diciotto mesi prima del matrimonio ho pensato che sarebbe una grande idea dipingere a mano una piccola bambola in legno personalizzata per rappresentare ogni ospite al matrimonio. Questo sarebbe il favore di tutti e l'impostazione della tavola in modo che sarebbe anche abbastanza poco costoso. Tuttavia, non ho preso in considerazione certamente un compito che stavo assumendo. Non sono anche particolarmente ben organizzata con la gestione del tempo e nella settimana del matrimonio avevo ancora 40 bambole lasciate a dipingere. Inserisci la mia damigella d'onore che, benedica il suo cuore, sedeva con me fino alle 2 del mattino ogni notte della settimana di nozze, dipingendo queste bambole sanguinose. Devo ammettere comunque che il risultato finale è stato incredibile e vale la pena le notti tardive e lo stress! Tutti i nostri ospiti li hanno apprezzati assolutamente e la maggior parte di loro li ha su un ripiano da qualche parte in casa che è veramente bello.
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