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#Oriana Rivas
retetop95 · 10 months
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Richard Saoco pubblica il suo nuovo singolo "Todos Somos Celosos" feat. Oriana Rivas
Il cantante e cantautore venezuelano Richard Saoco presenta il suo nuovo singolo “Todos Somos Celosos”, un brano che fonde la salsa con il vallenato e vede la collaborazione della talentuosa Oriana Rivas. “Todos Somos Celosos” è una canzone che parla della gelosia nelle relazioni, con un tono divertente e ballabile. I testi e la produzione musicale sono di Richard Saoco, che ha lavorato anche con…
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adribosch-fan · 2 years
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Maduro y Díaz-Canel son los "garantes" de la "paz total" con el ELN
Maduro y Díaz-Canel son los “garantes” de la “paz total” con el ELN
Gustavo Petro anunció la reanudación oficial de los “diálogos de paz” con el ELN, que se llevarán a cabo en Caracas desde noviembre, con Noruega, Cuba y Venezuela como garantes  por Oriana Rivas Entre los garantes de los «diálogos de paz» anunciados por Gustavo Petro están los dictadores de Cuba y Venezuela, Miguel Díaz-Canel y Nicolás Maduro. (Flickr) El presidente de Colombia, Gustavo Petro,…
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lovelyballetandmore · 9 months
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Diego Rivas Román | Oriana Plaza Alford | Photo by Oscar Seguel Mangiola
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Richard Saoco lanza su nuevo sencillo “Todos Somos Celosos” feat. Oriana Rivas
El cantante y compositor venezolano Richard Saoco presenta su nuevo sencillo “Todos Somos Celosos”, una canción que fusiona la salsa con el vallenato y que cuenta con la colaboración de la talentosa Oriana Rivas. “Todos Somos Celosos” es una canción que habla sobre los celos en las relaciones de pareja, con un tono divertido y bailable. La letra y la producción musical son de la autoría de…
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norteenlinea · 10 months
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Richard Saoco lanza su nuevo sencillo “Todos Somos Celosos” feat. Oriana Rivas
http://dlvr.it/SzMqJ0
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stregaka · 2 years
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Oriana spiega l’amore in
“Lettera a un bambino mai nato”
Lo amavo? Un giorno io e te dovremo discutere un poco su questa faccenda chiamata amore. Perché, onestamente, non ho ancora capito di cosa si tratti. Il mio sospetto è che si tratti di un imbroglio gigantesco, inventato per tener buona la gente e distrarla. Di amore parlano i preti, i cartelloni pubblicitari, i letterati, i politici, coloro che fanno all’amore, e parlando di amore, presentandolo come toccasana di ogni tragedia, feriscono e tradiscono e ammazzano l’anima e il corpo. Io la odio questa parola che è ovunque e in tutte le lingue. Amo-camminare, amo-bere, amo-fumare, amo-la-libertà, amo-il-mio-amante, amo-mio-figlio. Io cerco di non usarla mai, di non chiedermi nemmeno se ciò che turba la mia mente e il mio cuore è la cosa che chiamano amore. [...] E tuo padre, guarda: più ci penso, più credo di non averlo mai amato. L’ho ammirato, l’ho desiderato, ma amato no. Così coloro che vennero prima di lui, fantasmi deludenti di una ricerca sempre fallita. Fallita? A qualcosa servì, dopotutto: a capire che nulla minaccia la tua libertà quanto il misterioso trasporto che una creatura prova verso un’altra creatura, ad esempio un uomo verso una donna, o una donna verso un uomo. Non vi sono né cinghie né catene né sbarre che costringano a una schiavitù più cieca, a un oblio altrettanto cieco dei tuoi diritti, della tua dignità, della tua libertà. Guai se ti regali a qualcuno in nome di quel trasporto. Come un cane che annaspa nell’acqua cerchi invano di raggiungere una riva che non esiste, la riva che ha nome Amare ed Essere Amato, e finisci neutralizzato deriso deluso. Nel caso migliore finisci col chiederti cosa ti spinse a buttarti nell’acqua: lo scontento di te stesso, la speranza di trovare nell’altro ciò che non vedevi in te stesso? La paura della solitudine, della noia, del silenzio? Il bisogno di possedere ed essere posseduto?
Oriana Fallaci
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carloswaite · 3 years
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CÓMO EL COVID-19 SIRVIÓ PARA OPRIMIR HASTA A LAS NACIONES MÁS DEMOCRÁTICAS - La Abeja
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yoprotesto · 3 years
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Una acusación contra los multimillonarios George Soros y Bill Gates salió de boca de un alto representante de la Iglesia católica a propósito de la pandemia por el COVID-19, ante las presuntas intenciones de los magnates de aprovechar el virus y establecer el «control total» y un “estado de vigilancia” global. El señalamiento vino del cardenal alemán Gerhard Ludwig Müller, conocido por haberse desempeñado como prefecto de la Congregación para la Doctrina de la Fe y trabajar mano a mano con el papa Francisco, aunque la relación entre el pontífice progresista y el cardenal conservador dista de ser cordial.
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Por Oriana Rivas
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juanvaldescesar · 3 years
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Ahí tienen la democracia, los DDHH y la libertad comunista en Cuba, juicios exprés sin garantías procesales, así fusilaba el Che, en media hora te estaba rematando con un tiro en la sien.
There you have democracy, human rights and communist freedom in Cuba, express trials without procedural guarantees, that's how Che murdered, he finished you off with a shot to the temple.
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agrogenio · 3 years
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Abril 18 : China Gigante Comprador de Carne a Brasil, Argentina y Uruguay
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Brasil, Argentina y Uruguay son los tres primeros proveedores de carne de la nación asiática, las importaciones casi se duplicaron en comparación al año pasado.
Tres países de América Latina se han convertido en el principal proveedor de carne a China, cuyo régimen está buscando solventar la alta demanda interna de alimentos básicos para su población. A esto se suma el rubro de los productos lácteos. Tanta es la demanda en el país asiático que ha provocado el aumento de precios en el mercado global.
Para entender el tema de la importación de carne hay que remitirse a los números. El 70 % de la carne que importa China viene de Brasil, Argentina y Uruguay. En enero, China importó 94200 toneladas de carne bovina desde Brasil (77 % más que en enero 2020); seguido por Argentina con 55611 toneladas (58 %) y Uruguay con 33514.
En total la importación de carne bovina llegó a un récord de 235.677 toneladas. Es decir, 36 % más en comparación al año pasado. Para mostrarlo desde otra perspectiva: las compras chinas significaron el 52 % de las divisas que entraron a Uruguay gracias a la exportación de carnes. Es decir, 160 millones de dólares de 308 millones de dólares totales.
Y con Colombia qué ??
China ha aumentado en más de 110 % la compra de café, té y especias a Colombia. Y Colombia también está aumentando aceleradamente la Producción de Carne Bobina y Lácteos, sin ser tan Importante como los Tres Gigantes Behemoths Leviatanes de América Latina ya mencionados arriba.
Logrará Colombia entrar al Club de las Chicas SuperPoderosas de LatAm = Brasil Argentina Uruguay ??
Fuente :
PanAm Post
China demanda cada vez más importaciones de carne y leche
https://panampost.com/oriana-rivas/2021/04/17/china-demanda-cada-vez-mas-importacion-de-carne-y-leche/
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adribosch-fan · 2 months
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La pésima organización de los JJOO al descubierto por el río Sena
La pésima organización de los JJOO al descubierto por el río Sena
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humberticuo · 4 years
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quiquita-blog · 4 years
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Bien que se sepa la verdad https://panampost.com/oriana-rivas/2021/02/05/trump-conspiracion-sacarlo-del-poder/
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kachetsdesibylle · 4 years
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trendsfashion27 · 4 years
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Why Photographers Need Their Own Bill of Rights A Zoom meeting of the bill’s co-authors just prior to launch; from left to right, top to bottom: Ariel Zambelich, Daniella Zalcman, Jovelle Tamayo, Kelly Marshall, Jai Lennard, Eve Edelheit, Oriana Koren, Peter DiCampo, Andrea Wise, Danielle Villasana, Caitlin O’Hara + Ash Ponders, Laura Saunders, Tara Pixley, Josué Rivas, and Brent Lewis (photo by Photo Bill of Rights) …
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pleaseanotherbook · 5 years
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Sono una lettrice maleducata? Book Tag
Mi spiegate come è potuto succedere che sia già maggio? Perché il tempo vola via, che fine ha fatto la mia giovinezza, come è potuto succedere che sto già per raggiungere il baluardo dei trent’anni? Sono sconvolta da tutto il tempo che ho trascorso sul web, dieci anni in cui ho costruito e disfatto rapporti, conosciuto persone che ancora mi porto dietro nella mia vita quotidiana, ho un lavoro che mi permette di viaggiare e soprattutto di avere un tetto sulla testa e vivo da sola. Quando ero una adolescente uno dei miei desideri più grandi era vivere da sola, senza la presenza fin troppo ingombrante dei miei genitori, e ora che finalmente lo sto facendo davvero i miei mi mancano molto.
Deliri da vicinanza del compleanno a parte e da entusiasmo da Salone che come al solito mi riempie di gioia nonostante l’ombra che vi si è distesa sopra oggi sono qui per proporvi un post un po’ leggero e spero divertente. Un book tag, nello specifico “Sono una lettrice maleducata? Book Tag” di cui mi sono invaghita subito perché molto particolare. Ho visto questo tag in un video di Valeria di Read Vlog Repeat (una ragazza pugliese molto simpatica che mi sta offrendo diversi spunti di riflessione) che lo ha visto a sua volta in un altro video, in una lunga catena che non mi ha fatto capire chi è la testa dietro il tag, se lo sapete non esiterò a taggarlo.
Enjoy!
  Orecchie alle pagine:
Un libro che ti ha fatto svisionare ad ogni pagina
Io non faccio mai le orecchie alle pagine. Faccio parte della schiera di chi è un purista e non si azzarderebbe mai a rovinare le pagine dei propri volumi. Le orecchie poi sono quella cosa che li deforma per sempre, anche se a volte diventa inevitabile lasciare i nostri segni sulle pagine che ci hanno inevitabilmente cambiati.
Il libro che voglio citare è Il nido di Kenneth Oppel edito da Rizzoli nella versione in italiano, che io ho letto perché teoricamente dovevano esserci delle api nella storia *coffcoff* si ho una leggerissima ossessione *coffcoff*. In realtà non ci sono i miei insetti preferiti ma si tratta di un incubo vividissimo, un horror, un libro sulla diversità e su cosa significa assumersi le proprie responsabilità. Inquietante e sconvolgente, una storia che non lascia indifferenti, da leggere e rileggere.
Sottolineature a penna:
Un libro che hai letto e ti è rimasto impresso per molto tempo
Sottolineare i libri in genere ma a maggior ragione a penna è una cosa che non farei mai, neanche sotto tortura. Sono convinta anche che i libri vadano vissuti in un altro modo, ma ognuno è libero di viverli come vuole.
Se penso ad un libro che continua a dilaniarmi dentro è sicuramente Un uomo di Oriana Fallaci. Ve ne avevo già parlato ma è uno di quei libri che non possono lasciarti indifferente. La Fallaci racconta la sua storia personale, storia che si intreccia alle vicende del simbolo della resistenza greca Alekos Panagulis. Non è solo una storia d’amore, è la storia di un uomo che non si piega, che non si lascia corrompere, che non si fa fermare neanche dall’amore che prova per la sua donna. Alekos è uno spirito che mi ha lasciato un senso di profondissima ingiustizia, mi ha raccontato di un mondo che soffre, di gente che non è libera, che si consuma per la lotta per la libertà. E la Fallaci non edulcora, racconta i fatti nudi e crudi con una lucidità disarmante e allo stesso tempo condita da tutto il potere del dolore.
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Salta pagine:
Un libro che ti annoia
Questa in realtà è una cosa che faccio se il libro che sto leggendo mi annoia molto. Il “bla bla bla” fine a sé stesso mi annoia molto, saltare righe o intere pagine mi viene naturale. Se la scena è statica lo si può fare senza grosse perdite, a mio avviso.
Un libro che mi ha annoiata tantissimo è The Giver di Lois Lowry che devo dire la verità, mi sono davvero pentita di avergli dedicato un intero Read Along. Mentirei se dicessi che si tratta di una storia illeggibile, mentirei anche se dicessi che non mi è piaciuta affatto. È una storia che apre gli occhi su quello che potrebbe succedere e che è molto interessante ma che mi ha lasciata molto indifferente. Penso che il problema sia da ricondurre allo stile della Lowry molto semplice, incerto e senza fronzoli. Mentirei se vi dicessi che mi ricordo qualcosa.
Libraccio:
Un libro che hai regalato o venduto perché non ti è piaciuto
Devo dire che vado spesso da Libraccio e dare una nuova vita ad un libro nella mia libreria non mi disturba affatto ma non ho mai usufruito di questa possibilità.
Ma Il ponte di argilla di Markus Zusak mi fa venire voglia di approfittarne. La storia di un ponte che cerca di superare le distanze fisiche ed emotive di una famiglia, il ritratto cristallizzato di scelte sbagliate e avventure azzardate e i tentativi di ricostruire i rapporti sfilacciati di uomini stanchi ma non sconfitti. Ma per me è decisamente no. Troppo lenta, troppo inconsistente, troppo incerta.
Wikipedia:
Un libro che avresti voluto leggere sotto forma di riassunto
Questa è la tecnica che adotto per capire se un libro su cui sono in dubbio vale la pena. O per andarmi a spoilerare l’ennesimo libro di una serie che sono certa che non leggerò mai più.
Potessi tornare indietro non leggerei mai Someday, Someday, Maybe di Lauren Graham e nonostante la adori come attrice (indimenticabile il suo ruolo Lorelai Gilmore #GilmoreGirlsForever) come scrittrice è assolutamente un no.
Spoiler:
Un libro che ti è piaciuto talmente tanto da raccontarlo troppo
Chi segue questi lidi da un po’ sa che io seguo una ferrea campagna antispoiler che è quasi valsa l’espulsione di Mirya dal suo stesso gruppo, i Trentatré Anonimi. Tutto tranne gli spoiler, questa è una regola aurea, sempre.
L’unica eccezione che forse non segue questo diktat è l’entusiasmo che mi travolge quando cerco di riassumere L’Ordine della Spada, ma Black Friars tutto, di Virginia de Winter (da quanto non lo nominavo in un book tag? Sono stata brava no? MA DOVEVO CITARLO ORA!). Una storia straordinaria che unisce azione e romance, scene strappasospiro e ansia vertiginosa in un cumulo di sentimenti autentici e un worldbuilding esemplare che fa da apripista ad una saga emozionante e coinvolgente. Personaggi ben caratterizzati, una scrittura ricca e armoniosa, contribuiscono a rendere indimenticabile “L’Ordine della Spada” e la lunghezza non si sente, seppellita tra combattimenti e riti, abbracci e lacrime, moti d’orgoglio e confessioni in piena notte. E poi, vabbé AXELUCCIO MIO ADORATO, lo devo proprio nominare?
Wishlist:
Un libro che hai in wishlist da troppo tempo e ancora non hai letto
La mia wishlist è un antro oscuro, in cui preferisco non entrare perché rischio di non uscirne mai più. Non scherzo quando dico che tra un po’ devo scegliere se dormirci io o lasciare solo i libri nel mio monolocale. Sono una accumulatrice seriale, di quelle serie, ma ovviamente questo non mi impedisce di comprarne ancora e ancora.
Comunque prendendo il piumino della polvere posso dire con una certa sicurezza che La riva delle sirti di Julien Gracq edito da L’Orma editore (si andrò a stalkerarli al Salone) giace da un po’ nella pila. Lo devo leggere perché sono estremamente incuriosita dall’atmosfera distopica, “opera che tra Storia e mito racconta la decadenza e la rovina di un'intera civiltà. Una guerra ormai sopita, eppure mai ufficialmente conclusa, tiene in scacco da trecento anni la fittizia repubblica di Orsenna, ricca di tradizioni e povera di futuro. L'attesa - questa paralisi della speranza - consuma la vita di Aldo, un giovane dell'aristocrazia cittadina piombato dagli agi e dalla spensieratezza della capitale alle sperdute e silenti lande di una sonnecchiante frontiera.”. E niente ADORO!
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Acquisto compulsivo:
L’ultimo libro che hai comprato
Faccio copia e incolla da sopra? Direi di si… Accumulatrice seriale di libri potrebbe essere un titolo esaustivo per la mia persona.
L’ultimo libro che è entrato in mio possesso in realtà è ancora nelle mani della mia fida Lorena di Petrichor che ha recuperato per me una copia di Lingua Nera di Rita Bullwinkel edito da Black Coffee che veniva presentato proprio oggi al Salone. Vi ricordate che sarei dovuta andare nel pomeriggio, ecco appunto. Lavoro, lavoro, lavoro. Comunque si tratta di una raccolta di racconti, in cui “i corpi si trasformano in oggetti e gli oggetti in corpi, dando vita a qualcosa di affascinante e inspiegabile, sempre in bilico tra reale e surreale. Normali scene di vita quotidiana si popolano di spettri, medium e chiese carnivore rievocando umanità e calore attraverso il grottesco.” Una figata pazzesca, spero.
Pregiudizio:
Un libro che non ritenevi all’altezza e invece ti ha stupito
Cerco sempre di aprire un libro con una mente avulsa da qualsiasi tipo di pregiudizio ma è inevitabile che mi faccia condizionare anche io, in fondo siamo umani.
Però ne La canzone di Achille di Madeline Miller mi ci sono buttata senza sapere niente e soprattutto senza grosse aspettative e invece mi ha sorpreso proprio un sacco. Un ritratto incredibilmente affascinante di un eroe ma soprattutto di un amore che supera i confini del tempo per approdare nell’olimpo dei ricordi. Un retelling che supera i confini dell’epica e parla direttamente al cuore del lettore. Achille e Patroclo sono proprio due tatoni. “La canzone di Achille” diventa l’esempio perfetto per una lettura con una codifica differente di un racconto sentito più e più volte e che in fondo ha poco a che vedere con il contesto originale.
Macchia di caffè sulle pagine:
Un libro che avresti scritto in modo diverso
Questa cosa per fortuna non mi è mai successo, sono certa che avrei pianto tutte le mie lacrime se fosse accaduto. Tra l’altro il caffè è uno dei miei piaceri, irrinunciabile. Una botta di vita che amo alla follia.
Un libro con una bella intuizione alle spalle ma che poi a livello di trama non regge niente e quindi avrei riscritto, almeno nella seconda metà è Vox di Christina Dalcher. Una distopia angosciante e cupa, che toglie la voce per provare a restituirla amplificata, in un vortice di resistenza e consapevolezza. Non sempre convincente, ma di sicuro con delle ottime intenzioni. Le distopie al femminile mi hanno sempre affascinato tantissimo, perché danno uno spaccato tanto terribile quanto necessario sul mondo così come lo stiamo vivendo oggi. Ma questo libro manca di sostanza nel worldbuilding e quelle fondamenta su cui gli aspetti distopici dovrebbero propagarsi e convincere.
Come avreste risposto a questo book tag?
Condividetelo con me nei commenti.
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