Tumgik
#date la colpa a mia sorella che in una settimana mi ha fatto rivedere tutti i film
leojfitz · 5 years
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di smistamenti
mentirei se dicessi di non aver pensato a “i miei raga harry potter, cicatrici in faccia” come titolo a questa fic 
"M'è venuto in mente mo che c'è una domanda che non t'ho mai fatto, Là." E' una di quelle notte in cui sono sfiniti entrambi, sdraiati sul divano dopo ore e ore di prove e registrazioni, tanto che anche alzarsi dal divano per spostarsi sul letto della stanza al piano di sopra sembra essere un'operazione altamente complessa. Edoardo ha un braccio intorno alle spalle di Lauro, che al momento sta fissando un punto non precisato nella stanza, sicuramente sta pensando a quanto gli faccia schifo tutto quello che hanno registrato fino a quel momento. Lauro si gira verso Edoardo con lo sguardo terrorizzato, lo vede che gli sta passando tutta la vita davanti, sta pensando a quante poche domande ci possano essere che Edo non gli ha mai fatto. "In che casa di Hogwarts stai te?" Gli chiede allora, e Lauro cambia completamente espressione. Lo sa già cosa sta per dirgli. "Ma vaffanculo Edoà, io chissà che cazzo me pensavo," gli dice, tirandogli un colpo su un braccio, ma senza troppa convinzione. Sono davvero molto stanchi. "Beh, allora?" "Ma che cazzo ne so, dai, avrò visto l'ultima volta Harry Potter a dodici anni, manco me ricordo come se chiamano le cose lì, le case." Edoardo si copre il volto con la mano, sconvolto dalla rivelazione. "Cioè hai visto tipo solo i primi due film?" "Pare che non m'hai visto come stavo impicciato dopo, oh, ma chi c'aveva tempo de pensà a Har -" Edoardo lo interrompe. "Sì vabbè, ho capito, Là, da domani un film al giorno." "Non abbiamo tempo," gli dice Lauro, che si gira nuovamente dall'altra parte, per sottolineare ancor di più la sua presa di posizione. "Ma smettila, sono due ore al giorno." Edoardo sposta un po' il braccio che ha intorno alla spalla di Lauro e riesce a pizzicargli un fianco, sapendo bene quale reazione avrebbe suscitato nell'altro. Lauro praticamente salta, è uno dei suoi punti più sensibili, e si gira di nuovo verso di lui, pronto a mandarlo nuovamente a fanculo. "Non accetto scuse." Lauro sbuffa ma non dice nulla, ed Edo conclude la discussione dandogli un bacio in fronte.
Al quarto giorno, quando stanno vedendo il Calice di Fuoco, Lauro ha finalmente un'illuminazione. "Lo so, Edo, lo so," gli dice. Sono in camera, dove hanno montato un televisore che era in un'altra stanza della casa ma che nessuno usava, e che tutti hanno sicuramente pensato Edo e Lauro si fossero presi per guardarsi dei porno. "Cosa sai?" Gli chiede Edoardo. Fino a poco prima gli stava accarezzando il braccio e ora la sua mano si è ora spostata vicino a quella di Lauro, le loro dita che si intrecciano. "La mia casa," risponde, stringendo la presa, il contrasto evidente fra le dita tatuate di Lauro con quelle pulite di Edoardo. "Sono chiaramente un Grifondoro." Edoardo scoppia a ridere allora, ancora una volta con la mano libera sulla faccia. "Tu - Là, lo scorso anno stavi a piagne come un ragazzino perché non te volevi magnà quell'uovo nelle Filippine," gli fa notare Edoardo, che sta continuando a ridere. Lauro sembra particolarmente indignato però, lascia andare la sua mano, si siede e incrocia entrambe le braccia sul petto. "Anche Ron ha paura dei ragni," gli dice. L'argomentazione non sta in piedi, ma perlomeno sembra che Lauro stia recependo qualcosa dalla visione. "Ron non credo abbia mandato mai Harry davanti durante 'na missione co' la scusa che tutti lo considerassero il demonio, Là," gli fa notare Edoardo, ma Lauro non si arrende, è ancora tremendamente offeso, la schiena poggiata al muro e le braccia ancora conserte. "Dai, non fà il cojone, torna qua," aggiunge poi, dando un colpetto alla parte del letto ora vuota accanto a lui. Lauro ha lo sguardo fisso sullo schermo però, il Ballo del Ceppo in corso. Solo dopo la fine della scena Lauro lo guarda di nuovo e gli dice, "beh, se fossimo stati insieme là, io al Ballo te c'avrei invitato, sono molto più avanti de Ron." Edoardo sorride, e non riesce neanche più a prenderlo per il culo, lo stronzo.
Lauro rimane convinto della sua scelta su Grifondoro fino alla visione dell'ultimo film, quando anzi dice a Edo che è chiaramente anche lui nella stessa casa e che sarebbero stati anche loro fortissimi nello sconfiggere Voldemort. Lauro è agitato, è sul bordo del letto, ogni tanto si gira verso di Edo, "Harry non muore, vè?" ed Edoardo ride, "io non ce credo che tu veramente non lo sappia, Là." Ma deve crederci, quando era morto Silente Lauro si era commosso, non ne aveva davvero la minima idea. Su Sirius Edo non è del tutto sicuro che Lauro abbia capito che sia davvero morto. Quando arrivano alla fine, Lauro ci mette un po' a girarsi verso Edoardo, e quando lo fa Edo vorrebbe fotografarlo,è un misto di commozione e di confusione. "Ma n'era 'na storia per regazzini? So' morti metà dei personaggi, ma che cazzo me fai vedè?" Edo sorride, gli dice "viè qua, cretino, che te consolo io," e Lauro lo fa, anche se lo sta ancora insultando prima di cominciare a baciarlo.
"Alla fine comunque mica m'hai detto tu che casa sei. E quale pensi sia la mia," gli dice Lauro la mattina successiva, mentre molto lentamente entrambi stanno tentando di alzarsi. "La tua è facile," gli dice Edoardo. "Sei un Serpeverde." Lauro sgrana gli occhi, si alza indignato. Edo è molto colpito dalla rapidità con cui è sceso dal letto, inizierà a ripeterglielo tutte le mattine. "Pensa che stima c'hai de me, pensi che io sarei stato l'alleato del nemico," gli dice, mentre cerca qualcosa da mettersi addosso in giro per la stanza. "Ma no, mica tutti i Serpeverde so' alleati de Voldemort, in ogni caso t'avrei convinto io a combatte in prima linea," gli dice Edoardo e Lauro alza lo sguardo dalla pila di vestiti a cui sta cercando di dare un senso al lato della stanza. "Vabbè, te sei salvato in corner. Tu, però?" Edoardo, ancora seduto sul letto, alza le spalle. "Non lo so, forse Tassorosso," gli risponde. "O Grifondoro. Ma non vojo dì Grifondoro perché è troppo scontato, poi me immagino noi due tipo Romeo e Giulietta del mondo dei maghi." Lauro intanto ha scelto il suo outfit,  che è in realtà lo stesso del giorno precedente, e torna sul letto, ed Edoardo pensa stupidamente a quanto sia bello anche con quegli occhi perennemente stanchi che ha da quando sono lì. "Ma 'sti Tassorosso fra un po' manco me li ricordo nei film, che cazzo fanno? Se te ce ritrovi vordì che c'hanno 'na pazienza immensa," gli dice Lauro, che gli si di è di nuovo buttato addosso. Si è alzato solo per fare scena per un secondo, la solita drama queen. "Pe' scoprillo me sa che te devi legge pure i libri, Laurè." Lauro sbuffa, gli ricorda che non hanno tempo, ma ha già il telefono in mano aperto sulla barra di ricerca di Amazon, libri Harry Potter.  
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