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#Daniela Grandi
fashionbooksmilano · 2 years
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Elle in Italia
Il sogno della moda e il racconto della vita delle donne dal 1987
Maura Madeddu
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2021, 152 pag., 110 iil., Brossura con alette,  17 x 24 cm, ISBN  9788836649433
euro 24,00
email if you want to buy [email protected]
Dal 1945 in Francia, dal 1987 in Italia, “Elle” è il giornale che meglio di qualunque altro è riuscito a unire all’aura patinata del fashion system le esigenze, le battaglie e le gioie della quotidianità. Fondata da Hélène Gordon-Lazareff nel clima di generale rinascita che ha caratterizzato il dopoguerra, si propone come rivista non femminista, ma attenta a sostenere le donne, ricercata senza snobismi, all’insegna di tre parole chiave: stile, impegno, leggerezza. Questo libro racconta l’edizione italiana, ripercorrendone dalle origini l’evoluzione: da mensile a settimanale, dal primo numero all’edizione digitale, rievocando i temi, i progetti e i grandi reportage, con interviste di approfondimento ad alcuni protagonisti del mondo della moda e del costume.
Interviste: Daniela Giussani, Danda Santini, Donatella Versace, Gilles Bensimon, Benedetta Dell’Orto, Adriana Di Lello, Maria Elena Viola, Carolina Castiglioni.
twitter: @fashionbooksmi
instagram: fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr: fashionbooksmilano, designbooksmilano
15/08/22
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lamilanomagazine · 16 days
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Run4Hope Massigen, la staffetta solidale partita da Vicenza: il ricavato sarà devoluto ad Ail a sostegno della ricerca e cura delle malattie ematologiche
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Run4Hope Massigen, la staffetta solidale partita da Vicenza: il ricavato sarà devoluto ad Ail a sostegno della ricerca e cura delle malattie ematologiche. Partita sabato 13, si concluderà il 21 aprile la quarta edizione della Run4Hope Massigen, il giro d'Italia podistico solidale non competitivo articolato su venti staffette regionali attuate in contemporanea in tutta Italia, con l'obiettivo di raccogliere fondi per sostenere la ricerca e la cura delle malattie ematologiche. Beneficiaria sarà infatti l'Associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma. La staffetta veneta è partita da Vicenza sabato mattina, 13 aprile, da piazza Matteotti, alle 11, in contemporanea con le partenze in tutte le regioni italiane. Tramite i runners di varie associazioni sportive di città e provincia sono partiti due tronconi destinati a raggiungere nell'arco del pomeriggio Verona ed Este con destinazione finale Rovigo. In abbinata le "Wir – Women in run" di Vicenza in collaborazione con CorriXVicenza hanno proposto una Camminata per Ail di due chilometri per le vie del centro storico aperta a tutti comprese le scuole. Ritrovo dalle 10:30 in piazza Matteotti. Gli aderenti alla camminata si sono affiancati ai runners in partenza alle 11 per la Run4hope percorrendo corso Palladio, piazza Castello, piazza Duomo, piazza dei Signori e rientro in piazza Matteotti. Nel gazebo di Ail al ritrovo era possibile ricevere pettorale o t-shirt della Run4hope 2024 a fronte di una donazione libera destinata a incrementare la raccolta nazionale per AIL. I runners della CorriXVicenza hanno potuto in ogni caso correre assieme ai gruppi societari che avrebbero raggiunto Creazzo o Longare (modalità allenamento autogestisto). L'evento era appoggiato anche da VicenzaPress e dall'Ufficio Educazione Fisica dell'Ufficio Scolastico Provinciale. L'iniziativa unica nel suo genere, con il cuore pulsante in Veneto (a Vicenza la sede di Run4Hope, onlus promotrice), è stata presentata a Palazzo Trissino da Leone Zilio, assessore allo sport e ai grandi eventi, Massimo Giammetta, presidente Run4Hope Onlus, Orlando Pizzolato, plurivincitore della New York City Marathon e consigliere Run4Hope Onlus, coll. Giuseppe Moscati, comandante provinciale Vicenza - Arma dei Carabinieri, Sandra Daniela Vedana, presidente sezione AIL Vicenza - Associazione italiana contro Leucemie-Linfoma-Mieloma, Manuela Levorato, vicepresidente comitato regionale Federazione Italiana Atletica Leggera, Diego Romare, direttore marketing Massigen - Marco Viti, Gianfranco Vivian, vicepresidente del Gruppo AGSM AIM. «Siamo felici di ospitare la partenza in Veneto della quarta edizione dell'iniziativa benefica promossa da Run4Hope – ha sottolineato l'assessore allo sport Leone Zilio -. Coniugare sport e solidarietà è un'idea sempre vincente che trova il sostegno dell'amministrazione. La corsa, patrocinata anche dal Comune di Vicenza, non è infatti solo un evento sportivo ma un'occasione per mettere in movimento migliaia di persone, dal nord al sud d'Italia, per raccogliere donazioni a sostegno della ricerca e cura delle malattie ematologiche». I partecipanti correranno nelle loro città per una decina di chilometri in forma sincronizzata con quelli delle città limitrofe; non avranno confronti cronometrici o agonistici quanto piuttosto l'obiettivo di promuovere e sostenere la ricerca mediante le loro donazioni. Run4Hope Onlus, promotrice dell'iniziativa, garantisce la copertura dei costi organizzativi tramite i propri sponsor per far sì che quanto raccolto dai podisti giunga interamente all'ente beneficiario. La staffetta veneta Sabato 13 aprile alle 11 era fissato lo start della staffetta veneta da piazza Matteotti a Vicenza con due distinti testimoni. Una serie di associazioni podistiche si sono alternate da una parte per giungere a Verona e dall'altra per arrivare ad Este. Il primo testimone arrivato nella città scaligera è ripartito poi domenica 14 aprile con destinazione Bassano del Grappa. Oggi, Lunedì 15 aprile, si riparte da Bassano/Cittadella in direzione Feltre e Belluno, mentre martedì 16 da Belluno si scende fino a Treviso. Mercoledì 17 aprile da Treviso, si raggiunge Jesolo percorrendo il Sile per giungere poi piazza San Marco a Venezia e chiudere con l'arrivo a Mestre. Giovedì 18 si riparte da Mestre, per raggiungere Padova lungo la Riviera del Brenta per confluire in serata nella "Corri x Padova". Previsto poi un troncone aggiuntivo che si muoverà da Piove di Sacco fino a Chioggia venerdì 19 e proseguirà per Rosolina sabato 20. Il secondo testimone da Este e sarà poi portato sabato 20 aprile a Rovigo nell'evento Color Atletica. Alcuni iscritti alla Padova Marathon porteranno poi il testimone domenica 21 proprio nella città del Santo a chiusura definitiva della staffetta. Saranno 44 le associazioni sportive venete impegnate nelle percorrenze con almeno 5000 podisti coinvolti anche mediante eventi gemellati come la Puro 10.000 tenutasi ieri a Zanè e la CorriXPadova di sabato 18 aprile, per consentire di coprire il percorso. Tra i runners anche alcuni gruppi formati nel contesto dei reparti dell'Esercito Italiano di Verona, Treviso, Motta di Livenza, Portogruaro, Belluno (Comando Alpini) Mestre (Lagunari) e Padova. Infopoint Carabinieri previsti nei passaggi a Vicenza, Verona, Belluno (impegnati anche nella corsa fino a Vittorio Veneto), Treviso, Jesolo, Mestre, Padova, Piove di Sacco e Este.   Le staffette regionali: a Roma tappa inaugurale con arrivo in piazza San Pietro Il testimone della Run4Hope Massigen 2024 passerà di mano in mano in tutto il territorio nazionale. Decisamente suggestiva la staffetta inaugurale prevista a Roma che porterà i partecipanti dalla Caserma Pio IX° dell'Esercito Italiano a Piazza San Pietro, grazie al supporto dei runners dell'Athletica Vaticana e di alcuni sodalizi sportivi capitolini. Sempre restando nella capitale la giornata conclusiva coinciderà con il "Natale di Roma". Oltre all'evento amico Appia Run, si segnala la challenge della SS Lazio Plogging all'interno della sfilata del Gruppo Storico Romano. Nel contesto della Mezza Maratona di Genova, valida anche come campionato italiano Fidal individuale e societario per le categoria Master, porteranno il testimone della Run4Hope alcuni parlamentari del Montecitorio Running Club che fungeranno così da ambasciatori della Run4Hope nell'iniziativa gemellata. Si corre nel proprio territorio senza finalità agonistiche Le venti staffette regionali (in alcuni casi articolate in eventi provinciali o locali) vedranno la partenza contemporaneamente alle 11 di sabato 13 aprile tendenzialmente dai capoluoghi di Regione. Nei giorni successivi il testimone girerà di città in città in base al cronoprogramma pubblicato sul sito e definito in accordo con i partecipanti, attraverso tappe giornaliere che indicativamente andranno dai 20 ai 60 km. Le ultime tappe si svolgeranno domenica 21 aprile con l'arrivo contemporaneo alle ore 11. Il dettaglio dei percorsi si trova sul sito www.run4hope.it sezioni "corri con noi" e "la staffetta", con indicazioni sulle varie tappe giornaliere. Le virtual per i singoli e gruppi effettuabili tra il 13 aprile e il 1° maggio Chiuse le iscrizioni delle associazioni, fino al 1° maggio sarà possibile partecipare individualmente in modalità "virtual singoli" grazie alla partnership con EvoData/ENDU scegliendo tra 5km, 10km o 20km. Prevista una donazione minima di 30 euro ricevendo la t-shirt ufficiale e il pettorale scaricabile. Sarà anche possibile aggregarsi ai gruppi partecipanti della loro zona, compatibilmente con il programma della staffetta. Si rimanda al sito www.run4hope.it - sezione Corri con noi → Singoli. I partecipanti potranno inoltre creare una propria pagina personale sul portale Rete Del Dono per sollecitare la raccolta fondi per AIL anche tra amici e conoscenti! Previste anche le "virtual di gruppo" tramite un allenamento autogestito. Associazioni o gruppi spontanei (amici/colleghi) possono scrivere a [email protected]. Viene richiesto lo stesso impegno per la donazione al pari dei gruppi iscritti per la staffetta, come sopra indicato. Esercito Italiano, Marina Militare e Aeronautica militare patrocinano la Run4Hope assieme a Arma dei Carabinieri, Fiamme Azzurre, Fiamme Gialle e Fiamme Oro L'Esercito Italiano, l'Aeronautica Militare, la Marina Militare e l'Arma dei Carabinieri hanno concesso il loro patrocinio alla Run4Hope Massigen 2024 evidenziando l'importanza nazionale dell'iniziativa, grazie allo scopo solidale delle staffette regionali che di mano in mano trasporteranno il testimone, messaggio di altruismo e di impegno per AIL. Valori pienamente condivisi dalle Forze Armate, nonché da Fiamme Oro, Fiamme Gialle e Fiamme Azzurre che fanno del coraggio, della preparazione professionale, del senso del dovere, della responsabilità, della tenacia, dello spirito di corpo e dell'abnegazione, i principi cardine su cui si fonda e a cui ogni militare si ispira quotidianamente. La sostenibilità del progetto grazie ai partner Run4Hope Italia Onlus, promotrice dell'evento, ha scelto di gestire in proprio i costi organizzativi e di promozione per favorire il collegamento diretto tra donatori e ricevente (runners/AIL). Per questo motivo va particolarmente elogiato il ruolo dei sostenitori privati a partire dal main sponsor Massigen, Löwengrube, Gruppo Cecchin, Proteko, ViAcqua, MA Impianti, Adacta, +Sicuro srl, AGSM-AIM. Partners che consentono quindi la sostenibilità economica del progetto per assicurare il passaggio delle donazioni dei podisti direttamente ad AIL. Coinvolti nelle partnership Correre, EvoData e Hassel Comunicazione. AIL - l'ente beneficiario delle donazioni dei runners per il 2024 L'AIL è impegnata da 55 anni nel promuovere e sostenere la ricerca scientifica nel campo delle leucemie, mettere in atto l'assistenza sanitaria necessaria a migliorare la qualità della vita dei malati e dei loro famigliari, e nel sensibilizzare l'opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologiche. Attualmente l'AIL si articola in 83 sezioni provinciali distribuite su tutto il territorio nazionale. Il successo delle prime tre edizioni: 40.000 podisti e oltre 150.000 euro devoluti a AIRC e AIL Protagonista dell'iniziativa è la onlus "Run4Hope Italia" al fianco di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro il 2021 e 2023 e di AIL nel 2022 nel 2024: una staffetta nella staffetta per contraddistinguere il primo quadriennio di svolgimento del progetto a cavallo tra i Giochi olimpici di Tokyo 2020 (21) e Parigi 2024. Le prime tre edizioni di Run4Hope - il cui ricavato è stato destinato alla Fondazione AIRC nel 2021 e nel 2023 (oltre 110.000 euro destinati a finanziare assegni di ricerca contro i tumori infantili e i tumori femminili) e ad AIL nel 2022 (oltre 40.000 euro per le sezioni che hanno accolto malati di leucemia ucraini ospitati in Italia) - hanno raccolto un considerevole successo con 40.000 podisti coinvolti in tutta Italia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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paoloferrario · 25 days
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Daniela Farinotti, Domani è un altro giorno. Sessanta finali di sessanta film leggendari, La Tartaruga edizioni, 1995
Sessanta grandi film e sessanta grandi battute. Film mai dimenticati e impressi nella mente di tutti, parte integrante della cultura popolare. Da “Domani è un altro giorno” la frase finale pronunciata da Rossella in Via col vento, a “Nessuno è perfetto” detto da Jack Lemmon travestito da donna nel finale di A qualcuno piace caldo… E’ come mettersi i sogni in tasca e, sfogliando il libretto, farli…
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edwin--artifex · 2 months
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'Archeological Box' @ Domus Aventino BNP Paribas Real estate on Piazza Albania on the Aventine Hill, Rome
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Edwin Alexander Francis 'dubbed' the famous Italian television host, science journalist and writer Piero Angela who curated the archeo-multimedia installations together with Paco Lanciani.
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La Scatola Archeologica Domus Aventino
“Portare alla luce ciò che è antico, è una delle più grandi forme d’amore per l’umanità”
Piero Angela
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(c) of the renders courtesy:
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Here's a clip from the promo vid ->
and an article from:
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Ancient Roman villa and elaborate mosaics found beneath apartment block in Rome. The villa and its mosaics have now been turned into a subterranean museum
By Nick Squires ROME 6 October 2020 • 10:00am
A concierge and a smart address are no longer enough for one apartment block in Rome – it can now boast its very own subterranean Roman villa. Archeologists have unveiled the remains of a sumptuous Roman “domus” or villa, complete with elaborate mosaics, that had remained hidden for 2,000 years. It was discovered when engineers carried out work to earthquake-proof the residential development, which was built in the 1950s. Archeologists were called in and found a series of palatial rooms laid with mosaics featuring black and white geometric designs, made from tens of thousands of tiny cubes of stone. “You can see from the richness of the decorations and the mosaics that the villa belonged to a powerful person, probably linked to the imperial family,” said Daniela Porro, a senior cultural heritage official for the city. “Rome never ceases to surprise us. It’s an archeological jewel.” It was unearthed by chance in 2014 and after years of archeological work is now ready to be opened to the public as a subterranean museum. Visitors will enter the modern apartment building from the street, cross a courtyard and descend one flight of steps to an anonymous grey door next to a pair of lifts. Inside are not the only the remains of the Roman villa, with mosaics and fragments of frescoes and Latin inscriptions, but earlier segments of a stone tower dating back to the 8th century BC, as well as a huge defensive wall that dates back to the Roman republic. During the excavation, archeologists found a wide array of objects from everyday Roman life, including a hammer, a key, a water tap, a hairpin and oil-burning lamps. They found amphorae which held garum, a noxious-smelling sauce made from fermented fish that the Romans loved to use to spice up their meals. There were also fragments of lacquered bowls stamped with the images of Hercules and the goddess Athena. Video projections on the walls of the underground space bring the villa alive, with a senator and his wife strolling amid marble busts, ornate tables and couches. One mosaic has as its centrepiece an image of a bright green parrot with a splash of red in its plumage, while another depicts a grape vine growing from a large vase. The archeologists found not just one layer of remains, but six different layers, one on top of another, spanning a period of two centuries. The patterns of the mosaics, including one which features a repetitive figure 8, are unusual. “We’ve not seen it before,” said Roberto Narducci, an architect involved in the excavation. The €3 million dig was funded by BNP Paribas Real Estate, the company which owns the apartment building. “It’s quite a challenge to allow access to the site, while protecting the privacy of the condominium’s residents,” said the company’s Anselmo De Titta. “It will be open to the public at least two days every month and more if there is the demand.”
...and here's Piero Angela's conclusion ('dubbed' by Edwin Alexander Francis :-) ->
youtube
check out the real estate here ->
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circusfans-italia · 4 months
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CIRCO LIDIA TOGNI NAPOLI 2023 FOTO E SPETTACOLO
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CIRCO LIDIA TOGNI NAPOLI 2023 FOTO E SPETTACOLO Il circo Lidia Togni, con le sue strutture rosa e gialle, dopo un anno di assenza ha piantato nuovamente a Napoli fuori Fuorigrotta, dove presenterà i suoi spettacoli fino al 4 febbraio 2024.
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LO SPETTACOLO Lo spettacolo presentato quest’anno vede la presenza in pista di diversi numeri di animali: innanzitutto il passo due a cavallo di Vinicio junior e Giorgia sotto allo sguardo attento di papà Vinicio, a seguire il numero di gabbia con tigri bianche e tigri normali presentato da Eros Vinciguerra e il numero di foca e pinguini di Pedersen. Fra i numeri acrobatici spicca invece una troupe colombiana che presenta diversi numeri: il filo alto, le verticali ed il globo della morte con tre moto nel globo. Fra i numeri artistici troviamo Lenny in un numero aereo al palo, gioielleria e clown. Giorgia Canestrelli Togni, la primogenita di Vinicio e Daniela Togni, oltre al numero equestre in coppia col fratello, si presenta anche come artista aerea e in un numero di grandi illusioni.
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Lo spettacolo di quest'anno è valorizzato da un impianto luci potenziato rispetto al passato che presenta giochi di luci e disegni molto belli. Anche la colonna sonora aiuta a valorizzare lo spettacolo, con musiche moderne e sempre con un buon ritmo. LA COMPAGNIA COMPLETA - Giorgia e Vinicio Togni jr - Passo a due a cavallo - Sara Pedersen - Otaria, pinguini e hula hoop - Christian Ferney - Verticali - Lelè - Clown e riprese comiche - Troupe Murcia - Filo alto - Eros Vinciguerra - Grandi felini - Team Togni - Globo della morte - Giorgia Togni - Grandi illusioni e fasce aeree - Bastian - Giocoliere - Jordy e Giselle - Sostenuto al bambù aereo LE FOTOGRAFIE Un ringraziamento speciale va all'amico Claudio Delle Piane che ci ha inviato qualche foto e la descrizione dello spettacolo.   LE DATE La grande carovana di Vinicio Togni e del suo circo Lidia Togni rimarrà a Napoli, viale Giochi del Mediterraneo, angolo via Nuova Agnano, dal 22/12/2023 al 04/02/2024.
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Per informazioni, orario spettacoli e contatti non dimenticate di visitare il sito internet ufficiale del circo raggiungibile CLICCANDO QUA
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Scopri dove sono i circhi italiani nello speciale Natale 2023 di Circusfans Italia
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Scarica il biglietto sconto speciale amici di Circusfans Italia: ritaglia l’immagine qui sotto e consegnala alle casse del circo prescelto
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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La voce del jazz italiano: i cantanti che hanno portato il genere nel mondo
Il jazz italiano è una musica che nasce negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo, ma che ha rapidamente conquistato il mondo, anche l'Italia. Negli anni, numerosi cantanti italiani hanno contribuito a diffondere e valorizzare questo genere musicale, dando vita a una scena jazzistica ricca e variegata. I pionieri del jazz italiano I primi cantanti italiani a cimentarsi con il jazz furono quelli che si esibivano nelle grandi città, come Milano e Roma, all'inizio del XX secolo. Tra questi, si ricordano soprattutto: - Nilla Pizzi (1919-2011), che nel 1958 vinse l'Eurovision Song Contest con la canzone "Volare"; - Fiorella Mannoia (nata nel 1954), che ha iniziato la sua carriera cantando jazz negli anni '70 e che ha continuato a esplorare questo genere anche in seguito; - Ornella Vanoni (nata nel 1934), che ha registrato numerosi dischi di jazz, tra cui "La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria" (1976) con Vinícius de Moraes e Toquinho. - Paolo Conte (nato nel 1937), pianista di formazione jazz che ha portato la musica d'autore al suo massimo splendore in Italia e nel mondo Gli anni '70 e '80 Negli anni '70 e '80, il jazz italiano si è arricchito di nuove voci, come: - Daniela Pedali (nata nel 1953), che ha registrato numerosi dischi di jazz, tra cui "Tango en Paris" (1997) con il chitarrista argentino Jorge Dalto; - Gianluca Petrella (nato nel 1964), che ha collaborato con artisti di fama internazionale, come Chick Corea e Pat Metheny. Gli anni '90 e 2000 Negli anni '90 e 2000, il jazz italiano ha continuato a evolversi, dando vita a nuove tendenze, come il jazz fusion e il jazz vocale. Tra i cantanti italiani che si sono distinti in questo periodo, si ricordano: - Fabrizio Bosso (nato nel 1966), che ha vinto numerosi premi internazionali, tra cui il Grammy Award per la migliore performance jazz vocale solista nel 2014; - Simona Molinari (nata nel 1983), che ha saputo coniugare il jazz con la musica popolare italiana; - Tiziana Ghiglioni (nata nel 1964), che è considerata una delle più importanti interpreti di jazz in Italia. - Gianluca Grignani (nato nel 1972), che ha iniziato la sua carriera cantando jazz e che ha continuato a sperimentare questo genere anche dopo aver raggiunto il successo con la musica pop; I nuovi talenti Negli ultimi anni, la scena jazz italiana ha visto emergere numerosi nuovi talenti, tra cui: - Debora Petrina (nata nel 1972), che ha vinto il premio Top Jazz come "Migliore cantante jazz femminile" nel 2022; - Camilla Battaglia (nata nel 1990), che ha collaborato con artisti di fama internazionale, come Wayne Shorter e Chick Corea; Una scena ricca e variegata per il jazz italiano Il jazz italiano è una scena ricca e variegata, che continua a evolversi e a rinnovarsi. I cantanti italiani che si sono cimentati con questo genere musicale hanno contribuito a diffonderlo e a valorizzarlo, portando la voce del jazz nel mondo. Foto di decrand da Pixabay Read the full article
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giosport1973 · 5 months
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"I piccoli movimenti possono
portare a grandi cambiamenti."
GINNASTICA EDUCATIVA
METODO PILATES H 19
CON Daniela
PALESTRA GIÒ SPORT
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personal-reporter · 5 months
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Più libri più liberi 2023 a Roma
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Come ogni anno nella prima settimana di dicembre, nel periodo che va dal 6 al 10, si terrà a Roma uno dei festival di editoria più importanti d’Italia,  Più libri, più liberi, che  si svolgerà in zona Eur, presso il Centro Congressi La Nuvola di Fuksas. La fiera è presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice e il programma di quest’anno è stato affidato a Chiara Valerio. Ogni anno alla manifestazione viene dato un tema, che fa da sfondo ai tavoli tematici discussi nei vari approfondimenti culturali e che quest’anno è Nomi, cose, animali, città in onore del famosissimo gioco che ha intrattenuto generazioni di bambini e ragazzi. Più libri, più liberi è nata  nel 2002 per volontà dell‘Associazione Italiana Editori con l’intento di dare alle case editrice piccole e medie un palcoscenico dove esporre le loro pubblicazioni, spesso relegate all’oblio dal marketing delle grandi multinazionali del settore. Ma il punto vero di forza della Fiera è che al grande spazio che viene dato alle Case Editrici viene affiancato un altrettanto grande spazio dedicato ad approfondimenti culturali tra  incontri con autori, reading, dibattiti su temi di attualità, iniziative per la promozione della lettura, musica e performance live  che scandiscono le cinque giornate della manifestazione in una successione continua di eventi per tutte le età. L’evento sarà ricco di incontri con personalità di rilievo del panorama culturale nazionale e internazionale, come la giornalista e scrittrice Cecilia Sala, l’astrofisica e scrittrice fantasy Licia Troisi, il fumettista Zerocalcare e la conduttrice radiofonica Daniela Collu e l’attore Pietro Sermonti, consacrato al successo con la serie Un medico in Famiglia, ma noto al pubblico soprattutto per il ruolo di Stanis nella serie Boris. Inoltre alla Fiera saranno presenti personalità artistiche che grazie al loro talento, sono riuscite, in modi e per motivi diversi, a lasciare un segno nel mondo come Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della casa di moda Dior, il Premio Strega Paolo Giordano, lo storico più famoso dei nostri tempi, Alessandro Barbero w la giornalista, scrittrice e reporter brasiliana Eliane Brum. Più libri, più liberi è promossa e organizzata dall’AIE, con il sostegno del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma e ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, ATAC azienda per i trasporti capitolina, EUR Spa, Dior e si avvale della Main Media Partnership di Rai con il Giornale della Libreria, inoltre partecipa ad Aldus Up, la rete europea delle fiere del libro cofinanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa. Read the full article
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notiziariofinanziario · 6 months
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Federico Marchetti presenta il libro: Le avventure di un innovatore
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Il fondatore di YOOX, Federico Marchetti presenta il libro Le avventure di un innovatore alla Sala Corelli del Teatro Alighieri di Ravenna. Marchetti sarà in dialogo con Michele de Pascale, Sindaco di Ravenna. Modera Valerio Baroncini Vicedirettore del Resto del Carlino. In Le avventure di un innovatore, Federico Marchetti, affiancato dalla giornalista Daniela Hamaui, ripercorre la sua storia personale, quella di un ragazzo di provincia che va a studiare in America, si innamora del Web e torna in Italia per fondare la sua azienda: YOOX. La sua vita è piena di imprevisti, casualità, sliding doors, successi ma anche tanti errori che è quasi impossibile evitare. Partito da un magazzino alla periferia di Bologna, lo trasforma nel primo e-commerce della moda al mondo; in mezzo svela com’è riuscito ad acquisire il suo più acerrimo concorrente, Net-a-Porter, incontrare i protagonisti del fashion, i giganti del tech e diventare consigliere di Re Carlo III. L’innovazione è alla base del successo della sua impresa diventata il primo «unicorno» italiano ed è anche il talismano che gli consente di inventare nuovi progetti per il presente e il futuro. Il suo impegno riguarda oggi una delle più grandi sfide del nostro tempo: la crisi climatica. Presidente della Task Force globale per la moda sostenibile, racconta qui come è possibile vincere questa missione mettendo insieme tecnologia, umanesimo e intelligenza artificiale. È un viaggio alla scoperta di idee ambiziose e azioni concrete. Federico Marchetti (1969), dopo un master alla Columbia Business School, capisce che il digitale sta esplodendo in America, ma invece di tentare la sorte lì decide di portare in Italia l’innovazione di cui ha sentito il profumo a New York, facendola sposare a qualcosa che di più italiano non si può: la moda. È così che nasce YOOX, primo unicorno tecnologico e, dopo la fusione con Net-A-Porter, leader mondiale dell’e-commerce di fashion. Nel 2021, dopo ventun anni, Marchetti lascia la guida della sua azienda per occuparsi di sostenibilità e difesa dell’ambiente. Oggi è presidente della Fashion Task Force della Sustainable Markets Initiative, fondata da Re Carlo III, in un progetto di trasformazione della moda verso un futuro green che riunisce CEO di tutto il mondo. Fa parte del Consiglio di Amministrazione della Giorgio Armani. Nel 2017 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica la nomina di Cavaliere del Lavoro. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L'evento è previsto per oggi alle ore 18:00. Read the full article
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Santanchè, turismo diventi la nostra prima industria
Mentre aprono i grandi padiglioni della fiera di Rimini che fanno diventare la città romagnola “capitale del turismo” per tre giorni grazie alla 60/a edizione del Ttg Travel Experience a fare il bilancio di un anno denso e vitale in un’intervista all’ANSA è la ministra del turismo Daniela Santanchè che alle 12 inaugurerà il salone. “La stagione turistica – spiega – era nata sotto i migliori…
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messinacalcio · 7 months
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Starcasinò Sport è il nuovo main sponsor dell’Acr Messina
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StarCasinò Sport, brand di infotainment sportivo del gruppo Betsson, sigla un accordo di sponsorizzazione biennale con la società calcistica ACR Messina e diventa il Main Sponsor della maglia biancoscudata per le stagioni sportive 23/24 e 24/25. Un’importante collaborazione che lega StarCasinò Sport a un club storico del calcio nazionale, consentendogli inoltre di continuare il progetto di espansione capillare su più livelli del mondo sportivo italiano già avviato nel corso di questi anni. Dopo le partnership con grandi squadre di Serie A come AS Roma, SSC Napoli, Torino FC, US Sassuolo e con il Palermo FC e la Serie BKT nella lega cadetta, StarCasinò Sport esordisce dunque in Serie C Now. L’annuncio della partnership arriva infatti in concomitanza con la partita che questa sera ACR Messina e Catania disputeranno in Coppa Italia. Prima apparizione del brand sulle maglie giallorosse. Prossimo al raggiungimento dei 123 anni di storia, il club messinese ha attraversato tutto lo scorso secolo diventando un esempio di amore per lo sport. Durante questo percorso ultracentenario, non sono infatti mai mancati l’affetto e il calore dei tifosi che in ogni categoria hanno sostenuto dagli spalti i calciatori giallorossi. Un legame che vive ancora oggi e che spinge la squadra verso nuovi traguardi sportivi. “Siamo orgogliosi di aver chiuso un accordo con un club storico come l’ACR Messina, perdipiù in qualità di Main Sponsor. La città ci ha accolto con una tifoseria entusiasta e molto coinvolta, non vediamo quindi l’ora di iniziare a lavorare con il Club per regalare a questa splendida comunità esperienze indimenticabili. Questa partnership per noi rappresenta un ulteriore passo nel nostro progetto di valorizzazione e sostegno dello sport italiano su diversi livelli, oltreché un modo per essere al fianco di territori e di appassionati che condividono i nostri valori sportivi. Un risultato di squadra che vogliamo festeggiare insieme al nostro team e a tutto l’ACR Messina” ha dichiarato Stefano Tino, Managing Director di StarCasinò Sport. “Sono contento per il nuovo sponsor e allo stesso tempo orgoglioso, perché un marchio internazionale ha deciso di puntare sul Messina. Segno evidente del rinnovato entusiasmo intorno alla principale squadra di calcio cittadino. Peraltro, lo dimostra il fatto che è stato sottoscritto un accordo su base biennale. StarCasinò Sport è stato presente sulle maglie di numerosi club di serie A e da oggi lo sarà anche su quelle dell’ACR Messina. Per questo importante accordo commerciale desidero ringraziare preliminarmente Alessandro Giacomini, Managing Director di Infront Italy, Daniela Lazzaro e Saverio Provenzano che rappresentano Infront Italy in Sicilia e Calabria. Ma un ringraziamento particolare va anche a Mario Bonsignore e al suo staff che cura il marketing, per il lavoro svolto nella definizione della trattativa” ha affermato il presidente dell’ACR Messina Pietro Sciotto. “Siamo molto soddisfatti di aver contribuito alla partnership biennale tra StarCasinò Sport e ACR Messina perché il nostro obiettivo è quello di creare collaborazioni di lungo periodo, che creino valore per le società sportive e per i brand dei nostri clienti. Per creare case history di successo è necessario conoscere i territori e Infront Italy dialoga da oltre vent'anni con tutte le realtà sportive, adeguando linguaggi e iniziative a seconda delle realtà per capitalizzare al meglio gli investimenti e dare riconoscibilità ai brand", ha commentato Alessandro Giacomini, Managing Director Infront Italy. Read the full article
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infosannio · 10 months
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I conflitti di Santanchè: banche e grandi aziende nella lista di creditori
La ministra continua a gestire i dossier del Turismo mentre i suoi manager trattano con decine di privati per i 20 milioni di debiti Visibilia e KiGroup (di Antonio Fraschilla – repubblica.it) – ROMA – Venti milioni di euro di debiti da coprire con accordi con i creditori per evitare il fallimento delle società della galassia della ministra Daniela Santanchè. E tra i creditori non ci sono solo…
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lamilanomagazine · 3 months
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La Spezia, Carnevale Spezzino 2024. La tradizione continua…dal 1869
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La Spezia, Carnevale Spezzino 2024. La tradizione continua…dal 1869 Domenica 11 febbraio torna in città il Carnevale spezzino, che si festeggia dal 1869. Quello di Spezia, infatti, è uno dei più antichi d’Italia e anche quest’anno animerà la città con sfilate ed iniziative per la gioia soprattutto dei più piccoli. L’iniziativa si inserisce nel percorso fortemente voluto dall’Amministrazione Peracchini di rinascita e riscoperta delle nostre più antiche tradizioni che rappresentano un forte elemento identitario. Hanno presentato l’iniziativa questa mattina a Palazzo Civico il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, l’assessore alla Città dei Bambini Daniela Carli e l’Assessore ai Servizi Educativi Lorenzo Brogi. Presenti le comunità, i quartieri, i rappresentanti delle Associazioni cittadine che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, le scuole comunali, la Ludoteca Civica, le scuole di ballo: My Way Dance Academy e Arcimboldo. “Il Carnevale spezzino è un evento molto atteso da grandi e piccini – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – una tradizione centenaria ricca di gioia e spensieratezza che anche quest’anno offrirà molte occasioni di divertimento con eventi pensati per tutti. In questi anni ci siamo adoperati per portare avanti l’obiettivo di riscoprire le nostre radici culturali partendo anche dal recupero di manifestazioni centenarie proprio come il nostro storico carnevale. Ringrazio tutti coloro che si stanno impegnando nella buona riuscita dell’iniziativa e invito tutta la cittadinanza a partecipare.” “Domenica sarà una grande festa dedicata al divertimento di grandi e piccini – ha spiegato l’Assessore Carli – come promesso alla cittadinanza nel 2023, abbiamo ripreso la tradizionale sfilata coinvolgendo tutte le realtà della nostra città” Il carnevale spezzino è nato nel 1869 e ha origini più antiche di quello di Viareggio la cui nascita risale al 1873.Il ‘Carlevà dea Spèza’ ha due maschere simbolo, il Batiston, con accanto a lui la figura di Maià, sua moglie, figlia di Re Carnevale, diventata anch’essa emblema della festa spezzina. La giornata avrà inizio alle ore 10 in Piazza Brin dove sarà allestito il villaggio del Carnevale e dove i più piccoli potranno cimentarsi nei giochi di una volta e assistere allo spettacolo con il mago delle bolle. Dalle 10 alle 13 sarà possibile iscriversi gratuitamente al concorso per la mascherina più bella. Alle 14.30 da Piazza Brin partirà la sfilata che raggiungerà Piazza Verdi dove la festa proseguirà. Il corteo di maschere sfilerà per tutta la città e sarà composto da carri e maschere provenienti da ogni Quartiere cittadini, dalle varie Comunità che vivono in città. Al Carnevale sfileranno anche le tre scuole dell'infanzia comunali "Castello Incantato" (Due giugno) "Pratoverde" (Chiappa) e Peterpan (via di Monale) con i seguenti temi che riprendono il percorso progettuale e didattico annuale: - tema "La nostra città" - scuola dell'infanzia Castello Incantato; - tema ambientale "Con i piedi per terra e la testa tra le nuvole": alla scoperta della terra- scuola dell'infanzia Pratoverde; - tema inclusione: "Elmer, l'elefantino variopinto"- scuola dell'infanzia Peterpan. Le famiglie sono state coinvolte nella costruzione dei costumi che indosseranno le bambine ed i bambini, nel corso di laboratori pomeridiani in presenza delle insegnanti. Parteciperanno alla sfilata anche i bambini della Ludoteca Civica che svilupperanno il tema "Il Palio del Golfo". I costumi sono stati preparati durante gli incontri pomeridiani di apertura della Ludoteca coinvolgendo i bambini presenti. L’edizione 2024 del Carnevale Spezzino è un’organizzazione interassessorile, in collaborazione con le Associazioni: ProSpezia Ciassa Brin, Comunità Domenicana, Comunità Ucraina, Comunità Albanese, Comunità del Marocco, Comunità della Colombia, Comunità della Romania, Comunità del Bangladesh, Associazione I Giochi di Una volta, Nasi Uniti, Associazione Tandem, Associazione Inedita, Banda Puccini e le tre scuole di danza Dancing Project, My Way Dance Academy, Arcimboldo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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giancarlonicoli · 10 months
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8 lug 2023 11:58
IL NUOVO SCOOP DEL "DOMANI" CHE HA FATTO INCAZZARE COME UNA BISCIA LA MELONI: LA SANTANCHE’ DAVANTI AI SENATORI E AGLI ITALIANI HA OMESSO DI SPIEGARE IL METODO USATO PER SALDARE IL DEBITO DI VISIBILIA CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE - MENTRE ERA GIÀ MINISTRA DEL TURISMO, QUALCHE SETTIMANA FA DANIELONA HA APERTO UNA SOCIETÀ SRL SEGRETA, CHE INCASSA PARTE GLI UTILI DEL TWIGA! SOLDI CHE POI DEVE DARE AL FISCO PER I BUFFI MILIONARI DI VISIBILIA. LA MELONI, COME DAGO-DIXIT, HA MOLLATO AL SUO DESTINO LA SANTADECHÉ...
Estratto dell'articolo di Giovanni Tizian per editorialedomani.it
Ha mentito Daniela Santanché. Davanti ai senatori e agli italiani ha negato l’esistenza dell’indagine a suo carico. Ma soprattutto ha omesso di spiegare un fatto rilevante: il metodo usato per saldare il debito di Visibilia con l’Agenzia delle Entrate, ossia con i soldi del Twiga dell’amico Flavio Briatore, dal quale era ufficialmente uscita con la vendita delle quote. Una notizia svelata da Domani alcuni giorni fa e che ora è possibile approfondire ulteriormente grazie a nuovi documenti ottenuti.
Alla fine di novembre 2022 aveva rassicurato chi la accusava di essere in conflitto di interessi. Un ministro del Turismo che si occupa anche di concessioni balneari allo stesso tempo socia di uno degli stabilimenti più chic e grandi d’Italia non è esattamente il massimo della trasparenza. Così alla fine, a metà di quel mese, aveva ceduto le quote del Twiga, il locale dei vip in Versilia di Briatore. «Non dirò a chi», aveva però aggiunto. Il segreto di pulcinella, visto che sarebbe stato sufficiente verificarlo negli atti depositati alla camera di commercio: ha venduto a Briatore e al suo compagno Dimitri Kunz D'Asburgo.
Il passaggio di azioni le aveva permesso di incassare una cifra di 2,7 milioni. I suoi ammiratori, fan, amici e colleghi di partito e governo avevano tirato un sospiro di sollievo. «Vedete, ora non c’è più alcuna ombra, il conflitto di interessi è svanito», ripetevano. Si fidavano della ministra, eppure Santanché ha ingannato anche loro con una mossa davvero tanto inaspettata quanto azzardata. L’indagine sulla galassia Visibilia della procura di Milano incrocia così il conflitto di interessi.
Due ombre che accompagneranno il regno della ministra in questa legislatura. Santanché è indagata dalla procura di Milano per bancarotta e falso in bilancio, insieme a lei sono sotto inchiesta il fidanzato, la sorella e un gruppo di amministratori e dirigenti che hanno avuto ruoli nell’affaire Visibilia.
CON L’INGANNO
Come rivelato da Domani alcuni giorni fa, nel procedimento per evitare il fallimento delle sue aziende Visibilia sono stati depositati alcuni atti dai legali della ministra. Nel ricorso per la ristrutturazione dei debiti è scritto in maniera molto chiara che il debito da 1,9 milioni con il fisco ( con l’accordo diventeranno 1,2 milioni) verrà pagato anche con gli introiti di una società fino ad allora sconosciuta. Si tratta della Ldd Sas. Di cosa si occupa lo spiegano gli avvocati di Santanchè: ha in mano la gestione del Twiga, cioè lo stabilimento dal quale ufficialmente la ministra era uscita con la vendita delle quote.
Peccato che Ldd è di Santanché e del suo compagno. In pratica la ministra continua ad avere interessi economici nello stabilimento di Briatore. Non solo: Ldd, è scritto negli atti del ricorso depositato presso la sezione fallimentare, incassa una percentuale sul fatturato del Twiga, il cui ultimo bilancio lo attesta oltre gli 8 milioni. Questa fee verrà usata da Santanché per pagare le rate del debito con l’Agenzia delle Entrate.
(...)
Ora, però, dagli atti notarili depositati alla camera di commercio scopriamo anche un altro fatto rilevante: la società è stata creata ad aprile 2023, alcuni mesi dopo la vendita delle quote del Twiga da parte della ministra. Un’azienda, dunque, creata ad hoc, non preesistente. Il che amplifica la questione dell’inopportunità, perché la manovra studiata a tavolino è stata attuata nel pieno delle sue funzioni di rappresentante del governo Meloni.
(...) La ministra, insomma, non ha abbandonato il settore che ama di più da imprenditrice, quello balneare. Grazie al quale riuscirà a saldare i debiti con il fisco. Se dovesse andare in porto l’accordo proposto dai legali di Visibilia-Santanché, dovrà versare non più 1,9 milioni ma 1,2 in 120 mesi. In pratica 129 mila euro all’anno: una piccola parte rispetto ai quasi 300mila euro che incasserà dal Twiga tramite la società Ldd, creata ad hoc per questa operazione. C’è anche un altro documento però che non gioca a favore della ministra.
È del 9 giugno scorso, appena qualche giorno dopo la proposta di ristrutturazione dei debiti, presentata al tribunale di Milano, in cui gli avvocati danno conto dell’esistenza della Ldd e dell’”operazione Twiga” che permetterà alla ministra di pagare i debiti d Visibilia. «Cessione di quote e modifica patti», è il titolo dell’atto che stabilisce la ripartizione delle azioni e degli utili aziendali. Davanti al notaio il compagno della ministra cede una parte di quote alla società di quest’ultima, l’Immobiliare Dani.
Inoltre rimodulano la ripartizione degli utili: il 99 per cento all’immobiliare Dani della ministra, l’1 per cento al fidanzato. In questo modo le percentuali dovute dal Twiga incassate da Ldd confluiranno totalmente, salvo una microscopica parte, nelle casse dell’impresa di Santanché. Così la ministra potrà salvare Visibilia dai debiti con il fisco, cioè lo stato, che lei stessa rappresenta.
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likarotarublogger · 11 months
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Stilista Daniela Otea è una delle partecipate alla fashion week Ventotene dal 20 al 21 Agosto, ma prima lei sarà protagonista ad una mostra “Oltre l’abito” a Roma dal 7 -10 giugno 2023.
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Oltre l’abito
Lo stile Daniela Otea
A cura di Laura Fusco
7/10 giugno 2023
Antica Fornace del Canova | Roma
O si è un’opera d’arte o la si indossa.
(Oscar Wilde)
La società, in qualsiasi forma si costituisca, e in ogni epoca, parla attraverso l’abito. Dall’alba della civiltà, quando i bisogni riguardavano il freddo o la pudicizia, l’abito ha assunto precise funzioni sociali atte a distinguere classi di appartenenza e funzioni svolte. Appannaggio dell’élite fino al XIX secolo, quando l’abito era considerato talmente prezioso da essere inserito nell’asse ereditario, la moda è passata, in meno di cent’anni, dalla democratizzazione della rivoluzione industriale, con la nascita del prêt-à-porter, all’apoteosi del consumismo con il fenomeno di massa della fast fashion, creata dai grandi brand low cost, per soddisfare una domanda crescente di abiti “usa e getta”. La terziarizzazione e il decentramento della mano d’opera nei Paesi più poveri, ha però avuto effetti devastanti sul Pianeta rendendo l’industria della moda il secondo settore più inquinante al mondo, dopo quello petrolifero, e fra quelli che più hanno contribuito alla nascita di nuove schiavitù. Il ricordo di Rana Plaza, l’enorme fabbrica di abbigliamento crollata 10 anni fa in Blangladesh, in cui morirono 1133 lavoratrici e lavoratori, sarà per sempre un doloroso monito.
Le conseguenze di questi ritmi vertiginosi hanno condotto alla consapevolezza della necessità di un’inversione di tendenza, sia tra i consumatori che tra i produttori. Una sempre crescente fascia di clientela, attenta alla sostenibilità ambientale e a un’economia circolare, ha stimolato la creazione di un’offerta specifica all’insegna del “buy less, buy better”. Intere collezioni di importanti couturiers vengono prodotte con utilizzo di tessuti naturali o riciclati; fioriscono brand di giovani artigiani talentuosi, ispirati alle più svariate missioni ecologiche, che adottano filiere etiche; la nuova regola del riduci-riusa-ricicla favorisce la riconversione e la durabilità del ciclo di vita degli indumenti.
È il superamento del concetto di una moda popolare transitoria e capricciosa, ed insieme l’esaltazione dello stile della persona che sa chi è e cosa le dona, dotata di carattere e piena di sfumature che sceglie in ogni circostanza l’abito che la definisce. Una delle funzioni dell’abito è infatti legata all’espressione del sé, al consolidamento dell’io. La moda è un generatore di senso: gli abiti avvolgono e rivelano il corpo, celano e suggeriscono identità e dissimulano differenze all’interno di una società dove immagine e scrittura si susseguono a velocità vertiginose, ponendo in relazione la sfera individuale con la dimensione collettiva. Un mondo con al centro il corpo che è territorio fisico e culturale per comunicare la nostra identità esteriore, con le sue modalità di espressione, il suo rappresentarsi, confrontarsi e ribellarsi agli stereotipi e mitologie sociali.
In questo perimetro si collocano le produzioni su misura di sartorie che rispettano elevati standard di qualità, coniugando l’eccellenza della manifattura, tradizioni culturali e contenuti etici, come l’Atelier Daniela Otea che rivolge una particolare attenzione alle materie prime e al ciclo di produzione, privilegiando fibre tessili lavorate in modo naturale come il cotone organico, la seta e la lana biologiche. La donna che veste Daniela Otea si circonda di un alone di mistero, è elegante in ogni circostanza, non convenzionale. Gli abiti che si fa confezionare affermano il suo stile unico ed esaltano le varie sfaccettature della sua personalità: una donna riservata, quasi romantica, che preferisce toni sobri, volumi ben strutturati ma sempre morbidi e avvolgenti, un misto di tradizione e attualità che mette in scena un lusso accessibile e duraturo, coerente con la donna contemporanea che ha cura di sé, attenta all’eticità e che premia originalità e ricerca.
Dal 7 al 10 giugno, durante la settimana della moda a Roma, l’Atelier Daniela Otea presenterà alcune sue creazioni nell’Antica Fornace del Canova, portando in un luogo gravido di arte e cultura i suoi abiti realizzati con cura certosina. Gli artisti e i designer sono guidati dagli stessi stimoli, dalla stessa potenza creativa: moda e arte si sono incrociate più volte nella storia dando vita a collaborazioni leggendarie, come quella tra Elsa Schiaparelli e Salvador Dalì, Yves Saint Laurent e Mondrian, Coco Chanel e Jean Cocteau, Gianni Versace e Andy Warhol. Inoltre, molti brand famosi hanno legato il loro nome a importanti luoghi d’arte contribuendo alla loro valorizzazione, tutela e salvaguardia.
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Daniela Otea
Nata in Romania, Daniela Otea scopre il suo talento già ad 8 anni, quando la sarta di sua madre le confeziona una gonna rossa “a ruota” per un balletto. Osservare i gesti sapienti e precisi delle mani della sarta, vedere tessuti e colori che prendono forma, la emozionano e colpiscono profondamente il suo immaginario. Da quel giorno si cimenta, prima per gioco e poi come professione, con la creazione di abiti unici ed originali. Approda a Roma all’età di 22 anni per studiare moda da Ida Ferri dove approfondisce e sperimenta la sua passione di sempre. A Roma stabilisce il suo Atelier che da oltre 20 anni accoglie un pubblico affezionato, molto esigente e attento alla propria unicità.
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amicidomenicani · 1 year
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Quesito Caro Padre Angelo, buon giorno, anche io come gli altri mi interrogo molto sul tema della penitenza. Nel lungo cammino di conversione ad un certo momento la presenza del Signore nella preghiera è diventata sempre più viva e "tangibile". Allora il desiderio di pregare è diventato un bisogno continuo che si placava solo pregando. Non potendo chiudermi in un eremo, avendo impegni di moglie (di un uomo santo) e medico, sono riuscita grazie al Signore a trovare degli inaspettati spazi di tempo e luoghi per placare questo bisogno. In questo cammino ho incontrato alcune Sante in particolare Santa Teresa d'Avila e Santa Veronica Giuliani. Nei loro scritti ho trovato chiare risposte a tante domande sulla preghiera che mi hanno dato pace e luce. Il punto però è questo: per quanto riguarda Santa Veronica, perché tante penitenze corporali? Lei è chiamata la "mistica della sofferenza". Comprendo il legame tra sofferenza e mistica. So che all'apice del mio dolore ho incontrato e incontro Cristo. Accetto con gioia le fatiche, le incomprensioni, i pericoli, le croci quotidiane, che sono molte, tutto al fine della Gloria di Dio. Ma (come le scrivevano altri lettori) non riesco a comprendere tutti i tormenti ai quali questa donna, Veronica, sottoponeva il suo corpo mentre nella gioia e nell'amore verso Gesù la capisco e la sento sorella. Credo che questo sia un punto importante. Spesso leggendo queste Sante mistiche ho avuto la percezione di trovare finalmente qualcuno che parlava "la mia lingua" in un paese straniero. Tuttavia la ricerca continua di sofferenza fisica di Veronica devo dire la verità un po’ mi disturba. Le chiedo una chiave per aprire questa porta. Grazie per l'ascolto, Daniela Risposta del sacerdote Cara Daniela, 1. in queste Sante il desiderio della sofferenza fisica, che umanamente è incomprensibile, nasceva da un amore così grande e appassionato per Nostro Signore per cui desideravano rispondere all'amore che lui avuto per noi nella medesima intensità e nel medesimo modo. 2. Dal momento che Cristo ci ha amato donando la sua vita per noi e abbandonandosi alla sofferenza per l'espiazione dei peccati, questi santi desideravano anch'essi poterlo amare sulla medesima lunghezza d’onda. 3. Mi limito a menzionarne due: San Francesco d'Assisi e Santa Teresa di Gesù bambino. San Francesco due anni prima di morire (siamo nel 1224) si rivolse al signore così: "Signore mio, Gesù Cristo, io ti prego di concedermi due grazie prima che io muoia: la prima è che, in vita mia, io senta nella mia anima e nel mio corpo, per quanto possibile, quel dolore che tu, caro Gesù, hai provato nell'ora della tua acerbissima passione. La seconda è che io senta nel mio cuore, per quanto possibile, quell'amore straordinario con il quale tu, Figlio di Dio, fosti infiammato nel sostenere volentieri tali sofferenze per noi peccatori”. In quel giorno ricevette, primo nella storia, le stigmate della passione di Nostro Signore. 4. Sappiamo anche che ripeteva molto spesso la seguente preghiera: “Ti prego, o Signore, l’ardente e dolce forza del tuo amore assorba la mia mente e il mio cuore da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell'amore tuo, come tu ti sei degnato morire per amore dell'amore mio” ("Absorbeat, quaeso, Domine, mentem meam et cor meum ignita et melliflua vis amoris tui ab omnibus quae in mundo sunt; ut amore amoris tui moriar, qui pro amore amoris mei dignatus es mori”). 5. Passiamo adesso a Santa Teresa di Gesù Bambino. Il desiderio di soffrire fu una grazia ricevuta in occasione della prima Comunione. Scrive: “Il giorno dopo (…) sentii nascere in me un gran desiderio di soffrire, e al tempo stesso l'intima sicurezza che Gesù mi riservava un gran numero di croci; mi sentii inondata di consolazioni così grandi che la considero come una delle grazie maggiori nella mia vita. Soffrire divenne il mio ideale, aveva un fascino che mi rapiva senza che io lo conoscessi bene. Fino allora avevo sofferto senza amare la sofferenza, da quel giorno ne provai un vero amore.
Sentivo anche il desiderio di amare soltanto il buon Dio, di non trovar gioia che in lui. Spesso durante le mie Comunioni ripetevo le parole dell’Imitazione di Cristo: «O Gesù! Dolcezza ineffabile, cambiate per me in amarezze tutte le consolazioni della terra!». Questa preghiera usciva dalle mie labbra senza sforzo, senza costrizione; mi pareva di ripeterla non per mio volere, ma come una bambina, la quale ripete le parole suggerite da una persona amica” (Storia di un’anima, 113). 6. In occasione della cresima ricevette un'altra grazia: la forza per soffrire. Si tratta di un amore ancora più grande nel portare la sofferenza. “Poco tempo dopo la prima Comunione entrai nuovamente in ritiro per la Cresima. Mi ero preparata con grande cura a ricevere la visita dello Spirito Santo, non capivo che non si desse grande importanza a ricevere questo sacramento d'Amore. (…). A somiglianza degli Apostoli attendevo con felicità la visita dello Spirito Santo. Mi rallegravo al pensiero di essere ben presto perfetta cristiana, e soprattutto di avere sulla fronte eternamente la croce misteriosa che il Vescovo traccia dando il sacramento. Finalmente arrivò il momento felice, non sentii un vento impetuoso nella discesa dello Spirito Santo, ma piuttosto quella brezza lieve, della quale il profeta Elia intese il murmure sul monte Horeb. In quel giorno ricevetti la forza per soffrire, perché ben presto il martirio dell'anima mia doveva cominciare” (Ib., 114). 7. Il 9 giugno 1895 all'età di 22 anni si offrì all'amore misericordioso di Dio accettando ogni evento con un cuore pieno d'amore perché Dio donasse la sua grazia e usasse misericordia a tutti, soprattutto ai peccatori e ne incendiasse l’anima. Scrive: “Pensavo alle anime che si offrono come vittime alla giustizia di Dio al fine di stornare e attirare sopra se stesse i castighi riservati ai colpevoli, questa offerta mi pareva grande e generosa, ma ero lungi dal sentirmi portata a farla. "Oh Dio mio! - dissi dal profondo del cuore - soltanto la vostra giustizia riceverà anime le quali s’immolino come vittime? Il vostro Amore misericordioso non ne ha bisogno anch’esso?... Da ogni parte è misconosciuto, respinto; i cuori ai quali voi desiderate prodigarlo si volgono verso le creature chiedendo ad esse la felicità col loro miserabile affetto, invece di gettarsi tra le vostre braccia e di accettare il vostro amore infinito. Oh Dio mio! il vostro amore disprezzato resterà dentro il vostro cuore? Mi pare che se voi trovaste anime che si offrissero come vittime di olocausto al vostro amore, voi le consumereste rapidamente, mi pare che sareste felice di non comprimere le onde d’infinita tenerezza che sono in voi. Se alla vostra giustizia piace di scaricarsi, lei che si estende soltanto sulla terra, quanto più il vostro amore misericordioso desidera incendiare le anime, poiché la vostra misericordia s’innalza fino ai cieli? 0 Gesù mio! che sia io questa vittima felice. Consumate il vostro olocausto col fuoco del vostro amore divino!” (Ib., 238). In quel giorno, che chiamerà felice, le parve che l'amore la compenetrasse, l'avvolgesse e la purificasse ad ogni istante al punto da non lasciare in lei traccia di peccato così da entrare diritta in paradiso senza passare dal purgatorio. 8. Nel giorno della sua morte, qualche ora prima di esalare l’ultimo respiro, disse: “Tutto quello che ho scritto sui miei desideri di sofferenza. Oh, è ben vero! ... E non mi pento di essermi consegnata all’Amore… Oh, no, non me ne pento, al contrario!”. Un po’ più tardi, e sono tra le ultime parole da lei pronunciate, dice: “Mai avrei creduto che fosse possibile soffrire tanto! mai! mai! Non posso spiegarmelo se non con gli ardenti desideri che ho avuto di salvare anime” (Novissima verba, 30 settembre 1897). 9. La chiave per comprendere tutto questo è l'amore appassionato per Nostro Signore per cui non ci si accontenta di essere amati da lui, ma si desidera amarlo nel medesimo modo in cui ci ha amato, donandogli noi stessi per salvare anime.
Con l'augurio che questo diventi realtà anche nella nostra vita, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. Padre Angelo
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