Tumgik
#Fermai
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their dynamic summed up in one image:
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tassjis · 4 months
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I love talking about Ascendence with friends who are reading it and just texting them things: WARNING!!! THE FOLLOWING IMAGE CONTAINS SMUT AND SCANDALOUS ACTIONS and follow it up with screenshots like
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yuiamaya · 1 year
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My first full illustration colored.
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nefertittythegreat · 5 months
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When Rozemyne and Ferdinand finally get there, I know they are gonna be the most annoying couple.
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thiefywoods · 2 years
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My favorite crackship of the last 24 hours 
Check out Chattering Magpie’s fic “A World Away” https://archiveofourown.org/works/38969850/chapters/97469586
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angelap3 · 4 months
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Se avete due minuti, leggetela è bellissima!❤️😘❤️
Mentre mia moglie mi serviva la cena, mi feci coraggio e le dissi:
«voglio il divorzio».
Vidi il dolore nei suoi occhi, ma chiese dolcemente:
«perché?».
Non risposi e lei pianse tutta la notte. Mi sentivo in colpa, per cui sottoscrissi nell’atto di separazione che a lei restassero la casa, l’auto e il trenta per cento del nostro negozio. Lei quando vide l’atto lo strappò in mille pezzi e mi presentò le condizioni per accettare.
Voleva soltanto un mese di preavviso, quel mese che stava per cominciare i’indomani:
«devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo, quando mi prendesti in braccio e mi portasti nella nostra camera da letto per la prima volta. In questo mese ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi fuori dalla porta di casa».
Pensai che avesse perso il cervello, ma acconsentii…
Quando la presi in braccio il primo giorno eravamo ambedue imbarazzati, nostro figlio invece camminava dietro di noi applaudendo e dicendo:
«grande papà, ha preso la mamma in braccio!»
il secondo giorno eravamo tutti e due più rilassati. Lei si appoggiò al mio petto e sentii il suo profumo sul mio maglione.
Mi resi conto che era da tanto tempo che non la guardavo. Mi resi conto che non era più così giovane, qualche ruga, qualche capello bianco.
Ii quarto giorno, prendendola in braccio come ogni mattina, avvertii che l’intimità stava ritornando tra noi: questa era la donna che mi aveva donato dieci anni della sua vita, la sua giovinezza, un figlio. Nei giorni a seguire ci avvicinammo sempre più.
Ogni giorno era più facile prenderla in braccio e il mese passava velocemente.
Pensai che mi stavo abituando ad alzarla, e per questo, ogni giorno che passava la sentivo più leggera. Mi resi conto che era dimagrita tanto.
L’ultimo giorno, nostro figlio entrò all’improvviso nella nostra stanza e disse:
«papà, è arrivato il momento di portare la mamma in braccio».
Per lui era diventato un momento basilare della sua vita.
Mia moglie lo abbracciò forte ed io girai la testa, ma dentro sentivo un brivido che cambiò il mio modo di vedere il divorzio. Ormai prenderla in braccio e portarla fuori cominciava ad essere per me come la prima volta che la portai in casa quando ci sposammo… la abbracciai senza muovermi e sentii quanto era leggera e delicata… mi venne da piangere!
Mi fermai in un negozio di fiori. Comprai un mazzo di rose e la ragazza del negozio mi disse:
«che cosa scriviamo sul biglietto?».
Le dissi:
«ti prenderò in braccio ogni giorno della mia vita finché morte non ci separi».
Arrivai di corsa a casa e con il sorriso sulla bocca, ma mi dissero che mia moglie era all’ospedale in coma…
Arrivai di corsa a casa e con il sorriso sulla bocca, ma mi dissero che mia moglie era all’ospedale in coma. Stava lottando contro il cancro ed io non me n’ero accorto.
Sapeva che stava per morire e per questo mi aveva chiesto un mese di tempo, un mese perché a nostro figlio rimanesse impresso il ricordo di un padre meraviglioso e innamorato della madre.
Lei aveva chiaro quali fossero I dettagli, I semplici dettagli, che contano in una relazione. Non sono la casa, la macchina, I soldi… queste sono cose effimere che sembrano saldare un’unione e invece possono dividerla.
A volte non diamo il giusto valore a ció che abbiamo fino a quando non lo perdiamo.
Autore sconosciuto
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Una notte di agosto, di quelle agitate da un vento tiepido e tempestoso,
camminavamo sul marciapiede indugiando e scambiando rade parole.
Il vento che ci faceva carezze improvvise, m’impresse su guance e labbra un’ondata odorosa,
poi continuò i suoi mulinelli tra le foglie già secche del viale.
Ora, non so se quel tepore sapesse di donna o di foglie estive,
ma il cuore mi traboccò improvvisamente, tanto che mi fermai.
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Cesare Pavese
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monster-gender · 5 months
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Fermai is what happens when a 99/1 M/F bisexual falls in love with a 1/99 M/F bisexual
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libero-de-mente · 10 months
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Questa è una storia vera.
Credo che fosse una notte estiva di circa diciassette, o forse diciotto, anni fa.
Avevo finito di lavorare abbastanza presto per gli standard a cui ero abituato in quel periodo. A mezzanotte chiusi il ristorante e a bordo della mia auto feci la strada per tornare a casa.
Non avevo cenato e i morsi della fame si facevano sentire, così decisi di fare sosta da Majd, un bravissimo e onesto kebabbaro che sapevo essere l'unico, in una città che chiude i propri locali sempre presto, che potesse darmi da mangiare. E poi il suo panino kebab "sensa salsa picante", come diceva lui, era buonissimo.
Una volta consegnatomi il "malloppo" caldo racchiuso con cura nella carta stagnola ci salutammo, uscii dal suo locale. Preferivo mangiarmelo a casa, non abitavo molto lontano da lui, con comodità e in relax. Mentre il resto della famiglia dormiva.
Appena uscito dal "Kebab di Aladino" sul marciapiede noto una ragazza, uno sguardo di sfuggita per non essere invadente ma che mi era bastato per notare il suo nei miei confronti.
La mia auto era a sette od otto metri da lei, appena oltre le linee gialle che delimitavano la fermala dell'autobus. Un autobus che lei stava aspettando.
Passandole vicino sento la sua voce chiedermi: - Disculpe, el autobús a Borgo Palazzo pasa por aquí?
- No - le risposi con il mio italspagnol - "Por aquí passa l'autobus por la Valle de Seriana Tu tienes la dirección al contrarios" (al contrarios, le dissi proprio così, vi rendete conto?)
Incredibile ma vero mi capì e mi guardò come se fosse terrorizzata per il suo errore.
- ¿Dónde está Via Borgo Palazzo? - mi chiese supplichevole.
Io con il dito le indicai la direzione. Puntando l'indice un po' in alto, visto che davanti a noi a un centinaio di metri passava un cavalcavia.
La ragazza rimase in silenzio e cominciò a guardarsi intorno stringendosi con le braccia incrociate davanti al petto. Avevo compreso che si era smarrita.
- Si quieres te porto io - le dissi.
Mi guardò con uno sguardo che sinceramente non saprei come definire ancora oggi, davanti a lei questo uomo buffo con un kebab fumante nella stagnola le stava proponendo un passaggio. Ed era quasi l'una di notte.
Le chiesi di getto - Come ti chiami? - al diavolo l'italspagnolo
- Maria - mi rispose
- Como mi madre - così d'istinto mi usci di dirle "come mia madre".
Credo che fu quella frase detta senza tanto pensarci, uscita con sincerità che la convinse ad accettare un passaggio da uno sconosciuto, vestito con un completo da uomo nero e una camicia grigia cangiante, con un kebab avvolto nella stagnola in mano.
In auto, mentre la portavo a destinazione, lei seduta al mio fianco stava con il suo corpo pigiata contro la portiera. Come per aumentare la distanza tra di noi.
Era bellissima, davvero. Mi raccontò che veniva dalla Bolivia e che era giunta in Italia da pochi giorni.
Non mi ricordo bene quali parole usai in auto per rassicurarla, per accennare una conversazione con lei. Il lavoro che faceva e perché aveva fatto tardi quella sera.
Mi ricordo bene invece quello che successe quando lei vide che l'avevo portata proprio sotto il palazzo dove abitava. I suoi occhi si illuminarono, si sentì sicura a quel punto. A quel punto, già proprio a quel punto, quello dove mi fermai lei evidentemente capì che l'uomo con la camicia cangiante non era cattivo.
Così prima di scendere e dopo avermi detto "Gracias", fece un gesto che mai mi sarei aspettato. Mai. Mi baciò sulla guancia destra. Un bacio rapido, come rapido fu il suo dileguarsi verso il portone. Però io nel momento del contatto con le sue labbra, allora non avevo la barba, sentii tanto calore e la sua paura che svaniva.
Ogni volta che sento di un femminicidio mi ricordo di questo mio aneddoto, perché mi diventa sempre più chiaro il rischio che Maria corse, la paura che Maria aveva e che io trovavo esagerata.
Perché Maria ha avuto buona sorte quella volta con uno sconosciuto, mentre Giulia ha avuto sfortuna con uno che conosceva molto bene. O pensava di conoscere bene. Ma che, come spesso è accaduto a tante altre sventurate come lei, non si conosce mai bene fino a quando non esce la bestia che vive in quella persona.
Per via di un "no" o di un "è finita".
Quello che posso fare io da uomo, da padre, è educare i miei due figli maschi a essere come quell'uomo goffo e impacciato, con un kebab in mano, che voleva essere d'aiuto verso una ragazza. Non lasciandola sola nel buio in una notte d'estate di diciassette, o forse diciotto, anni fa.
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i am obsessed with how ferdinand flirts with rozemyne. hey that girl is hot let's propose to her by telling her to build me a laboratory
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Original French:
Les Métamorphoses du vampire
La femme cependant, de sa bouche de fraise,
En se tordant ainsi qu'un serpent sur la braise,
Et pétrissant ses seins sur le fer de son busc,
Laissait couler ces mots tout imprégnés de musc:
— «Moi, j'ai la lèvre humide, et je sais la science
De perdre au fond d'un lit l'antique conscience.
Je sèche tous les pleurs sur mes seins triomphants,
Et fais rire les vieux du rire des enfants.
Je remplace, pour qui me voit nue et sans voiles,
La lune, le soleil, le ciel et les étoiles!
Je suis, mon cher savant, si docte aux voluptés,
Lorsque j'étouffe un homme en mes bras redoutés,
Ou lorsque j'abandonne aux morsures mon buste,
Timide et libertine, et fragile et robuste,
Que sur ces matelas qui se pâment d'émoi,
Les anges impuissants se damneraient pour moi!»
Quand elle eut de mes os sucé toute la moelle,
Et que languissamment je me tournai vers elle
Pour lui rendre un baiser d'amour, je ne vis plus
Qu'une outre aux flancs gluants, toute pleine de pus!
Je fermai les deux yeux, dans ma froide épouvante,
Et quand je les rouvris à la clarté vivante,
À mes côtés, au lieu du mannequin puissant
Qui semblait avoir fait provision de sang,
Tremblaient confusément des débris de squelette,
Qui d'eux-mêmes rendaient le cri d'une girouette
Ou d'une enseigne, au bout d'une tringle de fer,
Que balance le vent pendant les nuits d'hiver.
— Charles Baudelaire
An English Translation:
Metamorphoses of the Vampire
Meanwhile from her red mouth the woman, in husky tones,
Twisting her body like a serpent upon hot stones
And straining her white breasts from their imprisonment,
Let fall these words, as potent as a heavy scent:
"My lips are moist and yielding, and I know the way
To keep the antique demon of remorse at bay.
All sorrows die upon my bosom. I can make
Old men laugh happily as children for my sake.
For him who sees me naked in my tresses, I
Replace the sun, the moon, and all the stars of the sky!
Believe me, learnèd sir, I am so deeply skilled
That when I wind a lover in my soft arms, and yield
My breasts like two ripe fruits for his devouring — both
Shy and voluptuous, insatiable and loath —
Upon this bed that groans and sighs luxuriously
Even the impotent angels would be damned for me!"
When she had drained me of my very marrow, and cold
And weak, I turned to give her one more kiss — behold,
There at my side was nothing but a hideous
Putrescent thing, all faceless and exuding pus.
I closed my eyes and mercifully swooned till day:
And when I looked at morning for that beast of prey
Who seemed to have replenished her arteries from my own,
The wan, disjointed fragments of a skeleton
Wagged up and down in a lewd posture where she had lain,
Rattling with each convulsion like a weathervane
Or an old sign that creaks upon its bracket, right
Mournfully in the wind upon a winter's night.
— George Dillon, Flowers of Evil (NY: Harper and Brothers, 1936)
fleursdumal.org
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yuiamaya · 9 months
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Part 5 Volume 12 spoilers
I love them so fucking much
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ma-pi-ma · 2 months
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Il vento che ci faceva carezze improvvise, m’impresse su guance e labbra un’ondata odorosa, poi continuò i suoi mulinelli tra le foglie già secche del viale. Ora, non so se quel tepore sapesse di donna o di foglie estive, ma il cuore mi traboccò improvvisamente, tanto che mi fermai.
Cesare Pavese, da Feria d'agosto
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menti-senti · 28 days
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Mentre fisso il mare nella semi oscurità mi è apparsa davanti una scena di mille anni fa quando la mia amica Renée scoprí che il suo futuro sposo la tradiva . Cominciò a tremare e io non sapendo cosa fare la caricai in macchina cominciando a salire verso la montagna. Poi mi fermai e lei precipitosamente aprì la portiera e si buttò con le ginocchia a terra e cominciò a gridare fortissimo. Io rimasi sconvolta e in silenzio, non la toccai fino a quando fu lei stessa a risalire in auto . Non parlò per i 3 giorni successivi, non uscì di casa per sei mesi, una mattina di giugno , aveva una maglia gialla , la portammo all areoporto e non la vidi mai più.
Dopo tutto questo tempo ripenso a quelle urla come se le avessero strappato il cuore dal petto.
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jefaisdurp · 5 months
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Il y a deux ans, je fermais ce blog. Il y a un an, j'archivais tous les billets, le temps de réévaluer.
Aujourd'hui et dans les jours à venir, je vais doucement désarchiver quelques posts.
Pour la nostalgie, pour la postérité, parce que j'en ai envie et que c'est une capsule temporelle de mon expérience rpgique.
Actuellement en reconversion professionnelle dans un domaine que je connais uniquement grâce au roleplay et après avoir perdu la trace numérique de mes années lycées avec la fermeture de Skyblog, j'ai envie de pouvoir consulter cette partie de mon expérience même si j'oublie un jour les codes de connexion de ce compte.
JEFAISDURP reste cependant fermé. Je ne pense pas que ça, ça change un jour. Le blog a fait son temps.
Pas de nouveaux posts, pas d'update autre que des messages de service comme celui-ci - si vous voulez me suivre ailleurs, mon main est @un-mare-di-stelle et mon blog de ressources est @mare-avatars (j'y poste parfois mon avis pas très original, mais grandir c'est apprendre à choisir ces batailles et à se taire parfois, on sait que c'était un gros problème pour moi ici).
Passez un bon dimanche, prenez soin de vous, tout ça tout ça.
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tassjis · 4 months
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Now that I finally finished the Justus and Ferdiand drawing I just need to finish the Spring Prayer draft next, then the Fermai sketch, then the....
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