Oroscopo di Chirya: dal 26 Febbraio al 3 Marzo 2024
Oroscopo di Chirya: Cari tutti, ecco le previsioni dal 26 Febbraio al 3 Marzo 2024, ci sono molte novità, il Sole nei Pesci, congiunto a Mercurio, in Vergine subiscono influenze opposte, gli Scorpioni dovranno prendere decisioni finanziarie. Abbiamo un cielo per filosofi e idealisti, la settimana è positiva per l'Ariete, per i Pesci e la Bilancia che vive una fase di apertura per il mondo esterno.
Oroscopo di Chirya: uno sguardo segno per segno
Ariete
Cari Ariete, il mese finisce con tanti pensieri, per fortuna Marzo migliora sul lavoro, con qualche successo negli affari Grazie a Nettuno sempre favorevole sarete romantici, e comprensivi con la vostra metà, anche Urano migliorerà la vostra situazione monetaria con un colpaccio imprevisto ma fortunato. Fidiamoci di qualche buona notizia per voi, e sosteniamo gli affetti, che in definitiva ci appagano sempre, sia che il momento sia facile o meno.
Toro
Oroscopo di Chirya: Cari Toro, nella settimana il lavoro va meglio, meno le problematiche familiari, con tensioni sia in famiglia d’origine che coniugale. Saturno vi fa riflettere su tutto guardare con severità ogni cosa e passarla al microscopio, per cui intorno a voi amici e parenti sono meno spontanei. Organizzate serate tranquille con la famiglia e il weekend con qualcosa di nuovo. Evitate di esplodere e siate sempre pacifici, grande qualità del vostro segno.
Gemelli
Cari Gemelli, nella settimana dovete assolutamente dedicarvi ai rapporti sociali, il Sole in aspetto disarmonico promette incontri scontri e preferirete stare da soli godendo della vostra spinta all’indipendenza, sfruttate questa vostra abilità, sia nel privato, che nel sociale. In amore meglio il dialogo ai mazzi di fiori, sarete sensibili alle emozioni, ma la dolcezza va sempre sostenuta con la verità, evitate le bugie, meglio un franco pensiero.
Cancro
Oroscopo di Chirya: Cari Cancro, la settimana per voi inizia e finisce splendidamente, da sempre questo è per voi un periodo fortunato, e avrete quello che vi serve, tante le idee e i progetti che vi si affollano e che vorrete realizzare. Buone notizie per chi cerca l’ amore, Mercurio favorevole vi aiuta nella comunicazione, e se è il caso farete il primo passo senza pensarci troppo, sarete particolarmente dolci e romantici. Possibili rimborsi in arrivo per coloro che li hanno ripetutamente chiesti.
Leone
Cari Leone, la settimana alleggerisce di molto la vostra vita, in quanto alcuni pianeti non sono più opposti, e anche gli altri a breve passeranno nel segno dei pesci che per voi rappresenta un netto miglioramento, così che il momento della riscossa è vicino. Le cose lentamente ma inesorabilmente tornano a rasserenarsi nel campo professionale. Non alteratevi per sciocchezze, non ascoltate Marte, lieve miglioramento nelle finanze.
Vergine
Cari Vergine, la settimana vi vuole concentrati, il passaggio di tanti pianeti congiunti a Saturno nel segno dei Pesci a voi opposto, vi farà oscillare tra varie emozioni e qualche pensiero negativo. Giove e Urano potrebbero rendere litigiosi, mentre Venere vi regala momenti piacevoli, ma lo stesso vi sentirete presi da troppi impegni. Scelta positiva un weekend con gli amici, in un ambiente piacevole che vi donerà momenti di gioia e tirerà su il morale.
Bilancia
Cari Bilancia, la prossima settimana vi vede forti e determinati a far ascoltare la vostra voce, siete protetti da una comunicazione facile e proficua. Evitate rischi finanziari e non avrete nulla da preoccuparvi, anche se il budget familiare è sbilanciato. Se avete un progetto che vi sta a cuore, un desiderio da tempo, trovate il coraggio di realizzarlo, e di renderlo possibile, grazie alle vostre idee, il momento favorevole vi elimina ogni difficoltà sul cammino.
Scorpione
Cari Scorpione, con questa settimana le cose miglioreranno sempre di più, i pianeti in Pesci vi sostengono su tutto, per raggiungere i vostri obiettivi. Mettete in campo tutte le iniziative che riuscite a pensare, senza risparmiarvi, i desideri più nascosti, anche sul piano finanziario, prevedete di usare audacia e rischio, sul lavoro, in amore, nelle collaborazioni o nelle questioni legali. troverete le parole giuste per prendervi la ragione.
Sagittario
Cari Sagittario, la settimana è problematica, e farà uscire fuori le vostre debolezze, il lato più intollerante del vostro io, e sarete tentato spesso di continuare anche in privato una chiusura ad oltranza. Per fortuna Venere positiva vi inclina a essere le persone che siete belle solari e socievoli, a evitare le tensione, i malintesi. Per alcuni qualche difficoltà finanziarie, siete generosi, e quindi siate più razionali nell’elargire denaro, e poi fate attenzione alle spese.
Capricorno
Cari Capricorno, la settimana vi porterà tanti traguardi grazie agli aspetti positivi dei pianeti nel segno amico dei Pesci, Giove in trigono vi sostiene alla grande, come un amico che vi guida per il meglio. Per l’amore qualche difficoltà c’è, i rapporti amorosi risentono della vostra freddezza, siate più propensi a al romanticismo. Per chi volesse fare investimenti finanziari, bisogna alzare il muro di attenzione, prima concedetevi un salutare tempo di riflessione.
Acquario
Oroscopo di Chirya: Cari Acquario, la settimana vi vede indaffarati con gli affari di cuore, è il settore che più vi regalerà gioia e soddisfazioni. Tuttavia sarete molto fortunati anche sulle questioni e sulle transazioni immobiliari, dove avrete l’appoggio di un amico competente del campo che saprà consigliarvi. Marte vi dona più grinta sul lavoro, dove non abbasserete la testa per nessuno, una raccomandazione alla calma e a non fare i paladini delle utopie.
Pesci
Cari Pesci, il compleanno inizia con delle belle notizie finanziare, grazie a Mercurio nel segno e alla capacità comunicativa la felicità è a portata di mano. Giove vi regala anche un piccolo aiuto economico, i nati della seconda decade, magari tentando la fortuna giocando, poco. Belle cose in arrivo per voi risvegliate le ambizioni, ma la cosa importante e che conta veramente il consenso che vi accompagnerà in questo periodo e ne sarete orgogliosi.
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MAG087 - Caso #0141010 - “La valle perturbante”
[Episodio precedente]
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GEORGIE
Senti, non ne sono davvero sicura.
ARCHIVISTA
Ho solo bisogno di prenderlo in prestito per mezz’ora o giù di lì. Lo, lo tratterò bene.
GEORGIE
Co - No, io non -
Puoi farlo esplodere per quello che mi importa. È stato in mansarda per qualcosa come vent’anni. Se mi serve un fruscio da nastro posso aggiungerlo in postproduzione.
ARCHIVISTA
Allora qual è il problema?
GEORGIE
Nell’ascoltare un anonimo nastro mandato dal tuo stalker?
ARCHIVISTA
Uh…
Senti, devi solo fidarti di me, okay?
GEORGIE
Sì, e voglio farlo, ma come faccio se ancora non vuoi dirmi cosa sta succedendo?
ARCHIVISTA
Non mi crederesti!
GEORGIE
Mettimi alla prova.
ARCHIVISTA
…
[sospiro] Hai ragione.
Va… Va bene. Posso semplicemente andarmene.
GEORGIE
Andiamo, non ti sto sbattendo fuori, Jon. So che non saresti qui se avessi un altro posto in cui andare, e io… io voglio aiutare, ma… sai, sei una brava persona. Lo eri, almeno. Ma di qualunque cosa si tratti, ti sta rovinando!
[sospiro] Senti, ho, ho del lavoro da fare. Tu ascolta, o non ascoltare, o registraci sopra o fai quello che vuoi, solo… solo pensaci su prima, okay? Puoi decidere di lasciar perdere.
[La porta si chiude]
[Sospiro]
[Il mangiacassette viene caricato]
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GERTRUDE
Caso 0141010, Sebastian Skinner. Fatto accaduto nella Foresta di Gwydir, Galles settentrionale, nel settembre 2014. Dichiarazione rilasciata il 10 ottobre 2014. Registrata su nastro il 4 aprile 2015. Registra Gertrude Robinson.
GERTRUDE (DICHIARAZIONE)
Tutti mi dicono sempre che non mi accorgo delle cose. “Sebastian”, dicono, “non ti accorgeresti se ti crescesse un secondo naso.” E immagino che per molti versi sia vero. Non è che sia sbadato o stupido, capite, è solo che non sono molto bravo a notare cose fuori posto. La mente ha una maniera di riempire i buchi in una cosa su cui non si sta concentrando; semplicemente li ricopre con quello che tu ti aspetti di vedere come se fosse carta da parati. Preferisco pensare che quella parte del mio cervello sia più potente che quella della maggior parte della gente. Non noto mai se qualcuno ha un nuovo taglio di capelli o un piercing, e non scommetterei sul fatto che mi accorgerei se qualcuno avesse un figlio.
Potreste aspettarvi che questo crei dei problemi essendo io un idraulico, ma non lo ha fatto, a essere onesto. Dovete tenere a mente che se so su cosa devo concentrarmi riesco a notare le cose tranquillamente. E l’idraulica è ottima in questo senso - a seconda del problema, ci sono sempre quelle cose che devo controllare, una dopo l’altra, finché una di esse sembra non essere a posto. Poi aggiustarla di solito è abbastanza semplice. Non c’è bisogno di guardare la cosa nel suo insieme o di adocchiare cambiamenti o stranezze.
Quindi, ancora adesso, ripensandoci, è difficile dire se ci fosse qualcosa di particolarmente strano nella telefonata quando l’ho ricevuta. Dire che non ho notato niente fuori dall’ordinario non vuol dire davvero nulla in quel contesto. Immagino che la posizione che mi hanno dato sia stata un po’ una sorpresa. Svolgo la mia attività fuori da Penmachno, nella Foresta di Gwydir, e non è esattamente un’area densamente popolata. Faccio riparazioni per gente in tutta la regione, e non ero a conoscenza di alcun paese o edificio nell’area del bosco verso cui chi ha chiamato mi ha indirizzato. Voglio dire, avevano le coordinate GPS, perché non c’erano nomi di strade che avrebbero potuto darmi come indicazione. Era un’area che a volte attraversavo in auto però, e non ricordavo ci fosse nulla là, ma non ci ho davvero pensato al tempo. Immagino di avere fatto il ragionamento che forse c’erano delle case là e che, beh, non me n’ero accorto.
Il problema sembrava essere un’ostruzione abbastanza semplice, quindi ho caricato il furgone e mi sono messo in viaggio. Non avrei dovuto metterci tanto quanto ci ho messo, ma le strade non sono così facili da percorrere di notte, anche se il tuo navigatore satellitare fa del suo meglio, e soprattutto se sei diretto verso un posto che non ti è familiare, cercando di trovare la strada giusta per entrare in una qualche valle nascosta. La telefonata deve essere arrivata intorno alle sette e mezza, perché avevo appena finito di cenare. Normalmente non faccio lavori notturni, ma c’era qualcosa che sembrava urgente, e avevano accettato di duplicare la mia tariffa standard.
Ho parcheggiato vicino a un piccolo gruppo di edifici dall’aspetto fatiscente, fatti di legno e pannelli di metallo ondulato, tutti sistemati intorno a un edificio centrale più grande, che assomigliava a un qualche tipo di officina o fabbrica. Inizialmente ho pensato potesse essere un qualche impianto di disboscamento, ma eravamo solo a pochi chilometri da Penmachno, quindi se stessero tagliando degli alberi là, l’avrei saputo. Probabilmente. Voglio dire, persino per me sarebbe dura non accorgermi del suono delle seghe industriali.
Ho parcheggiato al lato di quello che sembrava un parcheggio improvvisato e sono uscito. Qualcuno si è avvicinato per accogliermi. Megan, ha detto di chiamarsi, e che avevamo parlato al telefono. Quando l’ha detto è rimasta immobile, e sembrava stesse aspettando che io rispondessi, quindi ho afferrato i miei attrezzi, e le ho detto di mostrarmi lo scarico. Mi è sembrata un po’ colta di sorpresa da questo, quindi mi sono scusato, immaginando di essere stato un po’ troppo grezzo per lei, e le ho chiesto dove potessi trovare il problema di drenaggio.
Mi ha condotto su per il grande edificio, ha afferrato la maniglia e ha spalancato la porta. C’era un umido odore metallico che proveniva dall’interno. Probabilmente dallo scarico intasato, ho pensato, anche se ammetto che non aveva l’odore di niente che io avessi incontrato prima. Megan stava in piedi sulla porta, con le braccia spalancate per qualche ragione, ma a essere onesto stavo controllando i miei attrezzi e non avevo davvero visto cosa stesse facendo. Le ho chiesto di nuovo di portarmi al tubo di scarico, e lei ha fatto un suono abbastanza strano, e mi ha condotto all’interno.
Abbiamo attraversato il piano principale dell’officina, con gente che si affaccendava su entrambi i lati, facendo qualunque cosa fosse che stavano facendo. La mia mente era concentrata sul lavoro a portata di mano. Megan mi ha portato in una stanza sul retro piena di tubi e inferriate, e ha indicato un tubo al centro del pavimento dalla cui cima stava sgorgando acqua scura. Si potrebbe pensare che il rosso scuro mi abbia fatto capire cosa stava succedendo ma, onestamente, ci sono un sacco di agenti chimici industriali che fanno diventare l’acqua di quel colore, quindi non l’ho davvero registrato come preoccupante. Quindi, ho tirato su la grata e mi sono messo al lavoro.
Per tutto il tempo, Megan ha chiacchierato a bassa voce. Sussurrava, il che rendeva un po’ difficile sentirla sopra al rumore dell’edificio principale, quindi per lo più ho annuito e fatto gli appropriati suoni di interesse. E pensavo che stesse parlando dei suoi hobby. Dopotutto, non avevo mai davvero sentito il termine “scarnimento” prima, e dal modo in cui ne parlava supponevo fosse un qualche tipo di scultura. Voglio dire, si incontra ogni tipo di persone strane nel mio lavoro, e io sono orgoglioso di essere in grado di mantenere una conversazione amichevole con tutte loro. Ho, ovviamente, cercando cos’è lo “scarnimento” da allora, e quello sicuramente mette l’intera conversazione sotto una luce decisamente diversa. Non penso si stesse offrendo di fare una scultura per me.
Comunque, ho trovato abbastanza in fretta l’ostruzione: un grumo di grasso e olio solidificato che si era rappreso in una delle anse, e gliel’ho rimossa. Non era assolutamente un lavoro tanto impegnativo quanto temevo sarebbe stato, e ho spiegato a Megan il mio sistema di fatturazione mentre riattraversavamo l’officina.
Era silenziosa quando me ne sono andato, e sembrava che stesse cercando di riprendersi da un qualche tipo di shock. Immaginavo che si fosse un po’ nauseata quando avevo tirato fuori l’ostruzione, e che la imbarazzasse ammetterlo. È una cosa abbastanza comune: la vista dello schifo che si accumula nei tubi di scarico può davvero colpirti se non sei abituato. Comunque, ho deciso di non farne parola, le ho solo dato i miei dati, e le ho detto che mi sarei fatto sentire per il pagamento. Poi sono rimontato sul furgone e me ne sono andato. Lavoro compiuto.
Almeno, avevo pensato che fosse un lavoro compiuto. Vorrei, vorrei tantissimo, che fosse stato un lavoro compiuto. È stato il giorno dopo che il telefono ha squillato, circa a mezzogiorno, e la voce ormai familiare di Megan mi ha chiesto di ritornare. Ha detto che avevano lo stesso problema, ma con un tubo diverso. Questo mi è parso un po’ bizzarro, perché ero abbastanza sicuro che un edificio come quello avesse solo uno scarico centrale, che avevo già sistemato.
In ogni caso, non c’era niente di male nell’andare a dare un’occhiata, mi sono detto. Dopotutto, evidentemente non sapevano niente di idraulica laggiù, e se mi fossi occupato bene di loro avrei potuto ottenere una buona scorta di clienti abituali. Quindi ho nuovamente caricato il furgone, e mi sono messo alla guida.
È stata la cosa più frustrante del mondo. Anche alla luce del giorno, essendoci già stato una volta, trovare la piccola valle si è dimostrato decisamente difficile. Ero partito di buon’ora, ma era comunque già il tardo pomeriggio quando finalmente ho parcheggiato nel piccolo spiazzo terroso.
Sono balzato fuori e ho trovato una vista che, alla luce del giorno, persino io ho notato essere estremamente strana: Megan era là in piedi, che mi salutava con la mano, vestita in un qualche costume blu e rosso, come un giullare o un clown. Lo indossava la notte prima? Sicuramente no. Anche se immagino di non avere davvero guardato i suoi vestiti. Seduta su una sedia pieghevole vicino a lei c’era una donna tarchiata e muscolosa con i capelli tagliati corti, che mi fissava con un ghigno che sembrava davvero maligno. Ha scambiato uno sguardo con Megan, che ha semplicemente annuito, e poi è scoppiata in una risata crudele, e improvvisamente ho cominciato a sentirmi a disagio.
Me ne sono rimasto lì, cassetta degli attrezzi in mano, a dibattere se voltarmi e guidare via. Avevo praticamente appena deciso di andarmene quando ho sentito la mano di Megan afferrarmi il polso. Non avevo l’avevo notata avvicinarsi a me. Le sue dita sono affondate nella mia pelle, e sembravano molto, molto sbagliate. Come plastica dura avvolta intorno a bacon crudo. Era forte però, abbastanza forte da trascinarmi verso la grande officina e la sua porta aperta. Mi dimenavo, e le ho detto di lasciarmi andare, ma lei mi ha semplicemente ignorato. Ho chiesto aiuto urlando alla donna seduta sulla sedia da giardino, ma lei ha solo riso più forte.
Stavo ancora implorando aiuto quando ho sentito le dita dure e fredde di Megan affondare nella parte superiore della mia testa e girarla perché guardassi dentro all’edificio. Non avevo notato che avevamo raggiunto la porta, ma nella luce del pomeriggio, la realtà di quello che avevo attraversato la notte prima si mostrava chiaramente in modo orribilmente dettagliato.
File e file di sgabelli vecchi e rotti se ne stavano davanti a grezzi telai di filo metallico e legno. Sopra a ogni sgabello c’erano figure di ogni forma e dimensione. Nessuna era umana. Alcune erano a loro volta di legno, vecchie, e macchiate di marciume. Alcune erano di plastica scura e brillante o di porcellana bianca. Alcune erano di tessuto e juta, riempite fino all’orlo e strabordanti di segatura da dozzine di posti. Tutte erano senza tratti, e si muovevano in spasmi come nulla che avessi mai visto al di fuori dei miei sogni.
Ognuna stringeva un coltello affilato come un rasoio, e lo muoveva velocemente sulle teste umane che erano sospese dai telai con filo di ferro e ami da pesca, tagliando delicatamente intorno ai bordi. Riuscivo a vedere il resto dei corpi impilati alla rinfusa nell’angolo, e per un secondo tutto ciò che sono riuscito a fare è stato chiedermi perché non puzzassero peggio di così.
Poi tutte le figure che stavano tagliando si sono voltate verso di me nello stesso istante, e ho gridato. E quando ho gridato, gli occhi di ogni testa hanno ruotato nei loro telai e mi hanno fissato con la disperata supplica che mi diceva che conoscevano ancora il dolore. Io stavo balbettando, supplicando Megan, chiedendole cosa volesse. “Voglio che tu incontri il nostro capo”, ha detto con leggerezza. Io non sapevo chi fosse, e lei mi ha fissato, la pelle che cominciava a scivolare via dai suoi occhi dipinti. “Potresti chiamarlo Non Ti Conosco.”
Non so perché quelle parole mi abbiano riempito di un terrore così profondo, ma ho sentito ogni muscolo nel mio corpo tendersi. Istintivamente, e senza preavviso, ho tirato con tutta la forza che avevo in me contro la faccia di Megan, e ho sentito il suono scricchiolante di qualcosa di fragile che andava in pezzi. La sua mano ha lasciato il mio braccio e io l’ho fissata, la sua faccia ora contorta che penzolava dalla plastica scura della sua testa, la bocca vuota che si muoveva, cercando di coordinarsi ai ripugnanti suoni che provenivano dal resto di lei.
Ho corso, tornando di scatto al mio furgone il più velocemente possibile, solo per vedere che la donna coi capelli tagliati si era alzata e si era spostata davanti alla porta del posto del guidatore. Non avevo tempo di rallentare; ero semplicemente pronto a cercare di placcarla, ma lei ha fatto qualcosa che non mi aspettavo. Ha aperto la porta per me, e si è fatta da parte.
Senza prendermi il tempo di pensarci, sono saltato sul sedile, e ho cominciato a frugare cercando le chiavi. Il motore si è immediatamente animato con un ruggito, ed ero al punto di uscire da lì quando ho realizzato che potevo sentire la mano della donna sulla spalla. L’ho guardata, la porta ancora aperta, e lei mi ha fatto l’occhiolino. Senza preavviso, un terribile, rovente calore è eruttato dalla mia schiena, e io ho gridato di nuovo, questa volta in agonia. Per riflesso ho sbattuto giù il piede, e ho sentito la macchina partire mentre lei toglieva la mano, ridendo quella stessa orribile risata.
Sono riuscito a fuggire, anche se c’è una buona possibilità che non userò più questo braccio come si deve. Sono andato alla polizia, ovviamente. Non ho detto loro esattamente cos’è successo, solo che avevo notato quelli che credevo essere resti umani durante un lavoro, ed ero stato attaccato mentre cercavo di andarmene. Mi hanno effettivamente preso sul serio, ed erano tutti pronti ad andare a indagare, da quello che ho capito, quando c’è stato l’incendio. Il peggior incendio nella Foresta di Gwydir da almeno duecento anni, a quanto pare. Alcuni dei più bei paesaggi naturali al mondo ridotti in cenere. Ha distrutto la mia casa, come anche molte altre a Penmachno, ma per fortuna nessuno è morto.
La parte più strana, però? Nessuno è morto, ufficialmente, perché sebbene la polizia, i pompieri e la guardia forestale abbiano setacciato l’area bruciata ettaro per ettaro, non hanno trovato alcun resto umano. La cosa più simile che hanno trovato era il telaio distorto e attorcigliato di un vecchio manichino di plastica.
GERTRUDE
Commenti finali: Quando questa dichiarazione è stata aggiunta alla Collezione, ero convinta che fosse l’Estraneo che mi faceva una minaccia diretta. Il signor Sebastian Skinner. Sembrava un nome troppo mirato per essere vero. Ma tutte le mie ricerche sembrano indicare che sia una persona vera: un idraulico che ha lavorato fuori da Penmachno per quasi vent’anni. Auspicabilmente non si tratta di una coincidenza eccessivamente inquietante.
La parte preoccupante di questa dichiarazione, almeno per quanto mi riguarda, non è molto cosa stia accadendo, quanto il fatto che stia accadendo così presto. Avevo immaginato che Orsinov e i suoi avrebbero passato più tempo a cercare la loro preziosa pelle, forse anche agendo direttamente contro di me, prima di cominciare preparazioni alternative. Speravo avrei avuto la possibilità di riprendermi. Riesco ancora a malapena a stare in piedi.
Speravo ci sarebbe stato più tempo.
Come in tutti questi casi, calcoli esatti sono impossibili, ma basandomi sulla testimonianza del signor Skinner, penso che con ogni probabilità saranno pronti a mettere in atto il Disconoscimento nel giro di pochi anni. Non ci potrebbe essere possibilità di un modo più… “sottile” di interromperlo, quindi probabilmente dovrò ricorrere a una contromisura più… diretta. Hmmm.
Mi interessa che Jude Perry sia coinvolta. Non sapevo che la Fiamma Senza Luce avesse contatti con quelli dell’Estraneo, ma immagino che abbia senso che possa essere un possibile alleato della Devastazione, soprattutto dal momento che i loro stessi piani sono recentemente, ehm, andati in fumo. Forse sperano di ottenere un posto d’onore nel mondo che Orsinov spera di portare alla luce? O forse, hanno semplicemente apprezzato l’opportunità di bruciare qualche bellissima foresta.
In ogni caso, tengo d’occhio i movimenti di Jude fin da quando ha perso Agnes, e sembra che sia tornata a Havering. Parte di me vuole affrontarla, vedere cosa sa, ma non sono così disperata. Non ancora. [sospiro]
Non sono riuscita a contattare il signor Skinner da quando ha rilasciato la sua dichiarazione. Triste, ma non sorprendente. Non ho dubbi che quando il Disconoscimento comincerà, uno dei ballerini indosserà la sua faccia.
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Hmmm. Ciò che mi colpisce soprattutto è che qui c’è la data. È di solo un anno o giù di lì prima che lei morisse. Avevo immaginato che Gertrude avesse trasposto su nastro per un po’ e poi avesse smesso, ma sembra che abbia fatto registrazioni fino alla fine. Ma se queste sono andate avanti per i decenni in cui ha lavorato all’Istituto, perché non ce ne sono di più? E in base a cosa decideva che dichiarazioni trasporre?
In ogni caso, chiunque sia il mio misterioso amico di penna, sembra che mi stia spingendo in una direzione molto precisa. Sembra che il Disconoscimento sia un rituale, uno collegato all’Estraneo, questo “Non Ti Conosco”. Cosa intendeva Gertrude con pelle? La pagina che le era stata data da Mary, forse? No, i conti non tornano. [sospiro] Dio, che confusione.
Per la prima volta, però, sento che potrei avere una pista. È marginale, non direttamente collegata all’Estraneo o al Disconoscimento, ma… ma ho un nome ora. Jude Perry, e viveva ancora a Londra meno di due anni fa. Non è molto, ma è un inizio. Non so se ho i mezzi per rintracciarla da solo, ma se Melanie è disposta ad aiutare, l’Istituto potrebbe avere più fortuna.
[Debole suono di musica di calliope comincia a insinuarsi]
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Se è un membro attivo del culto della Fiamma Senza Luce ci sono buone possibilità che rintracciarla sarà pericoloso, ma è anche il… il solo…?
[comincia a respirare affannosamente]
[sottovoce, voce tremante] Oddio…
[Porta si apre]
GEORGIE
Lo senti? Come un, un carretto dei gelati o qualcosa del genere?
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Circo!
GEORGIE
Già. Già, pensavo di stare impazzendo. Cristo, stai bene?
[La musica svanisce]
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Ummm…
GEORGIE
È stato il nastro?
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Cosa? No! No, e- e- era- era fuori.
GEORGIE
No, non, non la musica, la tua faccia!
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Cosa?
GEORGIE
Basta così. Di qualunque diavolo di cosa si tratti, i nastri, i documenti, non li voglio in casa mia.
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Senti, senti… No, no…
Senti, non, non devi avere paura.
GEORGIE
Non ne ho! Tu ne hai! Guardati, riesci a malapena a stare in piedi!
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Ma io… Ma io devo-
GEORGIE
Ascoltami, Jon. Non posso impedirti di fare… qualunque cazzata segreta tu voglia fare e… non ti butterò fuori in strada, ma non succederà in casa mia.
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No… No, non succederà. Mi assicurerò che non… Lo terrò lontano da qui.
GEORGIE
No, devi smettere.
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Non sono sicuro di poterlo fare.
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[Traduzione di: Silvia]
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