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#Audio Multicanale
audiofoolosophy · 1 month
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Nuovo finale multicanale Schiit Kraken
Ecco. È successo di nuovo. Jason Stoddard ha annunciato un nuovo prodotto Schiit che mi fa gola. E questa volta non per un utilizzo stereo ma per risolvere, forse definitivamente, la gestione dell’amplificazione di potenza dei canali surround/centrale/Atmos dell’impianto HT. Ovviamente dopo che il sottoscritto si è attivato, su Kickstarter, per sovvenzionare la campagna relativa al nuovo Fosi…
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pikasus-artenews · 1 month
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MASBEDO. Ritratto di città (20/20.000Hz)
Una grande installazione audio-video multicanale, che parla della rinascita culturale di Milano
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chez-mimich · 11 months
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DARA BIRNBAUM: REVOLUTIONARY ACTS
Definire Dara Birnbaum, una fotografa è certamente riduttivo, definirla una filmaker, anche; mi piacerebbe definirla una conservatrice di immagini, ma anche questa definizione non sarebbe esatta. Forse è una “turbatrice di immagini”. Ammetto che non si tratti di una bella definizione, ma credo si avvicini al modus operandi dell’artista statunitense, della quale l’Osservatorio Prada di Milano in Galleria a Milano offre, fino alla fine di settembre, una significativa mostra intitolata “Atti rivoluzionari”, curata da Brabara London con Valentino Catricalà ed Eva Fabbris, aperta fino al prossimo 25 settembre. Nella fascinosissima sede dell’Osservatorio sono in visione una serie di video monocanale, audio, installazioni multicanale, fotografie e qualche stampa in 3D che danno bene l’idea della complessità concettuale che ha guidato l’artista dagli anni Settanta ad oggi. Se volessimo trovare, ed è molto difficile farlo, un filo conduttore dell’opera della Birnbaum, questo potrebbe essere ritrovato nel distacco del corpo dalla sua rappresentazione. Ciò avviene soprattutto attraverso la proposta di consuete e qualche volta ossessive, immagini televisive. È per esempio il caso di “Six Movements: Chaired Anxieties: Abandoned” del 1975, ispirato ad un video di Vito Acconci. Si tratta di meditazioni visive spesso di difficile interpretazione e di una voluta ambiguità, ma si tratta di immagini fondamentali per meditare sulla capacità/incapacità del mezzo televisivo verso la “comunicazione”. Provocatorio e sanamente sconcertante, in un mondo, quello degli anni Ottanta, dove tutto vorrebbe essere il contrario, è “Pop-Pop Video: General Hospital/Olympic Women Speed Skating” del 1980, lavoro partorito durante una residenza artistica su influenza di una pellicola di Jean-Luc-Godard per la televisione. Immagini di pattinatrici olimpioniche che si avvicendano sulla pista tornando sempre alla linea di partenza, alternate a quelle di una soap-opera dove medico e paziente tentano di ricomporre un conflitto. Qui è la meditazione su quella che l’artista chiama il “trattamento televisivo”, ad essere scomposto ed analizzato. Guardando queste immagini la riflessione corre a ciò che siamo noi, meglio a ciò che siamo diventati dopo anni di “trattamenti televisivi”. La lente di ingrandimento “femminista” è più che evidente nei lavori della Birnbaum. Esemplare in questo caso è “Damnation of Faust Trilogy” un’opera video sviluppata tra il 1983 e il 1987, una versione dell’opera ambientata a Soho (Nyc) tra famiglie di italiani e portoghesi, dove la conflittualità per l’affermazione della propria identità (anche sessuale), risulta particolarmente accesa. Del 1981 è il possente “New Music Short” video analogico impregnato delle atmosfere della scena post-punk newyorkese composto con riprese del concerto dei Radio Fire Fight al Mudd Club e con le immagini del compositore Glenn Branca che esegue lo sua inascoltabile “Symphony No. 1” al Performing Garage di Soho, piccolo teatro alternativo newyorkese di quegli anni. Tra le immagini della mostra anche un (doveroso) tributo alle “anime” con “Quiet Disaster” dove la Birnbaum mostra tre personaggi in pericolo, stampati su dischi di plexiglas che enfatizzano l’estrapolazione dei ritratti dai loro contesti originali, mettendo in mostra come l’operazione ne accentui isolamento e drammaticità iconica come accade alle immagini proposte dai media. Ma il pezzo forte della mostra è certamente “Trasmission Tower: Sentinel” del 1992, un’installazione video a 8 canali, imponente opera video-scultorea presentata a Documenta 9 dove otto monitor sospesi fanno scorrere a cascata le immagini di un reading del 1988 del poeta Allen Ginsberg mentre legge una versione rivisitata della poesia “Hum Bom!” (1971); nei video scorre anche, come un’insinuante minaccia, una piccola immagine di George Bush mentre tiene il suo discorso di accettazione alla Convention Repubblicana del 1988. Molte, ma non troppe, le opera esposte all’Osservatorio di questa artista troppo spesso trascurata.
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano, Fondazione Prada propone la mostra antologica “Dara Birnbaum”
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Milano, Fondazione Prada propone la mostra antologica “Dara Birnbaum” Fondazione Prada presenta un’ampia mostra antologica dedicata al lavoro di Dara Birnbaum dal 13 aprile al 25 settembre 2023 (anteprima stampa 12 aprile) nella sede di Osservatorio in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Un’altra versione del progetto si terrà a Prada Aoyama Tokyo dal 1° giugno al 28 agosto 2023. Osservatorio è lo spazio di Fondazione Prada dedicato alla sperimentazione dei linguaggi visivi e alla ricerca sulle possibili intersezioni e collisioni tra la tecnologia e le varie espressioni culturali. È una piattaforma di libero pensiero aperta alla riflessione sui differenti linguaggi artistici e dei media e sul loro impatto in un contesto politico e sociale in continua evoluzione. La mostra, curata da Barbara London con Valentino Catricalà ed Eva Fabbris, offre diverse prospettive per comprendere il percorso di Dara Birnbaum (New York, 1946), un’artista che ha costantemente sfidato i canoni dell’arte e dei mass media. Dara Birnbaum ha conseguito una laurea in Architettura presso la Carnegie Mellon University di Pittsburgh, una laurea in Belle arti al San Francisco Art Institute e un diploma in Video ed Editing elettronico al Video Study Center della New School for Social Research di New York. Il suo uso pionieristico di video, media e installazioni rimanda al carattere ideologico ed estetico dell’immaginario mediatico degli ultimi quarant’anni ed è considerato centrale nella storia della media art. Birnbaum è stata fra le prime a concepire in campo artistico installazioni complesse e innovative che combinano immagini da fonti diverse integrando elementi tridimensionali come fotografie di grandi dimensioni, elementi scultorei o architettonici. È nota per le sue dirompenti strategie visuali e per la manipolazione di immagini televisive. La mostra include una selezione di video monocanale, opere audio, installazioni multicanale, fotografie e stampe 3D su Plexiglas realizzati tra il 1975 e il 2022. “Dara Birnbaum” rivela come l’artista abbia indagato in profondità le intersezioni culturali tra video arte, televisione e tecnologie di consumo e, tra gli altri temi, i pregiudizi di genere nella rappresentazione della donna nella cultura popolare. Concepito dall’artista per i due piani dell’Osservatorio, il percorso espositivo non segue un ordine cronologico, ma rivela la molteplicità di mezzi artistici e linguaggi impiegati da Birnbaum ed esplora temi ricorrenti nella sua pratica artistica attraverso un’attenta selezione di opere. La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione della serie dei Quaderni, edita da Fondazione Prada. Includerà un saggio della curatrice Barbara London e una conversazione tra Dara Birnbaum e i due curatori associati Valentino Catricalà ed Eva Fabbris. “Dara Birnbaum” è il risultato di una collaborazione incentrata su attività educative con la School of Digital Arts (SODA) di Manchester nel Regno Unito.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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jakester95 · 4 years
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Beast Wars Transformers — "Opening theme" — [NekoStudios-Remaster] by NekoHideki Con la reciente noticia publicada hace un par de días en "Geek Comic Forum Guatemala", donde se confirmaba la posible realización de una película basada en Beast Wars [Guerra de bestias Transformers] decidí retomar este antiguo y nostálgico proyecto que ya tenía en el abandono desde hace años DX y que varias personas me habían solicitado con anterioridad, consistiendo, como ya es costumbre, en limpiar y remasterizar su entrañable tema de apertura. Ya que Guerra de bestias nunca contó con una banda sonora oficial comercial, por lo que me tocó rippear la música directamente del DVD, e intentar realzarlo manualmente [así como hice con el de ThunderCats y SilverHawks] Lamentablemente el audio no me ofreció ninguna facilidad para la edición en multicanales, la pista es sólo una y ya tiene fundidos todos los efectos de sonido, por lo que no me fue posible remover los rayos, explosiones rugidos y demás… Aunque finalmente creo que eso le da cierto encanto también X3 Igualmente hice lo conveniente para restaurar la música, enfatizando la instrumentalización; aunque reconozco que no equivale a la calidad de mis demás trabajos de restauración, creo que los más nostálgicos sabrán apreciarlo bastante~ ¡Disfrútenlo!
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enkeynetwork · 4 years
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Che cos'è la musica 8D
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Sono innumerevoli le tecnologie che ruotano attorno a ogni aspetto della nostra vita, dalla lettura, alla medicina, alla musica. E mai come in questo periodo difficile abbiamo riscoperto quanto essa sia fondamentale per noi e quanto talvolta possa essere entusiasmante. Proprio durante questa quarantena, infatti, sta spopolando un nuovo modo di ascoltare la musica: la musica 8D.
Che cos’è la musica 8D?
La musica 8D o 8D audio è la nuova frontiera della musica e questa tecnica sta circolando già da tempo nell’ambiente del rap. La musica 8D ti circonda di musica. Questa tecnologia da l’impressione di essere letteralmente circondati e avvolti dalla musica, come se ogni parete, soffitto e pavimento fosse ricoperto da casse e la musica fosse ovunque attorno a noi.
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La musica 8d ruota intorno a noi La sensazione è quella di una musica che gira in continuazione attorno a noi e dentro la nostra testa. Come se entrasse da un orecchio ci avvolgesse completamente, facendo il giro di tutta la nostra testa, passando da destra a sinistra, da dietro a davanti, per poi uscire dall’altro orecchio. Un effetto cerchio, quindi, dentro la nostra testa e attorno a noi, nell’ambiente che ci circonda. Incredibile. Ma si può ascoltare solamente con le cuffie!
L’innovazione nel mondo della musica
Con l’8D possiamo immergerci in un’esperienza percettiva a 360°. Il suono non viene più percepito come lineare, ma circolare. Possiamo paragonare questo tipo di tecnologia con impianti surround, ma per ascoltare un brano in 8D bastano semplicemente un paio di cuffie o auricolari.
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La musica 8D si può ascoltare solamente con le cuffie Per rendere possibile ciò bisogna utilizzare un nuovo sistema, il panning, il quale consente di distribuire il suono in un campo stereo multicanale. Con la musica 8D si percepiscono i suoni come provenire da punti diversi nella stanza o nell’ambiente. Come in un impianto home theater, dove ogni cassa emette un suono diverso in un momento diverso. Ma il suono non proviene da una cassa collocata in un punto nella stanza, ma dalle cuffie che teniamo sulle nostre orecchie. Per questa ragione la musica gira, ma dentro la nostra testa, trasportandoci attraverso un fluido musicale che circola libero nell’aria.
Cosa possiamo ascoltare in 8D?
Molti amanti del genere rap hanno ricevuti messaggi di amici o su gruppi appositi con la dicitura: “ascoltalo solo con le cuffie!” e il link per una traccia audio, spesso caricato su youtube di una canzone in 8D. Ma, in realtà, anche se questo tipo di musica ha preso piede nel settore del rap nessun artista ha ancora pubblicato una canzone, ne tanto meno un album, in 8D. Tutti i brani disponibili con questa tecnologia sonoro sono mixati dagli utenti stessi.
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I brani in 8D sono disponibili su Youtube Ancora non si sa chi sarà il primo a pubblicare un disco in 8D, ma visto il successo che ha riscosso proprio in questo ambiente in molti scommetterebbero che sarà proprio un rapper. Basta andare su Youtube e scrivere musica 8D, per trovare molte delle canzoni disponibili ed immergersi in questa incredibile esperienza. E anche se a dare il via è stato il genere rap ora non è l’unico. Possiamo ascoltare, ad esempio, Believer degli Imagine Dragons, o Perfect di Ed Sheeran. Soprattutto in questo periodo la musica 8D sta impazzando, anche se in realtà esiste già da mesi. Forse è l’impossibilità di assistere a un concerto live che ci ha spinto a scovare soluzioni alternative. E questo è ciò che più si avvicina a un concerto live. Lasciamoci avvolgere dal flusso circolare della musica, forse questo periodo ci sembrerà meno amaro. Read the full article
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Corriere annunci Impianto audio multicanale portatile 450EUR
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Impianto audio multicanale portatile, composta da: amplificatore mixer marca Laney modello Theater 4 x 120 W, 4 canali, ... Annuncio trovato su Corriere annunci
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pikasus-artenews · 2 years
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DIANA POLICARPO. LIQUID TRANSFERS L’artista Diana Policarpo, vincitrice del Premio illy Present Future 2021 ad Artissima, presenta una installazione audio video multicanale che ha al centro la sua ricerca il fungo noto come ergot.
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sono-mag · 5 years
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MINI-ÉMETTEUR DE POCHE NUMÉRIQUE SENNHEISER SK 6212 Le SK 6212 fait partie de la gamme de liaisons sans fil Digital 6000. Il est conçu pour les applications audio multicanales dans les domaines de la diffusion, des salles de spectacles (musicaux) et de l’audio live.
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newsintheshell · 5 years
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Cowboy Bebop The Movie: Knockin’ On Heaven’s Door, disponibile la nuova edizione home video
Il film arriva in Italia per la prima volta in alta definizione grazie a Dynit.
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Torna oggi in home video, grazie a Dynit, “Cowboy Bebop The Movie: Knockin’ On Heaven’s Door” (Cowboy Bebop: Tengoku no Tobira), il celebre film del 2001 prodotto dallo studio Bones (My Hero Academia, Mob Psycho 100) e diretto da Shinichiro Watanabe (Space Dandy, Samurai Champloo), che riportò sullo schermo l’amata combriccola di cacciatori di taglie, divenuta popolare con l’iconica serie tv trasmessa fra il 1998 e il 1999, anch’essa già ripubblicata in Blu-ray sempre dall’editore.
La pellicola, precedentemente distribuita in Italia solo in DVD, è ora proposta in un’inedita versione in alta definizione (combo Blu-ray e DVD), contenente un booklet di 16 pagine e una card esclusiva.
youtube
Fra i contenuti extra figurano: Dietro le quinte; Storyboard a confronto; Gli Interpreti; Trailer & Spot TV; D-trailers.
Marte, 2071. La notte di Halloween alcuni terroristi fanno saltare in aira un camion sull'autostrada per Alba City causando la fuoriuscita di un virus che uccide oltre cinquecento persone. Per la cattura del mandante dell'attentato viene offerta una ricompensa astronomica. Un’occasione troppo ghiotta per Spike e il resto dell’equipaggio del Bebop!
L’edizione contiene in tutto tre tracce audio multicanale 5.1, con il doppiaggio originale giapponese, quello italiano e quello inglese. i sottotitoli sono disponibile anch’essi nella nostra lingua e in inglese.
Il box amaray è acquistabile su Amazon al prezzo di 24,90 €.
SilenziO)))
[FONTE]
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photovideotutorials · 4 years
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Audition Intro
audition intro it è un software che ci consente di elaborare completamente i segnali audio dal processo di registrazione, sia che si tratti di registrazione a canale singolo o multicanale, attraverso l’editing e l’elaborazione audio, per finalizzare ed esportare i file audio nei formati moderni utilizzati oggi. Audition è uno strumento professionale che consente un funzionamento facile e veloce…
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magicsoundblog · 6 years
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Marantz AV7704 Marantz AV7704 - Preamplificatore multicanale AudioVideo, Connettività HEOS, Spotify Connect, Deezer, Tidal, wireless multiroom, HD Audio, Uscite di alta qualità 11.2 XLR e RCA, Moduli di preamplificazione HDAM Current feedback, Dolby Atmos, DTS:X e DTS Virtual:X (agg.), 7+1 HDMI 2.0 con 4K 60Hz HDCP2.2, Supporto Dolby Vision e HLG (aggiornamento), 3 uscite HDMI (zone), 13.2 Preout e 7.1 Ext. In, eARC per 3D TV audio via HDMI (aggiornamento), Audyssey MultEQ XT32 / Sub EQ / LFC, supporto Audyssey App, Bass sync, Auro-3D® integrato https://www.magicsound.it/?p=6654
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tarditardi · 6 years
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Terraforma nel verde di Villa Arconati (Bollate, - Mi)  29 giugno - 1 luglio com Jeff Mills, Lanark Artefax, artisti, pop up hotel (...)
Milano, 4 aprile 2018 - Terraforma, il festival internazionale di musica dedicato alla sperimentazione artistica e alla sostenibilità ambientale, si avvicina alla sua quinta edizione dal 29 giugno al 1 luglio 2018 nel bosco di Villa Arconati-FAR a Bollate (Milano).  
Ad accompagnarci in un personale viaggio nell'ignoto tra ricerca e utopia, Terraforma chiama uno dei massimi esploratori della vita al di fuori del nostro pianeta, attraverso i suoni: Jeff Mills. L'artista che ha elevato la techno di Detroit come e dove mai sarebbe stato immaginabile esperirla. L'essere in costante divenire che si è costruito una carriera illuminante ispirandosi alla fantascienza. L'uomo dalle produzioni aliene sulla propria etichetta Axis, che ha sonorizzato film epocali quali Viaggio Allucinante, Viaggio nella Luna e Metropolis, e che ha realizzato installazioni di kubrickiana memoria come Mono. L'autore di un'opera sinfonica dedicata al mondo celeste, Lost In Space, e del programma radio The Outer Limits in collaborazione con la NASA, dove indaga su teorie intergalattiche, realtà parallele e complessità del tempo e dello spazio.  
Immerso nell'immaginario sci-fi è anche Lanark Artefax, artista elettronico di Glasgow lodato da Aphex Twin e Björk, che prende il suo nome d'arte dai racconti distopici dello scrittore Alasdaie Gray. Arriva invece dal Giappone la dj e produttrice Powder, dietro la quale si cela Moko Shibata, che trasforma in sublimi composizioni da dancefloor i momenti più alienanti del suo impiego in un'azienda tech di Tokyo. Per il misterioso PLO Man, canadese di stanza a Berlino, la missione è ipnotizzare con le sue tracce house, ambient e jungle, offrendo agli ascoltatori uno stato di rassicurazione mentale e spaziale. Ma il suono più puro di Berlino, prima della Berlino che tutti conosciamo e apprezziamo oggi, arriva dal co-fondatore della leggendaria raster-noton Olaf Bender aka Byetone, a Terraforma per presentare il suo ultimo live audiovisivo Universal Music. Il connazionale Konrad Sprenger, compositore, produttore e artista, sviluppa pattern ritmici basati su algoritmi e strumenti personalizzati, come una chitarra elettrica multicanale controllata dal computer che può suonare come un'orchestra completa. Puntuali come a ogni edizione del festival, tornano con le loro vibrazioni profonde, imprevedibili e "free" Paquita Gordon e Rabih Beaini, quest'ultimo in apertura della giornata di domenica con il "gravoso" compito di risvegliare nel giusto mood gli animi della notte. Particolarmente atteso, sempre domenica, il set di Vladimir Ivkovic, in assoluto tra i migliori selezionatori di gemme musicali nascoste. Generoso e umile, Ivkovic non suona dischi rari per il gusto di farlo, ma solo musica che gli piace e soprattutto possiede la singolare dote di "preoccuparsi di non preoccuparsi", come sostiene Ivan Smagghe. La compagine italiana si arricchisce con il talento internazionale di Valentino Mora, creatore di sessioni lussureggianti dai profondi groove meditativi ed escursioni dub che stimolano corpo e mente, mentre il giovane Batu incarna l'ultima ondata innovativa musicale di Bristol, mischiando alla perfezione UK bass e techno poliritmica dalle trame dettagliate.
Tra gli artisti già annunciati in programma, la spettacolare interazione uomo-macchina di Plaid & Felix's Machines, che unisce amplificazione naturale ed elaborazione audio sincronizzata con percorsi mesmerici di luce e movimento; il prodigioso percussionista iraniano Mohammad Reza Mortazavi, definito quello con "le dita più veloci del mondo", è un maestro del tombak che suona con una tale intensità da incantare qualsiasi pubblico; la dj e producer Nkisi, portavoce della diaspora degli artisti africani tramite il collettivo NON, è una rivelazione del clubbing con i suoi ritmi incalzanti che attingono dai suoni afro e da quelli di ispirazione gabber; il progetto Imaginary Softwoods di John Elliott degli Emeralds, fondatore della Spectrum Spools, favorisce atmosfere tra l'ambient e la kosmische più contemplativa con i sintetizzatori; l'etnomusicologo Florian Meyer, in arte Don’t DJ, spinge l’ascoltatore al di fuori delle barriere percettive convenzionali sfidando la complessità dei suoni algoritmici. Autore di un acclamatissimo set di chiusura a sorpresa nella scorsa edizione, Donato Dozzy si conferma anche quest'anno uno dei protagonisti indiscussi di Terraforma, grazie alla sua visione unica della musica elettronica, che declina in maniera diversa ma sempre entusiasmante a ogni edizione del festival.
Prodotto da Threes in collaborazione con Fondazione Augusto Rancilio, Terraforma riparte dal suo manifesto, ovvero dalla convinzione che nuove dimensioni possano essere create. Da qualche parte nell'universo, così come qui sulla Terra, immaginiamo che la natura e la musica possano favorire il processo teorico di terraformazione, contribuendo alla nascita di nuovi ecosistemi, atmosfere, vite sostenibili.
Parco architettonico Permeato dal tema cosmico dell'edizione 2018, il parco architettonico di Terraforma si sta completamente rinnovando sotto la guida degli architetti Matteo Petrucci e Sofia Coutsoucos. Dal palco principale al bar, il nuovo “ecosistema” delle strutture farà emergere scenografie effimere che, relazionate con gli assi prospettici e grazie all’uso di elementi simbolici, assumeranno autonomia e identità contemporanea. Inoltre, insieme allo studio di architettura AOUMM, Petrucci e Coutsoucos coordineranno un team di studenti del Politecnico di Milano per progettare i nuovi arredi del festival, che si ispireranno a una versione marziana degli origami giapponesi.
Camping e Pop-up Hotel Dopo il successo della scorsa edizione, il servizio Pop-up Hotel - che rende la formula del camping al festival molto più agevole ed esperenziale - approda di nuovo a Terraforma, quest'anno con tre tipi di tende confortevoli (superior room, classic room, basic tent) che si integrano perfettamente con l'ambiente circostante e ad impatto zero. Prezzi e disponibilità sul sito https://www.thepopuphotel.it/terraforma.  
Terraforma Festival 2018 // 29 e 30 giugno, 1 luglio // Parco di Villa Arconati-FAR, Bollate (Milano) // Pass incluso campeggio di 3 giorni a 110 euro, di 2 giorni a 75 euro, e biglietti giornalieri a 30 euro + dp venerdì e sabato, 20 euro + dp domenica sono disponibili sul sito di Terraforma e sul sito del servizio di biglietteria online Mailticket - http://www.mailticket.it/manifestazione/CF22.
L'immagine di Terraforma 2018 progettata da 2015.vision è nelle mani di Emanuele Marcuccio, artista laureato in Arti Visive presso l'Ecole Cantonal D'Art di Losanna e la Mountain School of Arts di Los Angeles, le cui opere sono state esposte in tutto il mondo. Emanuele Marcuccio è anche uno dei membri del supergruppo CB21 (con Lorenzo Senni e Primitive Art) e gestisce lo spazio artistico No Conformism in Svizzera. Ispirato alle scorie della produzione industriale moderna, alla ripetizione e alla terraformazione, il lavoro di Marcuccio suggerisce una prospettiva interstellare per la quinta edizione del festival. La sua opera "Untitled TF", presentata al Teatro Arsenale di Milano lo scorso dicembre, è una piastra metallica perforata che consente all'osservatore di fantasticare su una identità cosmica e futuribile del festival, senza guidarlo se non nell'indeterminatezza.
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audio-luci-store · 7 years
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Amplificatore Multicanale -Multizona per diffusione audio EIO6-350 PA
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Amplificatore per impianti audio musica diffusa a 6 zone separate con lettore CD,Radio FM lettore MP3. Per filodiffusione in grandi ambienti
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jakester95 · 4 years
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Beast Wars Transformers — "Opening theme" — [NekoStudios-Remaster] by NekoHideki Con la reciente noticia publicada hace un par de días en "Geek Comic Forum Guatemala", donde se confirmaba la posible realización de una película basada en Beast Wars [Guerra de bestias Transformers] decidí retomar este antiguo y nostálgico proyecto que ya tenía en el abandono desde hace años DX y que varias personas me habían solicitado con anterioridad, consistiendo, como ya es costumbre, en limpiar y remasterizar su entrañable tema de apertura. Ya que Guerra de bestias nunca contó con una banda sonora oficial comercial, por lo que me tocó rippear la música directamente del DVD, e intentar realzarlo manualmente [así como hice con el de ThunderCats y SilverHawks] Lamentablemente el audio no me ofreció ninguna facilidad para la edición en multicanales, la pista es sólo una y ya tiene fundidos todos los efectos de sonido, por lo que no me fue posible remover los rayos, explosiones rugidos y demás… Aunque finalmente creo que eso le da cierto encanto también X3 Igualmente hice lo conveniente para restaurar la música, enfatizando la instrumentalización; aunque reconozco que no equivale a la calidad de mis demás trabajos de restauración, creo que los más nostálgicos sabrán apreciarlo bastante~ ¡Disfrútenlo!
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L’eterno fascino delle forme circolari.
Fin dalla notte dei tempi l’uomo è affascinato dalle forme circolari: ne sono un esempio le misteriose spirali dipinte ed incise sulla roccia dai primi esseri umani. Da sempre il disco richiama nell’essere umano un senso di enigmatica perfezione , si tratti dello strumento brandito dal “Discobolo” di Mirone o degli inquietanti oggetti volanti avvistati nei cieli.
pitture rupestri
Edison e i suoi cilindri
Agli albori della riproduzione multimediale, i pionieri in questo campo sapevano che il disco è la soluzione migliore per incidere informazioni: basta osservare la sezione di un cilindro di Edison, che successivamente verrà stirato ed appiattito, dando vita ai primi settantotto giri suonati su grammofono. A dispetto del proprio involucro quadrato, l’informatico floppy disk nascondeva al proprio interno un tondo cuore magnetico.
floppy
grammofono
Le derive di questa duratura fascinazione ci portano nei laboratori RCA: sul finire degli anni ’60, un manipolo di coraggiosi e lungimiranti ricercatori sa che in futuro la riproduzione video non avverrà su pesanti bobine magnetiche, ma su comodi e leggeri dischi. Viene così messo a punto un supporto magnetico completamente anticonvenzionale. Visivamente simile ad un 33 giri in vinile utilizzato nella riproduzione di brani musicali, nasce il CED: acronimo di Capacitance Electronic Disc, questo ritrovato tecnico mostra fin da subito i propri limiti.
sede RCA
Videodischi
Arrivano i videodischi.
All’inizio degli anni ’70, il CED contiene un massimo di dieci minuti di contenuti video a colori. I progettisti sviluppano dapprima un sofisticato disco multistrato (soluzione utilizzata molti anni dopo nella produzione del DVD). Nonostante questo, diversi problemi progettuali (non ultimo la devastante usura portata dalla lettura meccanica del dispositivo) portano i tecnici ad optare per una soluzione molto più semplice: una mescola di PVC e carbonio, ricoperta da uno strato di silicone, può assicurare al disco una durata relativamente soddisfacente. Un ulteriore problema è portato da un elemento che non manca in ogni abitazione: la polvere. Viene infatti riscontrato un effetto deleterio portato da minime quantità di pulviscolo che colpiscono la superficie del disco. Per questo motivo, il videodisco non può essere utilizzato (e maneggiato) come un normale disco per la riproduzione audio. Viene così progettato uno speciale involucro protettivo, che permette di non esporre mai il disco: un bizzarro meccanismo di trasferimento al lettore fa in modo che il supporto passi dalla confezione al lettore senza mai essere maneggiato. Dopo anni di ricerche snervanti e sviluppo di ingegnose soluzioni, il 22 marzo 1981 viene immesso sul mercato (nell’ambito del progetto SelectaVision) il primo lettore di videodischi: contemporaneamente, viene messo a disposizione degli utenti un catalogo di circa cinquanta titoli .
pubblicità selectavision
pubblicità videodischi
Storia di un insuccesso.
Capace di contenere 60 minuti di film con audio stereofonico su ogni lato, il videodisco offre una qualità video paragonabile a quella di un buon vhs, perdendo però il confronto con il più performante LaserDisc. A decretare l’insuccesso del sistema non saranno i numerosi, piccoli difetti che caratterizzano supporti e macchine: il problema vero è la durata media di ogni singolo disco. A causa dell’enorme carico di lavoro, provocato dalla testina magnetica sui solchi, i dischi RCA hanno un numero garantito di riproduzioni che si attesta a 500 volte. Nonostante i costi elevati, il cugino digitale LaserDisc offre riproduzioni virtualmente illimitate, oltre ad una qualità video superiore e la possibilità di contenere codifiche audio multicanale.
CED
CED aperto
Nonostante le aspettative, il pubblico non simpatizzerà mai con la filosofia del disco RCA. La guerra dei formati si sposta sul campo del nastro magnetico: vhs e Betamax eclissano ogni possibilità  di successo per il CED. Nel 1984 viene annunciata la dismissione del formato. Nell’era dello streaming, degli enormi flussi di dati e dell’altissima definizione, il videodisco RCA appare oggi come un oggetto di archeologia tecnologica. Goffo e limitato, il videodisco magnetico provoca sorrisi alle nuove generazioni. Queste ultime ignorano quanto, nel corso degli anni, enormi sforzi siano stati compiuti al solo fine di rendere il cinema casalingo una realtà.
confronto tra vinile e videodisco
CED: MISTERIOSI VIDEODISCHI MAGNETICI L'eterno fascino delle forme circolari. Fin dalla notte dei tempi l'uomo è affascinato dalle forme circolari: ne sono un esempio le misteriose spirali dipinte ed incise sulla roccia dai primi esseri umani.
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