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#vittima
anemonaee · 5 months
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ragazzoarcano · 2 years
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“Non sei qui
per soddisfare
le aspettative di nessuno
e nessuno è qui
per soddisfare le tue.
Non diventare mai vittima
delle aspettative degli altri
e non rendere nessuno
vittima delle tue.”
— Osho
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serenamatroia · 3 months
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ross-nekochan · 1 year
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Non si può essere sempre vittime.
A volte si è anche carnefici, volente o nolente.
E se ci si è trovati ad essere carnefici senza intenzione, l'unica strada è accettarlo e chiedere scusa. Senza scuse, si persevera nell'essere carnefici.
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Mi hanno insegnato a non odiare i miei nemici
Ma non ne avevo mai amato uno
Quando ci siamo conosciuti, si sapeva già che uno dei due avrebbe perso
Ma come potevo vincere con te?
Non provi niente, sei un rettile vestito da essere umano
Quello che hai fatto a me e quello che hai fatto a te stesso
Lo farai a tutti e per sempre perché sei un buco nero
Perché questa è la tua natura
Ma io ho smesso di essere una tua vittima, tu non smetterai mai di esserlo
Non ammetterai mai chi sei
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lonelygirl-97 · 1 year
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Vi farò contare i giorni, proprio come lo facevo io quando tornavo a casa da scuola, piangendo e pensando “dai puoi farcela”, “mancano solo altri 3anni e poi è finita..”quante volte sono stata sola in quello schifo di realtà, quante altre persone hanno subito tutto questo? mai nessuno dalla mia parte, mai nessuno al mio fianco, mai un sostegno da parte di nessuno, solo una merda di società che pensava a calpestare le persone più fragili, e poi mi viene chiesto perché odio e provo così tanta rabbia nei confronti della gente, perché non riesco più a fidarmi di nessuno? perché in quella dura realtà la persona fragile ero io.
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saporsalato · 11 months
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Giocavo ancora con le barbie quando lui mi urlava che ero scema, che ero una puttana, che ero una piagnucolona, che non capivo nulla.
Quando lui mi tirava uno schiaffo perché era tornato a casa dal lavoro ed era nervoso.
"tuo padre ti ama tanto", mi dicevano.
"devi portare pazienza, lui é fatto cosí, ma ci soffre", giustificavano.
"é colpa tua, lo sai che non devi rispondergli", e mi sentivo colpevole.
Le mie amiche mi dicevano che no, non era normale. Che la mia rabbia era giustificata. Che dovevo chiedere aiuto, che quella non era una famiglia.
E io pensavo che avevano ragione, ma dove mai potevo andare? E se lui si fosse arrabbiato ancora di piú? E se stessimo esagerando?
In fondo é un padre, non puó non amare la propria figlia. A volte mi dice che sono brava e intelligente. A volte ride e scherza con me.
A 23 anni la mia prima relazione. Mi sembrava un bravo ragazzo, non urlava mai e non si arrabbiava.
3 anni dopo ci fu la nostra prima grande litigata, lui alzó la mano come per picchiarmi e io me ne andai.
Mi sentivo ancora colpevole.
Dov'erano i segnali che non avevo visto?
Perché non lo avevo capito, sono davvero cosí stupida?
In fondo ha fatto solo il gesto, ma si é trattenuto, ho esagerato?
É colpa mia?
No, ho avuto paura. Avrei continuato ad averne ogni giorno, da quel momento, se non me ne fossi andata.
Non gli parlai piú. Non lo vidi mai piú.
Per un anno sua madre chiamó mio padre quasi ogni settimana. Passarono per casa mia a piangere e parlare male di me.
Mio padre era dispiaciuto per lui.
Le mie amiche mi erano ancora accanto, a difendermi, a parlarmi, a salvarmi.
Ci ho messo 27 anni a capirlo.
Ho cambiato paese, per prendere le distanze da casa mia, per vedere le cose da una prospettiva piú lontana.
Io lo sapevo che la violenza non é normale e non va giustificata, lo dicevo con gran vemenza.
Ma quella realtá era tutto ció che conoscevo. Volevo amore e uguaglianza, ma ero fatta di paura.
Paura di non meritare qualcosa che sembrava fuori dalla mia portata, qualcosa che per me era come un unicorno, perché tutti ne parlavano ma io non lo avevo mai vissuto.
Perché quando cresci in un ambiente cosí tu non ti senti meritevole di amore e cure. E te lo dici ogni sera che ti meriti di piú. Ma non ci credi veramente, e non lo sai di non crederci.
Perché dentro di te hai rabbia e parole denigranti e schiaffi ingiustificati e tante giustificazioni, te le hanno sempre ripetute, sono radicate in te.
É come una corda che ti tiene prigioniera e non sai sciogliere, e ogni giorno lotti per liberarti e poi ti arrendi.
Poi ho avuto bravi uomini. Ho avuto una brava psicologa. Ho ancora le mie amiche, che non mi hanno mai lasciato sola in questi 15 e passa anni.
Ho dovuto perdonare per salvarmi l'anima, ma non ho dimenticato.
E mi sento fortunata.
E penso a te, Giulia, perché io non ti conoscevo e ho saputo della tua esistenza nella maniera peggiore che esiste. Penso a tutte le vittime che non sono state fortunate. E penso che ognuna di noi poteva essere Giulia.
É facile parlare col senno del poi. É facile, per alcuni, dire che "ce l'andiamo a cercare/ se non sono stronzi non li vogliamo/ dobbiamo imparare a difenderci".
Piú difficile é guardare la vittima e sentirsi un po' responsabili.
É il nostro fallimento come esseri umani che non scendiamo forse abbastanza in piazza, che ci arrabbiamo contro le ingiustizie e il giorno dopo ce ne dimentichiamo, che quando qualcuno viene picchiato in mezzo alla strada ci allontaniamo e non aiutiamo.
É fallire ogni volta che co arrendiamo e diciamo "ma che vuoi mai, é cosí che va, che ci vuoi fare".
É il fallimento di una scuola che insegna le guerre ma non l'amore.
E forse é la mia ferita che parla, forse ancora mi sento una colpevole mai vittima.
Ma a volte mi chiedo se io stia facendo abbastanza. Se forse sono troppo abituata al fatto che il mondo sia cosí e non si possa cambiare.
Oggi Giulia non potrá rivedere le sue amiche, la sua famiglia, crescere la vita che portava in grembo.
E mi sento come se fosse anche un po' colpa mia.
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duke-of-breadsgrouse · 6 months
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Scarto indotto: “salvifica necessità” ma ha deciso lei premendo il piede sull’acceleratore sel suo modus operandi. Scarto indotto e non lasciare, per uscire “senza responsabilità” e colpe.
“È stremato. Sente il cervello distrutto ed esploso e come una farfalla agonizzante dentro a tanto fango, sbatte l’ultimo battito di ali e la lascia, interrompe la relazione, definitivamente.
Lei, volterà le spalle e se ne andrà a braccetto con la persona che già era stata intercettata e lavorata contemporaneamente, ex o nuova vittima che sia.
Lui vuole rannicchiarsi dentro al suo dolore, che non è altro che confusione, perdita di forze, e quella che lui non sa essere una forma depressiva forte. Vuole solo pace, quiete e tranquillità. E che questa pace abbia la forma dell’apatia poco importa. Vuole essere apatico da solo, piuttosto che soffrire costantemente a seguito delle continue manipolazioni e distorsioni della realtà che percepisce, o meglio, che non percepisce più secondo i propri sensi e la propria cognizione. Il cervello non gli funziona più, ed allora lasciandola, vuole staccarlo definitivamente e tornare alla quiete, anche fosse depressione.
Tutto, meglio di questo.”
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pietroalviti · 6 months
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Ceccano, sabato 21 in marcia per Vincenzina, falciata al campo sportivo a 25 anni e milioni di altre vittime di tutte le guerre
Stava andando a messa, la prima messa, come si faceva un tempo, prima di iniziare i lavori in campagna. Erano quasi le sei e Vincenzina Maura doveva sbrigarsi se non voleva fare tardi. Era quasi arrivata al campo sportivo, quel mattino del 21 ottobre 1943, dall’acqua puzza, la contrada dove abitava: non s’accorse di nulla, le schegge di un mitragliamento aereo la falciarono. Sarebbe stata la…
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nicolacostanzo · 7 months
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cristianesimocattolico · 10 months
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Il prezzo del nostro riscatto. Il Preziosissimo Sangue di Gesù
Nel Sangue di Cristo è stipulata la Nuova ed Eterna Alleanza e con il suo Sacrificio rinnovato lungo i secoli nell’Eucaristia Egli continua a comunicarci la sua stessa vita. Questo Sangue Prezioso ci ricorda l’amore infinito di Dio per noi, ma anche la responsabilità che abbiamo di corrispondere a tale dono. Continue reading Untitled
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analfabetifunzionali · 11 months
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Prendersela con chi riporti solo una notizia.
Il caso: Anna.K.420 (@AnnaK4202).
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La testata giornalistica ha evidentemente riportato un'affermazione altrui (è tra virgolette quel "Nessuna violenza, era brilla e consenziente"); non ha quindi alcun senso logico che "Anna" offenda gratuitamente chi si limiti a riportare una notizia di cronaca, in veste di giornalista.
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mennatotedesco · 1 year
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Lavori in corso. Sabato in studio.Livello musicale con l'idea di dipingere quadri che possano arrivare come fanno le #canzoni. Poi alla fine siamo tutti in cerca di #equilibrio. Ognuno è #vittima di #sestesso #artechenessunoseneimporta #sospensioni #equilibrismo #pitturaitalianacontemporanea #oiloncanvaspainting #celeste #figurativeitalianpaintings #oilpainting #portraiture #figurazioneitaliana #contemporaryart #artsy #wipcanvas #pittoriUnitiDitalia #mennatotedesco #mosescoartgallery #singulart #saatchiart #fineartamerica #bidgala #oilcolorpainting #piccoloformato #anelli #italy #latenightpeople https://www.instagram.com/p/CppA9bwoz8W/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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serenamatroia · 7 months
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isacopraxolu · 1 year
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#ellyschlein #vittima di un atto vergognoso e indegno a #viterbo 
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lunamarish · 1 year
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Fino a che punto ci si può illudere, mi chiedo?
Ti rendi conto di che roba è la nevrosi? Volevo avere tutte e due le cose, io: non mi bastava averti rovinato l’esistenza, volevo anche che il cerchio di questa mostruosità si chiudesse, e che fossi tu a far la figura di aver rovinato la mia, in modo da poter sembrare io la vittima, alla fine. Non è spaventoso? 
Richard Yates
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