Tumgik
#Enercoop
forumelettrico · 3 months
Text
Tumblr media
La Colonnina Elektra da 22 kW situata presso l'Enercoop di Modena: a due passi c'è il centro commerciale Grandemilia, dotato di ogni genere di servizi ed anche di una storica fast https://www.forumelettrico.it/forum/colonnina-elektra-22-kw-enercoop-modena-mo-viale-ovidio-281-t36071.html #Elektra #mennekes #vega #modena
0 notes
12endigital · 6 months
Text
La Casa Municipal de Cultura “José Candela Lledó” de Crevillent acogerá la XI Edición del Premio Internacional de Divulgación Histórica “Juan Antonio Cebrián”
La Concejalía del Excmo. Ayuntamiento de Crevillente y el Grupo Enercoop han patrocinado el premio de la XI Edición del Premio Internacional de Divulgación Histórica “Juan Antonio Cebrián”, que se celebrará en el salón de actos de la Casa Municipal de Cultura “José Candela Lledó” el próximo viernes 24 de noviembre a las 21:00 horas. El objeto de este premio es fomentar los ensayos de divulgación,…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
notiziariofinanziario · 11 months
Text
Nova COOP presenta il bilancio consuntivo
Tumblr media
Sono chiamati al voto 599 mila soci Nova COOP. I soci Nova COOP potranno scegliere tra due modalità alternative di partecipazione: recarsi nel proprio negozio di riferimento per esprimere il voto per via elettronica su tablet nel periodo assegnato o partecipare di persona all’Assemblea separata del proprio Presidio Soci Coop di riferimento, che tornano a essere svolte in presenza dopo tre anni di interruzione.   Le votazioni si terranno dal 30 maggio al 04 giugno presso i negozi Coop di Biella e Valdilana e nei giorni successivi attraverso le assemblee dei Presidi Soci Coop locali. I Soci Coop di Biella potranno partecipare il 9 giugno, alle 20.45, all’assemblea presso l’Auditorium Città Studi di corso Pella, 2 B a Biella. I Soci Coop di Valdilana potranno esprimere il proprio orientamento presso l’Assemblea congiunta dei Presidi Soci Coop di Borgosesia e Valdilana in programma giovedì 8 giugno alle 20.45 presso il Teatro della Pro Loco di Borgosesia in Via Geometra Sesone a Borgosesia. Ogni socio può collegarsi al sito www.vivicoop.it o recarsi direttamente nel proprio negozio di riferimento, a partire da martedì 11 maggio, per prendere visione dell’ordine del giorno delle assemblee e dei relativi documenti illustrativi. Nei punti vendita, gli orari indicativi di voto sono: dal martedì a domenica 9.30-13.00 e 14.30-19.00, salvo specifiche variazioni di orario del negozio. Il voto permetterà anche di scegliere i Soci Coop delegati a partecipare all’Assemblea generale, che torna a essere svolta in presenza, in programma a Baveno (Vb) il prossimo 24 giugno. Il bilancio 2022 di Nova Coop presenta un valore della produzione che si attesta a 1,159 miliardi di euro e un utile netto di 7,277 milioni di euro. Il patrimonio netto finale ammonta a 822 milioni di euro, con un incremento rispetto alla gestione precedente di 6,8 milioni di euro. Il ritorno alle abitudini di acquisto del passato e la ripresa graduale dei servizi di ristorazione ha portato a osservare nell’anno una forte crescita degli scontrini battuti (+6,09%) a rete assoluta e una flessione della spesa media effettuata sia per la rete ipermercati (- 5,21%), sia per quella supermercati (-1,88%).           Il canale e-commerce www.coopshop.it ha contribuito ai risultati di bilancio con vendite lorde per oltre 12 milioni di euro e raggiunto nuove aree di copertura, fino a servire 400 comuni piemontesi (+100 rispetto al 2021), con la consegna della spesa a casa nelle province piemontesi  di Torino, Asti, Alessandria, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli, l’apertura di un nuovo Coop Drive per il ritiro della spesa con la macchina presso l’Ipercoop di Casale Monferrato e l’installazione di nuovi Coop Locker presso gli Ipercoop di Ciriè, Chieri, Pinerolo, il superstore di Alessandria e il supermercato Coop di Torino - Corso Belgio. Le quattro stazioni di carburante a marchio Enercoop hanno prodotto un fatturato di 114 milioni di euro.  Il bilancio consolidato 2022 del Gruppo Nova Coop registra un valore complessivo della produzione consolidata di 2,802 miliardi di euro e un utile netto consolidato pari a 7,277 milioni di euro. Meritevole di menzione è il risultato raggiunto nel 2022 da Nova Aeg, la società di vendita di luce e gas del Gruppo Nova Coop, che nel contesto di un mercato dell’energia caratterizzato da estrema volatilità, ha registrato un forte aumento di fatturato a 1,687 miliardi di euro sostenuto anche da un incremento dei volumi venduti, che hanno superato i 6 TWh (+16% rispetto al 2021), permettendo alla compagnia di registrare un utile netto di 5,2 milioni di euro. Nel corso della gestione sono state superate le 40 mila forniture dirette a clienti domestici con i marchi EnerCasa Coop ed EnerWeb Coop previste dal piano pluriennale. Il rispetto rigoroso dei termini d’offerta dei contratti di fornitura a prezzo fisso sottoscritti prima dell’aumento dei costi dell’energia ha consentito di garantire ai clienti domestici Soci Coop un risparmio stimabile in 8 milioni di euro rispetto ai prezzi di mercato, risparmio di cui ha beneficiato anche Nova Coop per i consumi di energia elettrica e gas naturale relativi alla propria rete di vendita, per un valore pari a 28 milioni di euro.  Nell’ambito dell’esercizio 2022, la Cooperativa ha proseguito il percorso per mantenere un’alta capacità di presidio del mercato piemontese, rafforzare l’attitudine a offrire servizi sempre più qualificanti e difendere il potere di acquisto di Soci e clienti assorbendo gran parte dei rincari di listino dovuti al crescente fenomeno inflattivo – cresciuti nella media dell’anno di oltre 7 punti percentuali e assorbiti per circa il 4% – che ha determinato un incremento dei costi di funzionamento e l’aumento di quelli di produzione. I risparmi di cui hanno potuto usufruire i Soci Coopammontano a oltre 96 milioni di euro, erogati attraverso promozioni mirate, offerte dedicate e punti catalogo. I 4.616 dipendenti di Nova Coop e i loro familiari hanno potuto beneficiare invece di misure previste dal piano di welfare aziendale per un importo pari a 1,4 milioni di euro.  In un’ottica di valore per il territorio, è stata rinnovata per il terzo anno l’iniziativa “Prodotti in Piemonte” dedicata ai fornitori regionali per favorire il consumo di qualità e il sostegno alle filiere dell’economia locale; l’iniziativa nazionale “Coop per la Scuola” ha coinvolto 3235 istituti piemontesi di ogni ordine e grado ai quali sono stati corrisposti 6.757 premi, per un valore complessivo superiore ai 630 mila euro mentre più di 14 mila studenti hanno preso parte alle iniziative organizzate per le scuole; il progetto “Buon Fine” ha permesso di recuperare prodotti non più vendibili ma ancora consumabili pari a circa 1.000 tonnellate, per un corrispettivo di valore di circa 6,9 milioni di euro, destinati ad associazioni del territorio per la preparazione di pasti presso le mense sociali o altre azioni di contrasto alla povertà alimentare.  L’ammodernamento ed efficientamento dei negozi è proseguito con un investimento complessivo di poco superiore a 6 milioni di euro. Gli interventi principali hanno riguardato la ristrutturazione con la trasformazione in Superstore dei punti vendita di Luino (Va) e Intra Verbania (Vco) e l’apertura del Drive di Casale Monferrato.  A fine anno erano 86.425 i soci prestatori della Cooperativa (+0,47% rispetto al 2021), con un’incidenza sul totale della base sociale del 14,42%. L’indice del rapporto tra prestito raccolto e patrimonio netto della cooperativa è di 0,89, un dato nettamente migliore rispetto alla media nazionale delle cooperative di consumo che, alla fine del 2022, era di 1,37. Il Presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive commenta:  «Il 2022 è stato un anno complicato dai fenomeni inflattivi che hanno condizionato in maniera rilevante la gestione di tutto il settore della grande distribuzione. Nova Coop ha reagito in maniera determinata alle nuove sfide, intraprendendo azioni per tutelare il potere di acquisto dei Soci e mantenere una marginalità adeguata. Questo bilancio presenta una Cooperativa in salute, capace di presidiare il mercato piemontese e introdurre elementi di innovazione nella politica commerciale; un’impresa che realizza un altro passo nel percorso di consolidamento e miglioramento dei propri indicatori economici e che, grazie alla sua capacità di generare ricchezza nelle diverse gestioni, ha scelto di iscrivere a bilancio il proprio portafoglio finanziario a valore di mercato, anziché a quello di carico come un decreto consentiva, per allineare a valori più reali e trasparenti  la sua consistenza nell’ambito delle politiche di bilancio della Cooperativa».  Read the full article
0 notes
dicturpin2 · 1 year
Text
Resultados de la 9 Jornada
Resultados de la 9 Jornada
VICTORIA DEL ALEVÍN EN EL PABELLÓN ABRETS. Y DERROTAS DEL JUNIOR Y ALEVÍN EN ALICANTE. ENHORABUENA Y ÁNIMO CHICAS!!! CREVInet Mobliberica Grupo Enercoop #crevillente #Crevillent https://photos.app.goo.gl/EZqrf2aQSVSCUJwSA Nos falta un poco de acierto al principio pero en el tercer cuarto se ha visto lo que podemos hacer, nunca dejes de creer. https://photos.app.goo.gl/vEfmR2D9RdZgNbVY7
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
briceducruix · 3 years
Text
Enercoop
https://briceducruix.fr/index.php?article63/des-entreprises-alternatives
Coopérative de fourniture d’électricité
D'autres sur https://briceducruix.fr/index.php?article63/des-entreprises-alternatives
#Enercoop #France #Coopérative #fourniture #électricité
0 notes
armen1959 · 3 years
Text
French developer secures PPA for 5 MW agrivoltaic project
A power purchase agreement has been obtained by French renewable energy developer Valorem for a 5 MW agrivoltaic project it is building in the Dordogne department in southwestern France.
The Tour-Blanche solar facility will sell power to the renewable electricity provider, Enercoop, over a 30-year term beginning in the summer of 2021. Valorem opened up the project capital to Enercoop and local energy business SEM 24 Périgord Energies, which gained 2% and 37% respectively, to incorporate local players. SEM 24 is a Dordogne-based semi-public energy corporation that invests in renewable energy projects that promote the energy transition.
The project was funded by Dutch lender Bank Triodos, which focuses on sustainable and ethical banking operations, through senior bank debt and a VAT bridging loan for a total debt of EUR 3,5 million.
With the help of the Chamber of Agriculture, the project is being built, which is said to give a second life to land that is not very valuable due to its low agronomic potential. In a few months, it is expected to begin commercial operations and has been planned to allow sheep grazing. On December 18, Valorem also signed an agreement with a young breeding couple to allow them to develop their pastoral activity within the park itself.
Thus, a fenced, protected, shaded and paid area would support them.
A similar project at Lassicourt park in Aube has already been successfully introduced by Valorem, the company said.
In France, Agrivoltaic is seeing strong growth, notably through tenders for creative PV projects. The French Energy Regulatory Commission (CRE) allocated approximately 80 MW of agri-Voltaics in the latest round, finalized last week. However, outside of France’s tender scheme for solar, the Tour-Blanche solar farm is being built.
Tumblr media
Source
0 notes
energiafree · 4 years
Photo
Tumblr media
Anche #Piacenza si prepara per le #Istallazioni #SuperFast #Ionity presso il #Distributore enerCoop IperCoop PC #Ricarica #SuperFast https://www.instagram.com/p/B_7gTfingH8/?igshid=32iuhl3kt8cc
0 notes
lacaserobinson · 4 years
Photo
Tumblr media
Comment s'est passé votre mois de janvier ? Je poursuis la série inaugurée en fin d'année dernière avec la rubrique "le Meilleur de...". Dans cette série d'articles, j'aborde l'actualité de La Case Robinson et vous présente les sujets que j'expérimente au quotidien. Cette fois-ci, je vous parle (entre autre) d'une éthologue mondialement connue, du fournisseur d'électricité 100% renouvelable que j'ai choisi* et du dernier livre sur mon bureau ! C'est le Meilleur de janvier. (lien dans la bio) *si vous voulez profitez de ce début d'année pour passer à une électricité 100% renouvelable et française je vous recommande Enercoop ou Ilek. Et si vous choisissez @ilek.fr, vous obtiendrez 100 kWh offert en utilisant le code "ILEK94501". 🏡🌱 https://www.instagram.com/p/B8eQO8NqQV7/?igshid=bmqk3g6onqkn
0 notes
actusfrances · 4 years
Text
Municipales : 32 actions pour des villes "plus écologiques, solidaires et démocratiques"
Tumblr media
L'Archipel citoyen à Toulouse, Le printemps marseillais, les Grenopolitains, La belle démocratie… À l'approche des municipales de mars 2020, des Français lancent un peu partout des listes citoyennes et s'impliquent dans la transformation de leur commune. Problème, "si beaucoup d'habitants et d'élus ont envie de construire des alternatives, ils ne savent pas toujours comment", explique Aliette Lacroix. D'où le lancement du Pacte pour la Transition qu'elle coordonne : un programme de 32 propositions mis à disposition de tous ceux et celles qui souhaitent construire des cités "plus écologiques, plus solidaires et plus démocratiques". Pour élaborer ce pacte, se sont assis à la même table 60 organisations : le Mouvement Colibris, Enercoop, la Nef, le Secours catholique, la Fondation Nicolas Hulot, Notre Affaire à Tous, Démocratie ouverte... Elles ont aussi consulté 1135 citoyens tirés au sort et un comité d’experts alliant chercheurs et élus locaux. Résultat : les 32 mesures couvrent toutes les facettes de la vie d’une commune. La majorité, une vingtaine, ont une portée écologique, touchant à l’éclairage, aux cantines scolaires, aux transports…
Les municpales, "le bon échelon" pour agir
"Les Municipales sont le bon échelon : 50 à 70 % des solutions pour lutter contre le réchauffement climatique reviennent à l'échelle infranationale selon le Giec, qui appelle à agir avant 2030 pour éviter la catastrophe écologique, et donc pendant la prochaine mandature !", pointe Zoé Lavocat, du Réseau Action Climat France.   De nombreuses propositions portent aussi sur une gouvernance plus partagée: "La crise politique est profonde. Nous avons besoin d'une démocratie de construction, habitée, vivante, continue. Les élus doivent sortir de la condescendance jupitérienne et devenir des animateurs du territoire, pour aller vers un modèle plus fraternel", ajoute Jo Spiegel, le maire de Kingersheim (Haut-Rhin) qui a une longueur d'avance en la matière.   La solidarité est également très présente dans ce programme : "Les communes peuvent avoir un rôle clé pour faire entendre la voix des plus précaires qui ne votent pas ou peu, car elles ont des compétences essentielles en matière de logement, d'accueil, d'emploi", souligne Jean-François Maruszyczak, directeur général d’Emmaüs France.  
À lire aussi : Les Molières, ville laboratoire de la démocratie citoyenne
Des pactes pour la transition qui s'adaptent aux communes
Déjà, des citoyens se sont signalés dans plus de 1400 communes pour porter ces revendications, et de nouveaux collectifs locaux naissent chaque jour. Concrètement, ils peuvent créer des collectifs et organiser des débats pour établir un diagnostic des priorités locales. Tous les points du Pacte ne doivent pas forcément être repris : l'objectif est d'en retenir au moins 10 sur 32. Puis s'ouvre le dialogue avec les candidats locaux pour obtenir des engagements et leur faire signer leur propre Pacte pour la Transition, un engagement mutuel entre une liste candidate et le collectif.   "L'idée est qu'il y a ait une souplesse, que les pactes s'adaptent aux besoins des communes", explique Cédric Szabo, directeur de l’Association des Maires Ruraux de France. En Haute-Savoie, par exemple, des citoyens ont lancé des agoras sur la pollution de l'air, qui les touche de près. À La Réunion, d'autres s'intéressent davantage à l'exclusion et à la transition alimentaire.   "L'idée est aussi de mettre les initiatives existantes en réseau, pour qu'elles sortent de la solitude", poursuit Aliette Lacroix.   Le principe vous intéresse ? Une carte interactive recense les comités locaux déjà existants, et donne accès à du matériel pédagogique, affiches ou webinaires, pour fonder son propre comité.
from We Demain, une revue pour changer d'époque https://ift.tt/2D5mnOy via IFTTT
0 notes
forumelettrico · 7 months
Text
Tumblr media
La stazione di ricarica per veicoli elettrici Enerhub Fast presso l'Enercoop di Sant'Agata bolognese BO. Non c'è nessun bar o servizio: unica utilità per noi può essere l'autolavaggio, da utilizzare prima o dopo la ricarica https://www.forumelettrico.it/forum/colonnina-enerhub-fast-enercoop-sant-agata-bolognese-bo-via-persiceto-35-d-t33572.html #SantAgatabolognese #bologna #enerhub
0 notes
dicturpin2 · 2 years
Text
Resultados 6 jornada
@clivusb #crevinet #carnicasortola #enercoop #crevillent
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
briceducruix · 4 years
Text
Enercoop : société coopérative d'intérêt collectif à capital variable, fournisseur français d'électricité d'origine renouvelable, pour le développement des énergies renouvelables en France
#enercoop #scic #electricite #energierenouvelable #ecologie #France
instagram
0 notes
agauchetoute · 7 years
Text
Heureusement que le vote n'est pas l'unique façon de changer les choses, alors, comme on est déçu et un peu énervé et comme la transition va prendre un peu de retard, on peut accélérer le mouvement à la base dès ce lundi et s'appliquer une partie du programme l'Avenir en Commun :
- On veut un pays sans nucléaire : on rejoint tout de suite Enercoop pour la fourniture de son électricité (et bientôt du gaz) - On veut se libérer des banques spéculatives, on place son maigre argent et on fait ses crédits à La Nef ou à minima au Crédit Coopératif. - On veut sortir des entreprises qui misent tout sur le profit pour leurs actionnaires : on regarde si elles appartiennent à l'économie sociale et solidaire. On préfère les mutualistes type MAIF ou la MAAF à Axa, on préfère Les Nouveaux Robinson et les Biocoop à Franprix, Naturalia ou la Vie Claire (qui sont un moindre mal). Les AMAP à La Ruche qui dit oui (même si cette dernière à le mérite de faire changer d’échelle les circuits courts). On regarde si les structures sont des coopératives détenues par et pour leurs membres. - On fait attention à la gouvernance des plateformes et on essaye d'abuser moins d'Uber, mais peut être plus de VTC français en attendant des plateformes coopératives et solidaires. (sinon on se met au vélo;)) - On adhère à un syndicat ou une organisation professionnelle, ils en ont tellement besoin et on les transforme à partir de nos réalités et nos espérances pour tenir un rapport de force collectif contre ceux qui gagnent à nous précariser. - On peut soutenir la presse indépendante et nouvelle en s'abonnant à Les Jours, XXI, Mediapart, le Canard Enchainé, Le Monde diplomatique, Alternatives économiques et en suivant Acrimed - Action-Critique-Médias. - etc...
Liste à compléter par chacun d'entre vous, parce qu'il n'y a pas de fatalité, et pas non de plus consommation parfaitement responsable mais on doit en faire un modèle dominant et conjurer les effets du libéralisme à venir.
http://www.transitioncitoyenne.org/  https://www.lanef.com/  http://onpassealacte.fr/  https://energie-partagee.org/  http://www.enercoop.fr/  
Le photographe Pierre Morel propose une liste d’actions individuelles pour faire contrepoids au libéralisme économique.
63 notes · View notes
reflexionsnouvelles · 6 years
Text
Un covoiturage sans commission, ça existe !
Le site Covoiturage-libre.fr propose une alternative aux sites payants de partage de trajets. Sans commission, une communauté de bénévoles anime cette utopie collaborative à but non lucratif.
Il est loin le temps où BlaBlaCar s’appelait covoiturage.fr, et où l’on expérimentait le potentiel de solidarité d’internet. Depuis, le petit site solidaire est devenu licorne – terme qui désigne ces start-up dont la valorisation dépasse 1 milliard de dollars. Mais beaucoup n’ont pas digéré le tournant financier du désormais leader mondial du secteur, et une communauté d’irréductibles résiste encore et toujours : Covoiturage-libre.fr !
Ce site, lancé en 2011 par un certain Nicolas Reynaud, permet de proposer des trajets dans toute la France. Une fois mis en relation, les utilisateurs partagent les frais en direct. « Je fais partie des gens qui ont été indignés quand BlablaCar a monétisé le covoiturage, témoigne Alexandre Brand, bénévole pour Covoiturage-libre depuis 2016. Ils sont passés en force, sans consulter les utilisateurs, pour faire passer l’idée d’une commission qui derrière cachait un business plan ! »

Graphiste et musicien à ses heures, Alexandre fait partie des utilisateurs qui se sont sentis lésés par la stratégie de développement de BlaBlaCar. Il fustige « un site qui a fait sa pub sur l’aspect collaboratif, mais qui s’est en fait approprié des idées nouvelles et libres ». Il décide à l’époque de s’engager, et crée le groupe Facebook Covoitureurs réunis, « pour sensibiliser et fédérer la communication entre les différentes plateformes, et que les utilisateurs puissent faire valoir leurs idéaux sans en être esclave ».
Du bénévolat au sociétariat
Aujourd’hui, Covoiturage-libre.fr semble cristalliser les espoirs des déçus de BlaBlaCar. « Il y a d’autres initiatives dans le genre, mais pas suffisamment développées pour avoir une portée collaborative », estime Bastien Sibille. Ce spécialiste de l’entrepreneuriat social, directeur général du Groupe Pop, a répondu il y a trois ans à la sollicitation de l’association. Une nouvelle équipe se forme autour de celui qui voit en Covoiturage-libre.fr, avec ses 100 000 trajets par an, une potentielle licorne de l’économie sociale et collaborative. Mais quel modèle adopter, pour faire face aux mastodontes du secteur ?
À lire aussi : Économisez de l’essence grâce au covoiturage courte distance
« Toute notre action est tournée vers la transformation de l’association en société coopérative d’intérêt collectif (SCIC), nous explique Bastien Sibille. Pourquoi ? Pour nous développer, nous avons besoin de capital, et nous souhaitons qu’il vienne de la communauté ! Je préfère m’adresser aux utilisateurs, comme le fait Enercoop, où il y a une dimension de sociétariat forte. C’est le modèle qui semble le plus adapté à notre action. » En attendant, le site internet a fait peau neuve, et sa page Facebook relaye très régulièrement des appels à participation, à bénévolat, et autres formes d’engagement destinés à impliquer la communauté dans le projet.
Alexandre, qui fait partie de la dizaine de bénévoles très actifs, nous donne le contre-exemple de FreeCovoiturage : « Fin 2015, ce site s’est lancé avec une communication basée sur le bashing (fait de dénigrer de façon systématique une personne ou une institution, selon le Wiktionnaire), qui disait « pas de blabla ». Ils ont eu un début d’activité très fort qui a vite décliné. » Pour Covoiturage-libre, au contraire, prendre en compte les utilisateurs doit permettre de rendre le service fiable et complet au long-terme. « Comme on n’a pas les moyens de faire du marketing, il faut qu’on travaille sur la communauté », enchaîne celui qui, pour sa part, estime avoir donné « un mi-temps à l’association en 2017 ».
BlaBlaCar racheté par la SNCF ? Légende urbaine :
Contrairement à une idée reçue largement répandue, le site BlablaCar n’a jamais été racheté par la SNCF. Cette plateforme est gérée par Comuto, société chargée de son développement. La SNCF a bel et bien acquis un service de covoiturage en 2013, mais il s’agissait de 123envoiture.com, depuis renommé IDVroom.
Proposer un autre modèle collaboratif
Covoiturage-libre espère donc fédérer les déçus du covoiturage, et transformer ses sympathisants en acteurs financiers. Mais comme pour toute initiative associative, non professionnelle et sans financement, la réussite du projet repose sur les membres actifs. « Entre le montage du site et le montage administratif de l’association, témoigne Alexandre, fédérer la communauté prend du temps ! 
Pour ce faire apparaît l’idée de référents locaux. Ces bénévoles s’engagent à relayer les initiatives, et servir de relais entre le projet et ses usagers sur un territoire. « C’est une approche de la communication par dissémination, veut croire Bastien Sibille, on attend de ces référents qu’ils fassent vivre la communication sur leur territoire ». Et qu’ils gardent le contact avec une communauté, appelée à investir collectivement dans la future coopérative.
« On assiste à une forme de marchandisation du don de soi, les intérêts financiers de plateformes comme AirBNB ou BlaBlaCar sont basés sur la collaboration des utilisateurs, critique le président de l’association, ce que vous faisiez gratuitement jusqu’à maintenant, vous le monnayez ! » Et quand on lui demande s’il est confiant dans la réussite de cet appel à participation des utilisateurs, il nous met une fois encore face à la force d’implication de la communauté : « Depuis notre création, on est très relayés, on a des dons spontanés. La démarche soulève un vrai intérêt. »
L’article Un covoiturage sans commission, ça existe ! est apparu en premier sur UP le mag.
from UP le mag https://ift.tt/2H91Vwz via IFTTT
0 notes