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#Helene Manzo
leanstooneside · 1 month
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amrartistsnow · 2 years
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AMR Artists Return of Open Studios Tour July 30 & 31, 2022
AMR Artists Return of Open Studios Tour July 30 & 31, 2022
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polkadotmotmot · 3 years
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Helene Manzo - Night Garden, ca. 2020
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Tornando a Sud: viaggi in un Salento che diventa casa, attraverso gli occhi degli altri (III)
di Cristina Manzo
  Nel Salento approdarono nel 1970 lo scultore olandese Norman Mommens con la compagna Patience Gray, scrittrice e giornalista inglese e ci rimasero per più di trent’anni, fino alla loro morte, vivendo un legame estremo con la terra di Spigolizzi. La loro masseria fu solo spartanamente restaurata e non vollero mai l’elettricità. Normann Mommens e Patience Gray, riconvertirono la campagna in un luogo di arte e conoscenza, e da essi viene la seconda testimonianza di un territorio scelto, come luogo di vita, da gente straniera. Patience, giornalista londinese, orafa, appassionata di botanica e studiosa di gastronomia si era lasciata catturare dal fascino della macchia mediterranea che, in cambio, aveva donato storie di cultura antica e misteri che lei e il compagno, seppero sapientemente tradurre in arte con la pittura, la scultura e la scrittura.
‘Il Pazzo’ o ‘Anatolì’, marmo bardiglio 320 cm, Carrara 1965 [1].
Di fronte alla masseria c’era un’aia circolare dove Normann, l’artista fiammingo, situò un’erma alta tre metri e venti, che chiamò Anatoli, dal greco, perché la statua è rivolta verso est.
I libri che Patience scrisse, vennero pubblicati in Inghilterra, e raccontano il Salento, interrogato nel profondo della sua anima storica e nelle sue tradizioni alimentari.
Esperta botanica, Patience raccoglieva anche funghi e verdure selvatiche nelle vicinanze della masseria, che preparava secondo le ricette della tradizione locale che, già in quegli anni, rischiavano di cadere in disuso perché associate a tempi di povertà e privazioni. Sotto questo punto di vista, il contributo della Gray alla preservazione dell’antica cultura culinaria del Salento, è stato straordinario. Nella loro nuova dimora salentina continuarono a coltivare ognuno la propria arte, ma si trasformarono ben presto in cultori e difensori della macchia mediterranea, delle vestigia archeologiche e dei paesaggi del Salento, che cominciavano ad essere stravolti dall’ondata di speculazione edilizia degli anni Settanta. Patience e Norman cominciarono da subito a coltivare la terra della masseria. Un contadino del posto, “dal nome appropriato di Salvatore”, insegnò loro i metodi ancestrali per la coltivazione di pomodori, piselli, ortaggi e verdure locali. Nel corso della lunga “odissea del marmo”, Patience aveva raccolto centinaia di ricette dalle massaie e dei cuochi delle trattorie. “Sono stati i contadini e i pescatori”, diceva, “a creare le ricette piuttosto che i cuochi degli alti prelati e dei principi. Questi ultimi si erano solo limitati a raffinarle”. Annotava non solo le ricette, ma anche il significato profondo che esse rivestivano nella vita quotidiana delle persone e il loro valore culturale per quella comunità. Così ha continuato a fare nel Salento. La masseria di Spigolizzi diventò, negli anni, meta di visitatori ed estimatori da ogni angolo del Salento e del mondo. Un folto gruppo di giovani del luogo fu da loro ispirato a impegnarsi in campagne per la protezione del patrimonio archeologico e ambientale del Salento. A questo gruppo di giovani volenterosi, il regista tedesco Klaus Voswinckel dedicò il film documentario “I Ragazzi nel 1989”. Troupe televisive e giornalisti inglesi e americani sono scesi nel Salento a intervistare Patience. Tra gli altri, Derek Cooper, conduttore per oltre un ventennio del Food Programme della Bbc, nel 1988 realizzò a Spigolizzi un’intervista alla scrittrice, trasmessa poi su Radio 4. Patience è stata l’antesignana dello slow food prima ancora che quest’espressione fosse coniata e diventasse moneta corrente sulle riviste patinate e nei talk-show. La sua idea di dieta mediterranea era, però, ben diversa da quella presentata in tanti programmi televisivi in Italia e, soprattutto in Europa e in America, spesso a base di leggeri piatti di pesce con un filo d’olio d’oliva. Per Patience, la dieta mediterranea era calorica, ricca di amidi e verdure, ma anche di proteine, destinata a soddisfare il sano appetito dei lavoratori della terra e del mare. Non condivideva le ossessioni salutiste e la paura del colesterolo che, secondo lei “aveva sostituito il concetto di peccato”[2].
Interni della masseria Spigolizzi, pittura e scultura di Normann Mommens[3]
Nel 1968 Normann, lavorando a Carrara, aveva capito di avere bisogno di più spazio per tutte le sculture che aveva realizzato, di un grande spazio in cui vivere e così lui e Patience fecero il primo viaggio in Salento, insieme ad amici: Helen Ashbee e Arno Mandello. Inizialmente l’idea era stata quella di acquistare una casa per viverci tutti insieme, poi però, i due amici avevano acquistato la Bufalaria verso la marina di Ugento e loro avevano acquistato Spigolizzi. A quei tempi non c’erano neanche le strade e i luoghi erano tutti molto isolati.
Interni di Masseria Spigolizzi, abitata da Mommens e Patience[4]
Ogni masseria era dotata di tutto l’indispensabile per poter vivere, come un forno di pietra e una cantina per le scorte, e avevano un orto e un giardino e distese di verde a perdita d’occhio e, anche se era tutto inselvatichito e le case sembravano ruderi, Patience e Normann erano felici.
Producevano l’olio e il vino, facevano il pane, le frise, i taralli e ogni incontro era una festa. Nel tempo la masseria Spigolizzi di Normann e Patience è divenuta insieme alla Bufalaria di Helen e Arno, crocevia di incontri e di esperienze con altri artisti, un punto d’incontro, di condivisione e di progettualità per moltissime persone[5].
Anche Normann si dedicò alla scrittura e pubblicò in particolare un libro, “Remembering Man”, scritto – disse – «nello stesso modo con il quale scolpisco la pietra», in cui diede forma al suo pensiero; apprese dalla natura e s’applicò alla geometria sacra; tentò di conciliare gli antichi miti con la moderna cosmologia; curò l’orto, lavorò la vigna; comprese la continua festa celebrata «da un capo all’altro del mondo» dalle correnti magnetiche che avvolgono il pianeta; s’impegnò attivamente per la tutela del territorio nel Basso Salento. In breve, ebbe modo di immergersi di volta in volta nell’«azione del momento». Per Norman Mommens l’arte e, in generale la cultura, avevano una «funzione-base umanizzante», e riguardavano l’essere umano nel suo complesso, e dunque la vita, l’abitare la terra, il rapportarsi con l’Altro. Di conseguenza non erano tanto le questioni prettamente estetiche a suscitare il suo interesse. La scultura era una modalità attraverso la quale si poteva percepire, con i sensi liberi dalla tirannia del fine, l’accadere del mondo. Per questo egli riteneva che la preoccupazione maggiore dell’artista fosse «per la sua precipitazione immaginativa nello sconosciuto. Il valore del risultato può essere discutibile, ma l’atto stesso, segno del creatore, sarà sempre attinente alla nostra umanità». Così, le sculture possono anche essere sepolte, nascoste – il loro potere terapeutico, persino taumaturgico, non verrà meno. All’opera compiuta viene assegnata minor importanza rispetto all’atto creativo. E colpisce la forza e la perseveranza, accompagnata sempre da un atteggiamento positivo nei confronti della vita, con cui seguì la sua strada. Tipico è il suo metodo nel rappresentare il serafino: queste metamorfosi della figura dell’angelo diventano figure a piombo estremamente stilizzate con le braccia unite protese in alto, le gambe dritte in tensione che la forza di gravità tiene inchiodate al basso, le punte dei piedi ritte e fuse in una forma convessa, le mani che sorreggono modellando un tutt’uno concavo. A volte, non sempre, lievi segni di divaricazione accennano lo stacco tra le gambe e tra le braccia. Ma il blocco di pietra mantiene tutta la forza dei monoliti arcaici, alieni dalla dispersività dell’articolazione. – Come racconta Philip Trevelyan, i Serafini «presero origine da uno schizzo che Norman fece dopo la guerra, nel quale rievocava il salvataggio di poveri innocenti in fin di vita da un cinema colpito dalle bombe, al confine tra la Germania e l’Olanda. […] Per estrarre le vittime, era necessario sollevare sezioni del pavimento collassato e sostenerle in alto a braccia». – I Serafini, dunque, medicano il dolore e, nonostante tutto, annunciano la vita. Inoltre, le statue assumono immediatamente una rilevanza cosmica. Quei corpi stesi verticalmente, allungati, protratti, schiudono di fatto uno spazio-tempo vitale tra un sopra e un sotto. O meglio: aprono un vuoto – un intervallo – che rende possibile il trascorrere e l’abitare. Separano e, nel contempo, mettono in relazione un basso e un alto, impedendo il collassare dell’uno nell’altro in un’aderenza senza resto, mortifera.[6]
Normann e Patience a Spigolizzi[7]
Le rughe sul volto di Patience, segnate dal sole, assomigliavano ai solchi della campagna ma, “Questa linea dell’orizzonte, questa distesa di spazio, sempre vivo, sempre diverso, ormai mi accompagna dentro e quando mi allontano, quando a volte vado a Londra, comprendo la fortuna di vivere in questo posto. Io mi sento leale al silenzio della pianura”, diceva. Gli studi di Patience sui legami tra cibo, cultura e territorio vanno al di là delle semplici ricerche gastronomiche. Nei paesi anglosassoni e, in America, i suoi libri “Plats du jour”, (piatti del giorno) e “Honey from a weed” che significa pressappoco “Miele da un’erbaccia”, sono testi fondamentali per gli specialisti che così, si sono potuti avvicinare, lontani ospiti, alle nostre tavole. Da noi i suoi libri rimangono ancora non tradotti. La masseria d’arte è in continuo fermento. Sono tante le persone che vengono, parenti da molto lontano e poi amici, tanti: intellettuali e persone semplici.
Tre saggi a Spigolizzi: Norman, Patience and Bernard Hickey[8]
Fra essi ci sono Salvatore e sua moglie, contadini del posto che insegnarono a Normann e Patience a coltivare la loro terra. Sicché anche Normann e Patience divennero contadini del posto: – “ Salvatore a volte mi sgridava, poi insieme abbiamo coltivato le patate e i pomodori. La nostra è stata una grande amicizia” – [9].
Oggi questi luoghi sono custoditi con cura da Nicolas Gray, figlio di Patience, e dalla sua compagna. Edoardo Winspeare ha più volte dichiarato l’importanza estrema che ha avuto Mommens nella sua formazione e nell’ispirazione del suo lavoro. Qui si respira il ricordo tangibile di Norman e Patience, in particolar modo nelle grandi sculture primitiviste interrate nei terreni vicini alla casa-studio, nei piccoli scudi dipinti su carta e nelle fotografie che narrano di una vita sospesa tra i ritmi della campagna e le visioni dell’arte. D’altronde, come ricorda Nicolas, «Giunsero qui perché cercavano il sole. Ma arrivati a Salve si fermarono perché non c’erano più strade. Era la fine del mondo »[10]. E arriviamo così a una terza e bellissima testimonianza.
3) Gerhard Cerull era l’amico fidato di Normann e Patience, uniti dalla convinzione che le ragioni dell’arte coincidono con le ragioni della vita e con quelle della natura.
Per Gerhard Cerull le cose sono andate così: un mattino di circa trent’anni fa era a scuola, come ogni giorno, e d’improvviso un’illuminazione: perché fare l’insegnante? Torna a casa, raccoglie i pennelli, i suoi colori e si mette in viaggio con la sua vecchia mercedes rimessa a nuovo. Nessuna meta precisa: sicuramente verso sud. Prende per l’Italia che già conosceva e strada facendo pensa “troverò un posto dove fermarmi a dipingere”. Gli sarebbe piaciuto in Toscana ma era un marzo piovoso e proseguì oltre. Pioveva anche quando giunse a Napoli. Al bivio fra la Calabria e la Puglia, scelse la Puglia che non conosceva. Nell’attesa che smettesse di piovere la percorse tutta. Così giunse a Santa Maria di Leuca, ma pioveva anche lì. A quel punto fu costretto a fermarsi. Non poteva più andare oltre, non c’era più terra da percorrere! Gerhard non dice espressamente di essere stato catturato dal Salento, non glielo consente la sua naturale ritrosia ma, conclude il suo racconto esclamando che lui, tedesco del sud, sapeva che prima o poi, qui sarebbe uscito il sole. Il sole, nel bene e nel male, è uno dei protagonisti principali della storia di questa terra. Il Salento è senz’altro terra di transito. Non soffoca, non prende alla gola. Si lascia sfogliare come un libro antico, tanti sono i luoghi della memoria. Basta vederli per decidere di fermarsi. E Gerhard vide, in agro di Salve, in fondo ad un viale di pini, una bellissima masseria barocca, con una torre selvaggia e abbandonata, presa d’assalto dal convolo blu che la rivestiva romanticamente: il luogo ideale per dipingere[11]. Fu amore a prima vista.
Gerhard Cerull è arrivato nel Salento una sera primaverile del 1975, all’età di trentatré anni, alla ricerca di se stesso e di un luogo dove potersi dedicare completamente all’arte, a contatto con la natura. Lasciava un posto di insegnante (lingua tedesca, storia e geografia) in una scuola media statale, insieme a tutti quei condizionamenti che non gli consentivano di dedicarsi alla sua vera inclinazione: la pittura. Aveva compiuto studi di teologia, oltre a quelli di pedagogia, e da giovane aveva seguito la vocazione monacale, rimanendo per tre anni in un monastero. Ma si era ricreduto su entrambi i fronti, appena in tempo per non commettere errori, sia verso il giuramento monacale che verso quello statale. Finalmente lontano dalla società omologante e consumistica, può ora mettersi alla prova, davanti a un cavalletto, noncurante degli spifferi provenienti dalle finestre senza vetri, abituato, com’è, a una vita austera . Di lì a poco, grazie alla sua costanza e alla sua tenacia, dal suo primo rifugio (la masseria del Feudo) si trasferisce in una liama con attigua paiara-rudere, nei pressi della Masseria dei Fani (Salve), dove riesce a crearsi uno spazio più accogliente. Senza averlo mai immaginato, passano così i suoi primi dieci anni, vissuti da salentino “per caso”. Sono anni dedicati interamente alla pratica della pittura, durante i quali realizza finalmente un suo linguaggio espressivo, dapprima con disegni a china di ispirazione paesaggistica e surreale,          (ricostruisce atmosfere salentine fatte di ulivi e architetture barocche, ruderi campestri assediati da querceti, corbezzoli e severi carrubi; un brulicare di vegetazione selvatica che lui ama e conosce perfettamente), poi con forme astratte dalla geometria caleidoscopica, sempre più intensamente cromatica. Insieme ai suoi sogni prendono corpo i suoi quadri, a contatto con Norman Mommens e Patience Gray e Maria Vittoria Colonna, vicini di casa, ma anche con Arno Mandello ed Helene Ashbee che abitano la Masseria Bufalaria (Gemini). “Ciò che mi ha attratto, fin dal mio arrivo in questa terra, è stata la particolare ospitalità dei salentini”, ci dice. Proprio grazie a un amico che cede la sua casa nei pressi del faro di Leuca per una mostra collettiva, il pittore ex-insegnante espone per la prima volta alcuni suoi lavori. Incoraggiato a proseguire la sua ricerca artistica dallo scultore Norman Mommens, è spinto a continuare: seguono altri contatti ed esposizioni ad Alessano e Casarano etc. Col tempo, diventano sempre più frequenti non solo le visite di amici locali, ma anche di quelli d’Oltralpe, dalla Germania in particolare, interessati all’acquisto delle sue chine, lavori pazienti e meticolosi in bianco e nero, e dei suoi quadri dai colori più accentuati. I Fani diventano luogo di attrazione per tanti ospiti. E’ così che, la modesta abitazione rurale riadattata, con splendida vista panoramica sulla vegetazione del canale, dalla serra di Spigolizzi fino al mare, non è più sufficiente ad accogliere i gruppi di visitatori, sempre più numerosi. Occorre ampliare gli spazi per poter assicurare vitto e alloggio agli amici che ne fanno continua richiesta, coltivare un orto. Con travi di legno, canne ed embrici l’artista restaura di suo pugno tetti per altri vani, utili al soggiorno di gruppi di archeologi australiani, di musicisti americani e giovani artisti di varia provenienza. Capita perciò, di trovare da Gerhard un’intera equipe impegnata nel lavoro di scavo alla chiusa del canale o attiva nel laboratorio allestito per l’occasione, oppure un rabbino di Boston che, sorridendo, canta canzoni napoletane. In un habitat dalle lontane origini storiche, eppure abbandonato, si alternano stage di danza, di espressione corporea, di teatro, performances di musica rinascimentale, di cabaret o di pizzica, nella suggestiva cornice della macchia mediterranea, ancora meravigliosamente intatta.
Gerhard Cerull e Rita Ciullo nella loro masseria in agro di Salve[12]
– “Ricordo che uno dei primi anni, – racconta Rita Ciullo, insegnante di origine salvese e oggi moglie di Gerardo – il movimento e le performances vocali e canore di un gruppo di giovani ospiti, riecheggiando nel fondo del canale, hanno finito con l’ insospettire gli agricoltori dei campi vicini, i quali hanno segnalato le strane e inusuali urla alle forze dell’ordine. Si sono tranquillizzati, ovviamente, solo dopo il controllo effettuato.” – Sotto la luna dei Fani si susseguono, intanto, serate estive e feste musicali indimenticabili, per tutti i presenti. Anche le ricerche archeologiche, condotte in modo continuato nell’arco di nove anni, risultano tanto soddisfacenti da essere riconosciute come prestigiose ed importanti  (premio Rotary International “Colonie Magna Grecia” per i ricercatori dell’Università di Sidney). Con Rita, Andres e William, da un improvvisato ostello, occasionalmente allestito, si giunge alla promozione di stage di creatività e di musica, fino agli incontri di cultura internazionale. I legami di amicizia con gli abitanti del luogo portano  l’artista a radicarsi a tal punto nell’ambiente di finisterrae da condividere con Rita, appassionata- tra l’altro – di yoga e di erboristeria, gli ideali e lo stile di vita “francescana” e campestre, secondo i ritmi della natura. Una decisione a cui segue quella di creare una famiglia con Andres e William, undicenni colombiani provenienti da Bogotà. L’ultimo periodo, tutto caratterizzato dagli impegni nel seguire da vicino la loro crescita fino all’Università, non ha alterato l’armonia e l’autenticità del luogo, la disponibilità ed il carattere semplice e cordiale dei coniugi Cerull. Chiedo a Gerardo quali sono le ultime novità al canale dei Fani.“ La varietà di questi funghi che ho in mano, mai visti prima di qualche anno fa’. – “Sono cresciuti sotto gli alberi di pino piantati quando sono arrivato qui”- mi risponde. Anche la processionaria, la malattia che infesta la pineta, è un cambiamento ultimo, sto facendo di tutto per contrastarla”. Guardo il boschetto di pini, a ridosso della sua casa e mi sembrano incredibilmente cresciuti. Con la loro chioma alta sembrano segnare gli anni trascorsi. Ora sono lontani i primi tempi, l’incredulità di chi lo osservava incuriosito nella vecchia masseria disabitata e di chi veniva a visitarlo poi nella liama, sul cui camino era appesa una lunga muta di serpente (la sacara), per sentirlo parlare del suo lungo viaggio da Regensburg, alla ricerca di una diversa dimensione esistenziale.” Il mio è un racconto da scrivere a puntate”, mi dice, con un bicchiere di vino della vendemmia locale in mano. Lo stesso sorriso di quando ha messo piede nel Basso Salento, una terra che fin dall’inizio lo ha affascinato per le sue contraddizioni, per le sue sorprese e per le sue bellezze nascoste da scoprire col tempo. Risorse di cui Gerardo ha giurato di rimanere custode. Un giuramento finalmente a lui congeniale![13] Così, Gerhard pittore, artista ma anche cuoco e contadino insieme alla mogie Rita, salentina, fanno come Patience e Normann, un punto di ritrovo culturale e ospitale della loro casa.
(3 – continua)
Note
[1] Scultura sulle orme di Mommens, dall’Olanda venne a cercare il sole. https://bari.repubblica.it/cronaca/2013/10/19/foto/leuca-68928554/1/#1, visitato il 14/05/20, ore 23,08.
[2] Patience, la visionaria che amò il Salento rurale, di Aldo Magagnino https://www.quotidianodipuglia.it/cultura/patience_la_visionaria_che_amo_il_salento_rurale-2555928.html
[3] Idem
[4] Verso Sud, 2008
[5] Cfr. M. Cataldini, M. Pizzarelli, C. Gerardi, Verso Sud, Salento d’acqua e di Terra rossa, Anima mundi edizioni, Otranto, 2008.
[6] https://ilmanifesto.it/norman-mommens-lintervallo-vuoto/ visitato il 15/05/20, ore 00,12.
[7] https://www.independent.co.uk/life-style/food-and-drink/honey-from-a-weed-by-patience-gray-a7911806.html visitato il 14/05/20, ore 19,00.
[8] https://theitaliantranslator.wordpress.com/2017/04/08/remembering-norman-and-patience_english/, visitato il 14/05/20, ore 23,30.
[9] M. Cataldini, M. Pizzarelli, C. Gerardi, Verso sud, Salento d’acqua e di Terra rossa, Anima mundi edizioni, Otranto, 2008.
[10] Patience, la visionaria che amò il Salento rurale, di Aldo Magagnino https://www.quotidianodipuglia.it/cultura/patience_la_visionaria_che_amo_il_salento_rurale-2555928.html
[11] M. Cataldini, M. Pizzarelli, C. Gerardi, Verso sud, Salento d’acqua e di Terra rossa, Anima mundi edizioni, Otranto, 2008.
[12] M. Cataldini, M. Pizzarelli, C. Gerardi, Verso sud, Salento d’acqua e di Terra rossa, Anima mundi edizioni, Otranto, 2008.
[13] Gerhard Cerull, salentino per caso, https://www.iltaccoditalia.info/2007/10/10/gerhard-cerull-salentino-per-caso/
  Per la prima parte:
Tornando a Sud: viaggi in un Salento che diventa casa, attraverso gli occhi degli altri
Per la seconda parte:
Tornando a Sud: viaggi in un Salento che diventa casa, attraverso gli occhi degli altri (II)
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keepwalkingmusic · 3 years
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The Big Nine: Lunaluxe / Eph See / Autumn Helene Music / Zebrah / Zoos / Loby / Valencia James / Sarah Manzo / dopeman x Mollo
The Big Nine: Every day we select tracks that definitely deserve more attention than Justin Bieber. Today's tracks feature: Lunaluxe / @eph_see / Autumn Helene Music / Zebrah / Zoos / @lobyofficial / @valenciajamesTW / Sarah Manzo / dopeman x Mollo
The Big Nine: The following tracks are a selection of those submitted to Keep Walking Music that definitely deserve more attention than Justin Bieber! By S. Ben Ali Lunaluxe – All About YouLocation: United StatesRelease date: Oct 29, 2021 Eph See – daydream princessLocation: United StatesRelease date: Oct 29, 2021 Autumn Helene Music – GhostLocation: United StatesRelease date: Oct 29,…
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tabloidtoc · 5 years
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Star, December 23
Cover: Tom Cruise’s romance with Michelle Dockery 
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Page 1: How Britney Spears spent her 38th birthday 
Page 2: Contents, Will Smith 
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Page 3: Charlize Theron and daughter Jackson, Anna Kendrick films Love Life, Helen Mirren 
Page 4: Nicky Hilton is scary skinny 
Page 5: Carrie Underwood getting more plastic surgery to fix her facial scar, John Mellencamp’s mystery date, Drew Barrymore hates her flabby figure and wants to get in shape before her talk show launches next fall 
Page 6: Maria Shriver is worried that daughter Katherine Schwarzenegger is losing herself in her marriage to Chris Pratt, Catherine Bell replaces Lori Loughlin as the top female name at Hallmark, Star Spots the Stars -- Teresa Giudice, Eddie Murphy, Nicole Miller and Candace Bushnell, Burt Young 
Page 8: Star Shots -- Kate Beckinsale at the Mon Cheri Barbara Tag gala, Nikki Bella and Brie Bella 
Page 9: Rita Ora and Rafferty Law film Twist, Joaquin Phoenix recorded sound on the set of an untitled project, Karolina Kurkova at Art Basel
Page 10: Dwayne “The Rock” Johnson and Kevin Hart at the Paris premiere of Jumanji: The Next Level, Kim Kardashian in Miami 
Page 11: Bella Hadid at Art Basel, Camila Cabello at KIIS FM’s Jingle Ball, Henry Cavill visits Jimmy Kimmel Live 
Page 12: Candace Cameron Bure visits Tamron Hall, Channing Tatum brings Magic Mike Live to Melbourne, Ryan Reynolds at a press conference for 6 Underground 
Page 13: Lea Michele on Today, Lizzo and Normani at iHeartRadio Jingle Ball in Tampa 
Page 14: John Stamos, Tom Payne and Lou Diamond Phillips shoots Prodigal Son, Tori Spelling 
Page 15: Robert Irwin and mom Terri Irwin, Melissa Gorga 
Page 16: Jennifer Lopez and Constance Wu at a screening of Hustlers, Joey King
Page 17: Jeff Goldblum signing autographs, Naomi Campbell at Fashion for Relief 
Page 18: Halsey at the Aria Awards, Melrose Place alums Josie Bissett and Daphne Zuniga and Laura Leighton and Doug Savant reunite, Hilary Duff and son Luca 
Page 19: Hailey Bieber, Tiffany Haddish on the set of The Last O.G. 
Page 20: Normal or Not? Joe Jonas with a laptop, Kristin Chenoweth in a Prada bag, Jenna Dewan and daughter Everly 
Page 21: Kevin Smith at a screening of Jay and Silent Bob Reboot, Shailene Woodley at the Fashion Awards in London 
Page 22: Fashion -- Best of the Week -- British Fashion Awards edition -- Nicole Scherzinger, Elsa Hosk
Page 23: Jourdan Dunn, Naomi Campbell, Rosie Huntington-Whiteley 
Page 26: How Lauren Hashian saved Dwayne “The Rock” Johnson 
Page 27: Jessica Biel to Justin Timberlake: Therapy or Bust, Jenna Dewan and Channing Tatum’s icy holiday as they battle over custody of their daughter, Love Bites -- Kellan Lutz and Brittany Gonzales are expecting their first child, Tom Welling and Jessica Rose Lee wed, Avril Lavigne and Phillip Sarofim split, Emma Stone and Dave McCary are engaged, Johnny Galecki and Alaina Meyer welcomed a baby boy 
Page 28: Liam Hemsworth and Miley Cyrus facing off in court, Mariah Carey wants a ring from Bryan Tanaka for Christmas, Justin Hartley’s marriage ruined by fame 
Page 29: Kylie Jenner and Travis Scott holiday booty calls, Taylor Swift’s boyfriend Joe Alwyn has been MIA of late and may not be at her 30th birthday 
Page 30: Cover Story -- Tom Cruise’s hot new romance with actress Michelle Dockery 
Page 34: Caitlyn Jenner blasts Khloe Kardashian 
Page 36: Stars Alone for the Holidays -- Katie Holmes, Bradley Cooper and Lady Gaga 
Page 37: Brad Pitt 
Page 38: Khloe Kardashian, Liam Hemsworth, Meg Ryan 
Page 39: Wendy Williams, Ben Affleck, Jennifer Aniston 
Page 44: Beauty -- best tressed -- Carrie Underwood 
Page 47: Gift Guide -- Trisha Yearwood 
Page 48: Entertainment 
Page 52: Q&A with Albie Manzo 
Page 60: Parting Shot -- Duchess Kate Middleton stopped at the Peterley Manor Farm 
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newsrustcom · 7 years
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Review: The Quietly Cosmic Sound of Desert Stillness
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The pianist Juho Pohjonen, center, with, from left, Tara Helen O’Connor (flute), James Austin Smith (oboe), Eric Reed (horn), Anthony Manzo (bass), Timothy Eddy (cello) and Paul Neubauer (violin) at Alice Tully Hall. Credit Michelle V. Agins/The New York Times
“Flute Affair” was the lighthearted if somewhat misleading title of the Chamber Music…
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leanstooneside · 3 months
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Merrill Lynch
◊ Malin Akerman's breast
◊ Helen Mirren's breast
◊ Janelle Monae's breast
◊ Billy Crudup's breast
◊ Jackie Chan's breast
◊ Lenny Kravitz's breast
◊ Amber Portwood's breast
◊ Josh Hartnett's breast (abducted)
◊ Lily Allen's breast
◊ Maci Bookout's breast (confiscated)
◊ Cacee Cobb's breast (ripped off)
◊ Will Arnett's breast
◊ January Jones's breast
◊ DJ Pauly D's breast
◊ Nick Cannon's breast
◊ Dina Manzo's breast
◊ Penelope Cruz's breast (exchanged)
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leanstooneside · 10 months
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OLYMPIC HISTORY
◊ Jillian Harris's horrible tongue
◊ Kristen Bell's horrible hip
◊ Rebecca Gayheart's horrible breast
◊ Maria Sharapova's horrible forehead
◊ Janet Jackson's horrible shoulder
◊ Emmy Rossum's horrible hip
◊ Sonja Morgan's horrible eye
◊ Cristiano Ronaldo's horrible cheek
◊ Helen Mirren's horrible wrist
◊ Javier Bardem's horrible breast
◊ Holly Montag's horrible head
◊ Evangeline Lilly's horrible elbow
◊ Miranda Lambert's horrible mouth
◊ Nicole Kidman's horrible thigh
◊ Uma Thurman's horrible thigh
◊ Dean McDermott's horrible wrist
◊ Alex O'Loughlin's horrible eyelash
◊ Dolly Parton's horrible fist
◊ Gwen Stefani's horrible hair
◊ The Bachelorette's horrible elbow
◊ Andrew Firestone's horrible back
◊ Solange Knowles's horrible tongue
◊ Stavros Niarchos III's horrible lip
◊ Jim Carrey's horrible forehead
◊ Andy Roddick's horrible mouth
◊ Nick Jonas's horrible cheek
◊ Gisele Bundchen's horrible lower leg
◊ George Stephanopoulos's horrible buttocks
◊ Alex Rodriguez's horrible neck
◊ Katie Couric's horrible hand
◊ Pink's horrible chin
◊ Kelly Cutrone's horrible mouth
◊ Kristen Stewart's horrible buttocks
◊ Amy Winehouse's horrible upper arm
◊ Caroline Manzo's horrible knee
◊ Ashley Hebert's horrible back
◊ Eddie Cibrian's horrible eye
◊ Billy Crudup's horrible cheek
◊ Tiffani Thiessen's horrible forehead
◊ Renee Zellweger's horrible arm
◊ Anderson Cooper's horrible finger
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leanstooneside · 1 year
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ARTISTS ON FILM (EBSR)
• Carly Rae Jepsen's ankle
• Mary-Louise Parker's ankle
• Chandra Wilson's ankle
• Richie Sambora's ankle
• Marcus Schenkenberg's ankle
• Matthew Broderick's ankle (gone)
• Lee DeWyze's ankle
• Sophia Bush's ankle (forfeited)
• Matt Lanter's ankle (snatched)
• B.J. Novak's ankle (ripped off)
• Richard Gere's ankle (pawned)
• Ryan Seacrest's ankle (stolen)
• Dina Manzo's ankle (wandered off)
• George Clooney's ankle
• Scott Wolf's ankle
• Stephen Dorff's ankle (swiped)
• Amber Riley's ankle
• Dolly Parton's ankle (abducted)
• Foo Fighters's ankle (stolen)
• Dane Cook's ankle (stray)
• Aubrey O'Day's ankle
• Luke Wilson's ankle (hijacked)
• Ty Burrell's ankle
• Howard Stern's ankle
• Halle Berry's ankle
• Kelly Cutrone's ankle
• Ryan Reynolds's ankle
• Kristin Cavallari's ankle
• Cat Deeley's ankle (traded)
• Cheyenne Kimball's ankle
• Beyonce Knowles's ankle
• Kathy Griffin's ankle
• Terrence Howard's ankle
• Kourtney Kardashian's ankle
• Natasha Bedingfield's ankle
• Cara Delevingne's ankle
• Michael Bublé's ankle
• America Ferrera's ankle
• Florida Georgia Line's ankle (poker game)
• Brooklyn Decker's ankle
• Helen Hunt's ankle (exchanged)
• Kelly Rowland's ankle
• Rooney Mara's ankle (stray)
• Wiz Khalifa's ankle (misappropriated)
• Robin Wright Penn's ankle
• Tyra Banks's ankle
• Jenna Elfman's ankle (sold)
• Patrick Schwarzenegger's ankle
• Anderson Cooper's ankle
• Floyd Mayweather's ankle (gone)
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leanstooneside · 2 years
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Mongolian chop
• Caroline Manzo's austere buttocks
• Liam Payne's leathery eyebrow
• Portia De Rossi's bitter nose
• Christina Milian's acidic cheek
• Derrick Rose's structured head
• Anne Hathaway's food friendly hand
• DSquared2's round thigh
• Stephen Amell's charcoal knee
• Lucy Hale's oaked hair
• Florence Henderson's vanillin thumb
• Djimon Hounsou's fat belly
• Henry Cavill's refined hip
• Julie Bowen's tight hair
• Ellen DeGeneres's silky buttocks
• Helen Hunt's minerally ankle
• Jim Parsons's smooth hand
• Levi Johnston's flat wrist
• Lisa Marie Presley's full waist
• Blake Lewis's brilliance ankle
• Heidi Klum's lees nostril
• David Copperfield's musty hair
• Tom Felton's flabby foot
• Kathy Griffin's oxidized ankle
• Johnny Knoxville's grassy hip
• Jessica Simpson's lees arm
• Bobbi Kristina Brown's lean hand
• Jeff Lewis's dry nostril
• Lindsay Lohan's supple foot
• Benedict Cumberbatch's lees nostril
• Dennis Rodman's bright elbow
• Jay Lyon's laser-like nostril
• Ronnie Ortiz-Magro's vanillin calf
• Shakira's balanced buttocks
• Lauren Graham's fresh toe
• Jim Carrey's unctuous ankle
• Mel B's food friendly thumb
• Elizabeth Olsen's autolytic arm
• Zach Braff's reticent neck
• Joe Jonas's smooth eyelash
• Mena Suvari's fresh knee
• Pink's soft fist
• James Woods's alcoholic toe
• Kris Humphries's oaky head
• Ashley Judd's cigar box forearm
• David Letterman's unctuous waist
• Emily Blunt's tannic eyebrow
• Derek Jeter's dense lip
• Daniel Radcliffe's big foot
• Jenna Dewan's spicy eye
• T.R. Knight's leggy belly
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leanstooneside · 2 years
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Showing your love to others
1. Rachel Bilson's reticent shoulder
2. Ashley Judd's reticent shoulder
3. Chad Michael Murray's reticent shoulder
4. Ronnie Ortiz-Magro's reticent shoulder
5. Joe Francis's reticent shoulder
6. Elizabeth Banks's reticent shoulder
7. Derek Hough's reticent shoulder
8. Rita Ora's reticent shoulder
9. Tommy Lee's reticent shoulder
10. Keyshia Cole's reticent shoulder
11. Joel Madden's reticent shoulder
12. Cara Delevingne's reticent shoulder
13. Cee Lo Green's reticent shoulder
14. Frankie Muniz's reticent shoulder
15. Ricky Martin's reticent shoulder
16. Cheryl Cole's reticent shoulder
17. Benicio Del Toro's reticent shoulder
18. Robin Roberts's reticent shoulder
19. Simon Cowell's reticent shoulder
20. Parker Posey's reticent shoulder
21. Barry Zito's reticent shoulder
22. Jamie Lynn Spears's reticent shoulder
23. Kobe Bryant's reticent shoulder
24. Lily Allen's reticent shoulder
25. Jessica Chastain's reticent shoulder
26. Shiloh Jolie-Pitt's reticent shoulder
27. Helen Hunt's reticent shoulder
28. Talan Torriero's reticent shoulder
29. Kelly Osbourne's reticent shoulder
30. Jason Sudeikis's reticent shoulder
31. Nicki Minaj's reticent shoulder
32. Sheryl Crow's reticent shoulder
33. Ashlee Simpson's reticent shoulder
34. Elton John's reticent shoulder
35. L.A. Reid's reticent shoulder
36. Henry Cavill's reticent shoulder
37. Jill Zarin's reticent shoulder
38. Star Jones's reticent shoulder
39. Jon Lester's reticent shoulder
40. T.R. Knight's reticent shoulder
41. Caroline Manzo's reticent shoulder
42. Emily Maynard's reticent shoulder
43. Jim Carrey's reticent shoulder
44. Rebel Wilson's reticent shoulder
45. Mary-Louise Parker's reticent shoulder
46. Tim McGraw's reticent shoulder
47. Maksim Chmerkovskiy's reticent shoulder
48. Lenny Kravitz's reticent shoulder
49. Tila Tequila's reticent shoulder
50. Freddie Prinze, Jr.'s reticent shoulder
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amrartistsnow · 3 years
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AMR Artists Inc. presents Winter Mini Exhibitions
AMR Artists Inc. presents Winter Mini Exhibitions
AMR Artists Inc. presents Mini Exhibitions Fierce Grizzly Roxbury, New York 12/10 to 1/15/22 Watershed Cafe Roxbury New York 12/10 to 2/28/22 Hughson and Benson Insurance Roxbury, New York 12/21 to 2/22/22 Roxbury Library Roxbury, New York 1/3/22 to1/29/22 Longyear Gallery Show Margaretteville, New York 12/31/21 to 2/13/22
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amrartistsnow · 3 years
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AMR Artists Coalition became a non-profit.
AMR Artists Coalition became a non-profit.
This year AMR Artists became a non-profit.  Our mission is to create a community for all artists: beginners to professionals through events like Paint the Town,  PopUps and education workshops:  to promote creativity and better informations to run a successful artistic life. MISSION STATEMENT: The AMR Artists Coalition supports a vibrant cultural life for our community by promoting and advocating…
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amrartistsnow · 3 years
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CALL FOR ARTISTS - Paint the Town
CALL FOR ARTISTS – Paint the Town
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amrartistsnow · 6 years
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AMR Artists: Small Works Show 2019 April 19, 2019-May 13, 2019
AMR Artists: Small Works Show 2019 April 19, 2019-May 13, 2019
Small Works Show 2019
April 19, 2019-May 13, 2019 Opening is Sat. April 27, from 3-6
Artists who reside in the following towns: Andes, Arkville, Margaretville, Fleischmanns, Halcottsville, Halcott Center, Pine Hill and Roxbury are invited to participate in our first annual AMR Call for Art. This exhibition will run April 19 to May 13, 2019. The opening reception for artists will be held on…
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