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#dieta del digiuno come fare
susieporta · 1 year
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"Se non tornate bambini non entrate nel Regno dei cieli", disse un Tale.
Vediamola meglio insieme...
Fame e spossatezza sono esempi di come agisce il potere dell'energia spirituale, del Fuoco.
Prendete un uomo morente di fame e consapevole della sua fine inevitabile e un altro che digiuna sui tre piani per terapia: il primo declina rapidamente, mentre l’altro preserva a lungo le proprie forze. È solo l’energia del Fuoco a sostenerlo, chiamata in gioco dall'intenzione.
(L'Opera è "Amor vincit omnia" di Caravaggio)
Fate questo esperimento anche sulla fatica: chi chiama l'energia spirituale in azione non è mai stanco, mentre chi pensa di essere affaticato perde forza. Uno sguardo superficiale, classificherebbe questi fatti come effetti di “autosuggestione”, ma è ignoranza...
Il cibo terreno può ridursi a poche briciole: il corpo non abbisogna di molto quando il Fuoco arde poiché tale energia non venga sottratta dai pensieri ripetitivi. In passato questa caratteristica era privilegio solo di certi Saggi.
Costoro infatti erano grandi poiché erano grandi conoscitori del digiuno. Se non erano grandi conoscitori del digiuno non erano saggi... ma non per quello che pensiamo noi: favorire la salute del cuore, ridurre il grasso addominale, abbassare i livelli di sodio nel sangue, ecc... bensì, per riportare il cervello nello stato in cui era agli albori dell'essere. Nell'utero infatti l'anima crea l'uomo perfetto per due motivi: digiuno della bocca e digiuno del pensiero.
È questa la partita: il digiuno dai pensieri ripetitivi poiché tale pratica ti spara nell'unica energia che esiste, ovvero l'Adesso, habitat naturale del Fuoco.
I bambini per esempio conoscono molto bene questo aspetto, e ci insegnano che il seguire le passioni e il portare giocosità nella nostra quotidianità, sono le più potenti molecole farmacologiche dell'anima.
Quando hanno un problema costoro fanno tre cose: piangono finché non gli passa; vanno a dormire e aspettano che Ermes nel sonno porti loro la soluzione - Orfeo svolge altre funzioni; oppure giocano. Tre operazioni dove si rompe il rapporto coi pensieri ripetitivi e quindi col tempo, poiché il nostro mentale razionale, quello che utilizziamo per comprare la carta igienica e i preservativi, è fatto della stessa sostanza illusoria con cui è fatto il passato e il futuro.
Basta guardarli: i fanciulli quando giocano si dimenticano di mangiare e le loro forze sono inesauribili. Quale dieta migliore di questa?
È importante quindi tornare a fare le cose che ci piacciono e ci riescono naturali, superando le prevedibili resistenze del mentale inferiore: "non ho più l'età", "devo occuparmi di cose più importanti", "chissà cosa pensano gli altri"... potrei continuare all'infinito... poiché questi pensieri altro non sono che tentazioni per non farti sedere sulla sostanza dell'adesso.
Mi seguite? La sostanza dell'adesso, non il qui e ora. Il qui e ora è un concetto mentale, la sostanza dell'adesso è un'esperienza cardiaca. È la stessa sostanza dell'orgasmo per intenderci, sostanza della creazione quindi, e la caratteristica principale dell'orgasmo qual è?
Esatto, che non vi è il tempo...
Divenite consci del potere della sostanza dell'adesso e del potere del Fuoco!
Quel che più conta è iniziare dalle piccole cose, vigilando sui propri impulsi.
Cari amici, come ripeto spesso, non ha valore alcuno sapere queste cose, occorre esperienziare se volete innalzare la percezione dal piano intellettuale al sovramentale: "Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi." (Atti 2, 3)
Ogni circostanza della vita è un laboratorio speciale per sperimentare sé stessi.
Federico Cimaroli
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imponderabile · 11 months
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i lunedì. per gli altri possono apparire semplicemente delle giornate normalissime composte da 24 ore, nelle quali si ritorna a lavorare oppure ci si riposa, in cui bisogna andare a fare la spesa, chiamare il commercialista, andare a correre e così via. ma poi ci sono io e il mondo dentro alla mia testa, perché per me i lunedì non sono giornate come le altre, sono veri e propri supplizi, il tempo non passa mai, mi tortura fin dentro le ossa e aspetto con angoscia che possano terminare al più presto. per chi soffre di un disturbo alimentare, il lunedì significa e segna esclusivamente l’inizio della dieta, il giorno di digiuno, il momento della punizione e dell’ annientamento. la tua testa ti parla incessantemente e ti urla addosso gli insulti peggiori, è la giornata mondiale del senso di colpa nel quale devi fare i conti con tutto quello che hai mangiato nel weekend, con le abbuffate e tutto in questa giornata si spegne, vivere diventa sopravvivere e dentro di te devi trovare le forze di tenere la voce cattiva il più lontano possibile. vorresti farla diventare solo un eco vuoto, invece è lì che ti sussurra all’orecchio e non c’è modo di persuaderla, lei oggi ha tutto ciò che è in suo potere per distruggerti. per me i lunedì non sono giornate come le altre.
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fullyouthdream · 1 month
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è dal 12 agosto che mangio in modo sano e soltanto quando ho fame o vengo vista da altri (per testimonianza), assumendo tra le 200 e le 600 calorie al giorno, e sono passata da 48,3 kg il 13 agosto a 46,3 kg il 18 agosto, per cui sono 5 giorni di "dieta".
ho perso 2 kg senza attività fisica e riempiendomi con 1 o 2 di questi mix al giorno: insalata mista farcita con 5 olive verdi e 5 nere, 1 pomodoro per insalata, 1 uovo sodo e mais (due cucchiai circa per insalata); 2 gallette di riso farcite con metà cucchiaino di miele e pecorino romano grattugiato (non più di 20 grammi al giorno); frutta mista (per lo più tagli di anguria, melone, melone giallo e pesche); 1 filetto di carne con spinaci; 1 patata bollita con piselli (2 cucchiai) e 1 coscetta di pollo; iced coffee con 60 ml di latte senza lattosio.
sono molto soddisfatta dei risultati, ma soprattutto vedere la pancia per niente gonfia dopo questo tipo di pasti mi riempie di gioia... probabilmente sono intollerante al lievito, o quantomeno a pasta, pane e panini, e soprattutto alla pizza quando la mangio intera dopo un fritto misto, poiché dopo aver ingerito una di queste cose (anche in quantità ridotte), ho lo stomaco sempre molto gonfio.
mi rendo conto di non aver mangiato pesce in questi giorni, ma i miei amici stavano parlando di pranzare in un ristorante dalla cucina cinese/giapponese in settimana, per cui aspetterò loro per mangiarne un po'.
intanto, stasera ho mangiato 3 fette di pizza col mio ragazzo e mio fratello (1 fetta di primavera, 1 di diavola rossa con patatine, 1 di margherita con wurstel e patatine), e nel tardi ho mangiato 1 cornetto farcito col miele.
devo dire che non ho la pancia esageratamente gonfia e non mi sento nauseata.
sto bene, anche perché non sto facendo troppe ore di digiuno tra un pasto e un altro, credo di non aver superato le 20 ore insomma (non ne sono sicura), e sarà anche per questo che il mio stomaco si sta abituando comunque a digerire di nuovo del cibo in modo normale.
la bilancia ovviamente mi ha riportato un numero senza senso dopo la cena e il dopo cena di stasera, ma tra il mangiare, i tanti bicchieri d'acqua e il fatto che non sia riuscita ad andare in bagno neanche per fare pipì, non posso meravigliarmi... domani magari peserò qualche grammo in più, ma sto andando bene, quindi che fa?
sono sulla giusta strada, ho capito il gioco e so come giostrarmelo, ho già vinto, sono già al mio ugw in teoria; mi serve solo qualche settimana, ma ce l'ho già fatta.
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Sono a digiuno dalle 10 e 40 di stamattina. Mi sento bene e non ho fame per niente! Voglio digiunare fino a domani a pranzo, da una parte sono super felice perché sarà il digiuno più lungo che abbia mai fatto, dall'altra ho paura... Da quando ho questo DCA ho sempre contato le calorie nei periodi di "dieta" e ho finito con l'abbuffarmi pesantemente per giorni, settimane o mesi fino a riprendere tutti i kg persi e con gli interessi. Questa volta non le sto contando, conto le ore di digiuno. In questo modo non mi sento in colpa di mangiare tanto "quando è ora" e mi sento bene. D'altra parte mi sto rendendo conto di quanto questo meccanismo sia radicato dentro di me. Ne ero uscita, non contavo niente, non mi importava e riuscivo ad essere abbastanza felice anche senza accettare completamente il mio corpo. È bastato un periodo di stress, la malattia di nonno e tutto è tornato esattamente come prima se non peggio. Ora mi sento più determinata che mai, non mi importa del freddo, della fame, dei giramenti di testa. Non mi importa niente di tutto ciò, l'unica cosa che mi importa davvero è quel numerino magico sulla bilancia che la mattina inizia la mia giornata. Ogni volta che salgo su quell'aggeggio infernale mi sento euforica e rimango delusa perché il peso perso è troppo poco, ma anche felice perché comunque sono scesa. Non so che pensare. Emozionalmente mi sento meglio, mi sento meno stressata, meno in gabbia, meno malinconica ma so perfettamente che tutto questo accade solo perché tutto il giorno ho il pensiero fisso del DCA a cui pensare. Mi sono resa conto, forse per la prima volta, che è una specie di protezione dal mondo esterno, mi rinchiudo nel mio mondo di fantasticherie su quando sarò magra, su diete da seguire, sul cibo, su quanta acqua bere o su quanto passi fare. In questo modo il mondo esterno mi scalfisce appena, a volte mi dimentico che esiste. Non so perché sto scrivendo tutto questo ma ormai l'ho fatto e lo pubblicherò. Era partito come un post molto più corto hahaha Se siete arrivati fino a qui, beh, che dire... Grazie per aver letto e vi mando un abbraccione che non guasta mai!!
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geminicrisis · 4 years
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Il fascino glamour della larva
Critica pratica per sopravvivere ai post sulla giornata dei DCA senza risvegliare la bestia
Con i vostri cazzo di fiocchetti lilla vi ci potete soffiare il naso. Inutile fare la giornata nazionale dei disturbi alimentari quando non esiste una rappresentazione autentica di quello che è smettere di mangiare o volersi bruciare vivə per aver mangiato.
Se questa giornata avesse un senso il simbolo non sarebbe un fiocchetto ma una cazzo di bara. Invece mi imbatto solo in contenuti che romanticizzano lo schifo. Come se infilarsi in un DCA fosse una fase come lo sono stati i gruppi hipster, indie, hardcore punk, electro-pop, e i Cani.
Così continuano le storielline con foto di quando si stava peggio di ora per romanticizzare questo orrore.
Oh guarda che buffa e naive ero, portavo le converse e facevo gli scoobydoo coi fili di gomma!
Oh guarda che buffa e naive ero, pesavo 2 chili vestita e mangiavo un pomodoro e una fetta di bresaola al giorno!
Peccato che non funzioni così. Avere un disturbo alimentare non è romantico, non è glamour, non è un cazzo di fiocchetto lilla. Peggio di questo dannato nastrino color nausea ci sono solo le frasi di accompagnamento tipo: “chi ha un disturbo alimentare ha fame d’amore”.
No mi dispiace, quando ero anoressica avevo fame di morte putrida e fame di qualsiasi altra cosa commestibile. L’amore c’entra ma non è il punto. 
In tutta questa faccenda non c’è nulla di estetico, nulla di poetico nulla di fascinoso.
Non riesco a condividere la scelta di chi pubblica post fotografici col proprio corpo durante la malattia e dopo un’eventuale cura. Come una dieta dimagrante al contrario, si usa nuovamente l’immagine del corpo per lanciare un messaggio, anche giusto, ma usando le argomentazioni sbagliate. Per guarire dobbiamo liberare il corpo dalla sua funzione di dover cristallizzarsi in modelli da seguire. Dobbiamo ripensarlo in linguaggi nuovi. 
Personalmente il primo spiraglio di luce l’ho avuto quando mi sono resa conto di essere più vicina ad una larva che a Kate Moss. E vorrei cancellare quella memoria dai miei occhi come da quelli di chiunque mi abbia visto in quel periodo di agonia.
Quando stavo male avrei probabilmente sfoggiato il nastrino lilla, emblema della mia vita alla Effy Stonem, dannata ribellina alternativa.
Ci ho messo quasi 10 anni a capire che l’anoressia non è rivolta, non è anarchia, non è voglia di essere diversə, non è essere alternativə.
L’anoressia è schiava del patriarcato, serva del capitale e pena di morte ultimativa. Pura voglia di raggiungere il fango e i vermi nel modo più lento possibile.
I vostri fiocchetti lilla li repello come la peste perché hanno il fascino della setta, di chi ha vissuto qualcosa di speciale. Così come le vostre foto tristi ma patinate di quando le cosce vi entravano nel palmo della mano.
I fiocchetti lilla non strozzano la narrazione marcia che produce questa epidemia di digiuni, vomiti e abbuffate.
Con i nastrini si nasconde l’orrore mostruoso di un cervello delirante. Come lo è l’aver provato invidia per il regime alimentare nei campi di sterminio perché, durante l’ora di storia, avevo scoperto che i deportati prendevano più calorie di quante me ne concedessi io.
Con le coccardine o i film Netflix sull’anoressia con Lily Collins non si vedono le stempiature stile Andreotti, i gomitoli di capelli caduti nella doccia e la laniccia di peli sulla pelle ingiallita. Senza contare lo sfarinamento delle articolazioni e l’atrofia dell’utero.
I fiocchetti lilla sono da bellə e dannatə e con l’anoressia non c’entrano nulla. C’entra invece farsi la pipì sotto perché anche se sei nel cuore dell’adolescenza, dopo due anni di digiuno, ad una certa il corpo non riesce più a contenersi e torna come quello di un neonato o quello di un novantenne. L’età non conta l’importante è essere progressivamente sempre più incapaci di intendere e di volere.
Un’altra cosa che manca negli ipocriti commenti sensibilizzanti su questa giornata è il denunciare il profondo senso di deficienza mentale che prende chi sta male.
Altra frase aberrante: Eh ma lə anoressicə sono particolarmente brillanti, perfezionistə, sensibili.
Magari prima del calvario. Posso dire con certezza che dal terzo mese di semidigiuno in poi diventi più scemə di Salvini. Il cervello non riesce a concentrarsi su nulla e tutto è coperto da un velo di sonno e fame ovviamente.
Il cervello compie ossessivamente lo stesso ragionamento 24 ore su 24. Non c’è nessuna poesia, nessun brio geniale da ragazza interrotta. Solo un calcolo continuo di energia introdotta e energia bruciata. Inali senso di colpa perpetuo mentre sviluppi una memoria inossidabile riguardo qualsiasi cibo tu abbia mangiato nell’arco di 90 giorni.
La dittatura e l’isolamento dettati dal proprio cervello nei fiocchetti lilla non ci sono e non ci saranno mai. Sono andata a mangiare fuori più in un anno di CoVid che nel biennio 2012-2014.
I nastrini lilla non tengono conto neanche della furba metaconsapevolezza suicida. Del sapere di andare incontro alla morte e continuare comunque a saltare il pranzo.
Quindi che dire amicə, non fiocchetti lilla ma rivolta e rabbia pura. I DCA proliferano nella narrazione che pretende ci sia un modello di corpo maschile, un modello di corpo femminile, un modello di corpo umano e un modello di corpo animale. E invece no, maledetti voi e i vostri nastrini categorici.
Non fiocchetti lilla ma cannonate di fuoco. I nostri corpi sono come galassie, siamo masse di energia libera che pervade la natura e brucia i vostri cazzo di nastrini e le vostre storie instagram con Skinny love di sottofondo.
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isssheanangel · 4 years
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Post in italiano. Necessito di scrivere e basta.
In un momento di lucidità dato probabilmente da mezza fetta di pane tostato, due fette di tacchino e metà uovo, sono giunta a una conclusione che ora sembra talmente ovvia da risultare idiota.
Mi sono chiesta: cosa voglio davvero? Prima è arrivata la domanda scontata: dimagrire. Ma non basta. Obiettivamente sono una ragazza normale, anzi, molto più attiva e con più muscoli della media. Come posso aspettarmi che il mio peso sulla bilancia diminuisca se mi alleno tutti i giorni?
La bilancia ossessiona, ma anche quando sai che non dovresti guardarla perché non è lei che detta i parametri, ti ci fissi comunque. Una ragazza che invidio perché sembra quasi anoressica ma non lo è assolutamente, pesa esattamente come me. 58 chili ed è addirittura più bassa. Sicuramente avrà muscoli più sviluppati e meno massa grassa. Infatti il suo metabolismo funziona alla grande perché mangia anche schifezze a cuor leggero senza farsi problemi. La scienza è scienza, punto.
Quindi, mi sono chiesta di nuovo: cosa voglio DAVVERO? Voglio eliminare due cose che non trovo estetiche e rendono il mio fisico asimettrico: coulotte de cheval e maniglie dell’amore. Vi sembrerà assurdo, ma in tutti questi anni a vedermi grassa non avevo mai capito di essere una “skinny fat” che accumula grasso localizzato ma che è magra in tutto il resto del corpo.
Quindi ho pensato: mmh okay: grasso localizzato. Di per sè è il più difficile da sciogliere, può servirmi una dieta drastica per ottenere risultati veloci?
Sí e no: una settimana o anche due prima di andare al mare, ridurre le calorie al minimo e digiunare sicuramente SGONFIA. Quindi io so che potenzialmente ora se “digiuno” anche solo tre giorni posso scendere di un chilo abbondante.
Ma ora devo andare al mare? No. In piscina? No. Voglio solo sorprendere il mio ragazzo che non mi vede così tonica da un po’. Okay.
Dopo un mese allenandomi due volte al giorno e provando le cell + crema della fitline il mio sedere è cambiato DRASTICAMENTE. Devo riconoscermelo. Non ho quasi più coulotte de cheval e sicuramente continuerò sia ad allenarmi che a prendere crema e capsule della fitline. Obiettivo 1 quindi maggiormente raggiunto, si perfezionerà col tempo piano piano e con costanza.
Ora che l’obiettivo 1 non occupava più così tanto spazio nella mia testa ho notato che effettivamente le maniglie dell’amore io le ho eccome, quando ho sempre pensato di esser così di costituzione e di non poterci fare niente. Effettivamente è grasso localizzato, quindi come ho lavorato sotto posso farlo sopra.
Tutti dicono di evitare il cardio perché troppo fa male. Io quindi per non saper nè leggere nè scrivere ho sempre fatto solo esercizi per i muscoli in palestra con o senza pesi e ballato come al solito (che comunque è cardio ndr).
Ora che lo faccio ogni mattina, insieme a esercizi per i muscoli vedo una differenza abnorme. Sono rimodellata, non dimagrita.
Conclusione: io non ho bisogno di dimagrire rapidamente, non avrebbe senso e non porterebbe a NULLA.
Quando sei skinny fat come me e le poche percentuali di grasso che hai vuoi eliminarle per motivi estetici, non trovi l’appoggio del tuo corpo. Lui vuole tenersele, tu vuoi perderle per essere sottopeso. Diciamo che, in una mentalità da dieta rapida, puoi digiunare/sgonfiarti=far sí che si notino meno/ma poi eventualmente tornare come prima se non più gonfia.
OPPURE puoi pensare che hai una vita davanti: essere consistente e modellarti piano piano. PIANO PIANO il tuo corpo si modificherà da solo. Ma lo farà perché lo avrai nutrito nel modo corretto, aumentando il tuo metabolismo e allenandolo tanto.
ORA, PARTE CLUE.
Perché allora sono passata da avere un fisico da ragazzina a quello che ho ora? Sí, con l’età cambia anche il fisico e mette su qualche forma in più. Lo sappiamo tutti. Ma io ho contribuito? SISISISISI. Mi rendo conto che io sono una di quelle “a dieta” a periodi da sempre, mentre nei momenti in cui non lo sono mangio più cibo spazzatura del normale, se vedo del cibo davanti a me DEVO finirlo e mi viene l’acquolina in bocca solo a pensarci. Se c’è del cibo nel piatto VA FINITO. Tutti questi comportamenti, nel corso degli anni mi hanno fatto accumulare questo skinny fat e addirittura in germania, dove finalmente non mi vedeva nessuno che conoscevo e venivo forzata a mangiare dalla mia famiglia obesa tedesca, ho messo 10 chili.
Ora, osservando le persone magre magre che conosco, ho notato che potenzialmente non si privano niente. MA, mangiano in un altro modo. Io vedo il weekend come cheat meal e mi dó una ricompensa. Loro no, perché non ne sentono il bisogno. Se vogliono un pezzetto di cioccolato di lunedì, lo mangiano e ne mangiano solo un pezzetto.
Io mi dicevo “ma io non posso farlo. A me viene la tentazione e mi finisco la tavoletta”. Vero, ma perché? Perché da 5 anni a questa parte cerco di fare diete idiote per vedere risultati IMMEDIATI.
Da quando sono passata a una sorta di plant based diet, automaticamente dopo qualche mese senza neanche accorgermene ho perso gli ultimi chili che avevo messo in germania. Ora, a distanza di 4 anni, peso come quando ne avevo 16 e il mio corpo non era malaccio. Ora che ho capito questo, posso fare ancora di meglio.
Una persona magra mangia solo se ha fame e spesso si sente sazia perché mangia lentamente, quindi avanza cibo nel piatto. Perché può permettersi di farlo? Perché quella pizza/tiramisù che ha davanti non è l’ultimo che potrà avere in tutta la sua vita. Se gli verrà fame dopo due ore sicuramente potrà aprire il frigo e prendere qualcosa per nutrirsi. Ma non si abbuffa fino a gonfiarsi, esser pieno, stare male come faccio io perché oddio che buono devo finirlo/ me lo merito/ sono golosa non ci posso fare nulla/ ma oggi è domenica. Anche perché quando mangio così spesso non sento neanche il sapore, non lo faccio nemmeno per il sapore.
Quindi, ho deciso che se voglio davvero autocontrollarmi non digiunerò tutti i giorni. Non porta a nulla. Un digiuno è per ottenere risultati a breve termine ma effimeri. Un’abitudine e stile di vita dove mangio cose salutari quando ho fame e con qualche concessione quando la voglio realmente e non quando me la trovo davanti (con le dosi richieste dal mio corpo) mi porterà dritta al mio obiettivo prima che io ci possa fare caso.
Come allenare l’autocontrollo? Piuttosto che non mangiare, mangerò regolarmene alzando PIANO le kcal per far sì che il mio metabolismo si adatti. Se ora in media sono a 600, questa settimana salirò a 800. Mi allenerò come sempre. L’unica differenza è che potrò concedermi quattro pasti, A PATTO CHE AVANZI SEMPRE QUALCOSA NEL PIATTO. Si tratta di una cosa che farò all’inizio per abituarmi a non spazzolare tutto senza neanche pensarci, mi costringerà a mangiare lenta e capire se sono piena e quanto voglio avanzare quel giorno e mi aiuterà ad avere cibo davanti senza dovermici buttare sopra come un’oasi nel deserto. Posso mangiare una pizza, se non la finisco. Anche metà mi riempie sicuramente, ed è comunque buona. L’altra metà potrò portarla a casa e mangiarla quando voglio. Gli altri saranno felici di finirla.
FAKE IT UNTIL YOU MAKE IT. Se sono magra anche io, il mio stomaco non può finire una pizza senza riempirsi come quello di una persona normale/sovrappesso. Se si riempie come il loro all’orlo allora si ingrandisce.
Se io pian piano mangio e brucio, mangio e brucio, non solo sono sempre sgonfia ma alzo anche il mio metabolismo che brucerà molto molto di più anche da solo. Allo stesso tempo imparerò a controllarmi e non dovrò mai più abbuffarmi. Sul breve termine non lo vedrò subito. Ma tra anche solo 6 mesi mi guarderò allo specchio chiedendomi come diamine ho fatto.
Ho scritto tutto questo per me, credo che raramente sarò così lucida in futuro. Rilegittelo finché non ti esce dagli occhi carolina. Ps. Sono orgogliosa di te perché hai mangiato quello che volevi, ma avanzando la parte in più dopo che eri piena alla fine hai mangiato anche meno calorie del solito. Quella che doveva essere una colazione “premio” è diventata una colazione normalissima che puoi concederti ogni giorno. Anche col pane, senza superare le 200 calorie. Assurdo.
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