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#amore amare crederci
francesco-nigri · 1 year
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Lega Consumatori e Sindacato AssoCasa condividono la poesia di Francesco Nigri: decine di copie acquistate del libro IL SEGRETO DI EBE
Lega Consumatori e Sindacato AssoCasa condividono la poesia di Francesco Nigri: decine di copie acquistate del libro IL SEGRETO DI EBE Anni ed anni di stima ed amicizia con l’Avv. Massimiliano Uccelli, Presidente Onorario della Lega Consumatori Parma, che ha portato alla condivisone, anche con il Sindacato AssoCasa, del mio recente libro IL SEGRETO DI EBE. Decine di copie acquistate e donate ai…
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foreverblondie23 · 1 month
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admjuventina93 · 2 years
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..'Muore solo un amore che smette di essere sognato. Non respingere i sogni perché sono sogni. Tutti i sogni possono essere realtà, se il sogno non finisce. La realtà è un sogno. Se sogniamo che la pietra è pietra, questo è la pietra. Ciò che scorre nei fiumi non è acqua, è un sognare, l'acqua, cristallina. La realtà traveste il sogno, e dice: "Io sono il sole, i cieli, l'amore". Ma mai si dilegua, mai passa, se fingiamo di credere che è più che un sogno. E viviamo sognandola. Sognare è il mezzo che l'anima ha perché non le fugga mai ciò che fuggirebbe se smettessimo di sognare che è realtà ciò che non esiste. Muore solo un amore che smette di essere sognato fatto materia e che si cerca sulla terra.' ~ Cit. #amore #vita #amorevero #crederci #credere #sogni #sogno #sognare #realtà #rapporto #sentimenti #amare #vivere #anima #esistenza #saggezza https://www.instagram.com/p/ChnLWier3Aq/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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girasolealtramonto · 4 months
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“Sai cosa mi distrugge? Non mi hai mai detto che mi amavi, anzi hai sempre detto di non essere innamorato di me. Eppure, io il tuo amore l’ho sentito. Non mi sono mai sentita più amata di così, da nessuno. Tu non l’hai mai detto, ma i tuoi gesti, il tuo modo di volermi con te, i tuoi occhi, per me parlavano da soli. E invece mi distrugge realizzare di non potermi più fidare neanche dei fatti, oltre che delle parole. Se tu davvero non eri innamorato di me, allora nessuno lo sarà mai perché quello che m’hai dato tu non saprei come altro chiamarlo. Mi distrugge realizzare che non riuscirò ad amare nessuno come ho amato te, che non riuscirò più a sentirmi così amata senza il pensiero che sia tutta una mia illusione. Mi hai distrutto, completamente. Hai distrutto la mia idea di amore, ora non riesco più a crederci.”
@girasolealtramonto
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elperegrinodedios · 8 months
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Ho trascorso gran parte della mia vita immerso nelle tenebre e mi piaceva, facevo tutto ciò che mi attraeva e mi appagava. Sempre avuto molte passioni e ho sempre dormito poco, per me era tempo che toglievi alla vita. La sera mi si faceva giorno e il giorno nonostante i miei lavori vivevo come in apnea. Amavo i vizi, il ballo, la musica e i locali notturni. Avevo tanti interessi e amici ma anche se mi è successo raramente, se qualcuno provava a darmi testimonianza di fede, rifiutavo di ascoltare o seppure le mie risposte erano per le esperienze negative già avute, sempre uguali: "Se Dio è quello che ho visto attraverso la chiesa cattolica ed il suo clero, io non ne voglio sapere".
È assai chiaro, che vivevo nell'ignoranza, e nella sola unica regola egoistica dell'io sono mio e del mi prendo tutto ciò che voglio. Io ero legge a me stesso e m'imponevo una sola regola: il rispetto.
Ma con il passare del tempo, qualcosa iniziava a disturbarmi, a farmi sentire insoddisfatto e dopo tanti altri eventi, le cose che prima mi piacevano sono diventate la routine ed hanno cominciato a stancarmi, a venirmi a noia fin a non desiderarle più. Succedeva, che più mi riempivo e più avevo fame, più mi dissetavo e più avevo sete. Di tutto.
Proprio come una dipendenza e ogni mattina mi svegliavo, con una sensazione di nausea. Già, io non ero felice e, senza neanche accorgermene, era cresciuto in me l'orgoglio, che, naturalmente dopo poco tempo, mi ha trascinato alla caduta.
E mentre stavo per affogare, una giovane donna con un sorriso mi dette la sua mano mi convinse a seguirla. Lei mi accompagnava, ma allo stesso tempo io mi domandavo cosa stesse accadendo e cosa fosse quella luce che emanava il suo viso fin quando, una forza sconosciuta mi convinse a rilassarmi, ad abbandonarmi, a gettare via i pesi, oppressioni, scuri pensieri per vivere finalmente nella riposante condizione dell'amore vero. Mi è bastato crederci. Mi ha salvato. Ero libero!
Mi si disse, abbandona la tua conoscenza e non seguire più leggi dell'uomo, lascia l'orgoglio e fai un gesto d'umiltà. Ascolta il tuo discernimento e più che mai il tuo cuore e sali al livello superiore, quello da privilegiato, schierati ancora una volta e segui chi è stato capace di essere diverso, uno contro tutti, sii fuorilegge anche tu. Apri il cuore e annulla la mente. Sei stato scelto, sii onorato.
La mia vita è cambiata, sono libero davvero, ora sono felice, mia figlia è felice, tutti i miei affetti e i miei cari sono felici con me. Io posso fare tutto ciò che voglio, e sono un uomo come tutti, sono un peccatore salvato per grazia ed ora cammino nel mondo testimoniando la mia storia a coloro i quali sono disposti ad ascoltare. Amo la vita ora, e amo la luce, amo l'amore e non esiste cosa più bella che amare ed essere amati. Gesù tanto Dio quanto uomo mi ha salvato la vita, fuorilegge lui fuorilegge io, contro le ingiustizie lui e io con lui, niente clero lui e niente io. Ora la mia vita, non è più facile, ma è di gran lunga migliore. È amore e fede. Nessun segreto, è facile, basta dire di Si.
#nelmezzodelcammindellamiavitamitrovaiinunavalleimpregnatadiprofumiediaromiesaporidicioccolatoemieleconecodimusica
lan ✍️
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alonewolfr · 1 month
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Un grande professore universitario docente di filosofia, come sua consuetudine ormai da 20 anni, arriva in aula e scrive alla lavagna. COME O AMATO TE NON O MAI AMATO! Con una voce triste come non mai, chiede ai suoi alunni. Cosa ho scritto? Tutti imbarazzati tacciono. Dai, dice il prof è facile da leggere. Una ragazza si alza e legge: COME HO AMATO TE NON HO MAI AMATO!!! Bene, dice il professore. Ieri sera ho invitato a cena una donna che è stata capace di farmi sentire nel profondo del mio cuore queste parole. Ci siamo frequentati per 2 mesi. Le nostre anime hanno vibrato insieme, tutto era meraviglioso. Ieri volevo chiederle di sposarmi. L'ho portata a cena. Tutto era favoloso. Lei era favolosa. Sentivo la mia voce strozzarsi in gola. Ho tirato fuori il mio quaderno, ne ho strappato un pezzetto e come si faceva da bambini le ho scritto: COME O AMATO TE NON O MAI AMATO! Come un bambino, mi aspettavo di vedere sorgere un sorriso sulle sue meravigliose labbra. Il suo viso si è spento. Ha iniziato a piangere. Si è scusata perché non riusciva a trattenersi ed è andata via. Incredulo, l'ho rincorsa . Volevo, DOVEVO sapere perché di quella reazione. Alla fine mi ha risposto: Tu sei un grande professore di filosofia. Io una stimata professoressa di lettere. Come puoi aver commesso quell'errore? Non riesco a crederci, NON RIESCO! Avrei potuto spiegargli che lo avevo fatto consapevolmente solo per fingere di essere tornati bambini. Per dimostrarle che l'amore che provo per lei è capace di trasportarmi a quando non sapevo distinguere una O da una HO. Ma in quell’attimo ho capito. Amarsi non è essere perfetti. Amarsi non è fare sempre la cosa giusta. Lei cercava un amore perfetto. Io non l'avrei mai resa felice. Sono stato zitto. RAGAZZI CERCATE DI NON AMARE LA FORMA AMATE IL CONTENUTO!!!
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umi-no-onnanoko · 7 months
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Vorrei l'amore, ma l'amore non c'è per me.
È un bel desiderio, non smettere di crederci, non so perché pensi non possa esserci per te, e non credo sia il caso di fartelo spiegare pubblicamente.
Ci sono tanti tipi e tanti livelli di amore, penso con la tua risposta ti stessi riferendo all'amore romantico o di coppia, ma non ne ho certezza perciò se sbaglio correggimi pure, trovo però che già il fatto che lo vorresti sta a simboleggiare che la speranza non si sia spenta.
Ti auguro di tenere viva la luce di questa speranza e che possa realizzarsi questo desiderio e farti tornare a credere che lo meriti a tua volta.
Amati ed ama e troverai la persona che saprà amarti e farsi amare da te o almeno te lo auguro.
Grazie per la risposta, ti lascio un abbraccio.
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itsdvbby · 1 year
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Non amare per due💭
In una relazione l’errore è la non comunicazione; quando non ascoltiamo per capire ma ascoltiamo per rispondere. In una relazione l’errore è perdonare più volte lo stesso errore. No, se sbagli ti perdono ma poi devi rimediare. Le scuse senza cambiamenti diventano manipolazioni e così non va bene, tutto diventa irrimediabilmente tossico. Devi dedicare i tuoi passi solamente a chi ti viene incontro. Se devi lottare per uno spazio nella vita di qualcuno, te lo assicuro, quel posto non fa per te. In una relazione l’errore più grande è amare per due, crederci per due, lottare per due. Dare amore non stanca mai, diventa faticoso non ricevere mai nulla; e amare una persona sbagliata sperando di poterla guarire può solo farci ammalare. Disimparare l’egoismo è l’unica strada che ci conduce all’apprendimento dell’amore, e imparare ad amare riempe la vita, anzi, la vita te la cambia.
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Siamo come un lago,
come l'ombra di un ramo
sulla terra, come un bicchiere,
come il dorso silenzioso
di una foglia,
fino a quando non arriva
uno sguardo
e comincia il gioco
dell'amore, fino a quando l'alba chiusa in un capotto frantuma
il buio
e cominciano a tremare le cose, esce la corriera, rincasano
le stelle, il vecchio
ritrova la sua vigna,
Il barista espone
i cornetti e ogni stanza
dove una donna dorme
è piena delle rose
dell'invisibile.
Noi dobbiamo crederci veramente
che il mondo
senza amore
è come una lampadina accesa
alle undici del mattino.
Io voglio giocarmi tutto, tutti possiamo giocarci tutto
senza indugi: amare
adesso la piega
del non dormire,
rinfraziare il fiato caldo che fiorisce
nella carne, aprire
la danza del giorno
con infinita gratitudine
perché c'è una strada,
perché i muri sono al loro posto
e da qualche parte c'è il fiume,
il mare, la tana
di un animale.
C'è tutto, non c'è nulla di meglio,
il bianco riposa
nei tuoi occhi
e si riaccende
al tuo risveglio.
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Franco Arminio
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occhietti · 2 years
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Quello che direi ai miei figli è di crederci, di crederci sempre… In se stessi e nei sogni. E di non credere a chi, invece, direbbe: "Lascia perdere, non si può fare…" o "Ma non vedi che è impossibile?!". Impossibile è solo per chi non ci crede.
Quello che direi ai miei figli è di metterci il cuore… in tutto e senza risparmiarsi. Cuore in un progetto, in una torta, in uno sport, in qualsiasi cosa. Cuore a profusione. Perché è l’unico “organo” che più si utilizza e più si rafforza, dilatandosi all’infinito.
Quello che direi ai miei figli è di non vergognarsi delle fragilità. Di andare a fondo di paure, dolori, sofferenze fino a toccare quel fondo più fondo da cui risalire è vittoria di vita.
Quello che direi ai miei figli è di non avere paura della Verità di quello che sono. Seppur violenta, imperfetta, contraddittoria, la verità di Noi è l’unica salvezza che ci sia stata concessa.
Quello che direi ai miei figli è di Amare. Forte e tanto. Tanto e forte. Senza limiti, né giudizi. Senza stereotipi e in piena libertà. Cercando quel personalissimo cammino d’amore che ci rende unici e felici.
Quello che direi ai miei figli è di coltivare la solitudine e di non averne paura perché è la più grande e preziosa compagnia al mondo.
Quello che direi ai miei figli è di non permettere a nessuno di togliere loro la libertà di essere se stessi. Nemmeno per amore.
Infine direi ai miei figli di AVERE PASSIONE, di ESSERE PASSIONE. Passione nei gesti, nelle parole, nell’assaporare la vita in ogni sua sfumatura, soprattutto quando non va come avremmo voluto, perché è lì che impariamo chi siamo e diventiamo quello che vorremmo.
Quello che direi ai miei figli, lo dico a tutte le persone che incrocio nella vita, piccole o grandi che siano. Perché siamo tutti madri e padri e figli di un mondo che contribuiamo ad accrescere con la nostra anima. Prenderne consapevolezza è appartenere a qualcosa di più grande che ci rende unici e preziosi.
È questo che direi loro...
- Letizia Cherubino
È questo che dico alle mie figlie... 🌻🌻❤️❤️
@occhietti
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saporsalato · 1 year
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Giocavo ancora con le barbie quando lui mi urlava che ero scema, che ero una puttana, che ero una piagnucolona, che non capivo nulla.
Quando lui mi tirava uno schiaffo perché era tornato a casa dal lavoro ed era nervoso.
"tuo padre ti ama tanto", mi dicevano.
"devi portare pazienza, lui é fatto cosí, ma ci soffre", giustificavano.
"é colpa tua, lo sai che non devi rispondergli", e mi sentivo colpevole.
Le mie amiche mi dicevano che no, non era normale. Che la mia rabbia era giustificata. Che dovevo chiedere aiuto, che quella non era una famiglia.
E io pensavo che avevano ragione, ma dove mai potevo andare? E se lui si fosse arrabbiato ancora di piú? E se stessimo esagerando?
In fondo é un padre, non puó non amare la propria figlia. A volte mi dice che sono brava e intelligente. A volte ride e scherza con me.
A 23 anni la mia prima relazione. Mi sembrava un bravo ragazzo, non urlava mai e non si arrabbiava.
3 anni dopo ci fu la nostra prima grande litigata, lui alzó la mano come per picchiarmi e io me ne andai.
Mi sentivo ancora colpevole.
Dov'erano i segnali che non avevo visto?
Perché non lo avevo capito, sono davvero cosí stupida?
In fondo ha fatto solo il gesto, ma si é trattenuto, ho esagerato?
É colpa mia?
No, ho avuto paura. Avrei continuato ad averne ogni giorno, da quel momento, se non me ne fossi andata.
Non gli parlai piú. Non lo vidi mai piú.
Per un anno sua madre chiamó mio padre quasi ogni settimana. Passarono per casa mia a piangere e parlare male di me.
Mio padre era dispiaciuto per lui.
Le mie amiche mi erano ancora accanto, a difendermi, a parlarmi, a salvarmi.
Ci ho messo 27 anni a capirlo.
Ho cambiato paese, per prendere le distanze da casa mia, per vedere le cose da una prospettiva piú lontana.
Io lo sapevo che la violenza non é normale e non va giustificata, lo dicevo con gran vemenza.
Ma quella realtá era tutto ció che conoscevo. Volevo amore e uguaglianza, ma ero fatta di paura.
Paura di non meritare qualcosa che sembrava fuori dalla mia portata, qualcosa che per me era come un unicorno, perché tutti ne parlavano ma io non lo avevo mai vissuto.
Perché quando cresci in un ambiente cosí tu non ti senti meritevole di amore e cure. E te lo dici ogni sera che ti meriti di piú. Ma non ci credi veramente, e non lo sai di non crederci.
Perché dentro di te hai rabbia e parole denigranti e schiaffi ingiustificati e tante giustificazioni, te le hanno sempre ripetute, sono radicate in te.
É come una corda che ti tiene prigioniera e non sai sciogliere, e ogni giorno lotti per liberarti e poi ti arrendi.
Poi ho avuto bravi uomini. Ho avuto una brava psicologa. Ho ancora le mie amiche, che non mi hanno mai lasciato sola in questi 15 e passa anni.
Ho dovuto perdonare per salvarmi l'anima, ma non ho dimenticato.
E mi sento fortunata.
E penso a te, Giulia, perché io non ti conoscevo e ho saputo della tua esistenza nella maniera peggiore che esiste. Penso a tutte le vittime che non sono state fortunate. E penso che ognuna di noi poteva essere Giulia.
É facile parlare col senno del poi. É facile, per alcuni, dire che "ce l'andiamo a cercare/ se non sono stronzi non li vogliamo/ dobbiamo imparare a difenderci".
Piú difficile é guardare la vittima e sentirsi un po' responsabili.
É il nostro fallimento come esseri umani che non scendiamo forse abbastanza in piazza, che ci arrabbiamo contro le ingiustizie e il giorno dopo ce ne dimentichiamo, che quando qualcuno viene picchiato in mezzo alla strada ci allontaniamo e non aiutiamo.
É fallire ogni volta che co arrendiamo e diciamo "ma che vuoi mai, é cosí che va, che ci vuoi fare".
É il fallimento di una scuola che insegna le guerre ma non l'amore.
E forse é la mia ferita che parla, forse ancora mi sento una colpevole mai vittima.
Ma a volte mi chiedo se io stia facendo abbastanza. Se forse sono troppo abituata al fatto che il mondo sia cosí e non si possa cambiare.
Oggi Giulia non potrá rivedere le sue amiche, la sua famiglia, crescere la vita che portava in grembo.
E mi sento come se fosse anche un po' colpa mia.
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fedeeffy96 · 2 years
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Sta arrivando Natale e come al solito torna la malinconia. Non sono triste, ho tanti progetti per il prossimo anno e ho trovato nuovi sogni da realizzare però c’è sempre quel sogno nel cassetto, quello che non si realizza mai. Non capisco perché per gli altri sia così facile o apparentemente sembri così. Come se si potesse essere intercambiabili. A me questo non è mai capitato ma probabilmente il motivo sono solo le false aspettative che ho sempre costruito io. Mi viene spesso detto che sono io a sbagliare, ad essere troppo pretenziosa, troppo sognatrice, troppo romantica. Che c’è di male? Io non voglio farmi logorare dalla vita, non voglio diventare una disillusa già sterile nei sentimenti ancora prima di aver compiuto 30 anni solo perché oggi l’amore è difficile. Non credo di essere sbagliata solo perché mi aspetto che esista ancora qualcuno che sia come me, che ci creda, che sappia voler bene. A Natale, inevitabilmente si festeggiano gli affetti. Io ne ho molti ma mi manca quello più importante di tutti, quello che dovrebbe durare per sempre. È così sbagliato crederci ancora!? Eppure me lo chiedo sempre, com’è possibile che una persona come me, così altruista, così empatica, così dedita a fare del bene perfino nel mio lavoro, non riesca a trovare il suo spazio di felicità. Durante il giorno, per lavoro, aiuto il prossimo. I loro sorrisi mi riempiono il cuore e la loro gratitudine mi da forza. Vedo l’amore nella mia famiglia, tra i miei genitori e mi sento avvolta dal calore del loro affetto. Ad un certo punto però mi guardo accanto e vedo il vuoto. Un vuoto incolmabile. Lo so che se lo cerco, non lo troverò mai… Ma anche se non lo cerco, non arriva mai. Mi piace la mia routine e mi piacciono i miei spazi, mi piace il mio lavoro e ho tanti hobby e vita sociale attiva ma mi manca, mi manca tremendamente quel “qualcosa”. Mi manca così tanto che da desiderio si è trasformato in un sogno e io i sogni li vedo come obiettivi. Da realizzare. Non ci riesco però, l’ho capito ormai. Sono una vincitrice in tanti aspetti della mia vita ma in amore ho fallito. Credo di sapere come si ami e quando ho avuto la possibilità di avere qualcuno accanto, ho amato tanto, tantissimo. Lo so che non è un vero fallimento se non sei tu a sbagliare ma sono gli altri. Eppure credo che ci sia per forza qualcosa che sbaglio anche io se alla fine finisco per restare sempre da sola. Cado e mi rialzo, si ma ciò che mi fa stare più male è vedere quel sogno prendere polvere nel cassetto. Doverlo ripiegare ogni volta, dopo ogni fallimento, lì. Se potessi scrivere una lettera per Natale, io non vorrei nient’altro che smetterla di tirare fuori quel sogno e rinchiuderlo ancora. Se non posso realizzarlo, che resti lì. Prima o poi, lo dimenticherò e proverò a sopravvivere senza, sebbene una vita senza amore mi sembri una condanna. Ma se devo tirarlo di nuovo fuori, per favore, che si realizzi. Il mio cuore è troppo stanco per reggere ancora questo loop. Ogni volta che lo tiro fuori è come se perdesse dei pezzetti, come un puzzle.. Se arriva la persona giusta, come farò a completarlo se dei pezzetti li ho persi nel tempo!? Non voglio scaricarmi già, voglio essere preparata. Io li invidio quelli che hanno l’amore perchè per me non esiste davvero nulla che non lo preveda. Cosa sono tanti soldi? Cosa te ne fai di qualunque cosa tu possa possedere se non la condividi con qualcuno!? Che vita può essere una vita senza amore?! Piuttosto preferirei morire. Per me l’amore è in ogni cosa, in tutta la mia vita, in ogni singolo gesto che compio da quando mi sveglio a quando vado a dormire. Perché non posso riceverne anche io? E non intendo riceverlo da chiunque, io voglio ricambiare. Io voglio amare ed essere amata. Non mi importa se sarà difficile o se dovrò lavorare per farlo accadere, purché accada. Questa è la mia sola richiesta per Natale. Sono anni ormai che lo vivo con il buio nel cuore. Fuori sorrido, ci provo e ce la metto tutta ma dentro fa freddo e il solo fatto che stia considerando l’ipotesi di chiudere il cassetto a chiave e non aprirlo mai più mi fa paura.
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mancino · 4 months
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Buon 9 marzo...
A tutte quelle donne che l'8 marzo capita una volta l'anno, nella speranza che, dal 9 marzo in poi, e per 364 giorni, ci possa essere ancora amore nella loro vita.
A tutte quelle donne che dopo aver lavorato a casa, stanche, cucinano ancora per i figli e il compagno e vorrebbero tanto sentirsi dire una volta ogni tanto: “siediti, stasera cucino io”.
A tutte quelle donne sole che, se si rompe il televisore , la lavastoviglie o il frigorifero, sono sempre “affari loro”.
A tutte quelle donne incasinate già dalla mattina, perché non c’è mai tempo per loro: sono le prime a svegliarsi e le ultime a far colazione.
A tutte quelle donne che come canta Fiorella Mannoia “Siamo così, dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate, ma potrai trovarci ancora qui nelle sere tempestose, portaci delle rose, nuove cose e ti diremo ancora un altro sì” e di quella canzone gli è rimasto solo: “è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare…”.
A tutte quelle donne che non sanno da quanto tempo non viene stretta loro la mano.
A tutte quelle donne che avevano sognato “lunghe notti d’amore folli”. Ora, dopo un po' di anni, sono rimaste solo “lunghe notti”.
A tutte quelle donne sempre in corsa contro il tempo che per truccarsi l’auto diventa il bagno e lo specchietto retrovisore lo “specchio delle brame”.
A tutte quelle donne che cantano e ballano da sole, in casa, senza bisogno di applausi.
A tutte quelle donne che sognano di fare un viaggio, ma che i soldi servono per le bollette e rimangono a sognare le spiagge guardando i depliants.
A tutte quelle donne che denunciano le molestie e i maltrattamenti dei propri “uomini” e degli ex e soprattutto a quelle che non hanno ancora il coraggio di farlo. Ma che devono, prima che sia troppo tardi...
A tutte quelle donne che hanno vicino un uomo ma nella testa un altro, perché a lui era destinato il loro cuore.
A tutte quelle donne che sono “solo” donne e non strafighe e, per dimostrare quanto valgono, devono valere almeno il doppio.
A tutte quelle donne multitasking, che sono figlie, mamme, mogli, nonne e anche amanti. E che danno tutto quello che hanno per far star bene gli altri.
A tutte quelle donne che sono riuscite a non contaminare quella splendida parte di bambina che vive dentro di loro.
A tutte quelle donne che sanno ancora amare e desiderano essere amate, ma che si devono “arrangiare” da sole se vogliono provare a toccare il cielo con un dito…
A tutte quelle donne che sognano di ricevere un messaggio la mattina che non arriverà mai, ma che continuano a sperare.
A tutte quelle donne che non chiedono un Mister Grey, ma che dopo i canonici 10 minuti, vorrebbero anche altro.
A tutte quelle donne che non possono scegliere, perché scelta non ne hanno.
A tutte quelle donne che dormono da sole e che non possono trattenere le lacrime perché non era così che doveva andare. Ma lo fanno in silenzio, perchè i figli non devono sentire.
A tutte quelle donne che volevano la favola di Cenerentola ma che della favola vivono solo il primo tempo.
A tutte quelle donne che vorrebbero mollare e invece continuano sorridendo, dando forza anche ad un’amica del cuore.
A tutte quelle donne che se è stato affidato solo a loro il grande compito di dare la vita ad un essere vivente, un motivo ci deve pur essere.
A tutte quelle donne che sperano che domani sia ancora l’8 marzo e che qualcuno si ricordi ancora di loro e che, se così non sarà, vivranno comunque dei loro sogni.
A tutte quelle donne arrivate stanche la sera e che nonostante tutto, sono qui e la mia famiglia sta bene.
A tutte quelle donne che sognano che qualcosa di diverso esiste davvero e che se anche non fosse così, non smettono di crederci
A tutte quelle donne che si sentono donne tutto l’anno anche senza una mimosa, perchè essere Donna, in fondo, è la cosa più bella
e grande che c’è!
(Claudio Del Pizzo)
Mandi a tutti e buongiornooooooo 🍀😊🙏
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alonewolfr · 17 days
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Un grande professore universitario docente di filosofia, come sua consuetudine ormai da 20 anni, arriva in aula e scrive alla lavagna. COME O AMATO TE NON O MAI AMATO! Con una voce triste come non mai, chiede ai suoi alunni. Cosa ho scritto? Tutti imbarazzati tacciono. Dai, dice il prof è facile da leggere. Una ragazza si alza e legge: COME HO AMATO TE NON HO MAI AMATO!!! Bene, dice il professore. Ieri sera ho invitato a cena una donna che è stata capace di farmi sentire nel profondo del mio cuore queste parole. Ci siamo frequentati per 2 mesi. Le nostre anime hanno vibrato insieme, tutto era meraviglioso. Ieri volevo chiederle di sposarmi. L'ho portata a cena. Tutto era favoloso. Lei era favolosa. Sentivo la mia voce strozzarsi in gola. Ho tirato fuori il mio quaderno, ne ho strappato un pezzetto e come si faceva da bambini le ho scritto: COME O AMATO TE NON O MAI AMATO! Come un bambino, mi aspettavo di vedere sorgere un sorriso sulle sue meravigliose labbra. Il suo viso si è spento. Ha iniziato a piangere. Si è scusata perché non riusciva a trattenersi ed è andata via. Incredulo, l'ho rincorsa . Volevo, DOVEVO sapere perché di quella reazione. Alla fine mi ha risposto: Tu sei un grande professore di filosofia. Io una stimata professoressa di lettere. Come puoi aver commesso quell'errore? Non riesco a crederci, NON RIESCO! Avrei potuto spiegargli che lo avevo fatto consapevolmente solo per fingere di essere tornati bambini. Per dimostrarle che l'amore che provo per lei è capace di trasportarmi a quando non sapevo distinguere una O da una HO. Ma in quell’attimo ho capito. Amarsi non è essere perfetti. Amarsi non è fare sempre la cosa giusta. Lei cercava un amore perfetto. Io non l'avrei mai resa felice. Sono stato zitto. RAGAZZI CERCATE DI NON AMARE LA FORMA AMATE IL CONTENUTO!!!
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Ammetto, in amore non ho avuto spesso e volentieri fortuna.
Ho avuto storie crudeli, storie che mi hanno lasciato solo delle brutte cicatrici e persistono nei miei incubi.
Dopo l'ultima storia finita male, con una persona che non mi amava , ma che mi usava e mi sminuiva ; credevo che poi forse, l amore non fosse per tutti e che di conseguenza io ne fossi esente.
Pensavo che effettivamente non potessi essere amata per davvero, avevo un terrore di amare nuovamente. Così, decisi che la soluzione migliore fosse quella di chiudere il mio cuore definitamente.
Ero così sicura, che non sarei riuscita ad amare per tanto tempo e che tanto non sarebbe arrivato, perché di fortuna non ne ho avuta mai.
E poi un giorno, di colpo , riuscì ad aprire gli occhi.
C'eri tu.
Sei sempre stato lì, nei momenti migliori e peggiori, nei pianti e nelle risate , nelle giornate di sole e in quel di pioggia.
In quel momento capì che qualcosa stesse cambiando, ma non volevo ammetterlo, la paura di soffrire di nuovo e ormai credevo di non saper cosa fosse l amore.
"Come potevo provarlo di nuovo? Come potevo fidarmi di nuovo?"
Eppure, fin dall'inzio, mi hai dimostrato che potessi fidarmi di te, che fossi un posto sicuro.
La tua accortezza negli altri e nei miei confronti è sempre stata incredibile insieme alla tua gentilezza ai miei occhi, la tua bontà mi ha sempre colpito in positivo, come una ventata di aria fresca.
Ho sempre avuto un cuore dannatamente buono davanti a me, vedere questo mi ha sempre fatto un emozione così forte e indescrivibile, forse la sensazione quando vedi un paesaggio che non sembra vero ma talmente bello da toglierti il fiato.
A quel punto riuscivo a pensare solo "cazzo, credo di amarti". Quel credo ovviamente era l'orgoglio, sapevo che ormai provavo qualcosa di forte nei tuoi confronti ma era difficile da ammettere.
Più il tempo passava, più ritornavo a vivere con te, mi rendevo conto che ormai difficilmente sarei tornata indietro.
Non è mai esistito un momento in cui non mi sentissi ascoltata e capita, soprattutto amata.
Non sapevo cosa pensare, era un gran casino la mia testa. Un accumulo di emozioni disordinate, non stavano ferme, correvano da una parte all'altra.
C'era la paura, il trauma e l'orgoglio e dall'altra parte la voglia di amare di nuovo, di ridere di gusto e di vivere questo sentimento nella maniera più genuina possibile.
Tra un abbraccio e una risata, è successo così, nella semplicità della vita.
Che fosse davanti ad un caffè o uno spritz la sera tardi sotto le stelle.
Dovevo prendere coraggio, anche se i miei occhi parlavano da se. Nei picchi di orgoglioso volevo negarlo, sia a me che alle persone intorno a me.
Ma non potevo più continuare in questa direzione, sapevo di amarti e non ci potevo fare nulla, dovevo solo lasciarmi andare.
E alla fine presi coraggio, te lo dissi, quei minuti di silenzio mi fecero perdere il battito e poi tu mi risposi.
E quando mi guardasti negli occhi e mi dissi che fosse reciproco non potevo crederci, era surreale. Ormai mi ero convinta che non sarebbe stato possibile, sei riuscito a farmi ricredere.
Nonostante avessi perso completamente la speranza che potessi provare qualcosa di vagamente simile.
Pensare che mi hai aspettato un anno, ed eri sempre lì affianco a me, ad essere la luce alla fine del tunnel.
"Cazzo, è un amore sano per davvero. Non sono io che cerco di convincermi che lo sia, non sono in una situazione dove subisco e basta , dove vengo fatta a pezzi in una tortura lenta e dolorosa."
E li ho finalmente scoperto cosa volesse dire vivere una relazione felice, un rapporto colmo di amore e di vera serenità, non è mai stata un'illusione.
C'è pace, sei un posto sicuro.
E continui a sorprendermi, hai preso me con i miei traumi, le mie turbe e i miei dolori e sei ancora qui e hai deciso di continuare ad amarmi con una delicatezza disarmante.
Perché tu, dentro hai un mondo, quest'ultimo è bellissimo e non posso fare a meno di amarlo e di volerlo vivere ogni giorno, qui ed ora.
Sono ritornata a sognare un futuro con qualcuno, con te.
Mi hai fatto capire che fosse possibile.
Ora so , che cosa dannatamente significhi vivere un rapporto con felicità, in cui c'è reciprocità.
Perché tu, con la tua genuinità, mi hai insegnato cos'è l'amore.
@sonopienadisogni-keepdreaming
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k4rflo · 6 months
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Sembra scritto ieri ma è successo mesi fa, una storia infinità quanto drammatica.
Ciao, inizio col dire che ero molto combattuto se mandarti questo messaggio e puoi anche non rispondere a questo, ma tieni bene a mente tutto quanto.
Non riesco ancora a comprendere che cosa ti è preso, solo ora mi rendo conto di tutto quello che è successo, solo ora con il tempo sto metabolizzando la cosa.
Volevo dirti che non so come sia possibile far andare via tutto solo per una discussione, perché effettivamente altre motivazioni non trovo. Addirittura sembra che io ti abbia fatto qualcosa, sarà normale? Bah
Ho fatto tutto tranne che qualcosa di sbagliato.
Cosa è successo effettivamente? Cosa si è rotto? Ho mille domande nella mia testa alle quali forse non avrò mai una risposta.
E tutto quello che ti sto per dire è perché mi sono stancato, stancato di aspettare qualcosa che so per certo non arriverà mai.
Non perché io pretendessi qualcosa da parte tua, ma per il semplice fatto che non riesco minimante a capire il perché di tutte le cose.
E così hai deciso di non voler più parlarmi? Da un giorno all’altro, dalla sera al mattino, forse per colpa mia? Per sfizio? Per vendetta? Rabbia? Capriccio? Per cosa esattamente? forse per mille altri motivi?
Voglio solo dire che non so come tu faccia a stare distante dalla persona che (dicevi d’ amare), non so come tu faccia a vivere la tua vita come se non fosse successo nulla.
lo non so come tu faccia a reggere questa situazione, questa “mancanza”... che sento solo io, Non ti viene in mente ogni singolo momento passato insieme?
Ogni sorriso, ogni cosa fatta insieme, baci, abbracci e sai cos'è?
Che a me viene tutto in mente, tutto, sia bello che brutto e di tutto ciò non butterei via nulla perché tutto quello che io sento, che provo è vero.
E fa male, fa male spegnere se stessi.
Perché ci ho messo il cuore e l’anima, per te.
Ho cercato di darti il mio amore, il mio tempo e tutto quanto il possibile nella faccia della terra.
Mi hai detto che si è rotto qualcosa, che le tue intenzioni non erano allontanarmi, e invece sei arrivata al punto di non parlarmi nemmeno più, forse era infondo quello che volevi. Penso non lo saprò mai
So di dover rispettare le tue decisioni.
E le rispetto.
Privato di comunicazione e mille altre cose, va bene tutto quello che vuoi ma che senso ha comportarsi così? l'amore è fare le cose in due, nel bene e nel male, penso di avertelo detto sempre. Solo nel bene non vale. E forse per te non c’è mai stato, o forse da tempo ormai.
E sinceramente io di stare nella speranza che un giorno tu potessi tenerci a me, così come io a te o amarmi non mi va più.
Ho provato in più e più modi a sistemare i miei errori, da quelli più stupidi a quelli più grandi, a darti il meglio di me, ogni singolo giorno nonostante consapevole della situazione, a starti vicino anche quando non volevi nessuno vicino.
Ed ero lì, per te, esclusivamente per te.
Per mesi ho dovuto sopportare il fatto che tu mi parlassi di merda e mi trattassi come una persona estranea nella tua vita da un giorno all’altro, senza mai un minimo di interesse nei miei confronti o semplicemente un po’ d’affetto, senza una spiegazione e senza una motivazione.
Ho sopportato i tuoi atteggiamenti, i tuoi cambi di idea e le tue scelte incomprese per mesi e mesi, perché nonostante tutto io continuavo a crederci.
E so per certo che chiunque avrebbe detto ciao e arrivederci e io invece no, sono stato lì, nonostante non mi facesse bene.
E l’ho fatto perché volevo, non perché qualcuno mi obbligasse, perché io pensavo fosse solo un brutto momento, momento che non finiva mai.
Ho avuto dei piccoli flash di speranza, falsa a quanto pare.
Ti ho voluto rendere partecipe della mia realtà, la quale mi sembravi disposta a conoscere e ad essere partecipe. Perché io tendevo e ci tenevo a dirti tutto di me. Ogni singola cosa anche quella più banale.
Volevo che tu fossi dentro la mia vita a tutti i costi.
Perché io ero la persona più felice di sto mondo con te accanto.
Perché io ero convinto che volevo te nella mia vita. Tutte quelle cose dette, quei programmi e tutte quelle cose belle io le sento ancora dentro.
Ti ricordi tutti quei programmi? Le tappe? “Io un giorno senza di te mai” tutto lo sento vivo, e faccio una fatica immensa a spegnere tutto questo.
Io non sono arrabbiato con te, perché rispetto ogni tua singola decisione, ma ora come ora sono molto triste, e forse anche un po’ deluso, non da te ma dalle aspettative che mi ero fatto.
Perché mi hai detto svariate volte di volermi nella tua vita, e mi sembravi tanto convinta, e ti giuro questa cosa mi faceva stare tanto bene, mi hai detto che volevi che io fossi più presente e che volevi che facessimo mille cose insieme e io ho fatto in modo che succedesse, ssempre nel limiti delle mie possibilità, di trovare un modo di starti più vicino possibile.
Io il tempo per te lo facevo, anche quando non ne avevo, e ho provato in mille modi e spero tu questo lo sappia. Perché non è da tutti farsi 10/15 ore di pullman o svegliarsi alle 3/4 del mattino per andare a vedere una persona, la quale poi magari si rifiuta di vederti per ? Non lo capirò mai il perché tu non abbia voluto vedermi, ma forse un po’ inizio a capire.
Chi altro avrebbe mai fatto tutto quello che io ho fatto per te? Non ne ho idea.
mi hai detto tante cose belle e brutte e io ho sempre cercato di venirti in contro, e dare il meglio di me stesso, per te. Perché per me contava solo la tua felicità. Come tutt’ora.
Ho sempre cercato di soddisfare i tuoi sfizzi e le tue voglie, perché mi piaceva vedere quel tuo sorriso e sentire la tua felicità.
Anche quando facevo fatica a farlo, continuavo; continuavo a credere che prima o poi..
avresti capito chi effettivamente avevi davanti a te,
a chi veramente era disposto a distruggere il mondo pur di vederti felice.
Ti guardavo con quei occhi che so di non aver mai avuto prima.
Ti ho messa al primo posto, in qualsiasi momento, ti ho messo anche prima di me stesso e molto probabilmente questo neanche lo sai.
Ogni singola cosa la facevo per te.
Perché per te ho dovuto molte volte mettere da parte me stesso.
Ma l’ho fatto per te, perché credevo davvero in quello che facevo.
Io personalmente non so cosa sia successo, con chi sia successo e come è successo, perché da parte tua non ho mai ricevuto un chiarimento.
E so che per te avrei fatto di tutto e di più, per te, perché vedo la persona che ho amato di più in vita mia, ci vedo tutti i progetti, tutte le cose fatte insieme.
Non ci vedo solo un immagine ma un'infinità di ricordi, risate, luoghi, foto, odori..
Mi sono impegnato in una maniera assurda per provare a far funzionare le cose, ma forse per te non era abbastanza.
Perché a quanto pare L’unico a volere tutto questo ero io.
E mi manca non poterti più raccontare le mie giornate, i miei scleri, le mie felicità è le mie sofferenze, mi manca il tuo messaggio al mattino o alla fine della giornata.
E poi è stato così semplice lasciarmi andar via???
Ero così tanto importante non è così??
Ah povero illuso io. Ci ho creduto davvero.
Mi mancano tante cose in questo momento.
Ma ora devo smettere.
Ora, devo lasciar andare le cose senza interferire, perché le carte non avevano torto.
E l’ultima cosa.
non mi sembra di essermi comportato male, anzi sono stato chiaro, sincero, amorevole e ho dato tutto me stesso. Ma per più che provi a cercare di capire non capisco, non concepisco.
E sai che c'è?
Che anche se dovesse essere l'ultima volta, io ti dico che ti amo.
Ma è ora che io vada.
A presto? Arrivederci? Addio?
Grazie per tutto, di cuore.
-Atte. K4rflo
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