#ImpresameMucho

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Esemplare n 5: quella che si presenta al colloquio in ritardo, entra svogliata e per tutto il tempo parla come se avesse altro da fare subito dopo. Alle mie domande rivolte a cosa sapesse fare era tutto un "Va beh questo sì" poi facendo domande più tecniche non sapeva manco il proprio nome. Ha voluto fare la donna busy, poi ho capito perché. Era convinta la volessimo assumere come stagista: quando il mio capo le ha chiesto se sapesse la cifra dello stipendio ha risposto"Va beh sì, sono 600 euro".

Al che ho strabuzzato gli occhi e detto"No, guardi io al telefono ero stata chiara. Sì tratta di apprendistato"

"Ah non è la stessa cosa?"

"No, questo è un contratto a tutti gli effetti. Anche la retribuzione è un'altra"

Quando ha scoperto che la cifra è BEN diversa, ha cambiato espressione e si è finalmente seduta composta. A fine colloquio.

Sarò cattiva, ma io in passato mi sono presentata con dignità e rispetto anche quando mi candidavo per degli stage. Questo pressappochismo mi urta tantissimo, perché piuttosto non ti presenti.

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Pensavo di raccontare le mie disavventure con i candidati al mio posto di lavoro, sempre col solito hashtag perché così tengo traccia di questo periodo magico.

Iniziamo con

Esemplare n.1 : quella che sul CV ha messo il nome sbagliato

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Dovete sapere che il mio telefono aziendale è lo stesso che usava la ragazza che c'era prima, perché è direttamente associato al numero dell'ufficio.

Oggi ho salvato il numero di telefono di una candidata per i colloqui e ho cercato il suo cognome su whatsapp per scriverle. Ecco, il suo cognome inizia per AMO-. Ora, per i non nativi digitali, devo fare una piccola premessa: appena si digita qualcosa su whatsapp, la ricerca filtra in automatico non solo le persone ma anche i messaggi che corrispondono ai criteri, quindi in questo caso mi ha filtrato tutti i messaggi che iniziavano con AMO.

Non avete idea dei messaggi tra il capo e la ragazza che c'era prima di me.

Billoni, c'ho paura a facoltà.

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Questa bitch aveva proprio bisogno di una bella dose di vitamina D e con D intendo DIMISSIONI VOLONTARIE.

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Esemplare n.3: quella convinta che la stessi chiamando per assumerla e non per farle un colloquio

Questa ve la devo un minimo dettagliare perché è incredibile.

Chiamo questa tizia, dice che sta già lavorando, nonostante sul CV (che tra l'altro ha inviato lei) non ci sia scritto. Le chiedo se possa comunque essere interessata, risponde di sì. Le chiedo da quando potrebbe essere disponibile perché la ricerca ha carattere di urgenza, risponde che ha preavviso di due settimane. Ottimo, le chiedo se sia interessata ad un incontro, sottolinea che però ha bisogno di due settimane di preavviso. Le dico che ho capito, mi è chiaro, a noi va benissimo e saremmo interessati a un colloquio. Mi ripete che ha due settimane di preavviso. Al che temo di aver capito male e le chiedo "Mi scusi, deve chiedere un permesso almeno due settimane prima?". Mi risponde che no, lei non ha permessi, ma ha due settimane di preavviso per licenziarsi. Le faccio notare che non ha senso licenziarsi per venire a fare un colloquio. Silenzio. "ah no io non posso fare colloqui, sto lavorando". Le chiedo allora come mai mi abbia detto di essere interessata a cambiare lavoro. Mi risponde che è interessata "a cambiare lavoro, non a fare colloqui" perché non ha tempo da perdere.

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Ho appena visto uno dei miei titolari annusare dei contanti.

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Esemplare n.7: la frettolosa

Al primo giorno di lavoro, mi ha chiesto già come dare le dimissioni.

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Appuntamento in ufficio con una cliente importante. Uno dei titolari vuole mettere come musica di sottofondo qualche sonata di Chopin. L'altro risponde "Ma cammina, metti TUTA GOLD".

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Esemplare n.2: quella che si è dimenticata il colloquio

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Esemplare n4: quella che al colloquio parla solo male dell'azienda dove lavora attualmente, senza parlare di sé e di cosa sappia fare

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Un tizio si è presentato dicendo di essere autorizzato a installare videocamere con il microfono. Quando gli ho fatto notare che sta pestando i piedi alla puttana sbagliata, ad essere precisi sta pestando i piedi alla dottoressa in investigazione sbagliata, ha abbassato il tiro e ha iniziato a dire che magari installa solo l'allarme. Quando poi gli ho fatto notare che anche per installare l'allarme serve almeno una comunicazione scritta perché traccia il passaggio in ufficio e diventa una sorta di conta persone, si è arreso e ha iniziato a guardarsi i piedi da solo.

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Chiamo la consulente per chiedere come comportarmi per le dimissioni e la pupilla interviene per chiedere per le sue.

Libidine.

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Uscita ora perché uno degli operai è stato chiamato in ufficio per una strigliata: il povero cristo ha pisciato a casa di una cliente che ha detto le facesse schifo "un operaio che mi piscia in casa".

Nuova pupilla mi guarda e fa: "Scema io che agli operai offro il pranzo"

Voi tutto okay?

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Il mio capo che ogni tanto in ufficio si gira verso di me e urla "SCORDATI CHE MI CONOSCI" non ha capito che a breve succederà esattamente quello.

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Esemplare n. 6: il malocchio.

Ad una candidata che mi ha augurato buon lavoro ho risposto "Altrettanto".

Buon auspicio o una bella gvattata?

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"E voi che gestionale usate? SAP? TeamSystem?"

Amo, il cassetto dei post it.