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#cartoncino
renatomorselli · 8 months
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Four leaf clover da Renato Morselli Tramite Flickr: Trovato, raccolto, posizionato, seccato ed infine cucito su cartoncino.
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chetipo · 1 year
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vizuart · 1 year
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lemuseum · 1 year
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gnaga37 · 1 year
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baby limulo done 😚 (i hope) tomorrow we're letting some a4 adopt him 🥺
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thatsbutterbaby · 1 year
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Giorgio de Chirico ((Volos 1888 - Roma 1978) - Cavalli in riva al mare / Horses by the sea.  Tempera su carta applicata su cartoncino / 35,5x48,5 cm.   x
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frogcoded · 1 year
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che poi comunque riguardo a tutto il discorso ferragni il problema non è neanche lei, lei è venuta e il suo discorso l'ha fatto e per quanto per me e per la mia bolla le cose che ha detto fanno sorridere da quanto sono banali, sono ben consapevole che non devo nemmeno uscire tanto dalla suddetta bolla perché anche stronzate come "non è che se diventi madre la tua vita inizia e finisce con i tuoi figli" non siano scontate.
il problema è che come gli anni scorsi invitano delle donne di spicco dell'intrattenimento italiano e le chiamano "co-conduttrici" perché chiamarle veline fa brutto e suona sessista ma di fatto sono lì a fare le veline, a sorridere al pubblico e scendere le scale con dieci vestiti diversi a serata per farsi dire quanto sono belle e a presentare i cantanti leggendo dal cartoncino perché poverine sono troppo stupide per presentare come i presentatori veri (uomini) e in fondo l'importante è che sorridano alla fine e che siano bellissime. però non vi preoccupate poi fanno anche un monologo a testa (rigorosamente sull'essere donne perché sia mai che possano parlare di altro) quindi non sono proprio veline, no?
e non so voi ma io sono stanca, sono tanto stanca
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las-microfisuras · 3 months
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Le figure sono appena accennate.
Scrivo una lettera con la mano sinistra (...)
(Collage tecnica mista su cartoncino - particolare, 2023)
Francesca Marica
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libriaco · 4 months
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Sotto il segno dei Pesci
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Pesci decorativi in carta fru fru e cartoncino progettati da Bruno Munari per un allestimento di un grande magazzino.
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chetipo · 1 year
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unwinthehart · 4 months
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Fiorello che ama Mahmood, che si esercita a presentare col suo cartoncino e poi lo presenta sul serio. Ciuri sei il più gold di tutti! 💛
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"prato di Carla" (1996)
acquerelli e colori a matita su cartoncino cm------
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lemuseum · 2 years
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homomenhommes · 4 months
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Lo specchio delle brame acrilico su cartoncino
Giovanni Muccitelli
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Mi piaceva la scuola. Il maestro parlava ai bambini. Venivo dallo stanzino dove nessuno parlava a me, e lì c’era uno da stare a sentire. Imparavo tutto quello che diceva. Era una cosa bellissima un uomo che spiegava ai bambini i numeri, gli anni della storia, i posti della geografia. C’era una carta colorata del mondo, uno che non era mai uscito dalla città poteva conoscere l’Africa che era verde, il Polo Sud bianco, l’Australia gialla e gli oceani azzurri. I continenti e le isole erano di genere femminile, i mari e i monti maschili. A scuola c’erano i poveri e gli altri. Quelli della povertà come me ricevevano alle undici un pane con una marmellata di cotogne, portato dal bidello. Con lui entrava un profumo di forno che squagliava la bocca. Agli altri niente, loro avevano una merenda portata da casa. Un’altra differenza era che quelli della povertà in primavera avevano la testa rasata per i pidocchi, gli altri conservavano i capelli. Si scriveva con il pennino e con l’inchiostro che stava in ogni banco dentro un buco. Scrivere era una pittura, si intingeva il pennino, si facevano cadere gocciole finchè ne restava una e con quella si riusciva a scrivere una mezza parola. Poi si intingeva di nuovo. Noi della povertà asciugavamo il foglio con il fiato caldo. Sotto il soffio, il blu dell’inchiostro tremava cambiando colore. Gli altri asciugavano con la carta assorbente. Era più bella la nostra mossa che faceva vento sopra il foglio stesso. Invece gli altri schiacciavano le parole sotto il cartoncino bianco. A scuola ascoltai a fondo le lezioni. Mi accorsi di com’erano importanti le cose che imparavo. Era bello che un uomo le metteva davanti a un’assemblea di giovani seduti, che avevano uno slancio nell’ascolto, nell’afferrare al volo. Bella un’aula in cui stare per conoscere. Bello l’ossigeno che si legava al sangue e che portava in fondo al corpo il sangue e le parole. Belli i nomi delle lune intorno a Giove, bello il grido di ”Mare, mare” dei greci alla fine della ritirata, bello il gesto di Senofonte di scriverlo per non farlo smettere. Bello pure il racconto di Plinio sul Vesuvio esploso. Le loro scritture assorbivano le tragedie, le trasformavano in materia narrativa per trasmetterle e così superarle. Entrava luce in testa come ne entrava in aula. Fuori era un giorno lucente, uno di maggio finito nel mazzo di dicembre. Tornai verso casa continuando a pensare alle lezioni. C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però fra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.
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thatsbutterbaby · 1 year
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Conrad Marca-Relli - Senza titolo, 1964-65.  Collage su cartoncino.
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