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#Marta Cecchetto
girlwhodoeskratom · 24 days
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Marta Cecchetto @ Alviero Martini Spring/Summer, 2001 Ready-to-Wear
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giancarlonicoli · 4 years
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7 dic 2020 19:39
CLAUDIO CECCHETTO REGOLA I CONTI CON LINUS – “QUANDO C'ERO IO DEEJAY ERA LA RADIO NUMERO UNO IN ITALIA. ORA È TERZA, A DUE MILIONI DI ASCOLTATORI DALLA PRIMA - ME NE ANDAI NEL 1984 PERCHÉ CAPII CHE MI STAVANO FACENDO FUORI. PECCATO PERCHÉ RADIO DEEJAY DOVEVA DIVENTARE UNA MULTINAZIONALE, ERA UN BRAND FORTISSIMO, NON DOVEVA DIVENTARE UNA PICCOLA APPENDICE DI UN GRANDE GRUPPO: DOVEVA ESSER LEI A COMPRARE IL GRUPPO L'ESPRESSO DI DE BENEDETTI. OGNUNO INVECE L'HA UTILIZZATA PER SE STESSO…”
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Maria Elena Barnabi per “il Messaggero”
Quarant' anni fa ha cambiato faccia alle radio private italiane inventando Radio Deejay e portando la musica da discoteca in Fm Ha creato fenomeni musicali come Sandy Marton, Jovanotti e 883. Ora Claudio Cecchetto, 68 anni, sembra che voglia provare di nuovo a influenzare il mercato della musica giovane italiana.
Come? Si è inventato il Cecchetto Festival, una kermesse digitale di tre giorni riservata agli under 33 in contemporanea al Festival di Sanremo (dal 2 al 6 marzo). Sarà una manifestazione trasmessa solo via web attraverso la piattaforma A-Live, in cui si esibiranno una ventina di musicisti con un certo seguito sui social, scelti da Cecchetto, e come ospiti ci saranno tiktoker e youtuber. A presentarla, probabilmente, ci sarà un'altra webstar, cioè suo figlio Jody (26 anni, ha un seguito di 600 mila follower).
Per mettere insieme tutto ciò, il talent scout ha coinvolto due agenzie che gestiscono quasi la metà delle giovani webstar italiane: la One Shot Agency di Matteo Maffucci (Elisa Maino, Marta Losito, Gordon), e la NewCo Management di Francesco Facchinetti (Rocco Hunt, Frank Matano, Giulia De Lellis, Ricky). Sia Facchinetti che Maffucci (Zero Assoluto), per inciso, sono stati tenuti per mano da Cecchetto quando erano agli esordi e ora curiosamente si sono trasformati in imprenditori digitali.
Ha 68 anni, chi glielo fa fare di buttarsi in questa avventura?
«Perché dovrei andare in pensione? Mica faccio sollevamento pesi. Nella mia vita la musica è stata la mia guida, come talent scout ho avuto qualche successo. Voglio continuare a farlo finché qualcuno di più grande mi dirà: Claudio, stop».
L'anno scorso si era parlato di lei come consulente di Amadeus, una sua creatura, per Sanremo. Invece niente. E quest' anno organizza un Festival nelle stesse date. Una vendetta?
«Guardi, è uscito sui giornali, ma a me la richiesta non è mai arrivata. Comunque è normale: Amadeus ha Lucio Presta e quindi, di conseguenza, ha già una direzione artistica e i suoi consulenti».
Negli ultimi anni però Sanremo ha puntato molto sui giovani talenti del web. Come quelli che sceglierà lei.
«Nessuna concorrenza: Sanremo ormai è uno show, non è una manifestazione musicale. Quando lo presentavo io gli ospiti erano gli Status Quo e i Dire Straits. Ora ci sono attori e personaggi del gossip. Ma lo capisco: devono fare 13,14 milioni di ascoltatori. Il mio Festival sarà invece un evento musicale online dedicato ai Millennial e alla generazione Z: verranno quelli che a Sanremo non troveranno spazio. E che hanno rigorosamente meno di 33 anni».
Chi sono gli artisti selezionati finora? Saranno tutti trapper, la musica che va più forte tra i giovani? «No, per carità. La trap è ripetitiva: le canzoni sembrano tanti vestiti uguali, cambia solo il colore. Io spingo i ragazzi a sperimentare con il suono. C'è un gruppo che fa rock che mi piace molto, vedremo.
Comunque per farsi un'idea, sulla mia pagina Instagram sto pubblicando quelli che mi hanno segnalato. Poi ne selezionerò 60. Il 1° febbraio del 2021, 38 anni dal giorno in cui ho acceso Radio Deejay, dirò chi sono i 20 o i 24 in gara.
Nei tre giorni finali ci saranno poi i voti della giuria fino ad arrivare al vincitore. Forse il primo premio sarà la possibilità di fare un concerto digitale».
Lei negli Anni Ottanta e Novanta ha scoperto alcuni degli artisti di maggior successo in Italia, diversissimi tra di loro: Jovanotti, Sandy Marton, gli 883, Sabrina Salerno Cosa li accomuna?
«Per me la musica deve servire a rallegrare gli animi. Quando l'atmosfera è pesante, c'è sempre qualcuno che dice: Dai mettiamo un po' di musica. Ti deve emozionare.
Tutte queste persone avevano una forte personalità: quando ho visto Lorenzo a una rassegna di provincia, io ero lì con un gruppo che vinse la manifestazione. Mollai la band su due piedi, andai da lui e gli proposi di lavorare assieme. Stessa cosa Sabrina Salerno: aveva 18 anni, ma nel mio studio dove venne con il suo manager, si alzò e cominciò a cantare, senza vergogna».
A proposito di Jovanotti, lei lavorò con lui fino a Lorenzo 1992, l'album che ne segnò la svolta. Come produttore ha ancora introiti?
«Ho le edizioni. Non sto male, ecco».
Si favoleggia di ricavi eccezionali
«Quello che guadagnavo l'ho sempre reinvestito in Deejay. A quei tempi stavo nella foresteria della radio, un appartamento nel quale passavano un po' tutti: Fiorello, Baldini».
Fiorello e Baldini negli Anni 90 sono sinonimo di feste pazze e droga. Lei ne faceva uso?
«Allora era normale, ma io ne facevo poco uso: ero preoccupato che venisse compromesso il buon nome della radio. So che avevo la nomea di un grande consumatore, ma non era così».
Torniamo al Festival: inviterà come ospiti anche tutti gli artisti scoperti da lei?
«Certo, i miei li invito tutti, anche Amadeus. Tanto basta anche un saluto virtuale: Sanremo è impegnativo, bisogna andare fisicamente, farsi massacrare in sala stampa, esibirsi. Da me invece basta collegarsi con il telefonino. Tutto gratuito ovviamente. Mi piacerebbe che la visione fosse interattiva: mentre guardo uno che canta, magari riesco a sapere di che marchio è il cappello che porta».
Che fa, sta già pensando di monetizzare con il click and buy di Amazon?
«No, sto pensando di dare più servizi all'utente. Ma è tutto un work in progress. Questa non sarà l'unica edizione: vorrei farne tre all'anno. Una in concomitanza con il Festival, una in estate e una dedicato alle cover band, un fenomeno che in Italia ha raggiunto una qualità altissima. A volte il repertorio vale più dell'artista. Speriamo che nessuno mi rubi l'idea. E se me la rubano, meglio per loro perché avranno successo».
Due sue progetti di successo, Deejay e Capital, sono passati in altre mani.
«A dir la verità quando c'ero io Deejay era la radio numero uno in Italia. Ora è terza, a due milioni di ascoltatori dalla prima e un po' ci rimango male».
Era il 1994: è ancora una ferita aperta?
«Me ne andai perché capii che mi stavano facendo fuori. Mi avrebbero lasciato divertire per quattro o cinque anni e poi sarei andato via con niente. Peccato perché Radio Deejay doveva diventare una multinazionale, era un brand fortissimo, non doveva diventare una piccola appendice di un grande gruppo: doveva esser lei a comprare il Gruppo L'Espresso di De Benedetti.
Ognuno invece l'ha utilizzata per se stesso, non c'è stata la voglia di evolvere».
Con quei soldi lei fondò Radio Capital, che poi nel 1996 vendette nuovamente a De Benedetti. Perché?
«Mi sono detto: almeno rimangono assieme. E poi la mia richiesta era davvero assurda. Ma l'accettarono».
Quanti soldi fece?
«Una settimana prima di firmare l'accordo si fece avanti il Corriere. Ma non avevano abbastanza soldi. Non dico quanto, ma monetizzai molto di più con Capital che con Deejay».
Nicola Savino, Fiorello, Jovanotti e Amadeus la seguirono. Linus e suo fratello rimasero e presero in mano la radio.
«Non mi aspettavo niente di diverso da Linus. Come ha detto lui, gli chiesero di diventare il condottiero della radio e rispose di sì».
I giovani spettatori che seguiranno il suo festival ascoltano la radio?
«No, i giovani sono abituati a guardare le immagini. Come dice il mio amico Lorenzo Suraci di Rtl 102.5, il futuro è la radiovisione. Certo finché ci sposteremo in auto, la radio potrà sopravvivere così come è oggi, solo ascoltata. Ma ormai non è più rivoluzionaria. È diventata una cosa seria, una cosa con cui fare soldi. E poi è rimasta in mano alle persone che l'hanno inventata tanti anni fa. Tutti sessantenni. Io a un certo punto il microfono l'ho mollato, questi no».
Dovrebbero mollare?
«È il pubblico che decide. E finché hanno un pubblico, fanno bene a restare. E poi la radio si fa per passione. Chi sono io per dire che gli altri devono rinunciare alle proprie passioni? Io non lo faccio».
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italianaradio · 5 years
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Il Piccolo Yeti: anteprima a Milano con Chloe Bennet
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Il Piccolo Yeti: anteprima a Milano con Chloe Bennet
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Il Piccolo Yeti: anteprima a Milano con Chloe Bennet
Il Piccolo Yeti: anteprima a Milano con Chloe Bennet
Lunedì 23 settembre, il cinema Colosseo di Milano ha ospitato l’anteprima italiana del film Universal Pictures Il Piccolo Yeti, il nuovo film d’animazione targato Dreamworks Animation e Pearl Studio, scritto e diretto dalla regista Jill Culton (Boog & Elliot a caccia di amici, Monsters & Co., Toy Story 2) e in uscita nella sale italiane dal prossimo 3 ottobre anche in 3D con Universal Pictures.
Protagonista assoluta della serata per la prima volta in Italia Chloe Bennet, la giovane attrice, cantante e attivista americana di origini cinesi, famosa per il suo ruolo nella serie TV Agents of Shield della Marvel e voice talent della protagonista YI nella versione oroginale del film
Molti gli ospiti della serata, tra cui tantissimi giovani attori, influencer e youtuber: Jody Cecchetto, Gordon, Jason Gagliani, Marta Losito, Valeria Vedovatti, Veronica Falco, Antony Ipant’s e Red Nose e molti altri.
<p> #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item1 background: url(https://i1.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/01_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_CHLOEBENNETT.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item2 background: url(https://i0.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/02_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_CHLOEBENNETT.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item3 background: url(https://i0.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/03_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_CHLOEBENNETT.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item4 background: url(https://i1.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/04_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_CHLOEBENNETT.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item5 background: url(https://i0.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/05_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_CHLOEBENNETT.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item6 background: url(https://i2.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/06_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_GORDON.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item7 background: url(https://i0.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/07_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_JODYCECCHETTO.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item8 background: url(https://i2.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/08_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_JASONGAGLIANI.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item9 background: url(https://i0.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/09_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_SHAILAGATTA.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item10 background: url(https://i1.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/010_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_MARTALOSITO.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item11 background: url(https://i2.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/011_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_VALERIAVEDOVATTI.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item12 background: url(https://i2.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/012_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_VERONICAFALCO.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item13 background: url(https://i2.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/013_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_ANTONYIPANTS_REDNOSE.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat; #td_uid_1_5d8ca1ac20029 .td-doubleSlider-2 .td-item14 background: url(https://i0.wp.com/www.cinefilos.it/wp-content/uploads/2019/09/014_Cinema_Colosseo_IlPiccoloYeti_ROBERTAPITRONE.jpg?resize=80%2C60&ssl=1) 0 0 no-repeat;
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Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Il Piccolo Yeti: anteprima a Milano con Chloe Bennet
Lunedì 23 settembre, il cinema Colosseo di Milano ha ospitato l’anteprima italiana del film Universal Pictures Il Piccolo Yeti, il nuovo film d’animazione targato Dreamworks Animation e Pearl Studio, scritto e diretto dalla regista Jill Culton (Boog & Elliot a caccia di amici, Monsters & Co., Toy Story 2) e in uscita nella sale italiane […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Chiara Guida
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gazzettadimodena · 6 years
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Luca Toni e Marta Cecchetto hanno contribuito con una donazione all’acquisto di un sofisticato apparecchio per l'anestesia e la terapia intensiva degli animali alla Casa di Cura Veterinaria San... https://ift.tt/2KEsw7o
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atomheartmagazine · 7 years
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Esce “Voci per la libertà - Una canzone per Amnesty”, con Fossati, Mannarino, Consoli, Silvestri e molti altri
ARRIVA “VOCI PER LA LIBERTÀ – UNA CANZONE PER AMNESTY”, IL LIBRO SUI 20 ANNI DEL FESTIVAL CHE LEGA MUSICA E DIRITTI UMANI
CON IVANO FOSSATI, DANIELE SILVESTRI, CARMEN CONSOLI, MANNARINO E MOLTI ALTRI
PRESENTAZIONI A ROVIGO E ROMA IL 9 E 10 DICEMBRE
Esiste in Italia un festival legato ad Amnesty International, che unisce musica e diritti umani. Si chiama “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty” e quest’anno compie vent’anni.
Per l’occasione esce un volume che racconta le emozioni e i contenuti di questo percorso ventennale fitto di esperienze, una grande opera corale a cui hanno voluto dare un contributo molti dei protagonisti di questi due decenni, da Ivano Fossati a Daniele Silvestri, da Carmen Consoli a Mannarino, da Paola Turci a Simone Cristicchi dal presidente di Amnesty International Italia Antonio Marchesi al portavoce Riccardo Noury sino ad alcuni dei volontari che rendono possibile ogni anno la manifestazione a Rosolina Mare, in provincia di Rovigo.
Saranno due le presentazioni ufficiali del libro, che esce in concomitanza con l’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre.
La prima nella provincia in cui è nato e si è diffuso il festival, sabato 9 dicembre a Rovigo alle 21 all’Auditorium del Conservatorio Venezze con i live di Diodato, ospite all’ultima edizione del festival ed Elisa Erin Bonomo, vincitrice del Premio della Critica a Voci per la Libertà 2017. Conduce Carmen Formenton.
La seconda sarà domenica 10 dicembre a Roma alle 18 al teatro Eduardo De Filippo dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini (laboratorio di alta formazione della Regione Lazio), con i live degli Amarcord, vincitori del Premio della Giuria Popolare all’ultima edizione del festival, e di Carlo Valente, neodiplomato dell’Officina Pasolini e vincitore dell’edizione 2017 del “Premio Amnesty International Italia Emergenti”. Altri due neodiplomati dell’Officina, Marat (Marta Lucchesini) e Francesco Anselmo, saliranno sul palco per eseguire brani significativi della storia di Voci per la libertà. Conducono Enrico Deregibus e Savino Zaba.
Di Valente è appena uscito il videoclip, prodotto da “Voci per la Libertà”, di “Tra l’altro”, un brano dedicato a Federico Aldrovandi.
Durante gli incontri saranno presenti numerosi protagonisti del libro, come Michele Lionello (curatore del libro nonché ideatore e direttore artistico di Voci per la libertà), Riccardo Noury (Portavoce Amnesty International Italia), Giovanni Stefani (Presidente Voci per la libertà), Marta Dolcetto (Volontaria Voci per la libertà), Antonio Marchesi (Presidente Amnesty International Italia), Mirella Zambello (Sindaco di Villadose fino al 2010), Daniele Grossato (Vicesindaco di Rosolina), Melania Ruggini ( ideatrice e curatrice di Deltarte), Alberto Gambato e Laura Fasolin (autori di ‘Presi a caso’), Marco Cortesi (attore e regista), Silva Rotelli (fotografa), Patrizia Vita (Ufficio Comunicazione Amnesty International dal 2003 al 2013), Versi Banditi (Premio Amnesty International Italia Emergenti 1998), Mud (Premio Amnesty International Italia Emergenti 2009 e 2014), Marmaja (Premio Giuria Popolare 2014), Anna Luppi (Premio Web 2014), Adolfo Durante (Premio Amnesty International Italia Emergenti 2015) e Nevruz (finalista 2017).
Il volume, intitolato come il festival “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, racchiude 176 pagine a colori che alternano testi e foto. Un caleidoscopio di frammenti e ricordi da tutte le edizioni di questo festival partito in sordina nel 1988 da Villadose, un piccolo paese vicino a Rovigo, e, come scrive Lionello, “arrivato a spegnere venti grosse candeline dopo aver attraversato gli Anni zero e aver affrontato con coraggio questo tempo così periglioso e distratto, ma carico di tensioni positive ed entusiasmo”.
Hanno scritto per il libro: Michele Lionello, Riccardo Noury, Giovanni Stefani, Paolo Pobbiati, Marta Dolcetto, Antonio Marchesi, Daniele Silvestri, Ivano Fossati, Modena City Ramblers, Paola Turci, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Enzo Avitabile, Mannarino, Edoardo Bennato, Nada Malanima, Perturbazione, Piotta, The Sun, Diodato, Mirella Zambello, Daniele Grossato, Annita Cecchetto, Patrizia Vita, Elisa Orlandotti, Savino Zaba, Giordano Sangiorgi, Giò Alajmo, Enrico Rigolin, Silva Rotelli, Melania Ruggini, Zentequerente, Marco Cortesi, Alberto Gambato e Laura Fasolin, Natalino Balasso, Versi Banditi, Sungift, Nuovi Orizzonti Artificiali, Riserva Moac, ‘A67, Mud, Piccola Orchestra Karasciò, Leo Miglioranza, Andrea Dodicianni, Marmaja, Anna Luppi, Les Fleurs des Maladives, Adolfo Durante, Golaseca, Riky Anelli, Do’Storieski, Carlo Valente, Elisa Erin Bonomo, Amarcord, Nevruz, Tukurù.
Il libro contribuisce a sostenere le campagne di Amnesty International Italia ed è stato realizzato all’interno del progetto Arte per la Libertà con il supporto del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
“Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty” 20 anni di musica e arte per i diritti umani. Le emozioni raccontate in testi e immagini
Apogeo Editore
Un progetto dell’Associazione Voci per la Libertà a cura di Michele Lionello con la collaborazione di Enrico Deregibus e Paolo Spinello. Foto di Silva Rotelli, Francesco Pozzato, Gianpaolo “Wally” Vallese, Andrea “Artax” Artosi. Progetto grafico di Marta Moretto
176 pagine, euro 18.00
ISBN 978-88-99479-26-8
www.vociperlaliberta.it
www.amnesty.it
www.apogeoeditore.it
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tempi-dispari · 7 years
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Voci per la libertà - Una canzone per Amnesty": il libro sui 20 anni del festival
Da Ivano Fossati a Daniele Silvestri, da Carmen Consoli a Mannarino, dal presidente di Amnesty Italia Antonio Marchesi al portavoce Riccardo Noury sono tanti i personaggi che hanno voluto partecipare al libro sui vent’anni di “Voci per la libertà”, il festival legato ad Amnesty International che da sempre incrocia la musica col tema dei diritti umani e che si tiene a Rosolina Mare, in provincia di Rovigo.
“Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty”: si chiama proprio così, come il festival, questo volume di 176 pagine a colori che racconta le emozioni e i contenuti di due decenni fitti di esperienze, con molti interventi scritti ma anche con molte foto. Uscirà in concomitanza con l’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre.
Saranno due le presentazioni ufficiali del libro: sabato 9 dicembre alle 21 a Rovigo all’Auditorium del Conservatorio con i live di Diodato ed Elisa Erin Bonomo e domenica 10 dicembre alle 18.30 a Roma al teatro Eduardo De Filippo dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, laboratorio di alta formazione della Regione Lazio, con i live di Carlo Valente, neodiplomato di Officina Pasolini, e gli Amarcord. In entrambi gli incontri saranno presenti numerosi protagonisti del libro, così come in quelli che seguiranno nelle settimane e nei mesi successivi.
Ad affiancare e anticipare in qualche modo il libro, è online “Inalienabile – musica e diritti umani”, un progetto di immagini e riflessioni a cura del collettivo RuheTag realizzato per “Voci per la Libertà” con la direzione artistica di Silva Rotelli, il progetto grafico di Davide Falzone e la colonna sonora di Julia Kent. “Inalienabile” è un percorso sul rapporto tra musica e diritti umani, un’opera multimediale dal forte impatto emotivo, che vede alternarsi fotografie, voci, luci, musiche con la partecipazione di musicisti come Guccini, Nada, Bennato, Mannoia, Modena City Ramblers, Consoli, Cristicchi e molti altri. “Inalienabile” dopo le prime assolute a Rosolina per Voci per la Libertà e a Faenza per il Mei girerà l’Italia incontrando altre testimonianze ed è visibile sul sito www.inalienabile.com
Inoltre, il 1° dicembre uscirà il videoclip, prodotto da “Voci per la libertà”, di “Tra l’altro”, un brano di Carlo Valente, vincitore nello scorso luglio dell’edizione 2017 del “Premio Amnesty Emergenti”. Il brano parla di Federico Aldrovandi, a cui Valente ha dedicato la vittoria.
Valente è uno dei tanti protagonisti del libro “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, che racchiude frammenti, ricordi, immagini da tutte le edizioni di un festival partito in sordina negli ultimi anni del Ventesimo secolo a Villadose, un piccolo paese vicino a Rovigo, e “arrivato a spegnere venti grosse candeline dopo aver attraversato gli Anni zero e aver affrontato con coraggio questo tempo così periglioso e distratto, ma carico di tensioni positive ed entusiasmo”, come scrive Michele Lionello, ideatore e direttore artistico della manifestazione, nonchè curatore del libro.
Più di 2000 gli artisti che hanno preso parte negli anni a “Voci per la libertà”: dai giovani che si sono confrontati nello storico contest della manifestazione, ai big che hanno vinto il “Premio Amnesty International Italia” (istituito nel 2003 per premiare il miglior brano dell’anno sui diritti umani) o hanno partecipato come ospiti.
Molti compaiono nel libro con loro testi, insieme agli organizzatori e agli amici del festival. Hanno scritto: Michele Lionello, Riccardo Noury, Giovanni Stefani, Paolo Pobbiati, Marta Dolcetto, Antonio Marchesi, Daniele Silvestri, Ivano Fossati, Modena City Ramblers, Paola Turci, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Enzo Avitabile, Mannarino, Edoardo Bennato, Nada Malanima, Perturbazione, Piotta, The Sun, Diodato, Mirella Zambello, Daniele Grossato, Annita Cecchetto, Patrizia Vita, Elisa Orlandotti, Savino Zaba, Giordano Sangiorgi, Giò Alajmo, Enrico Rigolin, Silva Rotelli, Melania Ruggini, Zentequerente, Marco Cortesi, Alberto Gambato e Laura Fasolin, Natalino Balasso, Versi Banditi, Sungift, Nuovi Orizzonti Artificiali, Riserva Moac, ‘A67, Mud, Piccola Orchestra Karasciò, Leo Miglioranza, Andrea Dodicianni, Marmaja, Anna Luppi, Les Fleurs des Maladives, Adolfo Durante, Golaseca, Riky Anelli, Do’Storieski, Carlo Valente, Elisa Erin Bonomo, Amarcord, Nevruz, Tukurù.
Il libro contribuisce a sostenere le campagne di Amnesty International Italia ed è stato realizzato all’interno del progetto Arte per la Libertà con il supporto del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
“Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”- 20 anni di musica e arte per i diritti umani. Le emozioni raccontate in testi e immagini
Apogeo Editore
Un progetto dell’Associazione Voci per la Libertà a cura di Michele Lionello con la collaborazione di Enrico Deregibus e Paolo Spinello. Foto di Silva Rotelli, Francesco Pozzato, Gianpaolo “Wally” Vallese, Andrea “Artax” Artosi. Progetto grafico di Marta Moretto
176 pagine, euro 18.00
ISBN 978-88-99479-26-8
www.vociperlaliberta.it
www.amnesty.it
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panoramasposi · 7 years
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Luca Toni e Marta Cecchetto: matrimonio a sorpresa
Luca Toni e Marta Cecchetto: #matrimonio a sorpresa
A grande sorpresa lo scorso 9 settembre, sulle splendide colline toscane è andato in scena il matrimonio di Luca Toni e Marta Cecchetto.
L’ex calciatore e la sua compagna Marta, modella, insieme da oltre venti anni e con due figli, Leonardo e Bianca, sono convolati a nozze in gran segreto, con una cerimonia intima e romantica.
Luca Toni e Marta Cecchetto: gli allestimenti
Il matrimonio glamour e…
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girlwhodoeskratom · 22 days
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theadrianobusolin · 7 years
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Luca Toni sposa Marta Cecchetto dopo 20 anni di fidanzamento Dopo quasi vent'anni di fidanzamento, Luca Toni e la compagna Marta Cecchetto hanno deciso di sposarsi.A rivelarlo in esclusiva è il settimanale Chi con il numero in edicola da mercoledì 30 agosto.
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gazzettadimodena · 7 years
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Il 9 settembre Luca Toni ha portato all’altare Marta il suo amore di una vita, madre dei suoi due bimbi Bianca e Leonardo. Non poteva che essere il 9, numero che Luca ha indossato per tutta la vita sui campi di mezzo mondo, non poteva che essere a Firenze, città molto cara al bomber di Stella e alla... http://ift.tt/2jnsvuC
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thefootballzone · 10 years
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Marta Cecchetto (Luca Toni)
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italian-wags · 10 years
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Congratulations to Luca Toni and his girlfriend Marta for the birth of their second chil, Leonardo ❤️ 
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girlwhodoeskratom · 22 days
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Marta Cecchetto @ Alviero Martini Spring/Summer, 2001 Ready-to-Wear
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gazzettadimodena · 7 years
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Il 9 settembre Luca Toni ha portato all’altare Marta il suo amore di una vita, madre dei suoi due bimbi Bianca e Leonardo. Non poteva che essere il 9, numero che Luca ha indossato per tutta la vita sui campi di mezzo mondo, non poteva che essere a Firenze, città molto cara al bomber di Stella e alla... http://ift.tt/2wZYkN2
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