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persinsala · 7 years
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Enrico IV Una delle pietre miliari del teatro pirandelliano torna a vivere in scena in una versione sui generis…
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senzalinea-blog · 6 years
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Teatro Bellini, dal 22 al 27 gennaio Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello
Teatro Bellini, dal 22 al 27 gennaio Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello
Teatro Bellini, dal 22 al 27 gennaio
Così è (se vi pare)
di Luigi Pirandello
Maria Paiato – La signora Frola Andrea Di Casa – Il signor Ponza Benedetta Parisi – La signora Ponza / Infermiera / Spettro Fillippo Dini – Lamberto Laudisi Nicola Pannelli – Il Consigliere Agazzi Mariangela Granelli – La signora Amalia Francesca Agostini – Dina Ilaria Falini – La signora Sirelli Dario Iubatti– Il signor…
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qdmnotizie-blog · 6 years
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JESI, 10 ottobre 2018 – Domenica 14 ottobre prende il via la campagna abbonamenti del Teatro Pergolesi , un cartellone importante di sette appuntamenti da dicembre ad aprile, maestri della scena, testi classici e scritture contemporanee per una grande nuova stagione di prosa nata dalla rinnovata collaborazione tra Fondazione Pergolesi Spontini, Comune di Jesi e Amat, un viaggio che promette emozioni, momenti di riflessione ed evasione.
Per dare la possibilità di scegliere un buon posto anche a quanti nelle ultime stagioni non l’hanno potuto trovare è stato azzerato il diritto di prelazione. La vendita si svolge presso la biglietteria del teatro (0731 206888), domenica 14 ottobre dalle ore 16 alle ore 20 e da mercoledì 17 ottobre negli orari di apertura della biglietteria: dal mercoledì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 17 alle ore 19.30.
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L’apertura di stagione il 19 dicembre è con l’atteso adattamento teatrale italiano – dopo i successi londinesi – di Shakespeare in love, capolavoro vincitore di 7 premi Oscar, con Lucia Lavia e Marco De Gaudio diretti dalla regia di Giampiero Solari con la regia associata di Bruno Fornasari. Il 10 gennaio Veronica Pivetti diretta da Emanuele Gamba si cimenta in Viktor und Viktoria (foto in primo piano) commedia con musiche liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel nell’insolito doppio ruolo di Viktor/Viktoria, nato sul grande schermo e per la prima volta sulle scene italiane nella sua versione originale.
Il 26 gennaio il Teatro Pergolesi accoglie Enrico IV di Luigi Pirandello, produzione di Marche Teatro, adattamento e regia di Carlo Cecchi. Il Maestro della scena italiana è sul palcoscenico nelle vesti di Enrico IV con, Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò, Federico Brugnone, Davide Giordano, Dario Iubatti, Matteo Lai, Chiara Mancuso, Remo Stella. Pesce d’Aprile – tratto dall’omonimo romanzo autobiografico, scritto da Daniela Spada e Cesare Bocci e edito da Sperling&Kupfer – in scena il 15 febbraio è il racconto di un grande amore: un’esperienza di vita reale, toccante, intima e straordinaria, vissuta da un uomo e da una donna, interpretati da Cesare Bocci ��� che firma anche la regia – e Tiziana Foschi.
Un affascinante incontro fra due protagonisti assoluti del teatro italiano, Massimo Ranieri e Giancarlo Sepe, per la prima volta insieme, mettono in scena l’8 marzo uno dei testi teatrali tra i più noti e rappresentati di sempre, Il Gabbiano di Anton Čechov. Una grande produzione di Diana Or.i.s. e Rama 2000, un allestimento imponente, undici attori di ottimo livello recitativo per un nuovo e rivoluzionario adattamento di Giancarlo Sepe. Un Macbeth che si esprime in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana interpretato da soli uomini, è l’originale progetto di Sardegna Teatro Macbettu di Alessandro Serra, regista e fondatore della compagnia Teatropersona in scena il 16 marzo. Lo spettacolo, vincitore del prestigioso Premio Ubu 2017 e del Premio ANCT 2017 (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro) trasporta il dramma shakespeariano in una Sardegna arcaica e senza tempo. L’idea nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia. La lingua sarda non limita la fruizione ma trasforma in canto ciò che in italiano rischierebbe di scadere in letteratura.
La conclusione della stagione il 6 aprile è affidata a Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi, insieme sul palco per Figlie di Eva per la regia di Massimiliano Vado: tre donne sull’orlo di una crisi di nervi sono legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni.
Per la realizzazione della stagione di prosa un grazie particolare a Ubi Banca e tutti i Mecenati 2018 per il contributo erogato tramite Art Bonus a sostegno delle attività del Teatro Pergolesi.
Per informazioni:
Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi 0731 206888
Amat 071 2072439
JESI / STAGIONE DI PROSA AL TEATRO PERGOLESI, DAL 14 OTTOBRE LA CAMPAGNA ABBONAMENTI JESI, 10 ottobre 2018 - Domenica 14 ottobre prende il via la campagna abbonamenti del Teatro Pergolesi , un cartellone importante di…
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enricocassi · 7 years
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Il Teatro Toselli di Cuneo presenta la programmazione teatrale della stagione 2017/2018, con un fitto elenco di spettacoli e rappresentazioni.
Rosalind Franklin: il segreto della vita
Di: Anna Ziegler Regia di: Filippo Dini Interpreti: Lucia Mascino e Filippo Dini e con Giulio Della Monica, Dario Iubatti, Alessandro Tedeschi, Paolo Zuccari Drammaturgia: Nicoletta Robello Bracciforti Teatro Eliseo
La scoperta della struttura del DNA e il piccolo straordinario racconto degli ultimi anni di vita della scienziata Rosalind Franklin.
Uno degli avvenimenti più sconvolgenti e controversi nella storia del pensiero e delle conoscenze scientifiche.
Tutta l’umanità si inchina e si compiace in un unico trionfale applauso nei confronti dei grandi scienziati che sono riusciti a decifrare quello che comunemente era definito il “segreto della vita”.
La vicenda, tuttavia, fu tutt’altro che epica e nobile.
Tutti i personaggi coinvolti lottarono per avere un personale posto di rilievo nella Storia a discapito dell’unica donna di questa favola.
Una donna meravigliosa e detestabile, una personale limpida e contradditoria, ambiziosa e vigliacca, una donna fuori dalle umane catalogazioni e impossibile da raccontare: Rosalind Franklin.
Il suo merito fu quello di fotografare un campione di DNA con una tecnica delicatissima che sfruttava la diffrazione a raggi X.
La fotografia numero 51 riuscì a immortalare in modo più nitido la doppia elica che permise all’ambiziosissimo James Watson di sfruttarla per costruire un modellino del DNA passando alla storia come il vero responsabile della grande scoperta e vincendo anche il Nobel nove anni dopo quando la povera Rosalind era già prematuramente scomparsa.
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tmnotizie · 7 years
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ANCONA – Al via questo pomeriggio alle 15.30 alla Mole KUM! il nuovo progetto ideato da Massimo Recalcati,  dedicato allo sviluppo del concetto contemporaneo di cura.  L’iniziativa avrà cadenza annuale e si candida a diventare il principale Festival del settore. Tra gli ospiti del 2017 i sociologi Aldo Bonomi e Luigi Manconi, la filosofa Adriana Cavarero, il conduttore radiofonico Massimo Cirri, i giornalisti Gad Lerner e Stefano Bartezzaghi, il filosofo Bernard Stiegler.  I vari protagonisti si alterneranno nelle tre giornate tra Lectio, con alcuni dei nomi più prestigiosi del pensiero italiano e internazionale, dalla filosofia alla psicoanalisi, dalla letteratura alla medicina; Dialoghi su grandi domande del mondo della cura; discussioni A tre voci sull’attualità e la quotidianità più bruciante, dalle migrazioni alla scuole, passando per il mondo dell’infanzia; Conversazioni su questioni aperte come il gioco d’azzardo o come si affronta la malattia; Ritratti su grandi pensatori; Aperitivi filosofici; Spazio cinema e Psicologia da tè, letture e pensieri sui grandi classici della psicoanalisi, davanti a una tazza fumante di infuso.
Oltre alla parte umanistica, c’è anche una sezione sperimentale e innovativa, KUM!Lab, divisa in tre parti. La prima è una sfida tra le otto ricerche più innovative nel campo salute e benessere che si stanno sviluppando nella nostra regione. Si chiama Science Factor e coinvolge i progetti vincitori del bando FESR Marche – POR 2014-2020 che si raccontano davanti a una speciale giuria, come se fosse un talent show di natura scientifica. La seconda è Walking along the chromosomes, laboratori aperti a tutti (prenotabili sul sito www.kumfestival.it), ma dedicati in particolare alla fascia 15-18 anni, che permettono di scoprire le nuove grandi prospettive della scienza e della medicina nell’era post-genomica. L’attività è realizzata da Cinzia Grazioli e da Lidia Pirovano di CusMiBio, il centro dell’Università di Milano per la diffusione delle bioscienze. L’ultima sezione si chiama Parole ingovernabili ed è un social contest.
La manifestazione è organizzata dal Comune di Ancona – Assessorato alla Cultura con la collaborazione dell’Assessorato ai servizi sociali – con il contributo della Regione Marche, della Fondazione Cariverona, e il coordinamento organizzativo dell’associazione culturale Esserci.
LE MOSTRE–  Prosegue alla Mole la mostra  Enzo Cucchi “Cinquant’anni di grafica d’artista”, che raccoglie la vasta, varia e straordinaria produzione dell’artista nel campo della grafica.  La mostra, frutto della collaborazione con il Museo MAX di Chiasso,  testimonia la coerenza e la fermezza del percorso artistico di Cucchi e della sua ricerca, sempre segnata da una forte impronta etica. Essa ripercorre, infatti, i passaggi fondamentali della ricerca grafica dell’artista e pone l’accento sul suo intero percorso creativo e sulle soluzioni, spesso sorprendenti, che egli adotta nel tempo.
I formati seguono regole imperscrutabili, fedeli alle immagini contenute. Spesso, diversi metodi di stampa convivono, i caratteri e le scritte a mano si alternano alle immagini di eroi delle campagne marchigiane, agli animali, alle colline e alle case. Cucchi ha sempre mostrato una particolare cura e passione per la grafica, e per l’oggetto libro-catalogo, e progetta un catalogo seguendo ogni passaggio della sua realizzazione.  L’esposizione è immaginata dall’artista stesso con una “spina dorsale” costituita dai libri d’artista, e da una “dentatura” costituita dalle nuove serie di incisioni, il tutto fatto di carte, inchiostri, acidi e pietre, e arricchito da grafiche scelte appositamente per l’esposizione di Ancona.
La mostra è ospitata nelle sale della Mole che erano rimaste danneggiate a causa del terremoto. Sono state recuperate a tempo di record dall’Assessorato ai Lavori Pubblici che voglio ringraziare” ha infine precisato l’assessore alla cultura Paolo Marasca.
L’orario nel fine settimana: venerdì: 16-19;  sabato  e  domenica: 10-19. Un biglietto unico, di 6 euro, permette l’ingresso alla Mostra e alla Pinacoteca Comunale per tutto il periodo dell’esposizione. La mostra è a cura di Alessandro Cucchi e Nicoletta Ossanna Cavadini. L’allestimento è curato dallo studio Brunetti & Filipponi.
E prosegue anche al Magazzino Tabacchi della Mole, fino al 10 dicembre,  la mostra fotografica IN CIVITATE: LO SGUARDO DI CORRADO MAGGI SULLE OPERE URBANE DI TRUBBIANI, uno degli interventi previsti nel 2017 attorno alla figura di Valeriano Trubbiani, per il suo ottantesimo compleanno.  Al progetto ha aderito anche il celebre poeta e scrittore anconetano Francesco Scarabicchi che ha composto una poesia per il Maestro.  Il progetto del fotografo Maggi, sensibile e attento osservatore dei diversi luoghi e ambienti del capoluogo e artefice di numerose esposizioni su questi temi, è sapientemente focalizzato sulle opere urbane di Valeriano Trubbiani, tra i più grandi scultori italiani viventi, che ad Ancona vive e opera ormai da lungo tempo.
L’iniziativa scaturisce dall’ammirazione e dalla devozione del fotografo e della cittadinanza verso il Maestro che ha lasciato segni importanti e presenti nella quotidianità del capoluogo, basti pensare alla croce devozionale nella Cattedrale, al gruppo Mater Amabilis nel centro città e al sipario tagliafuoco al Teatro delle Muse. Il percorso fotografico si svolge lungo un tragitto che conta trentacinque foto inedite e diviso in tre reportage: il reportage nella città, il reportage nell’atelier e un altro nel viaggio emotivo e sensoriale fra le opere del maestro.
L’intero progetto, patrocinato e sostenuto dal Comune di Ancona e dalla Regione Marche, è della Galleria Puccini di Ancona, che idealmente esce dalle proprie mura per offrire alla città uno spazio espositivo diffuso, grazie a una collaborazione con istituzioni ed aziende private unite nel rendere omaggio al maestro Trubbiani attraverso le opere fotografiche di Maggi.   Un’appendice della mostra è costituita dalle cinque fotografie esposte presso lo showroom Contemporaneo in piazza del Plebiscito, che ospita anche alcuni incontri a tema e video installazioni, a cura dell’arch. Anna Paola Quargentan.
SABATO 11 novembre in programma alle ore 17,30 “CINETRUBBIANI” proiezione dedicata al Maestro.Orari  MOSTRA nel fine settimana:  venerdì e sabato 17,30- 20 ; domenica 10-12 / 17,30-20. info: [email protected]
Fino al 30 novembre alla Pinacoteca Comunale “Francesco Podesti” la mostra “Tiziano&Tiziano, due capolavori a confronto”.  Una di fronte all’altra, due splendide pale d’altare di Tiziano, concepite per gli altari maggiori di due grandi chiese di Ancona.  La Pala Gozzi è la prima opera di Tiziano che porti la firma e la data. Commissionata da Luigi Gozzi, mercante di Dubrovnik, è stata dipinta nel 1520 per la chiesa di San Francesco in Alto. Per l’artista trentenne è il momento dell’affermazione non solo a Venezia, ma anche in altre città: la pala Gozzi si colloca nello snodo decisivo della vita e della carriera di Tiziano, che entra nella pienezza della maturità. Molti anni dopo, Tiziano riceve la seconda committenza da Ancona: la Crocifissione con San Domenico, dipinta nel 1558-59.
Il trentenne autore della Pala Gozzi è ora un riflessivo settantenne, lo sfondo storico è quello della Controriforma, il richiamo a una fede più intensa. Il contesto personale ci parla di un artista sempre pieno di energia, ma che sente gli anni trascorrere. Nella Pala Gozzi Tiziano si era confrontato con Raffaello, ora dialoga con Michelangelo: gli smaglianti colori della giovinezza si addensano in grumi sempre più scuri, in pennellate sfaldate, simili all’effetto del “non finito” delle sculture michelangiolesche.
Orari del fine settimana della Pinacoteca :   venerdì ore 16.00- 19.00 ,  sabato e domenica  ore 10.00 – 19.00. [email protected]
TEATRO-   Fino a domenica  12 novembre al Teatro Sperimentale di Ancona è in scena la nuova produzione di Marche Teatro  Enrico IV di Luigi Pirandello, adattamento e regia di Carlo Cecchi.   Il Maestro della scena italiana,  nelle vesti di Enrico IV sul palco con Angelica Ippolito (la Marchesa Matilde Spina), Gigio Morra (Il Dottor Dioniso Geroni), Roberto Trifirò (Il Barone Tito Belcredi) e con Federico Brugnone (Il finto Consigliere Segreto, Landolfo – Lolo), Davide Giordano (Il finto Consigliere Segreto, Bertoldo – Fino), Dario Iubatti (Il finto Consigliere Segreto, Ordulfo e Fraticello), Matteo Lai (Il finto Consigliere Segreto, Arialdo – Franco), Chiara Mancuso (La figlia della Marchesa, Frida), Remo Stella (Il giovane Marchese Carlo di Nolli).
Le scene sono di Sergio Tramonti, i costumi di Nanà Cecchi, le luci di Camilla Piccioni, assistente alla regia Dario Iubatti, assistente alle scene Sandra Viktoria Müller.     Lo spettacolo dopo le date in prima nazionale ad Ancona sarà in tournée in molti teatri italiani fino a febbraio 2018.  Dopo i successi di La dodicesima notte di Shakespeare, in tournée nelle due ultime stagioni teatrali, Carlo Cecchi – per la terza volta nella sua carriera – torna a Pirandello con uno dei testi più noti e rappresentati: Enrico IV.
L’opera è una pietra miliare del teatro pirandelliano e della sua intera poetica. L’opera porta in scena i grandi temi della maschera, dell’identità, della follia e del rapporto tra finzione e realtà. Forse in “Enrico IV”, più che in altre tragedie, il pirandellismo vince i suoi schemi e attinge a una tensione interiore davvero universale.   Carlo Cecchi è al suo nono spettacolo prodotto da Marche Teatro, il connubio con lo Stabile marchigiano è partito nel 2001 con il capolavoro dell’autore siciliano Sei personaggi in cerca d’autore .
Info e biglietti: biglietteria Teatro delle Muse 071 52525 [email protected] biglietti on line www.geticket.it  ww.marcheteatro.it
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Rosalind Franklin-Il Segreto della Vita at Teatro Tor Bella Monaca (Rome,Italy)-cast: Asia Argento,Filippo Dini,Alessandro Tedeschi,Giulio Della Monica,Dario Iubatti,Paolo Zuccari - photo by Antonio Luisi 📷
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qdmnotizie-blog · 6 years
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JESI, 26 luglio 2018 – Presentata stamattina la stagione di prosa 2018/19 del Teatro Pergolesi, nata dalla rinnovata collaborazione tra Fondazione Pergolesi Spontini, comune di Jesi e Amat, un viaggio che promette emozioni, momenti di riflessione ed evasione. Un cartellone importante di sette appuntamenti da dicembre 2018 ad aprile 2019.
Luca Butini e Lucia Chiatti
Presente l’assessore alla cultura Luca Butini  che ha portato i saluti ed un grande in bocca al lupo da parte del sindaco Massimo Bacci, rilevando che «è con grande energia e interesse che presentiamo questa nuova stagione di prosa prima della pausa estiva. Abbiamo fatto un grande sforzo e questo è frutto di un maggior investimento, di una ripartenza. La collaborazione con l’Amat, in realtà mai interrotta, è ripartita rinnovata, in piena sintonia e non finisce con la prosa ma continua con più produzioni nel tentativo di rendere ancora più efficiente questo dialogo cultrale. C’è un clima molto costruttivo, anche se i segnali dal Ministero sono meno rassicuranti ma ottenere e coltivare la fiducia di mecenati è importante e fondamentale, come vitale è l’interesse del pubblico».
Stessa energia anche da Lucia Chiatti, responsabile dell’ Area amministrazione con deleghe di ad della Fondazione Pergolesi Spontini che ha sottolinetao di essere «grata e orgogliosa di stare qui a presentare questa stagione, una rinnovata linfa per la nuova gestione della Fondazione con la quale vorremmo restituire il Teatro Pergolesi alla città e la prosa è un elemento al quale il pubblico è legato fortemente. Abbiamo studiato questo programma per il pubblico, ci siamo messi dall’altra parte e abbiamo interpretato i desideri dei nostri spettatori. Un grazie particolare va all’Amat e a Gilberto Santini che ha capito questa nostra esigenza e ci è stato d’aiuto per la realizzazione del cartellone. Tutti ci auguriamo che questa sinergia trovi il consenso del pubblico».
Gilberto Santini e Giordano Fulvi
Ha parlato poi di «rinnovato protagonismo» Gilberto Santini dell’Amat, che ha illustrato il programna e ha definito la stagione «sorprendente» come qualità della proposta. «Abbiamo raccolto tutti i colori e le nuances delle emozioni – ha sottolineato – per creare un programma dove tutto è cesellato, nulla lasciato al caso, un vestito creato su misura per il Teatro Pergolesi».
Presente anche Giordano Fulvi, responsabile della direzione territoriale Jesi di Ubi Banca che l’assessore Butini ha ringraziato, insieme agli altri mecenati, per il contributo erogato al fine di sostenere l’attività del Massimo jesino.
Unico neo l’azzeramento del diritto di prelazione per gli abbonati vale a dire che da domenica 14 ottobre tutti, abbonati e non, saranno in fila per la vendita dei nuovi abbonamenti. Questo per dare la possibilità di scegliere un buon posto anche a quanti nelle ultime stagioni non l’hanno potuto trovare.
  IL CARTELLONE
A tre anni dal grande successo di Londra, arriva finalmente in Italia Shakespeare in love. Il Teatro Pergolesi ospita il 19 dicembre ad apertura di stagione l’atteso adattamento teatrale del capolavoro vincitore di 7 premi Oscar, con protagonisti Gwyneth Paltrow e Joseph Fiennes, la regia di John Madden e la sceneggiatura di Marc Norman e Tom Stoppard, adattato per il teatro da Lee Hall con musiche scritte da Paddy Cunneen. Interpreti di questa commedia degli equivoci, rocambolesca ed esilarante, in cui vedremo nascere direttamente dalla penna di William Shakespeare la storia d’amore più famosa del mondo, quella tra Romeo e Giulietta, sono Lucia Lavia e Marco De Gaudio diretti dalla regia di Giampiero Solari con la regia associata di Bruno Fornasari.
Il 10 gennaio Veronica Pivetti diretta da Emanuele Gamba si cimenta in Viktor und Viktoria, commedia con musiche liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel nell’insolito doppio ruolo di Viktor -Viktoria, nato sul grande schermo e per la prima volta sulle scene italiane nella sua versione originale. Il mondo dello spettacolo non è sempre scintillante e, quando la crisi colpisce, anche gli artisti devono aguzzare l’ingegno. Tra battute di spirito e divertenti equivoci si legge la critica a una società bigotta e superficiale (la nostra?) sempre pronta a giudicare dalle apparenze. La Berlino degli anni Trenta fa da sfondo a una vicenda che, con leggerezza, arriva in profondità.
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Il 26 gennaio il Teatro Pergolesi accoglie Enrico IV di Luigi Pirandello, produzione di Marche Teatro, adattamento e regia di Carlo Cecchi. Il Maestro della scena italiana è sul palcoscenico nelle vesti di Enrico IV con Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò, Federico Brugnone, Davide Giordano, Dario Iubatti, Matteo Lai, Chiara Mancuso, Remo Stella.
Pesce d’Aprile in scena il 15 febbraio è il racconto di un grande amore: un’esperienza di vita reale, toccante, intima e straordinaria, vissuta da un uomo e da una donna, interpretati da Cesare Bocci – che firma anche la regia – e Tiziana Foschi. Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico, scritto da Daniela Spada e Cesare Bocci ed edito da Sperling & Kupfer, Pesce d’Aprile in meno di un anno ha venduto più di diecimila copie. Da qui l’esperienza si fa spettacolo: un testo vero, lucido, ironico e commovente, che racconta come anche una brutta malattia può diventare un atto d’amore.
Un affascinante incontro fra due protagonisti assoluti del teatro italiano, Massimo Ranieri e Giancarlo Sepe, per la prima volta insieme, mettono in scena l’8 marzo uno dei testi teatrali tra i più noti e rappresentati di sempre, Il Gabbiano di Anton Čechov. Una grande produzione di Diana Or.i.s. e Rama 2000, un allestimento imponente, undici attori di ottimo livello recitativo per un nuovo e rivoluzionario adattamento di Giancarlo Sepe.
Un Macbeth che si esprime in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini, è l’originale progetto di Sardegna Teatro Macbettu di Alessandro Serra, regista e fondatore della compagnia Teatropersona in scena il 16 marzo.
La conclusione della stagione il 6 aprile è affidata a Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi, insieme sul palco per Figlie di Eva per la regia di Massimiliano Vado: tre donne sull’orlo di una crisi di nervi sono legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni. Un po’ Pigmalione, un po’ Club delle Prime Mogli, un po’ Streghe di Eastwick, Figlie di Eva è la storia di una solidarietà ma anche della condizione femminile, costretta a stare un passo indietro ma capace, se provocata, di tirare fuori risorse geniali e rimontare vincendo in volata.
(c.ade.)
JESI / PRESENTATA LA STAGIONE DI PROSA DEL PERGOLESI: UN VIAGGIO TRA EMOZIONI, EVASIONI, RIFLESSIONI JESI, 26 luglio 2018 - Presentata stamattina la stagione di prosa 2018/19 del Teatro Pergolesi, nata dalla rinnovata collaborazione tra…
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persinsala · 9 years
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La dodicesima notte
Uno strepitoso Carlo Cecchi dirige e interpreta La dodicesima notte di Shakespeare al Teatro Eliseo, in scena fino al 20 marzo con le musiche di scena di Nicola Piovani.
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persinsala · 9 years
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La dodicesima notte
Il Teatro Parenti ospita il classico shakespeariano “visto” attraverso gli occhi di Carlo Cecchi. (more…)
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