#Moqtada

[andrewtheprophet]

Antichrist’s supporters protest in Baghdad against Israel’s war with Iran

Sadr supporters protest in Baghdad against Israel’s war with Iran AFP Influential Iraqi Shia cleric Muqtada al-Sadr Baghdad – Thousands of supporters of powerful Iraqi cleric Moqtada Sadr rallied Friday in Baghdad and other cities against Israel’s war with Iran, AFP correspondents said. “No to Israel! No to America!” chanted demonstrators gathered after Friday prayers in the Sadr City…

[sgtgrunt0331-3]

During the Battle of Najaf, U.S. Marine James Hassell, risked his life to carry his wounded buddy, Ryan Borgstrom, 60 yards through open gunfire.

When the photographer captured the moment, Hassell simply said, "We're Marines. That's what we do." The Marines of Charlie Company 1st Battalion 4th Marine Regiment carried out a raid on the Najaf residence of Moqtada al-Sadr during the Battle of Najaf on August 12, 2004.

(Photo by: Lucian Read)

[gladiopsyop]

A pigeon rests on the shoulder of an Iraqi Shiite militiaman loyal to the cleric Moqtada Sadr taking position in an abandoned construction site in the holy city of Najaf 15 August 2004

[divinum-pacis]

June 2025: A drone view shows supporters of Iraqi Shi'ite cleric Moqtada al-Sadr gathering for Friday prayers during a protest against repeated violations of Iraqi airspace and to denounce attacks on Iran, amid the Iran-Israel conflict, in Basra, Iraq. REUTERS/Mohammed Aty

[delfinorosso1964]

Martino Mazzonis

Nei giorni scorsi Netanyahu ha invitato l'opposizione iraniana a mobilitarsi contro il regime, segnalando una volta di più che l'operazione israeliana contro Teheran non è volta al programma nucleare (certo, anche) ma al regime change in Iran.

Su The Atlantic, nei giorni scorsi, Arash Aziziz, autrice di "Donne, vita, libertà", scrive un articolo dal titolo "La guerra non ci aiuta". L'esperta di Iran dell'European Council on Foreign Relations, anche lei iraniana, spiega in un comunicato che "la guerra potrebbe rafforzare il regime". Un leader curdo-iraniano in esilio dice che i suoi hanno sentimenti contrastanti su quanto sta accadendo. Tre voci diverse dicono più o meno la stessa cosa, insomma.

Ora, i segnali e le reazioni di Teheran ci dicono forse che il regime è diviso, oppure molto impaurito (Khamenei tuona, l'ambasciatore Onu risponde in maniera virulenta a Trump che aveva detto "vogliono trattare", mentre tre aerei di Stato iraniani arrivano in Oman dove potenzialmente si discuterà di qualcosa e il viceministro degli Esteri (vado a memoria, siamo su FB, non su un giornale) aprono alle trattative e persino all'incontro con il presidente USA. Non so come finirà, ma un'economia fiaccata, l'opposizione civile e sociale placata dalla paura ma sempre forte, i colpi durissimi inferti da Israele alla proiezione internazionale del regime di Teheran (Hamas, Hezbollah, Assad) sono tutte debolezze. Ma oltre alle debolezze ci sono le armi dei Guardiani della rivoluzione e possibilmente anche una base sociale fuori dalle città - le elezioni iraniane sono quel che sono, molti candidati non vengono ammessi dalla commissione elettorale e molti giovani forse non vanno a votare, ma a volte vicono candidati presidente dell'ala dura.

Nel 2003, quando gli USA rovesciarono Saddam, che avevano armato contro l'Iran - proprio come i talebani contro l'Urss e come Netanyahu ha sostenuto in forme diverse Hamas contro l'Anp - Bush nominò proconsole Paul Bremer, che un anno dopo passò la mano a un governo provvisorio di nomina USA. Seguirono anni di caos, massacri, le milizie filoiraniane di Moqtada Al Sadr crebbero e impegnarono gli USA in una lunga battaglia mentre nel cosiddetto triangolo sunnita i filo Saddam e i sunniti impauriti dalla potenziale vendetta sciita si organizzavano per combattere e combattevano. La faccio breve, ma è in quel contesto che crescono diversi gruppi terroristici e nasce l'Isis. Tredici anni dopo l'invasione si combatteva la sanguinosa battaglia di Falluja (la terza).

In questi giorni vedo le foto del figlio di Reza Pahlevi, lo scià cacciato dalla rivoluzione del 1979 sui giornali e mi vengono in mente il presidente afghano del 2002, Karzai, Bremer e tutto il resto. Un'implosione del regime non cancellerà i pasdaran dall'Iran e questi sono armati e avranno una paura fottuta, con le conseguenze del caso. Non solo, anche l'Iran è un luogo multietnico e multireligioso, con i curdi che sono circa il 10% della popolazione e gli azeri che sono ancora di più. Tensioni e spinte alla disgregazione possono arrivare anche così. Vi ricordo che l'Iran è il secondo paese a maggioranza sciita e non è esattamente la Svizzera.

Su Domani c'è un articolo di Mario Del Pero che ricorda il 2003 e il colpo terribile che la guerra all'Iraq con avallo Onu (le finte armi di distruzione di massa) diede a un sistema multiulaterale debole e in crisi e come oggi siamo persino un passo oltre: il velo dell'esportazione della democrazia non c'è, c'è il programma nucleare iraniano congelato dall'azione multilaterale che vedeva lavorare assieme gli USA di Obama, l'Europa e la Russia, un accordo saltato perché Trump lo abbandonò. L'Iran ha un programma nucleare che è anche potenzialmente militare ma per congelarlo servono incentivi, non bombe. Sul Guardian leggo che Teheran ha avanzato molte proposte su come gestire l'uranio impoverito e che salvo l'idea trumpiana di abbandonare completamente l'ipotesi di un programma nucleare civile, molte delle proposte sono credibili. Come scrive Del Pero, ciò a cui stiamo assistendo non è quindi né una guerra contro il pericolo nucleare, né una guerra per portare la civiltà, ma piuttosto un tentativo di rimodellare la regione in forme gradite a diversi attori, con l'Europa parziale spettatrice. La base trumpiana è clamorosamente spaccata tra falchi (la vecchia guardia non MAGA della prima ora, Cruz, Graham, forse Rubio) e isolazionisti (Steve Bannon, Tucker Carlson) e non sappiamo che strada prenderanno gli USA.

L'Occidente è in una clamorosa crisi di egemonia, di peso e di credibilità. La doppia morale (Ucraina/Gaza) ha dato un colpo ulteriore. Una guerra totale all'Iran e una nuova lunga e sanguinosa transizione in quel paese sarebbero un colpo ulteriore. Leggo che i ministri Uk, francese e tedesco invitano Teheran a negoziare, spero in una iniziativa forte, credibile, compatta e non sdraiata sugli USA (in preda alle paturnie trumpiane, come racconta un lungo articolo del New York Times sulle scelte che cambiano a seconda di chi Trump incontri) e Israele.

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NdDR: è escluso che ci si possa fidare completamente della buona volontà di non costruire atomiche degli ayatollah psicopatici Iraniani ma ancora meno dell'affidabilità della 💩arancione, The TACO President, la cui volubilità costituisce un elemento di insicurezza persino per i suoi stessi leccapiedi e per tutti gli alleati degli USA, a parte i MAGA italici.

Di certo c'è solo che il macellaio di Tel Aviv, dopo aver messo al riparo il figlio negli USA, ha iniziato una (ulteriore ) guerra per evitare di trovarsi di fronte alle scelte elettorali degli Israeliani che lo vedrebbero perdente e cosa peggiore per lui, anche di fronte a un tribunale che lo manderebbe in prigione, buttando la chiave.

E che le guerre in M.O. continueranno solo per questo motivo.

[danataibmenmy]

In anticipation of Iraq's provincial elections on the 18th of this month, security concerns escalate as followers of Shia cleric Moqtada Al-Sadr violently storm a rival political party's headquarters.

[jogallice]

Annecy Journée : samedi 22 juillet 2023.

See on Scoop.it - JamesO

Aujourd’hui, samedi 22/07/23, une journée sans Journée qui va ravir celles et ceux qui ne les aiment pas, qu’elles soient locales, territoriales, nationales, européennes, internationales ou mondiales 😎

  L'ambassade de Suède à Bagdad (Irak) a été incendiée avant-hier lors d'une manifestation organisée par des partisans du leader religieux Moqtada Sadr. Ce rassemblement visait à dénoncer un évènement prévu le même jour à Stockholm, lors duquel un exemplaire du Coran devait être brûlé par un activiste irakien, déjà dénoncé pour un autodafé.  L'ambassadrice suédoise va être expulsée du pays 😱

  À Marseille, les quatre policiers de la Brigade Anti-Criminalité (BAC) présentés avant-hier à un juge d'instruction ont été mis en examen. L'un d'entre eux est placé en détention provisoire, les trois autres sont sous contrôle judiciaire avec interdiction d'exercer, précise une source proche du dossier 👩‍⚖️

  Après un départ en 2018, le retour d'Israël au sein de l'UNESCO est envisagé. Israël « évoque » son potentiel retour au sein de l'organisation qu'il avait quittée en 2017-2018, en même temps que les États-Unis, qui y sont récemment revenus, a-t-on appris avant-hier auprès d'une source diplomatique au sein de l'institution onusienne 🧐

  Bon sixième jour de la semaine à toutes et à tous 🌠

  📷 JamesO PhotO à Annecy le mercredi 19/07/23 📸

  JamesO's insight:

  JamesO © AlPy News ® StudiO 147 ℗  2SC ™

  Par JamesO (Presse & Édition)

Information - Expression - Opinion

⛲️ Depuis le lundi 29/02/88 🦢

  Annecy - Grand Annecy

Haute-Savoie - Savoie - France

Union Européenne - Europe - International

  #sélection #vérification #rédaction #agrégation #curation #éditorialisation #coopération #diffusion #animation

  🌐 Penser différemment 👈

👉 Informer autrement ✅

  ⚪️ Le fil blanc de JamesO.InfO

Les jours, les journées et l’aube.

[oceansoulmatesblog]

Iraq expels Swedish ambassador as man desecrates Koran in Sweden

AP, Thursday 20 Jul 2023 Iraq’s prime minister ordered the expulsion of the Swedish ambassador from Iraq and the withdrawal of the Iraqi charge d’affaires from Sweden on Thursday as a man desecrated of a copy of the Koran in Stockholm. Supporters of Iraqi Shiite cleric Moqtada al-Sadr raise his portrait as they gather for a protest outside the Swedish embassy in Baghdad on July 20, 2023.…

[shahananasrin-blog]

[ad_1] Supporters of Iraqi Shiite cleric Moqtada al-Sadr gather for a protest outside the Swedish embassy in Baghdad on July 20, 2023. AFP/FileIraq has expelled the Swedish ambassador following a series of protests sparked by the desecration of the Quran in Stockholm on Thursday. The tensions between the two nations escalated after a man, identified as Salwan Momika, not only burnt pages of Islam's holy book in Sweden but also stomped on it outside the Iraqi embassy. The recent incident led to a chaotic pre-dawn attack on Sweden's Baghdad embassy by hundreds of outraged Iraqis. The situation intensified when the Iraqi government condemned the attack and retaliated by expelling Sweden's ambassador. Furthermore, Iraq vowed to cut ties with Sweden and suspended the operating license of the Swedish telecom giant Ericsson.Iraqi Prime Minister Mohamed Shia al-Sudani expressed his displeasure, saying, "The decision was prompted by the Swedish government's repeated permission for the burning of the Holy Quran, insulting Islamic sanctities, and the burning of the Iraqi flag." The burning of religious symbols and books in Sweden by far-right and other activists citing free speech protections has sparked protests in European countries in the past.The situation resulted in a night of chaos at the Swedish embassy in Baghdad. Protesters, mainly followers of influential Shiite Muslim cleric Moqtada Sadr, stormed the embassy, clashed with riot police, and set buildings ablaze. Amid the unrest, Iraq's government took around 20 protesters into custody.Sweden's Foreign Minister Tobias Billstrom strongly condemned the attack on the embassy, describing it as "completely unacceptable." He emphasised that under the Vienna Convention, Iraqi authorities had an obligation to protect diplomatic missions and personnel.Countries such as Iran, Turkey, Qatar, and Saudi Arabia have joined the chorus of condemnation against Sweden for allowing the Quran burning protests to proceed. Additionally, the United States, the United Kingdom, and the European Union expressed their concern, deeming it unacceptable that Iraqi security forces did not prevent the attack on the Swedish embassy in Baghdad.The Quran burning controversy has garnered attention from Muslim-majority countries and even Pope Francis, who condemned the actions of Salwan Momika. The incident has also put the spotlight on Sweden's freedom of speech laws, as the courts overruled the initial rejection of applications to burn the Quran.The situation remains tense as Iraq asserts its stance on the matter, and the international community watches closely for further developments between Iraq and Sweden. [ad_2]

[delectablywaywardbeard-blog]

Proteste rogo Corano, a fuoco ambasciata svedese in Iraq

L’ambasciata svedese a Baghdad è stata data alle fiamme prima dell’alba nel corso di una manifestazione organizzata dai sostenitori del leader religioso Moqtada Sadr alla vigilia di un nuovo evento in Svezia dove gli organizzatori sarebbero intenzionati a bruciare una nuova copia del Corano. Un corrispondente dell’Afp ha visto del fumo alzarsi dall’edificio dell’ambasciata, nell’area in cui la…

[jaguarmen99]

イラクの首都バグダッドにあるスウェーデン大使館が20日未明、同国がイラク大使館前でイスラム教の聖典コーラン（Koran）を燃やすデモを許可したことに抗議するデモ隊により放火された。AFP特派員が伝えた。 　スウェーデンの首都ストックホルムでは、コーランやイラク国旗を燃やす予定のデモが20日に計画されている。 　これに対し、イラクでは反発が拡大。イスラム教シーア派（Shiite）指導者ムクタダ・サドル（Moqtada Sadr）師の支持者が、バグダッドでの抗議デモを組織した。デモに参加した若者は「朝まで待たず、夜明けにスウェーデン大使館に火を放った」と語った。 　一方、スウェーデン外務省はAFPに対し、大使館員は「無事」だが、大使館や外交官に対する攻撃は「ウィーン条約の重大違反に当たる」と非難した。 　イラク外務省も放火を非難し、治安当局に実行者の特定を要請した。

スウェーデン大使館に放火、コーラン焼却デモ計画に抗議 イラク　写真8枚　国際ニュース：AFPBB News

[andrewtheprophet]

Antichrist's supporters protest in Baghdad against Israel’s war with Iran: Revelation 13

Sadr supporters protest in Baghdad against Israel’s war with Iran Influential Iraqi Shia cleric Muqtada al-Sadr Baghdad – Thousands of supporters of powerful Iraqi cleric Moqtada Sadr rallied Friday in Baghdad and other cities against Israel’s war with Iran, AFP correspondents said. “No to Israel! No to America!” chanted demonstrators gathered after Friday prayers in the Sadr City district of…

[sgtgrunt0331-3]

During the Battle of Najaf, U.S. Marine James Hassell, risked his life to carry his wounded buddy, Ryan Borgstrom, 60 yards through open gunfire. When the photographer captured the moment, Hassell simply said, "We're Marines. That's what we do." The Marines of Charlie Company 1st Battalion 4th Marine Regiment carried out a raid on the Najaf residence of Moqtada al-Sadr during the Battle of Najaf on August 12, 2004.

(Photo by: Lucian Read)

[andrewtheprophet]

The Antichrist denounces Israeli attacks on Iran: Revelation 13

Iraq’s al-Sadr denounces Israeli attacks on Iran Shafaq News/ Iraqi Patriotic Shiite Movement (Sadrist) leader Muqtada al-Sadr condemned, on Friday, Israel’s military attack on Iran.  In a statement on X, al-Sadr accused the “Zionist entity [Israel]” of crossing red lines with US backing, warning that Iran may not be the last target if escalation continues. He called on Iraqi leaders to keep…

[andrewtheprophet]

Antichrist offers peace deal in return for talks: Revelation 13

Sadr offers peace deal in return for talks 21 years ago Najaf – Rebel Shi’a cleric Moqtada al-Sadr on Tuesday offered to end his insurgency in Iraq if the United States-led coalition agreed to negotiations, according to leaflets handed out by his office in Najaf. “I am ready to end everything if the occupation forces officially ask for negotiations on condition that these negotiations are just…

[andrewtheprophet]

Antichrist Bans Use of Family Name in Campaigns

Muqtada al-Sadr, Leader of the Sadrist Movement and Prominent Shia Cleric. (Photo Al-Sadr’s media office) Sadr Bans Use of Family Name in Campaigns, Urges Iraqis Not to Vote for the Corrupt Muqtada al-Sadr: Our Silence Doesn’t Mean Approval of Political Corruption By Dler Mohammed ERBIL (Kurdistan24) — Shiite cleric and influential Iraqi political leader Muqtada al-Sadr issued a stern warning…