Tumgik
#come sanno essere infami e senza palle
ross-nekochan · 5 months
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Giapponesi be like:
Ieri stavamo giocando a UNO a mezzanotte in cucina e ovviamente nel ridere il volume della voce è stato abbastanza alto. Mentre giocavamo entra un ragazza, sta 2 min al telefono e poi esce.
Stamattina la manager mi dice che qualcuno le ha detto che le nostre voci si sentivano fino al 2 piano e che la prossima volta sarebbe meglio che abbassassimo la voce (specie io).
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der-papero · 3 years
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Andiamo a rubare con Papero - Lezione 2 (parte 1) - Come diventare anonimi
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A mio parere, questa è una delle lezioni che dovrebbe insegnare di più, a tutti, buoni e cattivi. La divido in due o anche in tre, per evitare di farla diventare troppo lunga. Se riesco, con i miei limitati mezzi, a trasmettervi a pieno il contenuto di questa lezione, Internet per voi non avrà più segreti, indipendentemente dal fatto che vogliate usarla come risorsa per aiutare il prossimo o per danneggiarlo. E lo farò utilizzando la storia di
Lapo Folletto e Joe Farina Doppio Zero
Come abbiamo visto nella scorsa lezione, usare il software giusto è importante, per rendere quanto più piccola possibile la nostra impronta, mentre gironzoliamo in giro per il webbe ed essere così immuni dal Traffico Scajola.
Facciamo finta che siamo diventati bravi ed esperti e siamo certi che, a fronte di una connessione che intendiamo creare, ne esiste davvero una e una sola.
Prima di iniziare, un piccolo glossario per la nostra storia.
Il casolare => il vostro PC
Lapo Folletto => voi utenti di Internet
Joe Farina Doppio Zero => il servizio al quale volete accedere (FB, il vostro pusher, quello che vi pare)
il postino Infamone Soffia, dipendente Telecómme => il vostro provider, che in gergo tecnico fa, in questo caso, da gateway
Mamma Santissima Inc. => azienda che fornisce servizi VPN
il postino Bellazio, dipendente della Raccomandami s.r.l. => provider della azienda che fornisce servizi VPN, il suo gateway
La nostra storia inizia con il signor Lapo Folletto, che abita nel casolare in via Garibaldi, 1000, Rispettabilandia (= indirizzo IP del signor Lapo), e ha bisogno di bamba da pippare, disponibile presso l’unico fornitore al mondo, il signor Joe Farina Doppio Zero, che vive in via Unatirata 22, Comecazzoveparistan (= indirizzo IP del signor Joe).
A Rispettabilandia sono tutte brave persone ed è vietato per legge vendere e/o pippare droga, mentre in Comecazzoveparistan, beh, lo dice il nome del paese stesso. L’unico modo che ha Lapo per comunicare con Joe è scrivere dei messaggi su un foglio, che consegna al postino Infamone Soffia, il quale poi provvede a consegnarli a Joe, che prepara il sacchettino e lo consegna al postino, che recapita il prezioso carico a Lapo. Cosa molto importante, il postino può leggere il contenuto del messaggio, sempre, e Lapo può solo parlare col proprio postino. L’obiettivo di Lapo è avere regolarmente la sua bamba ed evitare i perfidi sbibbi, che anche in questa storia fantastica sanno farsi voler bene.
Immaginate il casolare di Lapo come una casa con tantiiiissime finestre. E’ la prima volta che Lapo acquista la merce da Joe, quindi fa quello che faremmo tutti, ovvero scrivere il seguente messaggio (che a volte avete sentito chiamare col termine trasmissione in chiaro, ad esempio quando visitate un sito con l’indirizzo HTTP):
A: Joe - Via Unatirata, 22 - Comecazzoveparistan
Da: Lapo - Via Garibaldi, 1000 - Rispettabilandia
Caro Joe,
ti prego di mandarmi 2 gr. di bamba quella buona, non quella tagliata a cazzo di cane. Ho bisogno di tirarmi su e fatturare al TOP, con le pippate giuste andrà tutto alla grande!
A presto, Lapo
A questo punto, Lapo si affaccia da una finestra a caso e urla “AAAAA ‘NFAMONEEEE” (si chiama così, non lo sta insultando), “TIE’, RECAPITA QUESTO!”.
Il postino Infamone Soffia, un nome una garanzia, fa quello che prevede il suo lavoro, ma fa pure una soffiata alle Autorità di Rispettabilandia, che si presentano alla porta del povero signor Lapo.
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Il nostro rispettabilissimo sig. Lapo finisce dentro, purtroppo.
E mentre è in cella riflette ... ma come cazzo hanno fatto a beccarmi? mmm ... Joe sta a Comecazzoveparistan, non gliene frega niente ... mumble ... è stata quella merda dell’Infamone!!! 🤬 Ha letto che volevo la bamba e mi ha cantato agli sbibbi! Quel figlio di puttana! ... Ho capito come fare! La prossima volta scriverò un messaggio in codice, così col cazzo che mi becca!
Motivato a tentare di nuovo, prova ad uscire dopo qualche mese, mettendo in scena un sequestro di persona per ottenere dei soldi e pagarsi la cauzione. Se fossimo in un mondo normale qualcuno gli risponderebbe col gesto dell’ombrello facendogli fare una figura di merda, ma siamo a Rispettabilandia e tutto è possibile, quindi Lapo torna a vedere la luce del sole.
Nel frattempo gli sbibbi gli hanno pure incul ... ehm ... sequestrato la bamba, quindi è costretto a comprarsene altra. Scrive un nuovo messaggio, stavolta più ambiguo (che a volte avete sentito chiamare col termine trasmissione criptata, ad esempio quando visitate un sito con l’indirizzo HTTPS):
A: Joe - Via Unatirata, 22 - Comecazzoveparistan
Da: Lapo - Via Garibaldi, 1000 - Rispettabilandia
Caro Joe,
scusa se non ti ho scritto di recente, sono stato fuori città, avevo bisogno di stare un po’ al fresco. Ho voglia di fare un dolce di quelli che vendono bene, e per la guarnizione ti prego di mandarmi 2 gr. di zucchero a velo, il migliore che hai. Con lo zucchero giusto, farò affari d’oro!
A presto, Lapo
e chiama, sempre da una finestra a caso, l'Infamone.
Il postino, che essere infami è più di un nome, è una scelta di vita, trasmette il messaggio e recapita un pacco con su scritto ZUCCHERO A VELO, e fa di nuovo la soffiata. Tanto per cambiare, fuori la casa di Lapo ...
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Il nostro Rispettabilissimo finisce di nuovo dentro, aripurtroppo.
E mentre è in cella riflette ... ma come porcaputtanaetroiamaiala hanno fatto a beccarmi? mmm ... Joe sta a Comecazzoveparistan, e continua a non fregargliene ... mumble ... è stata quella merda secca e lurida dell’Infamone!!! 😡🤬💣🔪 Ha visto l’indirizzo di Joe, e non ci è cascato!!! Maledetto, già alle elementari faceva il soffia con le maestre, bastardo infame!!!
Ritornato a casa dopo un anno (saremo pure a Rispettabilandia, ma fessi per due volte di fila anche no), Lapo è disperato, sa che come appena ci prova, all’Infamone basta guardare l’indirizzo di destinazione e fare la soffiata agli sbibbi con il suo indirizzo sorgente, anche se sul messaggio scrivesse soltanto salutem ‘a soret, tanto basta per metterlo dentro. E poi gli sbibbi gli hanno di nuovo incul ... ehm ... sequestrato la bamba.
Un bel giorno, tra la pubblicità nella cassetta della posta, trova un volantino della Mamma Santissima Inc.:
Problemi con l’Infamone? Tranquillo, garantiamo noi anonimità e sicurezza! Chiamaci! Con pochi euro al mese, potrai scrivere a chi vuoi, senza preoccuparti di essere cantato!
Lapo fa i salti di gioia, finalmente potrà tornare a pippare, in culo all’Infamone e agli sbibbi!
Chiama il Call Center della Mamma Santissima Inc., risponde stranamente una persona con uno strano accento siculo.
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MS: Non se preoccupi, ci pensiamo noi a vossiiiia. Scriva pure il suo messaggio, ma lo chiuda con questo lucchetto e lo spedisca a noi. Ci occupiamo poi noi di quel fetuso! Baciamo le mani!
Lapo: Ma è legale da voi comprare la bamba?
MS: Minchia, legale é ... più o meno ... fidarsi deve, picciotto, ga-ran-ti-to!
Lapo è al settimo cielo, anche solo per la goduria di metterlo a quel posto al postino (scusate il gioco di parole). Sottoscrive felice un contratto con la MS e riceve lucchetto e chiave.
Prepara un nuovo messaggio, usando quella che, comunemente, viene indicata come trasmissione tramite VPN:
A: Mamma Santissima Inc. - Via Arancin*, 70 - Paaalemmmo
Da: Lapo - Via Garibaldi, 1000 - Rispettabilandia
**** SE NON HAI LA CHIAVE *****
schemo chi legge
***** SE HAI LA CHIAVE *****
A: Joe - Via Unatirata, 22 - Comecazzoveparistan
Caro Joe,
finalmente mi son levato dalle palle quel pezzo di merda dell’Infamone, quel figlio di una grande bagascia mi ha messo al gabbio, e come cazzo facevo a scriverti? Mandami subito, e dico SUBITO, 4 gr. di bamba come cazzo è è, perché è un anno e un mese che non pippo, e sto andando fuori di testa. MUOVITI!
A presto, Lapo
********************************************
Trionfo del fatto di farla franca, urla da una finestra a caso
MUUUAAAHAHAHAHA AAAA ‘NFAMONEEEEE, TIE’, CONSEGNA STO’ MESSAGGIO!!!
Il sig. Soffia stavolta è sorpreso, Lapo scrive alla Mamma Santissima Inc., una azienda nota a livello mondiale per la sua correttezza, trasparenza e professionalità. Nel messaggio, non avendo la chiave che apre il lucchetto, riesce solo a vedere un criptico scemo chi legge. Altro non può fare che consegnare il messaggio alla reception della MS, dove trova un signore poco cordiale che gli fa:
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CHE MINCHIA VUOI, AAAHH?? FATTE LI CAZZI TUA, SE CI TIENI ALLA FAMIGGHIA!
La Mamma Santissima Inc. riscrive il messaggio:
A: Joe - Via Unatirata, 22 - Comecazzoveparistan
Da: Mamma Santissima Inc. - Via Arancin*, 70 - Paaalemmmo
Caro Joe,
finalmente mi son levato dalle palle quel pezzo di merda dell’Infamone, quel figlio di una grande bagascia mi ha messo al gabbio, e come cazzo facevo a scriverti? Mandami subito, e dico SUBITO, 4 gr. di bamba come cazzo è è, perché è un anno e un mese che non pippo, e sto andando fuori di testa. MUOVITI!
A presto, Lapo
Un dipendente milanese, assunto dalla sera alla mattina chissà come, chiama il postino da una finestra dell’azienda a caso
ooooohhhhh Bellazio! C’è da consegnare un messaggio, figa!
Il postino Bellazio, che lavora esattamente come l'Infamone, ma gliene fotte solo del 27 del mese, si fa i cazzi suoi e fa le sue consegne.
Joe è un po’ perplesso, scrive un certo Lapo che gli ricorda qualcuno, ma il messaggio arriva da questi tizi di cui non ha mai sentito parlare. Ma sa che tanto basta che lo pagano, sticazzi di chi scrive, e fa il suo lavoro. MS, una volta ricevuta la merce, la rilucchetta, ci scrive sopra coglione chi annusa, e la riconsegna all’Infamone, che altro non potrà fare che consegnarla a Lapo, visto che è un pacchetto che arriva nientepopodimenoche dalla rispettabilissima e onorata MS, conosciuta anche presso gli sbibbi come onestissima e integerrima, e non gli va di leggere l'etichetta senza lucchetto, per evitare di fare la fine di scemo chi legge. Lapo ha la chiave per aprire il lucchetto, e finalmente si BAMBA! 🥳
Lapo è una persona felice. Per mesi parla con Joe tramite la VPN ... ehm ... tramite la MS, pigliando per il culo l'Infamone e pippando con regolarità.
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Però, un brutto giorno ...
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jamariyanews · 7 years
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ISIS E ANTI-TRUMP: STESSO MANDATO STESSI MANDANTI – Mentre utili idioti e amici del giaguaro marciano contro Trump, Obama avvelena i pozzi in Siria
30/1/2017
“Molte delle celebrità che dicono di non andare (all’insediamento) non erano mai state invitate. Non voglio le celebrità, voglio il popolo, è lì che abbiamo le più grandi celebrità”. (Donald Trump)
 “E’ stupefacente e anche un po’ disgustoso vedere quanti cagnetti profumati da salotto si sono messi con il branco di rottweiler a sbranare un botolo che aveva appena cominciato ad abbaiare”. (Ernesto bassotto)
 Mercenari professionisti
Titolo spiazzante, anzi scandaloso? Vediamo. A cosa vengono impegnati i jihadisti delle varie formazioni mercenarie impiegate in Medioriente (ora anche in Asia e Africa e individuati come attentatori in Occidente)? A mantenere e allargare il dominio, a fini di controllo e sfruttamento, su zone del mondo ricche di risorse, e/o di importanza strategica, e/o la cui sovranità e autodeterminazione costituiscono ostacolo alla globalizzazione Usa, UE e Israele e rispettivi clienti, a volte collusi a volte collidenti, perché ne spuntano gli strumenti armati e/o economici. E, a parte la logica del cui prodest, a chi riconducono, con mille documenti, prove, ammissioni, queste formazioni? Le hanno pagate e rifornite sauditi, turchi, qatarioti, giordani; le hanno armate turchi, israeliani, Usa e Stati Nato; le hanno rastrellate in giro per il mondo i servizi di intelligence e le Forze Speciali di queste entità. Senza questo retroterra e i cordoni ombelicali ad esso connessi per vitto, mezzi, armamenti, soldo, la Jihad non durerebbe e non si espanderebbe dal 2011, ma si sarebbe estinta nel giro di settimane. Ve lo dicono Von Klausewitz e Sun Tsu.
 Mo’ chi ha pensato, elaborato, spinto ed esasperato tutto questo a partire dall’11 settembre 2001? Chi, da un lato, aveva stabilito in piani ufficiali (Oded Yinon, Israele 1981) che, per il Grande Israele, occorreva frantumare in bantustan etnocentrici e settari gli Stati-Nazione arabi. E chi, dall’altro, ma in consonanza, nel cammino verso un dominio mondiale unipolare, di Stati-Nazione progettava di farne fuori tutti, tranne il suo e quello dei più stretti parenti. Si chiama, dai tempi di Lenin, imperialismo, fase suprema del capitalismo. Ma di mezzo c’erano Russia e Cina, ammazzate che schiacciamento di minchia.
La “guerra al terrorismo”, che si apre con l’innesco delle Torri Gemelle fatte saltare dall’interno e dal Pentagono bucato con un missile, ha una miccia lunga che parte dalla fine del secolo precedente. Quando una cabala di psicopatici, in massima parte talmudisti all’orecchio di Israele, formula il PNAC, il Progetto per un Nuovo Secolo Americano. Sono la squadra messa insieme dalla Cupola dell’1% perché faccia dell’ “eccezionalismo”” eugenetico nordamericano la Weltanschaung e del suo apparato militare da un trilione di dollari lo strumento materiale per la conquista del pianeta e la rimozione dki tutto ciò che vi si frappone o contrappone. La Russia, passata dal “tana liberi tutti” di Eltsin a essere l’antagonista globale con Putin, entra nel centro del mirino PNAC. Tanto più quando si intromette in Medioriente e fa volare le scartoffie neocoloniali e nella marca imperiale Europa, rapita e stuprata dal padre Zeus a stelle e strisce fin da quando l’aveva proclamata “liberata” nel 1945, la Russia diventa partner strategico per l’energia e non solo.
 Repubblicani e Democratici per Ia Cupola pari son
In preparazione alla resa dei conti sul campo di battaglia, i neocon, la cui strategia la Cupola fa attuare via via, indifferentemente, dai presunti antagonisti repubblicani (Bush) e democratici (Obama), vero Giano bifronte scolpito dalla Cupola, vengono messi in pratica iniziative e strumenti propedeutici. Difensivi in Europa, dove si tratta di impedire lo smantellamento dell’omologa costruzione vassalla UE per mano di chi, tra le macerie economiche, sociali ed antidemocratiche di questa struttura corrottissima e criptocoloniale, sviluppa nostalgie “populiste” per la propria sovranità fondata sulle costituzioni democratiche sorte dalla lotta antifascista. Offensivi, dove lo Stato-Nazione c’è e alberga anticorpi robusti allo sgretolamento. Ed è il caso di paesi come quelli emancipati latinoamericani, l’Afghanistan, l’Iran, l’Ucraina, l’Egitto, l’Algeria, Nigeria, Brasile, e tanti altri, tutti quelli su cui sarebbe prematuro, inopportuno, disagevole, intervenire militarmente, ma dove è necessario e urgente destabilizzare. Tanto più urgente quanto più, nei tempi recenti e di fronte all’aggressività USraeliana, tutte queste realtà statuali, sotto la spinta dei rispettivi popoli, si orientano sempre più via dall’Occidente e in direzione Russia e Cina, aumentando le criticità dei progetti PNAC e Oded Yinon.
  Ci sono spie tra noi
Dove non è utilizzabile lo strumento terrorista siamo alle rivoluzioni colorate, a insostenibili immigrazioni di massa, a colpi di Stato parlamentari, a sanzioni e sabotaggi economici. Vengono creati e messi in campo strumenti di grande potenza finanziaria e capacità mimetica. Alle vecchie fondazioni Ford, Rand, Rockefelleer, ai Think Tank come il Council of Foreign Affairs, gli Istituti Repubblicano e Democratico, si aggiungono vetrine umanitariste a direzione occulta Cia come USAID, National Endowment for Democracy, Amnesty International, Human Rights Watch, Save the Children, Medici e Reporter Senza Frontiere, Avaaz…. Più dinamico e scaltro di tutti, un criminale della speculazione finanziaria ai danni di paesi da spolpare (Italia dal 1992), l’ebreo ungherese-statunitense George Soros, con la sua Open Society Foundation mirata a gabbare, con mille succursali locali, giovani ansiosi di carriera. Soros si potrebbe dire la piovra globale, da cui tentacoli si sviluppano tanti polipi e polpetti sotto forma di scuole, università, centri studi, ONG dei diritti umani, organizzazioni mediche, gruppi mmediatici, associazioni dei diritti civili, ecologisti, pacifisti, soccoritori di migranti, PR e giornalisti infestanti come l’edera nei boschi abbandonati, o i pidocchi alle elementari di qualche tempo fa. Nel Kosovo sulla via della secessione costruisce università, nel golpe di Kiev finanzia nazisti, in Siria, a Sarajevo, o in Irlanda del Nord, s’inventa “costruttori di pace” che minino la lotta di liberazione.
 Collaborazionisti “dilettanti”
E dunque torniamo al titolo così scandaloso. A cosa puntano in questi giorni, e con quali mandanti e strumenti, coloro che in piazza si agitano, negli Usa a livelli autenticamente eversivi, in Europa in rete, in Germania con marce e marcette (una addirittura, fuori tempo massimo e già arenata, da Berlino ad Aleppo “da salvare”) contro l’insediamento del presidente eletto statunitense? Si intravvedono i tentacoli della nota piovra, sono spuntati i soliti polipi e calamari? Insomma, sono gli stessi del PNAC, dell’11/9, delle varie primavere inventate (Siria, Libia, Serbia), o contaminate e pervertite (Egitto, Tunisia)? Anziché di petto, ti devono prendere alle spalle. Sono la versione soft dei terroristi deti islamici. Supporlo, sospettarlo, arrivare ad affermarlo? Anatema! A me pare invece che lo si debba supporre ed affermare. Li ritrovi oggi in rete a sparare a palle incatenate contro Trump, senza alzare un ciglio sui trascorsi di Hillary e Obama, li ritrovi in piazza a Berlino a gettare il cuore oltre l’ostacolo della trumpizzazione universale, promettono di diventare milioni contro la Casa Bianca per mandare all’aria l’insediamento e, magari, lo stesso Trump.
 E scopri che sono gli stessi che da edicole e schermi, in assemblee e convegni, in marce e presidi si manifestano per il martire Giulio Regeni (alla faccia del suo provato lavoro al servizio di una manica di rinomati assassini e spioni angloamericani); contro i serbi e ungheresi infami che fanno gelare gli afghani alle porte delle città (l’Ungheria ha il più alto tasso di rifugiati rispetto alla popolazione di tutta Europa; la Serbia non ha che gli occhi per piangere dopo il passaggio del rullo Nato); che invitano migranti a milionate, ma non sognano di mobilitarsi contro coloro che li cacciano di casa. Per la maggiore gioia di datori di lavoro sottocosto e di quelli cui interessa tenere l’Europa sotto schiaffo; che, trasudando diritti umani, dall’alto della loro civiltà superiore, spappagallano di dittatori e tirannie in paesi di cui nulla sanno e i cui popoli disprezzano; per i quali, cittadini di paesi governati da ladri, mafiosi, corrotti, guerrafondai bombaroli, con primati di femminicidi, servilismo mediatico, Putin è omofobo, misogeno, sessista, autocrate, zar; che, all’ombra di belve umane come Thatcher, Hillary, Condy Rice, Madeleine Albright, Samantha Powers e loro capisala come Mogherini, Pinotti, Bonino, distolgono dallo scontro di classe e lacerano la comunità giurando sulla “matrice virile della violenza” e che sessismo, razzismo, nazionalismo, guerra, stermini di interi popoli, devastazioni e stupri non esisterebbero senza i maschi: guerra tra i generi che ha lo stesso scopo della guerra tra poveri.
Sono sempre gli stessi che su Aleppo Est invasa e occupata da tagliagole di Al Qaida e Isis, guidati e coordinati dai servizi di Nato, Israele, Turchia e Golfo, hanno per mesi guaito sulle fandonie dei 250.000 bambini sotto le bombe (Save the Children), su un numero incredibile di ospedali distrutti, su un genocidio in atto con bombe a grappolo e bombe-barili, dimenticando che Aleppo libera veniva colpita indiscriminatamente da razzi, mortai e cecchini, che chi fuggiva da Aleppo Est veniva mitragliato, che i corridoi per i soccorsi allestiti dai russi venivano bloccati. E ignorando di come la città interamente liberata sia tornata a vivere nella gioia della libertà, a essere ricostruita, a vedere il rientro dei rifugiati. Soprattutto ignorando chi di questa immane tragedia, diabolicamente inflitta per sei anni ad Aleppo e a tutto un popolo, porta la responsabilità.
 Lo sconfitto e la sua banda avvelenano i pozzi prima di andarsene.: mattanza obamiana a Deir Ez Zor
 Sono ancora gli stessi che, manifestando e marciando contro le futuribili ipotetiche cattive azioni di Trump, tengono la testa sotto la sabbia di fronte all’ultimo massacro del regno di Obama che si sta verificando a Der Ez Zor, nell’est della Siria, dove una guarnigione di alcune migliaia di soldati siriani e centomila civili resistono da tre anni all’assedio dei terroristi. Terroristi Isis ora rinforzati dall’afflusso dei jihadisti in fuga da Mosul, reso possibile dalla collaborazione dei lanzichenecchi curdi al servizio degli Usa e dai bombardamenti Usa sulle difese di Deir Ez Zor e sul suo aeroporto. Aeroporto reso impraticabile e dal quale il governo non riesce più a far arrivare rifornimenti alla città. La centrale elettrica è stata distrutta dalle bombe della coalizione a guida Usa, la gente sta al buio, gli ospedali sono fermi. L’esercito siriano sta a 100km di distanza, impegnato a Palmira e non potrà impedire che Deir Ez Zor cada nelle prossime ore in mano a chi compierà l’ennesima mattanza di donne, uomini, bambini, “sospettati di aver collaborato col regime” e, naturalmente, non si priverà delle consuete atrocità sui soldati.
Collaborazionisti a voucher
Nel momento in cui l’Europa è attraversata da ordigni e apparati di guerra in direzione Russia, come non si erano mai visti dal 1945, l’associazione tedesca “No-to-Nato”, una coalizione di gruppi antiguerra, indice per il 20 gennaio, giorno dell’insediamento di Trump, una grande manifestazione a Berlino contro Trump, “per lo svuotamento della democrazia a vantaggio delle multinazionali, contro la violenza del nazionalismo (anti-UE), la violenza sui rifugiati, i cultori delle frontiere, la diseguaglianza sociale, la corruzione, gli indifferenti al cambio climatico e quelli del profitto sopra tutto”. Tutte cosacce attribuite a Trump, prima ancora che abbia messo piede nella Casa Bianca. Si dicono No-to-Nato, ma di Obama, che ha potenziato, esteso e armato la Nato come mai prima, che ha autorizzato il fracking inquinante e sismagenico, che ha fatto 7 guerre e con droni e sanzioni ha ammazzato più gente di tutti i suoi predecessori, che provoca la Russia fino alla catastrofe per mettere i ceppi all’autodeterminazione degli europei, che ha espulso più migranti di ogni presidente Usa, non dicono niente.
 Negli stessi giorni dell’insediamento del “mostro partorito da Putin”, 20 e 21 gennaio, a Washington è indetta la manifestazione di 1 milione di anti-Trump e la consanguinea marcia di 200mila donne (con pronta adesione anche di Italia, Grecia e altri paesi devastati da Obama e subalterni) contro sessismo, misogenia, xenofobia, razzismo e ogni altra nefandezza di cui il neopresidente trasuda. La convocazione, le parole d’ordine, la piattaforma, gli strumenti organizzativi per queste iniziative sono diretta emanazione del “American Friends Service Committee”, gruppo direttamente finanziato da George Soros. Il cui vessillo di vecchio corruttore di ingenui dirittoumanisti e di Grande Vecchio dei marpioni del globalismo, svetta su diritti civili, femminismo, LGBTQ e gay nell’esercito, abolizione delle frontiere, accoglienza di rifugiati, denuncia del traffico d’armi, abbattimento di dittatori, democrazia da espandere. Valori degni in sé, chi non li riconoscerebbe, ma ridotti in moneta falsa con la quale ottenere il silenzio, l’oblio, su guerre, sanzioni, genocidi, devastazioni di società e relativi carichi e oneri sulle donne, distruzione di nazioni.
Così predicano i media trovatisi nudi senza padrone e così raccomanda Soros alle sue star e starlet dello spettacolo e dall’abissale ignoranza, Trump e Putin sono due cavalieri dell’Apocalisse di cui gli europei faranno bene a non fidarsi, visto che vorrebbero mettersi d’accordo a detrimento irrimediabile per gli europei, vivi e democratici solo con Obama, Hillary e l’ombrello Usa-Nato. E difatti le chiassate europee di tutta questa brava gente di pace e diritto umano coincidono con quelle indette simultaneamente a Washington e in tutti gli Usa dalla bella compagnia che unisce Obama, Hillary, la Cia, il complesso militar-securitario-industriale, Wall Street, la lobby talmudista globale, e tutto l’apparato delle 16 agenzie di intelligence che con Bush e Obama si sono potuti dare alla politica e spadroneggiarvi democraticamente.
 Una bilancia per Trump
Immaginiamo due piatti della vecchia bilancia da fruttarolo. Su un piatto, diciamo quello di destra, mettiamo le sparate di Trump sui migranti, sul muro messicano, sulle donne da palpare, sui musulmani da bloccare, i suoi generaloni in pensione, i suoi petrolieri che negano l’effetto serra, i suoi reduci da Goldman Sachs, le promesse a Israele, le minacce all’Iran e alla Cina.
 Sull’altro, quello buono, di sinistra, mettiamo, le pedate ai giornalisti comprati e venduti del New York Times e affini, la mano offerta alla Russia anche per combattere insieme, anziché il legittimo governo siriano, i terroristi che Trump sa essere stati inventati e diffusi da quelli dell’11 settembre, l’elogio al sacrosanto Brexit e ai cittadini europei che si risvegliano, e che qualcuno, odiando i popoli, chiama populisti, i livore talmudista, i pernacchi ai capisala imperiali Merkel e Hollande, il marchio di obsoleta alla Nato, la cancellazione di TTIP; TTP, CESA, TISA, la gogna e i dazi ai delocalizzatori verso lavoro schiavistico. Indi il disprezzo per gli sguatteri UE dei globalisti Usa che si prostrano a chi li sta facendo invadere e sconquassare da milioni di più o meno disperati, sradicati da guerre, fame e sistemati al gelo e al fondo marino anche dai dirittoumanisti, complici dei globalisti, che gli promettono buona sorte via da casa loro. Per chiudere con la livorosa frustrazione di tutto il cucuzzaro anti-Trump, messo fuorigioco ed espropriato della cabina di comando che pilotava le più grave sciagure inflitte al pianeta dal giorno del meteorite dell’estinzione di massa. Quanto più furibonda è la collera di tutti questi, tanto maggiori sono i meriti di Trump.
 Da quale parte penderà la bilancia lo vedremo. Intanto ognuno a suo gusto valuterà quel che trova sui piatti
S’è messo in marcia, in nome di Cia, Pentagono, padrini del terrorismo, lobby talmudista, mondialisti maltusiani, mafie e massonerie, stampa cortigiana, Stato Profondo, il Grande Pifferaio di Hamelin (“Der Rattenfaenger von Hameln”) George Soros. Attratti dal tappeto di sangue, ossa e pelle su cui procede, gli corrono appresso i ratti sbucati dalle fogne dell’ipocrisia e del raggiro, delle armi di distrazione di massa, del buonismo e del politically correct (vedi elenco tentacoli di Soros, per il momento senza le decine di italiani: http://ift.tt/1562nW8 ). Ma lo seguono, ahinoi, anche i bambini di Hamelin, che non annusano il fetore, ma percepiscono il profumo di miele che piove sulle loro coscienze dalla solidarietà con i migranti ghiacciati a Belgrado, con i LGBTQ discriminati, con i rifugiati da assimilare nell’universo globale del meticciato, lontano dalle loro patrie, con le donne che se fossero al comando sarebbero solo sorrisi e coccole, con tutti quelli che sono partiti in quarta a lanciare braccia e cuori contro il l’orrendo sovvertitore del nostro sereno e felice assetto planetario.
 Ragazzi che immane, che inaudito sconvolgimento di senso, di ragione, di verità! E non dateci dei trumpisti. Avremo modo, presto, di misurarci anche con The Donald, il suo parrucchiere, i suoi generali e banchieri, tutta la famigliola. Sappiamo bene che dalla Casa Bianca non è mai sceso nessuno Spirito Santo a ingravidarci.
 fonte http://ift.tt/1jeWpLM
 Preso da: http://ift.tt/2l6wrzM
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